Zarathustra

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view post Posted on 17/8/2021, 20:44
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Chi sostiene che lo shopping compulsivo sia pratica favorita solo delle streghe? Lucien, fuori dal coro, adora sperperare il proprio magro stipendio in chincaglierie di ogni sorta, specie se atte ad impreziosire il suo guardaroba - che spesso e volentieri rasenta la povertà, tra vesti bucherellate e pantaloni sfrangiati, ma uno sguardo attento avrebbe colto dettagli spesso celati da strati di tessuto.
Zarathustra è uno dei templi degli accessori che il mago tanto ama, nonché meta obbligata se si perde nel polo economico del mondo magico londinese.
Il negozio è accogliente, come lo ricorda. Lascia vagare lo sguardo avido su capi di vestiario alla ricerca di qualcosa di adeguato alla sua statura, ma come spesso accade, finisce per lasciarsi incantare da alcuni oggetti. Vorrebbe comprare tutto, è innegabile, ma la realtà dei fatti gli impone delle scelte sofferte che riducono i suoi acquisti a pochi pezzi. Ma si ritiene soddisfatto, come sempre quel negozio non lo delude, e con la soddisfazione dipinta negli occhi ripone gli oggetti al banco di cassa.
«Il cappello con questo caldo schermerà anche dai raggi del sole, ma alla lunga ti fa sentire come se avessi delle uova di Ashwinder in bilico sul cranio.» borbotta inarcando l'arcata sopraccigliare. Nonostante questa considerazione, però, l'intenzione di acquistarlo non è soggetta al alcun tentennamento. Le occasioni di indossarlo anche in periodi non freddi non mancheranno, si dice, pensando ai fastidiosi rami che di notte nella Foresta gli frustano il volto.


Lucien acquista:

- Cappello della Nebbia 26G
- Anello luminoso 20G
- Veste dell'Imperatore 26G

Totale 72 Galeoni

Non sapendo i turni con certezza resto sul vago e ringrazio anticipatamente chi servirà Lulù :flower:


Edited by Atonement. - 23/8/2021, 21:15
 
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view post Posted on 31/8/2021, 12:10
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You can take the darkness out of the man, but you can't force him to step into the light.

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N on ha molta confidenza con la figura del Guardiacaccia, ma quando lo vede varcare la soglia di Zarathustra, Thalia sa esattamente chi sia il giovane uomo. Ammaliato dalla mercanzia, come qualsiasi altro mago o strega, si perde tra gli scaffali e ammira incantato questo o quell'oggetto. E' da un po' che l'inventario non viene aggiornato, ma d'altro canto la clientela di Zarathustra gira attorno ad alcune certezze e, tra queste, i capi di abbigliamento sono una garanzia a cui il proprietario sente di non poter proprio rinunciare. Inoltre, quelli sono proprio gli articoli di maggior interesse, perciò le novità vengono introdotte un poco alla volta e solo per brevi periodi di tempo. Chissà se sia davvero una strategia giusta. Thalia, ogni tanto, ci riflette e ancora non è giunta ad una conclusione che risponda davvero al suo quesito.
«Buongiorno, signor Cravenmoore.» lo saluta cordialmente, mentre quest'ultimo comincia la sua ricerca. Ormai lavora nel negozio da abbastanza per sapere con assoluta certezza che alcuni clienti necessitino della giusta dose di tempo e spazio per operare le proprie scelte. Non ha senso tediarli con la propria fastidiosa presenza: basta osservarli nel modo in cui varcano la soglia per capire se desiderino o meno il consiglio di un Garzone appassionato.
«Un nido di Ashwinder è cosa seria, ma anche il sole della Scozia non è da sottovalutare.» commenta, cominciando a prendere nota degli acquisti «Credo di poterle venire incontro con uno sconticino, mi permetta.»
Continua con i suoi conti e, alla fine, sorride entusiasta. «Sì, direi che si possa fare. Diciamo che il Cappello delle Nebbia, vista la calura come danno collaterale, le verrà a costare un po' meno del previsto.»
Mentre impacchetta tutto per bene e consegna il dettaglio della vendita, sorride fiduciosa al giovane. «Sessantacinque galeoni e ci siamo. Le auguro buona giornata, signore.»
Lucien

Anello Luminoso - 20 G
Cappello della Nebbia - 26 19 G
Veste dell'Imperatore - 26 G

Tot. 65 Galeoni :fru:

Aggiornata :flower:
E perdonami per il ritardo!
 
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view post Posted on 28/10/2021, 15:39
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RbXLwBl
Halloween era alle porte. Ovunque, nel Castello e tra le vie di ogni Villaggio magico, vi era un fermento di preparativi. Zucche intagliate ornavano le finestre, decorazioni a tema venivano fissate alle pareti e stormi di pipistrelli – veri o incantati che fossero - venivano lasciati liberi per contribuire all’atmosfera.
Al calar della sera, una figura di nero vestita camminava tra le strade della Londra magica. Il lungo mantello copriva l’intera persona, arrivando fino ai piedi. La stoffa, in alcuni punti, era filata con un sottilissimo filo dai riflessi argentati, una sfumatura non certo vistosa ma che – a seconda dell’angolazione – conferiva alla veste un’aura quasi eterea. Il cappuccio, anch’esso scuro, nascondeva il capo, lasciando solo intravedere di sfuggita il volto di colui, o colei, che vi si nascondeva al di sotto. Chi avesse incrociato il suo sguardo, avrebbe visto un volto dipinto completamente di bianco. Gli occhi erano cerchiati di nero, così come le labbra, da cui si allungavano sottili strisce scure, come se fossero le vene al di sotto della pelle a conferire quella particolare colorazione. Ai lati del viso si intravedevano ciuffi di capelli neri.
La figura entrò a passo lento, quasi trasognato, in un negozio dalla porta scura. Zarathustra, diceva l’insegna. Vagò per alcuni istanti tra gli scaffali, i gesti misurati, prendendo con sé la merce di suo interesse. Nell’anonimato e nella sicurezza che il suo travestimento le conferiva, quella volta decise di osare qualche acquisto più ardito. Quando sembrò essere soddisfatta si avvicinò al bancone, offrendo la merce al primo commesso disponibile. Infine, con un movimento lento, allungò una mano. Dal polso inclinato colò il rivolo di un liquido scuro, simile a sangue, le dita si tinsero di una striscia color rosso cupo e un sorriso diabolico le inclinò le labbra. Denti candidi e appuntiti si intravidero per un istante. La figura posò sul ripiano un foglietto – pareva un ritaglio della Gazzetta – accompagnato dalla somma di denaro dovuta. Nel corso di tutta la sua permanenza nel Negozio non proferì mai una parola.
Ad acquisto ultimato Atena si voltò, sorridendo tra sé per quella stramba scenetta. Non amava particolarmente le feste in maschera - non amava le feste in generale, a dirla tutta, troppa gente, troppe chiacchiere, troppe banalità - ma senza alcun dubbio travestirsi al di fuori del consueto giorno dei festeggiamenti era tra i modi migliori per godersi a pieno il divertimento.
Mentre si incamminava nuovamente tra le strade della città estrasse da una tasca un lecca lecca, scartandolo. Era nero-violaceo, gusto mirtillo.
Halloween is coming




Ciao bimbe, ecco i miei acquisti:

- Veste dell’Imperatore, 26 G
- Pantaloni Chiari, 20 G
- Pantaloni Scuri, 22 G
- Cintura dei Folletti, 35 G
- Cappello della Nebbia, 26 G
- Cappello del Falco, 38 G

TOT: 167 galeoni

Utilizzo il buono sconto della Gazzetta:


Grazie ♡
 
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view post Posted on 6/11/2021, 11:54
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L e strade di Londra non erano affollate, nonostante qualche coraggioso avesse scelto di sfidare il tempo umido e inclemente che l'autunno offriva. Aveva piovuto per tutto il giorno e, quasi alla fine del turno, una cortina sottile di nebbia aleggiava curiosamente a qualche metro dal manto stradale. Soffocava la luce dei lampioni, neri e ritti lungo i marciapiedi umidi, e i suoni del traffico - provenienti dalla strada principale - parevano più ovattati del solito.
Halloween era alle porte e tutta quell'aria di mistero, i residui della pioggia sulla strada e il freddo penentrante non le piacevano un granché. Desiderava tornare al Castello per cena, rilassarsi al tepore del caminetto della Sala Comune e fingere che il mondo non esistesse.
Per fortuna, però, la noia non era certo dietro l'angolo.
Stava piegando una Tunica sul bancone di vetro, aggiustando un filo sfuggito alla cucitura sull'orlo della manica, quando il lugubre cigolio della porta d'ingresso la costrinse a gettare uno sguardo all'ultimo visitatore della giornata.
La vista di un lungo mantello nero e di quella che a primo acchito poteva essere una maschera calata sul volto l'avrebbero fatta irrigidire in un istante; certo, se solo non fosse stato quel periodo dell'anno.
Non capì di chi si trattasse, non prima che il nuovo venuto fosse finalmente davanti a lei. Non parlava e di per sé quel dettaglio sarebbe bastato ad inquietare chiunque, ma la vista del biglietto chiarì ogni cosa. Faceva parte del costume e del suo teatrino - era ora evidente - e non aveva intenzione di rovinare i piani a chiunque si celasse sotto il trucco ben fatto.
Annuì semplicemente, restando al gioco, cominciando a girare per il negozio e raccogliendo strada facendo quanto fosse stato tacitamente richiesto. Saldati i conti e tenuto conto del buono, che ripose in un cassetto apposito del bancone, consegnò il tutto allo strano avventore. Quello si congedò in rigoroso silenzio e, mentre lo osservava andar via, Thalia si chiese chi fosse così eccentrico da girare a quel modo, a due giorni da Halloween, in completo silenzio ed elargendo sorrisi ammiccanti.
«La gente è proprio strana.» avrebbe commentato, serrando la porta del negozio e voltando il cartellino con la scritta Chiuso. Poteva finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Atenì

Il buono vale 25 G, perciò il totale aggiornato è di 142 Galeoni.

Aggiornata :flower:
 
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view post Posted on 22/12/2021, 19:59
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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| Camille Donovan | Hufflepuff Prefect | 14 y.o |



Natale, una delle sue ricorrenze preferite, si avvicinava e portava con sé la solita lunga lista di regali da comprare, impacchettare e consegnare. Ne aveva parecchi da fare, quindi avrebbe dedicato quel fine settimana in visita a Londra completamente allo shopping in compagnia di suo cugino Jordan, coinvolto di malavoglia nel gravoso compito. Da dove cominciare? Camminavano nel freddo pomeriggio invernale in direzione di Zarathustra. Le vie illuminate a festa, le decorazioni e i festoni che adornavano le vetrine le trasmettevano allegria. Candida neve scendeva, posandosi lieve sulle loro giacche mentre precedevano a passo lento.
«Ma non potevi cavartela da sola?» borbottò contrariato.
«No, altrimenti chi avrebbe portato i pacchi? Mica posso farlo da sola, non sono così forzuta!» sfottere suo cugino era uno dei suoi passatempi preferiti, così come per l’altro era farlo con lei. Nonostante il loro rapporto fosse tornato quasi alla normalità, lo spettro di quello che era successo durante le vacanze estive era ancora lì, pronto a palesarsi quando meno se lo aspettavano. Sperava che passare del tempo insieme in totale relax potesse giovarli, ridandoli magari la solita voglia di scherzare.
«Ahah ti credi tanto spiritosa?»
«Onestamente? Sì!» si mise a ridere senza ritegno, beccandosi in tutta risposta una gomitata ben assestata nelle costole. Continuarono a punzecchiarsi finché non giunsero nei pressi del Paiolo Magico, lì si trovarono davanti ad uno dei negozi d’abbigliamento più forniti della Londra Magica. Vi era stata la prima volta in occasione di una festa di Halloween appena sbarcata ad Hogwarts. Allungò una mano, spingendo cautamente la porta d’ingresso, circondata da vetrine che mettevano in mostra eleganti esposizioni.
Un ambiente ordinato e molto curato accolse i due giovani. Si aggirò tra gli scaffali in contrasto con il vermiglio delle pareti. «Tieni! Così copri quel muso lungo che ti ritrovi!» acciuffò un cappello e lo mise senza troppe cerimonie sul volto di Jordan, che sbuffò spazientito.
«Sei fastidiosa come un Doxy, lo sai?»
«Mai quanto te! E poi cos’hai oggi? Perché ti scaldi tanto?!»
«Niente…» disse in una sorta di grugnito
«Ahhh, fa come vuoi. Ci rinuncio! Tu stattene pure sulle tue, io vado a provare qualche vestito…» scelse un paio di capi tra quelli esposti. Il primo era un regalo, ne controllò attentamente la taglia, non voleva fare una figura barbina sbagliando proprio la cosa più importante. «Sì, dovrebbe starle…» farfugliò. L’altro invece era per lei. Lo provò prima di portarlo alla cassa. Non era certa di trovarci Thalia, ma in ogni caso vi lavorava anche un’latra concasata, per cui salutò la ragazza che l’attendeva per fare il conto in modo amichevole e caloroso.
«Ciao!» un ampio sorriso le incurvò le labbra. «Prima o poi impazzirò per colpa della lista dei regali!» disse mentre poggiava gli acquisti sul bancone. Non era abituata, crescendo si era presa questa piccola incombenza annuale, che beninteso le faceva piacere. Fare felici i propri amici è una delle cose che più le scalda il cuore. «Grazie mille, ci vediamo ad Hogwarts…se sopravvivo!» si congedò e recuperò il cugino brontolone, dirigendosi poi verso la prossima tappa.






Zaaaaalveeeeee fanciulleeeee :zalve: :<31:
La Tassina qui prende
• Tunica dell’evocatore (18 G)
• Pantaloni chiari (20 G)
Approfitta anche per utilizzare il Christmas Profet (click) :*-*: :<31:
Mi ritengo servita perché devo fare un po' di regalini :patpat: :<31:
 
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view post Posted on 1/1/2022, 21:02
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S i era giunti finalmente a Natale, ma ancora non riusciva a rendersene davvero conto. L'inverno aveva portato con sé vento freddo e qualche nevicata, pericolose lastre di ghiaccio sui marciapiedi in ombra per la maggior parte del giorno e una leggera quanto diffusa allegria, che si accendeva nei volti e negli sguardi di chi si affaccendava per le strade di Londra alla ricerca di regali.
Era uno dei suoi ultimi turni prima delle vacanze e, nemmeno a dirlo, già respirava all'idea della chiusura natalizia. Ultimamente aveva poco tempo per se stessa e qualche giorno di riposo le avrebbe fatto bene.
«Ciao, Camille.» le sfuggì un sorriso per lo sfogo della compagna, ma non disse nulla; annuì solamente, comunicando la propria vicinanza alla situazione del suo Prefetto, ben sapendo quanto - in realtà - non ci fossero troppi regali da fare quell'anno.
«Sono certa che ci riuscirai.»
Le fece l'occhiolino, consegnandole la borsa con gli acquisti, e non appena la ragazzina fu uscita dal negozio, la sua solita aura indifferente - una compagna fidata degli ultimi tre mesi - le adombrò il viso.

Non aveva idea di dove fosse Elhena, forse sul retro a sistemare i nuovi arrivi, ma non se ne preoccupò davvero finché non ebbe terminato di riporre le decorazioni natalizie, sobrie come ogni anno, dalla vetrina principale - e pure l'unica - che dava sulla strada. Sfilò una barba finta al manichino di fronte alla cassa e guardò quella silhouette di legno scuro immaginandovi un volto.
«Mi mancherà questo posto.» gli disse, dandogli un colpetto sull'arto mobile, che s'inclinò troppo facilmente.
«Elhena?» la chiamò, con un tono di voce più alto sperando che la sentisse. Nel frattempo avrebbe raccolto quanto le sarebbe servito, ammonticchiandolo sul bancone.
Quando furono insieme, sospirò con l'aria di chi abbia visto giorni migliori.
«Prendo un paio di cose e poi...» ma si fermò, come se quello che stava per dire fosse un'immensa scemenza o la cosa più triste del mondo. Non sapeva ancora bene come si sentisse in merito.
«Stamattina quando sono arrivata ho incrociato il vecchio mentre usciva.» col mento indicò il retro, miracolosamente vuoto. Non si sarebbe mai espressa in quei termini altrimenti «Gli ho detto che me ne vado.»
Il silenzio calò per un secondo tra di loro: Elhena non era di molte parole, ma si aspettava dicesse qualcosa. Una qualunque.
Cominciò a tirar fuori Galeoni e Falci per pagare tutto, mentre il desiderio di dire ancora qualcosa le premeva sulla lingua.
«Non so bene che cosa dire, ma... oggi è il mio ultimo giorno. Ci tenevo a fartelo sapere di persona. Insomma... mi hai sostituita qualche volta e... beh. Grazie. Di tutto.»
Camille

Il buono vale 6 G , perciò il totale aggiornato di spesa è di 22 Galeoni.

Aggiornata :flower:


Per quanto riguarda me, come annuncio nel post è il mio ultimo servizio come Garzona di Zarathustra. E' giunto il tempo di voltare pagina, ma mi piange il cuoricino :cry3:

Andandomene acquisto:
⬦La Scienza di Ipparco - 14 G
⬦Magia Sana in Corpore Sano - 7 G e 10 F
⬦Cappello del Falco - 38 G
⬦Frangia di Merlino - 31 G

Tot. 90 G e 10 Falci
 
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view post Posted on 16/1/2022, 21:50
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“Eeee fatto!”
Con un sospiro soddisfatto Elena spinse al suo posto l’ultimo dei venti scatoloni che erano stati consegnati quel pomeriggio, la fornitura mensile di frange di merlino e cappelli della nebbia e qualche altro oggettino nuovo su cui avrebbe indagato più tardi. Già sistemare pian piano la nuova merce al proprio posto, spuntando di volta in volta la rispettiva voce dall’elenco, le dava una splendida sensazione. Almeno in quel frangente poteva fare ordine e essere sicura che ogni cosa sarebbe stata al suo posto e lì pronta ad essere presa in caso di necessità.
Forse avrebbe dovuto riordinare il proprio baule, se l’effetto era così terapeutico. Era un po’ di tempo che non ci metteva il naso ed era abbastanza sicura che avrebbe trovato cose interessanti da una vita fa se si fosse messa effettivamente a scavare sul fondo.
Oh, si era dimenticata una scatolina. Lesse l’etichetta. Anelli vegvisir. Li spedì insieme agli altri con un elegante svolazzo della bacchetta, guardando con piacere la scatolina levitare fino a raggiungere le compagne. Fu in quel momento che sentì la voce di Thalia, attutita appena dalla porta che separava il retrobottega dal negozio vero e proprio.

“Arrivo!” gridò in risposta, chiedendosi cosa potesse servire alla collega. Forse qualcosa dal magazzino? In tal caso sarebbe stato facile come mangiare una fetta di torta.
No, come scoprì presto a Thalia non serviva nulla dal magazzino. Desiderava solo fare qualche compera. Non che Elhena si lamentasse, tutto il contrario. Le percentuali che prendeva da Zarathustra erano sempre un bel bonus a lavorare lì, oltre all’atmosfera e allo stare a contatto con merce così affascinante. 
Si bloccò. Sembrava che un’ombra fosse scesa sul viso dell’amica.
“Hey, tutto bene?” azzardò. Magari lei e Thalia non erano mai state vicinissime, ma erano comunque compagne di casata e per un po’ anche di corso.
“Oh,” fu tutto quello che le venne da dire quando ebbe finito di ascoltare l’altra. Be’, era normale. Gli studenti cambiavano lavoro di continuo, sempre all’erta se si apriva una nuova e più interessante opportunità. 
“Be’, non so che dire … solo divertiti nel nuovo posto … se cambi lavoro … se no, be’ mi ha fatto piacere lavorare insieme.”
Non che ci fosse molto altro da dire. “Per il totale, non credo di dovertelo dire, ma sono 90 Galeoni e 10 Falci. Ti faccio un pacchetto. Aspetta solo un attimo.”


Thalia Moran - 90 G e 10 F
 
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view post Posted on 6/2/2022, 07:01
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Londra, nel periodo che precedeva Carnevale, si impreziosiva di nuovi colori, regalati dai costumi indossati per le strade della capitale britannica. Lucien vi si era recato per far visita ad alcuni amici e, tra un eccesso e l’altro, si era trovato con un occhio nero di cui non ricordava l’artefice. Erano piovute pesanti derisioni da parte degli amici, fumati e sversi quanto lui, che sull’onda della goliardia avevano deciso la mattina seguente di travestirsi e amalgamarsi alla massa riversa nelle strade londinesi. Erano conciati troppo male per avvalersi di mezzi di spostamento magici, dunque per raggiungere Zarathustra avevano dovuto camminare a stretto contatto con babbani e per questa ragione i loro travestimenti erano stati pensati per non passare nell’occhio. Con della cenere, uno del gruppo aveva creato un secondo occhio pesto a Lucien, che si era travestito da panda; gli altri avevano cercato di imitare altri animali col risultato di aver girato le vie di Londra facendo il baccano che ci si aspettava da una mandria a piede libero. Alla Jumanji, per intenderci. Lo schiamazzo scemò
quando il gruppo fece il suo ingresso a Zarathustra e le attenzioni convogliarono sulla merce esposta.
Ciascuno aveva un motivo per trovarsi lì eccetto Lucien che era ancora piuttosto scombussolato per compiere scelte serie, così virò sui primi capi che gli capitarono a tiro - giusto per spendere gli ultimi galeoni di stipendio. Rubeus caracollò da lui sghignazzando «Levati il costume da panda e indossa quelli così puoi farti passare per emo, depresso come sei in questo periodo» col braccio dominante indicò i capi neri che Lucien teneva tra le mani.
Il francese, che nemmeno conosceva quel termine babbano, strizzò gli occhi pandosi mimando un nuovo pugno in faccia. «Non lo è sempre» Esmeraude s’intromise facendo oscillare la cascata di capelli dorati per celare un lieve imbarazzo. La sera prima si era chiusa in bagno con Lucien e gli amici avevano proseguito la partita di obbligo, verità o fattura finché non li avevano visti riemergere con sorrisi beati stampati sui volti sfatti. Con il rotolo di pergamena pinzato tra le labbra (spento prima di entrare nel negozio) il guardiacaccia si lasciò percuotere da un fremito, segnale che gli effetti della sigaretta stavano iniziando a farsi sentire. Non deliziò nessuno dei due con un commento - non ne aveva la forza - così raggiunse il bancone, depositandovi i capi scelti. Si domandò se sarebbe riuscito ad arrivare a fine giornata con tutte le giunture al loro posto e i neuroni funzionanti. Non trovando risposta certa, scacciò il pensiero e salutò il commesso di turno.
«Salve, avrei un buono del Profeta da sfruttare…» la mancina scivolò nella tasca del costume, accolta dalla morbida peluria bianca e nera.

Lucien acquista i seguenti capi sfruttando il buono sconto del Profeta:

- Pantaloni scuri: 22G
- Cappa del Negromante: 19G

Siate clementi con un povero panda in libertà :ihih:
 
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view post Posted on 17/6/2022, 12:22
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Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts

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Draven Enrik Shaw
Studente, III° anno ‹ 15 anni ‹ Garzone da Magie Sinister

OSWufMD

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Una passeggiata tra le vie di Charing Cross, dopo una commissione per Sinister, lo aveva spinto a raggiungere i pressi del Paiolo Magico. In fin dei conti, la giornata era ancora lunga davanti a sé, avrebbe potuto concedersi tutta la calma del mondo prima di tornare in negozio. Il vecchio Sinister, per quanto burbero e ligio al dovere, non avrebbe mai dubitato di lui per dei tempi di consegna un po’ troppo lunghi; che fosse sbagliato approfittarsi delle piccole debolezze del proprio datore di lavoro era indubbio, ma comunque non abbastanza da far desistere Draven.
Da quelle parti sapeva ci fosse un negozio di oggetti magici in cui non era mai stato. Non sapeva bene come arrivarci, ma ne aveva sentito parlare così tanto da essere sicuro che sarebbe riuscito a trovarlo, con un po’ di pazienza… Quei galeoni appena guadagnati gli pesavano nelle tasche.
Ed eccolo lì, il famoso portone nero tirato a lucido del Zarathustra.
Già dall’ingresso emetteva un’aura completamente diversa da quelle a cui era abituato a Diagon Alley – per non parlare di quelle di Nocturn Alley… Sembrava un negozio altolocato, per così dire.
Se avesse potuto avrebbe comprato di tutto; gli articoli esposti in vetrina e tra le pareti del negozio avevano un fascino incredibile, ma ce n’era uno, in particolare, che aveva attirato la sua attenzione.
Chiese dell’Anello Vegvisir a uno degli addetti all’accoglienza dei clienti, poi si diresse verso la cassa. Per quanto ci si fosse messo d’impegno a trattenersi dallo sperperare tutto il suo scarso patrimonio, comunque, in prossimità del bancone non riuscì a resistere al fascino di due libri (Magia Sana in Corpore Sano, La Scienza di Ipparco) e portò con sé anche quelli. Sarebbe stato a dir poco complicato giustificarli al rientro da Sinister, ma aveva un po’ di tempo nel viaggio di ritorno per pensare a qualcosa da dirgli…


Buongiorno.esordì, posando gli articoli sul bancone per poterli pagare.
Non aveva idea se anche Zarathustra accogliesse garzoni da Hogwarts che potesse conoscere, ma nel caso li avrebbe salutati e ringraziati, prima di tornarsene a lavoro anche lui.

png
‹ PS: 138 ‹ PC: 78 ‹ PM: 89 ‹ EXP: 9.0



Dravenino acquista:
· Anello Vegvisir -> 25 galeoni
· Magia Sana in Corpore Sano -> 7 galeoni, 10 falci
· La Scienza di Ipparco -> 14 galeoni

Lo considero servito, che sono in missione pompamento stats/aggiornamento scheda. Thanks :flower:
 
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view post Posted on 4/8/2022, 21:13
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You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

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Alice Wagner | prefetto Grifondoro


Era piuttosto caldo. Alice sentiva che stava per sciogliersi, gli studenti con i quali aveva deciso di fare una gita shopping l'avevano preceduta, andandosi a riparare in qualche negozio di gelati, lei come al solito non aveva idea di dove fosse finita. Era così facile perdersi per le strade di Londra che non aveva mai veramente imparato come fare per orientarsi. In qualche modo le andava bene così, perdersi era tutta parte del suo piano, per scoprire cose nuove. E così fece, entrando da Zarathustra, un negozietto in cui non aveva mai messo piede fino ad ora. Era molto carino e particolare ed Alice decise di approfittarne per ripararsi dal caldo mortale che c'era fuori. Varcò la soglia e immediatamente avvertì una sensazione piacevole, di frescura. La pelle lievemente arrossata del viso iniziava a smetterle di pizzicarle. Diede uno sguardo agli oggetti esposti, passando le mani sulla superfice di legno. Ce ne erano di ogni tipo, anche se uno in particolare catturò la sua attenzione. Un anello, piccolo ma con un effetto potente. Ripensò a cosa ne avrebbe fatto e sorrise appena. Sì era perfetto. Proseguì verso il bancone << Salve, vorrei acquistare questo. >> tirò fuori la grana, che senza quella non si andava da nessuna parte e pagò. Una volta preso il pacchetto tra le mani indugiò qualche secondo ancora nel negozietto, prima di buttarsi sotto quel caldo infernale.


code by Vivienne ©





Alice acquista:

-Anello Vegvisir

Grazie mille :<31:

 
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view post Posted on 10/9/2022, 17:08
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No rain, No flowers

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Zarathustra ~
kKZVX73
Per Helena fu piuttosto facile svegliarsi, quel sabato mattina dall'aria frizzante. L'emozione di iniziare il suo primissimo lavoro retribuito le aveva regalato una scarica di adrenalina tale che non appena i suoi occhi si aprirono nel percepire le prime luci, balzò giù dal letto, indossò gli abiti scelti dalla sera prima e senza nemmeno pensare di voler mangiare qualcosa, subito corse giù per le scale ripetendosi mentalmente quelle che sarebbero state le prossime tappe: veloce verso Hogsmeade, entrare ai Tre Manici di Scopa, un pizzico di polvere volante per comparire al Paiolo Magico a Londra e raggiungere poi Zarathustra.
Prima di varcare la lucida porta d'ingresso del negozio, osservò il suo riflesso nella linda vetrina adiacente. La giacca consigliata da zia Juls le dava un'aria professionale nonostante la giovane età, mentre aver dormito coi capelli strettamente intrecciati le aveva permesso di avere una bella chioma ben definita senza nemmeno doverci mettere mano. Soddisfatta e con qualche crampetto allo stomaco per l'emozione, entrò cauta.
Venne accolta da quella che con ogni probabilità sarebbe stata la sua collega dei giorni infrasettimanali, una ragazza alta e slanciata, nera, con la testa completamente adorna di sottili treccine.
«Ehilà, tappetta. Sei arrivata presto. Mi piaci!»
La tassorosso sentì infiammarsi le gote in reazione all'intraprendenza della collega più grande, ma prima che potesse aprir bocca, presentarsi o dire alcun che, l'altra con un agile passo si precipitò verso l'uscio, soffermandosi un attimo prima di accomiatarsi: «Vado a sbrigare alcune cose. Quando entrano i clienti non comportarti come "quella nuova" ma datti un tono e fai finta di essere qui da sempre. Non fare casini e ricordati di aggiornare il registro. See ya!»

· · ──── ·✧· ──── · ·

Datti un tono e fai finta di essere qui da sempre. Seguendo il mantra di Jamila, Helena non aveva fatto alcuna difficoltà ad inserirsi in quel nuovo micro-universo dalle vetrine curate e la luce soffusa ed elegante.
Alcuni dei fornitori dei capi presenti al negozio erano soliti incartare ogni indumento in una bella carta protettiva dalla texture in rilievo, talvolta colorata in indaco, viola, porpora, avorio, smeraldo, antracite. Nei momenti morti, dopo aver piegato e riordinato, spolverato, riorganizzato il magazzino e persino osservato i passanti, Helena si divertiva a creare tanti piccoli origami a forma di Z, in onore del nome del negozio, di animali fantastici e non, oltre che tanti altri dalle forme più disparate. Un'abitudine di riempire i momenti morti, tramandata da sua madre anglo-giapponese.

─ · ─

L. Il primo gruppo di clienti che entrò agli albori della sua seconda settimana come garzona, era capitanato da un insospettabile.... «Professor Cravenmoore!»
La tassorosso salutò con entusiasmo e sconcerto poiché fu una vera sorpresa vederlo in quelle condizioni, sfatto, vestito da panda, con un asimmetrico trucco sugli occhi, accompagnato da una coppia di amici in evidente stato di ebbrezza. Quanto avrebbe desiderato avere con sé una macchina fotografica per immortalare quel momento e scongiurare ogni rischio di dimenticarlo!
Si limitò però ad accoglierlo con gentilezza e a prendere in carico il suo acquisto, sforzandosi a non osservarlo oltre due o tre secondi di fila, per evitare di ridergli in faccia. Mantenere l'espressione del viso quanto più neutra possibile si rivelò una partita di poker piuttosto ardua, in verità.
«Ecco qui, professore. Grazie, torni presto!»
Salutò con un sorriso, incassò il denaro e consegnò la merce impacchettata con cura, insieme ad un origami di carta color antracite, a forma di Z.

─ · ─

D. Non appena il prefetto Serpeverde varcò la soglia, parve affascinato dalla merce esposta all'interno del negozio. Hel seguì con discrezione i suoi occhi verdi posarsi con interesse sull'Anello Vegvisir, poi su alcuni libri vicino al bancone.
«Buongiorno Draven. Ottima scelta! Sarebbero 46 galeoni e 10 falci, ma facciamo cifra tonda!» Dopotutto la spesa era considerevole e sicuramente un piccolo sconticino non avrebbe di certo mandato in bancarotta l'anziano proprietario. Prese con cura l'anello e lo dispose all'interno della sua custodia in pelle scura. Non aveva mai parlato con quel ragazzo prima di allora e nel farlo si rese conto di provare un po' di imbarazzo, oltre che curiosità. Con il capo chinato e rallentando la velocità dell'impacchettamento per dar tempo alle sue guance di sbollire il rossore, avvicinò con un piede lo scatolone degli origami e ne scelse uno di colore verde a forma di lupo, ritenendolo perfetto per un tipo solitario e misterioso come lui. «Ecco a te. Grazie, alla prossima!» Porse il pacchetto con gli acquisti e il piccolo omaggio cartaceo, incassò la somma scontata e salutò con un sorriso.

─ · ─

A. Entrare da Zarathustra parve un sollievo per un'Alice Wagner piuttosto accaldata. «Ciao, benvenuta!» Helena la salutò sorridente e le lasciò i suoi spazi mentre, da dietro al bancone, continuava a tirare fuori dall'armadio alcuni capi invenduti. Erano particolarmente belli e le sembrò un vero peccato che fossero rinchiusi lì dove nessuno poteva ammirarli. Forse Jamila si era dimenticata della loro esistenza, perché a giudicare dalle pieghe mercate sembravano lì da tanto. Nulla di irreparabile, in ogni caso.
«Questo anello sta riscuotendo parecchio successo nell'ultimo periodo, è già il terzo della giornata. Sono 25 galeoni.» Dispose con cura l'anello nella sua custodia, la impacchettò con della carta spessa, incassò il denaro e porse con gentilezza il pacchetto corredato da un origami a forma di volpe, in carta color porpora, alla prefetta Grifondoro. «Grazie Alice, ti auguro una buona giornata!»

~ Helena S. Whisperwind


Lucien:
· Pantaloni scuri: 22G
· Cappa del Negromante: 19G
Buono sconto -15%
Tot: 35G

Draven:
· Anello Vegvisir: 25G
· Magia Sana in Corpore Sano: 7G, 10F > 7G
· La Scienza di Ipparco: 14 G
Tot: 46G

Alice:
· Anello Vegvisir: 25G
Tot: 25G
 
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view post Posted on 14/1/2023, 22:01
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Francis Dhevan Drake꧂
Docente di Divinazione | Ex Corvonero | Glitter |


Quel giorno sarebbe stato ricco per tutti i negozi della capitale del mondo magico e un po’ meno ricco per il mio conto in banca. Tuttavia gli acquisti andavano fatti ed era mia intenzione spendere con poca parsimonia i miei averi da docente al fine di ampliare e collezionare abiti e oggettistica che potesse portare un valore in più al mio armadio e, perché no, al mio ufficio. Avrei sicuramente trovato un angolo in cui posizionare i possibili vestiti che quel giorno avrei acquistato. Magari proprio in quel piccolo spazio vicino alla finestra, oppure dietro una delle numerose tende che cospargevano l’ufficio. Anzi, forse avrei creato un’altra piccola area fatta di drappi e tendaggi, una sorta di area vedo-non vedo dalla quale intravedere abiti, cappelli e manichini. Per alcuni, forse, sarebbe potuto apparire tetro ma ai miei occhi quell’immagine prendeva forma e mi dava pace. Non riuscii a trattenere un gridolino di felicità. Le divinità erano state davvero buone con me, l’universo mi concedeva di giorno in giorno qualcosa di cui essere grato e nuove opportunità per mettermi in gioco. Chi l’avrebbe mai detto che da cartomante di strada sarei finito ad Hogwarts divenendo docente di divinazione? Il tempo da quando avevo iniziato era ben passato, eppure faceva ancora strano pensarci. Soprattutto ora che potevo godere di una stabilità economica ben diversa da quella in cui mi trovavo. Tra un passo e l’altro ripercorrevo nella mente gli acquisti che avrei fatto quel giorno, sapevo bene dove andare e cosa comprare. Il passo di lì a poco mi avrebbe condotto da Zarathustra e, una volta entrato, mi sarei catapultato verso il bancone per fare le mie richieste.

Non mi ci volle molto perché tra un elucubrazione e l’altra mi ritrovai frizzantemente all’interno del negozio. Non ebbi nemmeno il tempo di farmi accogliere che, febbricitante, ero già pronto per le mie richieste come fossi stato un piccolo studente di Hogwarts per la prima volta in un negozio di scope o all’acquisto della sua prima bacchetta.

“Namaste!” dissi unendo i palmi delle mani all’altezza del petto. Sperai che il mio saluto trasmettesse pace e tranquillità al mio interlocutore. “Sono qui perché da tempo non faccio che contemplare quella Veste dell’Imperatore e quel favoloso Cappello di Falco” senza pensarci troppo mi poggiai con aria trasognata sul legno del bancone che mi separava dall’inserviente. Il mento era sostenuto da una mano in pugno mentre il gomito teneva il peso del mio busto ricurvo. ”Dovrebbero essere 64 Galeoni in totale”

Avevo già preparato una piccola busta nella quale avevo inserito i soldi messi da tempo da parte per quegli oggetti che tanto volevo acquistare. Finalmente era arrivato il momento di prenderli e portarli a casa.

© Esse

 
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view post Posted on 22/1/2023, 22:23
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Zarathustra ~
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Quella giornata stava trascorrendo tranquilla dentro il piccolo ed elegante negozietto a pochi passi dal Paiolo Magico, mentre all'esterno il ritmo della città proseguiva frenetico e inarrestabile. Era una giornata non particolarmente fredda, ma molto ventosa, tanto che sembrava che la corrente volesse trascinare qua e la ogni persona, animale o oggetto al di là delle vetrine.
Jamila era da circa mezz'ora nel retrobottega, a sistemare scartoffie e scatoloni, quando le campanelle attaccate alla porta trillarono annunciando l'arrivo di un nuovo cliente, il professor Francis Dhevan Drake, docente di Divinazione alla Scuola di Hogwarts.
«Professore, benvenuto da Zarathustra!» La tassina salutò con un gran sorriso. Non aveva ancora avuto modo di seguire le sue lezioni, obbligatorie dal terzo anno, ma aveva sempre nutrito una certa simpatia, a pelle, per il giovane uomo.
«Namaste!» gli fece eco, unendo a sua volta i palmi delle mani.
Andò a prendere la veste che Francis le aveva indicato, e sfilò poi il cappello dalla testa del manichino. «Oh, ha proprio fatto due ottime scelte!» commentò con garbo, mentre impacchettava gli indumenti in una spessa carta color indaco. Chiuse il tutto senza bisogno di scotch, come da tradizione giapponese, insegnamento di sua madre. Assicurò poi il pacchetto con un fiocco di spago di canapa e per finire selezionò uno dei suoi origami: uno a forma di stella, creato con una carta blu notte glitterata. «Questo è un piccolo omaggio, può usarlo come segnalibro.» Incassò il denaro, porse il pacchetto e la stella al docente e salutò con un sorriso cordiale. «Grazie, le auguro una luminosa giornata!»

─ · ─

«Jam, potresti venire un attimo?» la tassorosso si posizionò nella parte frontale del bancone, dal lato dove in genere si fermavano i clienti. Sulla superficie di legno laccato aveva appena posato una Veste dell'Imperatore e un Cappello del Falco.
«E questi?» domandò la ragazza alta, facendo ondeggiare le treccine.
«Mi è venuta voglia di fare shopping. È "colpa" del professor Drake, quella veste mi tenta da quando sono entrata qui dentro la prima volta! E oggi, quando l'ho vista...» ammise Helena, lasciando il suo discorso in sospeso e osservando quel tessuto prezioso con aria sognante.
«A-HA! ....non hai potuto resistere e finalmente ti sei decisa. ERA ORA! Dobbiamo festeggiare! Dove si va?» con un agile balzo si accomodò sul bancone. Si sporse verso Hel e spalancò i suoi occhioni color cioccolato verso la sua direzione, battendo le ciglia ammiccante.
«Festeggiare, addirittura? Dai sbrighiamoci prima che mi venga in mente di acquistare altro!» sorrise, porgendo la somma di galeoni alla collega.
«Ogni occasione è buona per festeggiare, non te l'avevo ancora insegnato, babe
«Hai ragione. No, questa mancava al repertorio dei tuoi insegnamenti, in effetti. Dai, prendiamoci una cioccolata al pub qui sotto!»
«Vai, te la offro io!»
«Sei la migliore, Jam!»
~ Helena S. Whisperwind


Dhevan:
· Veste dell'Imperatore: 26G
· Cappello del Falco: 38G
+ omaggio handmade: origami a forma di stella, su carta blu notte glitterata
Tot: 64G

Helena:
· Veste dell'Imperatore: 26G 20G
· Cappello del Falco: 38G 32G
Tot: 52G (sconto dipendente)
 
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view post Posted on 25/12/2023, 22:58
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Aveva mandato Regn – un po' perché quella mattina pioveva a dirotto, un po' perché lei era impegnata con le lezioni e quello era un ordine urgente, e un po' perché a quella Fenice irlandese avrebbe affidato il suo stesso cuore.
In una zampa così, una pergamena che l’Augurey teneva stretta con sopra scritto la breve richiesta della docente ed i suoi mille e uno ringraziamenti – nell’altra un sacchettino in tessuto con i galeoni dovuti.
Regn avrebbe sorvegliato e atteso paziente il lavoro ed i tempi del commesso, tornando poi in volo dalla sua proprietaria concedendosi magari un giretto poco più lungo del previsto dato l’acquazzone in corso.
In fondo l’importante era tornare, no?


L’ordine di Adeline è :
- 1 Anello Luminoso
- 1 Anello Vegvisir
- 1 libro “Magia sana in corpore sano”
- 1 libro “La scienza di Ipparco”


con un sacco di bacini, dolcetti e ringraziamenti in allegato :rainbow: :abbraccio:

Mando Regn per evitare incasinamenti temporali perché l’ordine sarebbe datato qualche mese fa e mi considero già servita glllllassie :<31:
 
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view post Posted on 14/1/2024, 15:54
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Zarathustra ~
kKZVX73
Un picchiettio secco e deciso rompe il concentrato silenzio all’interno del negozio. Jamila, la commessa più grande, inspira con forza, quasi terrorizzata «HEEEL! C’è un... un... Augurey fradicio, credo, che vuole entrare!» Helena Whisperwind fa capolino da sotto al bancone per aver modo di vederlo, le mani piene di scatolette e bustine. «Apri tu? A me questi uccelli fanno un po’ impressione» «Dai, Jam, non ti fa nulla! Non vedi che sono abbastanza incasinata?» «No, Hel, non ce la posso fare, ha un becco ENORME! Poi tuo padre è magizoologo quindi sicuramente lo sai gestire meglio!» Helena la guarda torva, sbuffa e ridendo si alza, facendo accidentalmente cadere alcune scatole sui piedi dell’altra. Quella emette un ringhio ironico e sommesso «Questa te la perdono solo perché mi stai facendo un favore. E ora siamo pari!». Il tono fintamente minaccioso appare così realistico che si conclude poi con una risata che contagia anche l'altra.

«È l’Augurey della professoressa Walker!» annuncia H., leggendo la pergamena in allegato «Oh beh, ora sì che mi sta più simpatico! Inizio già a considerarlo quasi dolce e carino!» risponde lei, con tono sarcastico «La prof invece lo è sempre tanto! Guarda che messaggio ha lasciato!» lo mostra alla ragazza con le lunghe treccine scure, che non può che annuire in silenzio.
La tassorosso incassa i galeoni, prepara il pacchetto con gli articoli richiesti, allega un piccolo origami a forma di boccetta per pozioni, impacchetta tutto con cura e lo allunga all'Augurey, salutandolo con una lieve carezzina sul piumaggio umido.
«NOO aspetta!» la fenice irlandese si volta lentamente «Questo origami gliel'avevo già omaggiato al ballo. Prendi quest'altro» riapre il pacchetto, prende il cartoncino a forma di bottiglietta e al suo posto ne mette uno a forma di piuma, verde come quelle dell'Augurey, perfetto come segnalibro. «Ora puoi andare!»
Apre la lucida porta di legno nero e lo guarda volare via.

Vorrebbe farlo, ma evita di stuzzicare la collega sulla semplicità dell'incarico perché la smorfia che deforma il viso di J., ridente, imbarazzato, autoironico, dice già tutto. Un solo sguardo e la perculata arriva silenziosa, facendole sorridere entrambe.
«Augurey a parte. Sai, era molto bello quell'anello, ne prendo uno anche io!»

~ Helena S. Whisperwind


Adeline:
· Anello Luminoso: 20G
· Anello Vegvisir: 25G
· Libro “Magia sana in corpore sano”: 7G e 10F (sconto)
· Libro “La scienza di Ipparco”: 14G
+ omaggio handmade: origami verde a forma di piuma
Tot: 66G 10F

Helena:
· Anello Luminoso: 20G 14G
Tot: 14G (sconto dipendente)


[Incassi registrati]


Adeline Walker ecco fatto! Quel "mi considero già servita" mi ha fatto prendere più tempo del previsto, opsy :uhm:
Ho fatto un piccolo sconto per farmi perdonare :') Alla prossima cara ♥ :abbraccio:
 
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494 replies since 3/11/2007, 00:59   10612 views
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