Himiko's Taste

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Flying.Away
view post Posted on 16/7/2010, 13:43




Carattere da Corvonero?
Beh, effettivamente l'antica magia che impregnava il Cappello Parlante non sbagliava mai!
Caroline preferiva dedicarsi al lavoro o alla propria Casata piuttosto che svagarsi in qualunque maniera e questo, a sentire lei, durava fin da quando era una studentessa.
Ridacchiò quando lei si definì secchiona


-"Secchione" è un brutto termine, solo perchè una persona studi molto non vedo perchè debba essere disprezzata!
Comunque non sono mai stato estremamente studioso come ti descrivi tu.
Avevo voti discreti, ma preferivo concedermi qualche momento di svago in più piuttosto che stare sempre e solo sui libri-


Sorrise e prese a scorrere il menù: giunto a metà dell'elenco dei primi però un dubbio riscosse la sua mente dal piacevole torpore cui era sottoposta.
Levò uno sguardo interrogativo su Caroline


-Caroline, se non sbaglio tu hai pressapoco la mia età, giusto?
Quindi dovremmo aver frequentato Hogwarts nello stesso periodo, anche se tu eri qualche anno dietro a me...-


Si interruppe per un istante: ciò che stava per dire era spiegabile in tanti modi da parte di Caroline, in fondo

-Come mai non mi ricordo di te? Sicuramente adesso sei cambiata, forse ci saremmo anche incrociati nei corridoio di tanto in tanto, però...-

Su quest ultima nota interruppe il discorso, attendendo la risposta di Caroline

 
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view post Posted on 16/7/2010, 13:59
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Ecco..adesso era arrivato il momento della verità. Perché non glielo aveva detto prima? Giusto... perché lui aveva dato l'impressione di scocciarsi anche per molto meno..o forse, perché lei aveva una coda di paglia assurda. Qualunque fosse il motivo, ora si trovava in quella situazione e l'unico modo per uscirne, anche se male, era confessare la verità. Frequentare Hogwarts insieme a lui...magari..ma no, non era successo...non sarebbe potuto mai succedere. Decise prima di rispondere alla sua precedente affermazione
-Forse "secchione" non è il termine migliore ma è esattamente quello che ero...e devo dire che i miei voti mi hanno aiutato molto. Avevo valutazioni molto alte in Difesa e Incantesimi...e questo mi ha permesso di...saltare alcune cose-
Alzò lo sguardo, puntandolo in quello del ragazzo
-Ora probabilmente penserai che della sottoscritta non c'è da fidarsi...ma in realtà ti ho appena mentito. Io ho effettivamente frequentato Hogwarts...ma molti anni dopo di te... io e te dovremmo avere ben nove anni di differenza, Vincent...vedi..-
Si interruppe, si stava impappinando
Io ho iniziato a frequentare Hogwarts appena sette anni fa...dovrei avere diciotto anni ora...ma, al mio terzo anno fui vittima della magia di un libro che mi rubò dieci anni di vita, costringendomi a crescere tutto in una volta
Ecco, ora l'aveva detto: chissà come l'avrebbe presa Vincent?
-Se non te l'ho detto prima..è solo perchè temevo che avrebbe potuto spaventarti...che avresti potuto considerarlo strano o..fin troppo personale...e l'impressione che ho avuto era che certe cose preferissi non sentirle-
Ora aveva detto davvero tutta la verità: come sarebbe stata ripagata? Rimase in silenzio attendendo la risposta del ragazzo

Edited by Caroline Dalton - 17/7/2010, 11:51
 
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Flying.Away
view post Posted on 19/7/2010, 10:43




Mai, mai avrebbe pensato che la sua innocente osservazione avrebbe potuto rivelarsi così...indesiderata? Eccessivamente illuminante?
Termini per definire quanto accadde non ve ne erano, poichè le parole di Caroline lasciarono Vincent di stucco.
Lei non era ciò che sembrava.
Lei aveva diciott'anni, e a causa di un incantesimo sembrava più grande.
Ecco spiegate la sua riottosità ad uscire, il suo nervosismo in determinati momenti, la tensione quando si accennava al passato.
Vincent non spiccicò parola mentre Caroline parlava, esitando ed interrompendosi di tanto in tanto, e l'uomo nella confusione si ritrovò a chiedersi perchè lei gli stesse raccontando una cosa -da lei stessa definita fin troppo personale- di cui forse erano a conoscenza pochissime altre persone, se non nessuno.
Gli ci volle qualche secondo per rendersi conto che la collega aveva terminato di parlare, e stava nervosamente attendendo una sua risposta ad una domanda inespressa.
E lui? Come l'aveva presa?
Dire "bene" sarebbe stata una bugia bella e buona, un'immensa mendacità.
Ma non l'aveva neanche presa male.
In fondo Caroline non si era rivelata un'adepta del Male, o un'infiltrata del Ministero della Magia!
Però...
Però aveva bisogno di tempo per assimilare ed accettare completamente quella strana, brutta storia.
Prese un profondo respiro


-Penso che ci sia comunque da fidarsi di te.
Già il fatto che tu mi abbia raccontato queste cose dimostra che sei una che non ama mentire o nascondere segreti agli altri, ed è più che normale che ognuno di noi abbia qualche macchia del suo passato che tenta disperatamente di cancellare-


Beh, con quella spiegazione sperò che lei intendesse che lui non era arrabbiato, ma di più al momento non riusciva a dire

 
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view post Posted on 19/7/2010, 11:23
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Il silenzio tra lei e Vincent stava rischiando di dilatarsi fino a diventare palpabile. Caroline aveva quasi l'impressione di sentire il cervello dell'uomo in azione. Cosa non avrebbe dato in quel momento per essere una legimens e poter sapere intorno a quali pensieri stava vorticando la mente del suo interlocutore! Anche se, forse, con un po' di sforzo, poteva immaginarli benissimo. Trasse un breve sospiro: di certo, Vincent era stupito dalle sue parole, probabilmente agghiacciato da ciò che gli aveva raccontato. Si portò, meccanicamente, una ciocca di capelli dietro l'orecchio continuando a restare in silenzio per lasciare al ragazzo il tempo di riflettere. Chissà come avrebbe considerato il suo racconto? L'avrebbe presa per pazza? Avrebbe detto che era qualcuno di cui non ci si poteva fidare? Di certo, non poteva prenderla bene. Dopo altri secondi che le parvero interminabili, Vincent parlò. Lo ascoltò attentamente. Apprezzava ciò che aveva detto, ma l'ultima frase dimostrava che c'era qualcosa, nel suo racconto, che non aveva capito
-Ti ringrazio della fiducia, ma...ecco, io non parlerei di macchie. Vedi, in fondo questa crescita, anche se mi ha costretto a perdere quasi tutti i miei amici mi ha permesso di trovarne altre ugualmente importanti. Inoltre... per essere più chiari...per me quegli anni SONO passati. Ora ho a tutti gli effetti venticinque anni, sia fisicamente, sia a livello...magico-
Si interruppe, per poi aggiungere
-Se però, il ministero dovesse controllare la mia scheda personale...vedrebbe che sono nata nel 1992 e non nel 1985, come dovrebbe essere-
Ora era stata più chiara? Sperava davvero di sì. Ma c'era un'altra cosa da aggiungere
-Il motivo per cui ho deciso di raccontartelo è che..non volevo rischiare che lo sapessi da qualcun altro, magari per sbaglio. Il professor Finnigann, che è qui da poco ad insegnare Volo, è stato anche il mio insegnate quando ero una ragazzina..lui poteva riconoscermi..e non volevo rischiare che lo sapessi da altri...-

Edited by Caroline Dalton - 23/7/2010, 22:18
 
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Flying.Away
view post Posted on 4/8/2010, 12:01




Gran brutte cose le menzogne.
Anche quelle utilizzate al solo nobile scopo di proteggere gli altri, o di preservarsi da un passato men che lieto.
Di questo Vincent era un intenditore.
Ma non era di lui che si stava parlando in quel momento, bensì della donna -realmente una diciottenne- che sedeva davanti a lui in quel momento, preda di angoscia e timore.
Cosa dire di più di quanto aveva già detto poc'anzi?
La rivelazione, non poteva negarlo, era stata decisamente scioccante.
Vincent cercò di fare appello a tutto il suo sangue freddo, concentrandosi su altri dettagli meno "spaventosi" di quella storia.
Ad esempio il fatto che Caroline era riuscita benissimo a farsi passare per adulta, facendo sfoggio di un savoir-faire e di una maturità rarissimi da riscontrare in una ragazza di appena diciotto anni...
Oppure la preoccupazione esternata riguardo quel nuovo docente, il professor Finnigan...


-C'è qualcun'altro che è a conoscenza di...-

Di cosa?
Come esprimere a parole tutto l'immenso stupore e quel lieve timore che lo permeavano?


-...Di questa faccenda?-

Non che avesse intenzione di mettersi a parlarne con chicchessia, ma almeno rendersi conto di quanti sapessero effettivamente che Caroline aveva in realtà dieci anni di meno e, nonostante la sua giovane età, insegnava più che egregiamente ad Hogwarts...

 
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view post Posted on 4/8/2010, 13:39
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L'espressione di Vincent, accompagnata dal suo silenzio, non le piacque per niente. Caroline si morse il labbro inferiore preoccupata: forse aveva parlato troppo, forse si era messe nei guai da sola, forse, dopo quella chiacchierata, Vincent non avrebbe più voluto avere a che fare con lei, nonostante avesse tentato di spiegargli la situazione nella maniera più chiara possibile. In effetti però, non era stata sincera con lui fin dall'inizio, non lo era con nessuno da mesi a quella parte. A quel pensiero abbassò gli occhi sconfortata...non poteva fare diversamente...ma una persona esterna che non viveva sulla sua pelle quella situazione, difficilmente avrebbe potuto capirlo. Chissà come sarebbe finita tutta quella storia. Caroline non poteva fare a meno di chiederselo e di immaginare, nella sua mente, tutti i possibili scenari. Sollevò lo sguardo su Vincent che, dapprima dubbioso aveva cambiato espressione: chissà che stava pensando. Non ebbe tempo di porsi quella domanda troppo a lungo perché il ragazzo parlò, facendole la domanda più ovvia
-Beh..i miei genitori e mia sorella...poi lo sa Camille che all'epoca era la mia capocasa...molti Corvonero che sono stati miei compagni di scuola come ad esempio Jane Read, la mia caposcuola, che era anche la mia migliore amica, e Niko Domenic. C'è...anche un ragazzo della tua casa che dovrebbe saperlo anche se probabilmente non ha collegato: parlo del tuo caposcuola. Si può dire che è stata la prima persona che ho conosciuto appena arrivata a scuola-
 
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Flying.Away
view post Posted on 6/8/2010, 14:57




Annuì ad ogni singola persona nominata da Caroline.
Non erano poche, escludendo la famiglia che ovviamente ne era venuta a conoscenza, per una situazione del genere, e adesso Vincent faceva parte di quel novero.
Senza però ben comprendere cosa tutto ciò comportasse.
Non sapeva davvero cosa dire, e nel locale nessuna delle cameriere orientali sembrava essere intenzionata ad avvicinarsi a loro, in modo da interrompere involontariamente quel disagio nato tra i due docenti.
Si sistemò meglio sulla sedia


-Caroline, devo essere sincero: questa storia mi ha lasciato un po'...turbato?-

disse, cercando di attenuare il tutto con un lieve sorriso.
Sorprendente come facesse fatica a sorridere in quel momento


-Ciò non vuol dire che non mi fido di te, o che il mio comportamento nei tuoi confronti possa cambiare, non devi preoccuparti di questo!
Solo...-


Si arrestò un istante, cercando le parole giuste

-Solo ho bisogno di tempo per abituarmi.
Non è una cosa cui si possa far l'abitudine da un giorno all'altro, no?-


domandò in tono più rilassato, vicino al faceto, sperando di smorzare la tensione diffusasi a partire dalla rivelazione di Caroline

SPOILER (click to view)
Riusciremo a mangiare un boccone in questo dannato locale? xD

 
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» keiko’
view post Posted on 6/8/2010, 15:19




SPOILER (click to view)
keiko salva tutti!


La cameriera era un'affascinante Maid dalla tipica fisionomia orientale, i capelli corvini erano lasciati cadere sulle spalle, un perfetto contrasto con il bianco alabastro della pelle e il nero cupo degli occhi a mandorla.
Tra le mani stringeva una cartelleta su cui poi avrebbe segnato l'ordine.
S'inchinò ai due clienti, sperando di non averli disturbati.

«Scusate l'attesa e l'interruzione, volete ordinare?»
Sfoggiò uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
 
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view post Posted on 6/8/2010, 15:31
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SPOILER (click to view)
Keiko ti uccido -.- mi tocca riscrivere il post -.-


Stavolta Caroline ne era sicura: la stava davvero ascoltando. Forse all'inizio aveva potuto perdersi un po', ma dopotutto era comprensibile: quella storia era dannatamente intricata e complessa, difficile da accettare per chiunque. Lei stessa all'inizio non l'aveva accettata. Ma poi, tutto era successo così in fretta che non aveva avuto tempo di chiedersi se avesse voluto o meno quella crescita: la scoperta dell'esistenza di sua sorella, il nuovo incarico a scuola e tutto ciò che aveva comportato l'avevano trasportata in una specie di altra dimensione facendole lasciare in secondo piano quell'avvenimento e mostrandoglielo come una benedizione: come le aveva detto Zahara, lei era cresciuta perché potesse ritrovare meglio sua sorella. Abbassò lo sguardo a quel pensiero: già, Zahara...e Milla..chissà dov'erano finite. LE aveva cercate così tanto, senza ottenere alcun successo. Trattenne un sospiro, le mancavano da morire. MA ora non doveva pensar ea sua sorella, doveva concentrarsi sul ragazzo seduto di fronte a lei che esternò i suoi pensieri che erano probabilmente quelli di chiunque venisse a conoscenza di quella storia. Annuì
-Lo capisco, mi sembra più che naturale...io stessa ci ho messo un po' ad abituarmi alla mia nuova condizione...i miei genitori non si sono ancora rassegnati nonostante siano passati cinque anni...non pretendo certo che tu ti abitui dopo due minuti-
Sorrise, apprezzando comunque le parole del ragazzo: il suo comportamento nei suoi confronti non sarebbe cambiato. Ottimo, meglio così, in fondo lei era lei e,a anche se aveva bruciato delle tappe, ora aveva venticinque anni e li avrebbe vissuti al meglio
-Hai ragione, non è una condizione a cui ci si abitua facilmente...ma ho avuto modo di scoprire che tante persone si sono ritrovate nella mia stessa condizione. Una è proprio mia sorella, un'altra, una nuova docente...e ho come la sensazione che non siano finite. Questo spiega le parole che ti dissi al ballo: Hogwarts è molto più magica di quanto in realtà sembri, devi fare attenzione a qualsiasi cosa. Anche un semplice libro che non riesci ad aprire può cambiarti la vita-
Si interruppe, notando l'arrivo della cameriera. Ordinare? Sinceramente le stava passando la fame...Ma dirlo sarebbe stato scortese. Rivolse uno sguardo a Vincent, facendogli intendere che gli lasciava carta bianca. In fondo, lui conosceva sicuramente quel posto meglio di lei
 
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Flying.Away
view post Posted on 8/8/2010, 10:56




SPOILER (click to view)
Santa Keiko xD


Si limitò, nuovamente, ad annuire alle parole di Caroline.
Effettivamente chi meglio di lei poteva comprendere quanto ci volesse per abituarsi ad una condizione del genere?
Vincent quasi si sentì un verme per aver tirato fuori quell'argomentazione così ovvia e così palesemente ingiusta, ma l'arrivo di una giovane cameriera lo distolse da quei pensieri.
Vincent ricambiò il sorriso abbagliante della donna, per poi tornare a scrutare il menù, ma non prima di aver colto l'occhiata allusiva di Caroline: essendo lei inesperta di cibi orientali lasciava a lui l'onore e l'onere di ordinare per entrambi


-Vediamo...Direi due Involtini Primavera e due porzioni di Spaghetti di Riso con Verdure.
Da bere due Burrobirre-


Sorrise nuovamente alla cinesina, tornando a rivolgersi a Caroline

-Ho pensato di prendere qualcosa di più "soft" visto che per te è la prima volta!
Se vuoi dopo possiamo anche provare un dolce, qui ne fanno di deliziosi-

 
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» keiko’
view post Posted on 9/8/2010, 11:06




La cameriera scribbacchiò alla velocità della luce l'ordine del mago.
Sfoggiando ad ogni pausa scrittura un sorriso a 32 denti.<i>
«Torno subito»
<i>Si congedò con un mezzo inchino, dirigendosi verso le cucine.

Con il "Torno subito" non si poteva certo credere che la cameriera sarebbe davvero tornata subito.
Aveva un piattone su cui erano riposti gli involtini, che servì ai due clienti.
Le basto tornare indietro per portare due burrobirre schiumose e qualche minuto per la porizione di spaghetti di riso.

Un servizio veloce ed effiace, forse anche troppo.


SPOILER (click to view)
scusa çAç non volevo farti editare il post, ma non volevo nemmeno farvi schiattar per la fame çVç
 
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view post Posted on 9/8/2010, 11:46
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Vincent accolse la sua muta proposta, ordinando anche per lei: involtini primavera e spaghetti di riso. Beh, in fondo poteva andare peggio, almeno gli involtini li conosceva per sentito dire. Non disse nulla, approvando silenziosamente la scelta del collega che le confermò quello che era un suo sopetto: inizare con qualcosa di leggero, visto che lei non era mai stata lì
-Hai fatto bene. Forse avrei ordinato le stesse cose anch'io. In fondo, non sarà cos terribile, no? I dolci...uhm...vedremo alla fine-
Nel frattempo, la cameriera si allontanò dopo aver segnato tutto su un foglietto, tornando poco dopo con le loro ordinazioni. La giovane osservò i piatti che le furono messi davanti, ncuriosita, quidni tornò a sollevare lo sguardo verso Vincent
-A breve ci aspetta Camille, mancano meno di dieci ore, ormai...nervoso?-
 
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Flying.Away
view post Posted on 11/8/2010, 07:48




Caroline approvò le scelte gastronomiche di Vincent, e non appena le loro ordinazioni giunsero al tavolo il silenzio ridiscese tra loro.
Gli unici rumori udibili per un po' furono il tintinnio delle posate -Vincent non era molto abile con le bacchette...- ed il lavorio delle mandibole.
Fu nuovamente Caroline a rompere il silenzio



CITAZIONE
-A breve ci aspetta Camille, mancano meno di dieci ore, ormai...nervoso?-



Ad essere sinceri, Vincent non ci stava pensando da un po', preso com'era dalla sconvolgente rivelazione della collega.
Poteva pero affermare in tutta sincerità di non essere affatto nervoso


-Nervoso no-

affermò, scuotendo appena la testa

-Curioso, e desideroso di saperne di più, questo sì!-

 
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view post Posted on 12/8/2010, 12:49
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Gustò il suo piatto, terminandolo, rendendosi che già così era sufficientemente sazia. Nel frattempo, il tempo era passato ancora, forse sarebbe stato meglio che le ore restanti prima dell'incontro trascorressero senza che Vincent fosse costretto a subire la sua presenza. Di sicuro aveva bisogno di raccogliere le idee e la sua presenza avrebbe soltanto peggiorato la situazione
-Lo immagino. Ascolta...avrai di sicuro bisogno di stare da solo per un po'...e non ho intenzione di importi la mia presenza più del necessario-
Estrasse dieci falci dalla borsetta poggiandole sul tavolo
-Dovrebbero bastare a coprire la mia parte-
Sorrise, alzandosi e congedandolo
-Mi raccomando, ricorda: alle dieci stasera a Grimmauld Place-
 
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28 replies since 25/9/2008, 23:27   390 views
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