| La figura esile e smagrita della bibliotecaria se ne stava come ogni giorno dietro al suo banchetto, composto da pile ordinate di moduli, il classico campanellino per richiamare la sua attenzione (mai utilizzato poichè la donna detestava i rumori squillanti) e la sua solita mise, polverosa come l'ambiente in cui ormai viveva. Cipolla di capelli arruffati sulla testa, occhiali sul naso smagrito che rischiavano di scivolar giù ad ogni minima smorfia; teneva lo sguardo basso, su una rivista aperta che aveva poggiato sulle ginocchia ossute. Non era solita abbandonarsi a letture tanto scialbe, ma la zia Grippetta le aveva accennato di esser finita su un certo articolo di un professore assai noto nella medimagia. Il titolo poi era tutto un programma. "Artrosi magiche: non crederete alle vostre ossa". E via di immagini e interessanti trattati sulla scomposizione innaturale di un braccio. Zia Grippetta aveva infatti dato il suo apporto alla scienza magica, sfoggiando orgogliosa i suoi famosi piedi, entrambi destri, con tanto di panoramica illustrativa. Un vanto non da poco. Se solo non fosse stato così difficile passeggiare con lei, considerata l'andatura sempre in curva, l'avrebbe invitata più che volentieri.
Una voce di bambina la distolse dalla sua lettura e risollevando sguardo ed occhiali, la bibliotecaria osservò la figuretta che si era presentata al banchetto. - Sono una bibliotecaria...non che disdegnerei uno studio tutto mio, sia chiaro. - farfugliò tra sè, richiudendo la rivista e sollevandosi dalla sedia cigolante. - Sei del primo anno, immagino...seguimi - Poggiò la rivista sul pianale di legno ed uscì dal suo gabbiotto personale, percorrendo il corridoio fino alla scaffalatura VII e svoltò a sinistra, lasciando che la giovinetta la seguisse. - Questo è il reparto relativo al pozionismo, puoi trovare molti libri che trattano le lezioni della Pompadour, dalla "storia del Calderone" al "veleni attraverso i secoli (e le trachee)". Abbiamo a disposizione anche la più grande enciclopedia di elementi da pozionista, ingredienti e piante. Insomma, le risposte che cerchi sono qui - Certo, vi erano libri di pozionismo dal primo al settimo anno, ma per la ragazzina aprirne uno di questi ultimi sarebbe stato come cercare di interpretare un trattato in sanscrito runico. Ad ogni domanda vi era comunque una risposta. - O stai cercando qualcosa di più specifico? -
Per quanto riguarda i compiti delle lezioni, se qualcosa non è scritto all'interno delle lezioni ti basterà fare delle ricerche online (ad esempio quando ti viene richiesto l'effetto di un ingrediente, spesso molte informazioni si trovano sul web), ma starà a te coglierne il succo e rielaborare queste informazioni perchè risultino credibili nel contesto della lezione e non copiate di sana pianta. Se invece viene richiesto qualcosa che non è presente nella lezione, ne sul web (come ad esempio la vita di un mago, la creazione di un incanto o di una pozione) dovrai in quel momento fare ricorso alla capacità più importante che possiedi : la fantasia. Esatto, dovrai inventare da zero una storia, dovrai renderla credibile e interessante. Ai professori piace l'inventiva! Se non è chiaro qualcosa, chiedi pure. Buon lavoro
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