L'ufficio del Guardiano, Quest Fissa

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» keiko’
view post Posted on 13/8/2010, 17:52




Cominciava a non sopportare più il Guardiano.
Tanto vale sbrigarsi ad andarsene di qui.
Puntò la bacchetta contro la pozza di liquidi indefiniti.

«Tergeo»
Non voleva certo rischiare di scivolare.
Non rimaneva altro che prendere quel dannato specchio, sembrava l'unica soluzione possibile, visto che il vecchio gattaro sembrava restio a dare una mano.
La mancina si allungò verso lo specchio, tentando di afferrarlo e sollevarlo da terra.
 
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Josh Harris
view post Posted on 13/8/2010, 19:57




La risposta sbrigativa ed evasiva del guardiano,fece capire ai due che il lavoraccio toccava proprio a loro..
La copertina del librone che teneva cautamente fra le mani recitava in lettere dorate ''Libro dei Mille Desideri''..
rimase lì fermo in piedi,non toccò ne sfiorò alcuna pagina quando il tomo si aprì di scatto..
Pag-19..spostò le pupille sulle prime righe curioso di leggere come qualsiasi buon Corvonero..
cosa poteva mai trattare il misterioso volume?

 
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view post Posted on 15/8/2010, 20:03
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Il Fato

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Non fu difficile per l'uomo convincere i due ingenui studenti a trattare con mano i due oggetti. Il fatto, però, era che nessuno fra i presenti nello stanzino conosceva gli effetti del libro e dello specchio, compreso il Guardiano che non ricordava di cosa si trattasse dato il numero esorbitante di oggettistica che aveva confiscato nel corso della sua umile carriera.
Comunque sia si avvicino con la gatta ai due e rimuginando nella sua mente ricordò meglio il momento in cui quell'oggettistica era giunta in mano sua. A Josh era capitato in braccio il "Grande libro dei Mille Desideri" *Mmpf, quanti scherzi con quel manuale!*
Non poteva nemmeno immaginare lontanamente di cosa si trattasse.
Il titolo del paragrafo: "Dimmi cosa vuoi e guardati attorno"
Nel giro di pochi istanti il corvonero abbassò il capo fra le pagine del tomo e cadde in un trans, la sua mente divenne inattiva e incapace di recepire dei messaggi o anche soltanto di ragionare se non a comando.

-Di pure quello che pensi, io so tutto di te e di lei..-
Era il libro a parlare! Mrs Purr graffiò ancora una volta il padrone per la paura e osservava incuriosita il libro e il giovane che lo sorreggeva. Gazza era della stessa opinione, ma ora come ora non poteva togliere dalle mani del volontario il tomo perchè sarebbe rimasto in quello stato di ipnosi. Soltanto il manuale l'avrebbe fatto risvegliare appena avesse risposto nella maniera giusta.
Dall'altro lato, Keiko aveva afferrato lo specchio dal manico, non aveva nulla di cui spaventarsi. O forse sì..
 
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» keiko’
view post Posted on 15/8/2010, 20:19




Osservò Josh.
*I libri di hogwarts non sono mai sicuri...*
Si girò osservando lo specchio ancora capovolto.
*...temo di essere stata anche io un po' tonta ad aver preso lo specchio senza precauzioni.*
Con la destra puntò la bacchetta contro lo specchio.
*Non si sa mai se ci sono incantesimi*

«Finite Incantatem»
 
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Josh Harris
view post Posted on 16/8/2010, 12:08




Non sentì più niente intorno a sé..solo una voce
era forse svenuto?

Come fai a parlare?..

domandò istintivamente restando però ben calmo..
agitarsi serviva a ben poco!

Dimostrami che é come dici..

continuò con la medesima calma..riferendosi alle parole del misterioso tomo..
daltronde voleva testare se ciò che il libro diceva era pura verità o semplice menzogna..

 
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view post Posted on 17/8/2010, 13:27
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Il Fato

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Che sciocca! Pensava di fermare qualcosa o qualcuno con un semplice controincantesimo come quello.
-E' un semplice specchio della verità..-
Fece Gazza in un tono il meno possibile scostante per quanto gli riusciva di fare data la sua indole. Uno specchio della verità più che essere un oggetto pericoloso era divertente, a differenza delle pozioni che ormai erano svanite dall'effetto dell'incantesimo pulente.
Il corvonero, invece, era incappato in un bel problema e tutto di sua mano. Aveva osato afferrare il libro e ora doveva liberarsi dal'incantesimo che l'aveva stregato e il Guardiano lo sapeva bene: non era stato facile disincantare il docente di Incantesimi dal tomo.

-Sono secoli che i ragazini come te mi prendono in mano e non sanno rispondere ai miei indovinelli, vediamo di cosa sei capace tu giovanotto.-
Era il manuale a parlare, la sua voce suonava come una melodia stridente. L'unico uomo nello stanzino osservava la scena divertito, si era cacciato in un bel pasticcio il suo volontario..
-Desideri vedere il luogo della tua nascita o il giorno in cui tu morirai?-
 
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view post Posted on 24/8/2010, 10:13
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Il Fato

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Vi siete forse dimenticati della quest? Se non rispondete siete fuori, vi ricordo che i turni sono misti può rispondere prima A o B o viceversa, non conta. E per favore, descrivete bene, siamo in un GdR
 
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» keiko’
view post Posted on 25/8/2010, 10:44




*Uno specchio della verità?*
Si girò a guardare il guardiano: mentiva? Aveva davvero in meno uno specchio della verità? Esisteva un oggetto simile?
Poteva solo fare una cosa per poterlo capire.
Alzò il braccio sinistro e quindi anche lo specchio, lo girò e attese di vedere qualche mutamento, perchè per ora vedeva solo il suo riflesso.
*Mh? Se era uno scherzo, non mi piace... non è divertente.*
D'un tratto una voce si unì al silenzio della stanza.
Si girò: Lucas stava parlando con un... libro?
Forse era meglio se il Finite Incantatem lo faceva su quello, invece che su uno specchio della verità che non sembrava funzionare.
Si rigirò e rimase in attesa.
Il suo riflesso era chiaro e limpido.
Forse.
 
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view post Posted on 7/9/2010, 15:38
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Il Fato

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La quest è conclusa perchè stava andando per le lunghe. Josh, senza preavviso, è sparito per troppo tempo. E Keiko, da suo canto, ha fatto aspettare pure lei.
Vi consiglio per la prossima volta, dato che siamo in un GdR, di giocare per bene le azioni e di descrivere ampiamente, qualità di base per riuscire in un gioco di ruolo.

Assegno comunque 1 punto exp. ad entrambi e 1 punto per ogni statistica.


La Quest è nuovamente libera ad altri 2 giocatori!

 
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Alexander Black
view post Posted on 10/9/2010, 19:54




The Underground;



Se c'è una cosa che veramente mi fa arrabbiare di prima mattina è la luce.
Sì, cioè, voglio dire: Tu sei comodamente nel tuo sonno, te lo godi proprio,
magari sei anche tornato tardi trasgredendo il coprifuoco e l'unica cosa di cui hai voglia è dormire tutto il giorno e alzarti quando la Sala Grande è già pronta per pranzare.
E invece i tuoi sogni s'infrangono nel momento in cui il tuo letto dà proprio davanti alla finestra della torre che casualmente è priva di tenda.
Perciò ti svegli, e la prima cosa che fa qual è?
Metterti un cuscino sulla testa oppure tirarti le coperte in modo da tappare la luce..
Ma.. Spiacente.
Non riuscirai mai a prendere sonno come prima, perciò t’arrabbi e la tua giornata sarà rovinata per il resto della giornata,
ed avrai anche sonno e due occhiaie mostruose, non che a me importi qualcosa delle occhiaie ma magari, non è proprio quello che si aspettano le giovincelle.
Bhè, facile per loro, hanno il trucco, potrebbero coprire qualsiasi imperfezione, perfino le occhiaie!
Per noi uomini è più complicato. Ahah, già immagino la scena: Io che mi sveglio presto la mattina per andare un'ora davanti allo specchio a passarmi strati e strati e strati e..
Strati? Di Fondotinta.
Mh, Chace ne sarebbe felice, si cioè, lui si alza tranquillo e beato, cinque minuti prima che le lezioni incomincino, gli occhi abbottonati,
entra nel bagno in mutande e mi vede a passarmi quella roba, immagino già quale sarebbe la sua risposta, una cosa tipo « Ma che cosa stai facendo? »
Sì, qualcosa del genere, magari sottolineando il facendo.



~ • ~



E poi, se noi ragazzi andiamo in giro senza trucco e non ci facciamo alcun problema perchè le donne devono crearsene così tanti?
Una volta una mi diede una risposta tipo « Il trucco migliora, altrimenti non ti piacerei. »
tralasciando il fatto che già lasciava a desiderare con il trucco, ma voglio dire, che cavolo ti mascheri a fare, se una è bella, è bella anche senza trucco..
Se sei un rottame e il trucco ti migliora, bhè, allora mi stai prendendo in giro, no?
Vabbeh, direi che dovrei lasciarmi cullare dalla menzogna del trucco e mettere fine a questi pensieri,
mi affiderò alla fortuna e pregherò il Dio che mia moglie quando va a letto - struccata, si presuppone - non sia un tegame.
Comunque sì
mi ero svegliato decisamente male.
Sì,sì, per colpa della luce, è logico.
E comunque la sera prima avevo trasgredito il coprifuoco, rischiando di finire veramente nel letame più nero e per cosa?
Per aver passato un'intera serata in un gabinetto del terzo piano e vomitare anche l'anima.
Bhè, sì, è stato divertente fino all'una e qualcosa..
Dopo di che si era trasformato davvero in un incubo.
Colpa delle pozioni corrette che girano in questo periodo, mh, fra l'altro mi sono sempre chiesto se i prof sappiano di quello che avviene fra noi ragazzi della scuola.
Bhè, i miei mi hanno sempre detto che quello che faccio io lo hanno fatto anche loro e che se mai mi avessero scoperto mi avrebbero trinciato le gambe,
i miei sono babbani, quindi si riferiscono a cose babbane, io sono tra metà e metà, quindi quello che io combino ad Hogwarts non lo hanno mai fatto..
Quindi non potrebbero punirmi se non sanno di ciò che si tratta, potrebbero punirmi se mi beccassero con qualche cosa di babbano tra le mani che loro hanno già provato,
tra l'altro già successo, ed è stato terribile.
Comunque sia ad Hogwarts posso stare più o meno tranquillo,
e poi Chace ha quell'oggettino babbano che leva il rossore dagli occhi.



~ • ~



Quindi in poche parole io mi becco il doppio, babbano e magico ahah,
è fantastica questa prospettiva,
anche se quella del buco del gabinetto non lo è altrettanto, e stanotte mi è sembrata ancora peggio del solito.
Dunque mi ero alzato barcollante ancora vestito perché la sera prima non sapevo davvero dove pescare le forze necessarie per spogliarmi,
e non le trovavo nemmeno la mattina, perciò ho tenuto gli stessi vestiti della sera prima,
un maglioncino sporco fatto del 1% di Kashmir blu,
un paio di jeans e le scarpe da ginnastica.
Fine. Stop.
Niente di così entusiasmante, e con gli schizzi di rigurgito lo erano ancora meno.
Come volevasi dimostrare avevo due occhiaie fuori dalla norma, ero bianco straccio e avevo il contorno degli occhi ancora arrossato..
I capelli, ahah, tralasciamo.
L'uniche forze rimanenti nel mio corpo le avevo sfruttate per lavarmi i denti, non osavo immaginare che odore ripugnante emanasse il mio alito,
sicuramente avrebbe fatto invidia alle paludi dell'Amazzonia.
Dopo essere stato un altro quarto d'ora seduto sul letto con la faccia tra le mani avevo trovato il coraggio di mostrarmi in giro in quelle condizioni,
avevo sceso le scale, stile bradipo morente, e c'avevo impiegato una quantità di tempo smisurato prima di ritrovarmi nella Sala Comune
ovvero quaranta metri più in giù.



~ • ~



Valerio, per esempio, si stava preparando per andare a lezione, era lucidissimo, fresco e aveva la forza di tenere 4 o 5 libri in mano.
« Che brutta cera, Alexander. » « Zitto. »
e penso che fu più una risposta data dall'invidia, bhè sì,
considerando le mie condizioni ero letteralmente invidioso dello stato fisico - e mentale- di Valerio.
La strada fino al corridoio della Sala Grande fu interminabile.
La gente mi superava con un andatura lenta per la norma,
ma considerando che io andavo con andatura a bradipo era accettabile.
Qualcuno superandomi mi aveva anche riso in faccia,
altri invece si erano tenuti attentamente alla larga,
quindi dovevo dare proprio un'idea ignobile di me stesso.
Giustamente, tutti quelli che la sera prima si erano furtivamente addentrati nei segreti del Terzo Piano non si erano visti in giro,
e fino alla sera o il giorno dopo sicuramente non li avrei rivisti.
La cosa entusiasmante di tutto questo non c'è,
o meglio non è possibile da spiegare,
qualunque sano di mente vedendomi in determinate condizioni mi chiederebbe perché sono così idiota.
Bhè probabilmente perché l'ebbrezza di quel momento va ben oltre lo stare male dopo, no



~ • ~



Non sono un Pozione dipendente.
Mi piacciono e basta.
Fatto sta che una volta arrivato davanti alla Sala Grande ed aver provato ad aprire la porta mi è venuta voglia di morire.
Considerate che il chiasso in Sala Grande e già smisurato da sani, immaginatevi nelle mie condizioni.
Così ho tralasciato e sono stato sulle gradinate a chiedermi dove potessi andare senza che qualche professore mi chiedesse spiegazioni sul mio aspetto.
Dunque, il giardino non era fattibile,
c'erano le lezioni di volo, e prendere una scopa in testa sarebbe stato meglio che incontrare la professoressa di Volo, dunque no.
Nei corridoi del primo piano c'era un via vai di professori, mh, forse perchè lì c'è la Sala Insegnanti?
Quindi no.
Nei pressi della biblioteca era fuori a priori, mi veniva solo il mal di testa a pensare a tutti quei libri.
Il Terzo Piano mi dava alla nausea e camera mia era troppo lontana. Mi rimaneva solo nell'habitat di quei ragazzi odiosi e vanitosi, ergo gli Slyth.
Contro tutta la mia volontà
la paura di beccare qualche professore
mi diede la forza di alzarmi e di dirigermi nelle fogne.
Barcollante, fiacco, esausto ed oserei dire esaurito arrivai nei corridoi - gelidi fra l'altro - dove trovai l'unica cosa che poteva peggiorare la mia giornata alias Il guardiano della Scuola.
Se faceva qualcosa di male poteva dire che era fuori di testa per quel che gli era successo.
Si avvicinò alla porta e vide Gazza sistemare svariati scaffali,
lo guardò e rimase in silenzio.

 
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Akito.
view post Posted on 10/9/2010, 21:04






Mattina.
Un'altra giornata iniziava per il giovane Prefetto Yagami Light.
Metodico come sempre si era alzato in perfetto orario, si era stretto la cravatta sempre allo stesso orario di ogni mattina e con fare deciso si era avviato alla Sala Grande di buon'ora per fare colazione prima degli altri.
Come sempre sarebbe arrivato a lezione per primo anche quel giorno.
Aveva tempo, come sempre. Perciò passando affianco ad un gruppo di Grifondoro che ciarlieri si recavano a soddisfare il loro appetito mattutino, andò al bagno del Piano Terra. Quello in fondo al terzo corridoio di sinistra. Il suo preferito, perchè a quell'ora era l'unico completamente illuminato dal sole.
Entrò, si fermò davanti allo specchio, il grande specchio che occupava tutta la parete Nord, dietro ai lavandini. Si sciaquò le mani e si aggiustò la cravatta, come sempre.
La porta era aperta perchè voleva avere costantemente la situazione sotto controllo, infatti, mentre si pettinava lievemente con il pettine che si era portato da casa, quello bianco avorio, fissava il corridoio fuori dove generalmente non passava nessuno.
Quella mattina, però, passò uno dei ragazzi di Grifondoro che aveva incrociato poco innanzi.
Erano passati pochi minuti da quando li aveva oltrepassati. Calcolò rapidamente che gli sarebbero stati appena sufficienti per raggiungere il tavolo al capo opposto della Sala Grande, e perciò non vi si era neanche recato.
Ripose rapidamente il pettine e chiuse la sacca nera contenente i libri e i suoi effetti personali più utili. Che erano anch'essi prevalentemente libri.
Non c'era neanche da pensarci sù, lo avrebbe seguito.
Non stava andando nè in Sala Comune nè in nessun'altro posto in particolare, a giudicare dai movimenti lenti e indecisi. Ergo non era un comportamento normale, e lui, da buon Prefetto Serpeverde, lo avrebbe seguito fio a capire dove stesse andando e cosa volesse fare.
Fece pochi passi nella sua direzione quando lo vide fermarsi.
*Cacchio tutto quì? Già finito il divertimento?*
A quanto gli occhi di Yagami potevano intuire il Grifondoro stava fissando qualcosa. Era fermo sulla soglia di una porta e stava guardando oltre il montante. Come se stesse spiando ciò che accadeva nell'altro corridoio.
Che stesse seguendo qualcuno?
Che stesse aspettando un via libera?
Che non stesse facendo assolutamente nulla di strano?

Il giovane Yagami lo avrebbe comunque scoperto prima dell'inizio della seconda ora. Dopotutto era avanti con le lezioni e saltare Incantesimi non gli avrebbe fatto troppo male.

 
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view post Posted on 21/9/2010, 00:22
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Il Fato

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Il vecchio guardiano era impegnato a riordinare il suo ufficio.. Spolverava malinconico gli strumenti di tortura utilizzati tempo addietro, prima che un vecchio e bacucco preside li aveva fatti abolire.
Che peccato, si diceva sempre, un tempo gli studenti erano meno rompiscatole e più disciplinati.
E adesso invece, aveva scatoloni pieni di cianfrusaglie illegali che aveva sequestrato a quei subdoli guastafeste.
Ma un giorno si sarebbe preso la sua rivincita, oh si..
Un'ombra si proiettò sul pavimento.. Chi osava disturbare il suo momento di solitudine?
Si voltò verso l'uscio, in cui si stagliava la sagoma esile di un ragazzo..
"Cosa ci fai qui, eh?"
Abbaiò sgarbato al ragazzo, alzandosi di scatto e facendo rovinare a terra diverse scatole ricolme dei più disparati oggetti.
"Entra, muoviti! hai visto cosa hai combinato? Ora mi aiuterai a riordinare!"
Guardò con un ghigno di odio puro il malcapitato, finalmente aveva trovato qualcuno su cui scaricare la sua frustrazione.
Si avvicinò con passo deciso all'uscio, e scorse un altro giovane subito fuori in corridoio.. E questo che cosa stava architettando?
"E tu cosa credi di fare?"
Tuonò imperioso nei confronti del ragazzino, uscendo di gran carriera dall'ufficio per fronteggiarlo.
"Entra muoviti! Pensavi di commettere qualche crimine? Di aprire una di quelle paludi davanti al mio Ufficio?"
Ah, sapeva benissimo com'erano fatti i mocciosi, sempre pronti a far danni.
"Aiuterai Mister Curioso a riordinare questo posto!"
Era davvero una giornata propizia.

 
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Alexander Black
view post Posted on 24/9/2010, 15:26




Avanzava per il corridoio del Sotterraneo.
Si ferma davanti la porta dell'ufficio del guardiano della scuola, il signor Gazza.
Alexander si sporse quando si sentì osservato.
Non era Gazza ma qualcun'altro.
Era il Prefetto dei Serpeverde.
Light Yagami.
Alexander si voltò lentamente.
Ma non diede tanto peso alla situazione.
Era sempre seguito da un prefetto, ma lasciò perdere.
*Molto strano che un prefetto mi segua qui nei sotterranei*
pensò Alexander si stemandosi la divisa per perdere tempo.
Appenasi sporse di nuovo venne beccato dal guardinao.
Mentre sistemava degli scatoloni conteneti strani oggetti magici si voltò e forse per l'ombra proiettava capì di non essere solo.
"Cosa ci fai qui, eh?"
disse con voce acuta e distrubata.
Si mosse in modo brusco e fece cadere diverse scatole a terra.
Aveva combinato un gran baccano.
Tutto per colpa di Alexander.
Appena sentì di nuovo Gazza che lo obbligò ad aiutarlo.
Alexander senza spiccicare parola entrò nella stanza.
Mr Spur gironzolava nell'ufficio.
Gazza guardò con modo così terrificante Alexander che egli dovette distogliere lo sguardo.
Appena finì di sgridarlo si riportò all'uscio.
Dove con lui entrò Light Yagami.
*Almeno non sono solo*
pensò ironizzando la situazione.
Appena ascoltò il piano inventato da Gazza per il prefetto Serpeverde,
Alexander sospirò e parlò in su adifesa.
"Mi ero introdotto nei sotterranei durante l'ora buca e lui era con me.."
parlò quasi in modo sgrammaticato, la paura si faceva sentire anche nel suo modo di esporsi a parole con gli altri.
"Aiuterai Mister Curioso a riordinare questo posto!"
all'udire quelle parole,
Alexnader esplose,
tutto il diritto di chiamarlo così uno come lui non c'è lo aveva.
"Io ho un nome ed è Alexnader non "Mister Curioso"
diss eironizzando con tono sarcastico il soprannome datogli dal guardiano della scuola.
Light lo avrebbe aiutato?
Sarrebbero usciti indenni da quell'ufficio?
Tutto era nelle mani del fato.

 
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Akito.
view post Posted on 27/9/2010, 15:30




Yagami si chiese con che coraggio quell'inutile sguattero si permetteva di trattarlo così.
Lo guardò fisso negli occhi, rancoroso.
Avrebbe avuto migliaia di cose da dirgli, ma preferì trattenersi.
Dopotutto era noto che in quell'ufficio il guardiano tenesse le cose.
*Lui era con me?!*
Stupefatto ed esasperato il giovane Prefetto guardò entrambi con gli occhi sgranati.


Coff coff...
Io stavo solo seguendo Mister Curioso...
Vuoi una mano, vecchio?


Si voltò verso il Grifondoro senza lasciare il tempo a Gazza di rispondergli.

Ci diamo una mossa e ce ne andiamo, che dici?

Non era coraggio il suo.
Tutt'altro, stava sfidando un vecchio pazzo il quale era sicuramente meno dotato di lui in quanto a dialettica, e questo lo caricava di adrenalina.
Ma stava rischiando, troppo.
Arruffianarselo ora era da ipocriti.
Ci avrebbe pensato più avanti.
Intanto, con la coda dell'occhio notò gli scaffali e gli archivi pieni di roba assolutamente incatalogabile ma dall'indubbio potere magico.
Un lampo passo sui suoi occhi.
Sorrise.


Dai sù...

Diede un colpetto al Grifondoro.
Gli sarebbe stato un utile alleato o avrebbe dovuto ingannare ache lui per uscire da quel posto con un po' di mercanzia?
Lasciò scivolare la borsa a terra. Non troppo lontano dalla zona da riordinare, e, con disinvoltura, gesticolò indicando l'armadio più vicino.
La prima cosa era confondere il guardiano.


Allora?
Cosa dobbiamo fare?


Chiese gioviale.

Magari a fine lavoro ci scappa da assegnarci qualche punticino in più, eh?

Gli fece l'occhiolino, come di due amici che se la intendono.
Doveva riuscire a dare l'impressione di essere un ragazzo a modo.
Doveva portare il guardiano a sospettare che gli interessassero solo i punti per la Coppa delle Case.
Successivamente avrebbe potuto dedicarsi al metter mano su qualche manufatto magico.

 
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view post Posted on 27/9/2010, 16:27
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Il Fato

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Ragazzini impertinenti, tutta colpa dei mollaccioni di Presidi.. Punizioni corporali e sangue freddo! Sarebbero stati rimedi indispensabili.. Allora si, che avrebbero abbassato la cresta.
"Un nome eh? Bene Alexnader......... Che nome strano"
Un ghigno, questa dopotutto, era la sua piccola rivincita.
"Tu occupati di quegli scatoloni lì, che hai rovesciato a terra, contengono tutti gli oggetti confiscati ai delinquenti di questa scuola"
Era un ringhio più che un ordine.
Successivamente si voltò, rivolgendosi a quello che sembrava più sveglio, oltre che arrogante.
"Molto bene, e tu invece... 'Sotuttoio' ti occuperai degli archivi la infondo.. Voglio tutto in ordine alfabetico"
Ghignò, squadrando il moccioso con sospetto, mentre lui stesso si dirigeva agli archivi tirando fuori vecchie cartelle rosicchiate.


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Una vocina quasi impercettibile proveniva da una scatoletta posta sul tavolo tarlato.. Insieme alle cianfrusaglie varie, c'era qualcos'altro, che voleva scappare da quel posto per poter essere finalmente utilizzato..
Cos'era?


 
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