Gran Ballo di Halloween

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Boniak
view post Posted on 1/11/2010, 19:51




Ora mangiare così era scomodo però. Si calò il cappuccio, lasciando tutta la testa "a vista", cosa per lui quanto mai insolita. Qualcuno insinuava che tenesse su l'ampio cappello da mago anche sotto la doccia, ma non lo ripeteva in sua presenza...
Quindi lei era francese. Spiegata la parlata diversa, e anche l'estetica così diversa dal resto delle ragazze, chissà, forse dalle sue parti erano tutte così, o forse era solo lui totalmente ignorante sulla vita del continente. Si scoprì a pensare che sapeva più cose sull'Africa profonda che sull'oltre Manica...


Ho vinto un nome molto lungo e strano, direi...-

Era proprio bello lo zuccotto che la ragazza si stava pappando. Una volta finite le salsicce, magari...

E come mai un raggio di sole come te è senza cavaliere?

Sempre "secondo etichetta" il nostro Boniak... ma in effetti una mezza idea ce l'aveva: se si era messa a parlare con lui, ed era di Serpeverde, un mostro di socialità e amore per il prossimo non doveva essere. O almeno era poco probabile.
 
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view post Posted on 1/11/2010, 20:18
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Tassorosso
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Jane non amava molto questi avvenimenti balli o feste.
Adorava prepararsi un costume però, quella volta aveva deciso di vestirsi da vamp degli anni 40, qualcosa di originale e impossibile da imitare, cosi non avrebbe trovato gente vestita come lei. Perfetto.
Non aveva parlato con Hunter, quindi non sapeva se lo avrebbe visto o meno, sapeva però che avrebbe incontrato la piccola Je, e non vedeva l ora di scoprire da quale spaventosa creatura si fosse mascherata. Si sistemò i capelli ed entro nella sala grande, era abbellita splendidamente le zucche che fluttuavano per aria.
si voltò e si avvicinò al tavolo bandito, prendendo un bicchiere pieno di succo e andandosi a sedere in uno dei posti liberi, dal quale riusciva a vedere bene la festa e tutte le strabilianti maschere che vi erano...
 
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Alexander Black
view post Posted on 1/11/2010, 21:20




Non era usuale che Alexander arrivasse in orario da qualche parte, eppure quella era una di quelle sporadiche volte.
La fame era riuscita ad avere il sopravvento sulla pigrizia e lo aveva spinto fino alla sala grande.
Gli era bastato mettere il naso fuori dalla sala comune al settimo piano per sentire l'odore della cena che era stata allestita qualche scalinata più in bassa.
Si infilò attraverso il ritratto che si stava chiudendo sentendo il suo stomco che reclamava le prelibatezze che erano state preparate per la prima cena dell'anno.
Aveva già percorso qualche scalino quando si accorse che il Caposcuola Potter non gli avrebbe mai permesso di prender parte alla cena con una vecchia maglietta scolorita ed un paio di pantaloni della tuta.
Ripercorse i suoi passi e si avvicinò al ritratto che protegeva la sua sala comune.
L'uomo lo misura e lui misura l'uomo.
Il fatto che il suo dormitorio fosse protetto, no da parole d'ordine come gli altri, ma da indovinelli e rompicapo vari ma in quel momento non era proprio quello che ci voleva.
Si tocco il naso con il dito, come faceva ogni volta che doveva iniziare una sfida, e quella volta non aveva proprio voglia di perdere, voleva a tutti i costi arrivare in orario, almeno alla prima cena dell'anno.
Si sedette su i freddi gradini di marmo ripensando a quello che gli aveva appena detto il dipinto.
Qualcosa che l'uomo misurava e che a sua volta misurava l'uomo.
Poteva essere qualsiasi cosa e facendo mente locale liberò la testa da qualsiasi pensiero, pensando solamente alla soluzione dell'indovinello.
Il le grosse campane del campanile che si affacciava al cortile d'ingresso suonarono ed un ronzio di bronzo risuonò in tuta l'aria che abbracciava Hogwarts.
Erano le otto in punto e stava sempre più perdendo la sua occasione di arivare in tempo al banchetto che tanto desiderava.
Si sbattè una mano sulla fronte.
Era stato un idiota a non pensarcvi prima. Il tempo, era quella la soluzione del tempo. L'uomo misura il tempo e il tempo misura l'uomo.
Ripetette ad alta voce alta la sua deduzione e schioccò un paio di volte le dita per far capire al dipinto che aveva fretta.
Si lanciò lungo le scale che portarono al suo dormitorio dove si cambiò velocemente.
Non si preoccupò per camicia e cravatta che si sarebbe infilato all'ultimo momento.
Saltò via l'ultimo gradino e per poco non rischiò di trovarsi con il naso spiaccicato sul pavimento.
Si infilò il vestito scuro e misterioso.
Nulla di meglio di quesi vestiti rispecchiavano il suo modo di essere.
Si vide riflesso su un'armatura che doveva essere stata lucidata per l'occasione.
Un paio di scarpe nere che dovevano essere abbinate al vestito, se non per alcune righe oblique rosso scuro, che ricordavano la sua casata.
Si sistemò il vestito mentre con una spalla aprì la porta della sala comune che come al solito si aprì senza alcuno sforzo.
Si ritrovò di fronte a quello che il suo stomaco aspirava.
Quattro tavoli imbanditi erano stati sovrastati da tanto di quel cibo che avrebbero potuto sfamare un intero esercito di giganti.
I professori era in fondo alla sala, seduti e attenti a controllare tutti gli studenti che piano piano entravano nella sala.
Un uomo anziano dalla barba candida lunga fino alla cintura scrutava i vari tavoli attraverso a sottili occhiali a mezza luna e, lasciando cadere tutta l'attenzione su di lui cominciò a parlare.
Non se lo sarebbe mai aspettato ma il preside aveva un autorità al limite dell'incredibile.
Nessuno ebbe più il coraggio di parlare appena aprì bocca e tutti pendevano dalle sue labbra.
Il preside fece il solito discorso, che probabilmente faceva ogni anno, inaugurò il ballo, spiegò un paio di cose che Alexander non ascoltò, contemplando l'orribile incantesimo che gli impediva di raggiungere il cibo.

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 2/11/2010, 00:36




Rowena aveva fatto da brava supervisore alla serata, restando quatta quatta in un angolo della sala sorseggiando diversi bicchieri di Wiskey incendiario. Era dunque un po' allegra, ma a parte infilare ogni tanto una doppia di troppo e a tratti, un passo un po' incerto, era comunque presentabile e nemmeno troppo molesta. I rintocchi dell'orologio della scuola, risuonarono la mezzanotte e con uno sguardo quasi assente, poso' lo sguardo sulle persone della sala, inquadrando poi, la capocasata di Corvonero. Sorrise, nel vedere il suo abito e nulla piu'. Ma fu un quel frangente che gli occhi, coperti dalla maschera da corvo che indossava, si spalancarono stupefatti e dopo un

-porca puffola!-

che fece sorridere alcuni degli studenti li vicino, l'insegnante di astronomia scomparve dietro una porta che si collegava alla sala grande, per ricomparire poco dopo, affannata, sul palchetto dove la banda suonava. Bacchetta sulla gola, maschera appoggiata in un angolo ed ecco che si presentava al pubblico.

-salve a tutti e scusate l'interruzione...vi state divertendo?-

chiese con un sorriso abbozzato tra le labbra vermiglie e a risposta affermativa del "pubblico" la donna continuo'

-sono su questo palco non solo per rompervi le uova nel paniere, ma per fare un annuncio. La lotta tra le casate anche quest'anno e' stata serrata, ognuno di voi ha dato il meglio, tentando di portare a casa quanti piu' punti si poteva ma, come in una qualsiasi e sana competizione, solo uno vince. Questa'anno ha vinto la saggezza, il saper far funzionare la ragione, la mente sopra ogni cosa. Niente lealta', niente coraggio, niente astuzia. Solo saggezza, che ha portato, i vincitori della coppa delle case, a volare piu' in alto di tutti...come avrete capito, la coppa delle case va ai Corvonero che sbaragliano la concorrenza! pregherei Caroline Dalton di salire sul palco, per ricevere la coppa...-

anche se sorrideva, Rowena avrebbe preferito ricevere quella coppa invece che donarla. Ma per quell'anno, era andata cosi. L'ingresso della coppa arrivo' in pompa magna con degli elfi, che la portavano su un piatto d'argento. C'erano disposizione serpiche dietro tutto. Quando Caroline, sali sul palco, dopo una stretta di mano, la coppa venne consegnata alla capocasata
.
 
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view post Posted on 2/11/2010, 07:30
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Emperor of Darkness

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Ritardo. Era stramaledettamente in ritardo. Eppure non era da lui, nella sua vita era sempre stato puntuale come un'orologio, ma quell'ultimo lavoro improvviso a Londra lo aveva tenuto impegnato più del previsto.

Simon però non si perse d'animo, indossò la camicia bianca con il papillon nero, i pantaloni neri molto eleganti, il gilet con fantasia a pelle di serpente rossastro e la giacca anch'essa completamente nera e molto elegante.

Indossò quindi il suo soprabito nero, che indossava durante le serate importanti, e si mise la mezza maschera bianca sul volto. La mise molto bene, in modo da coprire tutta la cicatrice che segnava il suo volto. Quella maschera incantata restava perfettamente immobile sul suo viso, a meno che non fosse stato lui a toglierla.

Dunque uscì di corsa dal suo ufficio e si diresse veloce verso Hogwarts. Giunto finalmente alla scuola entrò attraverso il grande portone d'ingresso dirigendosi a passo svelto verso la Sala Grande. Giunto a destinazione varcò le porte aperte, cercando di non dare nell'occhio, ed andò a versarsi da bere...


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°°°Just°°°Free°°°
view post Posted on 2/11/2010, 10:03




Con un lento incedere, come di chi vorrebbe far tutto tranne quello che sta effettivamente facendo, Random infine riuscì a trovare le porte della Sala dove si sarebbe svolto il ballo.
La professoressa Abyss, stava annunciando in quel momento il vincitore della Coppa delle Case, ma il ragazzo non la degnò di uno sguardo.
Primo, in teoria quella donna nemmeno la doveva conoscere.
Secondo, già da giorni in molti sapevano che il vincitore sarebbe stato proprio il Corvonero grazie alle clessidre della Sala Grande, e quindi non era proprio una novità.
Col suo vestito da "vampiro", il Tassorosso si avvicinò all'unico tavolo interessante di tutta la serata: quello del cibo. La veste, che ritraeva lo stereotipo babbano del vampiro medievale, lo impacciava alquanto, ma fece finta di niente e proseguì fino alla panca più vicina, dove si lasciò cadere.
Che stanchezza... avrebbe dovuto fare ben altro in quel momento, ma aveva deciso di presentarsi al ballo comunque. A volte la mancanza di una persona si nota ben più della sua presenza...
Certo, lui non era così popolare, ma era meglio non rischiare.
 
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Katie Beth Parsons
view post Posted on 2/11/2010, 10:55




Katie si voltò. Riconosceva quella voce!! Ed infatti,in un vestito davvero originale con un grazioso cappellino a cilindro sulla testa,c'era Haruko.
-Ciao,Haruko! Il tuo costume è davvero stupendo. Però,dalla tua espressione,mi pare di capire che non apprezzi più di tanto questa festa,eh?-
Katie le sorrise ancora,spostando all'indietro la lunga treccia bionda. Le davano abbastanza fastidio i capelli legati,ma faceva parte del suo travestimento,quindi,pazienza. Si rivolse invece ad Haruko:
-Hey,mi sono accorta di avere molta sete. Mi accompagni al tavolo?-
 
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Wenscio™
view post Posted on 2/11/2010, 12:05




Bambini,ragazzini,stupidi studentelli che si credevano capaci di fare grandi cose,inconsapevoli che la gran parte di loro avrebbe fallito su tutta la linea,sarebbero stati dei miseri sguatteri,tesi ad obbedire al potere,ed in ultima analisi a LUI;si LUI era l'emblema del potere,sarebbero stati tutti suoi servi,nessuno escluso;ma non era questo il momento di trarre determinate conclusioni.Ora bisognava semplicemente continuare ad interpretare quella parte,così per non destare troppo si proiettò verso il tavolo del cibo,ricco di schifezze varie,privo delle basilari regole della decenza,bicchieri sporchi di qua e di la,bevande rovesciate sulla tovaglia,cibo inappropiato,privo di qual si voglia raffinatezza,che inciviltà,come stava cadendo in basso una tra le più prestigiose scuole del mondo magioc,e,per di più,la coppa delle case l'aveva vinta la misera,insulsa,stupida casata dei corvonero,dov'erano finiti i serpeverde di un tempo?
 
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view post Posted on 2/11/2010, 12:14
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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La sala da ballo si stava lentamente riempiendo, i primi studenti iniziavano a danzare seguendo il ritmo della musica e Caroline sospirò mestamente: non c'era proprio nulla da fare, era destinata a presentarsi da sola a qualsiasi ballo se si faceva, ovviamente, eccezione per l'ultimo a cui l'aveva accompagnata il docente di Incantesimi. Vincent...anche lui sembrava sparito nel nulla come la maggior parte dei suoi colleghi. La capocasa Corvonero sospirò: in quel periodo sembrava non ne andasse una dritta. L'unica soddisfazione sarebbe stata ritirare la Coppa..o consegnarla a Jessica...quale delle due? Presto le sue domande trovarono risposta: la docente Abyss si fece pazio tra gli studenti e prese a fare il discorso di consegna della Coppa. E così sarebbe stata quella donna a consegnarla...perfetto....come rovinare una bella serata...o forse no? Facendo buon viso a cattivo gioco, sorrise, avvicinandosi alla collega e ritirando la coppa, ringraziandola con un cenno del capo. Osservando da quella posizione privilegiata le sembrò di notare un viso conosciuto: che fosse quell'idiota con cui aveva avuto a che fare per il corso di materializzazione? Visto da quella distanza, e basandosi solo sulla corporatura, poteva sembrare...ma non poteva esserne certa. Chissà se c'era anche il ministro? Sarebbe stato interessante scambiare due parole con lui, nonostante quello che aveva sentito dire sul suo conto da Camille: era curiosa di verificare con i suoi occhi chi guidava il loro mondoo
 
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Jè Evans
view post Posted on 2/11/2010, 12:23




Jessica seguì il Joker al buffet, imbandito delle più disparate pietanze festive che facevano venire l'acquolina in bocca al solo pensiero di averle tra i denti. Si perse per qualche minuto a contemplare le bellezze culinarie sul tavolo, e si accorse di non essere l'unica.. Poco più in là Jaqueline stava parlottando con un altro ragazzo, presumibilmente un compagno di casata, mosse la mano in segno di saluto sperando che la notasse. "Grazie, molto gentile!" mormorò sorridente al ragazzo al suo fianco, afferrando il bicchiere che gli porse con garbo. Bevve una lunga sorsata, era buono. In quel momento vide Caroline la Capocasa entrare in Sala.. Probabilmente era giunto il momento della Consegna della Coppa delle case, che loro avevano sicuramente vinto. Si erano impegnati molto quell'anno, non con scarsi risultati.. Quella coppa la meritavano. "Guarda.. è La professoressa Dalton.. Forse è giunto il momento delle premiazioni.." disse indicando con la mano che reggeva il calice la donna adornata di nero per l'occasione. Di li a poco infatti salì sul palchetto la professoressa di Astronomia, adornata con un buffo costume da corvo.. Che ironia, una serpe vestita da cornacchia che premia Corvonero. Sorrise maligna, quando il discorso ebbe inizio e si unì al fragoroso applauso che si levò dal pubblico una volta annunciati i vincitori. "Corvonero ha vinto!" esclamò allegra, voltandosi verso il giovane.. Che effettivamente non sapeva a che casata appartenesse.. "Beh, mi hai scoperta, sono una Corvonero.." annunciò fiera, ergendosi in tutta la sua statura, orgogliosa di quella meritata premiazione. Scorse lo sguardo sul tavolo distrattamente, ancora soddisfatta per quella vittoria, e vide uno svolazzo di piume di pavone.. Inconfondibile, a me no che qualcuno avesse all'ultimo momento copiato il vestito di sua cugina. Infatti era proprio lei, pochi posti più in là, seduta al tavolo probabilmente per cercare pace.. Non amava molto il chiasso, e Jessica sapeva che probabilmente Hunt non sarebbe venuto, ma certamente non l'avrebbe lasciata sola. "Scusa un attimo" sussurrò al suo cavaliere ammiccandogli, per poi avvicinarsi di soppiatto alle spalle della ignara Tassina. "JANE!" le urlò all'orecchio mettendole una mano sulla spalla e stampandosi sulle labbra un sorriso a trentacinque denti.
 
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Jhason Swilord
view post Posted on 2/11/2010, 12:56




Era il momento della premiazione, il vincitore si conosceva gia da tempo, Corvonero.
Al momento del trionfo la bella al suo fianco esclamo un "Corvonero ha vinto", che coincidenza, entrambi appartenevano alla stessa casa.

-Oh bè signorina, a quanto pare siamo entrami due uccelli vincenti, anche il sottoscritto è un fiero Corvonero-
Disse il giullare con orgoglio
-A quanto pare sono stato davvero graziato dal fato per aver avuto l'onore di conoscere una dama sublime come lei-
La vittoria non aveva certo scosso il giovane che manteneva comunque il suo ruola dettato dalla maschera.
L'attenzione della bella corvonero però, si sposto altrove, aveva riconosciuto tra le tante maschere una persona a lei famigliare, a quel punto si allontanò dal suo compagno di casata con fare gentile dicendo con un sorriso sprizzante "Scusa un attimo".

-Certo signorina, restero qui ad attenderla-
Conclusa la frase il giullare si inchino dinanzia alla corvonero come giusto era fare davanti a una fanciulla che, si allontanò sorridente...
 
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Haruko™
view post Posted on 2/11/2010, 13:13




Katie si giro salutandola, aveva riconosciuto la voce, e dopo alcuni convenevoli, come mi piace il tuo vestito, originale, si avviarono assieme al tavolo delle bevande.
Si
fu la risposta di Haruko alle 2 domande della ragazza, il suo tono era sullo scocciato, annoiato, ed assente.
Al tavolo delle bevande c'era di tutto, ogni liquido possibile di ogni colore possibile.
Haruko si guardo attorno, prese un bicchiere con del liquido rosso arancio che aveva un odore dolciastro e ne bevve alcuni sorsi, si le pisceva.

e a te piace questa festa
La sua non era una domanda ma una affermazione, era sicura che la ragazza avrebbe risposto di si, lo si vedeva dalla sua espressione che sapeva di meraviglia.
Vuoi?
le chiese poi porgendole un bicchiere con la bevanda che stava sorseggiando
 
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Boniak
view post Posted on 2/11/2010, 13:47




La ragazza non rispose, forse spiazzata o solo pensierosa, così Boniak poté darci dentro con la sua cena. Riprese a guardarsi intorno: erano aumentati gli schiamazzi, una ragazza con uno strano vestito a righe e una mano piena di finte lame attirava l'attenzione, mentre Rowi saliva sul palco, seguita a breve dalla Dalton... ah cacchio, la Coppa delle Case. Che non avevano vinto loro... bè, nel proprio elevato senso di sportività, Boniak era comunque contento che avesse vinto una casata che non vinceva da secoli e che si era meritata il titolo, dopo parecchi grattacapi dati a serpeverde nel Quidditch. Ma soprattutto era contento che non avesse vinto Grifondoro, diciamoci la verità!
Si scoprì a pensare a Hamlet e Derevko, vecchi corvoneri che sempre avevano portato in alto la gloria per la propria casata ma mai avevano vinto la Coppa... ed entrambi erano stati in grado di dargli parecchi grattacapi in duello o al quidditch. Chissà dov'erano finiti.
 
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view post Posted on 2/11/2010, 14:18
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CITAZIONE (Jè Evans @ 2/11/2010, 12:23) 
Jessica seguì il Joker al buffet, imbandito delle più disparate pietanze festive che facevano venire l'acquolina in bocca al solo pensiero di averle tra i denti. Si perse per qualche minuto a contemplare le bellezze culinarie sul tavolo, e si accorse di non essere l'unica.. Poco più in là Jaqueline stava parlottando con un altro ragazzo, presumibilmente un compagno di casata, mosse la mano in segno di saluto sperando che la notasse. "Grazie, molto gentile!" mormorò sorridente al ragazzo al suo fianco, afferrando il bicchiere che gli porse con garbo. Bevve una lunga sorsata, era buono. In quel momento vide Caroline la Capocasa entrare in Sala.. Probabilmente era giunto il momento della Consegna della Coppa delle case, che loro avevano sicuramente vinto. Si erano impegnati molto quell'anno, non con scarsi risultati.. Quella coppa la meritavano. "Guarda.. è La professoressa Dalton.. Forse è giunto il momento delle premiazioni.." disse indicando con la mano che reggeva il calice la donna adornata di nero per l'occasione. Di li a poco infatti salì sul palchetto la professoressa di Astronomia, adornata con un buffo costume da corvo.. Che ironia, una serpe vestita da cornacchia che premia Corvonero. Sorrise maligna, quando il discorso ebbe inizio e si unì al fragoroso applauso che si levò dal pubblico una volta annunciati i vincitori. "Corvonero ha vinto!" esclamò allegra, voltandosi verso il giovane.. Che effettivamente non sapeva a che casata appartenesse.. "Beh, mi hai scoperta, sono una Corvonero.." annunciò fiera, ergendosi in tutta la sua statura, orgogliosa di quella meritata premiazione. Scorse lo sguardo sul tavolo distrattamente, ancora soddisfatta per quella vittoria, e vide uno svolazzo di piume di pavone.. Inconfondibile, a me no che qualcuno avesse all'ultimo momento copiato il vestito di sua cugina. Infatti era proprio lei, pochi posti più in là, seduta al tavolo probabilmente per cercare pace.. Non amava molto il chiasso, e Jessica sapeva che probabilmente Hunt non sarebbe venuto, ma certamente non l'avrebbe lasciata sola. "Scusa un attimo" sussurrò al suo cavaliere ammiccandogli, per poi avvicinarsi di soppiatto alle spalle della ignara Tassina. "JANE!" le urlò all'orecchio mettendole una mano sulla spalla e stampandosi sulle labbra un sorriso a trentacinque denti.

Jane osservò una delle professoresse arrivare e dopo aver controllato che ci fosserò abbastanza studenti aveva iniziato a parlare , quell'anno era stata la casata di Corvonero ad aver vinto, a differenza dell'anno scorso che avevano vinto loro. Quest'anno non ci erano riusciti per veramente poco. Nel trambusto non aveva sentito dei passi che si dirigevano verso di lei, quando improvvisamente senti una mano che le toccava la spalla sobbalzo e si girò verso la ragazzina, che tanto piccola non era. La sua spaventosa cugina era di fronte a lei, bellissima come sempre.
Quel vestito era fantastico, sapeva del resto che il gusto di Je per questo cose non lo avrebbe mai battutto nessuno. -Je!- disse mentre abbracciava la ragazzina. si guardò in giro - con chi sei?- disse curiosa, mentre attendeva una risposta...
 
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Katie Beth Parsons
view post Posted on 2/11/2010, 14:24




Katie annuì: Haruko le aveva appena chiesto se aveva voglia di quella bevanda che lei stava sorseggiando.
Sì,grazie,Haruko.-
Poi decise di rispondere alla prima domanda che la Serpeverde le aveva rivolto:
-Beh,io trovo che sia una festa carina,anche se non ne vado matta. Credo che sia divertente travestirsi,fingere di essere ciò che non siamo per una notte. Buffo,no? I babbani hanno sempre associato il nostro mondo alla paura,e durante questa notte molte bambine si travestono da streghe. Beh,noi,che già lo siamo,preferiamo puntare su altre cose,perché,se dovessimo travestirci da quello,ci presenteremmo esattamente come siamo vestite regolarmente. E' un altro cliché sulle streghe quello essere vecchie,coi capelli grigi,brutte e con una verruca sul naso. Santo cielo,che cosa orribile!!-
Katie rabbrividì. Si vedeva che Haruko detestava quella festa,forse perché la associava alla cultura occidentale. Si ricordava però che le famiglie orientali celebravano un'altra festa,in onore dei parenti morti. Così le disse:
-Se non sbaglio però.voi festeggiate qualcosa di simile,in memoria dei parenti defunti. Anche se,beh,è più seria. O-Bon,vero? So che in genere si celebra a Luglio,ma anche in Agosto,e si decorano le tombe dei defunti con lanterne,frutta o dolci. Dura diversi giorni,vero? Dev'essere davvero bello. E direi che non possa essere paragonata ad Halloween,che al confronto con O-Bon è una festa volgare e banale.-
Katie le sorrise,sperava di aver detto la cosa giusta.
 
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84 replies since 31/10/2010, 17:43   717 views
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