Over the sky~

Ma perche? PERCHè???
Non ho letto...non ho letto...non ho LETTo!!!
*si infila in un vortice oscuro multidimensionale e sparisce nella tristezza più assoluta*

Allora ricapitolando...Xan scordati la mia felpona azzurra, non ne troverò mai più una della taglia giusta per nascondere la mia "sofficezza" e "tondosità" ùwù (che bello coniare nuovi termini)

Jèèèè grazie mille con quasi un mese di ritardo...infinita tristezza per non essermene accorta ç.ç


per appagare la mia anima ferita ora ascoltiamo il Dalai Lama,
e non contrariatelo che sputa ù-ù

Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi..
..e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.

Ok, oggi presa dalla voglia di non far niente vi parlerò un pò di me, della persona che batte dislessicamente i tasti della tastiera e che perde più della metà del tempo a correggere i post prima di inviarli.
*fortuna che c'è chrome che mi segnala gli errori*

Chi c'è dietro Mya?
Fondamentalmente una ragazza normale, che con il timore di essere inglobata dalla vita monotona e "da adulti" sfoga il suo totale essere sul forum. Il mio nome è Rachele, bello eh? E se vi state dicendo "come la moglie di Mussolini" vi si possa annodare la lingua per poi essere morsa dai dentini ù-ù
Il mio nome, deriva dall'ebraico e in originale sarebbe Rahel, che io amo in maniera assurda, ma andare all'anagrafe per farlo modificare mi sembrerebbe un insulto verso i miei genitori, quindi me lo tengo buono buono. Avere un nome raro mi risparmia di girarmi come una cretina per strada quando la gente chiama per nome (es. Marco, e 30 persone si voltano).
Tralasciamo...
Ho 24 anni, un inutile diploma d'arte che mi ha solo insegnato a coltivare i sogni, per poi perderli bruscamente a contatto con la realtà. Ci insegnano ad esprimere noi stessi con una matita, un pennello, una tela, un gessetto e poi siamo costretti a diventare parte di "modelli" che la società richiede, se si vuole un lavoro.
Ho intrapreso tremila strade diverse ritrovandomi ogni volta ad una porta socchiusa dove un tizio con la cravatta mi diceva "grazie e arrivederci" (che poi era un "mai più rivederci), e poi sbatteva con forza il portone.
Soddisfatta della vita? Non direi, odio l'Italia, odio come "non" funziona ogni cosa qui...l'Italia è bella, l'Italia è storia...roba buona per il turismo.
Però ho una bellissima famiglia, siamo cinque figli, non ho mai sofferto di solitudine , come vedo tanti ragazzini al giorno d'oggi, circondarsi di amicizie sbagliate, fare scelte sbagliate solo per avere quel minimo d'attenzione. Provo tenerezza nei loro confronti e me ne dispiace, diventati manichini tutti uguali, tutti ripieni delle stesse volgari espressioni, solo per colpa di genitori poco presenti. Certo, al giorno d'oggi se non si lavora non si sopravvive e quindi non possono essere colpevolizzati anche i genitori, tutto torna al discorso Italia.
Nulla funziona qui.

Lascio il discorso qui, non voglio annoiarvi, anche perchè finireste per non riconoscermi più xD
Continuerò...questo è certo...*è una minaccia ò.ò*
To...be continued (Alla brignano)


Le cose che piacciono a Mya

tutto ciò che ha una forma ranocchiosa
L'asino yo
La DS3 che presto sarà mia ù-ù
Garrett Hedlund

...per il momento

C’è un posto lì fuori per noi
Che è meglio di come speravamo
o qualsiasi cosa che abbiamo sognato
Perciò se vuoi arrenderti perchè non ti senti al tuo posto
E la paura sta prendendo il sopravvento, chiudi gli occhi e prendi la mia mano
Possiamo essere i re e le regine di qualunque cosa, se ci crediamo
E’ scritto nelle stelle che brillano lassù
Il mondo a cui apparteniamo, dove la fede e l’amore ci terranno forti
Dove siamo noi
Si, c’è un posto per noi
Incotriamoci nel cielo
Dove il tuo cuore batte di nuovo e la speranza ricomincia a vivere
Dove queste mani a pezzi sono di nuovo integre
Avremo quello che stavamo aspettando
Siamo fatti per molto di più

Aspettate che parta la musica altrimenti non ha senso ù-ù

Sono tanto stanco, ma sorrido..
Un pianoforte suona. Lento. Una tazza di thè caldo mi tiene compagnia, in questa giornata grigia, senza sole.
Due piccole candele mi fanno luce. Resto rinchiuso nel mio castello, al sicuro.
Fuori c’è la guerra, la gente si odia, si uccide.
Il mare è sempre più incazzato, la terra spesso trema.
Ultimamente anche gli aerei cadono come foglie d’autunno: sarà stufo pure il cielo di essere invaso da enormi scatole di metallo.
Tra attentati vari, piccoli omicidi tra “amici” e parenti, catastrofi naturali e decine di conflitti in corso, il mondo là fuori se ne sta andando letteralmente a puttane.
Ma non c’è da preoccuparsi, è tutto normale.
E’ tutto tragicamente normale.
Si nasce, si muore.. a volte qualcuno riesce anche a vivere. E ad amare.
Mi piace pensare che sono sulla giusta strada.
Consapevole della nostra fragilità, ma ottimista riguardo il nostro presente e futuro.

Spengo le candele con un soffio leggero ma deciso.
Bevo l’ultimo sorso di thè, ormai tiepido.. ed esco! Sciolgo gli ormeggi e apro le vele; il vento le riempie.
Prendo il largo lasciandomi alle spalle nuvole e temporali. Davanti a me, solo l’oceano.
So che sarà un viaggio lungo e difficile, ma alla fine da qualche parte arriverò.
Sono tanto stanco, ma sorrido.. perchè so sognare

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.