Serena Johnson |
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| Era iniziato tutto come un gioco, la prova di un nuovo prodotto che i gemelli Weasley volevano vendere e si è trasformato in una vera avventura. Uno dei due guardò una clessidra, poi le diede il bentornato, ma Serena non sorrise. Non sapeva se fosse arrabbiata o contenta. Voleva una spiegazione. E poi a cosa serviva quella clessidra? -Cos'è quella?- Chiese, indicandola. L'altro gemello le chiese come si sentisse. Le sembrava il minimo dopo tutto quello che era successo. -Be', senza contare i tagli che ho sto bene... anche se sono comunque spaventata, confusa e un po' stanca.- Quello che aveva parlato per primo disse che lei avrebbe dovuto raccontare loro tutto quel che aveva visto. Ce n'erano di cose da dire! Poi le porse un calice di succo di zucca. -Grazie mille!- Serena bevve tutto d'un fiato e subito dopo si sentì già meglio. Stava per rivivere con i gemelli tutto ciò che aveva visto. Sospirò e iniziò a raccontare. -Dopo aver inforcato gli occhiali mi sono ritrovata stesa sul pavimento di una grotta. Ho scoperto solo dopo che era una grotta, dato che avevo usato un Lumos Solem. Poi... sono arrivati dei pipistrelli che mi hanno graffiato il viso e le mani. Ero spaventata, non sapevo cosa stesse succedendo... voi non c'eravate... mi sentivo quasi persa.- Fece una pausa, cercando di ricordare tutto, nei minimi particolari. -Dopo aver scacciato i pipistrelli con un Lumos Maxima mi sono incamminata per un corridoio... sudavo, mi pare. Mi capirete se vi dico che ero spaventata, no?- Già, l'avrebbero capito o avrebbero pensato che Serena fosse solo un piccola ragazzina paurosa? -Poi cominciai a sentire un crepitio che si faceva sempre più forte man mano che andavo avanti. Ho cominciato a camminare con più preoccupazione, con passo incerto dopodiché... quando ho evocato un altro Lumos Solem per fare luce dato che la luce del Lumos Maxima era svanita del tutto, una stalattite è caduta a pochi centimetri dal mio viso causandomi un taglio qui sul polso.- E indicò il polso destro con l'indice sinistro, proprio dove aveva il taglio. -Dopo un altro breve tratto la bacchetta si è spenta, ma c'era comunque luce. La luce proveniva da un fuoco; non era un fuoco normale, era un Molliccio. Quando lo visto mi sono molto spaventata, ma dopo ho raccolto tutto il mio coraggio, pensato a una figura ridicola e ho usato un Riddikulus ma il Molliccio mi ha investita con tutto il suo calore ancora prima che finissi di pronunciare la formula e mi sono trovata in un luogo tutto buio. La mia paura era molta più di prima, ero davvero spaventata. Ho evocato... o meglio, ho cercato di evocare un Lumos Solem, ma non è uscito alcun suono dalla mia bocca, poi è stato come addormentarsi e mi sono risvegliata qui...- Aveva finito. Nei suoi occhi, forse, c'era ancora un po' di paura. In effetti era ancora un po' spaventata. Magari le spiegazioni dei gemelli l'avrebbero calmata.
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