L'altro lato del negozio, [Quest fissa]

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view post Posted on 1/10/2013, 19:57
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Il Fato

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Freddino non lo vide nemmeno arrivare. Un sonoro TONF venne prodotto dal seme dorato, che dopo un volo di quasi due metri era piombato senza riguardi sulla sua testa rossiccia. Così quando la grande bambinona taglia XXL gli si era avvicinata con un convinto "diiica", ne aveva avuto quasi paura. La testa girava e le stelle erano tante.
- Ti chiam--ava..Ge--ooorge - disse stendendo il braccio in direzione del fratello, l'arto tutto tremolante e incerto per via della botta. Poi si riportò entrambe le mani alla testa e iniziò una sorta di rito danzante, accompagnato da un coro di ululati sommessi.

Lasciamo dunque il gemello al suo dolore, e seguiamo Melody che raggiunge George nei pressi dell'entrata.

Lì, al fianco del mini-ragazzo c'era un contenitore cilindrico in legno, un normale portaombrelli che visto dalla prospettiva di una formica quale lui era, appariva come un grattacielo altissimo. - Uno dei clienti pare essere finito qui dentro, da lassù dovresti riuscire a scorgerlo - le comunicò il ragazzo, poggiando una piccola mano sull'alta parete di legno, che poi non era tanto più alta del ginocchio della corvonero.
Sarebbe bastato sporgersi per notarlo, oltre il bordo del portaombrelli. Un ragazzino dal viso tondo con tante lentiggini disegnate sulle gote bianche e un ciuffo ribelle di capelli sopra alla testa se ne stava in piedi sul fondo del contenitore, con il naso all'insù, osservando la gigantessa che faceva capolino nel pozzo. Istintivamente il ragazzino sollevò le mani verso l'alto, come un bimbo che vuole essere preso in braccio dalla madre.
Non c'era dubbio che lui fosse l'ultimo cliente, quindi il lavoro era quasi completato. Ora non restava che trovare l'oggetto che aveva dato vita a quel caos, e utilizzarlo per sistemare l'intera faccenda.
- Melona controlla se ha lui l'oggetto che ci serve, ha la forma di un fischietto - la informò il gemello.
Ed infatti eccolo lì, piccolo e argenteo, sul fondo del portaombrelli proprio alle spalle del ragazzino, quasi nascosto dall'ombra di lui. Non restava che prenderli entrambi.
 
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Melody Jackson
view post Posted on 10/10/2013, 13:55




Aveva sbagliato gemello. Quello sul bancone era Fred, che era stato appena colpito dal seme che era letteralmente volato dalle braccia del mini bambino. Sembrava che sarebbe morto, ma invece gli girava soltanto la testa, a quanto pareva. Melody riusciva ad immaginarsi dei mini uccellini che giravano attorno alla testa del rosso. La corvetta, dopo aver consigliato a Fred di stendersi o magari sedersi, si diresse verso l'altro gemello, facendo attenzione a non caplestare nessuno dei mini clienti. Una volta al 'cospetto' del piccolo gemello, Melody si inchinò, anche per sentirlo meglio.

Uno dei clienti pare essere finito qui dentro, da lassù dovresti riuscire a scorgerlo

Melona (si, il soprannome cominciava a piacerle) capì in pochi attimi che George parlava del poltraombrelli che si trovava affianco delle due figure, una enorme l'altra minuscola. La corvetta si ritrovò ad annuire, mentre assumeva una posizione eretta inarcando la schiena verticalmente. La schiena. Iniziava a duolerle per le mutande di merlino ! Neanche avesse chissà quali reumatismi ! Ma lasciamo perdere. La corvonero lasciò che le dita si serrassero sui bordi del portaombrelli, quindi il volto si immerse nell'oscurità, finchè potè, cercando di lasciare qualche spiraglio di luce che le permettesse di vedere un eventuale portello. Agli occhi dei mini omini poteva sembrare che la faccia di Melody fosse risucchiata da quel tubo cilindrico, ma era ovviamente di sua spontanea volontà . Non c'era bisogno di farsi inglobare la testa, poichè Melody sarebbe riuscita a vederlo comunque. L'ultimo mini cliente. E il fischietto che probabilmente aveva causato quella situazione spiacevole ma anche divertente in un certo senso. Sporse la mano verso il ragazzino dal viso lentigginoso. In un certo senso, Melody e il mini cliente si assomigliavano per le lentiggini. Solo per quello. Il ragazzino dal viso rotondo alzò tutte e due le mani verso l'alto, quindi Melody afferrò prima un braccino delicatamente, poi, ripose la bacchetta in tasca e quindi aveva anche la seconda mano libera, con la quale afferrò il secondo braccino. Portò ambedue gli arti in un unica presa, mentre la seconda mano andò a posarsi sul didietro del bambino. Se era un bambino. Lo sollevò lentamente e se, fosse riuscita nell'impresa, avrebbe posato il ragazzino accanto a George, dalla cui bocca sarebbe partito un'altro suggerimento.

Melona controlla se ha lui l'oggetto che ci serve, ha la forma di un fischietto

Sorrise nel sentirsi chiamare Melona. Quindi, si sporse ancora una volta.

Ero sicurissima che il nostro oggetto tanto ricercato fosse quel seme..

Allungò la mano, voleva sentire il metallo freddo stretto nella mandritta. In quel caso, avrebbe tirato su cautamente il braccio e avrebbe riportato 'in superficie' il fischietto, donandolo a George. Prima però avrebbe cercato di riunire tutti i mini clienti per non creare troppa confusione.. Non voleva certo che i clienti ritornassero a grandezza naturale in un baulino !
 
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view post Posted on 7/11/2013, 14:32
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Il Fato

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Quella stramba avventura sembrava ormai prossima alla conclusione, lesta avanzava verso quello che tutti chiamavano "lieto fine". L'ultimo piccolo cliente era stato tratto in salvo dalla mano della corvonero, così come lo strano aggeggio che aveva causato tutto quell'increscioso incidente.
Il fischietto era in realtà, un vero fischietto. Notevole come le invenzioni più assurde ( e perchè no, magari anche pericolose) si celassero sotto spoglie tanto banali. Ma era anche vero che quello era il negozio dei gemelli Weasley e concetti come "normale" e "inoffensivo" erano fuoriluogo.
Con l'aiuto della ragazzina tutti i clienti vennero presto radunati nei pressi del bancone principale del negozio. I gemelli chiesero lei l'ultimo favore, lasciandole l'onore di soffiare all'interno del fischietto, dato che era l'unica provvista di labbra e polmoni abbastanza grandi. Sarebbe bastato chiudere il foro laterale dell'oggetto per attivare l'effetto opposto a quello che aveva dato inizio a quell'avventura. Un soffio deciso, che però non emise alcun suono, e il secondo dopo Melona si ritrovava schiacciata tra le spalle di alcune ragazze più grandi di lei.
Poco distanti dal gruppetto, i gemelli tornati in formato normale se la ridevano facendo schioccare i loro palmi l'uno contro l'altro. L'avevano scampata, Molly sarebbe arrivata da un momento all'altro.
Prima di congedare tutti gli sventurati, i gemelli regalarono loro un sacchetto di caramelle e qualche oggetto "raro", che probabilmente non aveva alcuna funzione particolare tranne l'essere raro.
E infine venne il turno della corvonero.
- Prima parlavi di un seme, immagino ti riferissi a questo - disse Fred aprendo il palmo e mostrando il fagiolo dorato. - Non è un oggetto che siamo soliti vendere, ma te lo sei meritato. Chissà che non ci rivedremo... -
E con l'ultimo saluto sornione entrambi accompagnarono la ragazza all'uscita.



Quest terminata, mi scuso per i tempi lunghi che ha assunto.
Guadagni 1 exp, 1 pt salute, 1 pt mana, 2 pt corpo (per aver sopportato i maltrattamenti dei nostri giocattoli)
E 1 gelatina d'oro.
 
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Melody Jackson
view post Posted on 25/11/2013, 17:11




OT// Devo fare un post di uscita o per scoprire di cosa si tratta il seme ? Xd
 
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James Phil Black
view post Posted on 27/12/2013, 11:05




Era uno di quei giorni in cui ero bendisposto con il mondo. Il mio carattere acido era sempre in guardia ma mettevo la cortesia al di sopra di tutto.
Ero andato a fare un giro nel negozio dei Tiri vispi Weasley ma già me ne stavo pentendo per l'immensa folla che c'era.
Era una giornata d'inverno ma nonostante tutto lì, in quell'ambiente. si sudava.
Ero entrato solamente per dare un occhiata attorno e vedere quale nuova diavoleria i gemelli Weasley si erano inventati per far si che gli studenti di Hogwarts saltassero le lezioni.
Io in realtà non avevo uno spicciolo e questo un po' mi pesava perchè avrei voluto anch'io rifornirmi di caccabombe, orecchie obblunghe o chissà quale altra diavoleria.

-Potreste anche fare a meno di spingere-

dissi ad una ragazzina piuttosto robusta che mi fulminò di rimando con uno sguardo.

 
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view post Posted on 3/1/2014, 09:57
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Famiglie intere, ragazzini in preda a crisi isteriche, giovani maghi pronti a tutto pur di acquistare qualcosa di particolare, c’era di tutto all’interno del negozio più pazzo e scalmanato dell’intera Diagon Alley. Eppure il bancone non pareva essere troppo lontano rispetto alla pozione del giovane Serpeverde che in cuor suo sapeva di aver scelto il momento meno indicato per visitare il negozio. Improvvisamente un ragazzo alto e dinoccolato dai capelli color carota urtò, forse in maniera non del tutto casuale, il giovane Serpeverde, sbalzandolo contro un tavolino ricco di articoli di ogni tipo, che a seguito dell’urto, finì in terra producendo un tonfo memorabile.

Cosa accade qui?

Tuonò ridacchiando il ragazzone alto, osservando prima i numerosi prodotti sparsi sul pavimento e poi il ragazzino colpevole, forse, dell’accaduto. Le persone intorno, girarono lo sguardo per qualche istante, per cercare il colpevole di quel fragore fastidioso, prima di tornare ad osservare gli oggetti d’interesse. James non fece in tempo a rendersi conto di nulla che subito un secondo ragazzo, molto simile al primo, forse troppo, ugualmente alto e dotato dell’inconfondibile chioma color carota, si palesò affianco a lui e al tavolinetto.

No no, così non va affatto bene giovanotto!

Fred e George guardarono all’unisono il Serpeverde per poi ricambiarsi lo sguardo ridacchiando. La gente tutt’intorno, disinteressata al piccolo siparietto, aveva ripreso ad affollare il negozio, senza curarsi di ciò che stava avvenendo.

Sai che qui dentro chi rompe paga? E tu qualche danno l’hai fatto vero George?

Disse uno dei due, incrociando con fare autoritario, le braccia al petto.

Confermo Fred!

Rispose prontamente l’altro che si era portato alla destra del giovane.



Mi scuso per il ritardo, ma ho fatto indigestione di zampone aimè! Procediamo con la quest, posta le statistiche ;)
 
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view post Posted on 13/1/2014, 12:55
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Il Fato

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Primo richiamo ufficiale! Hai 3 giorni per scrivere il post.

 
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view post Posted on 18/1/2014, 18:33
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Quest LIBERA

 
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view post Posted on 11/3/2014, 22:50
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Quella mattina di novembre un vento gelido spazzava le strade di Diagon Alley, accogliendo in una danza sfrenata volantini, manifesti e detriti che fino a poco prima sostavano silenti nel loro stato di quiete. A solcare il lastricato erano ben poche anime rispetto alla sovrappopolazione dei giorni che precedevano l'inizio delle lezioni della prestigiosa Scuola. Tutti i maghi che passavano in quel momento avevano un'aria molto impegnata e molto adulta.
In occasione di una visita di sua madre a Londra, Eloise aveva ottenuto un permesso di allontanarsi da Hogwarts per un solo giorno. I suoi fratelli, impegnati con compiti e Quidditch, non l'avevano seguita. Viaggiare da sola era stato strano, ma ciò che l'aveva messa maggiormente a disagio era stato abbandonare la divisa a favore di abiti babbani: anche se indossava un semplice paio di jeans e un giubbotto, dato che non era più abituata le apparivano bizzarri.
L'incontro con sua madre era stato piacevole, colmo dell'affetto di due persone che, fino a poco tempo prima, non erano abituate a stare distanti tanto a lungo. La distanza, paradossalmente, le aveva avvicinate. Entrambe erano più sciolte, rilassate e pronte a godersi i momenti insieme. Arrivato il momento dei saluti, si erano ripromesse di stabilire un contatto epistolare più fitto.
Prima di dirigersi nuovamente verso la Scuola, Eloise aveva deciso di fare una tappa nel suo negozio preferito. Quando varcò la soglia, fu investita dalla tipica commistione di rumori, colori e suoni. Vista l'età media dei maghi in giro per Diagon Alley, la ragazza non si stupì di trovare ben poca gente all'interno. Come al solito si mise a curiosare in giro, amareggiata dal senso di vuoto che permeava le sue tasche.
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view post Posted on 13/3/2014, 14:44
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tumblr_mhnk4bxhUG1qg8zm8o1_250Ben pochi clienti gironzolavano quella fredda mattinata per il negozio, solitamente affollato e gremito di affezionati ragazzi che si divertivano a testare e utilizzare i geniali oggetti inventati dai gemelli Weasley in persona; era più facile quindi controllare il quieto viavai di persone, rendersi disponibili a mostrare, testare, consigliare ed avvertire i presenti, esattamente da efficienti padroni di casa quali erano.
E mentre lo sguardo rapito di Eloise si posava sui vari articoli, uno dei gemelli le si avvicinò, incuriosito forse dall'espressione corrucciata che la piccola Tassorosso aveva assunto.
Era strano vederlo gironzolare da solo, privo della compagnia dell'inseparabile fratello, ma se questa mancanza lo turbava, al momento non lo dava a vedere.
« Che muso luuuungo! Devo presupporre che la nuova collezione dei Mantelli Scudo non ti soddisfi? » Nel frattempo il ragazzo picchiettò il dito proprio contro uno degli indumenti incriminati, meditabondo. « E' per via del colore, vero? Lo dicevo a Fred che non mi convinceva. » Man mano che parlava il viso lentigginoso si incupiva, accompagnato da un borbottio.
« Mai che mi dia ascolto, eh. Ed ecco come finisce, con lui a lamentarsi di là, proprio come se non lo avessi avvertito! » Evidentemente nel corso dei minuti l'argomento era slittato completamente, ancora troppo crptico perché la ragazzina potesse seguirne il filo conduttore.


Si parte Tassina!
Posta le tue statistiche e andiamo ;)

 
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view post Posted on 14/3/2014, 19:54
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Dopo aver soffermato la sua attenzione su ballonzolanti Puffole Pigmee, aggressivi Frisbee Zannuti e invitanti Torroni Sanguinolenti, Eloise si era messa a osservare attentamente i Mantelli Scudo. Si chiedeva che incanto avessero usato i gemelli per attribuire loro quella facoltà così eccezionale. Prima che se ne potesse accorgere, un indistinguibile gemello le si affiancò, provocandole un lieve sobbalzo. Stando alle sue parole doveva essere George, ma Eloise non ci avrebbe scommesso neanche uno Zellino. Guardandoli dall'esterno, era buffo il mix di rosso che i loro capelli infiammati generavano. Le due tonalità erano però diverse: ramato quello di Eloise, arancione quello del Weasley.
«Probabilmente sì, sono un po' banali, avrei preferito qualcosa di più vario e originale... »
Disse Eloise, fingendo di fornire una consulenza commerciale e assumendo l'aria, palesemente falsificata, di chi ne sa qualcosa. Si domandò se il gemello le si fosse avvicinato nel tentativo di venderle qualche articolo. Purtroppo non aveva soldi con sé, altrimenti sarebbe stata una facile preda.
« In verità riflettevo sul funzionamento, signor... George, immagino! Ma non si abbatta così, questo è un negozio che funziona, sempre in voga, fa più affari di Ollivander!»
Aggiunse, tentata di battergli una mano sulla spalla. Si contenne, indecisa sul da farsi. In verità, si chiedeva se George fosse serio o se la stesse soltanto prendendo in giro. Quello che aveva assunto, però, appariva essere l'atteggiamento di uno che era veramente abbattuto. Eloise si domandò il perché di quel cambio di umore repentino.

Punti Salute: 100
Punti Corpo: 50
Punti Mana: 50
Punti Esperienza: 1
 
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view post Posted on 16/3/2014, 15:03
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tumblr_mhnk4bxhUG1qg8zm8o1_250Quale fosse il motivo di quell'espressione adesso poco importava, George credeva di aver appena trovato un modo per, come si suol dire, "prendere due ippogrifi con un furetto".
Apprezzò il fatto che la giovane ragazzina stesse al suo gioco, col tempo aveva imparato che non era scontato che i clienti fossero dotati di un certo senso dell'umorismo; poteva essere un paradosso eppure era proprio così, o forse semplicemente non tutti gradivano il sarcasmo dei gemelli, sempre volto ad uscire indenni da una situazione e mettere nei guai qualche povero sventurato.
Annuì con fare comprensivo: in molti si chiedevano come da quelle teste color carota avessero fatto ad uscire così tante idee strepito-entusiasmanti, di certo non altrettanti sapevano che la loro tattica preferita comprendeva efficaci test sul campo; tuttavia, non di rado, la coppia si trovava a doversi misurare con situazioni spiacevoli dovute ad incantesimi non andati a buon fine o ad oggetti difettosi. Ed era esattamente quel che era successo quel giorno, solo che nessuno dei clienti poteva ancora saperlo.
« In persona! Ammetto che siamo piuttosto soddisfatti ma non ti nascondo che sia una gran faticaccia! Le idee non mancano, ma vedi, dobbiamo assicurarci che gli articoli funzionino a dovere prima di esporli. »
Fece un gesto sconsolato con la mano, quasi volesse allontanare dalla propria mente un pensiero molesto.
« Non è così facile, infatti proprio adesso Fred… » Il ragazzo che nel frattempo si era abbassato con aria cospiratoria verso la fanciulla si ritrasse di scatto.
« Per tutti i gargoyle, non posso mica rivelare i nostri piccoli segreti al primo che capita, ti pare? »
Schioccó la lingua alzando gli occhi al cielo, che sciocco!
Neanche immaginava quanti ragazzini avrebbero pagato fiumi di Galeoni per sapere in anticipo cosa stavano macchinando i terribili Weasley, ma di certo non poteva spiattellare tutto con tale leggerezza. L'amo tuttavia era stato lanciato, la curiosità forse ridestata.



Edited by Master Adepto - 16/3/2014, 22:39
 
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view post Posted on 17/3/2014, 10:17
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Assicurasi che gli articoli funzionino. Così aveva detto il gemello, e gli ingranaggi nel cervello di Eloise giravano a più non posso per capire che cosa voleva dire, o meglio, lasciar intendere. Purtroppo, la ragazzina dal buon cuore non era altrettanto dotata di una mente eccelsa. Insomma, non sarebbe mai finita a Corvonero. Così non colse la sfumatura di avvertimento nel tono di George Weasley, ma si limitò a farsi rapire dalle sue parole con estrema curiosità.
Di indizi ne avrebbe avuti a volontà, questo è certo: il pericolo che correva insieme ai gemelli era leggendario, tutti conoscevano le storie degli esperimenti che avevano fatto nei loro anni ad Hogwarts. Ma la piccola Tassorosso era rapita dall'emozione di aver conosciuto George Weasley, che praticamente era una celebrità, e dalla possibilità remota di saperne qualcosa a riguardo dei nuovi prodotti.
Si accostò al gemello nel tentativo di sentire quello aveva da dire e si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio, come se il gesto aiutasse il suo udito in un affare così cospiratorio. Quando lui si ritrasse, lei lo fissò rapita e delusa.

« Sì, probabilmente non dovrebbe affidarsi a un cliente a caso, ma non vorrà mica ripetere l'errore stilistico già accaduto con i mantelli scudo, dico bene? Un giudizio esterno non fa mai male... »
Eloise lo fissava con occhi spalancati dall'interesse. Era così vicina dal sapere qualcosa in più sui Tiri Vispi, quando il gemello si era frenato dal rivelarle informazioni. Nulla le suggerì che quello che aveva in mente George fosse proprio di prenderla nel sacco sfruttando la sua curiosità.
 
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view post Posted on 21/3/2014, 14:48
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tumblr_mhnk4bxhUG1qg8zm8o1_250Un sorriso raggiante lampeggiò per un attimo sul volto macchiato di lentiggini rossastre diffondendosi anche negli occhi che guizzarono di ammirazione prima di lasciar sparire ogni traccia e riappropriarsi di un'espressione più cauta ma speranzosa.
La fanciulla gli offriva argomenti così validi su un piatto d'argento, non doveva neanche sforzarsi troppo di tessere la sua tela: meno fatica, risultato garantito. O almeno sperava.
« Hai proprio ragione. Un parere esterno potrebbe far comodo... »
Rimase in silenzio un poco pensieroso, appurato che un consiglio potesse favorire la loro attività non restava che scegliere il consigliere più adatto, qualcuno che non avesse peli sulla lingua e che si esprimesse sinceramente.
« Già. Tu per esempio mi sembri una ragazza sveglia.... come hai detto che ti chiami? »
Ma sì pareva la soluzione più logica. E quella più facile. Ai gemelli non serviva null'altro che un aiuto immediato per risolvere quella spiacevole situazione e la fanciulla pareva già affascinata dall'idea: tutti felici e contenti!
« Se vuoi darci una mano e sei sicura di mantenere assoluto riserbo sulla faccenda, seguimi. »
Le voltò le spalle, certo al cento per cento che lei gli sarebbe stata dietro, troppo attratta ormai da quella possibilità; la condusse fino al bancone e poi oltre ancora, fino ad attraversare una piccola porticina che si ingrandì quando Weasley le sussurrò alcune parole.
« Vieni, ci siamo. »
E se lei avesse deciso di non aiutarlo pazienza, di clienti più intraprendenti ne avrebbe trovati.

 
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view post Posted on 24/3/2014, 09:56
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« Credo di non averlo detto... Il mio nome è Eloise Lynch, e sono una studentessa del primo anno di Hogwarts. »
Nessuno le aveva chiesto quelle informazioni aggiuntive, ma le aveva sottolineate per darsi un ruolo. Chiunque sapeva chi era quel ragazzo e cosa aveva fatto nella sua vita, lei invece non era molto più di un'ombra. Ancora una volta il gemello era stato in grado di sollecitare la sua curiosità: perché mai si era interessato al suo nome? Che stesse davvero tenendo in considerazione quello che lei aveva detto?
Fu la frase successiva a confermare il suo interrogativo. Assoluto riserbo, aveva detto? Sarebbe stata zitta anche per sempre, se glielo avessero chiesto in cambio di una visitina sul retro del negozio. Che domande. Non appena il supposto George si voltò, lei gli scodinzolò dietro con gli occhi che brillavano estasiati. La giornata stava prendendo una piega talmente piacevole che i suoi pensieri erano ben lungi dalla preoccupazione di perdere il treno.

«Di cosa si tratta, esattamente? »
Domandò, mentre attraversavano il negozio. Per la prima volta, passava tra la merce esposta senza davvero vederla, con lo sguardo tutto concentrato sulla schiena del Weasley. La prospettiva che piano piano si delineava davanti a lei la esaltava.
Quando la porticina si ingrandì, Eloise fece un 'oh' discreto. Si era sempre chiesta dove fosse il laboratorio in cui i gemelli più famosi del Mondo Magico sperimentavano le loro scoperte, e non era forse quello il luogo dove stavano andando?
 
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622 replies since 11/1/2011, 22:42   11242 views
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