| Aveva sbagliato gemello. Quello sul bancone era Fred, che era stato appena colpito dal seme che era letteralmente volato dalle braccia del mini bambino. Sembrava che sarebbe morto, ma invece gli girava soltanto la testa, a quanto pareva. Melody riusciva ad immaginarsi dei mini uccellini che giravano attorno alla testa del rosso. La corvetta, dopo aver consigliato a Fred di stendersi o magari sedersi, si diresse verso l'altro gemello, facendo attenzione a non caplestare nessuno dei mini clienti. Una volta al 'cospetto' del piccolo gemello, Melody si inchinò, anche per sentirlo meglio.
Uno dei clienti pare essere finito qui dentro, da lassù dovresti riuscire a scorgerlo
Melona (si, il soprannome cominciava a piacerle) capì in pochi attimi che George parlava del poltraombrelli che si trovava affianco delle due figure, una enorme l'altra minuscola. La corvetta si ritrovò ad annuire, mentre assumeva una posizione eretta inarcando la schiena verticalmente. La schiena. Iniziava a duolerle per le mutande di merlino ! Neanche avesse chissà quali reumatismi ! Ma lasciamo perdere. La corvonero lasciò che le dita si serrassero sui bordi del portaombrelli, quindi il volto si immerse nell'oscurità, finchè potè, cercando di lasciare qualche spiraglio di luce che le permettesse di vedere un eventuale portello. Agli occhi dei mini omini poteva sembrare che la faccia di Melody fosse risucchiata da quel tubo cilindrico, ma era ovviamente di sua spontanea volontà . Non c'era bisogno di farsi inglobare la testa, poichè Melody sarebbe riuscita a vederlo comunque. L'ultimo mini cliente. E il fischietto che probabilmente aveva causato quella situazione spiacevole ma anche divertente in un certo senso. Sporse la mano verso il ragazzino dal viso lentigginoso. In un certo senso, Melody e il mini cliente si assomigliavano per le lentiggini. Solo per quello. Il ragazzino dal viso rotondo alzò tutte e due le mani verso l'alto, quindi Melody afferrò prima un braccino delicatamente, poi, ripose la bacchetta in tasca e quindi aveva anche la seconda mano libera, con la quale afferrò il secondo braccino. Portò ambedue gli arti in un unica presa, mentre la seconda mano andò a posarsi sul didietro del bambino. Se era un bambino. Lo sollevò lentamente e se, fosse riuscita nell'impresa, avrebbe posato il ragazzino accanto a George, dalla cui bocca sarebbe partito un'altro suggerimento.
Melona controlla se ha lui l'oggetto che ci serve, ha la forma di un fischietto
Sorrise nel sentirsi chiamare Melona. Quindi, si sporse ancora una volta.
Ero sicurissima che il nostro oggetto tanto ricercato fosse quel seme..
Allungò la mano, voleva sentire il metallo freddo stretto nella mandritta. In quel caso, avrebbe tirato su cautamente il braccio e avrebbe riportato 'in superficie' il fischietto, donandolo a George. Prima però avrebbe cercato di riunire tutti i mini clienti per non creare troppa confusione.. Non voleva certo che i clienti ritornassero a grandezza naturale in un baulino !
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