L'altro lato del negozio, [Quest fissa]

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view post Posted on 6/8/2014, 05:08
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all that is gold does not glitter, not all those who wander are lost

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T6fxXce
Vedendo come quei proiettili infuocati tremolavano e perdevano vita, Eloise esultò mentalmente. Fino a quel momento aveva affrontato la situazione senza l’adeguata concentrazione, sottovalutando ciò che le si parava davanti. Ma ormai aveva capito: i suoi incontri erano e sarebbero stati delle sfide, i cui protagonisti non erano altro che nemici da affrontare, da fermare. Piccola Eloise: ancora non sapeva quanto raramente nella vita avrebbe potuto applicare questa netta distinzione tra bene e male.
In preda al giubilo, si voltò in direzione di Fred, ma presto il suo sorriso di trionfo si trasformò in una smorfia di dolore. Le gambe le dolevano sempre di più, in una sconveniente commistione di prurito e bruciore. Ignorando quel male, parlò al gemello imprigionato.

«Va bene, questa Tassorosso le dimostrerà di cos’è capace, signor Weasley!»
Neanche il tempo di finire la frase e un pallottola reduce dall’attacco di umidità la colpì di striscio sul braccio. L’entusiasmo prematuro aveva avuto le sue conseguenze.
La Lynch si portò istintivamente una mano al braccio, dove era apparso solamente un segno rosso poco evidente il cui grado di dolore era infinitesimo rispetto a quello delle gambe. Nonostante questa distrazione il pagliaccio si congratulò per la sua prontezza. O era forse un tono canzonatorio, il suo?
Senza stare troppo a riflettere su quello che avrebbe o non avrebbe voluto dire il suo nuovo amico, Eloise si soffermò sulle parole che erano seguite. Il suggerimento di mettere qualcosa su quei punti pruriginosi non andava sottovalutato, benché provenisse da una fonte poco attendibile. Non appena colui che aveva instillato il dubbio scomparve, lei si guardò intorno per cercare con lo sguardo qualche elemento d’aiuto.

«Secondo te con cosa si possono sistemare questi… morsi?»
Chiese, sovrappensiero, rivolta a Fred. Dopotutto era stato lui a inventare quel gioco infernale.
Aveva due strade davanti a sé: utilizzare un incantesimo o azzardare a servirsi del contenuto della boccetta che le era stata data dal precedente pagliaccio. Una convinzione dentro di lei stava prendendo forma: se gliel’aveva data era sicuramente per un motivo, per un utilizzo specifico. E se il secondo pagliaccio si era fatto sfuggire quella frase con così tanta nonchalance allora doveva esserci un collegamento.
D’altra parte, degli incantesimi a lei noti, solo Bryus avrebbe avuto un’utilità, anche se probabilmente le avrebbe garantito solamente un sollievo momentaneo.
Cosa fare? Dopo aver frettolosamente valutato le sue possibilità, senza attendere di sentire l’opinione di Fred, prese la sua decisione: utilizzare il contenuto della boccetta. Dopo aver preso questa strada, si accorse che avrebbe dovuto pensare a un altro aspetto, se ingerirla o usarla come unguento. Poiché l’ingerimento le sembrò troppo drastico, decise di optare per la seconda.
Recuperò la boccetta dal fondo della tasca la stappò con le labbra, poiché la sua mano destra era impegnata a tenere la bacchetta. Intinse un dito all’interno e attese l’eventuale reazione di rifiuto del suo corpo. Se non si fosse manifestata, avrebbe provato a spalmare qualche goccia su alcune ferite presenti sulle sue gambe.
Si augurò di poter migliorare la sua condizione fisica e concentrò la sua attenzione verso la successiva prova che le si parava davanti.
Con uno sbuffo, un foglietto le era comparso davanti agli occhi. Senza uscire dalla casella si sporse e lo afferrò. Lo lesse velocemente, constatando che si trattava di un indovinello simile a quello che le era stato posto all’inizio. La sua mente si attivò macchinosamente, cercando di comprendere ciò che le veniva chiesto.
Inizialmente Eloise spalancò gli occhi: come avrebbe potuto risolvere quell’indovinello? Le appariva troppo difficile e senza una risposta sensata. E il foglietto non gliene chiedeva una, ma ben due!

«Allora, B risponde vedendo solo un cappello davanti a sé… ma A non avrebbe potuto rispondere con più facilità?»
Mentre parlava, la giovane Lynch gesticolava, tentando di dare forma ai pensieri. La sua mente volò da una parte all’altra, nella speranza di trovare un’ispirazione per la risposta adeguata. Come una bestia birichina, sembrava nascondersi alla sua vista. Rilesse nuovamente le parole sul foglietto, e la sua attenzione cadde su “quattro secondi”.
«Ho capito! B risponde correttamente perché per quattro secondi A non dà una risposta. In sostanza, A vedeva due cappelli diversi e non sapeva come rispondere… B aspetta un breve tempo e capisce di avere un cappello diverso da C, ed ecco fatto! La sua risposta è il colore opposto a quello di C!»
Non poteva essersi sbagliata. Lo sentiva. Cosa avrebbe dovuto fare in seguito? Il foglietto non lo specificava, annunciare la risposta a voce alta sarebbe bastato? Si guardò attorno, in attesa che succedesse qualcosa.


Numero: 6
 
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view post Posted on 16/8/2014, 18:36
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Il Fato

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tumblr_mhnk4bxhUG1qg8zm8o1_250Pareva evidente adesso che George pur ingenuamente avesse compiuto la giusta scelta fidandosi di Eloise e coinvolgendola nelle loro "tresche", dato che la piccola Tassorosso stava dando prova di una caparbietà notevole e di una testolina niente male; per questo Fred fu sinceramente dispiaciuto quando vide la fanciullina ripiegarsi su se stessa per quel fastidiosissimo prurito che i morsi precedenti le avevano provocato, probabilmente i Doxy erano un poco troppo per la modalità "facile" del gioco, avrebbe dovuto ricordarsene.
Non fece in tempo tuttavia a rispondere al quesito che la Lynch aveva già estratto la boccetta dalla tasca e con tutte le precauzioni del caso ne spalmò il contenuto sulle ferite; fu una buona mossa, il sollievo che ne derivò fu immediato: una sensazione fresca le avvolse le gambe, alleviando il prurito ed il gonfiore; probabilmente una volta uscita di lì avrebbe dovuto curarsi comunque, ma era comunque un miglioramento visto che ora era libera di concentrarsi totalmente su quel che accadeva (+2 PC).
Ed era proprio concentrazione ciò di cui aveva bisogno per rispondere al nuovo quesito sbuffato fuori proprio dal dado; passarono una manciata di minuti di pura tensione, ancora una volta non era dato sapere cosa sarebbe successo se avesse sbagliato: sarebbe tornata indietro? Sarebbe finita in prigione?
Al momento mancava poco alla fine, diciannove caselle dal traguardo, quattro dalla gabbia di Fred: quindi in ogni caso avrebbe dovuto giocarsi bene quel turno.
Solo il silenzio accolse le ultime parole della ragazzina, nulla accadde per diversi istanti lasciando entrambi i giocatori con un dubbio atroce; neppure Fred, che pure ne era il co-ideatore sapeva più cosa aspettarsi da quel gioco che pareva godere di volontà propria.
Anche il dado rimasto immobile non lasciava presagire niente di buono e l'accenno di terremoto che seguì subito dopo era ancora più nefasto; Eloise avrebbe avvertito le caselle tramare per poco, prima di essere letteralmente catapultata in aria in una parabola pressapoco perfetta. Sorvolò una, due, cinque, dieci, quindici caselle prima di planare dolcemente e poggiare di nuovo i piedi a terra; alle sue spalle Fred si profuse in un grido di esultanza: la prigione era un pericolo scampato e la vittoria a portata di mano.
« Quattro caselle, quattro precise e tutto questo sarà finito! »
Come avendolo inteso, il dado si diresse dalla giocatrice più giovane che lo lanciò: con un solo tiro avrebbe potuto decretare la fine di quel gioco.
Il dado rotolò a lungo e quando si fermò le facce si illuminarono con il numero "due", ma fu solo un istante perché con un improvviso singulto il cubo si ribaltò un'altra volta mostrando adesso un numero doppio: uno per ogni casella che la rossa avrebbe potuto percorrere per arrivare al termine.
Un vortice di coriandoli esplose tutt'attorno e la casella si sollevò di qualche centimetro ad imitare un podio: aveva vinto.
Fred, di nuovo libero, le corse incontro sorridente mentre riponeva la bacchetta in tasca e con in volto l'espressione da schiaffi che diceva "beh, ogni tanto si potrà pur barare".
« Lo dicevo a George che doveva avere fiducia! » Mentì spudoratamente, dandole un'amichevole pacca sulla spalla e sgranchiendosi gli arti indolenziti. « Ti devo proprio un favore, seguimi. »
La guidò di nuovo fuori dal laboratorio dritta dritta verso il bancone.
« Ecco, conservale, ti potrebbero servire se per caso avessi voglia di guardare le stelle al Castello. » Un occhiolino che sottindeva come le sue parole fossero un enigma da sbrogliare in un eventuale futuro e poi le lasciò cadere due gelatine auree nella mano.
« Hai la mia eterna gratitudine, Eloise. » Eterna nel senso che non aveva assolutamente intenzione di sdebitarsi, ma questo non lo disse. « Spero che tornerai a trovarci! »

---

Ci siamo ;) Trattandosi della tua prima quest, hai fatto un buon lavoro!
Guadagni:
1 EXP || +1 PC || + 2 PM || +1 PS
Oltre a due gelatine d'oro.

Ripristina le tue statistiche al San Mungo C:
›› Eloise
Hai morsi su entrambe le braccia ed entrambe le gambe. Il veleno è stato neutralizzato dalla pozione.
Al braccio armato hai una leggera bruciatura che tuttavia non è molto dolorosa.
Punti Salute: 74/100
Punti Corpo: 48/50
Punti Mana: 50
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Mis@-ch@n
view post Posted on 16/8/2014, 19:10




Era giunta l'ora per Emily di svagarsi un po'. Andare ad Hogwarts le piaceva molto, ma non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato così sfiancante: compiti, esercitazioni, quidditch... correva da mattina a sera, e quando arrivava finalmente l'ora di andare a dormire.
Così quel sabato aveva deciso di ritagliare un po' di tempo per se stessa andando a fare un giro per Diagon Alley. Per le strade non c'era molta gente, e sebbene fosse estate una fresca brezza le muoveva la chioma fiammante.
Inizialmente aveva pensato di fare un salto al Ghirigoro, ma mentre camminava notò un negozietto a cui non aveva mai prestato attenzione prima. Incuriosita si avvicinò, e dall'insegna si rese conto che era un negozio di scherzi gestito dai gemelli Weasley.

*Non sono un tipo molto allegro, ma credo che non mi farà male provare a dare un'occhiatina...* pensò, entrando.
Spalancò gli occhi dalla meraviglia: all'interno c'erano scaffali su scaffali di oggetti che non aveva mai visto. Una cacofonia di risate faceva da sottofondo, e la ragazza si guardò attorno un po' disorientata. Da dove cominciare?

Partecipo :D

Ruolo attuale: studentessa - primo anno di Hogwarts

Punti Salute: 100

Punti Corpo: 50

Punti Mana: 50

Punti Esperienza: 1

 
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view post Posted on 4/9/2014, 21:25
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Il Fato

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Era estate, sole, mare e tanto relax. Ma non tutti andavano in vacanza, e tra questi c'erano di sicuro gli strambi gemelli Weasley. Tutt'al più per colpa della loro carnagione chiara che reagiva ai raggi solari come un petto di pollo esposto ai raggi gamma, per non parlare della comparsa di milioni di lentiggini sparse per tutto il corpo che li rendeva più simili a quadri in stile pointillisme che esseri umani.
E poi avevano il loro negozietto a Diagon Alley da gestire, l'umorismo non andava mai in vacanza. Forse cambiava solo vestito.
E infatti i due eccentrici fratelli se ne stavano seduti sul bancone del locale, con le gambe ciondoloni, accerchiati da alcuni ragazzini tra i 10 e i 13 anni.
Entrambi indossavano dei pantaloncini con delle palme stampate sopra, una camicia rossa con tanti piccoli segni neri nella parte centrale (che ricordava vagamente l'interno di un'anguria) e un caschetto a forma di noce di cocco sulla testa, con tanto di cannuccia che spuntava dalla parte laterale.
Come sempre erano il top del top.
Uno dei due rossi fece schioccare le mani e richiamò l'attenzione dei clienti, ma questi stranamente restavano ad occhi bassi o confabulavano tra di loro. Un bimbetto dai sparuti capelli neri sembrò indietreggiare dal gruppetto, con fare timoroso.
- Chi vuole provarne ancora? -
disse il gemello osservando con aria compiaciuta i suoi clienti, mentre il fratello si dondolava avanti e indietro, sistemandosi ogni tanto il caschetto.
- Mi state dicendo che siete già sazi? Tutti? -
Il ragazzo sembrò accigliarsi, dubbioso, mentre altri tre ragazzi si distaccavano dal gruppo. Eppure di solito erano tutti così euforici ed entusiasti, soprattutto quando menzionavi loro il vocabolo "gratis".
Non c'erano più i bambini di una volta
.



Benvenuta! Perdona il ritardo, si parte
 
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Mis@-ch@n
view post Posted on 6/9/2014, 14:55




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Emily guardò con attenzione i clienti che gironzolavano tra gli scaffali del negozio. Ora che guardava bene, notò che per la maggior parte erano ragazzini della sua età o poco più.
*Probabilmente i ragazzi più grandi devono pensare a superare gli esami, non a passare il proprio tempo facendo scherzi stupidi* pensò, sebbene proprio in quel momento lei stessa osservava quegli "scherzi stupidi" poggiati sui ripiani e in attesa solo di essere usati da qualcuno. Di certo non lei però. Non amava prendersi gioco della gente, nemmeno con giochetti innocenti, e non sopportava quelli che passavano la loro giornata tramando alle spalle della gente.
In fondo però, non aveva altro da fare per trascorrere il tempo, per cui continuò a camminare lentamente. Alzando lo sguardo, vide seduti sul bancone del locale due ragazzi pallidi dai capelli rossastri che, sebbene fossero abbastanza giovani, probabilmente erano i padroni del negozio.
Erano abbigliati in maniera molto buffa, tentando di imitare uno stile "esotico" che però, a parer suo, li faceva somigliare più a dei neonati troppo cresciuti.
*Un attimo... ma ci vedo male io o quei due sono identici?* <i>pensò Emily, strizzando gli occhi per vedere meglio. Effettivamente, i due erano davvero uguali come due gocce d'acqua. Era raro vedere coppie di gemelli maghi di quegli ultimi tempi, per cui rimase sorpresa di quella scoperta.

Chi vuole provarne ancora? chiese in quel momento uno dei due.
*Ancora cosa?* si domandò la ragazza, avvicinandosi al bancone incuriosita.

OT /// Nessun problema! Spero solo di non combinare troppi disastri, dato che questa è la mia prima quest xD



§Profilo e carta d'identità§
 
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view post Posted on 16/9/2014, 22:06
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Il Fato

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La domanda del vispo ragazzo dai capelli rossi parve perdersi nell'aria, rimbalzando tra qualche vecchia mensola e le assi del tetto. Ad ascoltarlo infatti erano rimasti solo due marmocchi dall'aria terribilmente innocente. Uno dei due aveva una curiosa zazzera di capelli biondastri e occhi molto scuri, impiantati su di un viso dal colorito non troppo sano a dire il vero. Il colore delle gote andava dal giallo al verdino, passando per una pallida sfumatura di grigio. Il ragazzino infatti era al suo terzo assaggio di fila e sembrava deciso a non mollare.
L'altra cliente invece era una ragazzina di poco più alta dell'altro, con capelli fulvi e ricci, e occhi luminosi. Doveva essersi avvicinata da poco, perchè George non la ricordava nel gruppetto di poco prima. Forse era lì solamente per chiedere informazioni, ma perchè lasciarsela sfuggire?
- Vuoi provare anche tu? E' gratis ovviamente - disse rivolgendosi alla nuova arrivata - e se starai al gioco potrai anche vincere un qualcosa di particolare. Qualcosa che non trovi da nessun altra parte, ovviamente - sottolineo, per enfatizzare la rilevanza che quel premio poteva avere.
Gratis e premio erano paroline che funzionavano sempre. Un po' come gelato, vacanza e caccabomba!
Il ragazzino più piccolo sembrò irritarsi, bofonchiando poche parole, che sembravano suonare come "Vinferò iuuohi--" per poi completare il tutto con il gesto della mano che si copriva il viso, per tentare di arrestare un conato nascente.
Fred sorrise sotto i baffi, lanciando un'occhiata complice al fratello. Il premio poteva attendere, il ragazzino forse aveva trovato una degna sfidante.

 
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Laowyn Hawk
view post Posted on 17/8/2017, 19:32




Laowyn trotterellava allegra lungo la strada principale di Diagon Alley mentre i lunghi capelli le oscillavano di qua e di là, riflettendo la luce del sole in quel caldo pomeriggio di primavera. Finalmente era riuscita a convincere il suo amico Lucas a visitare un negozio molto speciale. Assicurandosi che l’altro la seguisse, si avventurò attraverso il mare di gente che affollava la via e si fermò di fronte ad una vetrina ben lustrata. Aldilà di questa si potevano ammirare colorate confezioni di ogni forma e dimensione, accompagnate da scritte che annunciavano offerte imperdibili ed invitavano i passanti ad entrare. Alzando lo sguardo si poteva notare un’insegna a dir poco appariscente, che recitava la scritta “TIRI VISPI WEASLEY”.
La ragazza ammirò la facciata del negozio con un enorme sorriso, per poi rivolgersi al concasato:
“Questo” esordì orgogliosa indicando il negozio con un ampio gesto del braccio “è il negozio più fantastico in cui tu possa entrare in vita tua!” Ed era proprio vero: la fama dell’attività aveva raggiunto livelli straordinari, diffondendosi anche oltre le mura del castello. Era stata la madre a portare Laowyn per la prima volta in quel posto, e da allora è diventata tappa fissa in ogni volta in cui si recavano a Diagon Alley. Molteplici erano le volte in cui la ragazza aveva esplorato gli scaffali al suo interno, alla ricerca dello scherzo perfetto da rifilare a suo fratello, oppure di qualche giochino per passare il tempo. Qualsiasi cosa cercasse, il Tiri Vispi Weasley sembrava sempre avere la soluzione adatta.
Senza aspettare oltre, Laowyn trascinò Lucas all’interno del locale, dove il vociare animato dei clienti si mescolava con scoppi di fuochi d’artificio, risate, urla e tanto altro. La ragazza serpeggiò per un po’ tra gli scaffali, ricordando con un sorriso vecchi acquisti e ispezionando curiosa quelli che non aveva ancora provato. Di tanto in tanto osservava l’amico con la coda dell’occhio, per verificare la sua reazione. Si domandava se anche per lui quello sarebbe stato un luogo speciale come lo era ormai da tempo per lei.

“Uhh! Guarda qui!” esclamò eccitata afferrando una scatola dal ripiano di fronte e mostrandola al compagno “Scacchi magici! Pazzesco, ricordo che anche a te piace giocare a scacchi” affermò, riportando alla memoria la loro prima conversazione, avvenuta nella biblioteca della scuola mentre sistemavano il disordine causato da un fantasma. Gli occhi di Laowyn si illuminarono mentre rigirava la scatola tra le mani per esplorarne i dettagli.
“Tu invece hai trovato qualcosa di interessante?” chiese poi al biondo.

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Laowyn
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Tosca ha sempre dato grande valore all'amicizia e lo dimostrano le proprietà di questi due anelli che ha tramandato, uno dei quali da regalare ad un vero amico: in momenti di difficoltà i due anelli (se indossati da due amici) interagiranno e il più sventurato sperimenterà un aumento delle proprie forze. Una volta per quest; durata 3 turni.)
 
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view post Posted on 24/8/2017, 15:17
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Lucas A. Moray






Quel giorno Lucas curò particolarmente il suo abbigliamento, al contrario del solito. Si pettinò i capelli e spruzzò un po’ di profumo, preso in prestito dal suo compagno di dormitorio, su tutto il corpo. Non era fortissimo, ma aveva quella freschezza primaverile che calzava a pennello per quella giornata soleggiata. Tutto questo aveva un motivo ovviamente. Lucas si sarebbe incontrato con la sua amica e compagna di casa Laowyn per andare a Diagon Alley. Portò con se un sacchetto di caramelle mou, che aveva vinto per meriti scolastici ad una premiazione indetta dai Tassorosso, per offrine un po’ alla sua amica addolcendo la giornata. Era il minimo che potesse fare per ricambiare al dono da lei offertogli qualche giorno prima, una nello dell’amicizia, ora indossato da entrambi. Lucas si ripromise, però, di comprarle un vero regalo in quei giorni.

La meta del giorno era un negozio molto famoso da quelle parti, “Tiri vispi Weasley”. Lucas non era mai stato lì e per questo non vedeva l’ora di andarci. Tutti coloro che ci erano stati ne parlavano benissimo. Giunti sul posto, la prima cosa che saltò agli occhi di Lucas fu la marea di maghi e streghe che camminava allegra in quei vicoli. Se fino a quel momento Lucas aveva sempre odiato fare shopping a causa dei suoi trascorsi antecedenti ad Hogwarts nei centri commerciali babbani, adesso era forse la cosa che più desiderava. Non ci volle molto che i due giovani tassi si ritrovarono di fronte l’entrata del negozio Weasley. Fu Laowyn, certamente più esperta di lui in materia di shopping, a fargli notare l’insegna del negozio dicendo che era quello il negozio più fantastico in cui potesse entrare. In realtà fino a quel momento il negozio più bello in cui era entrato era stato Olivander, forse perché segnò l’inizio della sua esperienza magica o forse per il mistero che avvolgeva quelle miriadi di scatole tutte impilate. Tuttavia Lucas era certamente ansioso di scoprire cos’altro il mondo ed i negozi magici riservavano.

“Bene! Non vedo l’ora di vedere tutto ciò che si trova al suo interno.” Le rispose con il suo solito fare amichevole. Non fece in tempo a finire di parlare che la giovane tassino trascinò Lucas all’interno del negozio.

L’atmosfera all’interno del negozio era piacevolmente scherzosa. Lucas era alla ricerca di qualche gioco divertente da acquistare per poterlo provare con la sua amica e anche con i suo compagni di dormitorio. Il suo occhio cadde su un gioco, “L’impiccato rimpiccabile”, doveva essere proprio divertente. Lucas amava i giochi di parole e probabilmente quello sarebbe stato il suo acquisto del giorno.

Nel frattempo anche Laowyn si era data alla ricerca di qualcosa di interessante e tirò fuori una scatola di scacchi magici. Sapeva benissimo che era un gioco che adoravo e per questo non esitò a mostrarmeli.

“Bellissimi, li compriamo?”

Poi presi dallo scaffale il gioco dell’impiccato e lo mostrai a lei.

“Io invece ho trovato questo? Che te ne pare?”

 
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view post Posted on 2/9/2017, 16:46
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Il Fato

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Gli affari andavano bene, il negozio pullulava di ragazzi di tutte le età. I più giovani erano accompagnati dai genitori ed alcuni di loro si lasciavano trasportare dall’atmosfera allegra e scherzosa che si respirava del negozio.
Ma i ragazzi più grandi, quelli che varcavano la soglia da soli o in compagnia di amici, erano i suoi preferiti. Abbastanza grandi da non aver bisogno della mamma, ma non tanto maturi da preferire la prudenza al divertimento.
Se ne stava in cima alla scala ad osservare la clientela quando notò due ragazzini entusiasti per dei giochi magici da fare in compagnia.
Pochi minuti dopo era dietro le loro spalle

-Ottima scelta, se posso permettermi!-
Il tono gioviale e gli inconfondibili capelli rossi non lasciavano dubbi; era uno dei gemelli Weasley. Ma se fosse Fred o George non era dato saperlo.
-Ma poco audace-
Sollevò il dito indice al cielo - il divertimento è assicurato- poi spostò quello stesso dito verso i due ragazzi –Ma siete sicuri di non voler provare qualcos’altro?-

 
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Laowyn Hawk
view post Posted on 4/9/2017, 13:48




Laowyn fu lieta di scoprire che il suo negozio preferito rispecchiasse anche i gusti del suo amico Lucas, il quale si era subito ambientato e aveva adocchiato una piccola scatola tra le numerose sugli scaffali. Quando la mostrò alla compagna ella lesse immediatamente la stampa colorata ‘L’impiccato rimpiccabile’. “Sembra divertente!” rispose entusiasta, mentre tra le mani stringeva ancora la confezione di scacchi magici. Già pregustava le numerose serate che avrebbe potuto spendere in Sala Comune a giocare con i suoi concasati, accompagnati dall’allegro scoppiettio del fuoco. Vi erano davvero poche cose capaci di superare la piacevole semplicità che attività come quella potevano offrire.
Non fece in tempo a dire altro che una voce squillante proveniente da dietro le loro spalle la fece sussultare:
“Ottima scelta, se posso permettermi”
La rossa si voltò di scatto, ritrovandosi faccia a faccia con un alto ragazzo dai capelli color carota. L’inconfondibile naso tappezzato di lentiggini e il sorriso malizioso al di sotto di esso non lasciarono dubbi alla piccola Tassa, che alzò un dito in direzione di quella buffa figura ed esclamò: “Tu sei uno dei fratelli Weasley!” Sin da bambina aveva desiderato incontrare uno dei creatori di quel mondo magico, ma riuscire a stanarli tra gli infiniti nascondigli che il negozio offriva era un’impresa troppo ardua per la piccola. Perciò ora che uno di essi le era letteralmente piombato davanti, il suo cuore non riusciva ad elaborare appieno la gioia dell’evento ed un sorriso da ebete comparve sul volto della ragazza senza che ella se ne accorgesse. Le innumerevoli azioni che il mitico duo aveva compito all’interno delle mura del castello erano ormai a conoscenza di tutti i membri di Hogwarts, tramandate continuamente come fossero gesta di antichi cavalieri. Nonostante l’aura cavalleresca, tali fatti erano spesso tutt’altro che lodevoli: si parlava di gabinetti che esplodono, palle di neve stregate e corridoi trasformati in fetide paludi. Ovviamente la ragazzina non ambiva a seguire le loro orme, ma ammirava chi riusciva, anche con poco, a portare gioia e sorrisi in un ambiente che a volte può risultare troppo estenuante come quello scolastico.
Il vispo Weasley non era di certo venuto per farsi quattro chiacchiere. Con uno strano brillio negli occhi, lanciò una provocazione ai due studenti.
“Siete sicuri di non voler provare qualcos’altro?” chiese quindi con uno strano tono nella voce. La mente di Laowyn partì subito a razzo; le rotelle giravano frenetiche nell’immaginare tutte le fantasiose opzioni che quella proposta poteva rappresentare. Non riuscendo a frenare la propria curiosità posò la scatola di scacchi sul ripiano dal quale l’aveva presa e si rivolse al proprietario del negozio: “Cosa intendi di preciso?” Lanciò poi uno sguardo al suo amico Lucas, in un tentativo di condividere la mole di gioia che quell’evento aveva scaturito in lei.

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view post Posted on 4/9/2017, 15:10
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Lucas A. Moray






A quanto pare Lucas e Laowyn erano in perfetta sintonia quanto a gusti di giochi. Scacchi, impiccato rimpiccabile sarebbero stati degli ottimi passatempo per distrarsi occasionalmente dai tanti impegni didattici. L’acquisto di entrambi i giochi sembrava prospettarsi lo step successivo di quella mattinata se non fosse stato per una voce che d’improvvisò richiamò l’attenzione dei due giovani tassini. Voltatosi, Lucas si accorse del ragazzo alle sue spalle che aveva parlato poco prima. Era abbastanza alto, con una folta capigliatura color carota, molto simile al colore dei capelli di Laowyn tra l’altro, e con uno sguardo simpaticamente provocatorio. Poi Laowyn asserì che si trattasse di un gemello Weasley.

*Un momento, ha detto proprio Weasley? Come il nome del negozio?* Pensò subito Lucas avendo udito le parole della compagna. Che si trattasse del proprietario del negozio? Questo Lucas non lo poteva sapere non avendo un trascorso magico nel suo passato, ma avendolo riconosciuto la sua compagna significava che il suo volto doveva essere piuttosto famoso. In effetti a scuola si parlava spesso dei personaggi che in passato l’avevano frequentata e tra questi un cognome che si udiva non di rado era proprio Weasley.

“Ehi Laowyn, ma lo conosci?” Chiese Lucas voltandosi verso la ragazza.

Laowyn sembrava abbastanza entusiasta di aver incontrato questo tale Weasley. Lo si poteva notare dal tono euforico con cui aveva esclamato poco prima e anche dal sorrisino spuntatogli sulle labbra. In effetti Lucas era più divertito dall’osservare la sua compagna che il ragazzo spuntato dal nulla alle loro spalle.

Poi quest’ultimo lanciò una provocazione: intendeva far provare ai due giovani “qualcos’altro”. A cosa poteva riferirsi? Lucas era un ragazzo che difficilmente si fidava al primo approccio con uno sconosciuto e per questo motivo non rispose immediatamente. D’altro canto la sua amica non riuscì a frenare la sua gioia e chiese subito qualche informazione in più al ragazzo. Questo probabilmente era un bene perché per lo meno non accettò a scatola chiusa la proposta del proprietario del negozio la cui fama da burlone certamente lo precedeva.

*Chissà cosa ci aspetta adesso* penso Lucas attendendo con una certa impazienza la risposta del rosso.



Lucas Albus Moray
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view post Posted on 12/9/2017, 17:20
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Essere riconosciuto dalla clientela non era così inusuale, ma ogni volta rappresentava motivo d’orgoglio.
-In carne ed ossa!- rispose ammiccando alla giovane fanciulla.
Il gemello diresse la bacchetta verso uno scaffale alle proprie spalle. Una scatola rettangolare si staccò dal mucchio e levitò fino alle sue mani. Appena Weasley la prese in mano qualcosa al suo interno si mosse, facendo agitare il contenitore.

-Potrei suggerirvi il Gioco dell’Orco. Ci sono dadi magici, pedine mordidito, imprevisti e penitente di ogni genere per chi capita sulle caselle- *sbagliate* -giuste-
Resse la scatola tra le mani mentre illustrava il gioco al suo interno, presentando il prodotto come in uno spot pubblicitario, ma poi la fece sparire con un colpo di bacchetta.
-Pensandoci bene, voi due avete l’aria di chi sa il fatto suo, forse ho quello che fa per voi: degli Arricciastrizza-
Dopo aver pronunciato quelle ultime due parole fece una smorfia; non avrebbe dovuto dirlo
-Ops! C’è solo un problema. Non sono ancora pronti. Manca un piccolo ingrediente per assestare l’effetto e non siamo ancora riusciti a recuperarlo. Bisogna andare in due ed il negozio è sempre affollato, non possiamo lasciare i clienti-
A quel punto divenne vago
-Se solo ci fosse qualcuno disposto ad aiutarci...-

 
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Laowyn Hawk
view post Posted on 14/9/2017, 20:12




Roba da pazzi. Un gemello Weasley era piombato dal nulla per assisterli nella scelta del gioco perfetto per passare un po’ il tempo. Laowyn pendeva dalle labbra del rosso mentre questo esponeva dettagliatamente le peculiarità di una novità, il Gioco dell’Orco.
“Uuuh” si lasciò sfuggire la giovane mentre il gemello elencava il contenuto della scatola colorata che faceva levitare con l’ausilio della bacchetta. Tutto d’un tratto, però, il contenitore di cartone con il suo contenuto sparì in una nuvoletta di fumo, mentre sul volto del negoziante compariva un buffo ghigno. “Pensandoci bene, voi due avete l’aria di chi sa il fatto suo, forse ho quello che fa per voi: degli Arricciastrizza” annunciò soddisfatto. Laowyn non fece neanche in tempo ad elaborare la proposta che il giovane mago se la rimangiò. Mancava un ingrediente e loro non potevano lasciare il negozio per andare a recuperarlo. Un velo di delusione si fece evidente sul volto dell’irlandese, che avrebbe voluto veramente testare quella novità. Ad un tratto però, un barlume di speranza parve comparire tra le parole del Weasley, che mormorò un po’ a mezza bocca: “Se solo ci fosse qualcuno disposto ad aiutarci…”
Fu come se quelle parole avessero innescato un meccanismo nella mente di Laowyn, che elaborò in un istante tutte le informazioni ed emise una risposta scontata per la natura della giovane: “Non dire altro! Ci pensiamo io e Lucas a recuperare questo ingrediente!” esclamò entusiasta, accompagnando la sentenza con una vigorosa pacca sulla spalla dell’amico. Non riusciva ancora a crederci, avrebbe avuto l’occasione di vivere un’avventura con il suo migliore amico ed allo stesso tempo aiutare i suoi idoli d’infanzia.
Cosa aspettavano a partire?


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view post Posted on 15/9/2017, 11:27
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Lucas A. Moray






A quanto pare Laowyn ci aveva visto bene, quello che si era presentato davanti a noi era proprio uno dei gemelli Weasley. Lucas era emozionato dalla circostanza ma non quanto la sua amica, d’altronde lui ne aveva solo sentito parlare, mentre per lei sembrava essere un vero e proprio idolo.

Il giovane pel di carota, con una certa eleganza, puntò la bacchetta verso uno scaffale dal quale estrasse la scatola di un nuovo gioco: il Gioco dell’orco. Inizialmente quel nome suscitò in Lucas alcuni ricordi dei tempi natalizi passati con la sua famiglia in pieno stile babbano e di quelle mega tavolate con tutti i parenti. Quando si finiva di mangiare era la volta dei giochi; i bambini, tra cui
Lucas e i suoi cugini, giocavano al gioco dell’oca, mentre i grandi ad alcuni giochi con le carte.

*Il gioco dell’orco? Che sia la versione magica del gioco dell’oca?* pensò Lucas mentre rievocava quei ricordi.

Poi il giovane proprietario del negozio spiegò le dinamiche del gioco: c’erano dei dadi magici, delle pedine incantante, degli imprevisti e penitenze. In effetti, come tipologia di gioco era proprio simile al gioco dell’oca. Per questo Lucas, che adorava quel tipo di giochi, fu molto felice della proposta del negoziante tanto da iniziare a sorridere come la sua amica, anche se per motivi ben diversi!

“Che bello questo gioco dell’orco, Laowyn prendiamolo! E’ molto simile ad un gioco che facevo con i miei cugini. Non sarà difficile giocarci!”

L’entusiasmo di Lucas fu spento subito dopo dalle azioni del rosso che prima fece sparire la scatola con un colpo di bacchetta e poi fece ai due tassini una nuova proposta. Intendeva far ai giovani provare gli Arricciastrizza. Lucas non sapeva minimamente di cosa stesse parlando e se il gioco dell’orco gli aveva fatto pensare al gioco dell’oca babbano, questo strano nome non lo riconduceva ad alcun gioco da lui conosciuto. Tuttavia c’era un piccolo problema a detta del gemello: mancava un ingrediente per ultimare il prodotto e loro – i gemelli - non potevano procurarselo perché dovevano badare al negozio.

Laowyn si propose subito di andare a recuperare l’ingrediente mancante in compagnia di Lucas, che non aveva minimamente acconsentito a ciò. Eppure il suo volto insospettito parlava da se.

Così Lucas si rivolse alla sua compagna dicendole: “Un momento un momento, sei sicura che ne valga la pena?” Poi si voltò verso il gemello: “Vorrei capire, se non le dispiace, cos’è questo Arricciastrizza di cui parla?”

Lucas, riflettendoci su, pensò che quella potesse essere un’occasione favorevole per ricavarci qualcosa gratis in cambio del favore richiesto dal negoziante, come ad esempio il gioco dell’impiccato rimpiccabile che aveva attirato la sua attenzione qualche minuto prima. Per cui se inizialmente il giovane Tassorosso era titubante sul da farsi, ora aveva le idee piuttosto chiare, sarebbe andato alla ricerca del prestigioso ingrediente in cambio del gioco che desiderava tanto. Così riprese, sempre rivolto al gemello Weasley:

“E poi se ti troviamo questo ingrediente che ne dici se in cambio ci regali il gioco dell’impiccato rimpiccabile?”

Sperando in una risposta positiva da parte del rosso, Lucas si voltò verso la sua compagna facendole l’occhiolino.



Lucas Albus Moray
Punti Salute: 115
Punti Corpo: 56
Punti Mana: 52
Punti Esperienza: 4

Inventario attivo:
Bacchetta
Anello dell'amicizia
 
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view post Posted on 11/10/2017, 15:28
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Il Fato

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Amava il suo lavoro! Inventare nuovi scherzi, costruire giochi divertenti; ma ciò che amava più di tutto erano le espressioni dei clienti e il fatto di poterli coinvolgere direttamente.
L’ultima frase che aveva detto ai ragazzi aveva un fine che la ragazzina dalla rossa chioma aveva colto al volo.

-Ottimo!- esclamò con gaudio, ma le perplessità di Lucas non tardarono a manifestarsi.
- Cos’è l’Arricciastrizza? È divertentissimo; c’è un congegno- iniziò a spiegare mimando la forma cilindrica dell’oggetto –che poi... bèh se te lo spiego non è più divertente; te lo farò vedere quando sarà finito- concluse strizzando l’occhio.
Ma Lucas sembrava essere un tipo pratico, voleva sapere cosa avrebbe guadagnato accettando di aiutare il gemello.

-Ci sarà sicuramente un guadagno per voi, potrei regalarvi il gioco dell’impiccato...oppure... darvi qualcosa di più prezioso-
Si avvicinò leggermente, abbassando il tono di voce
-Esiste una sezione “speciale” per i clienti più affezionati, oggetti unici nel loro genere che potrete avere con la giusta moneta di scambio. Il compenso sarà più che equo.
Ciò che vi chiedo e di recuperare una pianta. La riconoscerete facilmente, è simile alla comunissima felce, ma è molto più brillante e cresce ai piedi di alcuni alberi. Sono sicuro che riuscirete a trovarla facilmente. Sul retro del negozio vi aspetta uno stivale rosso con i pallini gialli, è una passaporta, vi condurrà nel luogo in cui cresce la pianta. A voi la scelta.-

Avevano le informazioni necessari e la possibilità di accettare o rifiutare l’offerta.



Se decidete di avventurarvi raggiungete la passaporta postando in questo topic; a seguire aprirò io nel resto del mondo magico
 
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622 replies since 11/1/2011, 22:42   11241 views
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