Negozietto Clandestino, Di proprietà dei gemelli Weasley - Miniquest

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view post Posted on 20/4/2011, 08:42
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Serpeverde
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a quanto sembrava, l'espressione sorpresa di Josh compiaceva il commesso che aveva assunto un'aria particolarmente altezzosa...
poi quello che disse lo spiazzò..
"qui non si spendono soldi..."
*e con cosa gli compro quegli oggetti??...pensò il Serpeverde, aggrottando la fronte...aveva la netta sensazione che quel tipo lo volesse prendere in giro..
ciò che disse dopo, non fece altro che aumentare le perplessità del ragazzo...
"Devi avere una bella scorta di gelatine. D'oro"
gelatine d'oro??...doveva essere impazzito.. o era così o continuava a prendersi gioco di lui..
optando per la seconda motivazione decise di stare al suo gioco...
io non ho queste gelatine...pensavo che gli affari si trattassero con il denaro...
disse, tra il divertito e lo stizzito..
se quel ragazzo cercava di fargli perdere tempo..di certo aveva trovato la persona meno adatta...
impazienza e determinazione erano il suo marchio di fabbrica...
ma in quel momento la curiosità era più forte e lo teneva lì, fermo...davanti a quel commesso..
non se ne sarebbe andato a mani vuote, non dopo tutto quel tempo speso, nel cercare quel negozio..
 
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view post Posted on 22/4/2011, 13:47
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Il Fato

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"Dipende dagli affari. Noi non abbiamo bisogno di soldi, mi vedi forse emaciato?"

Tirò in fuori il petto, squadrando il giovane serpeverde dall'alto in basso.
Come gli era venuta in mente una assurdità del genere? Il loro non era un negozio qualunque
!

"Insomma, le hai queste gelatine o no?"

Aveva tutta l'impressione che quello stesse solo prendendo tempo.

 
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view post Posted on 24/4/2011, 16:25
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squadrò il commesso per alcuni minuti...
il suo umorismo non coinvolgeva assolutamente il biondo prefetto..anzi lo irritava di più...
te l'ho già detto, io queste gelatine non ne ho...
ma quante volte avrebbe dovuto ripeterglielo...
se lui preferiva mangiare delle caramelle piuttosto che ricevere del denaro era affar suo..
il problema, era che nessuno gli aveva detto quale fosse il "metodo" di pagamento consentito in quel posto...
 
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view post Posted on 26/4/2011, 17:37
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Il Fato

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Il rosso sbuffò spazientito.
Prese a valutare il da farsi, era tentato di prendere il giovane prefetto per la collottola e sbatterlo fuori ma il fiuto per gli affari prevalse.
Decise quindi di spedirlo a Diagon
.

"Caro ragazzo, stammi bene a sentire. Recati a Diagon Alley, chiedi un po' in giro e troverai mio fratello. Lui ti consegnerà le gelatine. Poi torna qui a spenderle"

Finta voce mielosa.

 
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view post Posted on 27/4/2011, 11:29
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*andare a Diagon Alley??*..
quel commesso doveva essere impazzito...e sinceramente non si fidava neanche lontanamente di lui..
certamente una visitina l'avrebbe fatta comunque, ma chi glielo diceva che avrebbe trovato realmente qualcosa a Diagon Alley??..
*più preciso non poteva essere vero??..*
pensò rabbuiato..
non riusciva a capire cosa si aspettasse da lui..
voleva che andasse come un pazzo a chiedere informazioni su un tizio che avrebbe dovuto consegnargli delle gelatine??..
cioè fammi capire...dovrei andare a Diagon Alley e chiedere in giro, come un pazzo da San Mungo, delle informazioni su tuo fratello??..
chiese perplesso...
non potresti essere più chiaro??..
sicuramente avrebbe potuto, ma qualcosa gli diceva che non stesse tanto simpatico a quel tipo..
comunque, la cosa era reciproca...
 
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view post Posted on 27/4/2011, 12:56
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Il Fato

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L'espressione del giovane spilungone era di pura rassegnazione.
Avrebbe dovuto fargli un disegno forse?
Con tutta la pazienza di cui era in grado di disporre, prese a spiegare l'arcano, parlando volutamente e sarcasticamente piano, come se si trovasse di fronte un ritardato
.

"Lungo la via principale di Diagon troverai un negozietto pieno di cosucce interessanti, scherzi e sollazzi vari, gestito da mio fratello. Non puoi sbagliare, è bello e affascinante come il sottoscritto. Se tu acconsentirai a provare i nuovi arrivi lui ti ripagherà con gelatine d'oro. Abbiamo sempre bisogno di qualcuno che ci dia una mano, non so se mi spiego"

Gli fece l'occhietto.

"Digli che ti mando io"

 
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view post Posted on 27/4/2011, 15:29
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finalmente era arrivata la spiegazione che Josh cercava...
*certo che ce ne ha messo di tempo*..
pensava scetticamente...
perfetto allora...ci rivediamo qui...
disse il prefetto, avvicinandosi alla porta alle sue spalle...
prima di aprirla diede un'ultima occhiata alla stanza che si lasciava alle spalle...
*spero proprio che ne valga la pena*...
si disse pensieroso...
e senza neanche salutare, aprì la porta e uscì dal negozietto...
 
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Padfoot (:
view post Posted on 26/8/2011, 23:03




//ot: ma per le gelatine ti sei ispirato al primo gioco per pc di Harry Potter? I gemelli me le scroccavano sempre XD :asd://

La torre di Astronomia alla luce azzurrina del tardo pomeriggio era una meravigliosa attrazione per Xenia Black.
Gli altri studenti no, la preferivano di notte, per ammirare in dolce compagnia il cielo stellato, facendosi poi scoprire cinque volte su sei.
Idioti.
La torre era molto più bella, alle diciotto, rischiara da una luce celeste che anticipava le tonalità di rosa e arancione che dipingevano il cielo al tramonto e, per di più, senza far perdere nessun punto alla propria Casa. Punti che Xenia le regalava come una serva devota, portando onore e magnificenza al suo stemma giallo e nero.
Era a questo che pensava la giovane leva dei Tassorosso mentre saliva la scala a spirale che conduceva alla sommità della torre. Canticchiava a voce bassa tra sé e sé, strisciando la mano destra sulla parete di pietra. Ticchettava con le dita sulle armature, quando le incontrava, provocando un piccolo rimbombo sordo.

"Hogwarts, Hogwarts, cara vecchia Hogwarts, dicci come fai...
canticchiava, accompagnata dagli assensi delle armatura che annuivano soddisfatte.
Una addirittura le urlò: "Non fermare il tuo canto, audace donzella!". Xenia gli sorrise divertita, continuando con la sua canzoncina, continuando a bussare, a volte con i pugni, delicatamente, sulle armatura.
No. Ma qualcosa non andava.
Battendo sui muri si sentiva tonf, tonf, tonf. Perché questo muro faceva toc?
Xenia si fermò, a mo' di trance. Tornò sui suoi passi, dubbiosa, e scrutò il pezzo di muro che aveva prodotto un suono diverso.
Sgranò gli occhi, stupita.
Dietro una delle armatura di bronzo c'era una porticina, nascosta incredibilmente bene agli occhi di chi passava per la scala distrattamente, senza dar conto all'aspetto del muro, nell'attesa trepidante di raggiungere l'apice della torre. Proprio come la Tassorosso, che adesso non poteva fare a meno di chiedersi cosa ci fosse dietro quella porta. Un passaggio segreto? Era claustrofobica, non ce l'avrebbe mai fatta. Una stanza chiusa? E se la porta non si fosse più aperta? Rimaneva sempre claustrofobica.
Nervosamente, spinse sulla porticina nascosta, schiudendola. Entrò, mantenendola aperta, cercando di abituare i suoi occhi ad una stanzetta piccola decisamente più buia rispetto alle altre stanze del castello...
 
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view post Posted on 2/9/2011, 00:30
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Il Fato

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La giovane si ritrovò più o meno fortunatamente in una minuscola stanza, del tutto simile ad un ripostiglio delle scope, solo molto più ingombra, una lunga serie di scaffali e mensole ricolme di roba, quello che sembrava un banco, con dietro un grassoccio studente del VI di Serpeverde. Sorrise, per quanto insolito potesse essere, alla giovane venuta, indicando con la mano tutto il ben di Dio, lì accatastato. Poi esordì.

Benvenuta, cosa posso fare per te?
Vero che hai le gelatine? Il nostro piccolo e sgangherato negozio commercia solo in quelle...


Il tono, per quanto ironico, e scherzoso, non ammetteva repliche. Prima le gelatine, poi si sarebbe iniziato a discutere anche del resto... La giovane ne aveva?


 
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Padfoot (:
view post Posted on 2/9/2011, 00:45




La stanza era piccola ma carina, c'era un tavolino pieno di oggetti interessanti.
Xenia si avvicinò, sfiorando con le sottili dita pallide gli oggetti e soffermandosi su un meraviglioso braccialetto d'argento. Lesse il nome e la sua descrizione su un cartellino posizionato accanto all'oggetto:

Bracciale di Damocle: chi indossa questo oggetto avrà la possibilità
di lanciare un doppio incanto (non portabile in duello del Club)"


Xenia sbuffò. A che le serviva una cosa del genere se non poteva indossarlo durante i duelli? Dubitava di trovarsi ad affrontare un qualcosa di pericoloso finché era ad Hogwarts, ma in fondo... sì, era proprio carino!
Ignara di ciò che l'aspettava, tirò fuori dalla sua borsa una scatoletta di Gelatine Tuttigusti+1, estraendone sedici.
Guardò di sottecchi il ragazzo di Serpeverde e gli tese la mano col palmo aperto all'insù, pieno di piccole gelatine colorate.

Voglio un bracciale di Damocle e un Ciondolo della nebbia
disse, con un tono appena altezzoso, quello di chi voleva essere servito in fretta. Immaginò quel bel bracciale d'argento bianco e quella collana dal ciondolo meraviglioso ("Il mago che possiede l'anello della nebbia, riesce a resistere all'incantesimo o all'abilità di Legilimens per circa un minuto") sulla sua pelle pallida.
*Forse mi starebbe meglio un bel rosso sangue, un rubino scuro magari, ma non importa* pensò la giovane, che avrebbe fatto meglio a leggere che tipo di gelatine erano richieste per l'acquisto di quegli oggetti...
 
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view post Posted on 2/9/2011, 08:19
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Il Fato

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Sotto lo sguardo perplesso del giovane, la giovane presentò ben seici gelatine, o meglio annunciò di farlo. Come potesse essere possibile che qualcuno avesse sì tante gelatine, solo al I Anno, era un mistero, che però venne presto svelato.
Scoppiò a ridere, squadrando le dodici gelatine della giovane, prima per ricomporsi, più o meno.


Le gelatine devono essere d'oro, piccola Tassorosso.
Cosa vuoi che me ne faccia di dodici gelatine semplici?
Rappresento i Weasley qui ad Hogwarts, rispondo io di quel che succede!
Non ha gelatine d'oro?


Semplice, non poteva darle nulla.
Se non aveva niente...


 
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Padfoot (:
view post Posted on 2/9/2011, 12:07




Xenia sgranò gli occhi al rifiuto, mentre la rabbia imperversava dentro di lei.
Che diamine stava dicendo quel ragazzo?! Lei gli stava offrendo le gelatine e lui rifiutava bellamente!
Ma come si permetteva?

Che affronto!
esclamò, accanita
Cosa intendi con gelatine d'oro? Mi stai forse prendendo per i fondelli?
disse. Chiunque al posto suo avrebbe cercato di mantenere un contengo. Ma a lei non andava minimamente; quel ragazzo la stava chiaramente prendendo in giro.
Ma che senso ha?, pensò Xenia furiosamente. Vuole vendere la sua merce, è normale che voglia guadagnare. Sperò vivamente di ottenere ciò che desiderava.
Era una bravissima ragazza, Xenia, cresciuta con dolcezza e buona educazione, ma era stata anche terribilmente viziata. Non pretendeva tutto e subito, certo, lavorava per ottenere... ma non sempre. Se qualcosa attirava la sua attenzione si aspettava di riceverla e basta, punto. Avrebbe avuto tempo nella vita per capire che non era così.
 
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view post Posted on 2/9/2011, 21:23
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Il Fato

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Il giovane sorrise semplicemente, prima di tamburellare le mani sul banco. Si stava palesemente trattenendo, in fondo era un collaboratore dei gemelli. No? Tornò a sorridere con una certa insistenza alla giovane, divertito dalla situazione, benchè si dovesse essere ormai ripetuta decine di volte, e forse era proprio per quello. Che ne traesse godimento?

Noi qui trattiamo solo di Gelatine d'Oro, se non ne hai, hai sbagliato posto, mi spiace. Se vuoi guadagnarne, quando ti recherai a Diagon Alley, vai da Tiri Vispi, stai al gioco, e riceverai qualcosa in premio... L'aiuto è sempre il benvenuto, per il progresso!

Suonava più come una pagliacciata, che non qualcosa di serio, ma anche quelli eran dettagli. Ce l'aveva messa tutta per non scoppiargli a ridere in faccia...


 
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Padfoot (:
view post Posted on 2/9/2011, 21:35




Le labbra della ragazza non potevano essere più sottili.
Non sopportava quella situazione; un pensiero si era aperto chiaro e palese nella sua mente.

E sentiamo, carino
sibilò, con gli occhi ridotti a due fessure
Come cavolo ci arrivo a Diagon Alley? I prefetti possono accompagnarmi ad Hogwarts, ma Diagon Alley è a Londra
la ragazzina alzò un sopracciglio, sull'orlo di una sfuriata. No, doveva trattenersi... e trovare quelle gelatine d'oro!
 
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view post Posted on 2/9/2011, 21:42
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Il Fato

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Non era un'agenzia viaggi, quello era poco, ma certo!
Se la giovane non sapeva nemmeno come raggiungere Londra, il problema non era certo suo di lui, ma di lei... Quanta sfrontatezza, tutta condensata in un'unica terribile bambina!


Inventa una balla, convinci qualcuno della bontà della tua balla, e potrai raggiungere Diagon Alley, no? Oppure aspetta le vacanze, non sarà troppo difficile in fondo... Io non organizzo viaggi, vendo solo merce, a chi può pagare...

In fondo non faceva una piega. Non era compito suo il resto.
Lui vendeva...


 
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207 replies since 13/1/2011, 23:23   5312 views
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