E invece i Weasley erano presenti. Pareva, in effetti, non avessero altro da fare che presiedere quel misterioso angolo del castello —sempre in vena di farsi beffe alle spese del malcapitato di turno. Per fortuna Camillo era ormai uno di famiglia.
«E tu chi sei!?»
«Già, chi sei?»
Due facce sbigottite vennero appuntate sull'olandese, che intanto aveva fatto capolino nel negozio clandestino con la rilassatezza di chi aveva già fatto affari coi gemelli e aveva superato indenne la prova. Eppure, né il gemello 1 né il gemello 2 stava dando segno di riconoscerlo.
Gli si pararono entrambi davanti, spalla a spalla, a braccia conserte e gambe larghe. Intimidatori, quasi.
«Non ci piacciono i ficcanaso»
«Questo è un posto esclusivo»
Fred mise mano alla bacchetta, o forse era George. Non importava più perché anche l'altro fratello si armò subito dopo. Coordinati, levarono un braccio ciascuno, del tutto intenzionati a scaricare il loro repertorio magico sul "cliente".
«
Ho 43 Gelatine, meno il ciondolo della fenice che già ho, prendo tutto i—»
«Camillo Breenbergh!!»
«Vecchio volpone, come stai?»
«Quanto è passato? Sei irriconoscibile»
«Tu l'avevi riconosciuto, George?»
«Neanche per idea, Fred»
Al solo menzionare il vil denaro (o un surrogato dolciario che proponevano loro), Fred e George parvero trasformarsi in persone del tutto nuove. Le bacchette fecero la loro scomparsa, rimpiazzate da sorrisi larghi e pacche sulle spalle a Breendbergh.
«Fallo respirare, George. Parlava di lasciarci un bel gruzzolo»
«Ho sentito anche io, Fred. "Tutto il resto", ha detto»
«Vuole mandarci fuori dal giro!»
«Sarebbe il caso di tirar fuori qualche altro asso dalla manica, tipo tusaicosa del tusaicosa che va a tusaicosa»
«Ben detto, ma non parliamone davanti al nostro amato cliente»
Si dettero una calmata entrambi, poi contarono una a una tutte le gelatine d'oro che Camillo aveva portato; solo quando ebbero contato, e ricontato, gli mostrarono tutta la merce con uno svolazzo della mano.
«Tutto tuo, Camillo Breendbergh. Speriamo di rimanere in affari»
«Magari per il tusaicosa del tusaicosa che va a tusaicosa»
Ma, a quel punto, si erano già di nuovo dimenticati di lui.
Negozio svaligiato con successo.