Negozietto Clandestino, Di proprietà dei gemelli Weasley - Miniquest

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 22/7/2018, 14:27
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,915

Status:



Dopo varie umiliazioni, Mary, decisa come non mai a vincere quella battaglia, si gonfiò di inaudita violenza.
Non pensando molto a quello che fosse giusto fare, visto che la sua tattica era essenzialmente quella di ferire gravemente il capo Lepricano come avvisaglia per gli altri, puntò la sua bacchetta contro questo per poi sparare correttamente una distesa di fango su di lui.
Al contrario di quanto si potesse immaginare il nemico, preso da un’innata rabbia nei suoi confronti, non appena venne colpito dall’incanto, piuttosto che lasciare la presa, spinse con maggior vigore i suoi artigli nel fianco facendo ancor più male (-10 PS ).
Il risultato per lei fu però comunque positivo. Il lepricano, ignaro di quanto potessero essere pericolosi gli effetti della magia, inghiotti parte di quella fanghiglia per poi rimanere solidificato attorno alla gamba della ragazza, come incollato.
Era vero che con quella mossa quel nemico era stato neutralizzato, ma quanto poteva essere utile per lei avere quella “palla al piede”?


«Noi non andiamo da nessuna parte, signorina.»

Disse il Lepricano grassoccio quando la ragazza gli intimò di rientrare nella scatola. Non curante di essere nel bel mezzo dello scontro, dalla tasca dietro dei suoi pantaloni scuri, tirò fuori una piccola pergamena per poi sventolarla in aria.


«Questo contratto ci lega ai galantuomini Weasley e, qualora ci ritirassimo, secondo l’articolo 9, comma 2 saremmo soggetto di sanzione, cosa che non possiamo assolutamente permetterci. Perciò…Leith,Boggart…Attaccate!»

Saltellando di lato, per evitare nuovamente lo scontro, il folletto grassoccio si avvicinò verso il tavolo su cui erano presenti vari preziosi del covo, mentre i due folletti si fecero contemporaneamente un cenno, che i babbani riconoscono come il numero 2.
Cosa avevano in mentre come doveva agire quella ragazza a quella lotta sfrontata?
La battaglia era entrata nel suo momento clou.





Evans:
Ps:170
Pc:157
Pm:153


Lepricani x 3:
Ps:???
Pc:???
Pm:???

Il lepricano che hai steso è rimasto ancorato sul tuo fianco destro per via della solidificazione del Limos, ma lo hai debellato. Il folletto grassoccio si è mosso verso il tavolo su cui si trovano i preziosi del covo mentre i due di lato si sono fatti contemporaneamente il simbolo del due con le mani.
Per qualsiasi info resto disponibile via Mp.
 
Web  Top
Mary_Evans
view post Posted on 4/8/2018, 22:29







Mary Evans

15 anniStudentessaII anno CorvoneroschedaOutfit


D
avvero avrebbero lasciato morire soffocato il loro compagno o a lei sfuggiva qualche dettaglio della fisiologia dei leprecauni? Da quando in qua questi esserini potevano vantare differenti apparati respiratori da quelli umani? Lo gnometto cicciottello, quello che sin dall’inizio si era tenuto in disparte e si era dimostrato debole e malconcio (e che quindi catalogato erroneamente come l’ultimo dei problemi di cui a Corvetta avrebbe dovuto preoccuparsi), aveva finalmente deciso di rivolgerle la parola e chiarirle la situazione. Che avesse assunto il ruolo di leader solo in assenza del pestifero che, seppur debellato, stava ancora infilzando la carne del suo fianco oppure fosse il capo sin dal principio? Non che le importasse particolarmente, dacché ora era furiosa più che mai e assolutamente decisa a prendersi la propria vendetta nei confronti di ognuno di quei miseri insetti che avevano osato metterla in ridicolo davanti ai due Grifi. Dov’erano finite le belle parole che aveva rifilato loro prima che quelle piccole bestie di satana cominciassero a lanciare lanterne a destra e a manca? Erano andate a farsi friggere?! Non poteva perdere, sarebbe diventata lo zimbello della scuola di certo e lo sarebbe diventata in poco tempo considerata la celerità con cui le voci si spandevano lungo i corridoi di quella scuola, Inoltre era conscia del fatto che i due rossi si sarebbero divertiti ulteriormente a buttare benzina sul fuoco, magari convincendo Peeves a scrivere una delle sue accattivanti ballate per narrare la sue tutt'altro che nobili gesta. Non poteva permetterlo, assolutamente; doveva dimostrare che ci volevano più di tre piccole fatine barbute a mettere KO una Evans. Mantenendo il medesimo vigore con cui si era accanita nei confronti del suo nuovo “compagno”, fissò il cicciottello estrarre il contratto e recitarle i loro doveri nei confronti dei due negozianti. Furente come non mai, mantenne le pupille dilatate fisse sulla pergamena con un’intensità tale che se i suoi occhi avessero potuto lanciare incantesimi con la stessa abilità con cui ci riusciva la bacchetta, il fuoco sarebbe divampato rapido su di essa. Volevano la guerra? Ebbene l’avrebbero avuta. Non appena il leprecauno fece il nome dei colleghi, il fulcro del suo sguardo si portò rapido sulle due minacce più imminenti giusto in tempo per cogliere il gesto di intesa che si erano rapidamente scambiati. Non che avesse molto su cui riflettere, non avrebbe avuto alcun modo di predire le loro mosse future ma una cosa era certa: era un’azione combinata. Inoltre se avesse dovuto scommettere, la ragazzina si aspettava un ennesimo attacco diretto presupponendo che i due ometti sfruttassero la sua inabilità alla fuga dettata dalla scultura di fango che si era autonomamente accollata. La difesa non era un’opzione prevedibile non solo in termini meramente pratici, ma piuttosto e sfortunatamente per loro, dallo stato mentale che agitava la mente della ragazzina aizzandone le membra. La sua rabbia pretendeva di essere sfogata, l'onta sul suo orgoglio esigeva una pronta pulizia e le imponeva di essere dura ed inflessibile. Quei pensieri le avevano ottenebrato la mente a tal punto da non sentire nemmeno più il dolore provocato dagli artigli conficcati nel suo arto. Doveva rompere quella sincronia ancor prima che prendesse vita. Rapida impugnò più saldamente la bacchetta prima di muoverla verso l’alto simulando un colpo di frusta che fece vorticare violentemente l’aria che avvolgeva il suo polso, mentre con autorità esclamava la prima parte della formula : “Petrìficus” e poi con veemenza riportò la bacchetta sul folletto alla sua destra. Non le importava se fosse Boggart o Leith, non le interessava sapere per quale strano scherzo del destino si era ritrovato ad essere rinchiuso in una scatola di cartone per essere scagliato contro una studentessa, doveva pagare per l’affronto che le aveva inferto. Mantenendo lo sguardo fisso su di lui e seguendone i movimenti di modo che non potesse sfuggire in alcun modo alla sua violenza esclamò : “totàhlus” avendo cura di porre l’accento della parola sulla “à” e di trascinarla leggermente in un suono aspirato. In tutto il procedimento riusciva a pensare una cosa sola: voleva vederlo perdere il controllo sulle proprie membra, mentre sul suo volto si dipingeva un misto di stupore ed orrore nel rendersi conto di non essere più in grado di muovere alcun muscolo, nemmeno il più piccolo. Sperava anche di vederlo cadere a terra come un salame emettendo un sonoro tonfo e nella migliore delle ipotesi si sarebbe procurato anche quel bel livido che gli avrebbe ricordato a cosa si andava incontro se ci si metteva contro le giovani adepte di Priscilla. Non avrebbe potuto parlare, non avrebbe potuto chiedere aiuto, se ne sarebbe rimasto là come una patetica parodia di un babbanissimo nano da giardino, solo che differenza di questo avrebbe avuto una bella barba rossiccia ed abiti monocromatici. Avrebbe continuato a fissare la propria vittima fino a quando non avesse visto un raggio azzurro ghiaccio sprigionarsi dalla sua arma e schiantarsi contro di essa; infatti non poteva muoversi e sfuggire alle ire dell’altra creatura se no avrebbe messo a rischio la possibilità di mirare con cura la sua preda e in fin dei conti non le importava che l’altro riuscisse a colpirla. Aveva sempre subito un sacco di botte nel corso della sua vita, da sua madre, da Mike e quelle che la pattuglia verde-rossa le stava rifilando non erano che bazzecole in confronto. Si sarebbe preparata all’ennesimo attacco e l’avrebbe retto con il massimo delle sue forze, ma avrebbe continuato a battersi fino a che non ce l’avrebbe fatta più, perché questo era ciò che era: una fiamma che avrebbe bruciato sino a ridurre l’ultima molecola di ossigeno presente.

Se anche questo colpo fosse andato a buon termine, avrebbe minacciato nuovamente mantenendo il classico tono di colei che non ammetteva alcun diniego o reticenza : “Te lo ripeto per l’ultima volta…. Torna nella castola”.



PS: 170 ☘ PC: 157 ☘ PM: 153 ☘ EXP: 16.5

 
Top
view post Posted on 25/9/2018, 08:31
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,915

Status:



Lo scontro che poneva a confronto i Lepricani con Mary, sembrava non giungere all'epilogo.
Infatti, per quanto la Corvonero fosse ricolma di rabbia per i nemici, i suoi attacchi miravano solo e soltanto un obiettivo, non permettendo la disfatta totale.
Anche se il Lepricano ricoperto di fango continuava a far male ancorato sulla sua gamba(-1 PS; -3 PC), la giovane spostò lo sguardo sulla destra e con innaturale concentrazione bloccò sul venire l’attacco di Boggart, paralizzandolo totalmente, facendolo cadere senza infamia e senza gloria di lato sul pavimento.
Il problema era che proprio nel momento in cui la ragazza proferiva l’oramai conosciuto avviso ai nemici, il rimanente di lato la morse sulla caviglia, proprio sul tendine di Achille, assicurandole un gemito di dolore (-10 PS)
.

«Questa si che era una mossa eccellente.»

Esclamò Fred nei confronti del corpulento folletto che si trovava sul tavolo e che ora indossava il ciondolo della fenice, proprio quello che voleva la ragazza.
Mentre Leith si staccava dalla pelle della giovane e si rimetteva davanti a lei in posizione d’attacco, il grasso, le disse con tono piuttosto arrogante:

«Signorina, se mi permette, vorrei farle notare che stiamo in superiorità numerica. Che ne dice di gettare la spugna? Si eviterebbe tutto questo strazio!»

A quelle parole il ciondolo si illuminò di un colore verde. Le venature di quel liquido scuro facevano intravedere quanto fosse prezioso il prezioso che aveva adocchiato la ragazza.
Che questo fosse anche fragile? Che il Lepricano se lo fosse messo al collo per non farsi attaccare?
Era tutto probabile e la giovane doveva capire come agire. In parte, la sua rivincita la iniziava ad avere, doveva solo chiudere la faccenda.





Evans:
Ps:159
Pc:154
Pm:153


Lepricani x 2:
Ps:???
Pc:???
Pm:???

Il lepricano che hai steso è rimasto ancorato sul tuo fianco destro per via della solidificazione del Limos, ma lo hai debellato. Il folletto grassoccio si è mosso verso il tavolo su cui si trovano i preziosi del covo e ha preso il ciondolo della fenice e se lo è messo al collo, i due di lato sono andati contemporaneamente incontro a Mary, la quale ne ha paralizzato uno ed è stata attaccata dall’altro sul tendine d’achille.
I movimenti sono estremamente rallentati e il dolore alle gambe è evidente; tienine conto.
Per qualsiasi info resto disponibile via Mp.
 
Web  Top
view post Posted on 29/7/2019, 20:24
Avatar

VII Anno

Group:
Grifondoro
Posts:
3,115

Status:


Erano mesi ormai che la presenza del mago fra i corriodio del castello poteva essere annoverata fra gli eventi più unici che rari, eppure quella scuola poteva ancora donargli tanto, infinito sapere, conoscenze convenienti e in quel preciso momento anche oggetti magici introvabili nel mondo magico. Anni fa entrò nella porticina nei pressi della torre di astronomia, proprio la torre della sua casata, quella porticina nascosta, quasi introvabile che racchiudeva la possiblità di baratti degni delle migliori botteghe di Diagon.
-Ne è passato di tempo.. Sono qui per uno scambio, vorrei questi due oggetti- li aveva già adocchiati tempo addietro ma in quell'occasione non aveva la merce desiderata dai gemelli.. -a quanto ricordo è questo ciò che volete- disse poggiando sul tavolo un sacchetto ricolmo di gelatine d'oro

gli oggetti sono Bracciale di Damocle e Pelliccia dello Yeti.

Ho fatto acquisi ai tiri vispi e da zonko ma attendo risposta.
 
Top
view post Posted on 1/8/2019, 16:17
Avatar

Il Fato

Group:
Master
Posts:
9,193

Status:


La trattativa è sospesa.
Nathan, il tuo ultimo nutrimento risale ormai ad anni fa perciò, coerentemente con lo status di vampiro, la salute del tuo pg risulta gravemente compromessa.
Prima che tu possa tornare a muoverti liberamente on gdr occorre che tu ripristini le statistiche fino a tornare ad un livello umanamente accettabile. Fino ad allora, Nathan pg è da considerarsi come bloccato.
Contattami per organizzare la tua quest di nutrimento.


 
Web  Top
view post Posted on 31/10/2019, 16:40
Avatar

Group:
Studente sotto Esame
Posts:
19,264
Location:
TARDIS

Status:


iJ8Te4i
La lezione di Astronomia del pomeriggio era di gran lunga una delle più belle in assoluto per Oliver; le Costellazioni brillavano al suo volere, l'equilibrio di astri e stelle si realizzavano e cristallizzavano al solo avvicinare degli occhi agli strumenti di routine, mentre poco distante - un paio di metri soltanto - il suo Lunascopio lo invitava allo studio delle fasi lunari. Era un via vai continuo di compiti, misurazioni, precisazioni, le une insieme alle altre, in una successione che spegneva la mente e favoriva la concentrazione più di quanto si potesse immaginare. Astronomia non era la materia in cui sapeva di essere preparato a spada tratta, c'era una venatura fisica, scientifica e matematica che rinnovava quotidianamente il suo peggior ostacolo, ma era di sicuro una delle discipline più congeniali al suo stato d'animo; e tanto bastava, lo sapeva, per esserne attratto come non mai. In più, c'era una promessa in ballo: ad un'ex Docente, a se stesso, perfino a suo zio. Senza dimenticare che tra tutti gli insegnanti al Castello, la sua passione per Miss McLinder non era sconosciuta: il giorno dell'equinozio della scorsa estate aveva un sapore tutto personale, al quale tuttora rimandava i pensieri più belli, e più intensi di pari passo. La campanella fu così sinistra da riportarlo con i piedi per terra, mentre Orione sfilava al suo sguardo minuto; pochi istanti dopo, il Caposcuola Grifondoro si dirigeva in modo deciso in un corridoio poco trafficato, meno del consueto di sicuro. Svoltò un angolo dopo aver recuperato un giornale di passaggio, abbandonato come carta spiegazzata e in parte bagnata di una goccia di caffè su uno dei davanzali delle finestre di quei dintorni. Si accorse subito di aver pescato una copia del Profeta e si ricordò con una fitta al cuore delle proposte di articoli musicali che ancora non aveva inviato in redazione. Stringendo i denti, infilò la gazzetta sotto braccio e finalmente si fermò di fronte un'armatura dall'aria comune, frivola, per nulla originale. L'attimo seguente, consapevole del passaggio segreto che la statua nascondeva, Oliver riuscì ad accedere al nascondiglio dei Gemelli Weasley. Un sorrisetto sul volto comparve di sfuggita, mentre il Mokessino già si apriva nel palmo della propria mano destra. «Hey, ragazzi! Sono io, Oliver.» Chiamò in fretta gli ex concasati e si ripromise di non impiegare più del dovuto da quelle parti: ancora non era sicuro di come quel luogo potesse restare dimentico al Custode, ma Gazza aveva occhi e orecchie dappertutto e un Caposcuola allo sbaraglio, preso in assalto, non sarebbe stata una piacevole considerazione. Non appena incontrati i Gemelli, avrebbe quindi richiesto quel Ciondolo della Fenice che aveva adocchiato da lungo andare. Fino a quel pomeriggio non aveva avuto la giusta moneta di scambio, non nella quantità necessaria all'acquisto. Dodici Gelatine d'Oro, tintinnanti e lucenti, avrebbero saputo fare così la differenza. Si augurò che tutto procedesse per il meglio, che l'acquisto andasse a buon fine. Se ne avesse avuto modo, avrebbe scambiato qualche chiacchiera di circostanza, amichevole come d'abitudine, con i due ragazzi conosciuti. «Prossima settimana ci saremo noi di Grifondoro di ronda da queste parti, porterò qualche Burrobirra!» Li avrebbe salutati al momento opportuno, un cenno del capo e via al pianoterra per la cena.

Semplice acquisto, mi ritengo servito solo per questa volta *fru [link].
 
Top
view post Posted on 8/11/2019, 19:11
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,915

Status:


Non era la prima volta che Oliver Brior si recava in quello che per molti studenti di Hogwarts era solo una leggenda. Non per lui. Si era mosso con sicurezza fino a trovare l’ormai familiare porta di solito nascosta da un’armatura di bronzo nei pressi della Torre di Astronomia. Con già in mente il fine di quella mini-spedizione, varcò la soglia e fu accolto con la familiarità che si riserva di solito ai clienti abituali.

“Oliver, è sempre un piacere!” esclamò uno dei gemelli, probabilmente George. Diede di gomito al fratello, Fred a questo punto. O George, se si vuole credere che i gemelli si fossero scambiati di posto e identità come era loro abitudine.
“Allora, cosa cerchi nel nostro fantastico antro?” continuò George, che sapeva bene quanto i pochi oggetti che offrivano fossero rari e ambiti. Alcuni studenti arrivavano a sottoporsi alle prove più assurde, per la loro ilarità, pur di metterci le mani sopra. L’ultima vittima - pardon, coraggiosa - era stata una ragazza Tassorosso del quarto anno che, in cambio di un ciondolo della nebbia, si era così gentilmente offerta di testare il loro modello migliorato di cannocchiale tirapugni. Ci dovevano lavorare ancora su. Fortuna che Madama Chips era brava a far ricrescere i denti.

Oliver, tuttavia, aveva la giusta moneta di scambio per risparmiarsi simili inconveniente.


“Dodici gelatine giuste giuste” contò Fred nel palmo della mano, mentre il gemello recuperava l’oggetto forse più costoso tra quelli che avevano a disposizione. “Vuoi che te lo incarto?” chiese.

“Certo che vuole, che figura ci facciamo se no?” lo rimbeccò il gemello, facendo comparire una carta regalo decorata a stelline e muffole pigmee viola con uno svolazzo della bacchetta. Ne avvolse prontamente il ciondolo e lo diede a Oliver.

“Sì, delle Burrobirre sarebbero fantastiche” approvò la promessa del Caposcuola Grifondoro. “Tu sì che sai come divertirti!” aggiunsero all’unisono.

“Allora ti aspettiamo!” lo salutarono infine.



Acquisto confermato
 
Web  Top
view post Posted on 29/4/2020, 20:38
Avatar

We are all immortal until proven otherwise

Group:
Caposcuola
Posts:
4,837

Status:


«Bonjour!»

La testolina biondo platino del Prefetto rosso-oro sbucò dalla porticina del negozio clandestino. Si fece largo nella stanzetta, cercando di non inciampare fra gli scatoloni, e si guardò attorno piuttosto incuriosita. Mille voci, fra i suoi concasati e non, le avevano sussurrato di quel luogo nascosto agli occhi degli insegnanti. Proprio quella caratteristica l'aveva attratta come una falena a un lampadario, e ovviamente non per il ruolo che ricopriva. Il suo spirito un tantinello insofferente nei confronti delle regole aveva fatto sì che la trovasse una succulenta novità, per non parlare dell'aver finalmente capito a cosa diamine servissero quelle caspita di gelatine d'oro che le rifilavano sempre dai Tiri Vispi e da Zonko.

«Direi che questa è proprio un'ottima trovata, ragazzi! Vediamo un po' che avete qui...»

Fra le varie cianfrusaglie esposte, alcuni oggettini spiccavano per le loro interessanti caratteristiche. Stentava a credere che Sinister non avesse mai riflettuto sulla possibilità di mettere le sue zampacce da tirchio sui prodotti Weasley. Ovviamente non gliene aveva mai sentito parlare e ciò, in base alla sua conoscenza del vecchio, voleva dire solo due cose: o non li conosceva o i gemelli si erano rifiutati di avere a che fare con quel gibboso puzzolente. Essendo più che garantita la notorietà del loro marchio, le sembrava più veritiera la seconda possibilità.

«Be', credo che mi porterò a casa questa bella Pelliccia dello Yeti. Dieci gelatine, non è vero?»

Una strizzata d'occhio, una di mano, e li avrebbe salutati, certa del fatto che prima o poi avrebbe fatto ritorno in quel pertugio della Torre di Astronomia.




Una Pelliccia dello Yeti, se non si era capito!

 
Top
view post Posted on 30/4/2020, 11:11
Avatar

Il Fato

Group:
Master
Posts:
9,193

Status:


6pmtWBm
Una giornata qualsiasi, un po' anonima e un po' astratta, una tra le tante, non di certo una tra le migliori. Nella routine che governava il Castello di Hogwarts, si inseriva una coppia da scoppio - due fratelli, gemelli di natura, per giunta più apprezzati, conosciuti e in voga di tanti altri bellimbusti. Avevano un commercio particolare, uno di quelli importanti, e continuavano in quel modo ad attirare l'attenzione di tanti abitanti, lì nella Scuola. C'erano stati studenti, tanti studenti; c'erano stati però anche Docenti, e qualcosa suggeriva che prima o poi avrebbero ricevuto l'onorevole visita del buon, vecchio Al. Impegnati com'erano con l'ultima invenzione, tanto George quanto Fred risultavano più sovrappensiero del previsto; non si accorsero di un'altra cliente né riuscirono a sentire fin da subito la prima frase. L'armatura era passaggio ormai familiare per molti, e chi sapeva cercare - era scontato - sapeva anche trovare. Una tavola imbandita di bottiglie e bottigliette, tra ampolle e mini-calderoni in ebollizione, con un fuoco scoppiettante sotto la struttura più semplice. Un topolino, per metà tale e per metà tempestato di brillanti sulla coda, guizzò via da una serie di libri e carta pergamena, proprio lì sulla scrivania d'eccezione. Zampettò fino alla nuova arrivata e si fermò ai suoi piedi, il musetto già verso l'alto - perfino i baffi, lunghi e robusti, erano luminosi come un gioiello. C'era qualcosa che non andava, ma il topolino fuggì via non appena i Gemelli furono richiamati per la seconda volta. Fred fu il primo a parlare, e via George in successione - una scenetta deliziosa, tanto speciale. «Ohohoh»
g1rmcBF
Annuì, divertito. «Ohohohoh» «Prefetto Bell» «Puoi ben dirlo
«Bell e bella, di nome e di fatto
«Pelliccia, dici?»
«Oh Fred, non sarà mica per quel Tassetto.»
«Le voci girano, Bellezza.»
«Pelliccia sia, per riscaldarti nelle notti d'amore.»
«Ma-» «C'è sempre un ma»
George sorrise, portandosi dietro il banchetto confusionario; un colpetto di bacchetta e la Pelliccia fu tra le mani di Casey, così come le Gelatine furono in quelle del giovane Weasley. Recuperò una boccetta, una tra le tante lì sulla tavola di esperimenti, e la offrì al volo - in lancio - alla ragazza, assicurandosi che l'altra la recuperasse per bene. Al suo interno, c'era quella che sembrava essere una poltiglia gialla, come fiori. «Apri la boccetta al Quarto Piano, e scappa via.»
«Diciamo solo che abbiamo un conto in sospeso.»
«Se lo fai, al prossimo acquisto una Gelatina in meno per te.»
Un occhiolino, un invito ad uscire con la boccetta tra le mani.
Tutto qui, niente di più. Fidarsi era bene, non fidarsi era meglio?

Se dovessi mai voler procedere, batti un colpo alla casella. *opsy opsy
 
Web  Top
view post Posted on 14/9/2020, 08:58
Avatar

VII Anno

Group:
Grifondoro
Posts:
3,115

Status:


CITAZIONE (Nathan Scott @ 29/7/2019, 21:24) 
Erano mesi ormai che la presenza del mago fra i corriodio del castello poteva essere annoverata fra gli eventi più unici che rari, eppure quella scuola poteva ancora donargli tanto, infinito sapere, conoscenze convenienti e in quel preciso momento anche oggetti magici introvabili nel mondo magico. Anni fa entrò nella porticina nei pressi della torre di astronomia, proprio la torre della sua casata, quella porticina nascosta, quasi introvabile che racchiudeva la possiblità di baratti degni delle migliori botteghe di Diagon.
-Ne è passato di tempo.. Sono qui per uno scambio, vorrei questi due oggetti- li aveva già adocchiati tempo addietro ma in quell'occasione non aveva la merce desiderata dai gemelli.. -a quanto ricordo è questo ciò che volete- disse poggiando sul tavolo un sacchetto ricolmo di gelatine d'oro

gli oggetti sono Bracciale di Damocle e Pelliccia dello Yeti.

Ho fatto acquisi ai tiri vispi e da zonko ma attendo risposta.

OFF: Ora il pg è attivo, ripropongo il vecchio post di acquisti fru
 
Top
view post Posted on 27/9/2020, 20:27
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,915

Status:


Guarda cosa abbiamo qui, Fred.
Carne fresca!
I gemelli Weasley, indaffarati a trafficare con qualche diavoleria che il mercato non era ancora pronto a comprendere, riuscirono a trovare un istante per accogliere un potenziale acquirente. Ovviamente ironizzavano, si poteva dire tutto di Nathan Scott, tranne che fosse un volto nuovo nel Castello. I due gli si avvicinarono, constatando con un certo orgoglio che già aveva le idee chiare.
Ottima roba quella.
Tranne quando le assaggi.
Mentre uno dei due - chi fosse chi sarebbe stato difficile da intuire perfino per la loro mamma - sfilava dal palmo del Grifondoro le dodici gelatine dovute, l’altro recuperava gli articoli indicati. Un piccolo balzo tutt’altro che aggraziato e fu da Scott.
Ecco a te.
Dieci e dodici, mica male come prezzo, vero? Questa ti fa sembrare il principe delle nevi! E questo il principe degli incantatori!
Prima lo studente si aggiudicò la pelliccia, poi subito dopo il bracciale. Ventidue gelatine, e c’era chi andava in giro a blaterare non fosse un importo onesto. Quella roba mica te la lanciava addosso il Platano Picchiatore!
Se fino a quel momento tutto era filato liscio, non si poteva certo pretendere che sarebbe stato così per sempre. Neanche il tempo di girare i tacchi e il maturando venne richiamato all’ordine.
Quattro gelatine extra se registri Albus Peverell ammettere che tifa i Kenmare Kestrels. Sai che scandalo? Abbiamo fatto una scommessa. Io dico che è così. Io che nemmeno si ricorda com’è fatta una scopa.
In un attimo Nathan si ritrovò in mano una scatoletta scura più piccola del suo palmo. Sulla superficie liscia un bottone rosso. Nessun microfono in vista.
Attenzione bello, schiacci e hai solo dieci secondi. Giusto il tempo di una battuta.
Probabilmente c’era qualcosa sotto. Impossibile sapere se fosse solo curiosità.

Eccomi qua, grazie per la pazienza!
Se ti va di tentare la sorte fammi sapere
 
Web  Top
view post Posted on 1/8/2023, 19:21
Avatar

Triste, come chi ha perso il nome delle cose.

Group:
Negoziante
Posts:
880
Location:
Cioccolatino Amarena Mostarda Idromele Lampone Limone Oreo

Status:


CodiceLa giornata di shopping si concludeva con una capatina nel Negozietto Clandestino. Dietro l'armatura che celava la porta d'ingresso si nascondevano le meraviglie per cui Camillo aveva fatto un grosso acquisto ai Tiri Vispi.
Al suo ingresso si guardò intorno alla ricerca di qualche – due, solitamente – figura familiare. L'aria stanca, ma la meraviglia nello sguardo.
Già era stato cliente di quel negozietto in passato e si era portato a casa un ciondolo che, salvo qualche disavventura, gli era tornato utile in svariate occasioni. Gli tornò alla mente l'Ungaro Spinato, unica creatura che – metti perché era proprio un drago – non si era cagato di striscio gli effetti dell'accessorio; poi un altro paio di sciocchezze bypassabili da qualche sospiro di disappunto. Nel complesso non l'avrebbe definito "scadente", anzi. Però quello aveva e quello l'aveva portato a desiderare il resto della merce contrabbandata in loco, ansioso di scoprire cosa sarebbe potuto andare storto anche con quelli. Magari un bracciale di Damocle inceppato, magari una pelliccia che si spelacchiava.
Anche se l'ultima visita ai Gemelli era datata diversi anni addietro, ancora ricordava quali fossero gli articoli che desiderava, così come il loro prezzo. In pratica, escluso il Ciondolo della Fenice, gli mancava tutto. E tutto avrebbe comprato.
Nella mano teneva saldo un sacchetto vellutato, gonfio delle 43 gelatine che gli sarebbero servite per pagare il resto della collezione, se i prezzi non erano cambiati dalla sua ultima visita.
Mosse qualche passo all'interno dopo essersi chiuso la porta alle spalle, e, se avesse trovato qualcuno – presumeva i Gemelli, ma guai a dar qualcosa per scontato quando si aveva a che fare con loro – lo avrebbe salutato cordialmente. O li avrebbe salutati cordialmente. Tanto, si era detto, anche lui era in vena di sciocchezze, in perfetta sintonia con l'umore generale della baracca.
«Ho 43 Gelatine, meno il ciondolo della fenice che già ho, prendo tutto il resto». Avrebbe poi spiegato, senza perdersi tanto in chiacchiere. Completare la collezione, ecco cosa voleva davvero, il resto contava poco.
Ultimo acquisto del giorno. Ultimo acquisto del giorno. Continuava a ripetersi. Poi dopo cena si sarebbe ficcato a letto. Magari con il ricordo di qualche risata strappata dalle due simpatiche teste rosse, o chi per loro, mica pretendeva fossero sempre presenti.

Acquisto:
– Tutto, tranne il Ciondolo della Fenice. Spero di aver fatto i conti giusti con le gelatine.
– Le 43 Gelatine le ho ottenute qui (click!)

Grazie a chi mi aggiornerà :<31:

 
Top
view post Posted on 7/8/2023, 16:07
Avatar

Il Fato

Group:
Master
Posts:
9,193

Status:


E invece i Weasley erano presenti. Pareva, in effetti, non avessero altro da fare che presiedere quel misterioso angolo del castello —sempre in vena di farsi beffe alle spese del malcapitato di turno. Per fortuna Camillo era ormai uno di famiglia.

«E tu chi sei!?»
«Già, chi sei?»

Due facce sbigottite vennero appuntate sull'olandese, che intanto aveva fatto capolino nel negozio clandestino con la rilassatezza di chi aveva già fatto affari coi gemelli e aveva superato indenne la prova. Eppure, né il gemello 1 né il gemello 2 stava dando segno di riconoscerlo.
Gli si pararono entrambi davanti, spalla a spalla, a braccia conserte e gambe larghe. Intimidatori, quasi.

«Non ci piacciono i ficcanaso»
«Questo è un posto esclusivo»

Fred mise mano alla bacchetta, o forse era George. Non importava più perché anche l'altro fratello si armò subito dopo. Coordinati, levarono un braccio ciascuno, del tutto intenzionati a scaricare il loro repertorio magico sul "cliente".
«Ho 43 Gelatine, meno il ciondolo della fenice che già ho, prendo tutto i—»

«Camillo Breenbergh!!»
«Vecchio volpone, come stai?»
«Quanto è passato? Sei irriconoscibile»
«Tu l'avevi riconosciuto, George?»
«Neanche per idea, Fred»

Al solo menzionare il vil denaro (o un surrogato dolciario che proponevano loro), Fred e George parvero trasformarsi in persone del tutto nuove. Le bacchette fecero la loro scomparsa, rimpiazzate da sorrisi larghi e pacche sulle spalle a Breendbergh.

«Fallo respirare, George. Parlava di lasciarci un bel gruzzolo»
«Ho sentito anche io, Fred. "Tutto il resto", ha detto»
«Vuole mandarci fuori dal giro!»
«Sarebbe il caso di tirar fuori qualche altro asso dalla manica, tipo tusaicosa del tusaicosa che va a tusaicosa»
«Ben detto, ma non parliamone davanti al nostro amato cliente»


Si dettero una calmata entrambi, poi contarono una a una tutte le gelatine d'oro che Camillo aveva portato; solo quando ebbero contato, e ricontato, gli mostrarono tutta la merce con uno svolazzo della mano.

«Tutto tuo, Camillo Breendbergh. Speriamo di rimanere in affari»
«Magari per il tusaicosa del tusaicosa che va a tusaicosa»

Ma, a quel punto, si erano già di nuovo dimenticati di lui.


Negozio svaligiato con successo.
 
Web  Top
207 replies since 13/1/2011, 23:23   5312 views
  Share