| chiedo perdono per il post lungherrimo xD
Il caposcuola sembrò divertito dalla sua domanda, forse stava inquadrando Mya come una ragazzina che per anni aveva vissuto fuori dal mondo. E realmente era così. A Inis Mor, l'isola dove era nata e cresciuta, vivevano tantissimi maghi dalle storie più svariate. Incrociandoli nei vicoli Mya ne aveva sempre osservato i sorrisi tristi, come di gente cui fosse stata strappata via la propria realtà. Molti raccontavano di famiglie distrutte, altri di esser sopravvissuti a gravi tragedie, altri di essere stati malamente allontanati dalla comunità magica. Quell'isola era diventata alla fine il porto tranquillo di tutti i maghi reietti e non considerati dell'inghilterra, e con la dolorosa realtà sembrava essersi allontanata anche la sofferenza. Per cui tante notizie non arrivavano agli isolani, molte invece di bocca in bocca si trasformavano mutando completamente la loro forma.
La giovane tassa osservò il caposcuola aprire un cassetto e da esso ne uscì una sgualcita copia di giornale, doveva avere qualche anno, a giudicare dagli angoli ingialliti. Quando la ebbe sotto agli occhi Mya iniziò la lettura, lì dentro avrebbe trovato le risposte... *...un agguato dell'Oscuro Signore* Quel nome, per quanto Mya non ne considerasse il valore, riecheggiava nella sua mente. Timore, dalla bocca delle persone, orrore negli occhi di chi ne raccontava i terribili atti, per lei restava un mistero.*...Dalla terra fuoriescono, come lava incandescente dalla bocca del vulcano, dei vermi... BLEAH! che schifo...* Non riuscì a trattenere un'espressione di disgusto allo stato puro, già erano vomitevoli a dimensione di una penna figuriamoci simili ad armadi. *Mangiamorte...Auror..maghi morti nella calca* Un groviglio di sensazioni strane vorticavano nella mente della giovane, come se stesse leggendo di una favola lontana, di qualcosa di non reale. Eppure era veritiero, letto in quelle poche righe e confermato dalle precedenti parole del caposcuola. Il mondo magico sembrava avvinto da queste due forze contrastanti, definite molto superficialmente il bene e il male. Ma cosa significavano davvero per lei? - E' accaduto davvero? Io non ne sapevo niente...nella mia isola girano poche notizie e mio padre... - si interruppe un momento, osservando l'immagine di un uomo dal volto coperto che teneva sotto tiro un giovane giocatore di quidditch. L'immagine si interrompeva per riprendere il suo moto continuo, cosa era accaduto infine a quel giovane? Richiuse il giornale porgendolo nuovamente al caposcuola. - ...lui non mi parla facilmente di certi argomenti - concluse tornando seduta sulla poltroncina, mentre la mente vagava alla ricerca di un ricordo.
"Ci sono cose che imparerai col tempo, alcune faranno male, altre porteranno con sè la sofferenza...ma tu saprai scegliere la giusta strada piccola mia, non farti piegare da nessuno e combatti per ciò in cui credi"
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