Bacheca Hogsmeade, Hogsmeade per gli Studenti del I Anno

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view post Posted on 8/12/2022, 10:57
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Di sole e di gatti

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Amelia Gin Moonword

studentessa |12 anni | I anno | Corvonero


Quella mattina Gin si era svegliata prestissimo: aveva appuntamento con Jean per andare ad Hogsmeade a fare acquisti. Le aveva cortesemente chiesto di accompagnarla qualche giorno prima poiché, essendo ancora al primo anno, non poteva andare da sola. Certo, non poteva andarci per piacere, mentre ci andava abitualmente per recarsi al suo lavoro presso il pub Testa di Porco.

Quella mattina, dunque, Gin si stava vestendo, con una bella sciarpa spessa di lana, risalente al Natale precedente e un bel paio di guanti invernali bianchi.


“Ci vediamo più tardi ad Hogsmeade, se mi vuoi raggiungermi per i pacchetti” disse Gin al suo gufo Ka, mentre gli lasciava un biscottino sul davanzale della finestra aperta, dove si trovava l’animale.

Scese le scale del dormitorio e della torre in cui si trovava la Sala Comune Corvonero e camminando velocemente raggiunse l’ingresso dove trovò Jean ad aspettarla.


“Ciao” le disse rivolgendole un ampio sorriso “grazie per accompagnarmi. Sì sono pronta!”. Detto questo si avviò con Jean verso il villaggio.



PS: 117 | PM: 51 | PC: 51 | EXP: 4




© Gaelle


 
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view post Posted on 11/12/2022, 15:59
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Edmund aveva sentito molto parlare di quel luogo, ambiente sicuramente degno di nota e di interesse, oltre che immensamente utile ai fini delle proprie ricerche; sebbene lo infastidisse ammetterlo, aveva dovuto constatare che persino la primina Amelia, tra gli altri, ne conosceva l'esatta collocazione nel villaggio magico di Hogsmeade, fatto che contribuiva a consolidare in lui l'amara tesi che doveva essere l'unico Corvonero a ignorare quell'informazione. Era vero che Amelia lavorava proprio ad Hogsmeade come garzona, tuttavia, in ogni caso, a questa sua mancanza si sentiva di dover in qualche modo porre rimedio. Edmund ad Hogsmeade vi era stato una sola volta, con Helena, in occasione della festa di Halloween, un'occasione che gli era stata preziosa per farsi un'idea della geografia del piccolo borgo: ne aveva memorizzato alcuni scorci, ammirato le vetrine, notato le luccicanti insegne, osservato i colori e le tinte. Tuttavia la sua conoscenza si limitava essenzialmente alla lunga via principale che da Hogwarts lo aveva condotto ad Hogsmeade, e anche di quest'ultima, la sua era una conoscenza frammentaria e piuttosto superficiale; difficilmente sarebbe riuscito al primo tentativo a ritrovare il negozio di dolciumi di cui ricordava ogni aspetto della coloratissima vetrina e altrettanto difficilmente sarebbe riuscito a orientarsi da solo tra quel groviglio di viottoli che avvolge il borgo.

Farsi accompagnare poteva non essere quindi una cattiva idea visto che ogni volta che aveva provato a farsi dare indicazioni, qualunque Corvonero interpellato, anziché dargli l'esatta sequenza di svolte a destra e sinistra, si ostinava a riferirsi a punti di riferimento che Edmund non aveva e non poteva aver affatto presenti. Cosa c'era di così difficile nel disegnare una mappa del borgo e tracciargli il percorso? Nulla apparentemente, eppure nessuno pareva essere disposto a fargli la cortesia di accontentarlo. Aveva perciò iniziato ad accarezzare l'idea di accettare la proposta di Amelia; quando la sentì confabulare con la prefetta Jean in sala comune, per accordarsi sulla gita ad Hogsmeade l'indomani, dopo aver fatto mente locale su quanti compiti gli mancassero per i giorni successivi, attese le due ragazze finissero di parlare e si avvicinò alla più giovane delle due.


«Ciao, accetto, vengo anch'io con voi se per te va bene.»


Sapeva che sarebbero partite di primo mattino, si recò quindi molto presto in sala Grande per la colazione dove vi rimase a leggere il giornale fino allo scoccare delle 8,30; si infilo il pesante cappotto dell'uniforme e uscì rapidamente dalla sala Grande giusto in tempo per vedere le due incamminarsi verso il grande portone d'ingresso.
Quando le scorse, accelerò il passo per raggiungerle e si accodò a loro; le avrebbe seguite silenziosamente senza disturbarle, ne avrebbe così approfittato per guardarsi attorno e studiare un po' meglio la strada per Hogsmeade, ben illuminata dalla chiara luce del sole mattutino.


 
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view post Posted on 21/9/2023, 23:50
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Weave, weave the sunlight in your hair...

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Haru si strinse nel suo cappotto preferito, un lungo trench svolazzante color sabbia che le arrivava ben sotto le ginocchia. L’aveva infilato di corsa cinque secondi esatti prima di lanciarsi a perdifiato dalla sua stanza verso l’ingresso del Castello. *Non perché fosse in ritardo, no.* Era semplicemente impaziente di partire all’avventura. Vibrava visibilmente dalla voglia di partire all’avventura.

Ancora non poteva credere al fatto di aver finalmente preso il coraggio a due mani per chiedere il permesso di andare a curiosare ad Hogsmeade a Camille, il Prefetto Tassorosso dagli occhi espressivi e vivaci.

La giornata da lei prescelta –insolitamente assolata nelle ore mattutine– si era rinfrescata sensibilmente ora che cominciava a volgere più verso il suo termine. Tuttavia, i raggi del sole continuavano a lambire il suo viso, delicati e carezzevoli.

Da poco arrivata ad Hogwarts, Haru già fremeva dal desiderio irresistibile di esplorare da cima a fondo non solo il Castello, ma anche i suoi pittoreschi dintorni.
*A Hogsmeade avrebbe visitato quanti più negozi possibile*, decise. Di destinazioni precise neanche l’ombra, proprio come piaceva a lei. Annuì tra sé e sé, raggiante. Fossetta e tutto.

Non vedeva l’ora di poter vagabondare liberamente per le vie del sobborgo magico, lo sguardo traboccante delle mille meraviglie in cui non dubitava di imbattersi. L’attesa le sembrava infinita. Quando alzò gli occhi, scorse Camille arrivare proprio in quel momento. Il sorriso della ragazzina si fece ancora più profondo.
“Oh, ciao!”, trillò entusiasta verso il Prefetto, quasi dimentica della sua usuale timidezza di fronte alla grandiosa prospettiva di una gita fuori porta.

uscita concordata in privato con la dolce Camille :fru:
 
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view post Posted on 22/9/2023, 15:20
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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Le lezioni sono appena terminate e, come in molte altre occasioni da quando sono Prefetto, mi sono assunta il compito di accompagnare i più piccoli al pittoresco Villaggio di Hogsmeade. La giornata non poteva essere delle migliori, il delicato sole autunnale che fa capolino e rende il clima ideale per una bellissima passeggiata pomeridiana. E poi ho proprio bisogno di respirare aria fresca, sono stanca per oggi di annusare quella stantia delle aule polverose. Potrei persino decidere di passare a vedere come se la passa la mia collega da Zonko, sia mai mi trovi costretta a salvarla dalla valanga di guai causati da T.J..
Lascio il materiale scolastico in dormitorio, mi tolgo la divisa in favore di qualcosa di decisamente più comodo e fresco ed ecco che sono pronta. Mentre attraverso la Sala Comune, sento una voce che chiama il mio nome.
«Dimmi, Abigail.» mi fermo davanti all’ingresso, lo sguardo rivolto alla bionda seduta su una delle poltrone.
«Per caso stai andando ad Hogsmeade?» chiede, la fronte aggrottata con fare curioso.
«Sì, ho alcuni studenti da accompagnare, perché?» non sono certa di voler conoscere la risposta, ma ormai è troppo tardi per ritrattare ciò che è fuoriuscito dalla mia bocca.
«Oh niente di particolare, mi servirebbero alcuni biscotti…» si ferma un istante, l’espressione che diventa pensierosa, come se stesse cercando le parole giuste «…Ali di Cupido, ecco.» annuncia soddisfatta.
«E cosa dovresti farci, di grazia?» domanda sbagliata, impara a farti gli affaracci tuoi una buona volta Donovan.
«Io e il mio ragazzo festeggiamo l’anniversario, potrebbero essere utili per, ecco…creare atmosfera il tono risulta malizioso, forse fin troppo per i miei gusti. La interrompo subito e in modo brusco, sul volto una smorfia piuttosto esplicita. Non m’interessano ulteriori dettagli, meno so meglio sto a dirla tutta.
«Va bene, vedo se riesco a procurarmene almeno un vassoio per due persone allora.» felice che io abbia acconsentito senza protestare, mi allunga una manciata di galeoni per coprire le spese. Gli infilo nella tasca dei pantaloni, uscendo poi in fretta e furia. Probabilmente sono già in ritardo, il passo si fa svelto e frenetico. Quasi corro lungo il corridoio al piano terra, tanto che Gazza mi lancia dietro qualche impropero mentre lo supero senza badare alla sua presenza. Gli sento disperdersi alle mie spalle, agli occhi di un osservatore esterno potrebbe sembrare una scenetta abbastanza comica. Quando raggiungo l’atrio sono le 17:00 precise, l’orologio della torre suona i suoi mancabili rintocchi richiamando l’attenzione di tutta Hogwarts. Permetto al battito cardiaco e al respiro di tornare a livelli accettabili, dopodiché mi guardo attorno in cerca della giovane primina con cui ho appuntamento. Quando la individuo mi avvicino con il mio solito sorriso stampato in volto, la mano destra si agita in un saluto amichevole.
«Ciao cara, sei pronta?» le chiedo con gentilezza, cercando di metterla a suo agio «Spero di non averti fatto aspettare troppo, in caso contrario t’indicherò il colpevole da rimproverare!» sono ironica ovviamente, lo confermo riservandole un occhiolino «Quando vuoi possiamo andare, il ritrovo per il ritorno come di consueto è alle 18:00 davanti al negozio di Mielandia!» le spiego, raccomandandole infine di essere puntuale. Allargo il braccio sinistro, invitandola ad oltrepassare il pesante portone per anticiparmi alla volta della sua prima emozionante avventura nel sobborgo magico. Mi auguro di cuore si diverta, ricordo con gioia io stessa la prima gita: i negozi, i profumi, le luci, ogni stimolo sensoriale dovuto alle novità è ancora impresso con gioia nella mia mente.

Camille Donovan | Hufllepuff Prefect | 15 y.o







Eccomi qui cara, corri pure all'avventura tra le vie di Hogsmeade :secret: :<31:
 
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123 replies since 27/6/2011, 10:15   4333 views
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