Le lezioni sono appena terminate e, come in molte altre occasioni da quando sono Prefetto, mi sono assunta il compito di accompagnare i più piccoli al pittoresco Villaggio di Hogsmeade. La giornata non poteva essere delle migliori, il delicato sole autunnale che fa capolino e rende il clima ideale per una bellissima passeggiata pomeridiana. E poi ho proprio bisogno di respirare aria fresca, sono stanca per oggi di annusare quella stantia delle aule polverose. Potrei persino decidere di passare a vedere come se la passa la mia collega da Zonko, sia mai mi trovi costretta a salvarla dalla valanga di guai causati da T.J..
Lascio il materiale scolastico in dormitorio, mi tolgo la divisa in favore di qualcosa di decisamente più comodo e fresco ed ecco che sono pronta. Mentre attraverso la Sala Comune, sento una voce che chiama il mio nome.
«Dimmi, Abigail.» mi fermo davanti all’ingresso, lo sguardo rivolto alla bionda seduta su una delle poltrone.
«Per caso stai andando ad Hogsmeade?» chiede, la fronte aggrottata con fare curioso.
«Sì, ho alcuni studenti da accompagnare, perché?» non sono certa di voler conoscere la risposta, ma ormai è troppo tardi per ritrattare ciò che è fuoriuscito dalla mia bocca.
«Oh niente di particolare, mi servirebbero alcuni biscotti…» si ferma un istante, l’espressione che diventa pensierosa, come se stesse cercando le parole giuste
«…Ali di Cupido, ecco.» annuncia soddisfatta.
«E cosa dovresti farci, di grazia?» domanda sbagliata, impara a farti gli affaracci tuoi una buona volta Donovan.
«Io e il mio ragazzo festeggiamo l’anniversario, potrebbero essere utili per, ecco…creare atmosfera.» il tono risulta malizioso, forse fin troppo per i miei gusti. La interrompo subito e in modo brusco, sul volto una smorfia piuttosto esplicita. Non m’interessano ulteriori dettagli, meno so meglio sto a dirla tutta.
«Va bene, vedo se riesco a procurarmene almeno un vassoio per due persone allora.» felice che io abbia acconsentito senza protestare, mi allunga una manciata di galeoni per coprire le spese. Gli infilo nella tasca dei pantaloni, uscendo poi in fretta e furia. Probabilmente sono già in ritardo, il passo si fa svelto e frenetico. Quasi corro lungo il corridoio al piano terra, tanto che Gazza mi lancia dietro qualche impropero mentre lo supero senza badare alla sua presenza. Gli sento disperdersi alle mie spalle, agli occhi di un osservatore esterno potrebbe sembrare una scenetta abbastanza comica. Quando raggiungo l’atrio sono le 17:00 precise, l’orologio della torre suona i suoi mancabili rintocchi richiamando l’attenzione di tutta Hogwarts. Permetto al battito cardiaco e al respiro di tornare a livelli accettabili, dopodiché mi guardo attorno in cerca della giovane primina con cui ho appuntamento. Quando la individuo mi avvicino con il mio solito sorriso stampato in volto, la mano destra si agita in un saluto amichevole.
«Ciao cara, sei pronta?» le chiedo con gentilezza, cercando di metterla a suo agio
«Spero di non averti fatto aspettare troppo, in caso contrario t’indicherò il colpevole da rimproverare!» sono ironica ovviamente, lo confermo riservandole un occhiolino
«Quando vuoi possiamo andare, il ritrovo per il ritorno come di consueto è alle 18:00 davanti al negozio di Mielandia!» le spiego, raccomandandole infine di essere puntuale. Allargo il braccio sinistro, invitandola ad oltrepassare il pesante portone per anticiparmi alla volta della sua prima emozionante avventura nel sobborgo magico. Mi auguro di cuore si diverta, ricordo con gioia io stessa la prima gita: i negozi, i profumi, le luci, ogni stimolo sensoriale dovuto alle novità è ancora impresso con gioia nella mia mente.
Camille Donovan | Hufllepuff Prefect | 15 y.o