| Le risate di Rob finirono improvvisamente, ma con loro svanì anche la voce, il Silencio castato da Henry era stato impeccabile. Rimase però deluso dall'effetto, era convinto che forse sarebbe cessata la voce, ma che l'avversario fosse comunque preso da risate isteriche, seppur silenziose, aveva fallito, ma solo in parte, l'avversario era rimasto senza voce e non poteva utilizzare incantesimi, almeno per un po' di tempo. Tuttavia anche lui era rimasto colpito dall'avversario, un incanto gambemolli, niente di eccezionale, ma ora aveva chiare difficoltà nel reggersi in piedi. Scivolò cadendo a terra, maledetta fattura, le gambe non volevano saperne di rimanere rigide. Stimò che l'incanto che lo aveva colpito non fosse di straordinaria potenza, in poco tempo avrebbe ripreso a pieno l'utilizzo delle gambe, senza dover ricorrere a controincantesimi vari, avrebbe sfruttato quel poco tempo in più che stava guadagnando per colpire l'avversario. Lo cercò con gli occhi, era di fronte a lui, nonostante Henry avesse difficoltà a reggersi in piedi era lucido e determinato, inoltre l'avversario non aveva possibilità di nascondersi in poco tempo, se non dietro alla lavagna che come già aveva constatato non forniva un ottimo riparo, anzi, lasciava scoperte molte parti del corpo e poteva essere addirittura pericolosa in quanto ruotava su sè stessa. Era quindi sotto tiro, inoltre non poteva contrattaccare, gli incantesimi non verbali erano veramente troppo per un ragazzino che aveva iniziato da poco la scuola, proprio come lui.
Osservò la lavagna e il pezzo mancante che poco prima era saettato verso di lui colpendolo alla testa, eggià, quella lavagna stava creando più problemi che altro, ma in fondo era stato solo Rustor a subirli, perchè diavolo quel maledetto avversario non avrebbe dovuto saggiarne il legno? Beh, sarebbe stato scortese non condividere la sfortuna portata da quell'oggetto con il suo compagno di casata, forse anche lui voleva provare quanto massiccio era il suo legno. Decise quindi di ritentare con un incanto che poco prima gli aveva evitato di prendere l'intera lavagna in testa, anche se non era funzionato a dovere; ma in quell'occasione aveva anche contribuito la reazione dell'avversario, che però adesso era totalmente inoffensivo. Doveva ritentare, non ne sarebbe rimasto deluso. Raccolse ogni briciola di determinazione e concentrazione ignorando la consistenza gelatinosa delle gambe, poi puntò la bacchetta in betulla verso la lavagna ed enunciò con tono chiaro e forte:
-Oppugno!-
Poi spostò la bacchetta verso Rob, sentì l'influsso magico che si concentrava nella mano sinistra e poi nel nucleo di capelli di veela e ali di fata. La bacchetta iniziò a fremere, l'anima magica nel proprio corpo si unì con quella della bacchetta, Henry sorrise, quel duello procedeva bene, era felice, e, cosa più importante, stava superando sé stesso migliorando di colpo in colpo, di incantesimo in incantesimo.
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