Henry Rustor vs Rob Silente

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covetousgabry
view post Posted on 3/12/2011, 13:46




Chiedo scusa, potevo postare prima, ma non mi ero reso conto che Rob aveva postato dato che ha solamente modificato il post

L'idea dell'Oppugno era buona, ma purtroppo Henry non aveva calcolato la determinazione avversaria. Rob era pur sempre un Tassorosso, e proprio come Rustor, era caratterizzato da una forte voglia di migliorarsi e agire sempre nel migliore dei modi onestamente. Forse quell'assalto a mani nude non era il massimo per quanto riguarda la classe, ma di certo non era fuori regolamento, almeno per quanto Henry potesse ricordare. Insomma, doveva liberarsi da quella fastidiosa situazione senza potersi affidare a giudizi dell'arbitro, se la doveva cavare da solo.
La lavagna atterrò sui due provocando ad entrambi un forte dolore, sebbene attutito dal corpo dell'amico Tassorosso. Ora però era schiacciato da molti Chili, doveva pensare a qualcosa, e anche subito, o Rob avrebbe avuto il tempo di disarmarlo alla vecchia maniera, quella più brutale.

Venne subito attaccato alla mano destra, se ne chiese il motivo, era mancino, la bacchetta era nell'altro braccio. Poco male, il tempo che l'avversario immobilizzava il braccio destro sarebbe stato utile ad Henry per liberarsi da quella morsa, pensò di riutilizzare l'Oppugno, ma purtroppo non funzionava con gli esseri umani, inoltre aveva già usufruito troppo di quell'incanto, il fato probabilmente si era ormai annoiato e avrebbe inventato un metodo per farlo fallire. Doveva pensare a nuove alternative, nuovi incantesimi, era solo al primo anno, ma era abile e capace, poteva uscire da quella situazione in mille modi diversi, ma solo pochi gli avrebbero permesso di rimanere quasi totalmente illeso.

Probabilmente la voce dell'avversario sarebbe presto tornata, doveva sfruttare quei pochi secondi rimasti per colpirlo e allontanarlo da lui, disarmarlo era un idea, ma sarebbe rimasto sopra di lui, con la lavagna, erano troppo pesanti ed Henry se n'era accorto, le gambe iniziavano a formicolare leggermente, doveva liberarsi, e in fretta. Rielaborò di nuovo tutte le lezioni di Difesa contro le Arti Oscure, lezioni nelle quali aveva imparato molti incantesimi, e tutti gli erano stati utili in quel duello, anche stavolta avrebbe trovato qualcosa, ne era certo.


*Dunque, Epelliarmus no, il Rictusempra è inutile, il Flipendo... Giusto, un Flipendo potrebbe aiutarmi!*

Il braccio sinistro era fortunatamente ancora libero, e, prima che Rob lo attaccasse, iniziò a farlo ruotare in senso antiorario. Tentò, nonostante la situazione difficile, di rendere le rotazioni fluide e decise. Dopo aver compiuto 3 cerchi fermò la bacchetta, la puntò verso Rob ed enunciò, alzando la voce il più possibile – Flipendo!-. Con un po' di fortuna l'avversario sarebbe rimasto colpito dall'incantesimo e sarebbe stato balzato via con la lavagna liberando Henry da quella assillante presa, inoltre si sarebbe sicuramente fatto male, entrambi iniziavano ad essere stanchi, doveva concludere quel duello, non avrebbe potuto continuare ancora per molto in quello stato.
Sentì la magia fluire nel suo braccio e convogliarsi nel nucleo della bacchetta, il legno di betulla fremette leggermente mentre convogliava l'incanto verso Rob, Henry chiuse gli occhi, sperando che quel colpo facesse effetto, intanto Rob stava cercando di fermare anche il braccio sinistro, forse accorgendosi che era quello con la bacchetta, ma era troppo tardi, il Flipendo di Henry era già stato lanciato, o almeno così sperava che fosse andata.
 
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view post Posted on 4/12/2011, 16:06
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Il Fato

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I due ragazzi se ne stavano ancora là per terra come un panino del burger king.
Rustor e la lavagna facevano da pane, mentre al povero Silente spettava la parte della cotoletta.
Insalata e maionese potevano essere considerate la loro determinazione e l'astuzia, peccato che schiacciati a quel modo poco facessero. Silente ancora privato della voce e della magia, tentava con ogni mezzo di disarmare l'avversario, ma quella scomoda posizione gli aveva impedito di osservare in quale mano egli detenesse davvero la bacchetta.
Nel frattempo che se ne rese conto il suo avversario aveva già iniziato a castare un flipendo, però a causa della posizione non riuscì ad eseguire perfettamente il movimento. Il debole incantesimo finì per colpire la lavagna e dopo un primo accenno di volo tornò semplicemente al suo posto.
Raddoppiando già i loro dolori (- 10 p.s a testa).
Al che l'arbitro quasi tediato da quella staticità fece schiantare la lavagna contro il muro di fondo, liberandoli dall'impedimento.
- Dico, non vorrete farvi battere da un pezzo di legno e ardesia spero... -
Era evidente come entrambi non fossero più al massimo della forza, ma al momento almeno erano tornati padroni di loro stessi.
Silente aveva ritrovato il dono della parola, Rustor il sostegno delle sue gambe.

Turno a Henry Rustor



CITAZIONE
Rob Silente - a terra
Punti Salute: 49
Punti Corpo: 41/51
Punti Mana: 52
Punti Esperienza: 3

Henry Rustor - a terra
Punti Salute: 58
Punti Corpo: 40/50
Punti Mana: 50
Punti Esperienza: 2,5


Situazione aula: banchi e sedie sono ancora al loro posto, così come i secchi e gli spazzoloni. La lavagna è stata spostata "gentilmente" e "con tatto" dalla vostra arbitrA, ed ora si trova sdraiata su un fianco, a ridosso della parete a sinistra.
Voi due siete al centro esatto della stanza, davanti agli occhi dell'arbitro.
Consiglio vivamente di rialzarvi...
 
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covetousgabry
view post Posted on 6/12/2011, 21:09




La pressione di Rob e della lavagna non erano indifferenti, Henry avrebbe dovuto capirlo subito. L'incantesimo era effettuato da una posizione scomoda e per questo non poteva funzionare a dovere, la lavagna si sollevò appena e poi ricadde sui due ragazzi provocando ad Henry un forte dolore al busto. Doveva liberarsi da quella morsa, ma non sapeva come fare; maledizione, quanto avrebbe voluto conoscere uno schiantesimo come si deve! Fortunatamente ci pensò l'arbitro a toglierli da quella brutta situazione, con una nota di sarcasmo li liberò scagliando via la lavagna che cadde atterrando vicino al muro, rovesciata per terra, senza il pezzo che ad inizio duello aveva colpito Henry in volto. Il sangue tornò a circolare nelle gambe e ripresero a muoversi, il peso sul busto era decisamente diminuito e poteva di nuovo muoversi.
Sfruttò l'attimo appena successivo al volo della lavagna per sfilarsi dalla presa di Rob, doveva pur essersi distratto, anche se poco. Adesso però aveva ripreso la voce e con essa la possibilità di lanciare incantesimi, doveva impedirglielo. Non aveva molto tempo, si era appena alzato, ma davanti a lui c'era ancora l'avversario, anch'egli pronto a rizzarsi in piedi e a duellare, stavolta forse sarebbe stato più elegante e meno barbaro, ma certamente non meno pericoloso, era un ottimo mago, quel duello era tutt'altro che finito ed entrambi lo sapevano.

Doveva analizzare velocemente la situazione ed agire di conseguenza. Socchiuse gli occhi per concentrarsi lasciando concentrati tutti gli altri sensi, avrebbe potuto udire movimenti di Rob senza problemi e contrattaccare subito nel caso l'avversario l'avesse preceduto. Entrò in armonia con il proprio corpo ascoltando ogni suo muscolo, sentiva la stanchezza invaderlo, quel duello stava tirando per le lunghe ed il suo fisico ne stava risentendo, nonostante non avesse ancora riportato ferite degne di nota la spossatezza dei muscoli era un chiaro segno della sua condizione. Ma questo dimostrava anche un'altra cosa, anche il suo avversario, Rob, si trovava in quello stesso stato, d'altronde avevano subito più o meno gli stessi danni e avevano corporature simili, giocavano a quidditch insieme e dallo stesso tempo, i muscoli sviluppati erano i medesimi, gli allenamenti sempre gli stessi.
Forse poteva usufruire dello stato di evidente difficoltà in cui si trovavano entrambi, soprattutto di quello del nemico. Si, nemico, perchè ora non si trovava più di fronte al compagno di squadra, di casata, era un avversario, un nemico, da trattare con rispetto, da apprezzare, ma prima di tutto da sconfiggere. La vittoria stava diventando sempre più importante, sebbene Henry fosse già contento di come stava duellando, la sua mente era ormai proiettata a fare ciò che di meglio era in grado di fare, ovvero di vincere, sapeva di averne le capacità, e perché mai uno con le capacità per fare qualcosa non avrebbe dovuto farlo?

L'incantesimo da utilizzare in quel frangente era ormai ben chiaro nella psiche del ragazzo, la formula stampata come facevano quegli strani aggeggi babbani sulla carta. Incancellabile, fissa, era determinato ad utilizzarlo. Il fato glielo aveva negato per due volte in quel combattimento, forse questo era un chiaro indizio, doveva rinunciare a quell'incanto, ma Henry credeva in sé stesso, nelle sue capacità, ed in più adorava quella formula, adorava sentire la magia sprigionata che attraversava il braccio fino alla bacchetta, adorava sentire fremere il legno di quercia, adorava sentire i capelli di Veela vibrare mentre focalizzavano in un unico punto tutto il potere. Amava il raggio rosso che scaturiva dalla punta dell'amata compagna e che andava a colpire inesorabile la mano nemica.
Si, forse il fato glielo aveva negato ben due volte, ma adesso non poteva fare niente contro la determinazione di Rustor, voleva colpire l'avversario e lo avrebbe fatto.
Incentrò il suo sguardo verso la mano avversaria fissandola ardentemente, doveva mirare a quello, nient'altro doveva importargli, non avrebbe sbagliato ancora una volta, no, avrebbe colpito come voleva fare. Piegò il braccio, la bacchetta all'altezza del mento, scaricò la tensione sulle altre parti del corpo cercando di mantenere calmo il braccio sinistro, aveva imparato questa tecnica giocando a quidditch, quando doveva tirare nonostante la stanchezza e aveva bisogno di calmare il braccio.
Poi aprì la bocca ed enunciò a voce alta:
-EXPELLIARMUS!- mentre spostava il braccio in avanti scaricando la forza, come a lanciare un oggetto, con un movimento però fluido e non troppo veloce. Tese quindi il braccio verso la mano avversaria che stringeva la bacchetta, i muscoli tesi per tenerlo fermo, la mente calma e rilassata, nessun pensiero aleggiava tra i neuroni, solo grinta e determinazione, voleva vincere quel duello, voleva dimostrare al fato di essere in grado di lanciare un Expelliarmus come si deve, ma soprattutto voleva dimostrare a sé stesso fino a dove poteva arrivare.

 
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view post Posted on 6/12/2011, 21:50
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E ancora una lancinante fitta di dolore vibrò lungo la spina dorsale del Tassorosso. La lavagna a causa del piccolo Schiantesimo di Henry sussultò leggermente infierendo sulla sua schiena già molto dolorante. Il dolore però durò un attimo per poi calare, era sicuro che presto sarebbe tornato ad affliggere i movimenti del giovane Cacciatore, ma al momento doveva pensare al duello. Per un attimo si era distratto a causa del dolore e ciò basto al nemico per sottrarsi dalla sua ferrea presa che in quel piccolo lasso di tempo si era rivelata arrugginita.

Con un agile spostamento verso sinistra, si rialzò in piedi tendendo la bacchetta verso l'avversario pronto a colpire. Ma tanto, senza la sua amata voce era completamente inutile. La fidata compagna bianca e pura inutile nelle mani di un ottimo mago. Questi pensieri come un barlume attraversarono la mente di Rob prima che la fitta di dolore alla schiena lo colpì nuovamente. Mentre una smorfia di dolore ricomparve sul viso di Rob, un sussulto involontario uscì dalle fauci rabbiose del Tasso

-Ahi!-
(La voce! E' tornata! Di nuovo incantesimi! Fedele, bianca, candida e purissima bacchetta! Facciamogli vedere di che cosa siamo capaci!!)
L'euforia tornò ad invadere le membra del Cacciatore mentre si preparava a castare il nuovo incantesimo. Un Incantesimo di Evocazione. La Fattura Orcovolante. Intanto, vedendo il nemico prepararsi a gettare un incanto, decise di fare un mossa repentina. Con agilità propria di un vero e proprio giocatore di Quidditch, scartò nuovamente verso sinistro. Ormai doveva aver compiuto un giro di 90° gradi con centro in Rustor.

Non aveva tempo. Doveva prepararsi e sparare. Senza neanche vedere il bersaglio, fece scivolare la gamba sinistra dietro la destra. I due piedi erano ora paralleli. Le spalle esattamente in linea con i piedi mentre il braccio destro, quello che impugnava la bacchetta, si levava, mirando in piena faccia Henry. Con sguardo imperioso osservava il suo braccio e la sua bacchetta che creava una vera e propria lancia tra spalla, gomito, polso e bacchetta. Proprio quest'ultima era la punta della freccia che mirava dritto su Henry. L'obiettivo finale e ultimo nemico. Ora, la pronuncia.

-ORCOLEVITAS!!!-
Rob latrò l'ordine ai suoi spiritelli. Questa volta non voleva il loro aiuto! Voleva la loro obbedienza!! Voleva annientare l'avversario!! Era stanco, affranto e dolorante!! Gli spiritelli dovevano mettere fine a questo duello. Per lo stesso punto della sua debolezza, prima aveva scartato per due volte a sinistra cercando di evitare un eventuale attacco da parte dell'avversario.

 
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view post Posted on 9/12/2011, 22:45
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Il Fato

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Bene, tolto l'ingombro della lavagna entrambi gli sfidanti sembrarono tornare alle loro posture, per quanto la stanchezza avesse già iniziato a minare i loro corpi.
Fiatone, ginocchia piegate, sudore...anche nella penombra della stanza era facile scorgere simili condizioni.
Un lampo illuminò per un secondo la stanza, attraversando con forza le quattro alte finestre, come segnale di forte battaglia. Erano stanchi e stremati, ma entrambi puntavano a quell'unica meta, che poteva essere di uno, e uno soltanto.
Bramata vittoria, si batton come leoni per te.
Il primo duellante era concentratissimo, il secondo era forte di determinazione e furbescamente si spostò lateralmente per sfuggire al colpo del compagno. Rustor dal canto suo cercò di ritardare l'esecuzione dell'incantesimo, quel tanto che gli permettesse di seguire i movimenti del compagno.
Silente tentò di castare una fattura orcovolante, ma impegnarsi nella postura gli fece perdere quei secondi decisivi, anche se la sua forza di volontà riuscì comunque a dar vita ad una decina di mostriciattoli infiammati e super aggressivi.
Il viso di Henry si trovò accerchiato e ferito dai piccoli mostri ( -10), e si vide costretto a scacciarli con mano e bacchetta. Fortuna che il suo incanto era già stato spedito al diretto interessato ( -15) che ora si trovava poco distante da lui, sprovvisto di bacchetta magica.

Turno a Rob Silente



CITAZIONE
Rob Silente - disarmato (fermo per un turno)
Punti Salute: 34
Punti Corpo: 41/51
Punti Mana: 52
Punti Esperienza: 3

Henry Rustor - vari graffi in viso e mostriciattoli insistenti
Punti Salute: 48
Punti Corpo: 40/50
Punti Mana: 50
Punti Esperienza: 2,5

Situazione generale:
Siete in piedi , Rustor resta all'incirca al centro della stanza impegnato a contrastare i mostriciattoli, mentre Silente si è spostato più verso le finestre. La sua bacchetta è volata all'indietro, finendo sul marmo dell'ultima finestra sulla sinistra.
 
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view post Posted on 11/12/2011, 13:47
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Dopo un lampo di luce rossa vide la sua bacchetta volare dietro di sè e rimbalzare su un ripiano molto duro. Difficilmente poteva essere il pavimento. Intanto la sua Fattura Orcovolante aveva colpito il viso del concasato e i mostri continuavano ad esistere e a tormentarlo. Probabilmente l'avrebbero tenuto fermo mentre lui recuperava la bacchetta e, con un po' di fortuna gli avrebbero procurato nuovi danni. Velocemente si girò e scattò verso la finestra sulla quale aveva intravisto la sua bianca bacchetta. Doveva arrivarci! Mentre allungava il braccio, una curiosa similitudine gli saltò alla mente. Lui che si tuffava sulla Pluffa a cavallo della sua scopa... E dopo averla presa doveva scartare a destra! Evitare il Bolide! Allo stesso modo Rob il Duellante allungava il braccio verso la bacchetta, la sua unica arma in quel duello e si sbilanciava volontariamente leggermente a destra, pronto a spiccare un salto ed evitare il Bolide... o meglio! Il nuovo incanto nemico! Il Fato avrebbe apprezzato il gesto tecnico?

 
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covetousgabry
view post Posted on 12/12/2011, 15:05




Finalmente il fato smise di far fallire inspiegabilmente l'incantesimo più utile che ogni mago conosca, l'Expelliarmus andò a segno colpendo in pieno l'avversario e facendo volare sul davanzale la bacchetta, ora era disarmato e indifeso, seppur il suo attacco fosse andato a segno e adesso dei mostricciatoli attaccavano con insistenza il volto di Henry. Un giorno o l'altro doveva imparare quell'incanto, non era niente male; il problema era convincere un professore a dargli il permesso per entrare nel reparto proibito dove si trovavano le istruzioni per quell'incanto. Ma adesso non era il momento di pensare a quelle cose, aveva un duello da vincere e lo avrebbe fatto.
Ragionò attentamente cercando di capire le eventuali mosse dell'avversario, le possibilità erano poche, o si sarebbe fiondato a prendere la bacchetta sperando di schivare eventuali fatture, o si sarebbe mosso lentamente, senza fornire le spalle all'avversario, in qualunque caso Henry era pronto, una strategia ben delineata in mente.

Alzò il braccio destro davanti al viso, all'altezza della fronte, per tenere lontano gli spiritelli almeno dagli occhi, per il resto cercò di ignorarli, adesso era più importante colpire, fino a che graffiavano guance e orecchie non era un problema troppo grosso.
Osservò con gli occhi Rob girarsi di spalle ed iniziare a correre verso il davanzale, dare le spalle all'avversario era un grosso errore, soprattutto quando egli non aspettava altro che concludere quello scontro. A quanto pare aveva scelto la prima opzione ed Henry era pronto ad agire, vide che il compagno di casata barcollava leggermente per schivare eventuali incanti, ma non aveva considerato che non solo lui poteva essere obiettivo della bacchetta in quercia del Tassorosso.
Come già aveva premeditato Henry strinse forte la bacchetta sentendone il legno levigato contro la mano sinistra, la puntò in avanti e si concentrò leggermente, era un incanto banale, che tutti gli studenti con una certa esperienza erano in grado di fare ed ultimamente si stava rivelando utile non solo per fare scherzi di cattivo gusto. L'aveva già utilizzato durante la gita organizzata dal professor Peverell a Palmyra per coprire una fuga, e adesso si poteva rivelare nuovamente utile.

Mosse con fluidità e decisione il polso spostando la bacchetta dall'interno verso l'esterno mentre pronunciava con fluidità e calma la formula:
- Lapsus - Esclamò mirando ad un punto del pavimento posto tra l'avversario ed il davanzale, il terreno sarebbe dovuto diventare scivoloso facendo perdere a Rob l'equilibrio, con un po' di fortuna avrebbe anche potuto sbattere la testa contro la finestra e si sarebbe addirittura potuto concludere il duello. Ma tutto ciò rimaneva nelle mani del Fato; Henry perlomeno sperava che la bacchetta avversaria rimanesse incustodita e il compagno cacciatore cadesse per terra. Il braccio destro era ancora sollevato per proteggere gli occhi dai fastidiosi mostricciattoli evocati dall'avversario, erano proprio odiosi! La bacchetta ancora puntata dopo aver scagliato l'incanto, la mente calma, sicura di sé, approfittava del momentaneo vantaggio in cui si trovava per elaborare dati e pensare a strategie per ogni eventuale mossa avversaria.

 
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view post Posted on 15/12/2011, 03:15
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Il Fato

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Il ragazzino disarmato era partito all'istante verso il punto in cui si trovava la sua bacchetta. Uno scatto notevole, buona intuizione e rapidi movimenti.
Peccato al suo avversario non andasse tanto a genio l'idea di lui che tornava operativo e temibile, e così, con estrema precisione castò un incantesimo di impedimento sul pavimento della stanza.
La zona colpita corrispondeva più o meno all'altezza della finestra dove si trovava la bacchetta dispersa, così il povero Silente mettendo un piede in fallo capitombolò in avanti, faccia a terra ( -7).
Avrebbe potuto gridare tutta la sua frustrazione e il suo fastidio, ma fu proprio il sapore del sangue a riempirgli la bocca, fuoriuscendogli dal labbro inferiore. Non c'era che dire, Rustor aveva avuto l'intelletto di trasformare un incanto semplice in un temibile asso nella manica. Ora con Silente disarmato a terra e di spalle il gioco sarebbe stato facile.
Peccato che lui la bacchetta l'aveva già recuperata, ma Henry non poteva vederlo.

Turno a Henry Rustor



CITAZIONE
Rob Silente - a terra, da le spalle a Rustor, ha la bacchetta nella mano destra
Punti Salute: 27
Punti Corpo: 41/51
Punti Mana: 52
Punti Esperienza: 3

Henry Rustor - vari graffi in viso e mostriciattoli insistenti
Punti Salute: 48
Punti Corpo: 40/50
Punti Mana: 50
Punti Esperienza: 2,5

Il prossimo turno sarà decisivo, essendo entrambi molto stanchi.
Giocatevi la vostra carta migliore
 
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covetousgabry
view post Posted on 18/12/2011, 00:57




Il Fato sembrava esser diventato benevolo con Henry, era il secondo incanto consecutivo che andava a segno perfettamente. Il Lapsus colpì il pavimento rendendolo scivoloso e Rob inciampò, recuperando però la bacchetta. Il Tassorosso si maledisse per aver aspettato tanto, se l'avesse castato prima l'avversario sarebbe scivolato prima di riprendere in mano la sua unica possibilità di vittoria.
Poco male, era ancora a terra intontito, Henry aveva la possibilità di colpirlo prima che il nemico potesse alzarsi e contrattaccare, doveva sfruttare quei pochi secondi di vantaggio che aveva per chiudere definitivamente il duello.

Iniziò a ragionare, come era suo solito fare, ripassando tutti gli incantesimi che conosceva e cercando di capire quale potesse essere il più adatto alla situazione. Ne conosceva abbastanza da poterne usare in mille svariate occasioni, ma adesso si trovava in difficoltà.
Era evidentemente stanco e probabilmente lo era anche il suo avversario, quel duello andava concluso subito oppure avrebbe rischiato di perderlo non essendo più in grado di combattere.
Proprio quella certezza lo faceva vacillare, non conosceva incanti potenti al punto da poter sconfiggere pienamente il nemico seppur in quello stato, la sua abilità magica non era affinata a tal punto.
Forse però poteva usufruire della posizione dell'avversario, così disteso era certamente un bersaglio facile anche se in realtà teneva coperta la tempia e il braccio con la bacchetta non era ben in mostra: ciò escludeva sia un incanto di confusione che l'ennesimo riutilizzo dell'incantesimo di disarmo.
Doveva inventarsi qualcosa di nuovo, e doveva farlo subito se voleva vincere quel duello e passare il turno, improvvisamente un flash gli balenò in mente, un nome di un incanto che tante volte aveva letto, una o due aveva utilizzato, ma soprattutto nella sua mente apparirono le poche parole che lo descrivevano.

“Incantesimo di poca efficacia, molto più potente se utilizzato su soggetti distesi a terra”

Beh, era proprio il caso in cui si trovavano i due! Si rese conto che aveva ragionato in pochi secondi, il suo cervello era sempre più allenato a questo genere di logica, l'avversario doveva quindi essere ancora intontito e di conseguenza sdraiato sul terreno, pronto per essere colpito.
Henry strinse la bacchetta, ricordava di aver letto della strana postura necessaria per eseguire la fattura, distese il braccio lungo il fianco, il gomito a contatto con il tronco del corpo, poi piegò l'avambraccio in avanti andando a puntare con la bacchetta in Quercia il corpo di Rob; allentò un po' la presa sul legno, non doveva stringere troppo o l'incanto sarebbe fallito, lasciandola però ben salda affinché non si muovesse nonappena fosse percorso dalla magia.
Si concentrò raccogliendo le poche forze rimaste, poi aprì la bocca lasciando fluire le parole in modo istintivo, senza darci troppo conto, senza essere troppo teso; parlò quasi sottovoce, calmo e meditatore, quel duello stava andando troppo per le lunghe, andava concluso presto.

-Vermilius-

 
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view post Posted on 19/12/2011, 22:23
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Il Fato

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Il ragazzo disteso a terra non fece in tempo ad elaborare una strategia rapida ed efficace che già il suo avversario era all'opera.
Il povero Silente, ancora di spalle e ginocchia a terra, venne centrato in piena schiena dal un raggio verde ( -22), generato dalla bacchetta di Rustor e cadde in avanti, privo di sensi.
L'arbitro aveva osservato attentamente i due e subito si rese conto della situazione, balzando giù dalla sua seduta e frapponendosi fra i due.
- Dichiaro concluso il duello. La vittoria va ad Henry Rustor, che prosegue il torneo -
Detto ciò si voltò in direzione del ragazzino a terra e ne controllò le condizioni.
Due giorni in infermeria e tutto sarebbe stato solo un brutto ricordo.
Tutto, tranne la sconfitta.


Duello terminato

 
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39 replies since 25/10/2011, 17:00   557 views
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