Il Retrobottega, e la Scopa, Accessori di Prima Qualità per il Quidditch

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view post Posted on 6/12/2011, 23:09
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Scopro Talenti, Risolvo Problemi

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Da dietro il bancone, in un angolo del negozio, scendeva nelle profondità della terra, una non troppo lunga, ma stretta scala di pietra, sette stretti gradini, ricavati nel sottosuolo, che conducevano ad una innocua piccola porta di legno umido, rigorosamente chiusa da un catenaccio. Le luci del negozio parevano arrestarsi ai piedi dell'ultimo gradino, lasciando nella penombra il pianerottolo, e la porta stessa.
Dietro di essa, in quello che doveva essere uno scontato e comunissimo sgabuzzino, prendevano forma, sempre nella penombra, le prime gradinate di quello che aveva l'aria di essere un piccolo stadio. Non troppo grande, certo, ma nemmeno piccolo, e non troppo lontano, più in basso, come in un qualsiasi stadio, un soffice manto erboso, i sei anelli, ed un'unica Scopa, ai margini del campo, in attesa. Quasi fosse uno stallone selvaggio, in attesa del suo domatore. Nella quiete della stanza, interrompendo quella che pareva una tranquilla brezza della sera, i bassi fischi di quelli che avevano tutta l'aria di essere bolidi vaganti... Che diamine di posto fosse quello? Un Mistero...



La discussione è gestita dal Garzone di Accessori, ed ivi è anche ambientata. Qualora si dimostrasse necessario, in ottemperanza ai requisiti della Gelbstrum, qui si terrà l'Apprendimento, e la prima "cavalcata".

Lista Abilitati

Lucas Scott
Daddy E. Toobl
Bart Blaze

Horus Ra Sekhmeth



Edited by MasterHogwarts - 1/4/2013, 18:17
 
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view post Posted on 30/1/2013, 22:05
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O.t Scusate il post pessimo


Grandi novità lo aspettavano quel giorno.
Dopo aver affrontato una dura giornata al castello e aver ottenuto il permesso dei suoi per andare a Diagon Alley,il ragazzo, utilizzò della Metropolvere e il camino del Tre Teste di Porco per giungere al Paiolo Magico nel primo pomeriggio.
Sistemandosi velocemente la divisa,tenendo stretto in pugno la sua bellissima Gelbstrum, aprì il portale per accedere alla via più famosa del mondo magico.
Quel giorno era importantissimo ai suoi occhi:doveva prendere il patentino per utilizzare la sua potentissima scopa.
Con passo svelto,il giovane, si diresse nel negozio “Accessori di Prima Qualità per il Quidditch” e ,dopo esser entrato, disse con un gran sorriso al garzone

Preparate il Whiskey Incendiario! Il gran giorno è arrivato!!

Era felice,finalmente avrebbe cavalcato la sua mirabolante scopa.
Avvicinandosi alla cassa poggiò la sua scopa spavaldo sul bancone.Ben presto avrebbe iniziato a destreggiarsi da fenomeno qual’era su quel pezzo di legno.
Senza continuar il discorso,Daddy,girò la sua testa in direzione dell’entrata del negozio:ora bisognava aspettare che Lucas Scott,suo compagno di squadra,arrivasse per far l’esame con lui.
 
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view post Posted on 30/1/2013, 22:35
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Se la furia del vento imperversava ad Hogwarts, di certo non risparmiava la caotica Diagon Alley, sballottata da quelle continue raffiche di vento che non avevano pietà per nessuno. Indistinti ed implacabili ululati si diffondevano per le vie del paese, facendo rabbrividire qualunque passante e costringendo al pianto perfino i piccoli ed innocenti bambini che, stretti alle mani delle loro madri, si guardavano sperduti nel tentativo di raccapezzarsi in un vortice d'aria tempestoso. Lasciata Hogwarts e giunto infine a Diagon Alley, il ragazzo si era incamminato verso un luogo nascosto alla vista. Le intenzioni del Corvonero non erano del resto nefaste, quel giorno avrebbe finalmente imparato come cavalcare la sua mirabolante scopa. Percorse le vie della cittadina in silenzio, immerso nei propri pensieri e valutazioni: quel pomeriggio le elucubrazioni del giovane vertevano sulla reale possibilità di ottenere il patentino per utilizzare la sua potentissima Gelbestrum. Con capo chino nell'osservare il pavimento di cemento che scorreva sotto le sue scarpe, non si accorse nemmeno di quanto oramai fosse vicino al posto designato come meta. Alla sua sinistra una ringhiera nera, andava a delimitare il confine di Nocturn Alley. Inspirò profondamente, controllando appena con la coda dell'occhio la grossa insegna del locale “Accessori di Prima Qualità per il Quidditch” , per infine muoversi in maniera appena più spedita, entrò con aria decisa all’interno del negozio.
- Ciao Daddy, è tanto che aspetti? -
Un sussurò appena percettibile, nei confronti del suo compagno di casata, mentre cominciava a scendere una fredda scalinata a chiocciola che lo condusse ben presto al centro del locale. Il giovane Corvonero si diresse a passi svelti verso un piccolo tavolo, vicino una finestra: non gli piaceva stare al centro dell'attenzione e, avendo notato gli sguardi di alcuni individui su di lui, si era affrettato il più possibile, dopo aver individuato lo stesso piccolo tavolo che aveva occupato la prima volta che si era recato in quell'accogliente e famoso negozio. Sciolse il mantello, riponendolo su una delle due sedie poste attorno al tavolo, e occupando l'altra, poggiò il gomito sul tavolo e il suo stesso viso sulla mano.
Le iridi color nocciola osservarono tutt'intorno senza troppo interesse...
Che quel pomeriggio sarebbe trascorso in maniera così noiosa e solitaria?

 
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view post Posted on 5/2/2013, 18:24
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Quello che pareva essere il solito cupo pomeriggio invernale si stava avviando alla sua naturale conclusione quando i due ragazzi fecero capolino nel negozio. Completamente differenti nello stile e per i modi, essi erano passati inizialmente indifferenti al garzone che, placido, era impegnato a sistemare della merce appena arrivata in negozio. Si stava bene nella bottega, gli articoli sportivi di qualità richiedevano un ambiente caldo e dall'umidità adeguati, diversamente a quanto si poteva dire per il piccolo anfiteatro sul retro, un recente ampliamento voluto dall'organizzazione magica per accreditare i negozio all'addestramento per le Gelbstrum, l'ultimo costoso ma ricercatissimo modello di scopa da gara.
In realtà, nonostante i primi arrivi fossero andati praticamente a ruba, nessuno si era poi proposto per seguire il corso in quanto chi acquistava era di solito una clientela professionista o già addestrata.


Pardon!

Esordì il garzone quando, rientrando dal retrobottega, si accorse della presenza dei due Corvonero.

Chiedo scusa per l'attesa, come posso aiutarvi?

 
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view post Posted on 5/2/2013, 20:14
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No,non ti preoccupare.

Disse Daddy a Lucas, curvando leggermente le labbra all’insù a mo' di sorriso.
Il giovane rimase a tamburellare le dita sulla sua scopa nuova di zecca,mentre con lo sguardo cercava un garzone pronto ad aiutarlo e servirlo.
Ma dove si trovavano i dipendenti in quel negozio???Si erano nascosti per caso???
Era leggermente infastidito e si stava per alterare quando,all’improvviso, notò un garzone rivolgesi a loro con fare remissivo,stava in torto e lo sapeva molto bene.

Salve..

Esordi secco e deciso il ragazzo con un sorriso spavaldo sul volto.

..Siamo dei giocatori di Quidditch della squadra Corvonero.
Ci è stato detto che oggi avremmo potuto prendere il patentino per guidare finalmente questa meraviglia..è cosi vero???


Domandò deciso ,per poi finire la frase stringendo convinto la sua mano attorno al caldo e ben levigato manico di scopa.
Rimase in silenzio fissando negli occhi il garzone,che cosa gli avrebbe risposto??
 
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view post Posted on 6/2/2013, 21:43
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Un movimento e di seguito un fruscio lo distolsero da quell'inesorabile momento di riflessione. Al di là dell'uscio chiuso, nel buio del corridoio, una figura alata planava silenziosa. Una sagoma, coperta quanto lui da un mantello il cui colorito era per lui irriconoscibile ma tendente ugualmente al nero, in quella languida semi oscurità che tutto celava. Lucas l’osservò per qualche istante, muovendosi finalmente con l’intenzione di raggiungere il centro della stanza. Rallentò la sua avanzata nel suo inesorabile cammino e, raggiunto il muro di pietra sulla sinistra, vi poggiò la schiena ed incrociò le braccia al petto da sotto il mantello, stretto in prossimità della gola da un perfetto fiocco. La figura, inoltre, continuava a mantenersi ad una debita distanza di un paio di metri. Parole pronunciate con leggerezza, in tono divertito da parte del suo compagno Daddy, anticiparono le sue reale intenzioni nei confronti del giovane garzone. Nonostante la curiosa situazione che si era venuta a creare, Lucas riusciva ad emanare un'aura di assoluta calma e sprezzo di ciò che lo circondava. Chissà di chi si trattava..



[Per non rallentare la ruolata, scusate il pessimo post .-.]
 
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view post Posted on 8/2/2013, 15:34
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Il Fato

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Il garzone strabuzzò gli occhi appena udì tali parole, finalmente qualcuno era arrivato a dare un senso a quel noioso corso d'addestramento sulla Gelbstrum per il quale aveva persino dovuto pagare, per non farsi superare dalla concorrenza e perdere il posto di lavoro. Ripercorse i corpi dei ragazzi con lo sguardo ora più attento, scoprendo che solo uno di essi aveva portato con sè la scopa: poco male, il negozio aveva deciso di aprirne una per metterla al servizio dei clienti.

Che bella notizia!

Asserì senza nascondere il sollievo provocato dalla sicurezza di non dover concludere il turno in magazzino.

Seguitemi pure nel retrobottega. Tu...

Proseguì rivolgendosi a Daddy

Puoi usare la tua scopa, mentre tu...

Questa volta cambiò direzione parlando con Lucas

Puoi usare la nostra scopa.

Il clima nell'anfiteatro non tradiva la stagione invernale, il cielo uggioso faceva da cornice ad un piccolo stadio di fredda e umida pietra, ricoperta di un folto muschio laddove non batteva mai il sole. La fredda corrente proveniente dalla Scozia, pungeva i volti dei nuovi arrivati, l'umidità atlantica ne scompigliava i capelli, rendendoli più simili a nidi per uccelli.

Poggiate pure la scopa per terra e quando vi sentite pronti trattatela come una normale ramazza, spero conosciate la procedura. State attenti, la saggina dei giganti con la quale è fatta la saggina rende queste scoper particolarmente irascibili... è necessario trattarle con fermezza ma gentilezza, in modo che possano rispondere in giusta misura ai vostri ordini. Prego!

 
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view post Posted on 8/2/2013, 18:40
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Il giovane Corvonero effettuò un chiaro cenno col capo nei confronti del garzone,come per dirgli che aveva capito.
Finalmente era giunto il momento che da tanto tempo aspettava ed era ben contento di poterlo assaporare assieme alla sua amata scopa .
Camminando tranquillamente alle spalle del garzone,il giovane, alla vista dell’anfiteatro effettuò un sorriso soddisfatto.
Quello si che era un posto dove poteva ben mettere in pratica il suo talento,quello si che era il posto dove avrebbe appreso l’arte del volo con la Gelbstrum.
Sentiva il vento pungere con veemenza sul suo viso, ma poco gli importava.
L’emozione gli aveva praticamente fatto abbassare l’attenzione per quel futile dettaglio,era concentrato solo a passare l’esame con la sua compagna.
Posizionando per terra la sua puledra purosangue lui la guardò con aria soddisfatta.
Finalmente, quella bellezza, sarebbe venuta a contatto con le sue mani per via del suo comando.
Concentrandosi più che mai,il prefetto, si posizionò alla destra della sua scopa e ,dopo avervi steso sopra il braccio sinistro ,dato che era mancino,disse con voce ferma e decisa

SU!

Il comando non era stato detto con arroganza,ma bensì con moderata gentilezza.
Daddy amava la sua scopa e con lei doveva raggiungere la vittoria del campionato di Quidditch.
Rimanendo concentrato il ragazzo aspettò la sua piccolina avvicinarsi alle sue mani per afferrarla con convinzione.
C’era del feeling con la sua scopa e lo sapeva benissimo ,fato o non fato sarebbe arrivata tra le sue mani con convinzione,come a dire “Si!Sei tu il mio padrone…Portami alla vittoria”.
Mentre aspettava il momento che la scopa toccasse il palmo della sua mano,il giovane, fissò tranquillamente il garzone davanti a lui sorridendogli.
Sapeva che quel giorno tutto sarebbe filato liscio ,non c’era niente di cui preoccuparsi.
 
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view post Posted on 9/2/2013, 19:13
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Lucas era eccitatissimo, si preparò a seguire il garzone nell’anfiteatro antistante al negozio, effettuando un leggero sorriso soddisfatto. La mattinata era fredda, il sole alto in cielo, accompagnato da un alito pungente di vento. Adorava la sua nuova scopa: gli piacevano i particolari lineamenti e le caratteristiche così esaltanti, da renderla unica al mondo. Ora mancava solamente la parte pratica da imparare, l'ultimo ostacolo da superare, forse determinante forse no per poterla cavalcare liberamente. Era fondamentale farcela, riuscirci, doveva afferrare quella scopa e sollevarla al cielo, liberando nell’aria la propria immensa soddisfazione. Magari però era meglio non correre troppo. Ancora un duro allenamento lo divideva dall'esito finale. Ma ora bisognava concentrarsi sull'inizio, sulle probabilità di vittoria, sul migliorare e perfezionare, sullo svolgimento. Lucas pose, come usanza, la scopa sul prato accanto a sé e posizionò il suo braccio destro parallelamente al manico per terra, esclamando decisamente:
- Su! -
Cercò di celare la sua voce roca, ma comunque convinta e determinata.
Così facendo, sperava di ritrovarsi il manico stretto nel palmo destro, un tocco ormai familiare ed eccitante. Ciò perché si era abituato ad associare quella scopa dal legno liscio alle avventure a cui aveva partecipato con il resto della squadra, all'ebbrezza provata in aria, al vento che scompigliava i capelli e carezzava la pelle; al brivido della velocità, del rischio, del divertimento, fato o non fato la Gelbstrum, sarebbe arrivata tra le sue mani con convinzione.

 
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view post Posted on 10/2/2013, 21:38
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Nonostante il clima insidioso i due ragazzi non sembravano preoccupati del corso, anzi fremevano come foglie per l'eccitazione. Mancino uno, destrorso l'altro, si avvicinarono con fare sicuro alle scope e con ostentata fierezza chiamarono a sé loro le scope. Ricevendole sul loro palmo avrebbero potuto sentire una calda vibrazione, chiaro rimando del temperamento aggressivo della scopa.

Molto bene ragazzi, ora provate a salire e sistematevi comodi sulla scopa. All'inzio sembrerà scomoda, ma vi assicuro che è la migliore per quanto riguarda l'ergonomia. State attenti non battere con le scarpe sulla saggina, è particolarmente sensibile, sfiorarla con una superficie sporca può causare l'effetto di un cavallo imbizzarrito. Se vi sentite sicuri, accelerate molto lentamente e cominciate a percorrere il perimetro del campo con una leggera e delicata virata.

Non era scontato che i due ragazzi ce l'avrebbero fatta, ma dopotutto sembravano dotati di una significativa esperienza.

Ricordatevi, queste scope non gradiscono gli ordini. Piuttosto si sentono protagoniste, ogni indicazione deve essere suggerita come un gradevole invito.

 
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view post Posted on 11/2/2013, 12:57
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*Bene..Si sente protagonista come me.*

Pensò Daddy divertito, mentre con il pollice accarezzava il manico di scopa arrivato a toccare il palmo della sua mano pochi secondi prima.
La scopa vibrava tumultuosamente,come se ci fosse un terremoto nelle vicinanze,come se una bestia implacabile e indomabile regnasse nel suo legno.
Già l’amava quella scopa,già l’adorava.
Era potente,estremamente potente e doveva star attento a come si muoveva con questa,dovevano far prima conoscenza.
Lentamente,il giovane, facendo attenzione a non poggiare le scarpe sulla saggina dei giganti,montò sulla scopa pronto a testare la sua comodità.
Proprio come aveva detto il garzone la scopa risultava estremamente scomoda,sicuramente si doveva abituare a quella scopa,magari facendosi sviluppare qualche callo al cu….
Dopo alcuni secondi,incominciando ad accettare le strani vibrazioni che provenivano da quel potente trasporto magico,Daddy, poggiò entrambe le mani sulla scopa ponendo la sinistra davanti ,pronta ad indirizzare la scopa dove voleva lui,quindi fece un leggero saltino con le gambe per librarsi in aria.
Molto lentamente,dopo aver assunto la sua posizione standard con la scopa di quidditch,con la mano dominante Daddy alzò leggermente il manico di scopa all’insù ,come a consigliare alla scopa di librare nell'aria,per salire di quota e ,dopo un po’, lo abbassò leggermente all’ingiù per stabilizzarsi.
Emozionato e concentrato,il Corvonero, fissò con attenzione il perimetro pronto a percorrerlo con molta attenzione ,con quella scopa tra le mani non si poteva distrarre nemmeno un secondo.
Ancora non la sentiva sua ma,piano piano, stava cedendo..Stava cedendo alle sue lusinghe da abile corteggiatore.
La mano dominante incominciava finalmente a riconoscere i vantaggi di quel manico di scopa dal diametro più spesso che gli permetteva una manovrabilità più semplice,ma sicuramente più sensibile e le natiche incominciavano a capire come si doveva sistemare sulla scopa per star bene.
Per effettuare la curva,il giovane tirò il busto leggermente all’indietro per rallentare quindi,con molta attenzione,virò leggermente a sinistra sperando che nulla di strano accadesse.
Le sue mani non strattonavano il manico ne lo obbligavano a direzionarsi in quella direzione,gli consigliavano di girare a sinistra.
Daddy sapeva bene,anche grazie ai consigli del giovane istruttore, che doveva ottenere la fiducia della scopa prima di renderla la regina indiscussa del campionato di Quidditch…Ci sarebbe riuscito???


 
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view post Posted on 12/2/2013, 22:00
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Ed eccola, il manico stretto nella morsa della mia mano, una potenza in quell'oggetto magico mai sentita prima. Ora però, era arrivato il momento di salire. Portai la gamba sinistra dalla parte opposta e afferrai saldamente la Gelbestrum con tutte e due le mani. Lentamente, il giovane Corvonero, facendo attenzione a non toccare con le scarpe la saggina della scopa, montò pronto a testare tutte le sue caratteristiche formidabili. Tirai un piccolo sospiro, che suonava più come una carica, e mi diedi una spinta non troppo forte con le gambe. La scopa si sollevò debolmente, forse di qualche centimetro, ma pensai che fosse già abbastanza. La sensazione di non sentire i piedi attaccati al terreno mi dava insieme un senso di libertà e di terrore. L'aria fresca mi investì subito, riversandosi sulle mie guance e colpendo i miei occhi sagaci. Decisi che avrei dovuto mettere in pratica gli allenamenti passati, a cavalcare la mia vecchia e fidata Firebolt, con quella nuova scopa, così molto lentamente spostai il manico verso l'alto e la Gelbestrum si sollevò con un piccolo fremito. Doveva essere la mia insicurezza. Ma non potevo lasciarmi sopraffare così da qualche centimetro di vuoto, così presi più coraggio e iniziai a muovermi un po' a destra, cercando di virare leggermente, regolando di volta in volta la velocità del mezzo.
Gli occhi socchiusi e rivolti verso la zona in cui mi ero concentrato, la tensione alta come negli ultimi minuti. Per fare ciò, chinai il dorso sulla scopa, mentre le mie mani si aggrappavano alla parte terminale di essa, riunì le gambe e mi godetti quel momento di ascesa, cercando di ottenere una visuale più ampia del campo sollevando le palpebre, in modo tale da poter notare eventuali ostacoli. Un paio di volte il cuore fece un tuffo, ma cercai di rimanere comunque stabile e tranquillo. Le mie mani non strattonavano il manico ne lo obbligavano a direzionarsi in quella direzione, gli consigliavano con un semplice accompagnamento amichevole del braccio di girare a destra. La prima cosa da fare, sarebbe stata quella di ottenere la totale fiducia della scopa, prima di poterla nominare come sua fedele compagna di battaglia.

 
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view post Posted on 13/2/2013, 00:06
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Stranito, il garzone osservò i due ragazzi approcciarsi alle scope, preoccupato della loro arroganza. Non dovevano mostrarsi troppo presuntuosi con le Gelbstrum, ma non per questo dovevano viziarle: i giganti andavano addomesticati con la forza, talvolta.

STATE ATTENTI! Ricordatevi di cercare il giusto equilibrio tra decisione e gentilezza!.

Le parole del'incaricato risuonare sorde nell'anfiteatro, diventando inutili. Se in un primo momento entrambi i giocatori riuscirono a montare con successo sulla scopa, dall'altra la situazione non impiegò troppo tempo per evolversi.
Colui che tra i due aveva trattato la scopa come una sorta di damigella fu destinato a cambiare idea; allettata dalla possibilità di prendere il controllo sul suo guidatore, la Gelbstrum di Daddy si lasciò andare vibrando forsennatamente per alcuni istanti, dopodiché cominciò ad impennare, accelerare e frenare di colpo ciclicamente, come un toro impazzito che vuole liberarsi del proprio condottiero. Ma nemmeno Lucas poteva considerarsi salvo: nonostante il suo approccio si fosse rivelato quello più adatto, anch'egli si sarebbe trovato di fronte al periglio. Presto le traiettorie dei due Corvonero si sarebbe intrecciate e mentre Daddy sembrava impossibilitato, lo studente più anziano sembrava essere l'unico in grado di evitare il disastro! Dovevano fare molta attenzione con quelle scope.


Mago Merlino, lo sapevo! Aiutami tu!

Esclamò preoccupato il garzone, temendo i peggio.

 
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view post Posted on 13/2/2013, 17:05
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E per la nuova serie “Quando gli dai un dito si prendono tutto il braccio” ,Daddy si trovò quasi a perdere il controllo della sua arrogante Gelbstrum.
Forse l’aveva viziata troppo e ora, lei ,ne stava approfittando facendolo sballottare da una parte all’altra ,come un sacco di patate.
Gli occhi verdi del ragazzo fulminarono il manico di scopa già dal suo primo e minimo capriccio e ,pur sapendo che le lamentele della scopa sarebbero continuate, provò a prendere subito il controllo della situazione.
Stringendo velocemente la mano attorno al manico di scopa con una stretta ancor più salda,il ragazzo, fissò deciso la scopa come a dire che non doveva osare comportarsi in quel modo con lui.
Non era un giocattolino e lo avrebbe dimostrato a quella scopa, che alla fine sarebbe divenuta la sua fedele alleata.
La stretta sul manico della Gelbstrum seppur fuori controllo si faceva sempre più forte; Daddy la stava praticamente strangolando.
Aveva disobbedito e come si faceva con i cani bisognava punirla per fargli capire che aveva commesso un errore.
Mentre continuava a sballottare da una parta all’altra e a provare a divenire un buon “addomesticatore di scope”,Daddy, notò che stava per dirottarsi contro il suo compagno di squadra.
Doveva evitare tutto ciò,doveva evitare di fargli male.
Stringendo ancor meglio il manico di scopa deciso pensò

*O ti decidi a girare in alto e a diventare la mia degna alleata o diverrò il tuo peggior nemico.*

La minaccia era vera e il suo pensiero era ben chiaro,mentre con la mano spostava il manico direzionandolo verso il cielo.
Sapeva bene che quell’ improvviso cambio di velocità e di direzione avrebbe fatto fuoriuscire una strana polvere gialla davanti agli occhi di Lucas,come Swan faceva spesso con gli avversari,ma era necessario per evitare l’impatto.
Con molte difficoltà,lo studente,quindi provò ad abbassarsi sul manico sperando che la scopa seguisse quel suo consiglio.
Si odiavano,ma non per questo avrebbe imposto le sue intenzioni alla scopa strattonandola,sapendo che odiava la vera e propria arroganza.
Ora era tutto nelle mani della Gelbstrum e della Tuke,era giunto il momento per la sua scopa di fargli capire da che parte volesse stare.

 
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view post Posted on 14/2/2013, 18:47
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Eppure gli sembrava di averlo messo in chiaro fin da subito, non avrebbe mai permesso alla sua Gelbestrum di comandare, nonostante quelle sue caratteristiche così formidabili che possedeva, quest’ultima avrebbe dovuto accogliere i suoi suggerimenti, con onore e rispetto, cercando di adempiere al meglio alle sue richieste di pilota. Lui si fidava ciecamente della sua nuova scopa, e lei avrebbe dovuto fare lo stesso con il Corvonero. Mentre continuava a sballottare da una parta all’altra, Lucas notò che stava per dirottarsi contro il suo compagno di casata, la colluttazione tra i loro corpi sembrava oramai una cosa inevitabile.
Bisognava agire subito, e in fretta, cercare una disperata virata all’ultimo secondo, per evitare lo scontro con Daddy. Poteva farcela, doveva farcela, con questo pensiero stampato nella mente, il ragazzo chiuse gli occhi, attendendo che fosse la sua stessa Gelbestrum a comunicargli l’esatto momento per sterzare il manico verso destra. Andò così a portare nuovamente le braccia a mezza altezza e chiuse gli occhi, focalizzandosi come sempre sull'immagine della sua scopa.
La sua anima e il suo corpo dovevano completamente sparire da quell’anfiteatro, cancellandone il suo spirito come se si trattasse di un vero e proprio essere umano. Erano uguali dunque, nello spirito e con maggiore sforzo lo sarebbero diventati anche nel corpo. La conosceva, era stato lui stesso a comprarla e a decidere di nominarla come sua fedele compagna di battaglia, non poteva tradirlo, decise così di rimanere immobile fin quando la Gelbestrum non gli avesse comunicato l’esatto momento per girare.

 
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