Awards 2012: Nobody is safe.

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view post Posted on 13/6/2012, 13:03
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Sembrava quella volta che aveva portato a letto la mamma di Stifler... Era tutto confuso, gli girava la testa... L'unica differenza era che Kevin in quel momento era vestito...
Abbandonò la richiesta del vino, evidentemente la donna non glielo avrebbe offerto...
Borbottò qualcosa tra se e se e provò ad alzarsi...
Non seppe come, ma ci riuscì... Era in piedi, e non era ancora del tutto sbronzo...
Udì in lontananza il ROSSO cantare qualcosa...


- Er barcaroloooooooo vaaaaaaaaa!
Contro coreeeeeeeeeeeeeeeeenteeeee!
E QUANNO CANTAAAAAA! L'ECO S'ARISEEEEEEEEEEEEEEEENTEEEEEEE!
CANTO! PE' CANTAAAAAAA
CANTO PE SOGNAAAA! DAJE SORELLA! -


Le parole successive uscirono dalla zuppiera della Sangria... Al suo interno ci doveva essere evidentemente una morfinomane in versione ridotta che il messere identificò come Mya...

- S'annamo a divertì
... e noi gliè dimo
e noi gliè famo
c'hai messo l'acqua
nun te pagamo! -


Toccava a lui... Se lo sentiva... Era il suo turno...
Diede sfogo alla sua ispirazione romana...


- VAMOS ALLA PLAYA O O OOO
VAMOS ALLA PLAYA O O OOO -


... Si rivolse al ROSSO, senza però sapere dove esso sia...

- Daje Fraté...

MAMMA MIA CHE CALLA VAMOS ALLA PLAYA
SENTO IL SOLE CHE MI CROGIOLA
ME CHIAMANO ER SOGLIOLA
BIKINI MICROSCOPICI E CHIAPPE IN FUORIGIOCO
JE FACCIO N PAR DE FOTO E COLL'AMICI JE DO R VOTO
TRA IL MARE, LE PALME, LA BIRRA DENTRO IL BRICCO
MORTACCI DE PIPPO COME SUCCHIA QUEL CALIPPO... -

Aveva berciato a squarciagola per poi capitombolare ancora una volta in avanti...
Aveva bisogno di alcool, poco ma sicuro...
Doveva ritrovare quella donna... ma le uniche cose che vedeva, oltre a dei nani da giardino assassini che sgozzavano cavalli a sei teste, erano le mattonelle... Decise che strisciare era la sola soluzione...
In lontananza sentì qualcuno inneggiare un altro canto...


- Firenze l'è piccina e vista dal piazzale
la pare una bambina vestita a carnevale!
Firenze l'è un po' stretta e un ci si può atterrare
Peretola è un giochino e non si può allargare.
Firenze spara i fochi quando arriva San Giovanni
Noi si guardano e si dice: "l'eran meglio quegl'altr'anni"!
Firenze un s'accontenta e se gli chiudono i giardini
la batte i piedi in terra come fanno i bambini.
Firenze alle Cascine gli è tutt'un puttanio
ci son donne bellissime le paiano i mi zio!
Però fanno colore e se ci sono un mi lamento
d'altra parte tutti i posti c'hanno i su' arredamento!
Firenze l'è piccina e l'è anche casa mia
ce l'ho sempre davanti anche quando vado via.
Firenze non cambiare che dopo non ci piaci
rimani piccolina noi ti si porta i baci!
Festicciole il sabato alle tre
Calde di sudore e di bignè!
Via Gioberti all'angolo lassù,
Quei periti tecnici bijoux!
Un inverno limpido imbiancò, per mezz'ora l'Arno si fermò
Ci guardava pallido passare
Amici Miei lo stavan pe' girare! -


Alzò il bicchiere che non possedeva in direzione del ragazzo "normale"... Era lui che aveva cantato...
Bene... Non aveva rinnegato le sue origini... Adesso poteva anche perdonarlo per aver rifiutato il suo buon vino Chianti...
Il ragazzo iniziò a blaterare poi qualcosa su dei premi... Bene, aveva perso di nuovo la sua simpatia... In conclusione, l'avrebbe sgozzato nel sonno...
Se solo fosse riuscito ad alzarsi...
Ma la goccia che fece traboccare il vaso, fu una ragazza, che egli aveva conosciuto grazie al Sindaco (Luna... ahahahah) della sua città... Stava prendendosi giuoco dell'accento fiorentino del suo compare sul palco...
Doveva difendere la sua patria, le sue tradizioni... La ragazza doveva essere giustiziata...
Alle sue orecchie (una delle quali penzolante a causa della d...nonna di prima) arrivarono le seguenti parole...


- Che lingua parla? Neanche nella Divina Commedia...
NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA,
MI RITROVAI PER UNA SELVA OSCURA,
CHE' LA DRITTA VIA ERA SMARRITA.
AHI, QUANT'A DIR QUAL ERA E' COSA DURA,
ESTA SELVA SELVAGGIA E ASPRA E FORTE
CHE NEL PENSIER RINOVA LA PAURA! -


Come osava quella sottospecie di ragazza ermafrodita?
Storpiava Dante, l'illustrissimo maestro... E si prendeva giuoco dei fiorentini, si faceva scherno di loro...
Gliel'avrebbe fatta pagare...


- Oh... Donna blasfema...
Tu che storpi Dante... Il Maestro... Sangue del mio sangue... (in effetti, Dante era suo bisnonno)...
La tua arroganza verrà severamente punita... -


Riuscì ad alzarsi da terra... e si voltò verso il ragazzo normale e la donna...

- Fiorentini!
State attenti al comando!
Badate a voi, le armi in pugno!
Presentate le vostre armi!
Salutate!
Rimettetevi! Le armi a terra!
Riposatevi sulle vostre armi!
Gridate con me: viva Fiorenza! -

Ringhiò in direzione della donna blasfema... E aspettò che ella facesse la sua mossa...
*Strega...*

 
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Endless night
view post Posted on 13/6/2012, 14:06




CITAZIONE (LunaMoonLight @ 13/6/2012, 13:26) 

D:
Fu questa la sua espressione non appena la ragazza annunciò la profezia che aveva udito.

-No, ti prego, ora no. Un altro "AvAdA KeDaVrA!!!1111!!!!!11!" non potrei reggerlo -_- -
Ma sì, tanto le emoticons, in off, si potevano usare... Che bella cosa :D
Ritorniamo alla faccenda che coinvolgeva colei che fino ad un giorno prima era una seria Prefetta Corvonero e la paciosa prof di Erbologia.
Alle orecchie di Luna arrivarono le parole di Just.

-Che lingua parla? Neanche nella Divina Commedia...
NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA,
MI RITROVAI PER UNA SELVA OSCURA,
CHE' LA DRITTA VIA ERA SMARRITA.
AHI, QUANT'A DIR QUAL ERA E' COSA DURA,
ESTA SELVA SELVAGGIA E ASPRA E FORTE
CHE NEL PENSIER RINOVA LA PAURA!-

Dopo questo breve intercalare nel loro dialogo, si rivolse alla professoressa.
-Ma certo! E... com'è che ci vendichiamo, esattamente?-


Dopo che anche la fino-a-pochi-minuti-prima dolce e tranquilla prefetta Corvonero sì disperò per l'imminente ritorno dell'utente maledetto, mi accorsi che quest'ultima si era trasformata in un essere vendicativo e malvagio impegnato a insultare uno del gruppo dei fiorentini, a occhio e croce quello più ubriaco di tutti
"Vile Baccante, come osi? Giù le mani dalla Corva!!"
E con questo la gigantesca katana, ricomparsa nelle mie mani non-si-sa-come e non-si-sa-quando, si abbattè sulla testa dell'incauto e sciocco ragazzo che cadde al suolo ai nostri piedi.
Una terribile Morgana apparve al mio posto ridendo malignamente e gettandosi sul tavolo delle bevande: tutti quegli attacchi mettevano sete u.u

"Ma la musica dove sta, ignavi???"
In effetti non si sentiva nulla da un po', che fossero già tutti ebbri di vino dopo sole due pagine dall'inizio del ballo???

 
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Persefone D. Bennet
view post Posted on 13/6/2012, 18:13




Numi Santi! (?)
Ero in ritardo! Palese, manifesto, inequivocabile, indubbio, insano, matematico, puntualissimo ritardo! Possibile riuscissi, in qualche oscura e sinistra maniera, a trovare qualcosa di assolutamente inutile da fare, da sbrigare, da risolvere, pochi attimi prima di partire per importante (??) evento?
Partire...E come?! La scopa in fibra sintetica di colore blu elettrico, divorata da una partita avariata di Rio Casa-Mia (ah-ah – ah-ah) non mi permetteva certo di giungere a destinazione sana (???) ed incolume. Ma, riflettendoci bene: era poi così essenziale giungere sana? Mmmm...Interessante quesito da porgere a quel vecchio, malefico di Sir Peverell che, palesemente colto da amnesia, si era completamente dimenticato di avvisarmi in merito ad ora e luogo dell'evento.
Ohibò...Ciò significava che forse non ero così in ritardo come temevo...MA CERTO che ero in ritardo! Lo ero sempre! *Fretta...maledetta fretta...*, pensavo mentre, comodamente seduta sul divano in pelle rossa guardavo l'ultima puntata pomeridiana di “Uomini & Donne”...(o.O)
Nel frattempo, una riflessione profondamente interessante e di rilevante importanza si materializzava nella mia testa, ove spazio e vuoto regnavano in quel momento (e non solo) padroni, tiranni incontrastati...Dove avevo infilato quelle stupide scarpe lucide nere tacco 12 (????) mie malefiche compagne di spettacolari cadute lungo il fedele amico di una vita, il pavimento? Forse in toilette (?????), o magari appese allo stendino...O semplicemente...Perdute...Lasciate chissà dove...nel corso di vandaliche serate trascorse nella bene amata Bologna...
Noooooo!
PLUTONIO!!. Quale infausta creatura. Tre chili e mezzo di pura malvagità! Meravigliose scarpe mangiate con gusto e piacere da lui...LUI che con occhi angelici e fare diabolico, scodinzolava al mio fianco, come pentito per l'atroce abominio appena compiuto. E che Ca**o!.
Ma sì...Dopo tutto aveva importanza? Sarei andata scalza! Avrei fluttuato (??????) a due centimetri da terra come Austin Powers trasportato da Mini Me. Anzi...avrei portato direttamente con me Mini Me. Anzi...Avrei fatto indossare a Mini Me le mie scarpe nere mezze divorate in tacco e punta. Un abitino di paillettes rosse (????????) e...voilà! Quasi perfettamente inopportuna e pacchiana! Perfetto e consono abbigliamento per l'occasione! Del resto pensavo, a giusta ragione, * Chi se ne strafo**e! *.
Ebbene...Restava da risolvere l'inconveniente iniziale: con cosa ca**o ci arrivo fin lassù o forse laggiù.......Insomma là?! In treno? Per l'amor del Cielo! Numi Santi! Anche no! Sempre in ritardo, 25478265288554 di fermate, compresi San Ruffillo, Pianoro, Monzuno, Grizzana, Vernio, Vaiano, Prato...Non ce la potevo fare psicologicamente (ammesso potessi ancora farcela. Anche questa era opportuna domanda da fare a Peverell non appena egli si fosse presentato...).
L'unica valida alternativa restava...La fiammante Peugeot 107 rossa, completamente stondata, reduce da conflitti in luoghi oscuri quali semafori, bivii e le rotonde dell'implacabile Signora (Turin!). Per non parlare della Bela Madunina!!! Insomma un'emiliana al nord è come una mortadella al macello! (??????????). Ebbene...L'ardua scelta era stata fatta. Una pulitina ai vetri (cos'è quella cosa verde?!) e...in volo periferico ed ascensionale, ad accelerazione centripeta costante ma esponenzialmente accelerata (???????????), raggiunsi la meta (tragitto e viaggio ve li risparmio...).
Ed eccomi dinanzi alla porta della Sala Grande...Io e Mini Me sotto di me (o.O). Rumori ed urla, chiacchiericcio e distruzione. Interessante....Un ingresso silenzioso nel tentativo di passare inosservata (del resto, con un abbigliamento tanto sobrio, potevo riuscire nell'intento).
Oh, oh, oh! Notai con piacere che qualche coetanea agèe e non più nel fior fiore dell'età (over 25) era già giunta. E con maggior piacere notai fossero già un pezzo in là con bevute ed alcool. Molto bene. Non c'era dunque molto tempo per recuperare. Era necessario provvedere...all'istante.
Forza Mini Me! Muovi le chiappe e portami al bancone!

 
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view post Posted on 13/6/2012, 22:12
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Era arrivato il suo momento: dalla Sala da Ballo provenivano schiamazzi e frammenti di canzoni volgari, eppure nessuna di quelle urla assomigliava seppur vagamente a ciò che avrebbe voluto sentire: non c'era la disciplina del terrore, non c'era la giusta dose di paura, né dolore, o rabbia.
Avanzò maestosamente lungo il corridoio, preparando il suo dominio: avrebbe varcato quella soglia altera e nobile come una Regina, e forse qualcuno sarebbe stato risparmiato.
I pesanti battenti si spalancarono con forza, sospinti da un oscuro potere, senza che compisse alcun gesto.
Il suo dominio.

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La scena che le si presentò innanzi la stordì ancor prima di riuscire ad afferrarne il senso.
E in effetti, a ben pensarci, senso non ce n'era.
In effetti, se non c'era senso, non era neppure il caso di pensarci.

Perse la pazienza.
Quindi perse la testa.

"Not pink! Not green! Not aquamarine!"


Ma suo malgrado non poteva ancora farla scorazzare libera per la Sala: aveva un discorso in sospeso sulle morti improvvise!
Dov'era l'Avunculus quando serviva?


Beh, ci avrebbe pensato presto...
Nel frattempo...

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"...TU!"


Indicò Persefone, la donna che cercava di sgattaiolare graziosamente su una "Mini Lei", o una "Mini" (con gli specchietti verde mela), o qualunque cosa fosse.
In realtà non aveva un piano preciso, ma le era sembrato un buon modo per cominciare a prendersela con qualcuno. Dopotutto, le sue domande nel suo Ufficio stavano cominciando a diventare scomode.

Vendetta!


Ma sapeva di aver bisogno di aiuto.
Si guardò attorno, costernata dalla fatiscenza imperante, si compiacque nel vedere Lady Marmalade o qualcosa del genere, si ipnotizzò guardando la piccola Mya galleggiare in qualcosa di alcolico, quindi tornò a concentrarsi sul suo terribile obiettivo.
Bah, di quei tempi bisognava far tutto da soli!

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La trasformazione fu immediata: un elmo imponente, dorato, le cinse gloriosamente il capo; una candida tunica le avvolse il corpo, all'uso dei guerrieri antichi; la lancia vendicatrice era nella mano, lo scudo possente fissato al braccio.

"Chi oserà ora sfidare una Dea?"


Pensò ai poteri che potevano fare al caso suo. L'Anno precedente c'era stata quella sciocca donna, attualmente Preside, che aveva addirittura cercato di farle notare come le sue formule magiche da Sailor fossero sbagliate.
Il ricordo la fece avvampare di rabbia. Lanciò una sfera di fuoco che prese a vorticare per la stanza.
Prima o poi avrebbe incenerito qualcuno.

 
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view post Posted on 13/6/2012, 22:21
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No No No No!
Il tessssoro era suo, suo figghio lo aveva dato a lei, avrebbe spazzato via la Nuova ed Eterna Alleanza, Mago Merlino e colui che si era impossessato dell'orecchio accicciato del giovane toschano come il più insulso dei niubbi. Ma non ebbe il tempo di ordinare a Miva il lancio dei componenti che venne trascinata verso il palco da suo figghio che pareva veloce come un cinghiale muschiato della tundra. Ebbe solo lo sfuggevole ricordo di un enorme T-Rex con le zampe lunghe come due bacchette cinesi intento a divorare un oste dal grembiule untuoso.

"Casschio. No, cascio. Cacio. Cazscio"

Non le veniva la parola adatta alle circostanze. Ma avrebbe evitato 6 o 7000 querele perchè era in prima serata. Suo figghio la scaraventò verso un affare a forma di cono gelato fissato ad un'asta, cascò di testa e si fece un bernoccolo grande come un ossobuco ma riuscì a salvare il Chianti. Non lo avrebbe spedito in Collegio, oh no, troppo tranquillo. Lo avrebbe venduto ad un'orda di amazzoni inferocite che cavalcavano manticore sputafuoco roteando delle mazze ferrate.

*Mah chi casscio è sto Makabishi?*

Il pensiero le fece dimenticare per un attimo le amazzoni, si portò il fiasco alla bocca ma solo per constatare che il dolce nettare si era perso durante la cavalcata dei cinghiali muschiati, lanciò la boccia in faccia a Big-J facendogli saltare tutti gli incisivi e prese a borbottare imprecazioni in aramaico antico, strabattendosene dello stambecco del Gargano e delle targhette di Oh Gabba Gabba.
Ma lei era il Ministro, doveva dare il buon esempio.

"Mah grascie millhe, sciono commhoscia. Per chaso è prheviscta anche uhna fhornitura hannuale di Bharolo? No? Nheanche due bhoscie di Barbera?"

Ma che razza di posto era mai quello? due cavolo di bocce le davano anche alle feste dell'Unità! Si sarebbe vendicata sull'orecchio posseduto dello stornellatore fiorentino, aguzzò la vista per ritrovarlo ma non vide altro che nani da giardino sgozzati. Qualcuno era anche stato schiacciato dalle ruote di una peugeot 107 rossa guidata da una pazza squilibrata vestita di paillettessss. Non le rimase altro che unirsi agli altri ed applaudire. Ma che avevano da applaudire quando una sfera di fuoco lanciata da una cosa non meglio identificata stava vorticando sinistramente sulle loro teste? Mosse le targhette a mo' di ventaglio per allontanare la minaccia ed agitò le mani come un vigile urbano in mezzo a Piazza della Libertà, sperando che la sfera cambiasse direzione e si schiantasse su una tipa avvolta da boa e piume di struzzo. Ma la cosa veramente importante era un'altra: non aveva più vino. Casscio!

 
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view post Posted on 13/6/2012, 23:18
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La reazione la ebbe però una malata di mente che era in piedi di fianco alla sottospecie di ragazza ermafrodita:

- Vile Baccante, come osi? Giù le mani dalla Corva!! -

Non fece nemmeno in tempo a provare a capire quelle parole che una gigantesca katana della minchia lo colpì in testa...
Il nobil messere cadde a terra e lì vi rimase per un po' di tempo... Pensando al vino, alla birra, al vino, all'alcool e di nuovo al vino.
Fortuna che aveva la testa dura... La katana si era evidentemente piegata a causa dell'impatto con la sua capoccia.
Si massaggiò il cranio, per poi alzarsi di nuovo a fatica...
Quel colpo l'aveva stordito più di quanto non l'avesse fatto il vino poco prima... Indietreggiò barcollando, allontanandosi poi dall'ermafrodita e dalla malata di mente che possedeva katane senza regolare licenza.
Cercò di avanzare alla cieca, ignorando l'arrivo di una presunta Regina...
Ma poi... Regina di cosa?
La risposta fu immediata... "De sto ca**o!".
Barcollava sorridente, superando un ROSSO di sue vecchie conoscenze e una sorta di Dama pomposa...
A proposito di rossi...


- Il Vino! -

Le parole gli uscirono da sole dalla bocca... Aveva bisogno di un Chianti Classico... Altrimenti non poteva continuare la serata...
E lui sapeva chi ne era in possesso...
Saltellò a mo' di Ruggero De Ceglie fino al palco, sopra il quale vi erano la donna del vino e l'altro toscano...
Da buon uomo che era, attese... Era in corso una sorta di premiazione... O qualcosa del genere...
Quello che gli interessava era però nelle mani della donna... Il Vino... Il SUO vino...
La cosa che vide fu sconcertante... La donna aveva lasciato rovesciare il vino e lanciato la bottiglia vuota in faccia a Big-J.
Un urlo gli uscì dal naso (?) dopo quella orrida visione:

- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRGGGGGGGGGGHHHHHHHHH!!!
IL VINOOOOOOOOOOOOOOOO!!! -


Avrebbe voluto uccidere qualcuno e ci provò anche... Si avventò con rabbia su uno dei nani da giardino rimasto ancora vivo e gli strappò le budella a morsi...
Niente lo rendeva più iracondo di una bottiglia di vino VUOTA, per dì più se non era stato lui a berne il contenuto...
A dire il vero alcune cose forse lo rendevano più iracondo (tipo perdere alla SNAI, Morire, Birre calde, Donne fredde, Ca**i in cu*o, ecc.) ma non era il momento di pensarci...
Doveva fargliela pagare a quella donna... Ma prima aveva bisogno della forza dell'alcool per salire sul palco... Ancora una volta, la sua ricerca aveva inizio...
Alcool... aveva bisogno di qualcosa avente una gradazione alcoolica, seppur minima... Non poteva vivere altrimenti...
Poteva ricorrere al canto... Era la sua arma vincente... Si sdraiò a terra e iniziò a canticchiare qualcosa:


- Mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino... -

Ma non finì nemmeno... Pianse e abbassò la testa...
Ma chi voleva prendere per i fondelli?

*Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare, godo molto di più nell'ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare...*
Era vero... tutto fottutamente vero... Aveva bisogno di Vino, non di cantare...
Adesso si era alzato di nuovo e stava barcollando in direzione della donna con la katana...
Era una malata di mente... Quindi doveva avere del vino...
Era un collegamento a dir poco bizzarro, ma era un po' brillo e non capiva...
Appena le fu dinnanzi, si esibì in un inchino e disse:


- Suca!
Mia cara signora... Mi scusi per prima... Non mi sono neanche presentato...
Il mio nome è Sandro, ma mi chiami pure Gianni, o Sancho Panza, come preferisce...
Il fatto è che me medesimo si stava chiedendo se lei avesse con se un qualcosa che abbia anche una minima gradazione alcoolica... -


Aspettò la risposta, assumendo un'espressione figa...


 
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view post Posted on 14/6/2012, 00:03
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Il Vichingo ora più tamarro che mai, osservò quasi con amore la sua compagna ballerina digievolversi in T-Rex, che danzava e ballava in modo così armonioso come gli ippopotami in tutù di Fantasia.
Che beltà, che grazia, che meraviglia! Quelle zampine, squisitamente corte! Gli occhi color topo mbriago del buzzurro, si fecero lucidi e il giovane si tolse la parrucca, con cui si asciugò le lacrime, guardando il dinosauro con sommo amore.


- La mia bambina diventa grande... e salva la Cina! - con una sonora trombetta, si soffiò il naso, sempre usando la parrucca, certo.
Ma poi qualcosa lo ridestò da quel pensiero materno.
Uno sfoderare d'arma antica.

Si voltò di scatto, TA TA TAAAAAAAAAAAANNNNNNNN, come la dramatic chipmunk ed osservò una balda donzella, sfoderare una katana.
AHA!
Nemici, pensò! Era ora di dimenticare che la Coop era lui, e darci dentro con le danze!


- Are you ready guys? [cit.] - *Ma tu non sei Date Masamune. E non hai sei katane. Ma se vuoi prendi degli stuzzicadenti dal rinfresco!*
Lesto a quel pensiero si voltò e cercò l'ambita asticellina fina fina fina interdentale. Dannazione! Chi si era finito tutti gli stuzzicadenti? Dannati roditori, cavallette, looommmmmbrico! [cit.]
Si chinò, afferrò un lembo della tutina anni '70 che indossava e STRAAAAAAAAAAAAP, eccolo vestito di tutto punto in divisa, kimono azzurro e bianco, e fascetta svolazzante sulla fronte. SNAP. La parrucca smocciolata divenne una katana, che puntò alla ragazza, che sicuro si chiamava Enduresso Naito [Endless Night per gli amici. E se non ha amici, perlomeno per il Basilisco]. Le tirò addosso un pacco di biscotti, allegro e poi riprese a parlare.


- Io Souji Okita, capitano della Prima Unità della Shinsengumi, ti proibirò di sfoderare una katana al mio cospetto. Proteggerò il Comandante Hijikata Toshizo e quella mongospastica di Yukimura Chizuru. Io... COOOFFBLOACH -
Sangue, sangue ovunque! Continuò a tossire e a tossire, spennellando un po' di rosso, il colore della passssione ahrrrrr, qui e là, magari colpendo in pieno con uno sputazzo rosso qualche povero passante.
Accidenti. Non ora, non ora! L'ochimizu, presto!
Cominciò a correre, arrancando (e non arrancar), come un vero Sayan, sminchiando con la katana qui e là mentre passava, infilzando la panza di qualche oste di passaggio e si tuffò con la faccia nella ciotola della sangria.
Riemerse dunque, rifocillato, con la chioma bianca splendente e gli occhi rossi (e non si era sputato da solo, vah là che roba), un sorriso sornione sul volto. Era ora di fare a pezzi qualcuno! E poi friggerlo con burro aromatizzato, proprio come aveva visto fare su Real Time in Cucina con Ale. Proseguì a passo spedito quando incontrò sul suo cammino nientepopodimeno che una poppò di Dea, in abiti succinti. Se la spizzò bene e poi... ORRORE! 'Na zinna [seno per gli amici] de fora! Imbarazzato, si mise la mano libera aperta al lato della bocca, gesto tipicamente romano e di una classe disarmante, tipo megafono.


- ORUEEEEEEEEEEEEN! MA COME TI VEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEESTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII? -
Si sventolò la manina, scioccato. Oddio, oddio! Il foulard in denim che fa l'effetto beach con manica di jabooot! Col saboooooooot! NO NO NO! Non andava più di modaaa! E quella lancia antiquataaaa! Le corse incontro con una mezza corsetta e le schiaffò addosso un fazzoletto precedentemente recuperato dalla sua manica, in modo da coprire le grazie o la grazia o la graziella ben in mostra. Sul fazzoletto c'era un'unica macchia di leopardato. Mooooolto chic. Très jolie. J'adoHre (con scatarro annesso).
 
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view post Posted on 14/6/2012, 00:38
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Il tizio grassoccio e unticcio le faceva ancora bungee jumping su e giù per lo stomaco, lottando strenuamente con le coscette di pollo dell'Amadori e i rimasugli di un pandoro Bauli. Un rutto soave inondò la sala, smuovendo gli animi e le gonnelle dei più.
Tanto uomini e donne, tutti stavano con le grazie all'aria quella sera. O mattina. O dipende da quando uno si collega. Mica possiamo stare sempre qua.
Il suo cumpare nel frattempo aveva fatto cambio d'abito alla velocità della luce. Uno schiocco di dita artigliate, che nemmeno riusciva a vedere oltre il suo musone squamato e anche lei cambiava. Fascetta bianca con protezione nera legata alla frontona giurassica, un lungo codino nero appiccicato col bostik alla testa, un frusciante haori azzurro con ricami bianchi. E una katana.
Che t-rex figo e superlativo che era, degno eroe della sua epoca. Mort- *No spoiler! Alex non leggere.*
Troppo tardi? Sti ciuffoli.
Fatto stava che la battaglia imperversava e il suo cumpare aveva bisogno di lei/lui/non lo sapeva più. Pure facebook aveva iniziato ad avere dubbi sulla sua sessualità.
"Sei stato taggato su una foto".
Colpa delle maglie extralarge, del trucco sfatto, delle borse pesanti sotto agli occhi, dei pedalini appesi all'armadio e ai rimasugli di cibo sulla scrivania. Mya tutto sembrava meno che un esponente del genere femminile. Ma in quel momento che importanza aveva?
Era un T-Mya alto 4 metri, 2 al garrese e tutta capoccia.
E aveva una katana.
Peccato però che non potesse nemmeno pensare di sfiorarla. Le sue zampette grattavano a malapena il mento, figuriamoci raggiungere il fianco. Era tempo di togliersi il costume mastodontico e annullare l'effetto della digievoluzione, facendo rewind del nastro. Purtroppo la cassetta si era inceppata, e Mya non aveva nessuna matita a portata di mano per riavvolgerla [solo i più vecchi possono capirla]
L'unico modo per tornare un essere umano era lasciar correre il tempo, come era stato triliardi di anni prima. L'era glaciale, l'estinzione e la rinascita.
Come un fiore in un giardino zen, su una terrazza di Tokyo.
Tutto accadde molto velocemente trascurando le meteore di fuoco che imperversavano nella sala, ma nessuno le avrebbe detto che non era per merito suo. Fatto stava che Mya riemerse dalle ceneri, che poi in realtà erano sacchi di farina scaduta, e riprese la sua statura.
Anzi, era più alta, diciamo un buoni 20 centimetri. Occhi viola,(ma dai) codino nero al vento, kimono, katana e bicchiere di sakè alla mano. Si lanciò con foga verso il nulla.
Nel tempo della trasformazione, un po' come in sailor moon, tutto era già finito e il nemico, stanco di aspettare, se n'era andato.
- Io sono Hijikata Toshizo, vice-comandante della shinsengumi del nord, generale delle legioni di Aizu, servo leale dell'unico vero shogun . Padre di un figlio assassinato (???), marito di una moglie uccisa(magari fosse andata così...)... e avrò la mia vendetta (per cosa non lo so...ma lo troverò strada facendo, vedrai...che non sei più da solo)... in questa vita o nell'altra. -
Una pioggia di petali di ciliegio cadde allora dall'alto soffitto della sala grande, una nevicata, bella e delicata.
Peccato fossero di polistirolo. Con la targhetta made in Taiwan.
 
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Endless night
view post Posted on 14/6/2012, 11:15




Uno esce un calmo mercoledì e il giorno dopo torna a casa e improvvisamente la Sala si è trasformata nella Corte dei Miracoli.
Se non si considera un t-rex assassino mangia-osti, c'è un pazzo che va in giro con una katana a sfidare la gente (senza nemmeno aspettarsi una risposta)

"Chi cavolaccio sei, scusa?"
Niente, risposta non venne, era già piombato da un'altra parte in cerca di nuove vittime. Anche perchè la mia dolce e piccola katana si era distrutta quando era finita in testa di quel cafone fiorentino
*Azz..certo che aveva la testa dura, maledizione... pazienza, tanto in cantina ce ne sono una ventina di riserva u.u*
Tutto normale (o quasi), ci avevo guadagnato pure dei biscotti che il pazzoide in kimono mi aveva lanciato addosso, c'era da fidarsi? Probabilmente no, avevano il marchio made in China, ma piuttosto che niente u.u
Peccato che in quel momento due pazze entrarono nella stanza: una armata di scudo e lancia gridando vendetta alla seconda, entrata a bordo di una Peugeot 107 rossa vestita di pailetts, come dire "entro senza farmi notare" u.u
Pensai fosse un'allucinazione dovuta ai biscotti

*Lo so sapevo che non dovevo mangiarlì*
Scaraventai il sacchetto dall'altra parte della stanza, vicino a una palla infuocata che lo fece esplodere, temendo fosse un'allucinazione per poi accorgermi che invece stava accadendo davvero
*Un momento..palla infuocata? Che cacchio??*
Iniziai a lanciarle contro cubetti di ghiaccio da cocktail presi da qualche tavolo, chiedendomi dove diavolo sono le armi quando servono ^^
Qualche cubetto colpì anche il novello Guccini tornando barcollando [o dovrei dire strisciando] in cerca di vino. Per quale motivo venisse da me a chiederlo mi era oscuro, ma decisi di accontentarlo, pescando una bottiglia di Chianti da dietro una colonna

"Tieni, Guccini e perdona la mia katana, per una volta..."
Gli ficcai la bottiglia tra le mani sperando non la rompesse e iniziai a canticchiare quella cavolo di canzone di poco prima, in cerca di qualche brocca di Sangria, tanto di alcool lì, ormai ce ne era a fiumi...

 
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Persefone D. Bennet
view post Posted on 14/6/2012, 19:08





Beatamente trasportata, o meglio “navigata” da Mini Me (ovviamente abbigliata con le famose scarpe tacco dodici, dentro le quali sciava bellamente (?) ed un abitino succinto a pois gialli che bene si intonava con le mie paillettes), mi avvicinavo al bancone intenzionata a recuperare il tempo perduto, bevendo quanto più possibile al fine di dimenticare tutto una volta rientrata nei panni di rispettabile (?) e stimata (o.O) Docente di Incantesimi. Tra lotte, caos, urla, trasformazioni, mutazioni genetiche, mi era giunta notizia di un increscioso incidente causato da una innocua Peugeot 107 rossa (??) che di sua sponte, assolutamente autonoma e contro il volere di colei che la guidava (o.O), aveva investito non so esattamente cosa. Manina candida portata innanzi alla mia boccuccia verniciata rosso fuoco (???) per mostrare shock e disappunto (anche no! Semmai puro gaudio!); uno sguardo fugace in direzione di Mini Me e una risata ilare e leggiadra, propria di colei che non può fregarsene di meno per l'accaduto!
Postille! Postille!
Insomma, tornando al mio candido avanzare verso l'unica cosa che al momento scuoteva il mio interesse come lavatrice posizionata a 800 giri, ovvero quel maledetto bancone, proseguivo cantando con vocina “soave” una melodia tenera e dolce dai tratti squisitamente innocui...


Uno, due e tre, Freddy stanotte viene per te!
Due, tre e quattro, chiuditi dentro che quello è matto!
Quattro, cinque e sei, dì le preghiere già che ci sei!
Sette, otto, non guardare di sotto!
Nove, dieci, viene a prendere te!”


Ma a turbare il mio incedere beato, una voce...Una terribile, conosciuta, ascoltata, udita, setacciata, scandagliata, voce...LEI.....LEI CHE DICEVA “TU!”. Ed io che rispondevo
IO?! PROPRIO IO!?
Numi Santissimi! Ancora! Un'altra volta! Avevo perso senno e giudizio nel mio ufficio a causa sua! Mi ero persa in lunghe dissertazioni su Volontà ed Essere e Avere e Mangiare e Dormire...e non so che altro.... ed avevo compreso meno della metà delle mie stesse parole, e la cosa scioccante era che lei forse le aveva comprese!!!! Ella non era di umana stirpe! Una diabolica creatura! Domandava, domandava sempre!!! Io e Mini Me immobili. Pronte a voltarci per aver certezza di quanto le nostre aguzze (?) orecchie avevano udito. E se avesse ancora domandato?
No, no! Nuoooooooooooo!
Meglio morire trucemente massacrata da quella tizia squilibrata (pardon...priva di equilibrio u.u) con la katana in mano in preda a manie omicide!
Ma dopo tutto ero un'emiliana, svezzata con tortellini e ravioli di Giovanni Rana. I miei Avi si sarebbero rivoltati nella tomba nel vedermi fuggire. No, giammai...
Con coraggio e ardore, quasi a sembrar mitica guerriera in paillettes (?) mi voltai, o meglio Mini Me si voltò ed io con lei. Il tempo di realizzare di aver di fronte proprio ESSA ed ecco vedere arrivare verso di me enorme palla rovente da lei stessa scagliata! Da ciò dovevo forse dedurre che non avesse gradito poi tanto il nostro colloquio? Presa da panico e disperazione effettuai la scelta più ardua che la mia esistenza mi aveva costretta nel corso del mio lungo cammino a fare. Uno sguardo rammaricato verso la fedele Mini Me. Era inevitabile. Avrebbe sofferto lei per me! Agguantata Mini Me come fosse scudo la feci roteare un paio di volte per avere giusta presa e la posi innanzi a me affinchè ardesse lei. Insomma, meglio lei che io! Urla stridule di Mini Me, urla sonore mie per paura che Mini Me non fosse sufficiente. In tal caso avrei giocato il Jolly ed avrei usufruito dell’aiuto a casa!
Ma il Fato mi era propizio, o forse era propizio a Mini Me. La donna alcolista, la Ministra, senza nemmeno comprendere come avesse fatto, riuscì a deviare la palla rovente indirizzandola ad una persona avvolta da boa e piume di struzzo…Mmmm…Bello il boa…Eravamo salve! Un ghigno ed una smorfia rivolti a colei che aveva osato attaccarmi e, posata nuovamente Mini Me sul pavimento, mi inginocchiai verso la piccola, meravigliosa creatura che volontariamente avrebbe dato vita e corpo per me (???) e le comunicai il nuovo scopo della serata.
Voglio quel boa! Mini Me! ATTACCA!
Nel frattempo, mossa da generoso momento di riconoscenza nei confronti di quella instabile donna che continuava a bramar vino (e come biasimarla) attinsi dalle mie riserve al fine di reperire, nascosta tra le paillettes (o.O) una bottiglia di pregiatissimo Brunello di Montalcino annata 1997 e gliela porsi.
bevi e goditi il vinello!.
Indiscutibile verità: che fanciulla meravigliosa ero! (??????????)
A quel punto scalza, in attesa del ritorno di Mini Me trionfante avvolta dal Boa (ammesso riuscisse nell’impresa), giunsi al bancone chiedendo a Nessuno
Dov’è l’Havana?



Edited by Persefone D. Bennet - 14/6/2012, 23:00
 
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Endless night
view post Posted on 21/6/2012, 11:09




A quanto pare il concetto di normalità doveva essere svanito appena la festa era iniziata perchè mi riusciva difficile, a questo punto, trovare qualcuno sobrio o anche solo vagamente in sè.
Scavalcando un po' di figure non meglio identificata lungo il percorso, mi diressi verso il centro della Sala dove c'era un palco (?) che aveva trasformato la serata in quella delle cantine aperte piuttosto che in quella degli Awards.
I premi già, improvvisamente mi ero ricordata che non ero lì soltanto per fare a pezzi cose o persone o sgraffignare qualche pasticcino dal buffet, bensì nelle vesti di rispettabile (?) amministratrice (vai a capire poi chi ha avuto la brillante idea u.u).
Il Chaos regnava sovrano, fra pazzoidi che cantavano dall'alto di tacchi vertigionosi (vettoridicimila?) lanciando misteriose Mini Me a t-Rex che appariva e scomparivano nella ciotola dell'aperitivo u.u
Un urlo degno della migliore delle Valchirie squarciò l'aria neanche l'avessi fatta a fette con la katana, mentre speravo che fosse sufficiente a risvegliare tutti dal torpore post bevuta

"SILENZIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.."
Probabilmente pensavano di aver di fronte l'ennesima pazza (cosa, peraltro vera), l'importante era non farglielo capire u.u La lista che avevo in mano era più lunga di un compito di Storia della Magia e di questo passo rischiavamo di finire per l'ala del giorno dopo u.u
"Prima finiamo, prima potete tornare al vostro vino, d'accordo?"
L'occhiata avrebbe potuto incenerire un basilisco e fosse stato per me certe targhette le avrei lanciate direttamente in tasca ai rispettivi proprietari, ma decisi di essere magnanima e limitarmi a dargliele (più o meno) gentilmente u.u
"Dunque, a Persefone D. Bennet (sì, proprio quella vestita di pailetts, ci vedete bene u.u) vanno il Premio come Miglior Docente, Docente più bello e Capocasa ideale. Complimenti, professoressa, se lascia per un momento Mini Me nell'angolino può venire a ritirare le sue targhette u.u"
Ma non era finita lì, quante diavolo erano? Come premiare tutti prima che il sonno prendesse il sopravvento?
"Poi -eh, scusate, ma qui c'è una lista lunga vettordici righe u.u - a Ignotus A. E. Peverell vanno il Premio come Peggior Docente, Docente più brutto e più bizzarro. Compimenti anche a lui.."
Era quasi finito, ne mancavano giusto due e poi sarei potuta tornare alle occupazioni di prima (forse)
"Ed infine a Caroline Dalton va il Premio come Docente più severo e a Serpentina Black invece quello come Docente più Buono. Ancora complimenti a tutti"
E in una volata scappai lontano, verso il buffet, in cerca di qualcosa con cui controbilanciare quei faticosi attimi: avrebbero ritirato tutti la targhette? Oppure la follia stava dilagando talmente tanto che erano già fuggiti tutti a Tahiti?



Persefone


Albus


Caroline e Serpe
 
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Persefone D. Bennet
view post Posted on 21/6/2012, 18:17




Ebbene...Toccava ancora a me...E perchè mai gli altri utenti non si facevano vivi, presentandosi nella loro magnifica magnificenza, assolutamente liberi di fare e dire ciò che più desideravano (magari esortando anche la sottoscritta a recarsi quanto prima per la via di casa in assenza di pan di via?)? Del resto, dinanzi a rispettabile (?), intima (?), elegante (?) serata come quella che ai miei occhi cangianti (o.O) si stava palesando con tale veemenza (????), chi avrebbe potuto resistere, o meglio desistere dal presentarsi? Praticamente tutti! Ahi, che dolor! Triste verità! Possibile che non vi fosse l'ingenuo (u.u) desiderio di mettersi in gioco e prendersi beatamente in giro sino all'esasperata verità, o ancor meglio, la divertente bugia? Era un duro lavoro ma qualcuno avrebbe dovuto pur farlo...(????)
Mentre Mini Me era alle prese con un boa di piume di struzzo assolutamente delizioso e che presto avrebbe fatto da “corredo” al mio meraviglioso, sobrio vestitino “sbrilluccicoso” (!!!!!), udii una vocina leggera e leggiadra (anche no!) di quella insolita fanciulla con la katana in mano, pronta a proferir parola con quel tono soave che avrebbe fatto atterrire un troll posseduto dallo spirito di un Doxy colto da crisi di nervi. Premiazioni! Era ora! Volevo i miei premi con avido ardore, pronta anche a strappare i capelli a...a...alla ragazza che mi aveva lanciato la palla infuocata pur di impossessarmi di quelle targhette azzurre fantastiche create ad arte dagli illustri grafici che con fantasia ed originalità sembravano davvero essere creature magiche (questa è una sviolinata non indifferente: Paul tienilo presente!!). Avvicinandomi al palco, sempre scalza poiché in assenza di Mini Me, raggiunsi la ragazza che mi aveva appena “nominata”: era ora che cominciassero ad arrivare meritati, meritatissimi (??) premi. Le mani formicolavano dal desiderio di stringere a me quelle agognate targhette. Erano mie, MIE!!!!
Finalmente nelle mie mani, ero dunque libera di crogiolarmi nei miei più rosei pensieri perché vincitrice…Tuttavia…una flebile, fastidiosa, quanto inopportuna vocina proveniente da un insolito anfratto della mia mente (che fosse “il senso del dovere”?) continuava ad allertarmi cercando di portare alla mia memoria quanto avrei dovuto fare…Santi Numi! Dovevo premiare anch’io qualcuno! Non avrei certo permesso che la “tizia” con la katana, o il presentatore squilibrato facessero tutto! Insomma…Era necessaria la presenza di una persona seria (!), formale e professionale come…come…Dove potevo trovarla una persona così??? Scarseggiando al momento individui di tale spessore, mi offrii quale volontaria a svolgere egregiamente (?) tale mansione.
Ebbene, le premiazioni non sono finite. Patrick Swan, che non si è ancora presentato alla festicciola, vince i premi Il PG più bello ed il PG più sexy. Vagnard Von Kraus invece si aggiudica i premi come PG più brutto e PG più cattivo. E ancora, Raven Shinretsu vince come PG più brutto, a pari merito con Von Kraus e PG più pazzo.
Santi Numi! Erano tantissime queste targhette! Chi mai aveva avuto l’idea di premiare tutta quella gente? (u.u.)
Premiamo inoltre Mary Grenger, la mia diletta, in qualità di PG più simpatico, Luna Evans, la mia adepta, come PG più buono e Arwen Haryin, uno dei miei fari, come PG Modello.
Effettuate le prime premiazioni, esausta per il lungo e faticoso dovere che gravava su di me (?), mi voltai verso la collega, in attesa che continuasse a prodigar targhette azzurre in ogni dove.


Patrick Swan


Vagnard Von Kraus

Raven Shinretsu

Mary Grenger


Luna Evans


Arwen Haryin
 
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Cuore d'inchiostro
view post Posted on 21/6/2012, 19:10




Entrai nella grande sala gremita di gente, le premiazioni stavano avvenendo e io ero arrivata col mio solito ritardo patetico ma scusabile. Avevo una scusa pronta, ma non l'avrei data, non me ne importava un fico secco.
Disperata per gli ultimi avvenimenti della mia vita, strascicai i piedi fino al tavolo delle bevande, acchiappando una meravigliosa e lucente bottiglia di Vodka. Ah, che bella, mai tanta grazia è risieduta nel medesimo vetro!
Presi la limonata e la versai in un secchiello grande, di quelli da spumante, ovviamente con molto ghiaccio, versai metà della vodka contenuta nella bottiglia e mescolai, fischiando dentro una bella cannucciona da sondino naso-gastrico.
Mi sedetti per terra come la peggiore delle ubriacone e abbracciai il secchiello amandolo dal profondo del cu...ore.
Ficcai la cannuccia in bocca e iniziai a bere la vodka lemon con estrema goduria. Niente di meglio di premiazioni e vodka, tanta vodka!!!

 
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Endless night
view post Posted on 22/6/2012, 11:00




Fu uno schock scoprire che la pazzoide vestita di pailetts con tanto di Mini me rosso fuoco, boa di piume struzzo era la rispettabile (ora non più tanto u.u) professoressa di incantesimi. O forse il suo dolce (?) equivalente oscuro che vive fra i Babbani.
In ogni caso le ero grata perchè, dopo essersi appropriata di tutte le targhette che le spettavano con la stessa espressione di Gollum sul Monte Fato quando si riprende l'anello (dopo 1000 e passa pagine, ci mancherebbe o.O), era andata avanti con le premiazioni lasciandomi così il tempo di scappare in mezzo a gente più normale (?) e sobria (?).
A quanto pare adesso stavano tirando fuori la vodka, si vede che il banchetto poteva considerarsi concluso. Peccato mi ritrovassi intorno altre targhette

*Ancora? Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo*
E per fortuna l'urlo fu solo nella mia testa (dove uccise qualche miliardo di strani esserini) o chissà effetti avrebbe causato su quelli menti già completamente folli di loro u.u
Decisa a liberarmi il prima possibile di quelle scomode targhette avevo due possiblità: o farle svanire (alcune non erano niente male) oppure consegnarle che, essendo una persona tanto brava (?) e normale (?) feci, non appena l'Altra fanciulla scese dal "palco"

"Rieccomi qui (purtroppo u.u) con nuove premiazioni, degli alunni stavolta. Dunque i premi come Miglior Prefetto e Prefetta vanno a Paul Grindelblack e Luna Evans Potter, mentre quello di Miglior Caposcuola se lo aggiudica Arwen A. V. Haryin. Studenti modello, invece, sono la signorina Emy Black e il signor Horus Ra Sekhmeth."
Feci una lunga pausa, in cerca di qualche calice di qualcosa di forte con cui riprendermi..
"I più simpatici sono invece Random Crowell e Mya J. Lockhart, che, insieme a Horus Ra Sekhmeth, si aggiudica anche il premio come Studente più originale. Ed infine i più belli di Hogwarts, il signor Patrick P. Swan S. e ancora una volta la signorina Mya J. Lockhart. Complimenti a tutti, potete ritirare le vostre targhette e continuare con il banchetto.."
E scappai, per l'ultima volta giù da quel palco in cerca di un angolino tranquillo dove godermi la scena..ormai c'erano più targhette che persone (il che era abbastanza preoccupante). Che fossero tutti troppo seri o troppo occupati per prendere parte al banchetto?



Paul, Luna e Arwen


Horus, Emy e Random


Mya e Patrick
Mya J. Lockhart
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view post Posted on 22/6/2012, 22:19
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Il bell'uomo dal cipiglio severo, ma col coniglio sincero, sollevò il cilindro invisibile e ci si tuffò dentro.
Comparve dopo qualche secondo di prova trucco e parrucco, nuovamente addobbata a festa e nuovamente nelle sue vesti civili, babbanosamente babbane.
Calzoncini corti, canotta XL, pattini ai piedi e visiera bianca a coprire il sole "abbagliante" che cospargeva di luce propria l'intera sala. Ah ma non era il sole, bensì Persefone, o la gentil dama che malefica ne tirava i fili per lei. Poteva benissimo essere messa ai lati della strada, come segnalazione di lavori in corso. Oppure attaccata ad un lampadario con un po' di musica tunz tunz, e luci psichedeliche, da rigetto incondizionato. Però era bella, anche coi canini più affilati e l'abito di pelle aderente. O in pigiama con un telecomando in mano.
Pattinando alla Muteking, con una piovra nera attaccata al braccio Mya arrivò al palco, frenando lateralmente e sollevando la gonna della donnina dai capelli pomposi che sculettava vogliosa, abbracciando shakira. (Era Pual-la Madoka magica - ndM)
- Mia....mia...e Mia? Prendo anche quella di Patrick, tanto lui dal suo palazzo d'avorio non scenderà mai tra i mortali per una semplice targhetta che ne attesta la...bellezza???? Ma chi ha votato? Io chiedo un nuovo conteggio, tutti alle urne! -
E dal nulla comparvero le famose baracche di legno, dietro le quali si poteva far di tutto. Scrivere a muro, scarabocchiare sulla scheda, fare origami, aeroplanini, posterare la stanza con schede azzurre, gialle e rosa...
Poi uno scroscio d'acqua dalla cabina-wc e fece la sua entrata in scena una Mya che non era Mya, ma che le somigliava terribilmente. Era solo più...taciturna e ....seria.
Aveva una spia luminosa sopra alla testa, un piccolo rombo che galleggiava e ruotava su se stesso.
Era di colore arancione, segno che l'umore era ai minimi storici. Tempo qualche minuto e avrebbe iniziato ad inveire contro tutti in Simlish, l'antica e mistica lingua dei Sims.
- Assuhsuhsuhsuhujnnn bubu cruruhupogo tanà baguità, alego hhitto pchu! -
Olè!

 
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