The Magician vs A.S.T. Grindelwald

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view post Posted on 24/7/2012, 21:05
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Il Fato

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Il Mangiamorte si dimostrò non solo abile con la magia, ma anche con l'intelletto; The Magician invece pretese un po' troppo da sè stesso e dalle sue capacità. I due agirono con tattiche diverse ed una delle due inevitabilmente annullò il vantaggio che poteva creare l'altra. Sebbene l'idea di The Magician fosse apprezzabile, l'effetto che poteva avere un Oppugno su un oggetto o su un animale era ben diverso da quello che poteva avere su un fenomeno come il fuoco. Questi infatti non aggredì Grindelwald, come invece era nelle intenzioni di The Magician, ma si limitò ad avvicinarsi semplicemente verso l'avversario, tornando quindi sui suoi passi. Aveva scampato il pericolo, ma difficilmente avrebbe danneggiato l'avversario come avrebbe voluto.
Grindelwald infatti, aveva ingegnosamente ideato una tattica tanto curiosa quanto efficace per riuscire a superare l'ostacolo che potevano creargli le fiamme e che già gli aveva creato un effetto positivo eliminando il fuoco che tormentava la sua caviglia.
Il fumo però ora si faceva sempre più denso, ed entrando nelle narici dei due contendenti provocò loro frequenti attacchi di tosse, di cui avrebbero certamente dovuto tener conto per castare i loro incantesimi.
I due stavano dando vita ad un emozionante Duello. Chi l'avrebbe spuntata?



A.S.T. Grindelwald:
Hai spento il fuoco che si trovava all'altezza della caviglia.
Ti trovi steso su un lato per via del tuo movimento durante il recupero della bacchetta.
Il muro di fuoco si espande sempre più avvicinandosi a te ed una folta coltre di fumo ti impedisce di vedere il tuo avversario.
Il fumo ti crea fastidio e ti fa tossire a intervalli irregolari.
Punti Salute:
202,5
Punti Corpo:
202,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Circa un metro davanti a te il terreno è crepato.
Il muro di fuoco si espande sempre più avvicinandosi a te ed una folta coltre di fumo ti impedisce di vedere il tuo avversario.
Il fumo ti crea fastidio e ti fa tossire a intervalli irregolari.
Punti Salute:
190
Punti Corpo:
200
Punti Mana:
200


Turno a A.S.T. Grindelwald



 
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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 29/7/2012, 11:40




Sentì la pelle distendersi sotto l'azione dell'acqua gelida. Un senso di fresco seguito da un brivido lungo la caviglia lo avvertì che non andava più a fuoco. Era riuscito nel suo obiettivo, ora era zuppo dalla testa ai piedi e non aveva visto l'effetto dell'attacco avversario, il che significava che non era riuscito nel suo intento. ora era il momento di rimettersi in piedi, ma era ancora insicuro sul da farsi, in fondo il fuoco gli dava una buona protezione, nonostante il fumo non gli permetesse di respirare al meglio. Come poteva sfruttare a suo vantaggio quella situazione? Non conosceva la posizione precisa del suo avversario, ma sapeva che era davanti a lui, in un punto impreciso, ma davanti a lui. Mentre pensava alla tattica da seguire si portò la manica sinistra alla bocca. Zuppa d'acqua com'era gli avrebbe dato l'ossigeno per respirar ein mezzo a quel fumo, un tecnica babbana anche quella, semplice e stupida, come quella che aveva usato per proteggersi dal calore inzuppandosi fino all'osso. In quel momento era protetto dalle fiemma, almeno finché non si asciugavano i suoi vestiti, e aveva l'ossigeno necessario per un paio di turni, quindi poteva decidere di attacare piuttosto. All'improvviso nella sua testa prese forma un'idea, una tattica nuova. Sapeva che per mettersi in piedi avrebbe perso troppo tempo e il suo avversario lo avrebbe attaccato nel frattempo, quindi avrebbe continuato a combattere da sdraiato, almeno per quel turno. Appena venutagli in mente quella tacnica aveva avuto voglia di ridere perché c'era qualcosa di buffo in quello che gli era venuto in emnte. Così impugnò saldamente la bacchetta ed eseguì un semicerchio che andava da lui verso un punto impreciso davanti a se, non importava la precisione, quel movimento doveva imprimere la direzione all'incantesimo. Pensò ad una folata di vento forte, potente, la più forte che poteva evocare
Napteria
L'aveva eseguito al meglio e il suo obiettivo era chiaro, problungare ancora per un turno il vantaggio del fuoco e allontanarlo da sè, ma soprattutto cercare di colpire l'avversario con quel fuoco che lui stesso aveva evocato. Lo faceva ridere il fatto che stesse usando lo stesos incantesimo che l'avversario aveva usato poco prima, ma in fondo i duelli sono anche questo. Forse se The Magician non avesse mai usato quell'incantop neanche a Tom sarebbe mai venuto in mente. Ora sapeva come agire, tenersi un po' nell'ombra per potersi rialzare e poi mettere in atto la nuova tattica che era già cominciata, questa volta non lo avrebbe sottovalutato, questa volta non si sarebbe ritrovato senza una bacchetta in mezzo alle fiamme. Era arrabbiato, molto arrabbiato. Concentratissimo e rabbioso, per fortuna riusciva sempre a controlalrsi in qualunque momento, ma non riusciva a smettere di riflettere sul come le cose fossero andate fino a quel momento. Doveva ribaltare la situazione, presto, prima d'impazzire d'ira.
 
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view post Posted on 4/8/2012, 22:58
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Il Fato

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Come mai non sentiva urla lancinanti? Il suo incantesimo non poteva non aver avuto effetto. Probabilmente il suo scaltro avversario aveva utilizzato una qualche protezione, o probabilmente si trovava già svenuto.
In ogni caso avrebbe dovuto finirlo.
Per farlo avrebbe dovuto nuovamente vedere il suo avversario e quella folta coltre di fumo al momento glielo impediva.
Già, il fumo.
Se fino a quel momento ben si era comportato non aveva minimamente previsto quell'eventualità che rischiava seriamente di andare a suo svantaggio.
Tossì.
Capì immediatamente che se probabilmente anche il suo avversario poteva essere danneggiato dalle esalazioni delle fiamme, lo sarebbe stato anche lui.
Era deciso: il fumo andava eliminato.
Chiuse gli occhi per concentrarsi. L'incanto era semplice, molto semplice, ma il raggio di azione era piuttosto ampio. Puntò la bacchetta avanti a sè e non verbalmente pronunciò la formula


*Dilàberis!*






La situazione di stallo venutasi a creare nel turno precedente sembrava voler perdurare, complice l'equilibrato livello dei due contendenti.
Ancora una volta i due agirono seguendo modalità diverse ma altrettanto efficaci.
Il Mangiamorte dopo essersi inzuppato d'acqua da cima a fondo per difendersi dalle fiamme pensò bene di rispedirle al mittente emulando l'Oppugno utilizzato in precedenza da The Magician. Una forte folata di vento uscì dalla bacchetta di Grindelwald, leggermente attutita dal fatto di non aver scandito bene la pronuncia portandosi la mano alla bocca, ma non per questo privo d'effetto; il fuoco si amplificò ulteriormente e se in un primo momento le fiamme inveirono contro un The Magician troppo lontano per essere colpito, successivamente si fermarono, bloccando la loro avanzata verso Grindelwald, come in attesa di ulteriori istruzioni. Sostanzialmente il Napteria aveva avuto l'effetto di annullare l'Oppugno castato in precedenza dal suo avversario.
The Magician invece pensò bene di porre fine alle sofferenze sue e del suo avversario eliminando il fumo che impediva i due duellanti di riuscire a vedersi. Per ovviare ai fastidi del fumo stesso pensò di agire tramite incantesimo non verbale, scelta meno ingegnosa di quella dell'avversario ma di sicuro effetto.
Il fumo lentamente si dissolse fino a permettere ai due Duellanti di rivelare le proprie posizioni.



A.S.T. Grindelwald:
Ti trovi steso su un lato per via del tuo movimento durante il recupero della bacchetta.
Il muro di fuoco continua ad avvolgerti ma è ora fermo.
Le fiamme continuano a bruciare il tappeto e presto si riformerà la coltre di fumo.
Punti Salute:
202,5
Punti Corpo:
202,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Circa un metro davanti a te il terreno è crepato.
Il muro di fuoco è fermo a qualche metro da te.
Le fiamme continuano a bruciare il tappeto e presto si riformerà la coltre di fumo.
Punti Salute:
190
Punti Corpo:
200
Punti Mana:
200


Turno a The Magician






Non appena il fumo si dissolse, di fronte a lui si parò un immagine che non si aspettava di vedere.
Tutto era come prima.
Il fuoco continuava a bruciare e il fumo cominciava lentamente a riempire nuovamente la Sala. Doveva agire e in fretta.
Gli sarebbe bastato identificare la posizione del suo avversario, poi gli sarebbe bastato agire.
Era ben coperto dal muro di fuoco da lui stesso, ma dietro di questo poteva distinguere chiaramente una massa scura stesa per terra; solo quello, null'altro. Non riuscì a notare ulteriori dettagli, nè se in quel momento Grindelwald stesse lanciando un incantesimo d'attacco; ma a lui questo al momento poco interessava. Gli bastava identificare la sua posizione, poi sarebbe cominciato lo spettacolo.



*Ti ho scovato amico...*



pensò con un sorrisetto malizioso sul volto.
Il riscaldamento era finito, ora era il momento di mostrare uno dei suoi numeri in repertorio, uno dei suoi preferiti.
Ora si sarebbe cominciato a fare sul serio, da una parte e dall'altra, ne era certo.
Ruotò il polso di 360° in senso antiorario e, una volta terminato il movimento, rapido puntò la bacchetta contro la macchia, senza interruzioni, eseguendo quindi il movimento con rapidità e in scioltezza, sicuro di se stesso



*ORBUS!*



pronunciò non verbalmente con forza e vigore, mentre pensava agli effetti devastanti che avrebbe potuto avere.
Pochi secondi e avrebbe creato un solco tra lui e il suo avversario.

 
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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 7/8/2012, 20:50




Riesce a vedermi se sono steso per terra inmezzo a fiamme alte due metri? o.O

Sentiva il caldo opprimergli il petto, i muscoli leggermente indolenziti dal contatto con il duro pavimento a causa del calore che li metteva un po' sotto sforzo. Non era in una situazione del tutto tragica, in fondo aveva la protezione parziale delle fiamme e la bacchetta fra le mani, ma aveva bisogno di un piano. Doveva rimettersi in piedi per duellare al meglio

Non poteva di certo continuare a castare incantesimi in quella posizione, ma alzarsi era pericoloso. magari il suo avversario aveva una visuale migliore e poteva attaccarlo, non poteva rischiare. Aveva già rischiato troppo.

* Uccidilo *

Un pensiero fisso. Dettato dalal rabbia che bruciava sotto pelle e gli faceva vibrare l'anima.

*NO. Non posso.*

Strinse appena più forte la bacchetta fra le mani. Poteva rialzarsi con un colpo di reni, ne aveva le capacità fisiche, ma il suo avversario avrebbe avuto tutto il tempo per attaccarlo. Quindi doveva utilizzare uno stratagemma, dividere la concentrazione fra il movimento e il difendersi. Fra magia e meccanica. Doveva rialzarsi in due tempi. mano sinistra sul pavimento, spinta con il ginocchio, mentre la bacchetta roteava lenta. Bastava fare un cerchio per castare il protego. Ricordava, dalla posizione in cui era caduto, il lato dal quale avrebbe potuto attaccare l'avversario e si coprì proprio su quel fronte.

*Protego*

Non voleva che il suo avversario capisse cosa faceva. Non voleva che lo sentisse pronunciare quell'incantesimo perché a Tom sembrava quasi un atto di debolezza. Mai prima aveva dovuto difendersi. Mai prima aveva castato un protego mentre cercava di mettersi in ginocchio per poi rialzarsi dopo una caduta. Prima non era mai caduto e questo gli creare rabbia.

Forte e quasi incontrollabile rabbia.

La sentiva sotto la pelle, ma riusciva a trattenerla a stento. Non voleva epslodere, non voleva perdere il controllo. Il duello era appena agli inizi, aveva ancora tutto da combattere, mille strategie da mettere in atto. Poteva vincere, se lo sentiva.

*Ne ho la forza, ne ho le capacità*

 
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view post Posted on 18/8/2012, 08:42
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Il Fato

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The Magician, dopo aver intravisto una sospetta macchia scura oltre le fiamme, non perse tempo a farsi ulteriori domande e subito passò all'attacco.
Folle gesto o geniale azzardo?
D'altro canto Grindelwald neanche restò fermo.
Se in un primo momento si risvegliò nuovamente in lui l'animo di Mangiamorte sopito per l'occasione, in un secondo momento fu più lucido, mise da parte detti pensieri e forte della sua esperienza capì che alle volte era necessario difendersi, per quanto l'orgoglio fosse contrario. Castò quindi un Protego mentre tentava di rialzarsi.
L'impatto con l'Orbus, altrettanto bene eseguito, fu più violento del previsto; una volta attraversate le fiamme, l'Orbus si schiantò contro il Protego, venendo bloccato da quest'ultimo, senza però rifletterlo contro l'avversario. A causa dell'impatto, Grindelwald perse l'equilibrio già precario di suo e sbattè le natiche sull'ormai calda pedana. (-2 PS)
Continuava quindi a perdurare l'equilibrio tra i due Duellanti. Ma un errore a quel punto del Duello si sarebbe potuto rivelare fatale.



A.S.T. Grindelwald:
Ti trovi seduto per terra di fronte al tuo avversario.
Il muro di fuoco continua ad avvolgerti ma è ora fermo.
Le fiamme continuano a bruciare il tappeto; si sta riformando la coltre di fumo.
Punti Salute:
200,5
Punti Corpo:
202,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Circa un metro davanti a te il terreno è crepato.
Il muro di fuoco è fermo a qualche metro da te.
Le fiamme continuano a bruciare il tappeto; si sta riformando la coltre di fumo.
Punti Salute:
190
Punti Corpo:
200
Punti Mana:
200


Turno a A.S.T. Grindelwald



//mi raccomando la precisa descrizione degli incanti.
 
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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 18/8/2012, 11:49




Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Aveva visto da dovew proveniva l'incantesimo prima di finire col sedere sul pavimento. Sentiva il calore salirgli su per le natiche e indondargli anche la schiena. Gli sarebbe bastato darsi una spinta con le mani per rialzarsi, ma rimaneva sempre lo stesso problema.

L'avversario.

Quello sis arebbe mosso, avrebbe attaccato, conosceva la sua posizione e lo avrebbe di certo ignorato. Il turno precedente si era difeso, ma non era riuscito lo stesso nell'intento di alzarsi, adesso non avrebbe fatto lo stesso errore. Avrebbe puntato sull'attacco, avrebbe messo a tacere per qualche istante l'avversario. Doveva fare in modo che non castasse altri incantesimi per potersi rialzare e per poter spegnere l'incendio che si stava propagando sempre di più intorno a lui. Un Expelliarmus era fuori questione, banale e inefficacie perché non ci avrebbe messo molto a recuperare la bacchetta l'avversario. Poi era facile da fermare e non poteva di certo rischiare di perdere altro tempo.

*Tempo, Ho bisogno di Tempo*

Sentiva il cuore pulsargli a mille e il sangue passare nella testa. Il cervello gli formicolava, come la mani, tutto dovuto dalla rabbia che non riusciva a sprigionare. Aveva bisogno di attaccare, di stendere, di uccidere. Per sentirsi di nuovo bene doveva almenoa vere la sensazione di essere passato in vantaggio. Doveva liberarsi di quel peso in fondo alla testa.

Così fece un rapido calcolo, il suo avversario era sicuramente davanti a lui, ma non poteva vederlo bene a causa delle fiamme e del fumo, per fortuna ricordava la sua statura. Così calcolando l'ipotenusa di un triangolo composto dallo spazio fra lui e l'avversario, che non poteva essersi allontanato molto dato il cratere che Tom gliaveva creato di fronte, e dall'altezza dello stesso, capì con quale angolo avrebbe dovuto lanciare l'incantesimo per poterlo colpire sul petto, ora doveva solo castare l'incantesimo. Puntò la bacchetta verso l'ipotetico petto dell'avversario, poi flesse il braccio e di nuovo lo mosse verso il petto in un movimento veloce e deciso mentre nella testa pronunciava la formula


* Stupeficium *

Con l'avversario svenuto avrebbe potuto rialzarsi e spegnere le fiamme. Poteva pareggiare i conti e con quell'idea in testa e l'eccitazione che gli percorreva il corpo aveva eseguito l'incantesimo puntando appena i piedi per terra per avere maggior stabilità e controllo.

* COntrollo *

Aveva dimenticato la parola d'ordine. Controllo. Ora il duello avrebbe avuto quella parola d'ordine, controllare la situazione, in ogni momento.

 
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view post Posted on 27/8/2012, 15:08
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Il Fato

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Quello fu uno dei rari momenti in cui The Magician si fece prendere dall'ira. Solo il Fato avrebbe decretato se lasciarsi trascinare dal suo istinto tralasciando la ragione si sarebbe rivelata una scelta azzeccata. Sta di fatto che MAI gli era capitato di fallire così tanti incantesimi di attacco.
Perchè lui era The Magician, il migliore.
Forse aveva sottovalutato l'avversario, complice anche la fase di stallo che si era creata, ma non era una scusante.
Doveva vincere.
Il fumo si stava ormai impadronendo nuovamente dalla pedana e nuovamente tornò ad offuscare la sua vista; il suo avversario era nuovamente scomparso dal suo campo visivo.
Cosa fare?
Come agire?
Istintivamente trovò quella che per lui era la soluzione.
Avrebbe replicato lo stesso incantesimo di prima e ancora una volta lo avrebbe fatto non verbalmente, sfruttando l'effetto sorpresa.
Senza neanche prendersi il tempo per riflettere e valutare la situazione che era venuta a crearsi, senza neanche pensare alle conseguenze che aveva avuto il suo incantesimo precedente sulla posizione dell'avversario, ruotò nuovamente completamente il polso in senso antiorario per poi indicare con la punta della bacchetta lì dove l'aveva puntata solo pochi istanti prima.


*ORBUS!!!*






Il Duello era ormai entrato nel vivo e da quel momento in poi i due sfidanti non si sarebbero fatti sconti. Grindelwald, furioso per la situazione in cui si trovava, non si fece trascinare dal suo istinto omicida e ragionò con cura il da farsi. Castò quindi un preciso Stupeficium ed un raggio rosso uscì dalla sua bacchetta andando a colpire il petto di The Magician che venne sollevato da terra e dopo un volo di un paio di metri ruzzolò più volte sulla pedana per poi ritrovarsi steso supino per terra privo di sensi (-38 PS). Sfortunatamente, se da una parte Grindelwald aveva così raggiunto il suo obiettivo, dall'altra il suo gesto fu involontariamente la causa della buon riuscita dell'incantesimo del suo avversario. A causa del fumo che veniva a riformarsi, The Magician non potè notare la nuova posizione del suo avversario; istintivamente puntò la bacchetta nello stesso luogo che aveva indicato in precedenza, ma così facendo l'Orbus, sebbene ben castato, sarebbe stato destinato al fallimento. Fato volle invece che venne colpito dallo schiantesimo nello stesso momento in cui eseguì nuovamente l'Orbus, deviandone la traiettoria verso il basso, lì dove si trovava seduto Grindelwald.
Se il desiderio di Grindelwald era quello di rialzarsi, fu realizzato, ma solo per pochi istanti. Il suo corpo dapprima si sollevò di diversi piedi per poi capovolgersi repentinamente e ricadere a terra con violenza, sbattendo rovinosamente la testa sulla calda pedana, riversandosi poi prono su di essa (-27 PS).
Curioso come gli eventi potevano riuscire ad intrecciarsi dando vita a risultati così diabolici.
Quale dei due avversari avrebbe tratto vantaggio dalla situazione venutasi a creare?



A.S.T. Grindelwald:
Sei steso prono per terra. Non hai perso i sensi ma senti forte dolore alla testa e ti senti molto debole; hai difficoltà a rialzarti e la capacità di agire in questo turno è molto limitata.
Il muro di fuoco continua ad avvolgerti ma è ora fermo.
Si è riformata la coltre di fumo.

Punti Salute:
173,5
Punti Corpo:
202,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Sei svenuto e sei steso per terra supino a diversi metri dal tuo avversario.
Circa un metro davanti a te il terreno è crepato.
Il muro di fuoco è fermo a qualche metro da te.
Si è riformata la coltre di fumo.

Punti Salute:
152
Punti Corpo:
200
Punti Mana:
200


Turno a The Magician







La formula. E il dolore. Quelli furono gli ultimi ricordi; poi il vuoto.
Fece giusto in tempo a pronunciare la formula del suo incantesimo, poi un forte dolore al petto, come se fosse stato colpito da una mazza ferrata.
Aveva peccato di presunzione, si era lasciato trasportare dal suo istinto e quelli erano i risultati. Uno del suo calibro non poteva abbassare la guardia in quella maniera e il Fato lo aveva prontamente punito.
Perse i sensi in quel momento stesso, mentre la sua testa si arrovellava in un turbinio di pensieri, emozioni e sentimenti, senza sapere quello che gli sarebbe accaduto fino al suo risveglio. Non sentì nè il volo che fece nè dolore quando ricadde sulla pedana.
ino al suo risveglio sarebbe stato in balia del Fato.
E del suo avversario.

 
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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 28/8/2012, 10:54




Dolore.
Caldo.
Fumo.
Un attimo di disorientamente, il pavimento a contatto con la schiena.

* Dove sono? *

Il vibrare lento delle vene nella testa e i ricordi che riaffiorano lenti. Il proprio incantesivo aveva deviato quello dell'avversario ed era stato colpito. Non poteva sapere se anche il proprio aveva avuto effetto sull'avversario, ma ne era quais sicuro. Anche contando una piccola deviazione dovuta all'incanto dell'avversario poteva essere certo che il proprio fosse andato a segno ed ora doveva agire in fretta per dissipare quelle fiamme. Sapeva già cosa fare, ma prima doveva alzarsi.

Il dolore alla testa non sembrava volersi calmare facilmente, così decise di alzarsi lentamente. Tanto il suo avversario, se i suoi calcoli non erano sbagliati, doveva essere svenuto e ci sarebbe voluto un po' per riprendersi. Così dapprima impuntò i piedi e sentì come una mancanza di forza nelle gambe, osservandosi le braccia vide che erano quasi penzoloni, come s enon sentisse i muscoli che vi pulsavano sotto. Era colpa di quella botta alla testa che gli aveva scombussolato un po' le percezioni. Sapeva che era un problema di mente e che non erano i muscoli a non riuscire a reggere il peso, ma intanto in quelle condizioni gli conveniva essere cauto e puntellarsi con gomiti e ginocchia per poi tirarsi su utilizzando la forza, anche se ridotta, di tutti i muscoli, in modo da ridurre il carico ed evitare di rovinare a terra improvvisamente. Sarebbe stato quello il suo movimento gomiti e ginocchia, poi in piedi e se avesse avuto un giramento di testa avrebbe resistito. NOn chiedeva di più dal suo corpo, poteva gestirsi quel po' di tempo che aveva, almeno per recuperare lo svantaggio s enon per portarsi essos tesso in vantaggio. Se il mago era davvero svenuto allora avrebbe avuto abbastanza tempo per fare tutto, in quanto anche i migliori maghi avevano bisogno di un Innerva per riprendersi in fretta da uno stupeficium. Gli bastava alzarsi e non ascoltare la rabbia che pian piano si stava affievolendo dentro di se. La prossima mossa sarebbe stato spegnere quel fuoco, ma ora non importava, mettersi in pieid aveva la priorità. Soprattutto perché aveva passato metà del duello steso per terra e non era di certo stata una bella situazione né, soprattutto, una situazione dignitosa.

*Controllo*

Sì. Controllo. Controllo del proprio corpo. Cercò di concentrarsi il più possibile sul proprio corpo, sul controllo che aveva di esso, ignorando il dolore, per quanto fosse possibile. Mai aveva pensato di doversi impegnare così per riuscire a muovere il proprio corpo, per riuscire a rialzarsi dopo una caduta.Così eseguì i movimenti per rimettersi in piedi. Ginocchia, gomiti, spinta con i palmi delle mani e movimento della punta del piede per atterrare sul tallone. Doveva sperare solo che non gli venisse a mancare l'equilibrio a causa di un giramento di testa.

 
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view post Posted on 29/8/2012, 10:04
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Il Fato

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Fino a soli pochi istanti prima la fase di stallo che era venuta a crearsi stava cominciando a spazientire gli spettatori, come un fulmine a ciel sereno i due sfidanti cominciarono a dare il meglio di loro. Se prima i due si trovavano uno di fronte all'altro per cercare di capire come sorprendersi a vicenda, ecco che ora si trovavano tutti e due stesi per terra, uno svenuto, l'altro sveglio ma terribilmente dolorante; ma non era certo quel tipo di dolore a far desistere Grindelwald...sebbene il dolore fosse pulsante, e il senso di stanchezza non indifferente, il Mangiamorte nella sua vita doveva aver subito e inflitto ben peggio. Con l'esperienza, la forza e l'orgoglio, una volta realizzato dove si trovava, tentò quindi di rialzarsi e, seppur con non poca fatica, ci riuscì.
Tempo di realizzare la situazione e poi sarebbe stata nuovamente ora di decisioni. Attaccare l'avversario inerme o liberarsi di fumo e fiamme per agire più liberamente?
Intanto The Magician cominciò lentamente a svegliarsi.



A.S.T. Grindelwald:
In piedi. Ancora dolorante, ma sta svanendo assieme alla sensazione di debolezza; il tuo raggio d'azione è ancora leggermente limitato rispetto al solito.
Il muro di fuoco continua ad avvolgerti ma è ora fermo.
Si è riformata la coltre di fumo; di fronte a te vedi solo nero, riesci solo a distinguere qualche spettatore attorno a te.

Punti Salute:
173,5
Punti Corpo:
202,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Ti stai risvegliando ma sei molto debole, steso supino e con lo sguardo rivolto verso l'alto.
Circa un metro davanti a te il terreno è crepato.
Il muro di fuoco è fermo a qualche metro da te.
Si è riformata la coltre di fumo.

Punti Salute:
152
Punti Corpo:
200
Punti Mana:
200


Turno a A.S.T. Grindelwald


 
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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 29/8/2012, 10:48




Il terreno fermo sotto i piedi.
La sensazione di bilico e il disorientamento che lentamente svaniscono.
Nessun incantesimo nell'aria, il nemico probabilmente a terra.

Il dolore cominciò a svanire lentamente e Tom si ritrovò finalmente in piedi dopo troppo tempo passato sdraiato sul pavimento. Sentiva ancor aun senso di debolezza e di intorpidimento alle gambe e alle braccia, ma sentiva di poterle muovere,c ome le aveva mosse per alzarsi. Sentiva il calore su tutto il corpo e il fumo attanagliargli la gola. Non riusciva a vedere molto, vedeva il fuoco che quasi lo circondava, vedeva qualche spettatore che era accorso lì per il duello, am nient'altro. In più il nemico doveva essere steso e non poteva rischiare un attacco senza conoscerne la posizione esatta. Quindi ora che si trovava sulle gambe, fermo e vigile, il suo unico obiettivo era rimanervi fino a che non sarebbe riuscito a scorgere il suo avversario. Di certo non voleva soffocare a causa del fumo o svenire per il caldo.

Senza neanche rendersene conto aveva preso la sua decisione. Innanzitutto spegnere quel fuoco che da troppo tempo li teneva sotto scacco diminuendo di molto il loro raggio di azione. Aveva provato con l'acqua, ma aveva bisogno di qualcosa di più potente e, soprattutto, di meno pericolo. Perché se avesse utilizzato un incantesimo che sprigionasse acqua, sarebbe nato il rischio di scrivolare per schivare qualche incantesimo avversario. Insomma non aveva alcuna intenzione di tornare a toccare il pavimento bollente.

La mano destra si alzò veloce, per quanto il dolore glielo concedesse. Per un breve istante Tom chiuse gli occhi per trovare la concentrazione. Un gesto stupido perché se il suo avversario lo avesse attaccato non se ne sarebbe accorto. Doveva tenere il controllo del proprio corpo e aveva bisogno del massimo della concentrazione. Solo attraverso una buona preparazione psicologica il suo incantesimo avrebbe avuto effetto. Prese un altro respiro profondo.

*Estraniati dal dolore*

Poi puntò la bacchettadi fronte a se. La mosse verso est con dei movimenti ciroclari del polso, poi verso Nord, poi verso ovest e infine verso sud formando un rombo ampio che racchiudeva una buona parte di ciòc he aveva davanti. Stava per castare uno dei più forti controincantesimi che conosceva, nulla di meglio per spegnere un fuoco magico, qualcosa di mille volte meglio di un finite. Sentiva il sangue fluire nelle vene e scendere find entro la bacchetta come se fosse un tutt'uno cols uo braccio, un brivido dietro al collo. Infine la sotccata al centro del rombo mentre pronunciava


Ma'giste'rium!

Non lo aveva eseguito non verbale in quanto tutta la sua concentrazione doveva essere incentrata nell'esecuzione di quell'incanto. Era superfluo che l'avversario lo sentisse perché comunque alla fine avrebbe visto le fiamme svanire anche lui e avrebbe potuto dedurre cosa aveva fatto. Pronunciò quell'incantesimo quasi con rabbia, con un tono autoritario, come sempre quando eseguiva incantesimi come quello. Aveva sempre la sensazione che fosse come eseguire un Imperio perché sottometteva con la sua magia un'incantesimo altrui. Forse per quello eseguiva il magisterium come se stesse impartendo un ordine,c on voce chiara e risoluta.

Forse non se ne era nemmeno accorto ma nell'eseguire l'incantesimo aveva di nuovo chiuso gli occhi per cercare il massimo della concentrazione, riaprendoli solo dopo aver scandito l'ultima sillaba. Se tutta fosse andato secondo i piani, finalmente, sarebbero di nuovo stati pari.

 
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view post Posted on 31/8/2012, 00:32
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Il Fato

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Lentamente aprì gli occhi e le immagini diventarono sempre più chiare. Realizzò in breve di essere steso per terra, con lo sguardo fisso sul soffito.
Solo con il suo dolore.
Non tanto quello della botta che sicuramente aveva ricevuto a contatto con il terreno, quanto quella fitta al petto che solo uno Stupeficium sa dare.
Eppure non doveva farsi soggiogare da quel dolore che tante volte aveva provato. Di fronte a lui si trovava ancora il suo avversario, perchè dubitava seriamente di averlo messo KO con un semplice Orbus.
Doveva fargliela pagare.
In quelle condizioni però avrebbe fatto ben poco...la scelta più saggia era quella di guadagnare tempo e porre rimedio a quella scomoda situazione; sperando che il suo avversario non lo attaccasse prima.
Poggiò quindi la bacchetta contro il petto in posizione verticale, proprio lì dove sentiva dolore. Sbattè due volte la bacchetta in avanti e pronunciò la formula, in attesa di bearsi dell'energia positiva che presto ne sarebbe fuori uscita.

- Salùs Dòno -

Poggiò quindi il palmo dell'altra mano per terra, preparandosi a fare forza e a rialzarsi, aiutandosi con le gambe.






Attaccare o prendere tempo per preparare le proprie mosse?
Il dado era tratto ed entrambi i Duellanti avevano preso la loro decisione. Grindelwald pensò bene di liberarsi del fuoco per poter poi combattere più liberamente ed alla pari.
Optò per un incantesimo particolarmente difficile, e, sebbene non fosse nelle condizioni adatte, lo spirito del Mangiamorte, così pieno di fiducia nei propri mezzi, così pieno di convinzione, lo fece riuscire nell'intento; le fiamme lentamente cominciarono a scemare, come se su di essere fosse cascata un ondata d'acqua. Contemporaneamente anche il fumo, non essendo più alimentato, cominciò mano mano a dissolversi; il tempo avrebbe eliminato anche quell'impedimento.
The Magician invece, risvegliatosi dopo lo svenimento causato dallo Stupeficium, era pronto a riprendere le ostilità. Ritenne tuttavia opportuno eliminare i dolori residui derivanti dallo Stupeficium, non che da quella scomoda sensazione di stanchezza. Una pallida luce uscì dalla punta della sua bacchetta e avvolse il petto, rinvigorendolo (+10 PS), per poi rialzarsi in piedi.
I due duellanti si trovavano di nuovo in forze e pronti a riprendere il Duello.



A.S.T. Grindelwald:
Sei di nuovo in forze.
Il muro di fuoco non c'è più e il fumo si sta dissolvendo, permettendoti di vedere l'avversario.

Punti Salute:
173,5
Punti Corpo:
202,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Sei di nuovo in forze.
Il muro di fuoco non c'è più e il fumo si sta dissolvendo, permettendoti di vedere l'avversario.

Punti Salute:
162
Punti Corpo:
200
Punti Mana:
200


Turno a The Magician






Con suo sommo stupore, nel rialzarsi notò il fuoco scomparso. Anzichè attaccarlo, il suo avversario doveva aver pensato a sistemare il fuoco sfruttando la sua situazione di impotenza; pessimo errore. A breve si sarebbe pentito amaramente di non averlo attaccato...beh, meglio cosi.
Con il fuoco andava dileguandosi anche il fumo, permettendo a entrambi di vedere l'un l'altro. Era ora di passare all'attacco e questa volta avrebbe preso lui l'iniziativa.
Gli avrebbe ricambiato il favore, si è quello che avrebbe fatto.
Allungò il braccio e puntò la bacchetta contro il petto dell'avversario. Lo flesse e poi lo distese nuovamente verso il petto di Grindelwald mentre pronunciò la formula

- Stupeficium! -

Non usò la tecnica non verbale. Non aveva bisogno di nascondersi, voleva combattere ad armi pari. Voleva che sentisse con quanta forza e vigore pronunciava quell'incanto.
E voleva vedere il suo avversario stecchito per terra.

 
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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 31/8/2012, 22:02




Il fumo si stava dissolvendo lentamente intorno a Tom mentre le fiamme si spegnevano. Ebbe il tempo di prendere un respiro profondo, di sentirsi meglio, di sentire le braccia e le gambe rimbrender eil loro vigore e il giramento di testa svanire. Pochi secondi e poi vide un ombra. Nel fumo che svaniva vide una sagoma più scura. Il suo nemico si stava alzando, il suo nemico era in piedi.

* Figlio di una Maganò *

Pensò irritato. Una forte rabbia gli monto da dietro il collo, da una parte remota del cervelletto. Fu assalito dall'ira per essere finito a terra schiacciato epr un attimo dal suo avversario, la rabbia dell'essersi fatto disarmare come un pivello e dell'essersi fatto circondare dal fuoco, l'essersi fatto metter ein trappola come un topo. La rabbia per aver strisciato come un verme e aver combattutto da disteso come un serpente.

L'aveva morso, questo era vero, ma quel morso non abstava perché lui era di nuovo in piedi e di nuovo lo fronteggiava. Lo vide muovere la bacchetta in un movimento veloce contro il suo petto.

* Guarda questo piccolo Elfo domestico cosa di permette di fare *

gli disse una voce nella sua testa, ma nel frattempo la mano di Tom si era mossa ancora più velocemente dei proprio pensieri. Aveva bisogno di una valvola di sfogo, doveva sfogare tutta la rabbia e non poteva farlo che con un incantesimo. Se avesse usatoi gli altri lo avrebbero arrestato, anche se la voglia di uccidere era troppa. Così alzò appena la bacchetta, sentiva il braccio tremare per la rabbia e la mente leggermente annebbiata. Eseguì un veloce cerchio in aria, era consapevole che così avrebbe scaricato tutta la rabbia, il suo obiettivo non era più proteggersi, ora voleva la distruzione di quell'individuo che aveva osato tanto.

Con tutta la rabbia che aveva dentro urlò l'incantesimo


Iracundia!

Ora che stava eseguendo l'incantesimo sentiva la rabbia più forte, dopo tutto quello che la sua autostima aveva subito in quel duello ne aveva da vendere. Vedeva già il suo avversario schiantato, ma era solo l'immagine di ciò che avrebbe allievato la sua rabbia e il suo dolore.

 
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view post Posted on 2/9/2012, 14:21
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Il Fato

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La fase di studio era ormai terminata. Una volta in piedi i due contendenti ripartirono da dove avevano lasciato senza farsi sconti, con l'unico obiettivo di sconfiggere la persona di fronte a loro.
Non appena ripresosi, ferito nell'orgoglio The Magician castò a sua volta uno Stupeficium volto a dimostrare al suo avversario di che pasta era fatto e di fargli capire che a parità di condizioni lui era il migliore.
Il contrattacco di Grindelwald partì leggermente in ritardo, ma l'attesa non fu vana. Il Mangiamorte, sedati ancora gli istinti omicidi, non si limitò ad uno Stupeficium, ma scaricò tutta la sua rabbia e la sua furia verso l'avversario con un Iracunda. Si materializzarono sia lo schiantesimo che l'Incantesimo Scudo, ma nessuno dei due avrebbe svolto la funzione per il quale erano stati creati; i due Schiantesimi si incrociarono infatti all'incirca a metà pedana. L'impatto fu violento. Ne seguì un forte rumore e la Sala fu travolta da un accecante luce rossa. Contendenti e spettatori rimasero illesi, ma non poterono evitare di chiudere istintivamente gli occhi. L'unica cosa che sentirono furono come delle schegge di vetro cadere per terra.
Chi ne aveva subito le conseguenze fu il lampadario. La pedana era ora disseminata di schegge di vetro e la stabilità del lampadario stesso sembrava compromessa. Sarebbe bastato un niente per farlo cadere a terra.



A.S.T. Grindelwald:
La pedana è disseminata di scheggie di vetro qua e là.
L'equilibio del lampadario è precario.

Punti Salute:
173,5
Punti Corpo:
202,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Circa un metro davanti a te il terreno è crepato.
La pedana è disseminata di scheggie di vetro qua e là.
L'equilibio del lampadario è precario.

Punti Salute:
162
Punti Corpo:
200
Punti Mana:
200


Turno a A.S.T. Grindelwald


 
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Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 4/9/2012, 18:20




Un piccolo sorriso gli si illuminò sul volto, si sentiva leggermente scaricato, più lucido, più tranquillo. Non sentiva più quei tremiti e anche l'istinto omicida sembrava affievolirsi. La punta di rabbia che gli era rimasta dentro era dovuta al fatto che l'incantesimo non aveva avuto affetto o almeno non l'effetto che aveva sperato. Aveva osservato i due incantesimi incontrarsi a metà strada e esplodere a mezz'aria distruggendo quasi il lampadario.

Nello stesso istante in cui i vetri toccavano terra, un'idea s'impadronì di Tom. E si sà che non c'è nulla di più insistente di un'idea. nella sua testa cominciarono a vibrare i pro e i contro di quell'attacco che aveva immaginato pochi istanti prima. Innanzitutto doveva prevedere la mossa dell'avversario perché non poteva permettersi di subire ulteriori danni, ma oramai quell'idea si era impadronita di lui e non riusciva a distogliervi il pensiero.

Così puntò la bacchetta sui vetri infranti sul pavimento e un ghignò malignò gli si disegnò sulla faccia. Non era un incantesimo molto difficile, ma comunque cercò dentro tutta la concentrazione per riuscire a castare l'incanto sul maggior numero di scheggie possibili. Prima aveva pensato di alzare i pezzi di vetro con un nepteria per scagliarli contro l'avversario, poi aveva pensato a qualcosa di più efficacia. Un incantesimo che li infuocasse e li scagliasse con precisione sul nemico, così d anon sbagliare e visto che si trattava di pezzi di vetro sicuramente il fuoco non lì avrebbe deformati prima di colpire l'avversario o almeno era quello che sperava Tom.

Così il suo obiettivo era bruciarlo e trafiggerlo con un'infinità di scheggie di vetro. Con questo intento fece ruotare il polso, la bacchetta era già puntata sulle scheggie, e poi eseguì un movimento ascendente verso il suo avversario. Aveva zittito tutti i pensieri e brividi per riuscire a concentrare tutta la forza nell'incantesimo che stava castando.


Candens Missìle

Se fosse riuscito ad alzare abbastanza scheggie di vetro sarebbero state capaci anche di deviare l'incantesimo avversario, ma non gli importava molto al momento, quell'idea l'aveva preso all'improvviso e quasi non era riuscito a ribellarsi a quell'esecuzione, comandato da un istinto che spesso in passato non aveva ascoltato, troppo concentrato sul controllo della situazione. Sperava solo di non aver fatto una stupidaggine

 
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view post Posted on 6/9/2012, 11:38
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Il Fato

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Prima la formula, poi, nel giro di pochissimi istanti, un abbagliante fascio di luce rossa. Cosa diamine era successo? Era successo tutto così velocemente che non ebbe neanche il tempo di realizzare l'accaduto.
Pochi secondi e tutto svanì.
Lui e il suo avversario erano ancora intatti. Tutto come prima sembrava, ma presto capì che non era così.
Diverse scheggie di vetro si erano impossessate dello spazio tra lui il suo avversario. Da dov'erano cadute?
Un rapido sguardo in alto ed ebbe conferma di ciò che immaginava. Il lampadario aveva particolarmente risentito degli effetti dello scoppio ed ora si trovava in una situazione piuttosto pericolante. Troppa era l'esperienza che aveva nei Duelli per non capire al volo che uno avrebbe attaccato l'altro con le scheggie e l'altro avrebbe risposto utilizzando in qualche modo il lampadario.
Entrambi dolorosi, entrambi efficaci se usati nella maniera opportuna.
Non fece in tempo a terminare questo mare di pensieri che subito Grindelwald puntò la bacchetta contro i pezzi di vetro.
Era tutto fin troppo facile.

Rapidamente rispose puntando la bacchetta contro il lampadario.


- Oppugno! -

pronunciò con rabbia, mentre eseguiva la traiettoria che avrebbe ipoteticamente portato il lampadario a devastare l'imponente corpo dell'avversario.






Le cose cominciavano finalmente a farsi interessanti; i duellanti non persero tempo e appena furono nuovamente in condizione di attaccare presero di mira oggetti diversi ma che allo stesso tempo avrebbero avuto effetti devastanti sui due.
Il primo ad agire fu Grindelwald; troppo ghiotte quelle scheggie di vetro poco distanti dai suoi piedi e geniale l'intuizione di non limitarsi ad usarle per attaccare, ma trasfigurarle e creare come dei proiettili infuocati.
Resosi conto di quanto Grindelwald intendesse fare, The Magician, con rabbia, incantò il lampadario con lo scopo di scaraventarlo contro il Mangiamorte. Così precariamente sostenuto com'era, fu come spezzare un filo da cucito ed ecco il lampadario avventarsi contro Grindelwald, che in pochi secondi si ritrovò incastrato sotto di esso in preda a lancinanti dolori (-30 PS, -5 PC).
Ma a The Magician non era andata meglio.
Se era riuscito a raggiungere il suo obiettivo, presto ne avrebbe pagato il prezzo. Una dozzina di proiettili infuocati si sollevarono dalla pedana e trafissero il Mago. Se metà puntarono al suo corpo, provocandogli solo dolore e ricadendo in breve tempo ai suoi piedi, le altre trafissero il suo volto, ustionandogli il viso e lasciandogli tagli sanguinanti, mancando l'occhio sinistro per questione di millimetri (-18 PS, - 6 PC).
Sarebbe stato meglio difendersi anzichè lasciarsi invogliare così facilmente dai rispettivi oggetti scagliati contro l'avversario? Il Fato aveva oramai decretato la sua decisione.



A.S.T. Grindelwald:
Sei bloccato a terra dal lampadario. Provi molto dolore.

Punti Salute:
143,5
Punti Corpo:
197,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Hai importanti ustioni al volto e ferite profonde. Raggio d'azione limitato per questo turno.

Punti Salute:
144
Punti Corpo:
194
Punti Mana:
200


Turno a The Magician






Neanche il tempo di godersi la scena che una quantità indefinita di proiettili invase e deturpò il suo viso. Un urlo di dolore, poi le mani sul viso, come se fossero dotate di potere curativo.
Quel maledetto, come aveva osato? Come aveva osato deturpare quel viso che tante stragi di cuori aveva fatto?
Come si poteva essere così crudeli da attaccare una delle parti più sensibili del corpo?
Gliel'avrebbe pagata.
Ma in quelle condizioni, con quel dolore e quelle ferite non poteva duellare. Ritirarsi? No, non se ne parlava nemmeno.
Puntò la bacchetta contro il suo visto ed eseguì un movimento a spirale con il polso


- Recanto -

aveva bisogno di sollievo. Dopo di che avrebbe scaricato tutto il dolore che provava in quel momento contro il suo stolto avversario.

 
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38 replies since 7/7/2012, 14:29   626 views
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