The Magician vs A.S.T. Grindelwald

« Older   Newer »
  Share  
Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 7/9/2012, 18:45




Sapeva che in un certo modo si era lasciato trascinare dall'istinto e non era una cosa buona, ma mai si sarebbe aspettato di ritrovarsi di nuovo atterrato e per di più con un lampadario addosso. Si era sicuramente fatto prendere dalla situazione e un po' dalla frenesia del combattimento. si sà che in queste situazioni il ragionamento va a farsi friggere e ci si fa prendere dall'istinto, Tom cercava di evitarlo e non aveva tutti i torti, infatti, ora, a causa sua si trovava di nuovo steso.

Non poteva perdere tempo questa volta, non poteva spaziare, muoversi o eseguire incantesimi da sdraiato, non aveva il fuoco che lo proteggeva dall'avversario. Nulla. Quindi doveva liberarsi il prima possibile per non essere in bacia di quell'uomo. Semplicemente puntò la bacchetta verso l'oggetto che lo ostacolava e la agitò appena in un movimento fluido.


Papiliofors

Mentre eseguiva l'incantesimo impuntò i piedi e cominciò a spingere all'indietro in modo che appena l'incantesimo avrebbe avuto effetto sul lampadio si sarebbe spostato nascondendosi dietro la nuvola di farfalle che ne sarebbe scaturita. Nascondersi forse era una parola grossa, ma non se la sentiva di rimanere sul posto mentre il suo avversario era libero di attaccarlo.

Purtroppo non aveva visto ciòl che l'incantesivo aveva causato al volto dell'avversario e quindi non poteva sapere che non c'era pericolo. Lo scoprì solo quando lo sentì pronunciare l'incantesimo "Recanto". In quell'attimo non pensò al fatto che lo avesse colpito, ma rimase stupito del fatto che lui usasse quell'incantesimo per curarsi. Era utile per le bruciature dovute a incantesimi minori o altre cose del genere, ma contro ciò che gli aveva scagliato lui avrebbe avuto un effetto sicuramente ridotto se non nullo. Che non conoscesse altri incantesimi curativi di maggior effetto? Non gli importava, l'importante era che non doveva temere di essere sopraffatto da chissà quale incantesimo.

 
Top
view post Posted on 7/9/2012, 21:12
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,915

Status:



Come avrebbero agito i due Duellanti nelle condizioni in cui ora versavano? E cosa avrebbe riservato per loro il Fato?
The Magician, evidentemente dolorante, si rese conto di non poter esprimersi al meglio in quello stato; optò per porre rimedio ai danni infittigli dall'avversario e porre fine alle sue sofferenze con un incantesimo piuttosto semplice, probabilmente per non rischiare di fallire: un Recanto. Le ferite si chiusero, ma le ustioni rimasero, sebbene meno doloranti rispetto a pochi istanti prima (+ 3 PC). Ora sarebbe certamente stato in condizione di poter continuare il suo Duello.
Grindelwald invece, se fino a pochi minuti prima sembrava in vantaggio, ora si trovava sofferente sotto un pesante lampadario. Pensò quindi di liberarsene trasfigurandolo in una "nube" di farfalle multicolore, per poi nascondersi dietro di esse. Idea certamente pregevole, che avrebbe avuto esito migliore se il Mangiamorte non avesse sottovalutato il dolore. Fu proprio per questo motivo che l'incanto ebbe effetto solo in parte. Solo la parte superiore del lampadario si trasfigurò, non abbastanza per permettere a Grindelwald di riuscire a muoversi e spostarsi, sebbene avesse preventivamente puntato i piedi a terra. Le farfalle intanto si diressero verso il pubblico.



A.S.T. Grindelwald:
Sei ancora bloccato a terra dal lampadario. Provi molto dolore.
Le farfalle sono alla tua destra.

Punti Salute:
143,5
Punti Corpo:
197,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Hai curato le ferite e le ustioni non provocano molto dolore.

Punti Salute:
144
Punti Corpo:
197
Punti Mana:
200


Turno a A.S.T. Grindelwald



 
Web  Top
Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 7/9/2012, 22:56




Questo succede quando concludo un post di fretta, mi dimentico qualche particolare ahahah

Sentì l'aria entrare a ondate più fitte nei suoi polmoni. Si era liberato di una parte del peso e riusciva a respirare meglio nonostante il dolore ancora lo attanagliasse. Si era concentrato poco, preso dalla foga e troppo intento a fare in fretta pur di non farsi prendere alla sprovvista da un 'incantesimo avversario, ma questa volta si sarebbe preso più tempo.

Il suo avversario aveva curato le ferite e quindi adesso avrebbe attaccato, non poteva rischiare, non poteva indugiare doveva fare qualcosa e subito. Il braccio destro era un pochettino più libero in quanto si era trasformata in farfalle, logicamente, la parte più vicina al luogo da cui era provenuto l'incantesimo. Poteva quindi eseguire anche un movimento, se il dolore gliel'avesse concesso. O si liberava del lampadario, o attaccava, aveva due scelte e poteva farle coincidere in un incantesimo, quello che lo aveva scaraventato a terra.

* Restituire Pan per focaccia *

Gli sussurrava una voce ed era quello che avrebbe fatto. Sentiva il lampadario premere contro il suo braccio sinistro e una parte del torace e della gamba sinistra. Doveva concentrarsi ed estraniarsi da quel dolore. Non era la prima volta che provava qualcosa del genere e sapeva come fare. Chiuse appena gli occhi e cercò un posticino nella sua mente in cui si rifugiava sin da piccolo. Era un posto privo di dolore che lo aveva salvato dalle peggiori torture di suo padre, che l'aveva lasciato cosciente nascondendolo alla violenza.

Si rifugiò in quel piccolo antro della sua testa e raccimolò tutte le forze, poi riaprì gli occhi, tutti aveva un velo, tutto per un attimo fu sfocato e poi riapparve. Era colpa del forte dolore quel vedere sfocato lo speva, ma ora cercava di isolarlo e reprimerlo, di sganciare quei connettori del suo cervello che inviano quegli stupidi impulsi che poi veniva chiamato dolore. Non poteva più indugiare, mosse la mano con la bacchetta velocemente puntandola prima sull'oggetto e spostandola poi verso il suo avversario. Da sdraiato non aveva una visuale adeguata, ma l'oggetto era abbastanza grande e poteva dedurre che il mago non si fosse spostato da quando lo aveva attaccato con i vetri.

Così eseguì un movimento veloce e inclino la mano verso il basso. Preferiva colpirlo alle gambe piuttosto che rischiare di non colpirlo per niente. Sent' la sua propria voce in lontananza scandire


Oppugno

come se arrivasse da un altro continente. E in realtà era così, si era estraniato da se stesso e tutto sembrava essere più ovattato. Una parte di se combatteva contro il dolor,e ma la maggior parte era concentrato in quell'incanto, non poteva finire così, non sarebbe mai finita così. Finché aveva un respira da esalare, un incantesimo da eseguire o un movimento da fare lo avrebbe fatto, fino a svenire dal dolore. Fino a quasi morire nons i sarebbe arreso. Quello era un ottimo avversario ed era quello che ci voleva, qualcuno che gli ricordasse quanto fosse forte. QUanto Tom fosse forte. Aveva bisogno di quella vittoria per la propria autostima.

 
Top
view post Posted on 12/9/2012, 23:13
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,915

Status:


Non riuscì neanche a rallegrarsi per l'accaduto e a godere appieno del giovamento provato a seguito del suo Incantesimo curativo che nuovamente dovette agire per impedire di trovarsi in una situazione scomoda. Il suo avversario, presumibilmente adirato, non doveva aver particolarmente gradito il suo gentile dono. Come lui stesso aveva fatto prima, ora era il suo avversario a ricambiarlo con la stessa moneta. Ma The Magician aveva un asso nella manica.
Lui era il migliore.
Ritirò il braccio dominante fino a fargli sfiorare la spalla sinistra


- Everte... -

poi, con decisione e rapidità, mosse il braccio verso il lampadario che cominciava a dirigersi con altrettanta velocità verso di lui

- Statim! -

Se tutto fosse andato come sperava il lampadario sarebbe tornato nuovamente verso Grindelwald, questa volta rompendogli sicuramente qualcosa.







Ogni Incantesimo che veniva lanciato rendeva il Duello sempre più entusiasmante.
Grindelwald capì che era arrivato il momento di liberarsi del lampadario. Ottima fu la soluzione scelta; si sarebbe liberato di un peso e avrebbe al contempo stesso attaccato. Una combinazione micidiale.
Se uno studente si sarebbe trovato in difficoltà a castare un Oppugno su un lampadario, seppur menomato, questo non era il caso di un mago esperto come Grindelwald; riuscì quindi a spostare il lampadario dirigendolo verso The Magician, sebbene la posizione non lo aiutasse.
The Magician invece, che nel mentre aveva colto l'occasione per curarsi, ebbe modo di osservare le mosse del suo avversario e non si fece cogliere impreparato. Complice anche l'andamento più lento del previsto del lampadario, probabilmente a causa della formula non completa, permise al Mago di castare in tempo l'Everte Statim che si diresse verso il lampadario fino a colpirlo. Cambiò immediatamente direzione, ma se l'obiettivo di The Magician era che questo colpisse nuovamente il Mangiamorte, si sbagliava. Pochi secondi e andò completamente in frantumi, schiantandosi contro la parete opposta alla sua.
Ora i Duellanti potevano considerarsi nuovamente alla pari.



A.S.T. Grindelwald:
Sei steso per terra supino e senti ancora dolore.
Le farfalle sono alla tua destra.
I resti del lampadario si trovano dietro di te.

Punti Salute:
143,5
Punti Corpo:
197,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Hai curato le ferite e le ustioni non provocano molto dolore.

Punti Salute:
144
Punti Corpo:
197
Punti Mana:
200


Turno a The Magician






Dannazione, per un pelo.
Avrebbe solo dovuto essere più preciso nella traiettoria. Che idiota.
Scosse la testa, non c'era tempo per autocommiserarsi; doveva tornare piuttosto ad occuparsi del Duello. Bastava un secondo e Grindelwald l'avrebbe fatto a pezzi, le distrazioni non erano ammesse.
Quel Duello si stava rivelando più duro del previsto e dovette ammettere a se stesso che forse Grindelwald era leggermente più forte di lui.
Ma non sempre era il più forte a vincere...era quello il dettaglio che avrebbe distinto chi dei due era il Migliore.
Aveva bisogno di un alleato e con lui avrebbe chiuso il Duello.
L'immagine era ben chiara. Un Colosso in pietra sarebbe apparso in pochi istanti, dell'altezza di circa tre metri. Accompagnò questi pensieri con il movimento della bacchetta indicando lì dove sarebbe arrivato a toccare il Colosso.


- Colossum! -

 
Web  Top
Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 13/9/2012, 19:26




Tutto il duello si stava svolgendo in un susseguirsi di frazioni di secondo in cui tutto esplodeva e si contraeva. Frazioni dalle quali il mondo ne usciva quai inerme e durante i quali i due sembravano fronteggiarsi quasi alla pari. A Tom quella situazione non andava per nulla a genio. Era di nuovo steso a terra e un forte dolore gli attanagliava il petto che era stato appena colpito da un lampadario enorme. Probabilmente si era incrinato qualche costola o forse fratturato lo sterno, ma non aveva tempo per degnarsi di ascoltare quel dolore e capirne le origini. Il duello stava imperversando ad una velocità fuori dalla norma e non aveva tempo per titubare. Aveva sentito il lampadario atterrare ditro di lui e la consapevolezza di aver fallito lo prese allo stomaco, alla sua destra lo svolazzare di alcune farfalle gli diede un idea che però fu scartata quasi all'istante, nell'istante esatto in cui sentì l'avversario castare l'incantesimo colossum.

Non sapeva perché con lui inerte lì sul pavimento, servito quasi su un piatto d'argento il suo avversario preferiva difendersi, piuttosto che attaccarlo, ma doveva approffitarne ad ogni costo. Chiuse per un attimo gli occhi. I pensieri correvano veloci e gli ricordavano le innumerevoli situazioni in cui aveva concluso in situazioni peggiori di quella. Bisognava capire se ora gli convenisse impedire all'uomo di costruire il suo colosso oppure rialzarsi per poi distruggere il mostro di pietra dopo la sua apparizione. Sicuramente alzarsi era la situazione più indicata, in piedi avrebbe potuto affrontare il duello con tutto un altro spirito e avrebbe potuto muoversi e scartare di lato per evitare eventuali incantesimi, mentre ora era inerme e l'unica cosa che poteva fare era castare incantesimi in quella posizione scomoda e imbarazzante.

Così senza pensarci due volte impuntò i piedi e si fece forza con i palmi delle mani. Ignorò completamente il dolore al petto, ma sentiva i propri movimenti più lenti, doveva riuscirci, qualunque cosa glielo impedisse, doveva rimettersi in piedi e continuare quell'incontro, fosse stata anche l'ultima cosa che avrebbe fatto. NOn si sarebbe lasciato sconfiggere da un Mago che all'inizio aveva sottovalutato. Se solo non avesse fatto la stupidaggine di sottovalutarlo ora non sarebbe in quella situazione, ora forse avrebbe addirittura l'incontro in mano. Così ci mise più forza, nonostante il dolore, ce l'avrebbe fatta e una volta in piedi sapeva già come agire contro il colosso, anche se gli dispiaceva scoprirsi in quel modo all'avversario con quel movimento.

 
Top
view post Posted on 14/9/2012, 20:19
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,915

Status:



Ancora una volta i due Maghi agirono in maniera diversa, con azioni che spiazzarono spettatori ed Arbitro. The Magician, anzichè attaccare l'avversario inerme, evocò un colosso di pietra di circa tre metri. Qual'era lo scopo di quest'azione? Si trattava di un errore clamoroso o c'era dietro un piano dettagliatamente studiato? Presto le carte sarebbero state scoperte.
Grindelwald invece, resosi conto di non avere le forze per castare un incantesimo e rialzarsi contemporaneamente, optò solo per quest'ultima azione, riuscendo nel suo intento, in maniera da poter agire nel pieno delle sue forze nel successivo turno.
Che impatto avrebbero avuto le azioni dei Duellanti sull'esito della sfida?
Al Fato l'ultima parola.



A.S.T. Grindelwald:
Sei in piedi e il Colosso si trova di fronte a te, all'incirca a metà pedana. Ti impedisce di vedere l'avversario.
Senti dolore ma non ti condiziona particolarmente.
Le farfalle sono alla tua destra.
I resti del lampadario si trovano dietro di te.

Punti Salute:
143,5
Punti Corpo:
197,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Hai curato le ferite e le ustioni non provocano molto dolore.
Sei in piedi e il Colosso si trova di fronte a te, all'incirca a metà pedana. Ti impedisce di vedere l'avversario.

Punti Salute:
144
Punti Corpo:
197
Punti Mana:
200


Turno a A.S.T. Grindelwald

 
Web  Top
Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 24/9/2012, 15:51




Il respiro lento del ragazzo portò nuovo ossigeno ai polmoni rigenerandolo e svegliando il cervello che nel fremere della battaglia si era per un attimo intorpidito. Nei duelli si giunge sempre al punto in cui si agisce di istinto perché stare dietro alle tattiche nella velocità degli incantesimi diventa difficile, se non impossibile.

Ora però si era rialzato e aveva potuto riprendersi appena un po' prima di prepararsi ad attaccare di nuovo. Il suo avversario aveva evocato un colosso che ora era in mezzo a loro impedendo ad entrambi di osservare l'avversario e quindi di attaccarlo e colpirlo. Sentiva una svolazzare alla sua destra, dovevano essere le farfalle che aveva trasfigurato, ma al momento era inutili perché il suo obiettivo primario era distruggere il colosso. Non sarebbe stato facile in quanto il Colosso era fatto della stessa pietra di cui era costituito il pavimento e gli avrebbe impedito di attacare l'avversario in tutti i modi. Per fortuna quell'incantesimo era difensivo e non avrebbe ricevuto attacchi dal colosso, anche se The Magician non sarebbe di sicuro rimasto fermo a guardare.

Quindi ora soleva trovare una soluzione. Chiamare a suo volta un colosso era fuoriluogo, mentre cercare di colpire l'avversario era inutile. Era sicuro che per questa volta non avrebbe dovuto difendersi in quanto il mago non riusciva a vederlo attraverso il colosso e non avrebbe potuto attaccarlo, quindi doveva per forza ora utilizzare un incantesimo che lo liberasse di quel gigante di pietra.

Quasi non dovette pensarci su che la soluzione gli fu lampante. Non doveva distruggere il colosso, ma doveva fare in modo che fosse incorporeo. L'incantesimo trasfigurativo che gliel'avrebbe permesso lo conosceva e non era neanche troppo complicato, ma aveva bisogno comunque del massimo della concentrazione per eseguire un incantesimo non verbale. Se tutto fosse andato secondo i piani il suo avversario non si sarebbe accorto del cambiamento nel colosso di pietra. In quanto l'incantesimo agiva a livello submolecolare non modificando nulla dell'oggetto, se non quel particolare che è la consistenza. Così gli incantesimi avrebbero penetrato il colosso fino a giungere all'avversario, certo avrebbe continuato a non poterlo vedere, ma avrebbe eliminato un significativo Handicap, quello dell'impossibilità di colpirlo in ogni caos.

Così' la bacchetta si mosse veloce, precisa e decisa in avanti, puntata dritta sul colosso. Non ci volevano stupidi sventolii o strani movimenti, no basta quello, puntare ed eseguire. Ignorando il mondo esterno e quel dolore, che oramai era poco più di un formicoliom, cercò dentro di se la forza per trasfigurare tre metri di pietra in una pietra inconsistente. Poi disse l'incantesimo dentro di se, con forza, gli occhi appena dischiusi a guardare ciò che gli succedeva intorno

*Verto tenuis*

Il dado era tratto. L'avversario non poteva vederlo e senza veder el'esecuzione o sentire pronunciare l'incantesimo non si sarebbe dovuto accorgere di nulla, ora bisognava solo vedere cosa avrebbe architettato lui, che aveva i suoi stessi impedimenti.

 
Top
view post Posted on 2/10/2012, 13:40
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,915

Status:



La prima parte del piano era andata a buon fine. Ora si poteva procedere con la seconda.
Non poteva vedere il suo avversario e sperava che non guastasse i suoi guai. Come se non bastava non poteva vederlo e non poteva sapere se e quale incantesimo avrebbe castato...se conosere la seconda opzione era facoltativo, la prima era necessaria per sapere quando agire dato che il turno spettava all'avversario.
Diede uno sguardo all'arbitro, ci avrebbe pensato lui a illuminarlo.
Non appena quest'ultimo spostò lo sguardo, capì che Grindelwald aveva fatto la sua mossa. Ma cosa? Sicuramente un incantesimo non verbale, evidentemente gli piaceva agire nell'ombra.

Era ora di sorpenderlo.
Chiuse gli occhi e si concentrò, focalizzando nella testa l'immagine del Colosso. Con polso non eccessivamente rigido puntandola in alto, alla testa del Colosso, ruotò poi il polso in senso orario, formando un cerchio completo, per poi muoverla con estrema decisione all'altezza del petto, pronto a donargli la vita


- GARGÒLLO! -

ma non staccò la bacchetta da quel punto, disegnando invece una traiettoria avanti a sè che l'avrebbe condotto al bersaglio

- Oppugno! -

era pronto ad assistere allo spettacolo.







I due Duellanti sfruttarono al massimo delle proprie intenzioni la fase di stallo venutasi a creare a seguito dell'evocazione del Colosso.
Cosa voleva fare The Magician con quel Colosso? A breve tutti i presenti nella Sala l'avrebbero capito.
Appena possibile il Mago animò il Colosso con un Gargòllo per poi scagliarlo contro il suo avversario tramite un Oppugno.
A passo piuttosto lento a causa delle dimensioni piuttosto ingombranti, il Colosso si diresse verso Grindelwald che per contro non si mosse di un centimetro. Sapeva forse qualche di cui The Magician non era ancora a conoscenza?
La creatura alzò il pugno e con violenza lo diresse verso il Mangiamorte...che non subì alcun danno! L'utilizzo del Verto Tenuis quando il Colosso ancora non era che un oggetto inanimato e pronunciato non verbalmente ad insaputa dell'avversario aveva avuto il massimo effetto rendendo il Colosso sostanzialmente immateriale.
Ma ora per Grindelwald vi era un ostacolo in più. Sarebbe riuscito a superarlo?



A.S.T. Grindelwald:
Il Colosso è a due passi da te. Ti impedisce di vedere l'avversario ed ha intenzioni poco amichevoli, seppure immateriale.
Senti dolore ma non ti condiziona particolarmente.
Le farfalle sono alla tua destra.
I resti del lampadario si trovano dietro di te.

Punti Salute:
143,5
Punti Corpo:
197,5
Punti Mana:
222,5

The Magician:
Hai curato le ferite e le ustioni non provocano molto dolore.
Sei in piedi e il Colosso si trova di fronte a te, a pochi passi dal tuo avversario. Ti impedisce di vederlo.

Punti Salute:
144
Punti Corpo:
197
Punti Mana:
200


Turno a The Magician







*Dannazione!*

incredibile, quel maledetto gliel'aveva fatta. Grave errore di valutazione, avrebbe dovuto immaginarlo...il suo avversario ne sapeva una in più di Merlino in persona, ma lui non era da meno.
Aveva già la soluzione in mente.
Aveva fatto un piccolo errore di calcolo, uno di quelli che in Duelli del genere rischiano di compromettere il tutto e condannare ad una sconfitta certa, ma aveva ancora una carta piuttosto importante da giocarsi.
Puntò la bacchetta nuovamente contro il Colosso.
Disegnò due cerchi in senso antiorario, dal basso verso l'alto; al termine dell'ultimo movimento, diede un colpetto verso il basso verso il Colosso


*Duro!*

pronunciò non verbalmente.

*Vediamo ora come te la cavi*

pensò con uno smagliante sorriso sul viso.


 
Web  Top
Albus Severus Tom Grindelwald
view post Posted on 7/10/2012, 13:38




In primo momento avrebbe voluto ridere di gusto, ma avrebbe perso troppo tempo in quel gesto, il combattimento era frenetico e diveniva ogni attimo più sottile, più invisibile. Le mosse silenziose, quelle difensive, il susseguirsi di attacchi e la stanchezza che pian piano lo stava cominciando a prendere. Certo non era l'unico dei due ad avere un po' di affanno e parti doloranti del corpo, ma sicuramente si sentiva ancora leggermente in svantaggio. in svantaggio perché non aveva sentito il suo avversario fare nessuna mossa dopo aver visto il Colosso sferrargli un pugno senza colpirlo.

Ora quel Colosso era ancora davanti a lui e gli impediva di vedere il suo avversario. In un attimo cercò di spulciare all'interno della sua testa tutto ciò che aveva letto sull'incantesimo Colossum. Era un incantesimo che evocava un colosso immobile. Quindi l'essere non era senziente e non rispondeva ai comandi di un solo mago. Anche Tom avrebbe potuto Oppugnare quell'essere. Certo ora che il mostro era incorporeo era inutile scagliarlo con il suo avversario, ma avrebbe potuto toglierselo davanti scagliandolo via, contro il muro o contro gli spettatori li sotto, per fargli prendere uno spavento. Dopo essersi tolto il mostro davanti avrebbe potuto vedere l'avversario e attaccarlo, sembrava essere fin troppo facile.

Così puntò la bacchetta su quell'essere di pietra facendo appena un passo indietro per avere maggior spazio di manovra. Ricordava che per far attaccare il colosso all'avversario doveva dire Gorgollo Oppugno, mentre per farlo andare in qualunque altra direzione doveva usare la forma base dell'incantesimo Oppugno seguito dal nome dell'oggetto da scagliare per intensificare l'incantesimo. Quindi con Oppugno Gorgollo avrebbe potuto mandalo contro il muro di pietra. Non si sarebbe schiantato, ma con un po' di fortuna per un paio di turni non avrebbe avuto problemi a causa sua. Il movimento fu veloce e preciso, in quanto nulal di particolare doveva essere effettuato nell'esecuzione. un semplice movimento dal colosso verso il muro mentre eseguiva l'incantesimo


Oppugno Gorgòllo

l'aveva eseguito a voce altra perché tutta la sua concentrazione era diretta all'esecuzione, non poteva permettersi di sbagliare, non doveva lasciare all'avversario la facoltà di recuperare il controllo del colosso. Sicuramente l'altro non era rimasto fermo e aveva utilizzato qualche incantesimo non verbale, Tom non poteva sapere quali e per questo doveva allontanare il più lontano possibile quell'essere e tornare a fissare quello che era uno dei migliori duellanti che aveva affrontato nella sua vita.

 
Top
38 replies since 7/7/2012, 14:29   626 views
  Share