Verba volant, Scripta manent, Mary, Patrick, Nathan, Ayumo

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view post Posted on 4/8/2012, 15:45
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Il Fato

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Ebbene, sin dall'inizio qualcosa era andato storto per i due apprendisti. La sorpresa per la presenza dei due giovani guardiani, aveva complicato la situazione. Ma, in fondo, era davvero così intricata la faccenda? La missione doveva essere protata a termine il prima possibile. era necessario evitare in ogni modo che il Caposcuola Corvonero e la Studentessa Grifondoro chiedessero ausilio ad altri, soprattutto ai docenti. Unico modo per evitare ciò era neutralizzarli. ma tutti e quattro sembravano ben preparati ed agguerriti, impavidi e spinti dal desiderio di avere la meglio sulla fazione avversaria, convinti della proopria legittima ragione. Due contro due, ognuno con un proprio avversario. avevano ben agito sino a quel momento. Nessuno dei quattro si era lasciato sorprendere. Ancora tutti sul campo di battaglia pronti a duellare. L'unica rimasta visibile ad occhio nudo era la giovane Grifondoro. Situazione di sensibile svantaggio. In effetti l'alleato Corvonero, indossato il suo mantello di disillusione, già nascosto dietro una delle imponenti statue, diveniva ora definitivamente invisibile al nemico.
La visibilità della fanciulla comportò un attacco scontato ed ovvio nei suoi confronti dalla fanciulla Apprendista determinata e fredda come il ghiaccio. Un Tormentam ben castato. Esso avrebbe raggiunto la signorina Grenger se un ulteriore incantesimo da quest'ultima evocato astutamente a difesa, non avesse sortito l'effetto desiderato. Invece...Funzionò. Il dominusterra fece perdere l'equilibrio alla giovane apprendista, facendola cadere sul pavimento, ora seminascosta dal mantello e visibile negli arti inferiori. Il tormentam andò a scagliarsi, causa la mira compromessa dalla caduta, sulla parete, generando tuttavia una visibilità meno nitida nella zona circostante. All'altro lato, il machiavellico nemico, il giovane Apprendista dell'Oscurità, con astuzia evocò incanto di trasfigurazione, al fine di scovare il nemico. L'incanto sortì l'effetto desiderato. Il movimento della statua, ora animata, il movimento di busto e braccia, colpirono il Caposcuola, facendolo cadere a ridosso della parete e scoprendone i piedi da sotto il mantello.
Dunque tutti parzialmente o taotalmente visibili eccetto Scott, l'apprendista del male.
Tuttavia il tempo proseguiva ed i difensori del castello stavano ben costringendo gli avversari a tentennare e a ritardare nell'azione. I due apprendisti dovevano agire e dovevano farlo in fretta. Il ragazzo ancora celato, poteva effettuare l'opera mentre gli altri duellavano? Oppure avrebbe lottato prima di eseguire il compito richiesto?



Patrick Swan:
Colpito dalla statua in movimento, sei seduto a terra ed i piedi sono visibili
Punti Salute: 168/168
Punti Corpo: 134/134
Punti Mana: 142/142
Punti Esperienza: 35,5

Mary Grenger:
La ferita sanguina ancora. Il tormentam non ti ha travolta. Sei in piedi.
Punti Salute: 146/151
Punti Corpo: 121/122
Punti Mana: 107/107
Punti Esperienza: 29,5

Nathan Scott:
Punti Salute: 162/162
Punti Corpo: 129/129
Punti Mana: 140/140
Punti Esperienza: 27,5

Ayumo Vanille:Sei caduta a terra, seduta e le tue gambe sono ora visibili.
Punti Salute: 131/131
Punti Corpo: 85/85
Punti Mana: 89/89
Punti Esperienza: 10


Ora i turni sono i seguenti: Ayumo-Mary-Nathan-Patrick.
 
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Draghinar
view post Posted on 7/8/2012, 20:55




Così la signorina Grenger sapeva muoversi bene e aveva sfruttato il pavimento per farla cadere per terra, ma non se ne sarebbe stata lì a guardare, una statua aveva preso a muoversi probabilmente animata da un incantesimo del suo compagno, beh cosa poteva fare? Fare del male alla sua avversaria, ma prima doveva tirarsi in piedi... ci mise poco ad accorgersi che non si era fatta niente l'aveva solo destabilizzata e per fortuna non si ritrovava vicino ad una delle pareti.
Mise a posto il tutto e con la bacchetta in mano eseguì un incanto sconosciuto probabilmente alla ex-prefetta voleva vederlo in azione finalmente, l'aveva imparato al covo e non aveva ancora avuto il piacere di testarlo du una cavia umana, cosa sarebbe realmente successo alla carne della giovane, tagliata da una sciabola invisibile ed eterea... sarebbe stata in grado di tagliargli la carne e le ossa fino a staccare interi arti, ma conosceva il suo limite.
Sul volto della giovane si formò un ghigno, simboleggiava la voglia di vedere quella ragazza star male, non tanto per affari personali ma per far capire che nessuno doveva mettersi sulla sua strada, vedere il volto di Patrick era stato un po' anormale, ma sapeva a ciò che andava incontro... del ragazzo riusciva a vedere solo i piedi e non stava a lei occuparsi del giovane Caposcuola.
Il braccio che fece un movimento obliquo dal basso verso l'alto, esso puntava al braccio della giovane Grifondoro e la ragazza sotto al mantello non sembrava più manipolare una bacchetta bensì una sciabola e subito dopo un assordante ordine, nella mente invece si imprimeva la scena di una spada che entrava dentro all'arto e la tagliava ferendola.

~» Sectumsempra «~

La voce convinta e lei era felice di seguire gli ordini dell'Oscuro e aver già imparato alcune nozioni del potere del Oscurità la rendeva alquanto contenta.
Sperava nella buona riuscita del colpo, aveva dato il meglio di sé stessa ed ora stava al fato decidere e anche alla signorina Grenger, era curiosa di vedere come avrebbe reagito... non poteva permettersi di sbagliare, quella era l'unica frase che continuava a ripetersi nella testa, non voleva vedere altro che la scritta sulla porta della Preside Dalton e ci sarebbero riusciti perché entrambi non erano intenzionati a perdere e questo lo comprendeva lo sapeva, c'era qualcosa che li spingeva a non voler fallire perché se fallivano erano esclusi dal cerchio del signore oscuro e non potava permetterselo, avrebbe preferito dare la sua vita piuttosto che fallire.
Conoscendo Patrick sapeva che se non gli sarebbe andata via facilmente, ma dovevano neutralizzarli più o meno velocemente, quella missione non doveva impiegarci troppo tempo e i nemici non dovevano poi ricordarsi nulla, quella notte sarebbe stata un mistero per tutti... ma dovevano sconfiggerli, dovevano riuscirci non c'erano altre alternative.

 
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view post Posted on 14/8/2012, 09:39
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Il suo incanto ebbe successo? Si rese semplicemente conto che l'incanto avversario era andato a vuoto e fu lieta di non essere stata colpita. Si stava concentrando così tanto sul suo unico avversario che non si stava rendendo conto di ciò che le stava succedendo intorno: una statua aveva preso a muoversi e Patrick si ritrovò parzialmente scoperto. Poco male, lei era conscia che Patrick sapeva come muoversi, ne era alquanto certa e questo la faceva sentire "al sicuro". Sforzò la sua vista per cercare di osservare gli avversari oltre la nube generata dal Tormentam: riusciva a distinguere i piedi di uno, ma era certa non fosse solo. Due, tre ? Quanti ne erano?
Fece un sospiro, doveva prepararsi alla prossima mossa. Cercò di scambiare un fugace sguardo con il compagno, ma non ci fu tempo, l'avversario sembrava pronto ad eseguire un incanto. Cercò di non andare nel panico, sapeva esattamente cosa fare. Non avrebbe permesso al suo nemico di finire la pronuncia dell'incanto senza opporsi in ogni modo a lei concesso. Ne conosceva uno, il più utile forse. Odiava ripetersi, ma non sapeva cosa altro fare. Cercò di concentrarsi al massimo, anche se era alquanto difficile cercare di eliminare tutto ciò che aveva intorno, quando intorno aveva un duello in corso. Questa volta non avrebbe dovuto pensare a nessuno al di fuori di se e del suo avversario, vi erano solo loro due e non era tanto diverso da un duello, solo con un atmosfera diversa. Fece un ennesimo respiro, ed era pronta. Non sarebbe stata toccata dall'incanto avversario e quella volta sembrava essere molto più sicura di se. Ancora una volta, non la prima e di certo non sarebbe stata l'ultima quel giorno, disegnò un cerchio in senso orario proprio dinanzi a se, doveva aveva sentito consumarsi la voce dell'avversario. Era un incanto sconosciuto?

Protego !

Questa volta non aveva "paura", aveva eseguito tutto come da manuale e sapeva che le sue capacità le permettevano molto. Era anche sicura di non conoscere l'incanto appena eseguito dall'avversario, ma cercarlo in quel momento non era la sua priorità. Aveva lasciato per quell'occasione che la sua mente si allontanasse dal resto, da Patrick, dal suo avversario. C'erano solo lei e il suo avversario, doveva bastarle.



Chiedo scusa per il ritardo.
 
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view post Posted on 22/8/2012, 09:39
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VII Anno

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La tattica dell'Apprendista sembrava pian piano andare verso il successo, dopo tutto lui non doveva far fuori chiunque si mettesse sulla sua strada, ma utilizzare il minor tempo possibile per riuscire nella missione senza far complicare ulteriormente le cose. La sua suo missione era ben altra, quei due studenti erano solo un intralcio, e il suo scopo era trovare una giusta frazione di tempo per agire, pochi attimi, per poi dari inevitabilmente alla fuga, ad Hogwarts c'era ben altre cose da cui vedersi. Intanto la statua designata dall'incanto prese vita, colpendo qualcosa proprio nei suoi pressi, e dall'oscurità si poterono scorgere solo due piedi.
*Interessante.. non siamo gli unici a celarsi con dei mantelli*
Difatti anche i loro avversario erano equipaggiati e ben preparati a difendersi, ma sarebbe bastato? sarebbe bastato a fermare gli apprendisti del male?
Una parola, una formula, riconosciuta come uno degli incanti preferiti dal ragazzo, un incanto contro i nemici. Il Sectumsempra. L'obiettivo di tale incantesimi aveva poca scelta dovev difendersi, quindi sarebbe stata impegnata, il guradiano di Nathan invece era propabilmente steso a terra per via della statua, era il momento! Con rapidità uscì dalla copertura del muro per muoversi alternamente da una tatua all'altra, della parete opposta ai guardiani, era veloce da poter sembrare solo un'ombra nella notte, sarebbe stato scorto? sarebbe stato colpito? per fortuna dalla sua aveva molte cose che lo proteggevano, compresa la determinazione nel raggiungere la porta della Preside.

 
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view post Posted on 22/8/2012, 18:41
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Il colpo ricevuto dal movimento inaspettato e repentino della statua che fino a poco prima lo aveva celato, fece vacillare il Caposcuola che, nonostante stesse cercando di allontanarsi, perse l'equilibrio, finendo per terra. Fortunatamente, la parete a lui prossima non aveva preso vita, era ancora ferma e solida, un supporto del quale Patrick non esitò a utilizzare per frenare la sua caduta. Quei millisecondi, paragonabili ad attimi eterni, gli furono sufficienti affinché potesse lasciare la sua mente in balia delle numerose domande che spesso ne prendevano il possesso. Perché stava accadendo tutto ciò? Intrusi nel castello disposti a ferire piuttosto di raggiungere la loro metà. Ma quale? Rifletté su dove effettivamente si trovassero, senza inizialmente trovare risposta; ma poi, rimbalzando sul freddo pavimento ebbe modo di intrecciare il suo sguardo con quello tetro e primo di vita di uno dei Gargoyle che facevano la guardia all'ufficio della Preside. Che sciocco a non pensarci prima. Sembrava tutto così chiaro ora, gli aggressori non potevano agire senza scopo e senza un piano, tutto ora pareva banale e probabilmente il fatto di dover far del male qualcuno era per loro solo una mera distrazione, uno spiacevole impiccio. Udì la terra tremare, ma non sotto i suoi piedi, dopotutto Mary Grenger sembrava saperci fare, si sarebbe fidato di lei? Effettivamente il giovane Corvonero non vedeva di fronte a sé valide alternative, non avevano nemmeno auto il tempo di mettersi d'accordo, colti alla sprovvista da un attaccò codardo e repentino. Allora si, avrebbe agito come se ciò fosse avvenuto, doveva farlo innanzitutto per la sua sicurezza e per quello che andava a difendere, la sua scuola; era una cosa che doveva apprendere anche per l'ES, quella situazione inaspettata avrebbe potuto rivelarsi un ottimo terreno di prova. Mary sembrava a sua agio nel limitare i danni derivanti dagli incantesimi lanciati sui due guardiani, sicuro del fatto che potesse cavarsela da sola rifletté sulle sue mosse, non che da seduto potesse ottenere molto. Rapidamente lanciò un'occhiata sul corridoio, cosa poteva mettere in atto per ostacolare gli intrusi? La soluzione gli si palesò all'istante. Scalini, quale ostacolo poteva rivelarsi più impervio di una scala impraticabile? Non sapeva quanti fossero gli aggressori, forse due oppure, quattro ma di sicuro non uno solo. Aveva udito una voce femminile che scagliava incanti verbali, eppure la statua si era animata senza che verbo a risvegliasse. Dove diamine si trovavano gli altri? Se davvero volevano sfruttare la loro capacità di essere localizzati, avrebbe dovuto prima riflettere sul fatto che scagliare fatture non fosse il metodo migliore per rimanere celati. La sua bacchetta si mosse rapida, pensando trattenendo una risata nostalgica agli scivoli su cui da piccolo vedeva divertirsi gli altri bambini, essa tracciò nell'aria una parabola inversa, una specie di grossa U allungata che coprì lo spazio di fronte a lui da sinistra a destra. Il suo sguardo, puntato sulla scalinata illuminata dalle calde torce, non tradiva le sue intenzioni e la sua voce, così decisa e quasi arrogante avrebbe dato alla luce un ostacolo insuperabile a meno che gli avversari non fossero provvisti di ali. Glìsseo. Non aveva mai adoperato quell'incanto, leggendolo sul manuale gli era parso quasi ridicolo, inutile, ma ora il Fato lo aveva contraddetto. Quel piccolo e semplice "dono" magico, avrebbe permesso a lui e Mary di prendere tempo e riorganizzarsi, avrebbe tenuto gli avversari lontano da quel corridoio. Sorrise, se qualcuno aveva già deciso di salire le scale sarebbe rotolato già come un salame e fantasticando, il Caposcuola immaginò una specie di effetto Bowling. Cercò di alzarsi, facendo leva sul pavimento con le mani e sulla schiena contro la parete, la battaglia era appena cominciata.

 
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view post Posted on 25/8/2012, 15:59
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Il Fato

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E quella che si era prospattata una notte tranquilla per l'una e l'altra fazione, contornata solo dalla corretta esecuzione dei reciproci doveri, diveniva invece momento assai importante, ove bene e male parevano fronteggiarsi inconsapevolmente, dove potere e giustizia cercavano di avere la meglio l'uno sull'altra. Improvvise azioni, momenti inattesi, attacchi quasi spietati benchè vi fosse la consapevolezza di esser, con ogni probabilità coetanei e compagni. Tutti e quattro pronti e senza paura, magari sopraffatti e sorpresi per un istante, ma ricompostisi nella fredda consapevolezza di esser non solo studenti ma anche apprendisti del Male e Membri dell'ES e per questo maggiormente motivati ed intenzionati ad uscir vittoriosi da tal tenzone. Ma vi era un vantaggio da parte della fazione oscura: essa conosceva fine e compito affidato, mentre il giovane Caposcuola e la coraggiosa Grifondoro non erano a conoscenza nemmeno della ragione per cui fossero stati attaccati con tale impeto. Dopo tutto...Non doveva trattarsi di semplice guardia notturna?
Tre incanti castati quasi nel medesimo istante e tutti e tre efficaci. Se da un lato il Secumsempra fu ben evocato dalla fanciulla apprendista, esso tuttavia fu intercettato dall'incanto Protego della Studentessa Grifondoro che pur non conoscendo l'incantesimo contro di lei scagliato, ne aveva colto il pericolo e la necessità di proteggersi al meglio delle proprie possibilità. Un nulla di fatto dunque. D'altro canto il giovane Caposcuola evocò incantesimo assai semplice e apparentemente poco risolutivo, ma inconsapevolmente era riuscito ad arrestare momentaneamente una corsa ben studiata ed architettata dell'astuto apprendista che, nonostante fosse stato bloccato dall'incanto Glisseo ed impossibilitato al momento attuale a raggiungere la meta, si era avvicinato assai a ciò che doveva raggiungere ed era ancora invisibile e non intercettato.
Risultava dunque che tre su quattro combattenti fossero nuovamente invisibili. Ognuno aveva una missione da compiere, ognuno doveva agire...Ma nel vuoto del silenzio e della vista, come fare?



Bene. Ora il turno sarà il Seguente: Patrick, Draghinar, Mary e Nathan.
 
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view post Posted on 27/8/2012, 18:23
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- Deus ex Mazza -

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Erano stati sufficienti pochi secondi per rialzarsi e tornare invisibili, quel vantaggio, insieme alle scale ora rese impraticabili, avrebbe impedito agli intrusi di raggiungere il corridoio, rallentando di molto la loro missione. Tuttavia il fatto che i cattivi avessero il coltello dalla parte del manico era solo un'illusione, dal momento che Patrick e Mary potevano contare sull'aiuto di tutto il castello. Così senza esitare il Caposcuola decise che era arrivato il momento di chiamare in causa chi di dovere, studenti, Capiscuola e Docenti avrebbero preso parte alla colluttazione, scrivendo per sempre la parola fine alla vicenda. Quinto piano significava sostanzialmente una sola cosa: Preside, per questo Patrick aveva bisogno di qualcosa che attirasse la sua attenzione, che la spingesse ad arrivare in un istante. Così, decise che nello stesso tempo avrebbe chiesto aiuto e reso il cammino degli aggressori ancora più impervio, calcestruzzi e polvere si sarebbero sommati a distruzione e detriti, magari li avrebbe resi visibili. Al Corvonero non interessava colpire per ferire, puntò la bacchetta sulla base delle scale che ormai erano diventate uno scivolo, sicuro di non essere visto e, immaginandosi con vigore una forte esplosione, un rumore assordante e una luce abbagliante, si apprestò a scagliare il suo incantesimo. Senza dire nulla. Aveva deciso di tenere nascosta quell'abilità da poco appresa a lezione e per la quale aveva fatto pratica di nascosto, ritenendolo un prezioso asso nella manica. Non si sbagliava - raramente lo faceva - quell'esplosione sarebbe giunta improvvisa e, soprattutto, non avrebbe permesso agli intrusi di individuarlo. La Grenger sarebbe stata al sicuro, la vide ancora al quinto piano e non esitò a proseguire. Caricò la sua bacchetta di tutto il vigore che aveva in corpo, la sentiva vibrare prepotentemente mentre guardava alla base della gradinata. *BOMBÀRDA* Se il suo attacco fosse andato a buon fine nulla sarebbe rimasto più lo stesso: il castello, gli intrusi, i guardiani ne avrebbero subito le conseguenze; ma Patrick, ne era convinto, riteneva che ne valesse la pena. La situazione attuale si stava spostando troppo a favore dei loschi individui che vigliaccamente li stavano attaccando, doveva dimostrare che anche chi è abituato a punire sa attaccare, rischiare e mettersi in gioco. Non era solo un tentativo di arresto e di richiesta di rinforzi, bensì era una fiera presa di forza, una dimostrazione di potenza che anche la Grenger, dopo questo stimolo, avrebbe contribuito a nutrire. Dopotutto non era una debole, si era difesa da fatture ben piazzate, oscure e, soprattutto conosciute. La battaglia era solo iniziata, come appena dimostrato Patrick avrebbe fatto si che ogni pedina rientrasse come protagonista sulla scacchiera

 
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view post Posted on 6/9/2012, 14:54
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Il Fato

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Poichè Draghinar non ha ancora postato, salta il turno. Invito quindi Mary a postare poichè è il suo turno. Cerchiamo di accorciare i tempi. ;)
 
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view post Posted on 8/9/2012, 18:36
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Una barriera argentea comparve dinanzi alla Grifondoro, il protego fu ben castato e a quanto pareva, riuscì a non farsi colpire dall'incantoscagliato dal nemico; sarebbe finita in biblioteca a controllare quale incanto fosse e a chiedersi perchè lei non lo conosceva. Intanto, doveva concentrarsi, doveva pensare solo a quello che stava succedendo: Patrick sembrava aver trovato la soluzione perfetta per fermare i due, e inoltre sembrava funzionare. Quello che Mary non capiva era cosa accidenti volessero, poi l'illuminazione, lampo di genio o cavolate così: ufficio della Preside Dalton. Quella porta lampeggiava come un'insegna al neon e lei non se ne era resa conto. Guardò il Caposcuola, aveva l'impressione che lui l'avesse già inuito e chissà perchè non ne era neanche sorpresa. Dovevano agire, pur non avendo un vero schema, dovevano far credere agli avversari di averlo, magari questo li avrebbe fatti andar via, anche se, scappare da quella situazione era ormai cosa difficile. Non ci pensò più di tanto, era pronta ad agire. Cercò con gli occhi la porta della Dalton, la cosa più importante in quel momento era proteggere gli abitanti della scuola, anche se questi, come la professoressa Dalton, erano abbastanza esperti da potersi difendere meglio di quanto la Grifondoro potesse fare. Non poteva fermarsi a respirare o quantì altro, era pronta. Puntò la bacchetta al pavimento dinanzi alla porta della preside, roteò il braccio in senso orario, poi alzò il braccio in alto e finì con abbassare nuovamente la bacchetta, puntandola nuovamente al pavimento.

Orbis terrarum.

Riuscì ad immaginare la terra muoversi proprio lì, in quel preciso punto. Si convinse che se la docente fosse stata al suo interno, avrebbe di certo percepito la scossa, ma si convinse soprattutto che nessuno si sarebbe potuto avvicinare, almeno per quel momento, alla porta. Patrick dal tronde non si sarebbe fatto pregare a lungo e di certo avrebbe contribuito. Proteggere la scuola, era l'obbiettivo suo e del suo compagno.



Ho inventato sul momento l'esecuzione dell'incanto poichè non l'ho trovato.
 
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view post Posted on 8/9/2012, 19:25
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Pochi attimi e sembrò come scivolare leggermente all'indietro, ma per fortuna gli ultimi gradini su cui era poggiato l'apprendista vennero abbandonati appena in tempo. Uno dei due guardiani, quello invisibile agli occhi, doveva aver castato un incanto per trasformare le scale in uno scivolo, peccato che l'apprendista stava già guadagnando metri preziosi avvicinandosi alla porta della Preside. Il suo mantello e il cappuccio gli garantivano una mimetizzazione perfetta, d'altro canto la sua compagna lanciò un incantesimo fra i più pericolosi, che venne però bloccato dal protego dell'altro guardiano, Mary. Entrambe non potevano usare gli incanti non verbali, quindi erano svantaggiare rispetto a Nathan, ma non erano comunque da sottovalutare. Basta, non c'era più tempo, quei due stavano rallentando decisamente troppo la missione, e gli apprendisti non poteva permettersi un fallimento, il Prefetto non l'avrebbe mai permesso. Come fronteggiare due maghi? come prendere tempo per raggiungere l'obiettivo? la sua compagna sembrava non contrattaccare ma che stava facendo! Nathan aveva una sola scelta da fare, chiedere aiuto ad un potere più grande di lui, ma che ora gli era alleato. Il suo anello, pezzo più unico che raro, a non tutti era permesso acquistarlo, l'Anello del Potere. Esso era in grado di bloccare per un modesto periodo l'avversario, e visto che Nathan ne aveva due in quel momento, la sua scelta ricadde su quello non visibile, ma sicuramente ancora vicino ai dintorni della statua prima animata. Sperava vivamente che il suo potere l'avrebbe raggiunto tenendolo bloccato per un po'. Ora l'obiettivo della sua bacchetta sarebbe stato l'altro guardiano, Mary, che girata verso l'ufficio sperava forse di chiedere aiuto ad altri, sperava di attirare l'attenzione su ciò che stava accadendo.
*Dannati codardi, vi aggrappate all'intera scuola, ma non sapete con chi avete a che fare*
il suo scopo non era fargli del male, ma evitare a tutti i costi che l'intera scuola sarebbe stata coinvolta, o non avrebbero avuto via di scampo. Cosi decise di castare un incantesimo appreso da poco tempo, sperando di evitare di essere scoperti. Puntanto la bacchetta verso Mary materializzò la formula nella sua mente..
*Essenza Converto*
Cosa sarebbe successo? avrebbe sventato quei richiami all'intera Hogwarts, e la sua corsa l'avrebbe finalmente portato dinnanzi all'agognata porta? Solo pochi attimi e gli eventi si sarebbero svolti.

 
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view post Posted on 9/9/2012, 15:28
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Il Fato

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L'agguato si era evoluto ed era diventato un vero e proprio duello, un corpo a corpo tra studenti benchè la metà dei coinvolti non conoscesse nè ragione del conflitto nè identità del nemico. Eppure il Fato era stato caldamente ironico con i protagonisti della vicenda, ponendo uno contro l'altro proprio ES e Apprendisti dell'Oscurità. Da lungo tempo ciò non accadeva. Ma, nonostante il periodo di apparente quiete, mai si dimenticava il vigore dall'una e dall'altra parte della Volontà. Lo scontro sembrava equilibrato: un combattimento due a due, finchè, improvvisamente, uno dei due apprendisti del Male, colui o colei alle prese con la coraggiosa studentessa Grifondoro, parve scomparire nel nulla, o forse, semplicemnte astuto, si celò sì bene a nemici e compagno, da far supporre persino una resa e una fuga. Dunque, il giovane Grifondoro, era rimasto solo? Uno contro due? Come riuscire a fronteggiare due coraggiosi nemici? Egli era vicino, vicinissimo alla meta, non restava che terminare l'opera e dileguarsi senza esser scorto. D'altro canto tuttavia, l'astuto Caposcuola Corvonero, deciso a non far prevalere egoistico desiderio di personale successo, era intenzionato ad allarmare l'intera scuola a scapito di qualche vecchio e secolare muro di Hogwarts. Un Bombarda ben castato, avrebbe svegliato il Castello e fatto accorrere Docenti e Caposcuola nel luogo del Misfatto. Il piano era perfetto, ma quella notte, l'Apprendista del Male era egregiamente equipaggiato...A tal punto da riuscire, poichè in possesso dell'anello del potere a bloccare l'incanto dello studente Corvonero. Con la medesima arte ed astuzia, il superstite del Male, evocando l'essenza Converto contro l'unica nemica attualmente visibile, ottenne quanto desiderato: reso opposto l'incantesimo della concasata, egli riuscì con equilibrio e passi saldi a raggiungere il luogo desiderato. Non restava che compiere il reato e fuggire.



Patrick è rimasto bloccato nel corso di questo turno a causa dell'anello del Potere. L'incanto di Mary, ben castato, si è tramutato nell'opposto, conferendo alla base della porta della Preside Dalton, pavimento saldissimo e capace di conferire equilibrio a colui che lo calpesta. Di Ayumo si sono perse le tracce. Pare possa essere fuggita oppure ben celata in qualche anfratto sotto il mantello di disillusione. Se Draghinar tornerà ad essere presente, dovrà adeguarsi a questa descrizione del suo status.

Nel corso di questo turno ho deciso di non conferire un ordine per postare. Agite come meflio ritenete opportuno e fatelo con una certa celerità. ;)
 
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view post Posted on 9/9/2012, 17:26
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Uno dei due guardiani non fece alcuna mossa, nessuna formula venne udita, e nessuno venne colpito da alcuno incantesimo, che il suo anello avesse funzionato? Non vi erano dubbi, quel pregiato oggetto si era rivelato un aiuto propizio. La formula enunciata invece da Mary, un incantesimo di facile esecuzione ma molto insidioso venne modificato o meglio convertito, dal provvidenziale attacco di Nathan. Ora il pavimento del quinto piano, soprattutto nei pressi della porta dell'ufficio, era ben saldo, senza alcun minimo cenno di cedimento o inclinazione. L’apprendista dopo numerosi e ancora interminabili difficoltà era giunto all’obiettivo, ora doveva commettere il misfatto che avrebbe decretato il successo della missione, e fuggire senza lasciar traccia. In quel momento aveva bisogno del suo compagno più che mai, era preparato per fronteggiare gli avversari, ma una bacchetta in più dalla parte dell’oscurità risultava un aiuto fondamentale quella notte.

*Avanti attira la loro attenzione, tienili occupati!*

Quei pensieri ardevano nella sua mente, cosi decisi che quasi potevano materializzarsi fino alla mente del suo compagno, ovunque esso sia, celato nell’ombra. I loro mantelli disillusori anch’essi fidati alleati, li celavano nel buio, rendendoli bersagli ancor più difficili da colpire, ma in quei pochi attimi che doveva affrontare non poteva concedersi uno scontro magico. Lui doveva eseguire ciò per cui era venuto, doveva lasciare un messaggio che avrebbe penetrato l’anima della scuola, sfregiando proprio la porta più importante. Cosi si mise all’opera il più velocemente possibile, la sua preoccupazione poteva essere forse Mary se essa non venisse distratta dal suo compagno, o l’altro guardiano, anche se forse ancora lontano da dove si trovava lo scaltro apprendista. Se solo sarebbe stato colpito, fisicamente o da un incanto, il suo ultimo asso nella manica l’avrebbe protetto. Uno dei suoi anelli magici, l’Anello Difensivo, avrebbe attutito l’attacco al posto di Nathan. Eseguendo il misfatto, sul suo volto pian piano si disegnava un ghigno di malvagità sempre più nitido, era soddisfatto per come stava andando le cose, e per come sarebbe apparso agli occhi del Signore Oscuro, dopo quella notte niente sarebbe stato più lo stesso, un forte colpo avrebbe allarmato l’intero mondo magico. Una frase, questo stava scolpendo sulla porta della Dalton, parole forti che non lasciavano dubbio alcuno.


Nessuno è al sicuro, Hogwarts è mia.


Era quella la frase dell’Oscuro Signore, scritte tramite il suo Apprendista, anche se, ancora non poteva considerarsi cosa fatta, loro erano ancora li. Dovevano fuggire, scappare! salvarsi e tornare al Covo da vincenti, per poi bearsi di ciò che gli aspettava, o anche solo della sua propria luce. Sarebbe riuscito a concludere l'atto? E in quei metri che separavano la porta dalla via di fuga, cosa sarebbe successo?

 
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view post Posted on 11/9/2012, 20:50
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Il Fato

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Poichè l'anello del potere blocca per due turni Patrick, nel corso di questo turno egli potrà effettuare solo post descrittivo. Invito quindi Mary ed eventualmente Draghinar a rispondere.
 
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view post Posted on 12/9/2012, 09:47
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Era certa di aver eseguito correttamente l'incanto, eppure questo non aveva sortito l'effetto sperato, anzi, non aveva funzionato e basta. Non poteva dirsi non sorpresa per l'evoluzione della situazione, inoltre neanche Patrick sembrava aver battuto ciglio, era dunque esplicito che stesse succedendo qualcosa. Che il Caposcuola fosse stato colpito da qualche incanto? Lei non aveva sentito voci e a pensarci bene, dall'inizio di quella vicenda alcuni colpi erano stati scagliati da fonte anonima. Non fu poi così difficile collegare le cose: incanti non verbali ovviamente; ne aveva sentito parlare, ma era conscia di non essere capace di eseguirli. Ebbe quindi la certezza che i suoi avversari erano più abili di lei. Doveva quindi fare qualcosa, sbrigarsi, doveva agire, non poteva aspettare che i suoi avversari continuassero indisturbati a fare quello che stavano facendo. La porta della professoressa Dalton sembrava essere il bersaglio, in fondo era la Preside, tutti volevano qualcosa da lei. In quel momento sentiva di dover far qualcosa, nel caso non le fosse stato chiaro. Era compito suo proteggere la Preside in persona e non viceversa, quindi doveva far valere le sue abilità. Avvicinarsi alla porta era ora una delle sue priorità, magari difficile a dirsi, sarebbe stata più abile in un vero scontro fisico. Iniziò quindi a camminare in quella direzione, ma nel contempo alzò anche la bacchetta, era pronta ad eseguire un incanto, anche a costo di distruggere la porta stessa della professoressa. Alzò il braccio poco più alto del suo petto, direzionandolo comunque verso la porta; doveva concentrarsi davvero molto, si diceva essere un incanto difficile ed era la prima volta che provava qualcosa del genere, aveva solo una possibilità. Flesse il braccio, portandolo verso se stessa, poi lo distese nuovamente, sempre nella stessa posizione precedente, mentre si apprestava ad enunciare l'incanto.

Stupeficium!

Lampo rosso. Si sarebbe dovuto sprigionare un lampo rosso. Alzò il tono della voce, Hogwarts andava svegliata, gli aggressori non sarebbero dovuti uscire da quel castello, non poteva permetterlo, non poteva. Durante l'esecuzione dell'incanto si era fermata, voleva avere più precisione e soprattutto, concentrazione. Gli aggressori andavano fermati.
 
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view post Posted on 18/9/2012, 06:54
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Il Fato

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Il duello, due contro due, sembrava essersi tramutato in corpo a corpo tra due Concasati di fazioni opposte. La ragazza visibile e non celata da alcun mantello e...Il Prefetto Grifondoro, astuto e scaltro, invisibile agli occhi dell'avversaria. Il giovane Caposcuola Corvonero non aveva accesso ad incanto alcuno a causa dell'effetto dell'anello del potere astutamente utilizzato dall'Apprendista del Male. Il misfatto era stato compiuto. Come dal nulla, dal vuoto assoluto comparve scritta quanto mai oltraggiosa e sconvolgente: un chiaro messaggio del Signore Oscuro alle forze del Bene, ai Vertici di quella scuola che egli agognava e bramava come covo della sua Violenza e culla del suo potere. Le intenzioni erano chiare: desiderava il controllo delle giovani menti del mondo magico nel manifesto tentativo di esser incontrastato Signore del Mondo Magico.
Tutto era avvenuto assai rapidamente e sino a quel momento nessuno era stato svegliato. Hogwarts beatamente dormiva, ignara di quanto appena accaduto.
La giovane Studentessa Grifondoro, come conscia di esser rimasta in quel momento unico ostacolo alla fuga dei "briganti", senza perdere coraggio e determinazione, pur non vedendo il nemico nascosto sotto il mantello, evocò in direzione della porta dell'ufficio della massima figura auterove di Hogwarts l'incanto stupeficium, nella speranza di neutralizzare il nemico o di effettuare rumore e suono tale da svegliare la scuola al fine di ricevere soccorso ed ausilio. L'incanto parve funzionare: un lampo vermiglio sortì dalla bacchetta andando tuttavia a scomparire poco prima di imbattersi nella porta o nella parete...Dunque Fortuna o Fato avevano sancito la buona sorte della ragazza permettendole di colpire l'avversario? Lo strano flusso dell'incanto facevano supporre che il nemico fosse stato colpito...Ella non poteva sapere che il furbo Apprendista possedeva un secondo anello, oggetto assai potente e provvidenziale che, nonostante colpito, lo aveva preservato da attacco certamente "fatale" per la fuga. Illeso dallo stupeficium, il Prefetto Grifondoro poteva ora fuggire, lasciando gli avversari nel dubbio che effettivamente fosse stato colpito.
Tuttavia, la sonora voce della ragazza faceva anche supporre che qualcuno si fosse destato da sonno tranquillo...Qualcuno che presto sarebbe accorso in loro aiuto.
Non vi era tempo da perdere per l'apprendista del Male. La compagna sembrava esser fuggita: egli era solo...Doveva allontanarsi...doveva assicurarsi l'anonimato del misfatto.
Passi veloci e concitati...Numerosi passi, sembravano avvicinarsi al luogo dell'accaduto. La voce di Mary era stata campanello di allarme per la scuola...Quanti sarebbero sopraggiunti...Come fuggire?



Mary ha colpito Nathan il quale tuttavia, facendo uso dell'anello Difensivo, rimane illeso e lo Stupeficium perde vigore ed effetto. L'urlo di Mary forte e vigoroso, sembr avere richiamato l'attenzione di numerosi studenti e forse di qualche docente...
L'anello del Potere ha perso effetto, quindi Patrick ora può castare incantesimi.
Draghinar sembra essere fuggita.
Sono stato avvisato in merito alla sua assenza ed ella è libera di tornare a partecipare a questa missione quando vuole, sperando che ella torni prima del termine. ;)
Al momento pare sia fuggita o comunque nessuno sa niente di lei, nè il Compagno di avventura, nè gli avversari.

Anche in questo caso, niente turni. Postate quando e come ritenete opportuno.
 
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68 replies since 13/7/2012, 06:45   2165 views
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