Convocazione del caposcuola presso il proprio ufficio

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view post Posted on 30/9/2012, 11:49
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Tre personalità completamente differenti si trovavano nella medesima stanza, accomunati da stessa inclinazione e propensione al Bene. Sirius non poteva negare tuttavia a se stesso l’enorme distacco e l’estraneità dei tre animi. Certo, non conosceva i suoi interlocutori a tal punto da sentenziar giudizio di sorta, ma non vi era empatia, non sentiva affinità. Poteva esser questa ragione per la quale rifiutare l’allettante possibilità offerta? Scopo dell’ES non era forse quello di esser pronti ad eseguire compiti e missioni finalizzate al Bene? Sempre prudente fino alla traccia di diffidenza, il giovane Grifondoro riponeva fiducia nel tempo e non gradiva abbandonarsi ad idea affrettata ed istintiva. Non avrebbe escluso la possibilità di ricredersi e trovare, nel suo concasato e nel giovane Swan, non solo colleghi fidati ma anche compagni sinceri.
James aveva accolto dubbio ed incertezza del Caposcuola Grifondoro ed aveva mostrato il proprio galeone, effigie della sua appartenenza all’ES. Poco o nulla interessava a Sirius in merito a quanto la sua stessa prudenza avesse potuto provocare nel compagno e collega Swan. Quest’ultimo pareva chiaramente annoiato. Ma Sirius era un perfezionista, alla ricerca sempre dell’eccellenza e la prudenza, dinanzi a delicata argomentazione quale quella presente, non era segnale di insicurezza ma di astuzia.
Comodamente seduto di fronte a Potter, lo ascoltava attentamente e valutava ogni sua parola. Sirius aveva già svolto missioni per conto del Ministro ed in nome dell’ES. Conosceva quindi l’importanza di essere ben addestrati e di conoscere incanti strategici ed efficaci per risultare vincenti e capaci di esser difesa per sé ed i propri compagni.
La raggiunta certezza di essere insieme a due membri dell’ES, la vista del galeone di James, condussero il Caposcuola Grifondoro alla scelta. Non si sarebbe lasciato sfuggire la possibilità di apprendere nuove strategie e nuovi incanti. Avrebbe collaborato, esattamente come gli si richiedeva di fare. Facevano parte della medesima fazione. Questo doveva bastare. Swan sarebbe stato compagno di “squadra”? Per quanto non lo conoscesse, si sarebbe fidato ed avrebbe agito sempre per il bene dell’ES.
Ci sto. Cosa dobbiamo fare? Che piani hai in mente per noi?

 
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view post Posted on 22/10/2012, 17:47
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Grifondoro VI anno

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Ot// Perdonate il ritardo, tanto siamo arrivati alla fine.

Bene, aveva fatto svanire i dubbi che tormetavano i due ragazzini, ora erano pronti per scoprire un vero nuovo mondo, non sarebbe stata una passeggiata per loro, ma il risultato sarebbe stato garantito. Quei due erano così diversi, ma presto o tardi, meglio per la loro incolumità se presto, avrebbero imparato a comportarsi da fratelli, ad aiutarsi lun l' altro, a proteggersi e a lottare insieme per raggiungere il medesimo obiettivo. Per ora poteva farli tornare alle loro vite quotidiante. Il cammino che stavano intraprendendo non doveva cominciare per forza quel giorno. Doveva colloquiare con un altro paio di persone e poi tutto sarebbe stato pronto.
-Va bene, tranquilli, mi farò vivo io.-
Disse James abbandonando la sua posizione e avvicinandosi alla porta, passato al fianco del tavolo raccolse il suo galeone per rimetterlo in tasca, girò la maniglia per poi voltarsi nuovamente verso i suoi due nuovi adepti.
-Tanto sò benissimo dove trovarvi!-
Sorrise sinceramente e salutò con un cenno del capo, per poi lasciarsi alle spalle l' ufficio dei caposcuola. I due avrebbero avuto modo di parlare tra di loro.

 
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view post Posted on 29/10/2012, 02:23
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- Deus ex Mazza -

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Dover lasciare il suo destino nelle mani di un estraneo era una delle cose che ancora il Corvonero faceva fatica ad accettare, non sopportava l'idea di prendere ordini da qualcuno che, formalmente, non aveva nessun diritto per farlo. Non conosceva minimamente James Potter, nonostante dalle parole di quest'ultimo e dal suo atteggiamento trasparissero grande forza ed esperienza. Tutto ciò innervosiva il Caposcuola non poco e tale agitazione si traduceva in uno sguardo corrucciato, assorto e perplesso. Quell'incontro sembrava essere stato pianificato per celebrare il fatto che fosse il Grifondoro a tenere le redini del gioco, circondato dai suoi sudditi Swan e White, aveva fatto la sua uscita trionfale, quasi minatoria.
Per lo meno, tutto ciò era servito per avvicinare i due Caposcuola che, fino a quel momento, non era andti oltre ai normali scambi tra colleghi. Non che ora fossero amiconi, piuttosto il Corvonero percepiva in lui la stessa perplessità, la stessa diffidenza e insicurezza nel dover affidarsi completamente al collega e al concasato. Un piacevole silenzio riempì il vuoto che l'ingombrante Grifondoro aveva lasciato uscendo dall'ufficio. A cosa avrebbe portato tutto questo? Si stava forse pentendo di aver stretto la mano a Thresy nella Stanza delle Necessità? Anche se ciò fosse accaduto, egli non sarebbe mai tornato sui propri passi. Lasciò andare i propri muscoli e si abbandonò di peso sulla sedia. Credi che sia una buona idea? Quella domanda sorse spontanea e allo stesso modo ruppe quel silenzio contemplativo, conoscere l'opinione di White era importante, soprattutto se veramente avrebbe dovuto affidare a lui la sua stessa vita.
 
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view post Posted on 2/11/2012, 21:50
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Il concasato grifondoro lasciò l'ufficio lasciando i caposcuola pieni di domande. Quell'incontro aveva generato un mare di perplessità. Due visi corrucciati fissavano il vuoto ponderando quanto avevano appena ascoltato. Non dubitavano dell'onestà dell'ex caposcuola, tantomeno avevano ragione di credere che egli non fosse chi dicesse di essere. Era un membro dell'E.S. più grande di loro, secondo voci che giravano per il castello, intimamente legato alla donna che aveva fornito loro una casa per cui combattere. Potevano fidarsi eppure non tutto era loro chiaro. Sirius non capiva. Perchè convocare proprio loro? Perchè addestrarli? Perchè decidere di cedere a due studenti conoscenze che nemmeno la loro istruzione magica poteva fornire? La diffidenza di Sirius, fece il suo ingresso trionfale. Non era un giovane che si fidava ciecamente. Egli non cedeva facilmente la sua fiducia a meno di prove che gli confermassero l'onestà e l'integrità del suo interlocutore.
Sarebbe stato consigliabile fidarsi così ciecamente? E in caso contrario poteva permettersi di gettare al vento un'offerta tanto appetibile? Nuovi incantesimi potevano significare per lui maggiore esperienza da mettere in campo, maggior aiuto da offrire ai membri dell'E.S. durante le missioni sacrificate alla causa.
Ricordava bene le sue precedenti missioni. Non si era rivelato così utile dopotutto e questo il caposcuola rosso oro non lo digeriva. Istruito a contare sulle proprie forze mal tollerava l'aiuto altrui se non strettamente necessario. Fiero, orgoglioso, ambizioso al massimo grado, questo era Sirius. Valeva tuttavia rischiare. Avrebbe valutato il caso, intuito dove il concasato volesse arrivare, quale fossero le sue attenzioni in un secondo momento. Se quella era la verità, non poteva rinunciare.
Assortò nei suoi pensieri fece queste e altre supposizioni e si dimenticò quasi della presenza del collega corvonero almeno fino a quando questi non si abbandonò di peso sulla poltrona accanto alla sua. Una domanda rivolta subito dopo spezzò completamente il filo dei suoi pensieri.
* Credi sia una buona idea? *
Era proprio che si chiedeva.
Sorrise. Erano sulla stessa lunghezza d'onda.

Se sia una buona idea francamente non lo so dire ma so per esperienza che fidarsi completamente non è mai un bene. Il caro collega potrebbe avere altre intenzione dal semplice insegnare ma potrebbe esser vero anche il contrario. Non ci è dato saperlo almeno non seguendo da vicino la faccenda. Si farà vivo, noi lo aspetteremo. Se è vero che può offrirci conoscenze che noi possiamo solo immaginare è saggio rifiutare? Tu ci rinunceresti?
L'ultima domanda fu pronunciata con enfasi. Era quello il punto fondamentale. Potevano varare ogni possibilità, sviscerare la faccenda valutando tutti i pro e i contro ma Sirius non poteva a fare meno di pensare che qualunque cosa avesse in mente Potter , lui ne avrebbe guadagnato. E se fosse stato un semplice Quid pro quo?


 
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view post Posted on 6/12/2012, 03:01
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- Deus ex Mazza -

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Qualsiasi fosse la risposta al suo quesito, una sola cosa era fino a quel momento certa: rimuginare sull'accaduto fantasticando riguardo quello che sarebbe successo non era altro che una mera perdita di tempo. Considerando gli impegni che man mano andavano col tempo a sommarsi, probabilmente il Caposcuola avrebbe affrontato il tutto sul momento, affidandosi al suo naturale intuito e al suo fido intelletto. Il fatto che White viaggiasse sulla sua lunghezza d'onda a tratti lo rassicurava, in altri sensi destabilizzava.
Penso che la cosa migliore da fare sia attendere senza fare troppe domande, James è stato abbastanza chiaro nel farci capire di non poter fare altro che sottostare alle sue regole. Diamogli corda, per quanto possa avere senso.
Per quanto fosse un discorso che probabilmente il Corvonero avrebbe dedicato ad un ragazzino, esso trovava invece applicazione in quella vicenda. Alzandosi di colpo dalla sedia come se il giovane potesse scrollare via dalla sua testa quei pensieri, si limitò a asciare l'ufficio salutando cordialmente il collega.
Ho del lavoro da fare, con permesso Sirius.



Chiedo scusa per l'irruenza, ma mi trovo costretto a sfoltire radicalmente i miei impegni On GDR :)
 
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19 replies since 27/8/2012, 03:59   454 views
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