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| Gli occhi di Serena brillarono per l'entusiasmo, le labbra fremettero per lo sforzo di arginare quel fiume di pensieri e proposte che quasi sicuramente avrebbe voluto condividere con Nia; peccato non fosse il momento né il luogo più adatto, si era vista costretta ancora una volta a declinare quella responsabilità reagendo forse un po' troppo bruscamente: non stava accumulando punti con quella Corvonero. Le dispiaceva dover frenare quell'irruenza che si celava dietro i modi garbati della giovane strega, le spiaceva davvero, perché quella della festa era un'idea che l'allettava davvero e che di certo l'avrebbe divertita non poco; ovvio l'organizzazione poteva apparire un po' ostica da digerire, ma in due ce l'avrebbero fatta. Tutto sommato era stata anche fortunata, Serena pareva una ragazzina simpatica e a posto che, nonostante i molteplici comportamenti "scorbutici" della Tassina, non si era scomposta più di tanto, riscuotendo la sua ammirazione.
« Ti ringrazio. La Bennet non si è risparmiata oggi. » Un'occhiata complice, la compagna poteva certo capire la sua situazione. « E io non sono davvero una studentessa modello. » Rise divertita, no era decisamente svogliata nelle cose che non l'allettavano più di tanto; era la sua pecca, quella di impegnarsi solo nelle attività che più la coinvolgevano e quell'evento da organizzare la elettrizzava davvero; l'idea di rimanere lì a parlarne coi compiti che l'aspettavano un po' meno.
Annuì. « Certo! La prima di molte altre. » Un veloce occhiolino e la vide sparire su per le scale che quasi ovviamente l'avrebbero portata dove non doveva andare. « Se ti perdi fai un fischio! » L'aveva detto spontaneamente, quando ormai l'esile figura di Serena era sparita dalla sua visuale e a quel punto Nia si decise a scendere verso i Sotterranei.
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