Mondomago

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view post Posted on 4/11/2023, 13:03
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Il Misterioso Mondo di Diagon Alley: Mondomago



Usciti dalla banca dei maghi, Edward l'elfo domestico aveva il viso più riposato, quasi come se avesse recuperato un po' di energia dopo la scorribanda impazzita con il suo giovane padrone. Ma ahimè, la sua energia stava per scaricarsi nuovamente, poiché l'euforia del giovane mago tornò ad emergere con irruenza, trasportando l'elfo in una paura senza fine.

Avanti, amico mio, ora dobbiamo andare da MondoMago, tante compere ci aspettano.. disse Noah. L'elfo, rassegnato, accelerò il passo per non perdere di vista il suo padrone, che si fermò per un attimo davanti a un negozio di scope. Padroncino, le è vietato portare scope... disse il servo, mentre Noah apriva la lettera inviata dalla scuola. Quando lesse la nota: "SI RICORDA CHE AGLI ALLIEVI DEL PRIMO ANNO NON E' CONSENTITO L'USO DI MANICI DI SCOPI PERSONALI," il suo volto si intristì. Avanti, MondoMago è da questa parte ...continuò rassegnato.

Con l'ausilio di una mappa, i due si ritrovarono davanti a MondoMago, dove, a differenza della
Gringott's, Noah trovò molti suoi coetanei che aspettavano in fila con i loro accompagnatori. Ce lo aspettavamo" disse, indicando la fila di persone. Dopo un bel po' di tempo dal loro arrivo, finalmente i due riuscirono ad entrare.

"Allora, mi serve un Calderone in pietra standard 1 e vediamo che altro mi occorre... mmmh ''... aspetta e se hanno venduto tutto?La preoccupazione di Noah era evidente, ma Edward lo calmò spiegandogli che in questo periodo i negozi erano ben riforniti. Non passò molto prima che trovassero un commesso disponibile, al quale Noah si avvicinò quasi immediatamente, chiedendo aiuto. Buongiorno, vorrei acquistare tutto l'occorrente per il primo anno ad Hogwarts...
 
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view post Posted on 4/11/2023, 17:57
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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20210515-193556
«Penny, mi spieghi dove hai messo i calderoni appena arrivati?» Travis è abbastanza irritato, è tutta la mattina che vaga in lungo ed in largo per il negozio alla vana ricerca della merce scomparsa.
«Quali calderoni?» replica l’altro, l’espressione stranita.
«Come “Quali calderoni?” Quelli che sono arrivati ieri sera, gli ho lasciati in magazzino nei loro scatoloni per sistemarli oggi!» non si capacita, vorrebbe prendere a pugni il collega. Figurarsi se sa cosa accade lì dentro, quel dannato pigrone.
«Aspetta, quella roba non era stabilizzante VerdeMuschio?» la voce adesso è rotta, palesemente preoccupata. Cosa diavolo ha combinato stavolta?
«Come scusa? Sei un’idiota, dimmi che non hai fatto qualche danno?» è furibondo, quasi urla, si contiene solo per non far brutta figura davanti ai clienti.
«Ecco, ehm…» il volto si arrossa, è fortemente imbarazzato «…insomma, all’apertura è venuto il Signor Edwards per ritirare la sua solita scorta di stabilizzante, io ero occupato con un altro cliente e gli ho indicato il magazzino…» ammette «Gli ho detto di servirsi da solo.» vorrebbe sprofondare, ma deglutisce sonoramente e resta impassibile, in attesa della sua sentenza di morte.
«TU SEI VERAMEMTE UNA TESTA DI TROLL, MA COME TI È VENUTO IN MENTE DICO IO!!!!!!!» alla fine esplode, un gruppetto di persone si volta verso di lui e lo fissa «Sono quelli i rifornimenti che cercava, gli ho preparati io stesso ieri prima di chiudere!» con foga indica una serie di scatoloni dietro al bancone «Io. Io, non-» si blocca, ma l’opportunità di andare avanti non gli viene concessa comunque. Un bambino, infatti, si fa avanti e reclama la loro attenzione per una serie di acquisti. Trevis lo squadra con aria truce, prima di ricordare che non è colui su cui la sua rabbia desidera riversarsi. Infatti torna su Penny, rivolgendogli parole che suonano come una minaccia bella e buona «Adesso vado a recapitare un messaggio al Signor Edwards e tu, per una buona volta, fai il tuo lavoro come Merlino comanda.» sibila, scomparendo poi sul retro. All’altro non rimane che obbedire.
«Io, ehm, scusa piccolo, dicevi?» che figura da plimpi lesso. Senza farlo attendere oltre, si destreggia tra gli scaffali per recuperare il materiale richiesto. In un paio di minuti termina il giro, impacchetta tutto e glielo porge «Ecco a te, sono 2 Galeoni!» ottenuto il compenso lo congeda gentilmente «Grazie e buona fortuna con gli studi!» per quanto possa apparire tranquillo, dentro sta morendo piano piano. Chissà se la merce verrà recuperata, il rischio di licenziamento si fa sempre più reale.

20210515-193556


Aggiornato! :flower:
 
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view post Posted on 4/2/2024, 17:33
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Dopo essere stata alla Gringotts Bank, Olivia decise di partire con calma e seguire la lista dell'occorrente alla lettera: sarebbe partita da Mondomago. Arrivò davanti al negozio e aprì la porta. Vide un sacco di articoli magici in esposizione, ma lei voleva al più presto la sua bacchetta, quindi andò al bancone e disse:
"Salve, vorrei tutto l'occorrente per il primo anno."
 
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view post Posted on 6/2/2024, 16:26
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Il tempo scorre, e porta con sé il cambiamento. A volte questo cambiamento è visibile, altre volte non ce ne rendiamo conto se non all'improvviso, quando qualcosa o qualcuno ce lo fa notare. Oliver non si era reso conto subito di quanto profondamente fosse cambiato. Aveva iniziato a lavorare come garzone da Mondomago per fare uno screzio ai genitori che lo volevano al Ministero, si diceva che avrebbe fatto un po' di esperienza prima di ficcarsi per sempre dietro una scrivania, e inizialmente quel lavoro gli stava pure stretto. Ma pian piano, a furia di lavorarci e di rimandare le dimissioni per il terrore di dover realmente andare al Ministero, quella che era nata come una ribellione si era trasformata in una piacevole abitudine. Senza rendersene conto aveva iniziato ad amare il concetto stesso di lavorare in un negozio di Diagon Alley, quale che fosse. Era così bello vivere in mezzo a una comunità così vasta, affacciarsi per prendere un po' d'aria ed entrare per qualche minuto nelle scenografie delle vite altrui come spettatore. Così come era bello osservare i volti dei bambini che entravano per la prima volta e che stavano per iniziare il percorso di studi a Hogwarts. Insomma, quel lavoro che tanto aveva bistrattato in quel negozio che vendeva solo pentole era diventato una fonte di gioia, e non era più tanto sicuro di voler cambiare strada.
Sin dall'inizio, per professionalità, aveva servito i clienti con il sorriso e con gioia, ma ormai non doveva più fingere. Serviva i clienti uno dopo l'altro, buttandoci in mezzo anche una chiacchierata o una battuta, e incoraggiando sempre i più giovani. E così fece con i bambini di quel giorno, compresa la ragazzina dai capelli rossi e gli occhi verdi che era appena entrata. Si stupì un po' di sentirle chiedere il materiale del primo anno, pensava fosse un pochino più grande, ma in effetti anche lui era stato un bambino piuttosto alto per la sua età. «Ecco qui, sono due Galeoni. Grazie, buona giornata e buona permamenza a Hogwarts!» La salutò, poi via col cliente successivo, e poi un altro e un altro ancora. Chissà per quanto tempo ancora avrebbe avuto la fortuna di fare quel lavoro.

Aggiornata!

 
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view post Posted on 8/2/2024, 11:43
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Finito da Olivander ormai non si contavano più le buste di acquisti che stavano facendo e mancavano ancora un paio di negozi allora come prossima meta si diressero verso Mondomago per gli ultimi strumenti e quando entrano viderono la grande fornitura del negozio quindi decisero di andare al bancone.
"Buongiorno scusate l'intrusione ma vorrei fare l'acquisto degli articoli del primo anno, per favore."
Spiegò con tono amabile.
 
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view post Posted on 9/2/2024, 13:09
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Un'altra bella giornata in quel di Mondomago. Quel posticino era diventato quasi la sua seconda casa, tanto che qualche volta, quando non aveva voglia di rincasare, faceva il doppio turno di sua spontanea volontà. Eh sì, i colori e la vivacità di Mondomago e di Diagon Alley ricordavano sempre più spesso a Oliver quanto vuota fosse la sua casa. Aveva solo ventitré anni, ma questo non gli impediva di desiderare una compagna, una famiglia, magari anche uno kneazle. Aveva anche perso i contatti con molti dei suoi compagni di scuola, che si erano tutti sistemati o al Ministero o da qualche parte del mondo ben lontana da Londra. Questa solitudine, che percepiva in modo sempre più profondo, era il motivo principale che lo spingeva a trattenersi da Mondomago più del necessario. Per quanto fosse stancante fisicamente, la sua mente restava più serena lì dentro, per cui il doppio lavoro non risultava poi così spossante, anzi, gli faceva bene. Quel periodo poi era piuttosto frenetico, normalmente in quei giorni molti studenti venivano a fare rifornimento di materiale esaurito o di quello nuovo per i corsi dell'anno successivo. Anche quella mattina, quindi, Mondomago si era riempito di clienti. L'ultimo prima della pausa fu un ragazzino biondo dall'aria austera e educata, che chiedeva il materiale del primo anno. «Sono due Galeoni, ragazzo. Grazie mille, buona giornata e buona permanenza a Hogwarts.» Gli porse il pacchetto e ritirò i soldi, il solito sorriso ad accompagnare l'uscita del ragazzo. Passò poi al cliente successivo, e di stanchezza ancora non ne sentiva. Probabilmente anche quel giorno avrebbe fatto il doppio turno.

Aggiornato!

 
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view post Posted on 12/3/2024, 11:52
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Ormai manca veramente poco, tempo di fare gli ultimi acquisti. È dopo si sarebbe diretta a Hogwarts. Buongiorno. Mi servirebbe tutto il materiale del I anno. Grazie
 
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view post Posted on 12/3/2024, 14:24
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Le giornate da Mongomago scorrevano tutte mediamente allo stesso modo, rapide ma senza frenesia. Oliver aveva trovato il suo ritmo per ogni cosa, ormai ci aveva preso seriamente la mano, e si considerava a tutti gli effetti un ottimo dipendente. Il susseguirsi dei clienti a intervalli più o meno regolari scandiva la sua giornata, creando un'abituine nella quale ormai Oliver si cullava. Aveva trovato il suo posto nel mondo in un negozio di Diagon Alley. Se glielo avessero detto fino a qualche tempo prima, soprattutto quando era ancora studente, sarebbe certamente scoppiato a ridere. E se lo avesse detto lui ai suoi genitori, probabilmente questi avrebbero riso ancora più forte. Eppure era la realtà. Iniziava la sua giornata col sorriso e la terminava allo stesso modo, stanco ma soddisfatto. La parte del suo lavoro che variava di meno era quella in cui doveva servire gli studenti, perché difficilmente questi avevano richieste particolari che necessitavano di consigli e ricerce. Gli studenti chiedevano il materiale dell'anno in corso, o al massimo qualche rifornimento, ma nulla di più, se non in quale caso speciale. Quel giorno si presentò in negozio una ragazzina del primo anno, alta, con dei bei capelli rosso ramato: le ricordava la sua cuginetta, che ormai doveva essere al quinto anno, o forse al sesto. Le porse con un gran sorriso il materiale da lei richiesto. «Fanno due Galeoni in tutto, signorina. Grazie, e buona fortuna per l'anno scolastico!» Posò le monete nella cassa e congedò la ragazzina con un altro sorriso, per poi passare al prossimo della fila.

Aggiornata!

 
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