Il Ballo di Fine Anno

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view post Posted on 4/1/2013, 12:37

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Grifondoro
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L'anno scolastico era giunto al termine e aveva trascinato con sè anche l'enorme carico di compiti. Will aveva finalmente una tregua dopo gli esami,fra l'altro superati con il massimo dei voti nella maggior parte delle materie. Ma si sa,il termine delle lezioni coincide con l'avvento del ballo di fine anno. Evento molto atteso dal Grifondoro,il quale non era mai stato ad un ballo scolastico,non fino ad allora.
Poco prima di scendere giù prese dall'armadio gli abiti che avrebbe indossato quella sera e cominciò a vestirsi. A operazione ultimata si mise davanti allo specchio,per essere sicuro che stesse bene. Camicia celeste chiaro,pantaloni grigi e scarpe e cintura marroni,oltre alla giacca blu che teneva con un dito dietro la schiena. Indossò anche quell'ultimo pezzo e scese.
Arrivato nella sala da ballo notò che era già mediamente affollata. Si guardò intorno. Ora che ci faceva caso Hogwarts era abbastanza popolata,c'erano un bel po' di ragazzi,alcuni più grandi,altri della sua età. Mosse i primi passi verso il centro della sala tenendo le mani in tasca e osservando qua e là la gente che la affollava. Poi si diresse verso il bancone delle bevande per prendere qualcosa da bere. Aveva una sete maledetta. Volendo evitare di bere semplice acqua,si trovò in difficoltà nello scegliere la bevanda adatta..gli erano tutte sconosciute! Magari un consiglio su cosa scegliere non avrebbe fatto male.




Giacca
 
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Emy Black
view post Posted on 5/1/2013, 16:11




jl1
Sentiva solo il rumore dei suoi passi mentre si avvicinava alla Sala da Ballo. Li percepiva pesanti, espressione del grande sforzo che stava facendo per non tornare indietro. Alla fine dell'anno non le piaceva tirare le somme di tutto quello che era successo, spesso provava un terribile fastidio che le rovinava l'intera giornata, ma sapeva che stare in disparte non avrebbe aiutato. Non era stato un anno facile, le lezioni andavano bene, era tutto il resto a non aver funzionato. Pensava al coraggio che le era mancato, alle tempistiche sbagliate di qualcuno che non aveva più incontrato. Una particolare serata le ronzava per la testa da troppo tempo e ogni volta voleva convincersi che fosse stata colpa del destino se si era bloccata. Aveva perso qualcosa? Non era colpa sua. Erano gli altri ad averla confusa, illusa... basta.
Aveva preso dall'armadio un vestito bianco, uno dei tanti inutili regali di sua madre. Non le piaceva così tanto, ma si sentiva quasi in obbligo a volte. Aveva osservato la sua immagine riflessa allo specchio riflettendo su quanto quella serata fosse del tutto priva di aspettative. Deprimente.

Varcò finalmente la soglia della Sala da Ballo. Era tanto, troppo che non vi tornava. L'ultimo ballo se l'era perso, per colpa degli eventi probabilmente. Non le piacevano particolarmente le feste, il suo primo anno era rimasta in disparte tutto il tempo, ma probabilmente era stato molto meglio di quello che era successo alla festa a cui aveva partecipato al secondo anno. Decisamente meglio. Era tutta colpa di quella notte se aveva saltato l'ultimo ballo estivo, quello in cui avevano vinto la Coppa delle Case, non era riuscita a festeggiare insieme ai suoi amici e proprio per questo aveva deciso che almeno quella sera non sarebbe mancata.
C'era una sola persona che doveva evitare, sarebbe stato possibile? In fondo era una festa, ci sarebbero stati quasi tutti gli studenti del castello, se non fosse stato per il piccolo particolare che avevano vinto ancora la Coppa delle Case e proprio a qualcuno spettava il compito di ritirare il premio. Sarebbe andata via prima della proclamazione, era deciso. Senza guardarsi troppo intorno attraversò la sala per avvicinarsi al tavolo delle bevande, notò un ragazzo di spalle coi capelli castani, era sicura che non fosse lui quindi si avvicinò. Non conosceva nemmeno la metà delle bottiglie presenti, si versò incerta un bicchiere di una bevanda scura, non la ispirava particolarmente, ma almeno poteva fingere di avere qualcosa da fare. Si girò quindi ad osservare la sala, la cosa migliore da fare era individuare subito qualche volto familiare, doveva evitarne uno soltanto, o due forse?


 
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view post Posted on 5/1/2013, 16:35
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Anche quell'anno era finito ed era stato intenso e carico di emozioni. Aveva stretto nuovi legami, aveva fortificato i precedenti, aveva ricevuto delle delusioni e tuttavia le aveva superate. Non era il suo primo anno ad Hogwarts e nemmeno l'ultimo, aveva ancora molto da vivere in quel luogo e non sarebbe scomparsa, non sarebbe andata via, non avrebbe lasciato quel posto. Aveva indossato un vestito blu aderente ed ovviamente non si era truccata, dato l'odio che provava per quella roba. Si era fermata dinanzi alle porte della sala e come di suo solito, si era messa a guardare al suo interno, per restare ancora una volta, incantata dal meraviglioso spettacolo che le si presentava dinanzi. Fece il suo ingresso e per un attimo si dimenticò di tutti i problemi, quella sala addobbata in quel modo le faceva quell'effetto. Prese una ciocca di capelli e l'accompagnò dietro all'orecchio, poi si spostò su un lato e raggiunse il tavolo delle bevande; tuttavia non prese niente ma si limitò a guardare i visi conosciuti e non, presenti in quella sala.


 
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view post Posted on 5/1/2013, 17:26
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ravenclaw

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Cosa succedeva??
Cos'era tutto quel rumore intorno a lui?
Sveglia.
Il rumore non era altro che il veloce,mormorare degli invitati all' interno della Sala da Ballo.Un veloce rewind ,e Niko ora si rendeva conto di trovarsi al Ballo di Fine Anno.Era già passato un altro anno.
Anno di gioia per molti,nuove amicizie,nuove grandi soddisfazioni per la sua casata che aveva vinto la Coppa delle Case e la Coppa di Quidditch.
Era però un ballo di "fine",perchè tante cose erano finite in quell' anno.
Lo erano certi amori,alcune amicizie o alcune ostilità.
Bisognava comunque festeggiare.
Sempre l' imperativo di andare avanti.Quasi un impegno morale.
Non si era tirato indietro,ci mancherebbe.
Si era vestito normale,cercando però di rimanere elegante ma non troppo.

Cravatte e cravattini non erano nel suo stile,e le camice se era possibile,rigorosamente aperte ad altezza collo. Difatti quella sera non si era smentito per nulla : camicia bianca, leggermente aperta in cima e maglioncino nero abbinato a dei pantaloni eleganti gridio scuro.
Il ritorno alla realtà lo aveva collocato appoggiato a un muro,mani in tasca e un bicchiere pieno di succodiqualcosa, accompagnato dalla curiosità/attesa di vedere se anche Emy sarebbe venuta al Ballo.
Non era tipo da questi grandi eventi mondani,come minimo si sarebbe sentita inadatta alla situazione,ma era pur sempre il Ballo di fine Anno e nessuno poteva mancare.
Lui c'era e magari si sarebbero incrociati con Daddy o Patrick o anche Luna.
Volti amici tra volti festosi.


Niko colorato
 
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view post Posted on 5/1/2013, 18:20
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La ragazza sembrava a disagio. Forse la colpa era di Kevin, del suo comportamento. Sorrise a quel pensiero, conscio di apparire negli ultimi tempi agli occhi di molta gente come un ragazzo turbato non avente voglia alcuna di parlare con nessuno. Rifletté un momento e giunse alla conclusione che quel discorso era in parte vero. Eppure, tutto ciò iniziava a non importargli poi più di tanto. Squadrò per un attimo la ragazza che gli aveva rivolto parola, mordendosi il labbro inferiore. Il suo volto non gli era del tutto nuovo, ma ignorava completamente il nome della ragazza, che in effetti non si era ancora presentata. Ella era invece arrossita alle sue parole. Ecco, l'aveva messa a disagio. Sospirò, quasi divertito. Tuttavia, la ragazza si era affrettata a riprendere parola ancora una volta.

Beh, quanto vuoi che sia sincera da uno a dieci?

Inarcò ancora una volta il sopracciglio, che nel frattempo aveva assunto una posizione quasi normale. I due stavano rispondendo alle domande con altre domande... e quella ragazza gli stava pure sorridendo. Kevin, dal canto suo, rimase un po' sorpreso dalla domanda. *Questa deve essere pazza almeno quanto me.* pensò il ragazzo divertito. Distolse per un attimo lo sguardo, portandolo in direzione del grande portone della sala. Due ragazze dai volti a lui apparentemente conosciuti erano appena entrate, o quantomeno fu quello che parve a Kevin, prima che il suo sguardo si posasse nuovamente sulla ragazza al suo fianco ignorando i movimenti delle due appena intraviste. La guardò dritta negli occhi, prima di rispondere.

Dieci. Sii sincera.

Attese la risposta. Quella conversazione sembrava tutta uno scherzo, tanto era insensata. Kevin non ci badò, si chiese bensì se aveva davvero intravisto il volto di Emy e di Mary.
 
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view post Posted on 6/1/2013, 04:00
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- Deus ex Mazza -

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Per Paul:
Il sapore della vittoria non poteva che lasciare dietro di sé un persistente retrogusto amaro quando a determinati successi di carriera non corrispondevano eque soddisfazioni personali. Patrick Swan continuava a fissare quella grande clessidra così piena di zaffiri da sembrare per esplodere eppure egli non riusciva a scorgere in tale blu brillante qualcosa di appagante o piacevole. Si era indebolito, i sentimenti e le passioni carnali ne avevano logorato le difese, arrivando talvolta a penetrarle e a colpire il suo animo profondo: come era stato possibile? Aveva riflettuto più volte sul fatto che a tale rigore mentale, corrispondesse una debolezza legata alla sfera del piacere sessuale, giorno dopo giorno assaporava i frutti della sua crescita fisica e corporea con tutta la superficialità e l’inesperienza che i suoi diciassette anni comportavano. Perché si trovava li, in procinto di accedere alla festa per la fine dell’anno?

*Dovere… solo dovere*

Mormorò tra sé il Corvonero, ma mentiva, lo sapeva bene. In lui combattevano infatti sentimenti contrastanti che aspramente deturpavano il campo da battaglia, lasciando piccole ma brucianti ferite. Il suo carattere freddo e distaccato contrastava il sentimento puro e sincero nei confronti di colei che aveva distrutto le sue barriere ed essi, a loro volta venivano compromessi nel profondo da colui che era riuscito a muoversi agilmente tra le crepe, riuscendo ad appagare desideri e pulsioni mai esplorate. Dischiuse il massiccio portone per accedere alla Sala Grande senza attirare l’attenzione, nonostante fosse ben consapevole di essere il rappresentante di chi aveva sbaragliato la concorrenza. I drappi cerulei bordati di bronzo non mentivano inneggiavano alla supremazia della sua casata e contemporaneamente riempivano di gioia e orgoglio il cuore del caposcuola, un organo tuttavia turbato e scosso nel profondo. Colori sgargianti addobbavano il luogo eppure lui aveva scelto le tinte, bianco e nero, come se tale abbigliamento rispecchiasse la lotta e la malinconia che il ragazzo conservava nell’animo. I volti non parevano amici, per fortuna; cercava un viso troppo bello per riuscire a ricambiarlo senza distogliere lo sguardo e nello stesso tempo sondava la presenza di lineamenti diversamente provocanti e tentatori; si avvicinò di sfuggita al tavolo delle bevande per afferrare furtivamente la Vulcanomenta tanto gradita, senza accorgersi che esattamente di fronte a lui prendesse vita lo splendore responsabile del suo cruccio. Raggiunse un angolo della sala e si mise a bere il suo drink, oramai unico suo fidato compagno di vita, cercando gli occhi di colui che sperava potesse divenire piacevole rifugio dal suo ormai cronico dolore.


Edited by Patrick Swan - 6/1/2013, 20:52
 
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Serena Johnson
view post Posted on 6/1/2013, 11:11




Il suo primo anno a Hogwarts giungeva al termine e ciò veniva annunciato con il grande Ballo di Fine Anno. Fu molto indecisa se andarci o meno, non amava le feste di questo tipo, e per lo più non sapeva se ci fosse andato qualcuno che conosceva, qualcuno con cui avrebbe potuto scambiare due chiacchiere. Ormai da qualche giorno non si parlava d'altro nei corridoi e questo segnale le fece capire che ci sarebbe stata molta gente al Ballo. Si era portata un vestito da casa per esigenze del genere, anche se pensava di non doverlo usare, e invece ora le si presentava l'occasione davanti. Però, si vergognava. Se era un Ballo si doveva ballare, e lei era sempre stata abbastanza goffa nei balli. Si promise, dunque, che se fosse andata, non avrebbe ballato per non fare una brutta figura. Anche se forse l'avrebbe fatta ugualmente, rimanendo in disparte... Valutò attentamente i pro e i contro di ogni situazione e infine, seppur non del tutto convinta, decise di andare. Il giorno del Ballo, decise di cancellare ogni pensiero negativo dalla mente e convincersi che l'importante era divertirsi.
Non ebbe modo di sentire nessuno che conosceva che la potesse assicurare della propria presenza, ma nonostante ciò ci andò tranquilla, o almeno sforzandosi di esserlo.
Indossò il suo abito blu e raggiunse la Sala ormai senza nessuna preoccupazione, e notò che già molti ragazzi erano presenti. Ma senza notare una faccia amica lì intorno, si rassicurò dicendosi che almeno sarebbe stata un'occasione per fare amicizie. Mettendosi l'anima in pace, aspettò qualcuno con cui rompere il ghiaccio o comunque una situazione. Si stava quasi dimenticando l'obbiettivo della serata: divertirsi. Sorrise per dare più importanza a questo obbiettivo e aspettò qualcosa. Forse si aspettava un discorso da parte della Preside o qualsiasi altra cosa che avesse dato il via alle danze. L'atmosfera la rassicurò stranamente e il sorriso di prima divenne ora un sorriso sincero.

 
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Bart Blaze
view post Posted on 6/1/2013, 11:49




Bart trovava le feste noiose. A differenza di qualche anno prima, quando invece ci andava per conoscere qualcuno, ora pensava fossero diventate solo una formalità. Certo, i ragazzini del primo anno sarebbero stati eccitati quanto lo era stato lui in passato. Ma per gli altri forse non era poi così emozionante. Perlomeno questo era il parere del Prefetto Corvonero...
Conseguentemente, non sprecò molto tempo nella scelta del vestiario: giacca nera, camicia grigio scuro, pantaloni neri e scarpe dello stesso colore. Fortunatamente non doveva conciarsi come l'anno precedente, quando aveva dovuto indossare un abito (ridicolo) che richiamasse i colori di un'altra Casata (nel suo caso, Tassorosso).
Quando ebbe finito di prepararsi, uscì dalla stanza e si avviò di sotto. Lungo le scale vide qualche studente affrettarsi nella Sala da Ballo, mentre Bart continuava a passo moderato la sua "discesa negli Inferi". Riusciva già ad immaginare il caos nella saletta adornata: musica e balli, chiacchiere e risate; e poi, la folla, che premeva e s'infittiva. Il solo pensiero gli dava quasi la claustrofobia.
Il motivo per cui, nonostante tutto, si stesse recando alla suddetta festa era per partecipare all'ennesima vittoria di Corvonero della Coppa delle Case (più specificatamente, la terza consecutiva). Di quello era davvero contento, poiché tutti loro si erano in qualche modo dati da fare per portare quella vincita.
Bart giunse infine a destinazione e, varcata la soglia, poté constatare che la sala non era eccessivamente affollata o chiassosa. Esalando quasi un sospiro di sollievo, entrò con passo incerto e si diresse in un angolo della sala da cui poter partecipare comodamente all'annuncio e alla consegna della Coppa.
Cercò di scorgere qualche suo conoscente, ma effettivamente non è che ne avesse poi così tanti. Magari qualcuno della sua Casata...
Preferì però continuare a vagare con lo sguardo, attendendo quasi che qualcheduno giungesse alla sua vista, piuttosto che andare lui stesso a cercare qualche Concasato.
Infine rinunciò e rivolse lo sguardo alla sua sinistra: adocchiò il tavolo dei viveri e si decise ad avvicinarvisi. Si versò una delle bevande, dalla colorazione chiara. Ne sorseggiò un goccio e un sapore fortemente dolciastro gli inebriò la lingua, scendendo giù fino alla gola. Doveva essere della Burrobirra allo zenzero, probabilmente... Era comunque molto buona, quindi si discostò dalla tavola imbandita e continuò a centellinare distrattamente la bibita.

 
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view post Posted on 6/1/2013, 12:13
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Non accorsero molte persone come per gli anni precedenti, erano poche persone ed in gran parte Corvonero, ovviamente. Avevano nuovamente vinto la Coppa e l'avevano fatto in modo magistrale, non vi era che complimentarsi, ma lei non l'avrebbe fatto, non quella volta: di certo non sarebbe andata verso il loro Caposcuola per complimentarsi, perchè odiava essere guardata dalla testa ai piedi con una smorfia di superiorità. Trovò comunque adatto il vestito blu che aveva deciso d'indossare.
*La prossima volta indosso i jeans. Odio i vestiti. *
Ed era vero: ogni anno lo diceva e puntualmente l'anno dopo indossava un vestito stretto che non le permetteva di camminare o respirare perlomeno. "Doveva apparire bella" certo, ma per chi poi? Per se stessa ovviamente. Presa a discutere con se stessa si accorse appena che qualcuno si era avvicinato al tavolo per poi allontanarsi nuovamente: era Patrick Swan. Non sembrava molto felice per la vittoria, tuttavia la grifondoro non lo conosceva e non si permetteva di fare commenti su di lui; certo, molto probabilmente lui non faceva lo stesso, era palese l'odio che provava nei suoi confronti e la cosa l'arrabbiava non poco,soprattutto perchè lui non la conosceva e si era fermato solamente alle apparenze. Ma non voleva dimostrargli niente. Scostò lo sguardo dal corvonero e lo posò sul portone, dove fece ingresso Bart, decisamente un amico di Mary; anche lui però si diresse in un angolo in silenzio, segno che molto probabilmente non voleva essere disturbato. Si girò verso il tavolo e prese un bicchiere, conteneva un liquido chiaro e poco dopo lo avvicinò alla bocca: il liquido superò labbra e denti e si addentrò nella gola, era dolce, stranamente dolce e molto probabilmente era analcolico. Tornò a guardare la sala, vide Emy, la Corvonero che adorava di più in effetti. Era tentata dall'avvicinarsi alla ragazza, ma non voleva disturbare; girando ancora il capo vide Kevin che intratteneva una conversazione con una Tassorosso. Dunque aveva deciso: si spostò dal tavolo delle bevande e anche lei si diresse verso un muro per bere in silenzio la sua bevanda.
 
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view post Posted on 6/1/2013, 12:36
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Col passare dei minuti la Sala Grande, addobbata di tutto, non fece altro che riempirsi di persone, tra le quali spiccavano ovviamente anche le personalità atipiche dei professori. Il Corvonero continuò a sorseggiare lentamente il suo drink, volgendo di tanto in tanto lo sguardo verso gli ultimi entrati per poi dedicarsi nuovamente all'ambiente che lo circondava. Notò con ritardo la figura di un esteso e stracolmo tavolo sul quale era posto un abbondante buffet dall'aria prelibata: ancora una volta gli elfi del castello, avevano dato il meglio con la fantasia e la particolarità di cui era impregnato ogni singolo boccone, riposto su di un rispettivo vassoio. Lucas mosse altri passi nelle direzioni più disparate del lungo tavolino, solamente quando una ragazza, dall'aspetto più che familiare fece il suo ingresso nella stanza, che si fermò d'improvviso, gli occhi leggermente sbarrati e le mani, precedentemente congiunte in maniera rilassata dietro la schiena, si sciolsero lungo i fianchi per lo stupore: non aveva mai visto la sua compagna Jane Read, se così poteva definirsi, così bella ed elegante. Sorrise mentre pensava alla fantasia che una festa del genere di fine anno, poteva scatenare, e si voltò nuovamente. Fu proprio a quel punto, appena pochi istanti dopo aver rivolto il suo sguardo in un'altra direzione, che un viso alle sue spalle lo costrinse a voltarsi con curiosità: il volto di una ragazza, incorniciato da una chioma nera e sul quale risaltavano due profondi occhi marroni, lo fece sorridere. Il buon Lucas tuttavia, troppo intento a domandarsi cosa ci sia sul fondo di quel doppio Whiskey, prima, ovviamente, si fa un bel sorso, poi dà retta alle precognizioni: alzando lo sguardo incrocia nuovamente quello della giovane, tutt'altro che lusinghiero. Non c'è che dire, la signorina era decisamente fuori posto lì al tavolo delle bevande: non fosse per l'aria con cui squadrava Lucas, basterebbe l'atteggiamento del suo corpo per suggerirlo. Se non fosse già così zeppo di etanolo probabilmente noterebbe anche altri dettagli, ma le sue doti osservative si chiudono lì. Risponde allo sguardo di lei con un'espressione impassibile: si limita ad afferrare il bicchiere, alzandolo in un brindisi in direzione della donna e stendendo un sorriso un po' beffardo sul volto: un ultimo sorso, per scoprire che sul fondo del bicchiere non c'è niente.

 
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view post Posted on 6/1/2013, 18:07
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7° anno - I love Corvonero *Ex-prefetto Corvonero*

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yolanda fini' la sua bevanda e si avvicinò di nuovo al tavolo delle bevande. Voleva un'altra acquaviola e avvicinandosi per prendere un nuovo bicchiere si accorse di un suo compagno di corso. Le sembrava di ricordare il nome Lucas, ma non era sicura. Avrebbe voluto chiacchierare con lui, ma lo vedeva impegnato a bere e a fissare altri studenti.
Non sembrava molto in se', ma Yolanda decise di tentare.

-Ciao... Ti stai divertendo?-
Avrebbe voluto chiedergli degli esami, ma voleva testare prima il suo umore. Era la festa dei Corvonero dopo tutto. Era la loro festa e tutti avrebbero dovuto festeggiare ed essere contenti. Finiti gli esami di quinta, era lecito distendere un po' i nervi e la mente. Ora mancavano solo gli esami orali. Che agitazione...
 
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celeste kane
view post Posted on 6/1/2013, 20:11




Celeste Kane
Le chiedeva sincerità? Ma era sicuro? Era evidente che non la conosceva, o comunque non si rendeva conto che la piccola tassorosso aveva una lingua che tagliava e cuciva... In ogni caso non poteva non accontentarlo.
Beh, hai tracannato quel bicchiere alla goccia senza scomporti, probabilmente se tu fossi in pace con te stesso te lo saresti gustato sorseggiando il liquido ambrato per carpirne ogni sfumatura. Ma questo è solo un parere...
Era una rompiballe, lo sapeva, come si immaginava che il ragazzo non le avrebbe più rivolto parola lasciandola lì a importunare qualche altro. Certo che la ragazzina aveva una bella faccia tosta, già a sputar sentenze senza essersi nemmeno presentata!
*Che fenomena!*
Ma perchè non pensava almeno cento secondi prima di parlare? Se le sarebbero bastati!Non voleva guardarlo, così si versò nuovamente un bicchiere d'acqua, di questo passo avrebbe passato la serata in bagno invece che godersi la musica e la compagnia che la festa sembrava promettere. Un sospiro, il suo sguardo vagava fra i ragazzi non riconoscendo nessuno, possibile che in un anno non era stata in grado di farsi degli amici? Solo un pazzo psicopatico che l'aveva mollata lì senza farsi più vedere e sentire... Un velo di tristezza le calò sul viso mentre ancora una volta Alan aleggiava tra i suoi pensieri; non riusciva a capire se era più preoccupata o più arrabbiata, o forse semplicemente era delusa. Si era già immaginata al ballo di fine anno con lui, mentre ballavano e chiacchieravano del più e del meno, i suoi sbalzi d'umore... Lo aveva persino sognato... Ma lui non c'era, e così si era auto imposta di partecipare ugualmente, sfidava continuamente sè stessa, cercava i suoi limiti, ma dove l'avrebbe spinta tutto ciò? Beh, stasera l'aveva portata a parlare con uno sconosciuto. Scosse lievemente la mano, come a voler spazzare via tutti quei pensieri fastidiosi che le affollavano la mente, insomma doveva divertirsi, non deprimersi! Spostò lo sguardo sul volto del ragazzo, non le sembrava un viso nuovo, anzi, forse lo aveva già visto, così senza pensarci due volte chiese:

Per caso ci siamo già visti? Hai un volto familiare... Tassorosso?
Attese una risposta mentre beveva il suo secondo bicchiere d'acqua.
© Only for Hufflepuff
 
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view post Posted on 6/1/2013, 20:26
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Bellissima la serata e la gente,ma ora doveva pur divertirsi no??
Senza rimanere a far la muffa in un angoletto della sala,il ragazzo, si spostò rapidamente verso il tavolo delle bevande per prendersi una Burrobirra, che tracannò in meno di cinque minuti.
Aveva bevuto per farsi coraggio,ora doveva cercar compagnia per la serata.
Il suo sguardo rapido danzò nella sala, pronto a focalizzare persone conosciute a cui rompere le scatole.
Veloci le sue iridi,per puro caso, inquadrarono una piccola ragazza con un “prefetto” vestito nero:era lei la ragazza ideale con cui passare la serata.
Sorridendo , il Corvo, individuata la posizione della studentessa,si avviò lentamente verso di lei cercando di non farsi “individuare”.
Non sapeva se Luna amasse le sorprese o la sua compagnia ma valeva tentare ,l'imperativo di quella serata era divertirsi al massimo.
Nascondendosi tra le figure che vagavano per la sala,il ragazzo, arrivò alle spalle della piccola studentessa.
Cercando di non farsi vedere dalla ragazza ,Daddy,le poggiò delicatamente una mano davanti agli occhi quindi,camuffando la voce,disse

Chi sono???

Rimase in silenzio aspettando una risposta.
Lo avrebbe riconosciuto?
Sorrise pensando al fatto che con quella piccola ragazza vi era un rapporto di Amore-odio ,che partiva dal quidditch per poi culminare nella continua faida tra Ministero e Gazzetta.
Il suo sguardo vago nuovamente per la sala finendo sulla loro clessidra che li proclamava vincitori della coppa delle case.
Effettuò una smorfia felice e soddisfatta.
Si era dimenticato che vi era un’altra cosa che li legava.
Corvonero.



 
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Emy Black
view post Posted on 6/1/2013, 21:12




jl1
Emy vagava con lo sguardo, la sala si stava riempiendo e individuare volti conosciuti sembrava un'impresa sempre più ardua.
Bastò un'occhiata in direzione dell'entrata perché il suo timore si palesasse davanti agli occhi, un'irritante figura si avvicinò con sguardo assente al tavolo delle bevande. Emy si girò di scatto, ci mancava solo che la vedesse, dando le spalle alla sala appoggiò la mano libera su di esso, la testa abbassata e gli occhi chiusi. Non poteva farcela. Sentiva la mano che teneva il bicchiere che stava cominciando a tremare, improvvisamente pensò che fermarsi lì non era stata una grande idea, tutti dovevano passarci, figurarsi qualcuno che mandava giù vulcanomenta come fosse acqua. Odioso. Attese qualche secondo sperando che sparisse, era bastato un solo attimo per rovinarle la serata, chi doveva ringraziare per questo? Nella sua testa ricomparve fastidiosa l'immagine di quella dannata sera, il suo volto così vicino, non sarebbe dovuta finire così. Cominciò a respirare piano per calmarsi, sentiva di odiarlo ogni volta di più, lui e il suo carattere insopportabile. Aveva ripensato a quel momento troppe volte, e ognuna di queste immaginava un finale diverso, che purtroppo era troppo lontano dalla realtà. Ogni volta sembrava peggiore della precedente, averlo così vicino era persino più intollerabile di quello che si era aspettata.
Finalmente girandosi si accorse che si era allontanato, lottò col suo istinto di guardare dove andava, come se fosse importante... forse lo era. Ricordò di essere in pubblico, non poteva permettersi di fare qualcosa di insensato. Spostò il suo sguardo sulla destra, notando con sorpresa il ragazzo di poco prima. Sapeva che fosse di Corvonero, ricordava il suo volto soprattutto nei suoi primi anni al castello. Impossibile non riconoscere un ragazzo più grande, bello e misterioso. Spesso era rimasta affascinata dal suo viso ma, come molte altre cose del castello, aveva finito per perdere importanza e diventare del tutto indifferente. Non che il ragazzo lo fosse del tutto, il suo sguardo era così intenso da risultare quasi invadente. Per un attimo si perse in quegli occhi color nocciola, il ricordo di poco prima sfumava sempre di più, era così piacevole che fu difficile staccarsi. Deglutì per cercare di non arrossire, il fatto che fosse così sicuro di sé non aiutava affatto. Un mezzo sorriso imbarazzato apparve sul suo volto, non sapere cosa fare era ancora peggio di dover sostenere il suo sguardo. Lo vide poi sollevare il bicchiere ormai vuoto, senza pensarci lo imitò, meccanicamente forse. Cosa aveva in mente? La curiosità cominciò a crescere, come se la sua testa volesse dimenticare del tutto lo spiacevole evento di poco prima. Il problema era che forse, mossa da questo desiderio, stava abbassando le sue difese, come se tutto fosse meglio di Patrick. Perchè era così invitante? Dopo un breve sorso della bevanda sconosciuta abbassò il bicchiere senza staccare gli occhi dal ragazzo.
Forse avrebbe avuto qualcosa da raccontare a Mark dopotutto.
 
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view post Posted on 6/1/2013, 23:11
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ravenclaw

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CITAZIONE (»Mary« @ 6/1/2013, 12:13) 
Non accorsero molte persone come per gli anni precedenti, erano poche persone ed in gran parte Corvonero, ovviamente. Avevano nuovamente vinto la Coppa e l'avevano fatto in modo magistrale, non vi era che complimentarsi, ma lei non l'avrebbe fatto, non quella volta: di certo non sarebbe andata verso il loro Caposcuola per complimentarsi, perchè odiava essere guardata dalla testa ai piedi con una smorfia di superiorità. Trovò comunque adatto il vestito blu che aveva deciso d'indossare.
*La prossima volta indosso i jeans. Odio i vestiti. *
Ed era vero: ogni anno lo diceva e puntualmente l'anno dopo indossava un vestito stretto che non le permetteva di camminare o respirare perlomeno. "Doveva apparire bella" certo, ma per chi poi? Per se stessa ovviamente. Presa a discutere con se stessa si accorse appena che qualcuno si era avvicinato al tavolo per poi allontanarsi nuovamente: era Patrick Swan. Non sembrava molto felice per la vittoria, tuttavia la grifondoro non lo conosceva e non si permetteva di fare commenti su di lui; certo, molto probabilmente lui non faceva lo stesso, era palese l'odio che provava nei suoi confronti e la cosa l'arrabbiava non poco,soprattutto perchè lui non la conosceva e si era fermato solamente alle apparenze. Ma non voleva dimostrargli niente. Scostò lo sguardo dal corvonero e lo posò sul portone, dove fece ingresso Bart, decisamente un amico di Mary; anche lui però si diresse in un angolo in silenzio, segno che molto probabilmente non voleva essere disturbato. Si girò verso il tavolo e prese un bicchiere, conteneva un liquido chiaro e poco dopo lo avvicinò alla bocca: il liquido superò labbra e denti e si addentrò nella gola, era dolce, stranamente dolce e molto probabilmente era analcolico. Tornò a guardare la sala, vide Emy, la Corvonero che adorava di più in effetti. Era tentata dall'avvicinarsi alla ragazza, ma non voleva disturbare; girando ancora il capo vide Kevin che intratteneva una conversazione con una Tassorosso. Dunque aveva deciso: si spostò dal tavolo delle bevande e anche lei si diresse verso un muro per bere in silenzio la sua bevanda.



Feste che arrivano al culmine con l'immancabile ballo al centro pista.
Solo che a quel Ballo di Fine Anno,non sembravano essere in molti,quelli vogliosi di buttarsi nelle danze.
Al centro pista c'erano coppie intente dell' uno-due del ballo.
Erano pure carine a vedersi,un perfetto sfondo,pieno di speranza e vita.
Niko sorrise.
Gli piaceva l' atmosfera della festa,era piacevole,spensierata,intenta solo a divertire e intrattenere chi vi partecipava.Come una moglie sorridente che ti accoglie dopo una giornata di lavoro.
Giornata che diventa più piacevole con un sorriso,un sorriso sul suo volto.
Lui però con quella festa non capiva ancora che rapporto avesse.
Oscillava tra la voglia di viversela per davvero e temerla,per quello che poteva riservare a lui,ai suoi occhi e al suo cuore.
Prendere tutte quelle luci,da cui potesse spuntare un volto che esplodesse dentro di lui,ma non era così semplice a quante pare.
- Un salame a un ballo...-
commentò,ironicamente tra se e se.
Ora come ora l' unica cosa che lo trattenesse davvero da andarsene dalla festa era quel muro a cui era appoggiato in quel momento.Suo unico compagno.
Daddy c'era.
L' aveva visto,ma aveva anche visto che era con Luna e non gli sembrò il caso di rompere più di tanto.Più tardi però sarebbe passato a salutarli,gli amici non vanno mai tralasciati troppo.
Quel muro era così lungo,copriva tutta la lunghezza della Sala,eppure era così popolato.
Un sacco di persone avevano preferito la sua di compagnia a quella di altre persone.

Nuova amica del muro.
Una ragazza bionda,molto bionda che be si intonava al suo vestito blu.
Sembrava anche lei un po abbattuta dalla festa.
Ma qualcos'altro la faceva sentire più vicina a Niko.
Era un qualcosa di insito nella mente del ragazzo.Qualcosa di già preesistente.
Piano piano le immagini si sovrapponevano,nella sua mente;lei era anche nella squadra di Quidditch dei Grifondoro.
* dai cavolo...lo so,lo so...ora mi viene*
era un semplice nome,che sfuggiva.
Un nome a cui si collegavano immagini e scene passate.
Mary !
*speriamo sia lei...sennò figurette a go go..*
pensò,mentre si avvicinava di qualche passo alla ragazza.
- Davvero comodo questo muro vero ?-
esordì,con tono dissacrante,salutando la ragazza con un mezzo sorriso.
Era più forte di lui,viveva sempre con tono dissacrante le situazioni e la battuta ironica sempre pronta.Anche durante un Ballo.
 
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