| CITAZIONE (»Mary« @ 6/1/2013, 12:13) Non accorsero molte persone come per gli anni precedenti, erano poche persone ed in gran parte Corvonero, ovviamente. Avevano nuovamente vinto la Coppa e l'avevano fatto in modo magistrale, non vi era che complimentarsi, ma lei non l'avrebbe fatto, non quella volta: di certo non sarebbe andata verso il loro Caposcuola per complimentarsi, perchè odiava essere guardata dalla testa ai piedi con una smorfia di superiorità. Trovò comunque adatto il vestito blu che aveva deciso d'indossare. *La prossima volta indosso i jeans. Odio i vestiti. * Ed era vero: ogni anno lo diceva e puntualmente l'anno dopo indossava un vestito stretto che non le permetteva di camminare o respirare perlomeno. "Doveva apparire bella" certo, ma per chi poi? Per se stessa ovviamente. Presa a discutere con se stessa si accorse appena che qualcuno si era avvicinato al tavolo per poi allontanarsi nuovamente: era Patrick Swan. Non sembrava molto felice per la vittoria, tuttavia la grifondoro non lo conosceva e non si permetteva di fare commenti su di lui; certo, molto probabilmente lui non faceva lo stesso, era palese l'odio che provava nei suoi confronti e la cosa l'arrabbiava non poco,soprattutto perchè lui non la conosceva e si era fermato solamente alle apparenze. Ma non voleva dimostrargli niente. Scostò lo sguardo dal corvonero e lo posò sul portone, dove fece ingresso Bart, decisamente un amico di Mary; anche lui però si diresse in un angolo in silenzio, segno che molto probabilmente non voleva essere disturbato. Si girò verso il tavolo e prese un bicchiere, conteneva un liquido chiaro e poco dopo lo avvicinò alla bocca: il liquido superò labbra e denti e si addentrò nella gola, era dolce, stranamente dolce e molto probabilmente era analcolico. Tornò a guardare la sala, vide Emy, la Corvonero che adorava di più in effetti. Era tentata dall'avvicinarsi alla ragazza, ma non voleva disturbare; girando ancora il capo vide Kevin che intratteneva una conversazione con una Tassorosso. Dunque aveva deciso: si spostò dal tavolo delle bevande e anche lei si diresse verso un muro per bere in silenzio la sua bevanda. Feste che arrivano al culmine con l'immancabile ballo al centro pista. Solo che a quel Ballo di Fine Anno,non sembravano essere in molti,quelli vogliosi di buttarsi nelle danze. Al centro pista c'erano coppie intente dell' uno-due del ballo. Erano pure carine a vedersi,un perfetto sfondo,pieno di speranza e vita. Niko sorrise. Gli piaceva l' atmosfera della festa,era piacevole,spensierata,intenta solo a divertire e intrattenere chi vi partecipava.Come una moglie sorridente che ti accoglie dopo una giornata di lavoro. Giornata che diventa più piacevole con un sorriso,un sorriso sul suo volto. Lui però con quella festa non capiva ancora che rapporto avesse. Oscillava tra la voglia di viversela per davvero e temerla,per quello che poteva riservare a lui,ai suoi occhi e al suo cuore. Prendere tutte quelle luci,da cui potesse spuntare un volto che esplodesse dentro di lui,ma non era così semplice a quante pare. - Un salame a un ballo...- commentò,ironicamente tra se e se. Ora come ora l' unica cosa che lo trattenesse davvero da andarsene dalla festa era quel muro a cui era appoggiato in quel momento.Suo unico compagno. Daddy c'era. L' aveva visto,ma aveva anche visto che era con Luna e non gli sembrò il caso di rompere più di tanto.Più tardi però sarebbe passato a salutarli,gli amici non vanno mai tralasciati troppo. Quel muro era così lungo,copriva tutta la lunghezza della Sala,eppure era così popolato. Un sacco di persone avevano preferito la sua di compagnia a quella di altre persone.
Nuova amica del muro. Una ragazza bionda,molto bionda che be si intonava al suo vestito blu. Sembrava anche lei un po abbattuta dalla festa. Ma qualcos'altro la faceva sentire più vicina a Niko. Era un qualcosa di insito nella mente del ragazzo.Qualcosa di già preesistente. Piano piano le immagini si sovrapponevano,nella sua mente;lei era anche nella squadra di Quidditch dei Grifondoro. * dai cavolo...lo so,lo so...ora mi viene* era un semplice nome,che sfuggiva. Un nome a cui si collegavano immagini e scene passate. Mary ! *speriamo sia lei...sennò figurette a go go..* pensò,mentre si avvicinava di qualche passo alla ragazza. - Davvero comodo questo muro vero ?- esordì,con tono dissacrante,salutando la ragazza con un mezzo sorriso. Era più forte di lui,viveva sempre con tono dissacrante le situazioni e la battuta ironica sempre pronta.Anche durante un Ballo.
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