Scarabocchio su pietra., Hania,Alfier e Vagnard!

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view post Posted on 28/12/2013, 16:02
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Il Fato

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Consapevolezze e considerazioni giungevano, infine, come pesanti massi che caracollano giù da un monte, sulla schiena di ognuno di quei partecipanti.
Tutti e tre gli improvvisati duellanti, si accorsero infine quanto le loro possibilità e capacità avessero raggiunto il limite, ancor più di quello del fisico ferito e stanco.
Così, mentre Alfier attendeva, nel folto della Foresta, le ultime battute finali si consumavano, contemporaneamente, tra Vagnard e Sirius, antagonisti numeri uno per antonomasia delle fazioni che rappresentavano. Luce e Ombra che, come due raggi si scontrano e sembrano quasi annullarsi, avevano continuato a spingerli a lottare, oltre ogni logica, oltre ogni ragione.
E mentre una nebbia fitta, come solo quella Londinese poteva essere, avvolgeva la figura del Caposcuola Grifondoro, celandolo alla vista altrui, le tre bacchette che egli teneva nella mano sinistra, schizzarono via verso Vagnard: il Decado, del resto, privava di forze e quella mano, non impiegata nell'esecuzione dell'incanto, era esposta all'incanto d'Appello.
Tre bacchette dunque, ma non quella propria di Sirius, volarono a mezz'aria, sparendo ben presto nel folto della foresta, atterrando sulla soffice erba davanti Vagnard.

La nebbia, nel frattempo, si spandeva scivolando lenta e densa come una colata di lava eterea, nascondendo, a chi era nella Foresta, qualunque cosa vi fosse oltre gli ultimi confini della vegetazione.



Turno a Vagnard (Così son sicuro che non sfuggirà. )

Condizioni generali del luogo
Sebbene la radura sia illuminata, una nebbia fitta si è condensata dov'è Sirius, spandendosi.
Sirius può vedere Will che dista poco lontano da sé, e può vedere le macchie rappresentate dalle divise di Hania e Talìa.
Alfier può vedere Vagnard, ma nient'altro.
Vagnard non può vedere Sirius, può tuttavia vedere, seppur molto blandamente Talìa e la sua divisa.

Per qualsiasi dubbio/domanda/spiegazione, mandatemi un mp.

Distanze: Sirius - Foresta: 7 metri circa / Sirius - Talìa: 6 metri e mezzo
Alfier - Sirius: 10 metri / Alfier - Talìa: 5 metri. - Vagnard: 2 metri e mezzo / Inizio Foresta : 6 metri/ Bacchetta: recuperata
Talìa - Foresta: mezzo metro / Talìa - Vagnard: 4 metri
Vagnard - Inizio Foresta: 3 metri e mezzo / Vagnard - Sirius: 9 metri e mezzo / Bacchette: di fronte a te


Vagnard Von Kraus

All'interno della Foresta.
Giaci prono, hai dolore in tutto il
corpo pieno di contusioni.
Confusione passata.
Perdi 10 pm a causa della stanchezza.
Punti Salute: 91/144

Punti Corpo: 97
Punti Mana: 80/100


Talìa Blackstorm
A terra, prona.
Disarmata.
Libera dal Petrificus.
Perdi 10 mana a causa della stanchezza.


Punti Salute: 97/124
Punti Corpo: 71/74
Punti Mana: 54/74

Alfier Demon
Dentro la Foresta.
Bacchetta recuperata.
Giaci prono, la radura è alle tue spalle
E il tuo viso è rivolto verso l'interno della foresta.
La confusione comincia a passare,
ma ti senti incredibilmente debole e senza
forze.
[Sei sotto i 20 ps. Le forze, a meno che tu non trovi il
modo di curarti, difficilmente ti torneranno appieno].
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza.


Punti Salute:19/107
Punti Corpo: 54/68
Punti Mana: 40/62

Hania Tirion
Nebula Scomparso.
Semi-svenuta e
Disarmata.
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza


Punti Salute: 40/100
Punti Corpo: 50
Punti Mana: 30/50

Will Jordan

In stato di shock.
In ginocchio con le mani
sul volto.
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza.


Punti Salute: 106/120
Punti Corpo: 70
Punti Mana: 56/76

Sirius White
Giaci prono.
Hai un enorme taglio che
attraversa entrambe le gambe
a metà della coscia.
Il sangue scende copioso ed hai molta difficoltà
a stare in piedi.
Alla gamba sinistra, all'altezza tra metà coscia
e ginocchio v'è un polpo, i cui
tentacoli ti stanno stritolando la gamba,
bloccando anche il flusso sanguigno, ma in posizione errata:
per questo motivo, a causa del dolore e della pressione,
da ora perderai - 3 pm a turno se non poni rimedio.
Il dolore è insopportabile.
Per colpa dell'emorragia continuerai a perdere
- 8 ps e - 8 pc
ad ogni turno se non ti curi.
Le forze cominciano a tornare, seppur limitate
dal dolore.
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza.


Punti Salute: 56/150
Punti Corpo: 74/144
Punti Mana: 133/184

 
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view post Posted on 31/12/2013, 15:03
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Come dal nulla, tre pezzettini di legno apparvero dalla folta nebbia venuta a crearsi, che in breve si posarono di fronte a lui.
In quella situazione non potè che fare la cosa più semplice del mondo. Chinarsi e raccoglierle.
Le osservò, interrogandosi brevemente su di esse. Una era quella di Talìa, non vi era alcun dubbio. Ma le altre a chi appartenevano? Probabilmente non al suo nemico diretto. Quella nebbia non poteva comparire all'improvviso così dal nulla e così concentrata in quella zona...e se era riuscito a castare l'incantesimo, probabilmente non era riuscito a prelevargliela...o forse non aveva fatto in tempo.
Ma vi era tempo per fare di quei ragionamenti e soprattutto capire cosa fare delle bacchette restanti. Ora doveva solo abbandonare quella zona, e il più in fretta possibile. Per un attimo ritornò in lui quella voglia di scoprire chi si celava dietro quella nebbia e andarlo a sgozzare con il maiale che era.
Sentiva il bisogno di nutrirsi del suo sangue.
Avrebbe voluto avvicinarsi, mostrarsi, e chiedergli se conosceva il suo nome. Perchè era certo che lo conosceva, come tutti nel Castello, d'altronde.
Voleva sentirglielo pronunciare, per poi ucciderlo mentre lo fissava negli occhi. Ma sarebbe rimasta solo un mero sogno.
Capì però che la cosa migliore era invece darsela a gambe, viste anche le condizioni dei suoi compagni.
Alfier, sebbene non sembrava godere di particolare salute, ma quantomeno era in piedi ed in grado di camminare. Gli fece immediatamente cenno di fuggire, allontanarsi il più possibile. Non sapeva se l'avesse visto, ma tanto valeva cercare di rimarcare il concetto, senza però pronunciare verbo: sarebbe stato stupido farsi scoprire proprio in quel momento.
Il problema vero era Talìa, ancora incosciente e non in grado di comprendere la situazione che si era creata.
A lei ci avrebbe pensato lui.
Non poteva vederla perfettamente, ma, guardandosi attorno, la trovò distesa a qualche metro da lui.
Si avvicinò di qualche passo: non poteva fallire.
Puntò la propria bacchetta verso la giovane serpe, ed effettuò un movimento continuo dal basso verso l'alto


- Mobilicorpus. -

se fosse riuscito nel suo intento, l'avrebbe poi trasportata via da quel luogo, ed insieme sarebbero fuggiti.
Se Vagnard non poteva vedere il suo avversario probabilmente neanche lui poteva vedere il Serpeverde, nè capire le sue intenzioni. Nonostante questo, non vi era un solo secondo da perdere. La nebbia sarebbe potuta scomparire da un momento all'altro, e, ammesso che le sue teorie fossero esatte, a quel punto sarebbero stati a prescindere nuovamente sotto obiettivo.
Ma finalmente in quella buia serata, cominciava a intravedersi della luce.

 
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Alfiær
view post Posted on 31/12/2013, 17:48




Alfier non riuscì a trovare la forza di muoversi. I muscoli erano come intorpiditi e sentiva addosso un'enorme stanchezza che gli impediva anche solo di capire dove si trovava; questo senza contare lo stato di enorme confusione in cui si trovava.
Tuttavia, dopo essersi preso quella "pausa" di riflessione dopo troppo pensare e troppo agire, la mente dell'albino cominciò nuovamente a ragionare, seppur minimamente: una serie di immagini precedenti al suo trovarsi in quello stato, gli vennero alla mente. L'atterraggio non proprio comodo, il momento dell'impatto con il fascio rosso che lo colpiva, il momento esatto in cui i suoi occhi riuscivano a scorgere la sagoma di chi -senza nessun ritegno- si era catapultato su di loro, interrompendo quella che era una pacifica e dolce serata d'intrattenimento tra gentiluomini.
Il Serpeverde cercava di respirare a pieni polmoni, in modo da rigenerare in qualche modo l'ossigeno nel suo corpo e trovare nuova forza da poter dedicare ad una fuga che ormai si faceva quantomeno necessaria.
Riuscì a scorgere, seppur senza intendere, il cenno di Vagnard che gli intimava di battere in ritirata. Quando lo vide successivamente avvicinarsi a Talìa, allora capì che era arrivato il momento di lasciare il campo di battaglia.
Doveva soltanto trovare la forza di riuscire a mettersi in piedi e con quel briciolo di forza di volontà rimastagli nel corpo, inoltrarsi nella Foresta Proibita dove -era sicuro- il compagno di casata li avrebbe condotti ad un luogo sicuro.
Nessuno, nemmeno i docenti, si inoltravano troppo nella foresta; significava incorrere in guai e pericoli seri. Nessuno almeno che non sapesse come muoversi dentro a quella fitta coltre di alberi e vegetazione.
Ormai non c'erano più dubbi sul fatto che Vagnard Von Kraus fosse una persona dedita al male non solo per hobby, ma per stile di vita. Era pericoloso.
Ed in quel momento, ringraziò mentalmente di non trovarselo contro.
Alfier prese ancora fiato, guardandosi intorno velocemente, cercando di riportare la mente al presente e non più ai mille pensieri che come uno tsunami gli stavano affondando la testa.
Da dentro, cominciò a nascere un'insana voglia di reagire.
"Alzati, alzati, alzati, alzati, alzati, alzati..."
Quella voce che fino a quel momento gli aveva intimato di continuare ad infierire con violenza contro il loro aggressore, riprese a battere violenta nelle sue orecchie, ordinandogli di reagire a quella debolezza mai provata.
Provò a muoversi, cercando di mettere le cose a posto e di instaurare un certo equilibrio spazio-temporale; chiuse gli occhi, lasciando un attimo che il buio delle palpebre lo allontanasse da quella sua forma nel "presente" troppo debole, portandolo mentalmente in una dimensione di riposo, dove la forza potesse entrare in lui ancora una volta e dargli la possibilità di agire.
 
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view post Posted on 13/4/2014, 20:12
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Nonostante le sue forze fossero ormai poco più di una stilla di coraggio che tuttavia bastava a rianimarlo e mantenerlo vigile e costante, il caposcuola Grifondoro davvero non voleva accettare la possibilità di riuscire sconfitto da quel duello che sorte e malaventura avevano voluto prendesse quell'infausta piega. Se solo non fosse stato da solo sarebbe stato tutto diverso. In terra, vittima di una copiosa emorragia e ancora schiavo della presa famelica del cefalopode aveva visto le preziose bacchette sfuggirgli di mano prima che la nebbia si condensasse celandolo dalla vista dei suoi nemici. Il decado lo aveva lasciato temporalmente privo di forze ma cominciava a svanire tanto quanto necessario a tentare il miracolo che la sua mente aveva rapidamente pensato di realizzare. Aveva dunque nuovamente puntato la bacchetta verso l'orizzonte. Doveva cercare di recuperare quelle bacchette. Senza di loro non aveva niente.
- Accio bacchette -
urló con tutto il fiato che aveva in corpo. Le bacchette erano volate lontano da lui solo da poco e ammesso che ci fosse una qualche distanza tra lui e il suo mortale nemico sarebbe stato comunque necessario del tempo affinché le bacchette giungessero a destinazione e il destinatario ne prendesse dunque possesso. Doveva agire rapidamente, fare in modo di recuperare quanto aveva perso. Se non ci fosse riuscito quella lotta in giardino si sarebbe conclusa con un nulla di fatto. Ma non poteva mollare. Doveva provarci.


 
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view post Posted on 13/4/2014, 20:53
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Il Fato

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Le ultime battute si stavano, infine, svolgendo nella radura illuminata dalla luna. Mille emozioni, sentimenti contrastanti cozzavano nei cuori dei presenti, più o meno ammaccati, ma allo stesso tempo rinvigoriti:
Vagnard, da voglia di rivalsa, nonostante la consapevolezza della fuga;
Alfier, da pura determinazione, avendo appreso non solo quanto le "tranquille serate tra gentiluomini" potessero sfumare tanto facilmente in situazioni ben più ostiche, ma anche la temibilità di uno di quei gentiluomini;
Sirius, dalla forza della disperazione, solo ma non succube alle proprie ferite.
Uno ad uno i ragazzi agirono:
Vagnard, pur di non lasciare indietro la compagna —forse più per non lasciare potenziali prove, che per gesto d'amore— evocò tanti effimeri fili bianchi che, spuntando dalla propria bacchetta, si andarono a legare ai polsi, alle caviglie e al busto di Talìa, sollevandola da terra e rendendola una sorta di grottesco palloncino di cui Vagnard teneva i filamenti. Ora, qualsiasi movimento egli avrebbe fatto, il corpo di Talìa, placido, l'avrebbe seguito.
Alfier, dal canto suo, colto il segnale dell'amico, nonostante la brutta batosta, si fece forza e animato dalla sola forza di volontà riuscì ad alzarsi in piedi. La testa girava, le gambe tremavano come se fossero di gelatina, eppure, era fatta: poteva fuggire.
E Sirius? Il Caposcuola Grifondoro, in precedenza, aveva dovuto scegliere: o la sicurezza di una coltre di fumo, oppure le prove che aveva faticosamente conquistato. Aveva scelto e le bacchette erano perse. Ma ora, curiosamente, la situazione si era capovolta e se prima Von Kraus si era ri-appropriato delle contese bacchette, sfruttando l'esecuzione del fumos del Grifondoro, ora Sirius fece il contrario. Avanti e indietro, come in un tira e molla, le bacchette di Talìa, Will e Hania ripercorsero la strada inversa, finendo ai piedi del Grifondoro.
Non c'era più tempo per strategie ed attacchi: ora, o si agiva... o si agiva. Ed in fretta, non v'era scampo per nessuno, buoni o cattivi.



Turno ad Alfier
Siamo davvero al limite del tempo. Da adesso in poi il termine massimo (per me compreso) è di cinque giorni per postare (a meno che non mi giunga una comunicazione dove mi si avverte di eventuali problemi).
Condizioni generali del luogo
Sebbene la radura sia illuminata, una nebbia fitta si è condensata dov'è Sirius, spandendosi.
Sirius può vedere Will che dista poco lontano da sé, e può vedere le macchie rappresentate dalle divise di Hania e Talìa. NON può vedere i fili che legano Talìa.
Alfier può vedere Vagnard, ma nient'altro.
Vagnard non può vedere Sirius, può tuttavia vedere, seppur molto blandamente Talìa e la sua divisa.

Per qualsiasi dubbio/domanda/spiegazione, mandatemi un mp.

Distanze: Sirius - Foresta: 7 metri circa / Sirius - Talìa: 6 metri e mezzo
Alfier - Sirius: 10 metri / Alfier - Talìa: 5 metri. - Vagnard: 2 metri e mezzo / Inizio Foresta : 6 metri/ Bacchetta: recuperata
Talìa - Foresta: mezzo metro / Talìa - Vagnard: 4 metri
Vagnard - Inizio Foresta: 3 metri e mezzo / Vagnard - Sirius: 9 metri e mezzo / Bacchette: di fronte a te


Vagnard Von Kraus

All'interno della Foresta.
Giaci prono, hai dolore in tutto il
corpo pieno di contusioni.
Dalla tua bacchetta pendono dei fili che
legano il corpo di Talìa che seguirà i tuoi
movimenti.
Sei ancora sdraiato.
Perdi 10 pm a causa della stanchezza.
Punti Salute: 91/144

Punti Corpo: 97
Punti Mana: 70/100


Talìa Blackstorm
A terra, prona.
Disarmata.
Legata dal Mobilicorpus.
Perdi 10 mana a causa della stanchezza.


Punti Salute: 97/124
Punti Corpo: 71/74
Punti Mana: 44/74

Alfier Demon
Dentro la Foresta.
In piedi, la radura è alle tue spalle
E il tuo viso è rivolto verso l'interno della foresta.
La confusione è passata, ma sei debole e senza forze.
Puoi correre, ma per distanze non superiori a quattro metri e
per non più di un minuto.
[Sei sotto i 20 ps. Le forze, a meno che tu non trovi il
modo di curarti, difficilmente ti torneranno appieno].
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza.


Punti Salute:19/107
Punti Corpo: 54/68
Punti Mana: 30/62

Hania Tirion
Semi-svenuta e
Disarmata.
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza


Punti Salute: 40/100
Punti Corpo: 50
Punti Mana: 20/50


Will Jordan

In stato di shock.
In ginocchio con le mani
sul volto.
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza.


Punti Salute: 106/120
Punti Corpo: 70
Punti Mana: 46/76

Sirius White
Giaci prono.
Hai un enorme taglio che
attraversa entrambe le gambe
a metà della coscia.
Il sangue scende copioso ed hai molta difficoltà
a stare in piedi.
Alla gamba sinistra, all'altezza tra metà coscia
e ginocchio v'è un polpo, i cui
tentacoli ti stanno stritolando la gamba,
bloccando anche il flusso sanguigno, ma in posizione errata:
per questo motivo, a causa del dolore e della pressione,
da ora perderai - 3 pm a turno se non poni rimedio.
Il dolore è insopportabile.
Per colpa dell'emorragia continuerai a perdere
- 10 ps e - 10 pc
ad ogni turno se non ti curi.
Sei debole a causa della stanchezza e dell'emorragia.
Cominci a vedere sfocato.
Bacchette nelle tue mani.
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza.


Punti Salute: 46/150
Punti Corpo: 64/144
Punti Mana: 123/184

 
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view post Posted on 23/4/2014, 21:31
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Il Fato

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Alfier perde il turno e tante care cose.

Next one: Vagnard.

 
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view post Posted on 27/4/2014, 22:11
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In situazioni come quelle non vi era da gioire o da imprecare, cosa che avrebbe probabilmente fatto, a modo suo, se si fosse trovato in Duello o in un altro genere di avventura.
In quel momento il suo unico pensiero era quello di fuggire e salvare la pellaccia, raggiungere la Foresta Proibita, ben sapendo che quella sarebbe stata la loro salvezza. Lì dove il temerario che aveva osato sfidarli si sarebbe con ogni probabilità perso, Vagnard e i suoi fidi compagni avrebbero trovato la Libertà.
Tutto quel che era di contorno sarebbe stato risolto successivamente.
Fu questo il veloce pensiero che percorse la mente del Serpeverde nel momento in cui le bacchette, a due passi da lui, sfilarono via verso il contendente, in quello che si stava caratterizzando per essere un botta e risposta tra due abili sfidanti.
Eppure, se c'era una cosa che Vagnard aveva imparato in quegli anni a Hogwarts, è che se si vuole ottenere qualcosa, bisogna essere disposti a rinunciare a qualcos'altro, pena il rischio di perderle entrambe.
Accolse quindi con un ghigno contrariato la nuova conquista del suo sfidante, conscio di avergli concesso la battaglia per potersi andare a prendere la guerra.
La Vittoria era lì, a soli pochi passi.
Sperando quindi che Alfier fosse ora in grado di muoversi, la scelta fu quella di muoversi in direzione della Foresta con Talìa al seguito, assicuratosi della salda presa del Mobilicorpus. Non era nelle condizioni ottimali, ma avrebbe dovuto reggere fino alla destinazione, che non era poi così lontana, in attesa quantomeno che la ragazza riprendesse i sensi.
Cercando quindi di compiere l'ultimo sforzo che lo avrebbe presto ricondotto nel suo Dormitorio, cominciò ad alzarsi, facendo già i primi passi verso la Foresta, così che, se fosse riuscito a levarsi completamente, si sarebbe gia trovato avvantaggiato e meno strada da coprire.
Furtivamente controllava le varie zone di luce e ombra, giochi che non erano da sottovalutare e che potevano permettergli di avere ulteriore autonomia. Se lui non poteva vedere il suo avversario, probabilmente nemmeno il reciproco doveva essere possibile. Quella situazione doveva perdurare quanto più possibile.
Uno sguardo a Talìa, poi solo verso la Foresta, sperando di poter sentire presto sulla pelle il freddo e i sinistri esseri che abitavano il luogo proibito di Hogwarts per eccellenza.

 
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view post Posted on 30/4/2014, 18:15
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Gli eventi seguirono in rapida successione. C'era coraggio, ostinatezza da un lato, vendetta, egoistico finalismo dall'altro. Checchessia fossero le motivazioni, quali che fossero gli ideali e le passioni che muovevano i loro animi, Sirius e il suo contendente si muovevano su lati opposti di una scacchiera. Le loro bacchette si erano incrociate come spade che danzavano all'unisono. Ciascuno aveva avuto ragione dell'altro, ciascuno aveva goduto il successo e sofferto la sconfitta ma non c'era più tempo per i giochi d'azzardo e per le strategie illuminate. Era il tempo di chiudere i giochi, il tempo dell'affondo e della fine. Doveva esserci un vincitore e un vinto. E fine della storia.
Il cuore del Grifondoro era stato un martellare assordante per tutto il tempo che aveva seguito l'evocazione dell'incantesimo di appello. Ogni stilla di forza e di potere si era condensata e gli sforzi ne erano stati ripagati. Incantate le bacchette queste erano sfuggite dal possesso di altrui proprietario spingendosi oltre la coltre vincendo le distanze e atterrando ai piedi del caposcuola che in unico rapido movimento se ne era appropriato con tanta tenacia da assicurarsi che nessun altro incantesimo di appello, fosse stato mai evocato, riuscisse a strappargliele dalle mani. Ma c'era bisogno di altro, c'era bisogno di sicurezza a quel punto della storia. A chiunque fosse presente nel giardino doveva essere chiara la sconfitta. Non c'era altra strada da percorrere se non la fuga. E come a volere suggellare quella sicurezza, come a voler porre davvero il sigillo della parole fine a quella contesa la bacchetta del legno di salice, la fedele compagna del caposcuola Grifondoro si mossa con il braccio armando raggiungendo una posizione sopraelevata rispetto alla testa puntando verso la direzione che se il suo dell'orientamento non lo ingannava volgeva al castello di Hogwarts.
Non poteva più perdere tempo, i soccorsi andavano allarmati. Sirius aveva bisogno di aiuto, di tutto l'aiuto possibile viste le condizioni nelle quale versava. C'era qualcuno in quel giardino, qualcuno più potente di un semplice studente, qualcuno che con il lato oscuro aveva sicuramente qualcosa spartire. Avrebbe preferito non perderlo avrebbe preferito costringerlo a rivelarsi, catturarlo e consegnarlo alla giustizia ma non poteva. Per questo aveva combattuto per le bacchette, per questo aveva lavorato affinché qualche indizio restasse nelle sue mani quale appiglio a partire dal quale lavorare. Se c'erano indizi, se mai fosse stato possibile recuperarli lui li avrebbe trovati. Non era una sconfitta solo uno scontro rimandato, una resa dei conti che era destinata a consumarsi, questo era certo.
* PERICULUM *
Scintille avrebbero illuminato lo scenario scuro di quella distesa erbosa nella quale lo scontro si era consumato. C'erano altri prefetti di ronda, insegnanti che potevano essere destati e valeva la pena provare. Il pericolo dei rinforzi avrebbe sortito da incentivo a darsela alla fuga? Sirius francamente se lo augurava ma consapevole si trattasse solo di un arrivederci. Avrebbe fatto pagare cara a chiunque fosse stato presente in quel giardino, sopratutto a colui il quale aveva evocato quella magia oscura tanto potente da arrecargli tutto quel male. L'avrebbe pagata a caro prezzo. Quella era una promessa.

 
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view post Posted on 6/5/2014, 13:57
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Morte o torpore? La differenza non era molta, in fondo, quando si trattava di sfiorare l'oblio con le dita. Forse l'unica differenza era quel sottile strato di sogni che rivestiva la mente. Il suo sogno, in quel caso, era più che mai vivido: buio intorno a lei, voci indistinte che lanciavano incantesimi sconosciuti, ricordi su una ragazzina punita ed ora fili che andavano ad intrappolarle il corpo.
Un attimo, poi Talìa aprì gli occhi. Ma li aprì davvero, stavolta. Senza muovere il capo, ma spostando solo gli occhi intorno a sé, la ragazza capì con orrore di essere ancora viva e che tutto quello che finora aveva creduto un sogno era più che mai reale.
Cosa aveva trasformato una scaramuccia fra ragazzi in una guerra? Era stato l'arrivo di qualcuno, una voce maschile, a rovinare tutto. Talìa avrebbe finito con quell'Oblivion, ma a quanto sembrava qualcuno aveva voluto continuare, e usando tutt'altro che dialogo o buone maniere. Chi erano, dunque, i cattivi?

Ad ogni modo, guardando attorno a sé, spostando le pupille lentamente, la Serpeverde notò di essere a pochi passi dalla foresta, Vagnard l'aveva legata con qualcosa e ora lei, sospesa, si limitava a seguirlo.
Avrebbe voluto liberarsi, avrebbe voluto continuare con le proprie gambe, avrebbe voluto muoversi. Tuttavia, non lo fece. La debolezza la sopraffece, s'impadronì di lei, non le permise di muovere un solo arto o di voltare il collo, né di poter riprendere a correre e seguire Vagnard senza l'aiuto di quei fili. L'avrebbe fatto nella Foresta, se ci fossero arrivati. Avrebbe sfruttato quel poco tempo che la separava da essa per poter riprendere l'orientamento, per rendersi conto della situazione e per poter, in qualche modo, recuperare un po' le energie.
Quella situazione era divenuta nauseante: lei, una ragazza accecata dalla gelosia, aveva dato il via ad una serie di eventi senza possibilità di interruzione. Era tentata dall'urlare "Che diamine sta succedendo? Chi osa attaccare una Prefetta?" per mettere fine a quella sceneggiata ma, nello stato in cui si trovava, forse aveva saltato qualche pezzo della storia e avrebbe finito per aggravare la situazione.

Poi una sensazione di terrore, e se ne accorse. La sua bacchetta. Le sue mani erano vuote, ricordava di averla avuta con sé poco prima, ma ora era sparita. Aveva perso la sua bacchetta o qualcuno gliel'aveva sottratta? Quest'ultimo caso sarebbe stato davvero grave. Avrebbero potuto risalire alla sua identità ed anche all'ultimo incantesimo da lei effettuato.
Se la salvezza stava per iniziare, anche la fine sarebbe stata molto vicina.
Non volle pensarci; si limitò a rimanere immobile e lasciare che il suo compagno la trascinasse con sé oltre il confine della Foresta. Lì avrebbe ripreso a camminare con le proprie gambe.
Intanto, mille idee si affollarono nella sua testa: pensieri su come recuperare la bacchetta, congetture su come scampare alla rovina, sguardi su ciò che stava succedendo. Era una Blackstorm, in qualche modo se la sarebbe cavata, ma con delle conseguenze, lo sapeva.
L'incubo era tutt'altro che finito.



Sono tornata, chiedo un perdono generale per la mia scomparsa. :fru:
 
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view post Posted on 9/5/2014, 23:02
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Il Fato

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Come se tutto fosse stato curiosamente pesato sui piatti di una bilancia d'ottone, la situazione cominciò a raggiungere un equilibrio. Non v'era un piatto più pesante di un altro, al contrario: erano, perfettamente, incredibilmente in una piena, consapevole, stasi.
Non c'erano né vinti, né vincitori: entrambe le fazioni ne uscivano ammaccate, con premi e con dolori sul groppone. Sirius, dalla sua, aveva conquistato una delle bacchette dei misteriosi aggressori, ma aveva al contempo guadagnato una profonda ferita alle gambe che, non solo gli aveva impedito di inseguire gli avversari, ma forse avrebbe compromesso per qualche tempo la sua deambulazione e avrebbe lasciato sulla pelle ambrata una chiara cicatrice.
Vagnard, Alfier e Talìa, invece, avevano guadagnato la fuga verso una ormai sempre più tangibile salvezza —che fosse o meno provvisoria, non era dato saperlo, ma di fatto, era forse il premio più grande che avrebbero mai potuto ambire in quel momento. Ma a che prezzo?Se Alfier e Vagnard se la sarebbero cavata con qualche livido in più, stessa cosa non poteva dire Talìa. La giovane Prefetta, era stata privata della compagna più fidata per una Strega o per un Mago: la propria bacchetta. Un oggetto troppo prezioso, anche solo per l'enorme indizio che sarebbe potuto rappresentare per Sirius e per chiunque avesse voluto indagare sulle vicende di quella sera..
Nonstante ciò, tutti i presenti, al di fuori di Will e Hania, in preda ad uno stato confusionale, avevano ormai tacitamente convenuto che ormai, quella notte, aveva finito il suo tempo e che quella battaglia, per il momento, era ormai conclusa. Con ogni probabilità, sia Sirius che Vagnard si sarebbero incontrati, in un diverso campo di battaglia, in diverse situazioni, ma era indubbio il sottile filo che li aveva legati, come Avversari.

Pur con le gambe deboli e tremanti, la testa che doleva, Vagnard e Alfier riuscirono ad allontanarsi ancor di più dal confine, ormai, lontano e rappresentato da una pallida lucina alle loro spalle. Davanti ai ragazzi, l'oscurità era sempre più pressante, il sentiero lontano dai loro occhi. Soltanto vegetazione, cupi scricchiolii e un vento freddo a far da guide. La luce lunare non penetrava che a chiazze e sempre più sporadicamente, man a mano che si avanzava. Sirius era lontano ed il Castello con lui. Loro erano tre, deboli, ragazzi, da soli in mezzo ad una buia Foresta. Che l'astuto Von Kraus avesse ancora in serbo qualche asso nella manica?

Nel frattempo, mentre i Serpeverde arrancavano verso la salvezza all'interno della macchia proibita, Sirius soccombeva alle proprie ferite. Ora che l'adrenalina andava esaurendo il suo compito, il dolore cominciò a diventare martellante come non mai, succhiando energie e forze. Le gambe pulsavano ed il polpo, ormai allo stremo, cadde a terra, morto e zuppo di sangue.
Conscio che anche il suo, di tempo, era ormai agli sgoccioli, Sirius decise di chiamare aiuto. Scintille rosse comparvero sopra la testa del coraggioso Caposcuola, illuminando a malapena il ragazzo e una piccola porzione sotto di lui. Chi, a quell'ora della notte, avrebbe mai pensato di guardare al di fuori della finestra, notando quel segnale? La Preside? Un altro Caposcuola? Un Prefetto? O forse un insegnante?
Fu un sonoro abbaiare di cane, a rispondere alla muta richiesta d'aiuto di Sirius. La voce dell'animale sembrò provenire poco distante di fronte al ragazzo, in prossimità della Foresta. Con lo sguardo appannato dal dolore, Sirius poté vedere la sagoma della bestia fuoriuscire dalla macchia, insieme ad un'altra, enorme sagoma nera appartenente a quello che sembrava un gigante in miniatura.

« Thor! Ma che accidenti...! » Lo sentì tuonare il ragazzo, mentre Hagrid, spostando con una grossa manona un cespuglio, usciva alla luce della luna, notando il giovane a terra in una pozza di sangue e correndogli poi incontro allarmato.

Buffo come, mentre il Guardiacaccia usciva dalla Foresta, richiamato dal Periculum di Sirius, i Serpeverde vi si addentravano sempre di più.



Turno a Vagnard
Siamo davvero al limite del tempo. Da adesso in poi il termine massimo (per me compreso) è di cinque giorni per postare (a meno che non mi giungauna comunicazione dove mi si avverte di eventuali problemi).
Condizioni generali del luogo
Siamo quasi alla fine. Sirius puoi effettuare il post di chiusura, tenendo conto che stai per svenire e che Hagrid ti soccorrerà.
Vagnard serve ancora un tuo post per convalidare la vostra fuga. Alfier e Talìa sono liberi di seguirti.

Per qualsiasi dubbio/domanda/spiegazione, mandatemi un mp.


Vagnard Von Kraus

All'interno della Foresta.
Hai dolore in tutto il
corpo pieno di contusioni.
Dalla tua bacchetta pendono dei fili che
legano il corpo di Talìa che seguirà i tuoi
movimenti.

Perdi 10 pm a causa della stanchezza.

Punti Salute: 91/144
Punti Corpo: 97
Punti Mana: 60/100


Talìa Blackstorm
All'interno della Foresta.
Disarmata.
Legata dal Mobilicorpus.
Perdi 10 mana a causa della stanchezza.


Punti Salute: 97/124
Punti Corpo: 71/74
Punti Mana: 34/74

Alfier Demon
All'interno della Foresta,
a pochi passi di distanza da Vagnard.
La confusione è passata, ma sei debole e senza forze.
Puoi correre, ma per distanze non superiori a quattro metri e
per non più di un minuto.
[Sei sotto i 20 ps. Le forze, a meno che tu non trovi il
modo di curarti, difficilmente ti torneranno appieno].
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza.


Punti Salute:19/107
Punti Corpo: 54/68
Punti Mana: 20/62

Hania Tirion
Disarmata e Svenuta.

Punti Salute: 40/100
Punti Corpo: 50
Punti Mana: 20/50


Will Jordan

In stato di shock.
In ginocchio con le mani
sul volto.
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza.


Punti Salute: 106/120
Punti Corpo: 70
Punti Mana: 36/76

Sirius White
Sei sul punto di
svenire.
Le bacchette sono strette nella tua mano.
Giaci prono.
Hai un enorme taglio che
attraversa entrambe le gambe
a metà della coscia.
Il sangue scende copioso ed hai molta difficoltà
a stare in piedi.
Il polpo è morto, rilasciando la gamba e per questo
l'emorragia continua.
Per colpa dell'emorragia continuerai a perdere
- 15 ps e - 10 pc
ad ogni turno se non ti curi.
Sei debole a causa della stanchezza e dell'emorragia.
Cominci a vedere sfocato.
Bacchette nelle tue mani.
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza.


Punti Salute:30/150
Punti Corpo: 50/144
Punti Mana: 113/184

 
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view post Posted on 19/5/2014, 19:10
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Era fatta.
Quel luogo buio, tanto misterioso, oscuro e pericoloso da esserne proibito l'ingresso dalla maggior parte degli esseri che frequentavano Hogwarts diventava luogo di luce e speranza, posto che li avrebbe presto condotti alla salvezza temporanea.
Il Serpeverde si diede uno sguardo attorno per controllare che ci fossero tutti.
Alfier era lì vicino, Talìa sempre in balia del Mobilicorpus, e a malincuore, notò che lentamente sembrava riprendere conoscenza.
Sperava che lo stato di incoscienza nella quale versava fino a poco prima durasse ancora qualche minuto. Se fosse stata in grado di alzarsi un eventuale azione impulsiva si sarebbe potuta rivelare fatale.
Avrebbero dovuto pensare in primo luogo a riportare la pelle sana e salva in Dormitorio e quindi riflettere sul da farsi in Sala Comune.
Non sapeva se i suoi colleghi avevano visto qualcosa che lui non aveva notato, qualcosa che potesse permettere loro di identificare l'aggressore.
Una cosa però era certa: quella serata altro non era che il preambolo di qualcosa di molto più grande, qualcosa di molto più importante.
L'avrebbero trovato e avrebbero ripreso la bacchetta di Talìa, la stessa con la quale lo avrebbero sgozzato, per poi impiccarlo con le sue stesse viscere.
Solo il timore di essere scoperto lo aveva fatto desistere fino a quel momento, ma presto o tardi sarebbero rientrati in possesso di ciò che era in loro possesso.
Talìa poteva starne tranquilla, l'aggressore non l'avrebbe passata liscia. In parte si sentiva in colpa per non essere riuscito a impedire il furto, l'unico piccolo dettaglio storto in quella che si era rivelata fino a quel momento una serata fantastica, assolutamente al di fuori della normale routine quotidiana.
Sì, presto Talìa sarebbe rientrata in possesso della sua bacchetta. L'avrebbe fatto per lei, glielo doveva. E l'Eroe misterioso avrebbe pagato per quello che aveva fatto.
Il Prezzo del Sangue.

La testa doleva, i muscoli sembravano come essere stati colpiti continuamente da dei Bolidi impazziti per un ora.
Ma doveva resistere.
Alzò nuovamente lo sguardo; mancava poco.
Sapeva perfettamente dove andare, sebbene l'oscurità in quel luogo rendeva tutte le cose diverse. Eppure era proprio nell'oscurità che aveva fatto la scoperta che li avrebbe tratti in salvo quella notte, e, per quanto potesse essere curiosa la faccenda, si sarebbe probabilmente trovato più in difficoltà con la luce del sole, in pieno giorno.
Il pensiero lo fece ghignare divertito.
Trovare il lato positivo delle cose era un suo mantra e anche quell'occasione non fu da meno.


CITAZIONE (MasterHogwarts @ 13/1/2013, 12:16) 
<p align="center">
Alla Roccia che cattura i colori! E' là...Il passaggio è là! Dove le Acromantule vivono! Basta! Smetti di farmi del male!

Ripensò a quelle parole sofferte e urlate, dettate dal Centauro in fiamme, con la sua stessa voce.
Come mai avrebbe potuto dimenticarle?
Un cenno verso Alfier affinchè capisse che sapeva dove andare. Doveva resistere, mancava poco.
Ancora qualche minuto e avrebbero trovato la luce. Una luce diversa da quella che trovò all'epoca, ma pur sempre una luce.
Quella calda ed accogliente di Hogwarts.
 
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view post Posted on 25/5/2014, 13:57
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Il Fato

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ULTIMO richiamo per Sirius
Avrà tempo fino a staserà alle 24.00 per postare, dopodiché perderà il turno (e il suo pg, i sensi).

 
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view post Posted on 25/5/2014, 18:50
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Sprazzi di luce, sinuose forme scintillanti nella cappa buia della volta celeste illuminata solo dalla candida luna e invocazioni di aiuti. Quello che a un ignaro babbano avrebbe potuto assumere il sembiante di un gioco pirotecnico sarebbe stato per il mondo magico la più chiara e manifesta speranza di aiuto. Sirius White era esausto e sapeva che quella magia, quel Periculum castato con tanta perizia era la sua ultima speranza, l'unica opportunità di uscire da una situazione di estremo pericolo e oramai disperata. Era ferito, vicino a perdere i sensi e solo, preda di chissà quale mago dagli oscuri segreti che quella notte aveva preso la decisione di farsi vivo nel giardino di Hogwarts. Aveva lottato guadagnando ciò che più aveva voluto, le bacchette degli aggressori, indizi preziosi alle indagini future ma non poteva chiedere a se stesso niente di più. La stanchezza e la cospicua perdita ematica stavano avendo ragione di lui e benché non potesse opporvisi ancora non se ne lasciava attanagliare. I soccorsi, erano loro, la sua ancora di salvezza, le braccia a cui avrebbe potuto e voluto affidarsi. Se fosse svenuto, se avesse perso i sensi mentre i suoi nemici erano ancora nel giardino per lui sarebbe stata la fine e non poteva permetterlo. Aveva allora cambiato avversario lottando contro se stesso fino a quando i suoi desideri non erano stati esauditi. Un abbaiare sempre più vicino, la voce tuonante di quella che poteva riconoscere essere la sola e unica del custode di Hogwarts. Era al sicuro. La battaglia per quella sera aveva trovato giusto epilogo.

Chiedo Scusa per il ritardo. Ero convinto fosse il turno di Alfier.
 
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view post Posted on 26/5/2014, 00:27
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Il Fato

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C'era una cosa che i ragazzi potevano dire di aver imparato quella sera.
No, non era: non molestare più le ragazzine grifondoro. E non era neanche: scegliti meglio i tuoi sottoposti.
Era il saper comprendere i propri limiti; quando capire quale era il momento giusto per abbassare l'arma e chiedere aiuto, capire quando era il momento di aiutare i propri compagni e quando fuggire. Non per sempre, solo: rimandare. Era più che mai comprensibile che ci sarebbe stato un seguito a quella battaglia, da ambo le parti. Ma il sipario cominciava a chiudersi su quella vicenda, almeno per quella notte.
Hagrid che ormai aveva individuato la posizione di Sirius e, ancor prima, aveva osservato sbalordito i corpi a terra di Hania e di Will, accorgendosi del Caposcuola privo di sensi, gli corse incontro con incredibile agilità.

« Per tutti gli Ippogrifi! Thor stai vicino a 'sti due! » Tuonò l'omone, mentre con un tocco incredibilmente gentile e cauto sollevava da terra Sirius. La sua voce tonante, i suoi passi pesanti e la sensazione di galleggiare a mezz'aria, furono le ultime cose che il prode White riuscì a sentire, prima di sprofondare nell'incoscienza.

Dalla parte opposta al Guardiacaccia e Sirius, all'interno della buia Foresta, v'era la combriccola dei Serpeverde, acciaccati come pochi. Se Alfier e Talìa erano ormai nella semi-incoscienza per via della stanchezza e delle ferite, Vagnard manteneva ancora quello sprazzo di lucidità che avrebbe, definitivamente, salvato i fondelli a tutti quanti. Se non fosse stata per la sua crudele avventura di qualche tempo prima, che gli era valsa un'informazione preziosa, forse i tre si sarebbero persi nella Foresta proibita, diventando cibo per le Acromantule e gli Dei san solo per cos'altro. Il fascio di luce della bacchetta di Vagnard era incredibilmente debole, in confronto alla densa oscurità di quel luogo e la speranza, tuttavia, di ritrovare il passaggio cominciò a scemare. Era quella la strada giusta?
A rispondere a quella tacita ed inquietante domanda, fu un brillio, poco più avanti. A poco a poco, passo dopo passo, la famosa "roccia che catturava i colori" comparve, riflettendo il bagliore della bacchetta: non c'era spazio per qualsivoglia dubbio, quel luogo, più lo zampettare sinistro che proveniva dai cespugli, designava il punto come quello descritto tempo addietro dal Centauro.
Rapidi, i ragazzi raggiunsero la roccia, e poco prima che un paio di Acromantule sbucassero esattamente nel punto in cui si erano trovati qualche secondi prima, si erano lesti infilati nel passaggio. A poco meno di 15 minuti di cammino, avrebbero raggiunto, dopo aver attraversato un tunnel scavato nella terra, un muro di pietra. Toccando con la bacchetta i mattoni, questi si sarebbero spostati quel tanto che bastava per far passare un uomo adulto a gattoni: superata quella soglia, i ragazzi si sarebbero ritrovati in un piccolo e angusto corridoio dei sotterranei di Hogwarts. Al sicuro.

Come Talìa, Alfier, Vagnard e Sirius si sarebbero ripresi da quella notte, è un'altra storia, che avrebbe coinvolto sentimenti come la vendetta e la voglia di rivalsa, valori trascendentali, forse, e quella spavalderia che distingueva sempre gli adolescenti che li avrebbe spinti a scontrarsi ancora una volta più o meno platealmente, certo, ma pur sempre un'altra storia.



... Che ci crediate o no... ABBIAMO FINITO, squillino le trombe, si stappi lo champagne, si suonino le trombette, si balli la hula.

E' stata una quest improvvisata sofferta, da ambo le parti, durata più di un anno (e io ho fatto in tempo a digievolvere) ma a mio avviso una delle più avvincenti da illo tempore. Vi siete meritati un premio, dopo tutto questo tempo e dopo l'impegno che ci avete messo. A parte qualche intoppo e problemi di percorso, la coerenza dimostrata, l'astuzia e la strategia sono più che buone motivazioni per averveli fatti meritare.
A Talìa: 1 punto exp e + 2 PC
Ad Alfier: 1.5 punti exp, +2 PS +1PM
A Vagnard e Sirius: 2 punti exp +2 PS +3 PC +3 PM
Agli altri due: nisba. Quel che è giusto è giusto.

Per curarvi avrete indicazioni via PM.
Hania e Will, poiché spariti dalla circolazione, verran portati da Hagrid in Infermeria ed ivi curati. Per non lasciarli morir qui onde dimenticarci i loro danni.

Andate con Deo.


Vagnard Von Kraus

All'interno della Foresta.
Hai dolore in tutto il
corpo pieno di contusioni.
Lividi sugli arti, ferite superficiali al collo e al viso.

Punti Salute: 91/144
Punti Corpo: 97
Punti Mana: 60/100


Talìa Blackstorm
Contusioni e ferite superficiali
a collo, braccia e gambe.


Punti Salute: 97/124
Punti Corpo: 71/74
Punti Mana: 34/74

Alfier Demon
Fortemente debilitato.
Contusioni, lividi e ferite superficiali
su collo e viso.
[Sei sotto i 20 ps. Le forze, a meno che tu non trovi il
modo di curarti, difficilmente ti torneranno appieno].
Perdi 10 punti mana a causa della stanchezza.


Punti Salute:19/107
Punti Corpo: 54/68
Punti Mana: 20/62

Hania Tirion
Contusioni, lividi e ferite superficiali.
Stato di shock.
Svenuta.


Punti Salute: 40/100
Punti Corpo: 50
Punti Mana: 20/50


Will Jordan

In stato di shock.
Lividi.


Punti Salute: 106/120
Punti Corpo: 70
Punti Mana: 36/76

Sirius White
Svenuto.
Hai un enorme taglio che
attraversa entrambe le gambe
a metà della coscia.
Il sangue scende copioso ed hai molta difficoltà
a stare in piedi.
Grave emorragia.
Grave calo glicemico.
Shock.


Punti Salute:30/150
Punti Corpo: 50/144
Punti Mana: 113/184

 
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