| Quell'odore gli riempiva il cervello di sensazioni. Le parole di Hania furono solo un sottofondo a quell'inebriante senso di smarrimento che Alfier provò per qualche secondo. Cominciava a diventare incontrollabile e le mani già gli fremevano. Gli sfuggì una risatina incontrollata, con tono basso e già perso nell'eccitazione del solo pensiero di poter mettere le mani sull'ennesimo fiore catturato nell'enorme ed innocente campo della sensualità... "Ma,forse mi sbaglio,avete un modo assai particolare di rivolgervi ad una ragazza sola..non credete?" Le mani di Alfier si posarono delicate sul collo di Hania, scostando lentamente dal bordo il maglioncino che le copriva le spalle...il tocco con quella pelle delicata lo fece avvicinare alla schiena di lei, mentre le sue labbra si posavano sull'orecchio di miss Tirion. -Lei sbaglia, signorina. Non è di certo una ragazza sola quella a cui ci stiamo rivolgendo, ma un diamante dalla punta bella appuntita. Una di quelle che potrebbe graffiare senza farti sentire dolore, trasmettendoti il suo inestimabile valore solo con un tocco.- Il tono era una sussurro che sfiorava l'orecchio piccolo e maledettamente attraente della Grifondoro; le mani del Serpeverde cominciare a massaggiare con decisione ma con la stessa delicatezza del tocco di prima, le spalle di Hania, cercando di metterla a suo agio, rilassandola. Con le labbra sfiorò delicatamente l'orecchio di lei, ricoprendolo di pochi e sensuali baci sulla parte superiore di questo, accompagnati da un sorriso malizioso e di pura goduria; gli occhi dell'albino, invece spaziavano da un'ermetica chiusura, al collo della Grifondoro, passando in ultimo a Vagnard, cercando l'intesa che sicuramente non sarebbe mancata. -Magari deliziare i nostri sensi con le sue labbra, potrebbe essere la soluzione migliore per farci ritirare tutti sani e salvi ai rispettivi dormitori...- L'ennesimo sussurro, dritto nel suo orecchio. Questa volta oltre all'ormai già assodata malizia che di forza si era insinuata nella voce bassa di Alfier, un'orecchio attento e sensibile (come sicuramente era quello della Grifondoro), avrebbe potuto udire anche un velo di minaccia, teso a non lasciare nessun'altra scelta se non quella alla di lei "sfortunata" ritardataria. Abbandonare Hogwarts o comprarsi le simpatie dei suoi aguzzini con tutta la dolcezza che una Grifondoro poteva donare? Ad ogni modo, quella era una risposta che solo i posteri avrebbe potuto dare: sarebbe cominciato seduta stante l'incubo della Grifoncella; Alfier smise improvvisamente di massaggiare e regalando alla ragazza un ultimo bacio, fece una leggera pressione sulla schiena di Hania, spingendola in direzione di Vagnard. Alla fine, non era così sadicamente presuntuoso nel cibarsi da solo, senza lasciare nulla a chi poi, era stato l'artefice di quella caccia...
Edited by Alfiær Demon - 9/3/2013, 01:17
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