Ballo di Fine Anno

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Hedea Cherley
view post Posted on 3/7/2013, 19:04




Il ballo di fine anno. Hedea non aveva mai partecipato a un'occasione del genere la cosa in effetti la emozionava. Sapeva bene che quella serata era una serata ben diversa dalle altre e lei non poteva mancare.
Hedea e i suoi genitori frequentarono più volte serate eleganti ma mai con Hedea frequentarono occasioni simili.
Il ballo di fine anno era una cosa discussa gia da parecchi giorni a scuola, tanto che non si faceva altro che parlare di quello.
Alcuni dei compagni interruppero le lezioni per fare domande a riguardo.
Quasi tutte le ragazze parlavano del vestito che avrebbero indossato o voluto, alcune si vantavano del ragazzo che le aveva invitate e altre invece delle scarpe e gli accessori che avrebbero usato con il vestito.
Anche i ragazzi non erano da meno, non facevano altro che indicare ragazze da invitare e vantarsi sul fatto che ne avessero invitata una, altri invece discutevano su cosa era meglio indossare tra cravatta o papion.
i corridoi di scuola erano davvero immersi in un misto di eccitazione e curiosità.
Anche Hedea era parecchio emozionata ma fortunatamente non era cosi troppo espansiva.
Qualche sera prima del ballo Hedea iniziò con la ricerca del suo abito, in effetti ci volle un po'. Anche le scarpe e l'acconciatura chiesero del tempo. Ma non importava, era chiaro che come tutti quanti anche Hedea voleva essere all'altezza di quell'occasione.
Dopo parecchi tentativi Hedea trovò finalmente l'abito che cercava, ai suoi occhi le sembrava davvero stupendo.
Era di colore verde menta con il corpetto stretto e i voulant, le scarpe erano abbinate al vestito e poi a parte comprò il girocollo diamantato e brillantinato.
Hedea era sicura di se, per lei quell'abito era perfetto. Era stretto e lungo al punto giusto.
Dopo lunghi giorni la serata attesissima arrivò, era ora di prepararsi al grande evento.
Hedea aveva gia sistemato i capelli nel pomeriggio, e poco prima di mettere vestito ed accessori iniziò il suo trucco semplice, fine ed elegante.
Andò nel suo baule e aprì una scatolina color argento, la apri con uno scatto e dentro c'era il suo magnifico girocollo regalato da suo padre. Lo alzò e lo mise al collo ammirandolo poi allo specchio. Sorrise. In effetti era il primo sorriso di quella giornata, l'emozione del ballo aveva dato ad Hedea della tensione. Era ora di infilare il vestito comprato una settimana prima del ballo. Fece un sospiro e poi trattenne il fiato quando aprì la scatola che lo conteneva. Sorrise nuovamente, sapeva che non poteva andare male, quel vestito lo aveva scelto lei, era quel vestito che l'aveva emozionata come lo aveva visto, era lui quel vestito adatto a lei per quella serata speciale. Ad occhi chiuso lo infilò ad agio, era perfetto. In ultimo c'erano le scarpe coordinate al vestito, erano comode fortunatamente. Fece un giro su se stessa e non riusciva a sentirsi meglio di così. Rimise a posto le ultime cose e accorgendosi di essere in ritardo si incamminò verso la sala da ballo. Arrivò in sala e lo spettacolo si aprì ai suoi occhi, era tutto decorato a tema, i colori erano ovunque e i vestiti di tantissime ragazze svolazzavano ovunque. Lei non si sentiva da meno, aveva solo voglia di intrufolarsi nella festa e godersi quella serata. Iniziò a dirigersi in giro per la sala cercando qualcuno con cui poter dialogare, e iniziando a cercare le sue compagne di dormitorio che erano scese molto prima di lei.
Nonostante fosse una studentessa del primo anno con non molte conoscenze lei si sentiva a suo agio, si sentiva a casa in un'occasione speciale.


QUESTO E' L'ABITO


QUESTA E' L'ACCONCIATURA


QUESTO E' IL GIRO COLLO
 
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Alex Bragon Whyger
view post Posted on 3/7/2013, 19:15




Alex si era avvicinato al tanto enorme quando imbandito tavolo al centro della sala, avvistò uno spazio riservato ai dolci, non resistette. Impilati su un rialzino c’erano montagne di pasticcini, e attorno innumerevoli tipi di torte. Il ragazzo si prese un paio di api frizzole dimenticandosi per un momento che doveva portare da bere anche a Tessa, inebriato dall’effetto simile al lievitare che davano. Prese un piattino da una pila non poco lontano, scegliendo con cura quelli che per lui dovevano essere i dolci più squisiti: qualche pasticcino, una fetta di torta e un topo alla menta. Lo appoggiò vicino alla zona bevande e prese un bicchiere di acqua colorata verde, gelida e rinfrescante, oltre che perfetta per ogni festa. La Burrobirra abbondava ma non gli andava molto, ma sapeva che era molto gradita da tutti quindi la scelse per la ragazza. Tenendo per la parte stretta il suo bicchiere dell’acqua e per il manico il calice della birra si voltò verso il posto dove aveva lasciato la Tassorosso: ma non la vide. Girò di poco lo sguardo, trovandola in compagnia di due ragazze. Una con un vestito elegante, l’altra..

*Una ragazza in felpa ad un ballo?!? E io che son vestito di questa maniera, perché non mi è venuto in mente? Devo conoscerla. Mio zio la venerebbe!*

Si avvicinò lentamente, facendo attenzione ai vari gruppetti per non rovesciare nulla, arrivando dopo poco al trio improvvisato.

Buonasera ragazze, ecco Tessa, non sapevo cosa preferivi quindi ti ho preso una Burrobirra..

Disse mentre appoggiava il suo piattino ad un tavolino su uno sgabello lì accanto, successivamente porse la mano libera alla ragazza in tuta.

Piacere, Alex Bragon Whyger. Hai il mio totale rispetto per la scelta d’abito!

Esclamò prima di sorseggiare un po’ della sua bibita.
 
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view post Posted on 3/7/2013, 19:36
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Sayuri ebbe appena il tempo di annuire alla domanda del Serpeverde quando una piccola furia rosso vestita - che si era presentata frettolosamente come Jess - con un'aria furbetta, un occhiolino complice e, sopratutto, con una bella presa sulla sua mano, l'aveva letteralmente dirottata lontana dai due primini che le guardavano un po' disorientati da quella fuga precipitosa.
*E come dar loro torto..* Pensò ridacchiando leggermente all'esuberanza e alla trasparenza della manovra effettuata da Jess *..Siamo scappate via come se fossero ricoperti di Puzzalinfa!*
Una volta finito l'effetto sorpresa e aver percorso quasi tutta la sala a piccoli passettini, Sayuri si accorse che Jess teneva ancora la sua mano e arrossì leggermente
- Certo che voi occidentali - Mormorò con un sorriso - Avete proprio un diverso rapporto con il toccare..-
Quando si fermarono, Uragano Jess la sorprese ancora, ridendo leggermente con aria furba.
“Ti dispiace se li lasciamo soli? La mia vista da supercupido ha notato qualcosa...”
Sayuri spalancò leggermente gli occhi grigio/azzurri, lanciando un'occhiata curiosa alla "coppia" che avevano appena abbandonato e, a sorpresa, scoppiò a ridere.
- Ma.. Ma Jess! Abbiamo solo undici anni! Però n effetti sono carini... - Rimuginò, arrossendo leggermente. Poi si irrigidì, sorpresa che la gran corsa e l'evolversi rapidissimo degli eventi l'avesse scombussolata tanto da farle dimenticare le buone maniere.
- Io sono Sayuri, comunque. - Chinò leggermente la testa in un breve saluto. Poi rialzò lo sguardo e li fissò in quelli grandi della ragazza, con una scintilla ammiccante - E adoro il tuo vestito -
Stava giusto finendo di parlare quando una voce conosciuta la riscosse. Era la bionda Grifondoro che aveva incontrato ad un famoso pranzo misto in Sala Grande.
- Buonasera Kim - Sorrise. Si accorse poi anche di un'altra delle ragazze che aveva conosciuto quel giorno, una Corvonero come lei. - Ciao Mel! Certo che puoi rimanere, è un piacere rivederti - Sorrise: questo ballo si stava rivelando sempre più interessante.
- Hai qualche altro gossip per noi, Jess? - Ridacchiò, strizzandole l'occhio.
 
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view post Posted on 3/7/2013, 19:40

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Ancora non capiva perché avesse deciso, infine, di andare al ballo. Non le piaceva la confusione, né la frivolezza di quelle occasioni.
Però le piaceva il vestito.
E così, dopo essersi preparata (il ché richiese più del previsto, visto che i suoi capelli quella sera avevano deciso di ribellarsi), scese in Sala da Ballo, dove sperava di incontrare almeno qualche viso conosciuto in mezzo a quel mare di facce nuove.
Si guardò intorno; però, c'era da dire che avevano addobbato bene la Sala. Un punto a favore del ballo.
Intorno a lei vedeva moltissime persone tutte in tiro, elegantissime. Sembravano tutti più belli, quella sera, come era giusto che fosse, dopotutto.
Per un attimo si sentì fuori luogo: col vestito che aveva scelto, sembrava uscita direttamente da "Sogno di Una Notte di Mezza Estate" del suo caro Shakespeare. Poteva passare benissimo per una fatina o, meglio, per un folletto.
Decise di non badarci troppo: in fondo aveva solo scelto l'abito che più si adattava a lei.
Poi notò fra la folla un viso dai lineamenti che ben conosceva, e si sentì sollevata.

- Hey, Mel! - chiamò, in direzione di Melody Jackson, una ragazza Corvonero che era stata una delle sue prime amiche ad Hogwarts; era tanto che non la vedeva, e quale occasione poteva essere più propizia di quella per riallacciare i rapporti?
Si avvicinò alla Corvetta, che aveva scelto un vestito molto semplice, ma davvero bello, e si adattava perfettamente alla sua persona, così glielo disse:

- Bel vestito! Ti sta davvero bene! -
Le sorrise, un po' a disagio: dopotutto si erano perse di vista, e non sapeva bene cosa dire, adesso che se la trovava di nuovo davanti.
- E' da un po' che non ci vediamo, eh? Come stai? -
Le chiese, sinceramente felice di averla incontrata; se ripensava alla brutta avventura che avevano vissuto insieme pochi mesi addietro, le veniva da sorridere. Erano state decisamente sfortunate, quella volta.
Poi vide dietro Melody un'altra faccia familiare: era Evelyn, l'altra Prefetta della sua Casata.
Indossava una felpa, dei pantaloni e delle scarpe da ginnastica...non certo l'abbigliamento di chi deve andare a un ballo.
Sorrise: e perché no? Da quanto sapeva, non c'era nessuna legge che vietasse di indossare abiti...più casual, ecco. La salutò con la mano per attirare la sua attenzione.
- Ciao, Evelyn! - la chiamò; poi vide che l'aveva avvicinata un ragazzo, così lasciò perdere. Certo non voleva disturbarli!
Si concentrò di nuovo su Mel, e le sorrise.

- Allora, Mel? Dicevamo? -


 
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Giuly :)
view post Posted on 3/7/2013, 20:11




E così mentre raggiungeva Jess e Sayuri arrivò anche Melody.
- Mel! - la salutò, felice di vedere l'amica - vieni unisciti a noi!
Mentre iniziavano a chiacchierare arrivò un altra ragazza, una grifondoro che non conosceva molto bene, ma aveva visto qualche volta poichè era la prefetta della sua casata.
La ragazza si mise a chiacchierare con Mel, e così Kim si rivolse a Sayuri e Jess.

- Hai qualche altro gossip per noi Jess? - chiese Sayuri.
- Gossip?? - domandò Kim stupita
Nel frattempo la sala si stava riempiendo, entrarono molte ragazze tra cui una in tuta da ginnastica.
Kim fu stupita, e nascose un sorrisetto, ma non biasimava la ragazza: dopotutto erano abiti molto più comodi!!
Così mentre aspettava che Jess rispondesse vide Tessa e pensò che tra poco sarebbe andata a salutarla

Edited by Giuly :) - 3/7/2013, 21:40
 
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view post Posted on 3/7/2013, 20:13
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Quando fra i vari volti la Tassina aveva scorto quello familiare di Melody, il suo cuore aveva fatto un balzo e la bocca si era concessa il lusso di piegarsi in un sorriso di sollievo. Era salva. All’interno della sala c’era almeno una persona che conosceva e con la quale avrebbe potuto imbastire un minimo di conversazione senza il timore di fare una brutta figura.
Purtroppo le sue aspettative erano state in brevissimo tempo disattese. Nemmeno il tempo, infatti, di staccare la schiena dalla parete con un movimento fluido del corpo, che già il suo obiettivo si era diretto verso un gruppetto di studenti. Elhena ne contò rapidamente tre, quattro, di sicuro troppi perché osasse anche solo pensare di avvicinarsi. No, quando il numero di persone attorno a lei cominciava a superare il numero di uno il suo cervello azionava il campanello d’allarme; non le piaceva doversi destreggiare fra differenti opinioni e varie forme di conversazione. Inoltre per nulla la entusiasmava l’idea di essere il “sesto incomodo”.
Insomma, era tornata contro il suo fedele sostegno, sollevando appena una gamba e poggiando la sua del sandalo sulla nuda pietra. Il palato iniziava a reclamare una bibita, tuttavia la giovane ancora non osava avvicinarsi al tavolo delle bevande, luogo pericoloso di incontri potenzialmente imbarazzanti. Come minimo si sarebbe di sicuro rovesciata un succo di zucca addosso, come ciliegina sulla torta di una serata per nulla brillante.
Stava appunto sospirando, forse pentita di essere venuta al ballo o di non essere in possesso di un mantello dell’invisibilità, quando una voce proprio vicina a sé, in una zona indistinta vicino al suo collo, la fece appena sobbalzare.
Contò fino a cinque e si voltò verso il suono. Il fatto di trovarsi davanti ad una ragazzina dal volto simpatico e, soprattutto, non vestita come se volesse dimostrare il doppio dei suoi anni, fu una piacevolissima sorpresa. Avvertì un misto di sollievo (qualcuno le aveva rivolto la parola) e agitazione (si trattava comunque di una sconosciuta).
Deglutì, si lisciò le pieghe dell’abito e provò a rispondere senza balbettare eccessivamente.

Ciao, io sono Elhena Attwater. Carino il tuo vestito - il suo sguardo si soffermò sulla colorata felpa rossa di Evelyn Almeno tu hai un abbigliamento adatto ad una bambina. Non so, mi sembra che siano tutti desiderosi di mettersi… in mostra.
Fino a quel momento aveva avuto il timore che il suo abitino fosse stato troppo… semplice, alla luce delle splendide mise che sfilavano davanti al suo naso, ma dopo essersi confrontata con l’outfit di Evelyn si era rassicurata. Non erano loro forse ad essere in torto, ma gli altri ad essere esagerati.
Mi sta venendo sete, pensi che possa azzardarmi ad avvicinarmi al tavolo delle bibite?

Edited by Gwen chan - 3/7/2013, 21:44
 
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Melody Jackson
view post Posted on 3/7/2013, 20:14




La corvonero vide Tessa avvicinarsi a una ragazza vestita con un magnifico vestito assieme a una .. vestita con una tuta . La sua originalità era molta , assieme al coraggio . Melody rimase impalata a fissarla , decisa se andare a conoscere o no quella specie di mito . Doveva avere fegato . Intanto vide Alex allontanarsi da Tessa , che raggiunse la ragazza con la tuta .

Anche per me è un piacere rivederti .. Ehy Tessa !

Esclamò , cercando di attirare l'attenzione della tassina ,che le era capitata sotto gli occhi . Tessa aveva un vestito davvero molto bello e colorato . Ma dov'era finito il suo amico serpeverde ? Melody si alzò sulle punte per quanto le permettevano , riconoscendo il vestito verde del ragazzo che stava facendo una specie di slaloom fino a raggiungere la tassina . Melody ridacchiò brevemente , quindi guardò le altre ragazze.

Non pensate che siano troppo piccoli ?

Poi guardò la grifondoro , che a sentire Sayuri rispondeva al nome di Jess.

Però l'amore non ha età , giusto ? Beh , tanto abbiamo tutta la serata per divertirci !

La corvonero al<ò lo sguardo guardando il soffitto . Bellissimo , come sempre. Quella serata si stava facendo interessante . La corvonero girava su se stessa , ammirando nei minimi dettagli tutta la sala , finchè il suo sguardo non si posò su una ragazza con un abito viola , che la stava salutando . Le ci volle qualche minuto per tornare alla realtà , poichè le girava la testa per il giro .

Zoey ! Ciao !!

Disse , rivolta alla grifondoro che a quanto aveva sentito era diventata prefetta !La grifa si complimentò con la corvetta per il vestito , poi salutò un amica , che era la ragazza in tuta , probabilmente , oppure una di quel gruppo nel quale c'erano Tessa e Alex.

Grazie mille ! Anche il tuo vestito è fantastico ! Comunque .. io tutto bene .. in effetti è un pò che non ci si vede .. Ho saputo che sei diventata prefetta !

Melody ricordò vagamente quel giorno , quando due primine si erano incontrate sotto un albero e avevano fatto conoscenza di .. Alfiaer Demon , un demone , in parole povere . Ma no dai , era solo un serpeverde bulletto , come tanti altri . La corvetta si girò , assalità da un dubbio . Gli occhi color iceberg perquisirono la sala , ma non trovarono nessun albino dagli occhi rossi. Perfetto . Gli occhi di Melody tornarono a posarsi su Zoey.

Ricordi ?! Eravamo in ansia per la partita di Quidditch ! Ci eravamo promesse di raccontarci l'esito ma non ci siamo più riviste ! Tu invece come stai ?

 
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view post Posted on 3/7/2013, 20:15
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La camera numero due,del dormitorio maschile dei Corvonero, era veramente disordinata.
Mucchi di vestiti erano ovunque e al centro della stanza vi era uno spaesato e quanto mai indeciso Daddy Toobl.
Mai gli aveva fatto quell’effetto un ballo scolastico,mai aveva avuto ansia su cosa mettersi e come mettersela.
Titubante camminava su e giù per la stanza,con le braccia conserte, intento a pensare a cosa era giusto mettersi per festeggiare quell’ultimo giorno scolastico.
Inizialmente aveva optato per un bel vestito elegante,poi dato il caldo ad una t-shirt e un pantalone scuro ed, infine ,per una camicia jeans e un pantalone leggermente più chiaro.

*Ma si che mi frega,andiamo cosi*

Vestendosi rapidamente,il ragazzo, uscì dalla stanza senza riordinarla nemmeno un po’,tanto sapeva bene che un maniaco dell’ordine come Bart si sarebbe divertito a risistemare tutta la robaccia che aveva sparpagliato nella stanza sul suo letto.
Scendendo velocemente le scale a chiocciola della torre di Divinazione,prese un passaggio segreto conosciuto grazie ad una mappa comprata al negozio Tiri Vispi Weasley e quindi,in men che non si dica, si ritrovò nell’atrio della Sala Grande.
Sbattendo le mani lungo i vestiti leggermente impolverati,lo studente, si avviò lentamente verso l’ingresso della sala da ballo.
Il cuore batteva emozionato e ,come sempre, la vista rimase sorpresa da quanto era stata ben bardata la stanza.
La cosa che sorprese più il giovane fu il soffitto,stellato e con una grande luna piena a danzarvi sopra con eleganza.
Camminando con il naso puntato all’insù entrò senza far troppo caso a chi aveva intorno;forse ben presto avrebbe incontrato qualcuno lungo la sua strada.



 
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view post Posted on 3/7/2013, 20:55
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Bastò poco perché dall'allontanarsi accompagnata soltanto da una ragazzina dai tratti asiatici, venisse improvvisamente sommersa da una folla di cinguettanti piccole studentesse, intente a sorridere, scambiarsi complimenti reciproci e conversare amabilmente: ben presto avrebbe fatto in modo di fare conoscenza ed inserirsi, ma, per il momento, ritenne doveroso chiedere scusa alla Corvonero al suo fianco, chinandosi appena al suo saluto, imitandola quanto meglio riuscì, e arrotolando una ciocca dei lunghi capelli castani attorno all'indice della mancina, come accadeva sempre, quanto si trovava ad esser colpita da un più o meno leggero imbarazzo:
”Perdonami, davvero, ma la situazione necessitava urgentemente d'un intervento d'urto!”
Asserì ridacchiando, e fece per avvicinarlesi ancora un po', con un sorrisetto molto più eloquente delle parole che di lì a poco avrebbe pronunciato;
”Oh, lo so! Ma la piccola Jess, ha molta pazienza! Il mio è un piano a lungo termine: vedrai che tra qualche anno mi ringrazieranno!
Proferì con tono di chi non ammetteva repliche, e fece subito dopo per unirsi al gruppo poco distante, salutando anche lei, presentandosi velocemente, e con una salda e sicura stretta di mano, prima di strizzare nuovamente l'occhio, e indossare ancora una volta con disinvoltura quel suo solito sorriso furbetto, corredato di due iridi d'un colore più vivo che mai.
”Se ne ho di nuove, ragazze mie? La spumeggiante Jess sta per combinarne un'altra delle sue! Vedete quei due? Tess ed il suo amichetto? Beh...lasciate fare a me, e vedrete, tra qualche anno mi darete ragione, cammineranno mano nella mano!
Quasi profetizzò, alquanto sicura di sé, puntando il piccolo pugno in alto e pregustando in anticipo la soddisfacente vittoria: quando qualcosa le frullava nella piccola testolina, nulla riusciva a distoglierla dai suoi obbiettivi; “dritta alla meta!” era sempre stato uno dei suoi motti preferiti.




Mi scuso per il post <<
 
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view post Posted on 4/7/2013, 00:08
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La Serpeverde era ancora persa nei suoi pensieri, anzi, non erano tanto i pensieri, quanto il suo sguardo ad
essere perso di fronte a quella meraviglia astrale. Era impressionante quanto una persona come Sophie Armstrong potesse rimanere così affascinata davanti ad una tale bellezza. Era risaputo, i Serpeverde, ma soprattutto lei, erano alquanto strani. Lei adorava uscire fuori dal castello ogni fine giornata, ad ammirare il tramonto; altre volte aveva rischiato di essere espulsa dalla scuola solo perché usciva la notte, di nascosto, per loro, la luna e le stelle. Eppure, nello stesso tempo, amava anche i giorni di pioggia, tanto che aveva anche perso il conto di tutte le volte che si era ritrovata ammalata dopo aver passato ore sotto l'acqua che scendeva dal cielo. Eh sì, strana era esattamente l'aggettivo adatto a lei.
Improvvisamente però, fu costretta a distogliere lo sguardo dal soffitto incantato, a causa di una voce provenire proprio da pochi centimetri da lei, una voce femminile:

-Ciao! Disturbo? Posso sedermi qui?-

Una voce felice, raggiante, proprio come lo sguardo che incroció in quel momento la giovane Serpeverde. Scrutò attentamente il viso della dolce ragazza, che mostrava un sorriso a trentadue denti, ma che non aveva mai visto. Chissà perché, quella sera erano tutti felici.
Ma lei no. Quella serata si era rivelata proprio per quel che si aspettava: una serata solitaria, trascorsa a guardare i visi felici dei ragazzini intenti a ballare e a mettersi in mostra, cosa che Sophie non riusciva minimamente a sopportare.
Lei non amava il caos, non le piacevano le feste e non le piacevano neppure i modi in cui si comportavano i ragazzini delle altre Casate.
Era più forte di lei, non riusciva a sopportare tutto quel macello.
L'unica cosa con cui era riuscita a dimenticarsi di trovarsi a quella festa era stato il cielo così bello, che, purtroppo, dovette abbandonare.

*Ma che diavolo ci faccio qui?*

Non aveva idea del motivo per cui aveva deciso di partecipare a quell'evento... Forse era solo la troppa curiosità di vedere di cosa si potesse trattare, ma si accorse solo in quel momento che non era per niente il posto adatto a lei. Forse non in quel momento. Preferiva starsene nella sua adorata Sala Comune, tanto, senza dubbio, si sarebbe saputo immediatamente quale Casata avrebbe vinto la Coppa.
Volse nuovamente lo sguardo sulla ragazza in attesa di una risposta, cominciando poi ad aprire leggermente la bocca per parlare:



-Siedi pure.-



Sentenzió, senza mai lasciare spazio a un piccolo sorriso o ad un po' di gentilezza. La sua voce, come al solito, era fredda e pungente, soprattutto in quel momento.

-Tanto stavo giusto andando via.-



Era evidente che quella ragazza era in cerca di compagnia... Ma non era lei la compagnia giusta, non poteva esserlo.
Fece dunque peso sulle gambe per poi trovarsi in piedi, cercando sempre di tenere sollevato da terra il suo lungo vestito, che aveva il brutto vizio di infiltarsi tra i piedi e il pavimento mentre camminava.
Cominciò ad avanzare verso l'uscita, percorrendo proprio il sentiero che aveva percorso nel momento in cui era entrata.
In quel momento non fece altro che notare che il numero delle persone era praticamente triplicato, il che rendeva le cose ancora più difficili: cercò di farsi largo per poter passare e, quando finalmente riuscì ad attraversare il peggio, si guardó indietro mentre avanzava, finché non calpestó qualcosa che la fece quasi scivolare per terra, ma riuscì ad aggrapparsi alla prima cosa che trovó di fronte: la spalla di un ragazzo.

*Ma che...*

Alzò immediatamente lo sguardo, incrociandolo con quello del giovane in questione. Ci mancava solo quella: era uno dei Prefetti, che aveva già visto qualche volta in giro e, non solo gli aveva calpestato il piede, ma aveva anche rischiato di farlo cadere insieme a lei.
Per un attimo, solo un attimo, si sentì in imbarazzo. Fosse stata un'altra persona, sicuramente non avrebbe più smesso di chiedere scusa, ma, purtroppo o per fortuna, non era nella natura di Sophie. Non era considerata una persona maleducata, ma il suo orgoglio lo faceva pensare tanto.



-Non è raccomandabile stare immobile in mezzo ad una folla del genere, non trovi?-



Fu costretta a parlare con un tono di voce abbastanza alto, cercando anche di alzarsi sulle punte dei piedi per farsi sentire dal ragazzo.
Non esitava mai a mettere in mostra il suo caratteraccio, ma era una cosa che lei non poteva controllare.

 
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TessaVanVliet
view post Posted on 4/7/2013, 07:40




La sala si era affollata un bel po'. Ormai, tutto ciò che vedeva, girando la testa, era un mucchio di colori mischiati. Si pentì di non avere la sua borsa con lei, ritrarre quello spettacolo, con il cielo stellato che faceva da sfondo, l'avrebbe fatta sentire più che bene.
Alex si fece vivo, porgendole un boccale e facendo complimenti alla ragazza in tuta. Si, anche lei sarebbe stata li a ricordarle che scelta altruista che aveva fatto.
Una voce lontana, familiare urlò il suo nome. Si girò di scatto e vide Melody agitare la mano.

-Grazie Alex, emh.. mi allontano un secondo, vado da Melody!-
Disse, dando un lungo sorso al boccale, che scoprì, conteneva burrobirra. Sorrise ai tre, e si allontanò facendo uno slalom tra la folla.
Non sapeva come, ma arrivò al gruppetto sana e salva. Tirò un lungo sospiro.

-Certo che ce ne di gente qui eh?!-
Disse indicando la folla.
-Salve a tutte, mi dispiace non avervi salutato prima, ma qualcuno ha pensato bene di portarvi via...- Sguardo semi-torvo a Jess, la ragazza "in rosso".
-Allora! che facevate?- Disse, ora con uno sguardo inquisitorio. Non voleva di certo disturbare i loro pettegolezzi, erano pettegolezzi? Bhè, dal modo in cui avevano parlato prima che arrivasse lei, bassa voce, e tutte vicine, erano pettegolezzi o segreti. Le solite cose, insomma, di ogni gruppetto schiamazzante, a feste, incontri e così via.
SPOILER (click to view)
Oh, jess cara, non ti scuso! :u.u:
 
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view post Posted on 4/7/2013, 09:25
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Emily se ne stava seduta a gambe incrociate sul pavimento del dormitorio di Salazar, indecisa sul da farsi.
Ai piedi del proprio letto era stato sistemato l'abito che Jacob Rose aveva provveduto a farle avere: seta verde, lungo e senza spalline.
La rossa lo osservava con l'espressione di chi sta studiando un qualcosa di molto sgradevole e non perché l'idea di andare al ballo le dispiacesse, affatto, infondo, quella sera, tutto sarebbe stato filtrato attraverso una luce diversa e, in qualche modo, "migliore".
Sophie era scesa da un pezzo così anche Emily decise di alzarsi e, senza la minima cura, ripose il lungo abito nel proprio baule per indossarne un altro, diverso, più adatto a lei e, soprattutto, senza alcuna imposizione dai "piani alti".
Raccolse su di un lato i lunghi capelli mossi, lasciando la schiena scoperta e con un ultimo sguardo soddisfatto al proprio specchio, si decise ad abbandonare il dormitorio.

Alla sua entrata in Sala da Ballo, si aspettava luci soffuse, musica tranquilla, abiti lunghi e buone maniere e non ne rimase affatto delusa.
La Sala era addobbata in maniera impeccabile e le sue iridi argentee vagavano su persone conosciute e non, tutte vestite alla meglio.
Cercò con lo sguardo la compagna Serpeverde, certa che nessuno avrebbe potuto rallegrare in modo migliore la sua serata ma, nel momento in cui i suoi occhi si posarono su quella chioma bionda, Emily sbuffò impercettibilmente: era evidente che la concasata aveva già trovato la propria distrazione per quella sera.
La rossa si incamminò, con eleganza, tra i vari tavoli, spostando lo sguardo sui presenti.
Decise che la cosa migliore sarebbe stata prendere posto da qualche parte, infondo, persino in una serata come quella, la solitudine era meglio della compagnia di molte persone.
 
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Alex Bragon Whyger
view post Posted on 4/7/2013, 11:34




Alex cominciava ad essere infastidito da tutta quella folla scalmanata che riempiva la sala da ballo. Si guardò in giro notando che, mentre lui era intento a bere e a parlare, quasi tutti gli studenti si erano presentati al ballo in vari vestiti più o meno sfarzosi. Tessa gli disse che sarebbe tornata, prima di dirigersi verso il gruppetto da cui si erano allontanati poco prima. Le fece un cenno, salutandola con un sorriso. Smosse leggermente la sciarpa di seta che aveva attorno al collo, anche se era più appoggiata alle spalle che sistemata in una qualche maniera. C’era decisamente troppa gente e, sebbene la sala fosse immensa, l’aria cominciava a scaldarsi. Troppo frastuono, troppi schiamazzi. Era una cosa normale, era pur sempre la festa di fine anno. Per cercare sollievo guardò verso il soffitto, la luna si era spostata leggermente ma continuava ad emanare il bagliore di prima e le stelle le facevano degna compagnia.

*Se il cielo è così bello riprodotto su un soffitto, immagino fuori.. Qui ormai ho fatto la mia comparsa, ora posso anche andarmi a prendere dell’aria fresca. Tessa sembra in buona compagnia, al massimo le dirò che volevo farmi un giro. *

Pensò il ragazzo sbadigliando leggermente: sì, le feste non rientravano nelle sue preferenze su come passare il tempo. Sebbene fosse abituato ai party dei suoi genitori, non aveva mai visto una così grande accozzaglia di gente radunata in una sola sala, erano tutti così euforici.. Decisamente troppo e la musica non era di suo gradimento, troppo caotica o troppo romantica.

Vi auguro una buona continuazione ragazze, io continuerò la serata fuori, al fresco.

Disse facendo un piccolo gesto con la testa, come per imitare un inchino di congedo verso le due ragazze. Finì la sua bibita, appoggiando il bicchiere vuoto sul immenso tavolo centrale, quindi si diresse fuori dalla sala, verso il piccolo e tranquillo giardino fuori dal castello, facendo varie deviazioni per evitare le coppie o i gruppetti danzanti, portando con se qualche dolcetto per godersi meglio la calma che circondava il castello in quella mite giornata estiva.

Ot// Goodbye! =D
 
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view post Posted on 4/7/2013, 14:26
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"Ballo di fine anno... dubito che susciterà il mio interesse."

Quelle erano state le parole che Kevin aveva rivolto a Niahndra qualche giorno prima, in una delle poche occasioni in cui il ragazzo era riuscito a strapparle una conversazione in Sala Comune che andasse oltre il "Ciao... come va?". Eppure, nonostante tutto, proprio in quel momento il biondo si stava preparando per quello stramaledetto ballo. Decidere di andare era stata una sua scelta, dopotutto, nessuno lo aveva costretto; nemmeno Horus, che da quel pomeriggio era misteriosamente scomparso nel nulla, lasciandolo solo nel dormitorio (vista l'assenza prolungata di Paul). Kevin imprecò silenziosamente, mentre si abbottonava la camicia, maledicendo il maggior numero di parole con riferimenti egiziani che conosceva. Poi, calmandosi progressivamente e finendo di aggiustare la camicia bianca, si guardò nel complesso. I pantaloni e la cintura, entrambi neri, gli recavano un leggero fastidio, ma il ragazzo cercò di sopprimerlo assumendo strane posizioni con il corpo. Attese ancora qualche minuto, sperando nell'arrivo di Horus, ma realizzò ben presto che il compagno non sarebbe arrivato. Dunque, uscì dal dormitorio, attraversando la Sala Comune scarsamente affollata ed incamminandosi poi per i bui Sotterranei. Perché stava andando a quel ballo?

In poco tempo fu dentro la Sala da Ballo, elegantemente predisposta per la serata, con tanto di soffitto stellato e luna piena. Con un po' di angoscia e malinconia, Kevin rivolse un triste pensiero alle persone che qualche tempo prima erano morte nella battaglia che si era consumata nel castello. Ripensò agli auror che avevano sacrificato la loro vita per permettere a lui e agli altri di scappare. Poi, con un freddo ritorno alla realtà lucida, il Tassorosso scacciò via quei pensieri e si incamminò con passo lento nella sala già affollata. Quella moltitudine di persone gli recava un po' di fastidio, ed era anche per quello che era così restio nel partecipare a quell'evento. Tuttavia, ormai si trovava lì, tanto valeva fare qualcosa. E poi, alla fine, ci sarebbe stata la premiazione per la Coppa delle Case, e voleva sapere se Tassorosso, nonostante i punti da lui persi, era riuscita a vincere. Alzò lo sguardo sulla folla, mentre avanzava defilato verso un lato della sala, alla ricerca di un volto noto. Forse ne intercettò un paio, ma nulla che lo stimolasse ad iniziare una conversazione o qualcosa di simile. Certo, se solo fosse riuscito a scorgere la chioma rossa di Horus... o quella di Emily. Cercò di non pensare ulteriormente a quella ragazza (che tanto lo aveva agitato), avviandosi invece verso il tavolo delle vivande. Si chiese se Niahndra avesse deciso di partecipare, ma realizzò che in ogni caso sarebbe stato assai arduo individuarla in mezzo a tutte quelle persone, certamente più alte del suo metro e mezzo scarso. Ancora pensieroso, giunse al tavolo e afferrò uno dei tanti bicchieri. Lo riempì, senza nemmeno sapere con cosa, e si spostò nuovamente, allontanandosi dal grande tavolo. Sorseggiando il liquido che aveva nel bicchiere (che scoprì essere alcolico), restò leggermente in disparte ad osservare i presenti, facendo vagare il suo sguardo nuovamente alla ricerca di volti conosciuti. All'ultimo ballo al quale aveva partecipato, se non ci fosse stata Celeste, che aveva perlomeno cercato di rallegrare l'atmosfera, probabilmente Kevin sarebbe morto dalla noia. Quel momento sembrava fin troppo simile. Fece una smorfia. Non poteva andare avanti così.
 
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Serena Johnson
view post Posted on 4/7/2013, 15:17




Sorrideva radiosa alla ragazza seduta davanti a lei. Poi finalmente si sedette, dopo il suo consenso. Ma un attimo dopo la ragazza si alzò e se ne andò. Il sorriso della Corvetta si spense di botto e non riuscì a fare altro se non esclamare arrabbiata:
«Ehi!» ma la ragazza con il lungo vestito bianco era già lontana e non poteva averla sentita.
Rimase di stucco e avvilita allo stesso tempo.
*Ma cos'ho che non va?* Si chiese. Sconsolata, cominciò a cercare tra la folla qualche volto conosciuto. *Seh, hai voglia di cercare, ma non credo ne troverai!* Si morse il labbro inferiore. Era quello il suo pensiero più frequente. Non aveva amici. E la Serena entrata in Sala Grande tutta allegra si spense, facendo posto alla Serena triste. Quando finalmente notò una ragazzina dai tratti orientali poco più in là con un vestito rosa... *Sayuri!* Balzò in piedi riacquistando il sorriso e si diresse verso la cugina, che si trovava assieme ad un gruppo di ragazze. Si avvicinò da dietro e, raggiuntala, picchiettò leggermente due volte sulla sua spalla destra con l'indice. Sperava soltanto di non spaventarla!
Aveva forse trovato la compagnia di quella sera? Lo pensava anche poco prima, ma si era sbagliata, con suo grande rammarico. Nella sua testa ancora ruotava l'immagine di quella ragazza che svaniva tra la folla e da una parte se ne dava la colpa, dall'altra si chiedeva il perché di questo suo atteggiamento.

*Certa gente è proprio strana* Pensò. Ma ora c'era Sayuri davanti a lei, sua cugina! Certo, se Sayuri non si fosse girata ma, al contrario, avrebbe continuato a chiacchierare o, peggio ancora, se ne fosse andata senza notarla, Serena si sarebbe sentita davvero uno straccio o, addirittura, come una che indossava il Mantello dell'Invisibilità. No, non l'avrebbe permesso, già era troppa l'angoscia che l'attanagliava in quei giorni.
Post penoso. >.<
 
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75 replies since 2/7/2013, 17:41   2386 views
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