| ~Hope™ |
| | Calma, doveva imporre a se stessa di mantenere la calma necessaria a ragionare lucidamente. Era abbastanza evidente che ci fosse qualcosa di strano in tutto quel procedere spedito, un cavillo al quale non aveva prestato la massima attenzione e che ora aleggiava come un macigno sulla sua testa. I babbani continuavano a passarle affianco ignari di quel che stava accadendo, ignari del fatto che, attraverso gli occhiali scuri, la ragazza li scrutasse uno ad uno con estrema attenzione come a voler valutare di volta in volta le loro reali intenzioni. I negozi continuavano a susseguirsi alla sua destra, insegne illuminate, colori sgargianti, perfino un bar chiassoso nella vetrina del quale Hope ebbe modo di osservare la sua immagine riflessa. Eppure non aveva mutato in alcun modo la sua andatura, continuava a camminare decisa si, ma senza fretta alcuna, in modo che, se qualcuno avesse deciso di seguirla, in alcun modo avrebbe potuto cogliere il cambiamento avvenuto da qualche istante a quella parte. Si era comportata da perfetta irresponsabile, aveva sottovalutato decisamente la situazione ed ora doveva porre rimedio, tentando di dare il tutto per tutto per non rovinare gli sforzi fatti fino a quel momento. Finalmente le sue iridi verdi scorsero una viuzza laterale, troppo stretta per essere attraversata da un’automobile, e abbastanza grande per lasciare libero passaggio alle persone. Ecco, era quello il posto adatto per osservare senza essere osservati, ma avrebbe dovuto escogitare un piano che le permettesse di farlo celando in modo uniforme la sua immagine. Incantesimi su incantesimi, formule su formule iniziarono a balenargli nella mente, ma solo una, chiara e limpida, attirò la sua attenzione. Il Seoccùlto, incantesimo di disillusione, semplice, che più e più volte aveva avuto modo di studiare, poiché facente parte del programma di Difesa contro le Arti Oscure del terzo anno; ricordava chiaramente i movimenti che numerose volte si era trovata a spiegare con chiarezza e precisione ai suoi studenti e quello era il momento adatto per testarlo su se stessa, e sperare nella sua massima efficacia. Prima ancora di girare l’angolo Hope infilò la mano, senza fare movimenti bruschi che potessero richiamare l’attenzione, sotto la camicia, li dove aveva riposto la bacchetta magica, e dopo aver afferrato il manico delicatamente, quando fu realmente sicura di aver raggiunto la viuzza e che essa fosse libera e nascosta ad occhi indiscreti la tirò fuori. Fece quattro passi in avanti, osservò prima il palazzo alla sua destra, poi quello alla sua sinistra, rapidamente, per poi compiere un giro di centoottanta gradi su se stessa, fino a rincontrare con lo sguardo la via principale che aveva percorso qualche istante prima. Puntò quindi la bacchetta contro se stessa, senza sfiorare in alcun modo le vesti e mentalmente pronunciò con chiarezza e particolare riguardo agli accenti, la formula che ormai da qualche istante riecheggiava nella sua mente.
*Séoccùlto*
Se il suo piano avesse funzionato, nessuno più, babbani e maghi, avrebbe avuto modo di notare la sua presenza se non fosse stata lei stessa a voler richiamare la loro attenzione. Sapeva di aver commesso non pochi errori fino a quel momento ma la voglia di porvi rimedio, la decisione con la quale aveva messo in piedi quel piccolo piano, semplice ma ingegnoso per certi versi, il desiderio di riuscire, erano massimi nella donna. Non le restava che sperare di aver fatto tutto nel migliore dei modi e che il fato sorridesse alle sue scelte.
Mi spiace Master ma lei è imperdonabile >.> Naturalmente l'incantesimo è non verbale
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