| Ah, questo è tutto da verificare, vero è che se giochi come fischi... Occhio alla testa! E detto ciò si lasciò scappare una piccola risatina, come dimenticare la botta che aveva preso contro il muro? Neanche fosse stata la più brutta e racchia del castello! Perchè in effetti Celeste non era male, anche se lei non lo avrebbe mai ammesso, era proprio carina; lei non si vedeva bella, si sentiva normale, anche se quell'aggettivo non le calzava per nulla, la normalità non sapeva nemmeno da che parte stesse di casa. La sua vita poteva considerarsi interamente fuori dalle righe: adorava sport babbani maschili, non aveva mai toccato una bambola o un nastrino rosa e faceva sempre amicizia con i maschi piuttosto che con le femmine. Una femmina al contrario, così la chiamava sempre sua nonna. Ma che poteva farci? Le ragazze ai suoi occhi erano stupide, sempre lì a guardarsi allo specchio per vedere se il trucco era perfetto, o a sproloquiare sulle mise delle altre donne in circolazione... Per non parlare di quando spettegolavano, quello proprio non poteva sopportarlo, e così Celeste stava dall'altra parte, giocava a calcio, si rotolava nel fango e si uccideva dalle risate; molto più semplice e divertente a suo avviso. E poi... WIll la sorprese: una parte di lei aveva pensato che lui potesse vedere come esagerata la sua scenetta demenziale, ed invece... Le resse il gioco ritorcendoglielo contro. Scoppiò a ridere, la battuta sul circolo delle nanette era veramente spassosa... Le piaceva proprio un bel pò. E più lui si rivelava, più lei ne rimaneva affascinata. Ei, mica tutti sono stati ingozzati di cresci-cresci come te sai! E poi non lo direi troppo forte, se ti sentissero sarebbero in grado di correrti dietro per tutto il castello... E poi si sa, l'unione fa la forza! Gli disse mentre rideva, e qualche lacrima le cadeva sulla maglietta dal troppo riso: le facevano male gli addominali ormai, e la sua faccia doveva aver subito una paralisi perchè non faceva altro che sorridere a quel fantastico Grifondoro. *Potrei quasi candidarmi per una pubblicità dentistica! Bianchi sono bianchi!* Non te l'hanno mai insegnato che nella botte piccola c'è il vino buono? Gli disse semi-seria facendo vagare il suo indice davanti al suo naso. Ovviamente scherzava, ed era certa che lui avrebbe compreso appieno lo spirito di quella battuta! Comunque va bene, sposterò il mio appuntamento col circolo. Facciamo alle 10 fuori dalla sala grande? O forse hai paura di essere visto da qualche tua spasimante? Fissò lo sguardo su di lui, con finta preoccupazione sul volto mentre cercava una conferma sul fatto che fosse libero come l'aria in fatto di legami. Cosa avrebbe fatto se così non fosse stato? Semplice. Avrebbe atteso la fine dell'anno, sarebbe tornata a casa e ci avrebbe dato dentro con lo sport... Non l'avrebbe dimenticato, ma almeno avrebbe evitato di pensarci.
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