Patrick era consapevole del fatto che ancora non poteva permettersi di abbassare la guardia. Benché fino a quel momento il duello sembrava volgersi a suo favore, nulla era ancora certo e sicuramente Robert era un avversario degno di non essere sottovalutato. Osservò l’uomo mentre lentamente si ergeva sulle sue gambe, riprendendo padronanza del suo corpo, fino a quel momento preso incessantemente di mira dagli incanti precisi di Patrick. Eppure quell’incessante formicolio alla spalla sinistra sembra volersi impossessare della sua mente, distogliendo la sua attenzione dal duello; l’avversario era riuscito in qualche modo a colpirlo nonostante tutto, nonostante gli occhi fossero ancora sotto l’effetto del Conjuntivitis. Digrignò i denti infastidito più da quel pensiero che dal dolore stesso, ma senza perdere di vista i movimenti di Robert si preparò alla mossa successiva. Ardeva del desiderio di vincere quello contro, di mostrare agli altri e a se stesso il suo valore e nulla, neanche quel giovane ed inesperto Ministeriale, avrebbe potuto affermare il contrario. Sollevò il bracciò destro puntando nuovamente la bacchetta contro l’uomo, contro il centro del suo petto; sapeva bene che quel turno era di Robert e non appena lui si fosse mosso Patrick lo avrebbe seguito mettendo in atto la sua prossima tattiva. Pochi istanti, forse qualche secondo e Robert casto il suo incanto, mentre nel medesimo istante Patrick eseguì un movimento ampio partendo dalla spalla sinistra. Doveva cancellare il dolore, annullarlo almeno per qualche istante, il tempo necessario a castare il suo incanto.
IMM-pedimen
Distese il braccio fino a puntare nuovamente la bacchetta contro Robert.
tAA
Urlò a gran voce.
Quanto sentimento, quanto impeto vi era nei due contendenti ala vittoria. L’arbitro scrutò con attenzione le loro espressioni, i muscoli contratti del viso, l’ardore riposto in ogni gesto di preparazione ala mossa successiva. Nuovamente due lampi di luce tagliarono l’aria; il primo, quello partito dalla bacchetta di Robert, sospinto dalla volontà di non cedere, di dimostrare che nulla era ancora finito, raggiunse le gambe di Patrick che lentamente divennero come gelatina sotto il peso del resto del corpo (- 10 PS). Ma di fatto ciò non ostacolò la mossa di Patrick, che favorito della vista, riuscì comunque a castare il suo incanto nel momento stesso in cui Robert si preparava a castare il suo. L’impedimenta raggiunse la gamba destra di Robert (-8 PS) rallentando ora i suoi movimenti.
Il turno va a Patrick
Patrick Jugovic
(Le tue gambe sono ora come gelatina e non riescono a reggere il peso del tuo corpo. Questo naturalmente non ti permette di spostarti. La spalla sinistra duele ancora)
SALUTE: 135/150
MANA: 130
DIFESA: 130
Robert Yoke
(La vista è tornata normale, ma sei comunque impossibilitato nel muoverti perchè+ la gamba è stata colpito dall'incanto del tuo avversario)
SALUTE:116/160
CORPO:110
MANA:110
.
"Maledizione!” pensò tra se Patrick adagiando la mano sinistra sulla pedana utilizzata per il combattimento. Nonostante fosse stato attento a non sottovalutare Robert era stato colpito da incantesimo banale e semplice che ora lo costringeva a restare fermo rallentando l’esecuzione dei movimenti. Si sentiva in trappola da un certo punto di vista, poiché in alcun modo avrebbe potuto muoversi da li, preda ora delle mosse di Robert. Una scintilla attraverso le sue iridi chiare e lo sguardo rimase comunque fisso sull’uomo che ormai sembrava aver riacquistato definitivamente la vista, ma in particolare sulla bacchetta che ancora stringeva nella mano destra. La prossima mosse sarebbe toccata a lui e ora conosceva anche quello che sarebbe stato il suo obiettivo. Con rabbia e determinazione piegò il braccio destro verso la spalla come a voler caricare un colpo.
EX
Tuonò con determinazione e sicurezza. Distese quindi con foga il braccio fino a puntare la bacchetta contro Robert ed in particolare contro la mano destra che reggeva la bacchetta.
PELLIARMUS!
