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Un assordante fischio nell’orecchio dovuto all’esplosione aveva fatto capire al docente era riuscito nel castare quel infausto quanto distruttivo incanto,che per fortuna ebbe l'effetto desiderato ma sfortuna allo stesso tempo lo aveva colpito ad una spalla nel delirio generale che si venne a creare.
Il colpo era stato forte infatti lo aveva quasi fatto girare a sinistra,si,nella sfortuna era stato fortunato almeno era stato colpito nella spalla che non usava per castare gli incantesimi.
Adesso un nube di detriti e polveri aleggiava per la sala non dando completa visione al docente del suo avversario,quindi non poteva sapere cosa stesse facendo e magari stava per attaccarlo e lui aveva tre possibilità.
Prima:poteva usare un exspelliarmus ma questo incantesimo poteva non funzionare a dovere per due motivi,avrebbe potuto fallire dato che la visuale era corrotta,o poi poteva non agire in tempo e comunque essere soggetto all’attacco del suo avversario.Quindi non era saggio procedere per quella strada.
Seconda:Avrebbe potuto usare un impedimenta ma anche lì il fattore celerità rimaneva importante e poteva segnare la linea fra il successo ed un bernoccolo in testa,quindi anche questa sembrava un via non saggia da percorrere.
Terza ed ultima opzione:usare un protego che lo avrebbe protetto da qualunque,o quasi,attacco,certo il fattore velocità giocava ancora un ruolo importante ma quanto meno avrebbe fatto qualcosa che implicava bloccare l’incanto più che il mago,il che avrebbe potuto essere una scelta migliore rispetto alle altre in quanto non avrebbe dovuto essere troppo veloce come nei due incanti precedenti.
Per cui alzò la bacchetta davanti a se,attese pochi secondi,all’incirca due e poi.Si concentrò su se stesso,libero la mente,esisteva il suo corpo solamente ovvero ciò che avrebbe dovuto proteggere da qualsivoglia attacco.Disegnò nell’aria un cerchio in senso orario,ampio quai da spalla a spalla come se il docente volesse proteggere un’aria più grande di quella che proteggeva il suo corpo o forse perché la volontà di proteggersi era così tanta che non voleva lasciare spazio a errori e pronunciò.
Protego
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