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| La reazione che Sirius ottenne di rimando alla sua provocazione non fu niente che egli non si aspettasse. Lo aveva compreso, intuito. Erano bastate poche battute iniziali per ghermire la natura e l'indole del ragazzo, farla propria e assecondare il volere di una sorte la sorte aveva tramato affinché quel giorno serpente e leone fossero l'uno di fronte all'altro come in procinto di darsi battaglia. Era diventare osservare come ciascuno facesse la sua mosse, esattamente come nell'alto di voler nuocere verbalmente ciascuno loro lanciava sprazzi di pensieri avvelenati molti dei quali occultati e opportunamente tenuti per sé negli oscuri anfratti della mente. E a giusta ragione. I ruoli dopotutto andavano sempre rispettati e sopratutto conservati. Lui era un Grifondoro, un caposcuola investito affinché le regole fossero sempre rispettate e il fanciullo un primino che avrebbe pagato per la trasgressione e fine della storia. In un slancio di entusiasmo ben occultato Sirius aveva sollevato il braccio consapevole che di lí a poco gli sarebbe stato afferrato. Così sagace e sicuro di sé il serpente verde argento non avrebbe mai dato modo di parlar di sé come fosse codardo fuggito nella tana al primo segno di pericolo e quando l'altrui prese divenne una reale e solida realtá quasi egli non poté trattenersi dal sorridere. Fierezza e nobiltà del leone, astuzia e istinto di autoconservazione tipico del serpente: c'era tanto del grifondoro quanto del Serpeverde nel giovane fanciullo albino e questo era sorprendente tanto che il giovane caposcuola quasi speró il cappello avesse commesso quell'errore, lo stesso che da giovane aveva spinto lui a credere di essere finito nella casa sbagliata. A tratti così simili e poi così profondamente diversi, avrebbero potuto essere perfino amici peccato che porgesse a lui la falsa impressione di detestar ogni figlio di Salazar avvalorando antichi stereotipi nati ai tempi dei loro fondatori. - Perfetto - Esordi annuendo alle parole del serpeverde. - C'è potere nella conoscenza e sono curioso di vedere quanta ne ricaverai dalla tua prima esperienza di smaterializzazione. Tieniti pronto, stiamo per andare - Con la mente ricercando la destinazione il giovane Grifondoro aveva ruotato sul posto facendosi inghiottire da quello stretto tubo di gomma che avrebbe condotto lui e il suo accompagnatore a casa. Solo un respiro mozzato nella gola nello stesso momento in cui veniva alla luce e entrambi si ritrovarono stretti e compressi come viaggiassero nei fili di un stretto tubo dell'acqua corrente. Cosa fossero fisicamente in quel frangente era faccenda ardua a dirsi ma Sirius era talmente avvezzo alla sensazione che gli provocava da non prestar più la minima attenzione alla faccenda. Ma cosa ne pensava il suo accompagnatore? Era questo il vero punto di tutta quella situazione. La prima smaterializzazione era traumatica per tutti, inutile dire il contrario e in effetti come sopportare una compressione che pareva toglierti l'aria dai polmoni e contorcerti le interiora? Molti vomitavano la prima volta, reggendo a stento quella forma di magia che per forza di cose era stata destinata solo agli adulti. E lui era curioso, curioso a morte di vedere cosa sarebbe successo quando avessero fatto ritorno alla loro realtà mettendo piede davanti al cancello di hogwarts. * pop * Era trascorso il tempo di un battito di ciglia e entrambi erano comparsi in piedi di fronte alla cancellata della scuola. - Ed eccoci qui. Stai bene? - C'era ancora la superiorità e la sagacia nella sua voce? Si sentiva ancora astuto e superbo quanto il serpente che aveva quale stendardo della sua divisa?
Come vedi ho aperto qui la discussione ma ricordati che siamo ancora entro i confini di Hogwarts.
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