Una faccenda tra capiscuola

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view post Posted on 18/5/2014, 19:44
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La reazione che Sirius ottenne di rimando alla sua provocazione non fu niente che egli non si aspettasse. Lo aveva compreso, intuito. Erano bastate poche battute iniziali per ghermire la natura e l'indole del ragazzo, farla propria e assecondare il volere di una sorte la sorte aveva tramato affinché quel giorno serpente e leone fossero l'uno di fronte all'altro come in procinto di darsi battaglia. Era diventare osservare come ciascuno facesse la sua mosse, esattamente come nell'alto di voler nuocere verbalmente ciascuno loro lanciava sprazzi di pensieri avvelenati molti dei quali occultati e opportunamente tenuti per sé negli oscuri anfratti della mente. E a giusta ragione. I ruoli dopotutto andavano sempre rispettati e sopratutto conservati. Lui era un Grifondoro, un caposcuola investito affinché le regole fossero sempre rispettate e il fanciullo un primino che avrebbe pagato per la trasgressione e fine della storia. In un slancio di entusiasmo ben occultato Sirius aveva sollevato il braccio consapevole che di lí a poco gli sarebbe stato afferrato. Così sagace e sicuro di sé il serpente verde argento non avrebbe mai dato modo di parlar di sé come fosse codardo fuggito nella tana al primo segno di pericolo e quando l'altrui prese divenne una reale e solida realtá quasi egli non poté trattenersi dal sorridere. Fierezza e nobiltà del leone, astuzia e istinto di autoconservazione tipico del serpente: c'era tanto del grifondoro quanto del Serpeverde nel giovane fanciullo albino e questo era sorprendente tanto che il giovane caposcuola quasi speró il cappello avesse commesso quell'errore, lo stesso che da giovane aveva spinto lui a credere di essere finito nella casa sbagliata. A tratti così simili e poi così profondamente diversi, avrebbero potuto essere perfino amici peccato che porgesse a lui la falsa impressione di detestar ogni figlio di Salazar avvalorando antichi stereotipi nati ai tempi dei loro fondatori.
- Perfetto -
Esordi annuendo alle parole del serpeverde.
- C'è potere nella conoscenza e sono curioso di vedere quanta ne ricaverai dalla tua prima esperienza di smaterializzazione. Tieniti pronto, stiamo per andare -
Con la mente ricercando la destinazione il giovane Grifondoro aveva ruotato sul posto facendosi inghiottire da quello stretto tubo di gomma che avrebbe condotto lui e il suo accompagnatore a casa. Solo un respiro mozzato nella gola nello stesso momento in cui veniva alla luce e entrambi si ritrovarono stretti e compressi come viaggiassero nei fili di un stretto tubo dell'acqua corrente. Cosa fossero fisicamente in quel frangente era faccenda ardua a dirsi ma Sirius era talmente avvezzo alla sensazione che gli provocava da non prestar più la minima attenzione alla faccenda. Ma cosa ne pensava il suo accompagnatore? Era questo il vero punto di tutta quella situazione. La prima smaterializzazione era traumatica per tutti, inutile dire il contrario e in effetti come sopportare una compressione che pareva toglierti l'aria dai polmoni e contorcerti le interiora? Molti vomitavano la prima volta, reggendo a stento quella forma di magia che per forza di cose era stata destinata solo agli adulti. E lui era curioso, curioso a morte di vedere cosa sarebbe successo quando avessero fatto ritorno alla loro realtà mettendo piede davanti al cancello di hogwarts.
* pop *
Era trascorso il tempo di un battito di ciglia e entrambi erano comparsi in piedi di fronte alla cancellata della scuola.
- Ed eccoci qui. Stai bene? -
C'era ancora la superiorità e la sagacia nella sua voce? Si sentiva ancora astuto e superbo quanto il serpente che aveva quale stendardo della sua divisa?


Come vedi ho aperto qui la discussione ma ricordati che siamo ancora entro i confini di Hogwarts.
 
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Gothique
view post Posted on 8/6/2014, 13:14




E dopo altre chiacchiere, finalmente il caposcuola si decise a partire.
Non fu niente di piacevole.
Neanche divertente.
Tutto iniziò a roteare vertiginosamente. Non aveva più modo di orientarsi, ed instintivamente, si strinse al braccio di Sirius con entrambe le mani, timorosa di perder la presa. Gli occhi della serpina furono serrati così come i denti, mentre una nausea come mai prima d'ora si impossessava del suo stomaco.
Non sapeva più che ore fossero, da quanto tempo erano in viaggio o quanto ci sarebbe voluto; unica cosa che desiderava disperatamente era toccare nuovamente il terreno con i piedi.

Quando il suo desiderio fu esaudito, le unghie di entrambe le sue mani erano quasi conficcate nel tessuto che copriva il braccio del capocasata grifondoro.
Gli occhi eran ancor chiusi mentre continuava a stringersi a lui, ma poi?
Li aprì e sapeva cosa stesse per arrivare : si piegò in due quasi con violenza, ancora aggrappata a lui, il volto in direzione dei piedi del ragazzo mentre un sano conato di vomito risaliva dallo stomaco per riversarsi fuori e liberarla dai dolori e dalle pene che quel viaggetto le aveva procurato.
 
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view post Posted on 28/6/2014, 12:29
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Fu un senso di colpa improvviso, il rammarico di aver agito in maniera troppo impulsiva, quello che all'improvviso riempí il cuore di Sirius. Di fronte ai dolori evidenti, alle pene provocate intenzionalmente, tutti i suoi intenti di punizione per un momento svanivano in una nuvola di fumo. Aveva forse sbagliato ad agire in quel modo? Sapeva che il giovane serpeverde doveva pagare la violazione del regolamento ma era forse davvero il caso che la pagasse con la smaterializzazione? Questi pensieri gli stavano riempiendo la testa quasi a dargli il tormento mentre il giovane primino si tormentava in preda ai conati di vomito. La presa al suo braccio era venuta meno e gli effetti della smateriallizzazione si eran presentati esattamente come aveva immaginato. La prima volta era pur sempre la prima e sarebbe stato un evento raro se il giovane non avesse accusato alcun effetto collaterale. Sirius rimaneva immobile guardando la scena.
Era un Grifondoro, un giovane votato alla causa e alla protezione del bene superiore. Non credeva che togliere punti fosse la punizione esatta, i metodi della scuola erano spesso troppo poco incisivi e visti i risultati che avevamo comportato (il numero crescente di persone votate all'oscuro signore) qualcosa andava fatto per estirpare il male sul nascere.
- Stai bene? -
disse senza pensarci due volte. Si rendeva conto di quanto la domanda fosse stupida eppure non l'aveva evitata.
- É normale la prima volta, ricordo ancora la mia -
E come dimenticarla. Era avvenuta alla sua prima missione per conto dell'ES in compagnia di Thresy.
- C'è sempre una conseguenza dietro ogni nostra scelta, ricordalo sempre. Il confine che divide il male dal bene é così sottile che é più facile smarrirsi di quanto credi. Eppure ciò che conta e sapere ritrovare la strada. E spero tu l'abbia capito. Ti ho portato ad Hogwarts in questo modo affinché te ne rendessi conto -
- Ho ponderato le circostanze e ho deciso che Non ti punirò. Non intendo più farlo. Io ritengo il debito pagato e per me puoi tornare al tuo dormitorio -
Poteva sembrare il gioco assurdo di un sadico, una presa per i fondelli ma non era quello il caso.
- Non contatterò il tuo caposcuola e non ti farò rapporto. Non ne vedo più il motivo. Hogsmeade é solo il ricordo di una giornata al suo finire. Che cosa ne dici? -

[Ti chiedo scusa per tutto il tempo che hai dovuto attendere. La sessione estiva é la maledizione di ogni studente. Spero tu capisca. Arrivati a questo punto puoi considerarti anche congedato. Sirius non ha mai avuto intenzione di punirti almeno non secondo gli schemi previsti dal regolamento. Per quanto gli riguarda puoi tornare al castello senza ripercussioni o proseguire come desideri.
 
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Gothique
view post Posted on 12/7/2014, 08:35




Le mani premevan sulle ginocchia come a sostenere il fragile corpicino sconquassato dai conati..
La mano destra andò ai capelli per portarli indietro, sentendo la voce del grifondoro chiedergli come stesse.
Sorprendentemente non vi lesse alcun sarcasmo.
Quando fu certa di essersi svuotata del tutto, portò la stessa mano alla tasca dei pantaloni, afferrando un tovagliolo di seta con le iniziali CL e con esso vi si pulì la bocca, mentre si rimetteva dritta e osservava Sirius parlare, rimanendo in silenzio.
Inutile dire quanto fu sorpresa nell'apprendere che il Caposcuola non voleva punirla, e quell'aria difensiva che aveva assunto da Safara' parve scivolar via in men che non si dica.
Lo guardò incredula.



«G-grazie... »


Balbettò appena, per poi annuire e correre via in direzione del castello; ringraziando con il pensiero quella buona stella che lo aveva protetto. O meglio, la sua antenata Veela, di cui aveva lo stesso sangue.
 
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3 replies since 18/5/2014, 19:44   145 views
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