Clap along if you feel like AWARDS are the truth, TAGLIATELE LA TESTAAAA

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view post Posted on 28/5/2014, 13:36
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Dipendente Ministeriale
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Che giorno era? Mercoledì? O il martedì del martedì?
Siccome doveva iniziare a finirla di iniziare cose già finite, come le ventordicimila role che attendevano da lei una risposta, eccola postare nuovamente, prontamente ed energicamente - come chi si è alzato alle 12.17, sbraitando contro il mondo perché: “me dovete lascia perde a prima mattina!”, “Ma è mezzogiorno, la vuoi la pasta?”, “Sparisci! Il mio Regno per un caffè? Dov’è Clooney quando serve?” - in risposta a quel matto di covi. Ma siccome il tempo ci sfugge di mano come una saponetta e poi è pericoloso recuperarlo, andiamo avanti, tessendo le lodi della nostra eroina (eroina in tutti i sensi.
Che strana robbba girava lì,
a Briarclì?

E dov’era Kit Walker?
La sua CAMPAGNA (ricca di fiorellini, certo, ma anche d’insalata, pummarole, peperoni&peperonata) aveva avuto successo. E meno male, visto che s’era indebitata a vita con Septa Arwen.
NON PUO’ ESSERE! MA SE FOSSE, ALLORA SAREBBE!
Esclamò la giovinobildonna, estasiata, portandosi le mani al petto alla Joffrey che ha appena vinto un concorso di bellezza.

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Ferma in quella posizione, mentre il suo Re s’avvicinava con molle e suadente fare, penzolando le braccia scasciate ad ogni movimento, la nostra Lady Tyrell ebbe un qualche ripensamento. Roba di un secondo ed il Fato volle che cambiasse idea. Sarà stato il fatto che le stesse quasi cecando un occhio tirandole una ciocca di capelli od il fatto che aveva iniziato a parlare da solo, svoltando il capo in corsia destra et sinistra, ma era già cotta a puntino – ora bastava sperare che quelle lucertole firmate Targaryen non ne avessero avvertito l’odore. Cheppoi, dopo il marito Fiorellino che se l’intendeva con suo fratello Fiorillino pure lui e l’altro, Hannibal Lecter dei poveri pure se c’aveva i sordi, un Re scemo era la gioia migliore che potesse capitarle. Viva il Re Folle! Bruciamo Roma!
Promettendole di non trasformarla in una lampadina, dubbio più che naturale visto che lui era un Lampione – che poi che c’aveva contro le lampadine? Erano così bene e lucenti, chiazze di luce che spazzavano via la buità del buio – ed atteggiandosi un po’ alla Jack Sparrow con tanto di Enzo Moccia bonus, lo Re l’aveva conquistata, risalendo al cuore di ghiaccio della fanciulla che, vittima solerte, s’impegnava ad avanzare comunque in sua direzione.
Eppur si muove! Nonostante non volesse cedere: il pezzo di ghiaccio appioppatole da Derek Hide, l’attendeva al Lago; attendeva il suo ritorno. Avrebbero dato vita a tanti cubetti di ghiaccio e gli Estranei di todo lo Mundo avrebbero fatto la fila per visionare il miracolo di quella nascita!

Oh chi vincerà tra unione e separazione? Sognar di sognare! Imbre iuvante, infandum rex iubes rinovare dolorem!
Che tradotto poteva essere: “uè Re, perché m’ha fa’ patì?”
Che tradotto in burinese ciociaro, poteva essere: “Aò ne Re! Perché me devi fa soffrì?”
Ma lei era una Lady e doveva ascoltare il volere della Famiglia. Doveva sposare lo Re e non importava se questi poi avrebbe preso il suo cuore, sbattendolo a terra come un bicchiere che cade in frantumi per poi riprenderlo e, in accordo con quegli idioti “Non siamo della generazzzione Tumblrh!111!”, avesse chiesto: “Beh, è tornato come prima? No? Ora hai capito?”.
Ecco ordunque che mossa dalla casualità della rettitudine che riveste e ricontempla il massimo dei misteri, Emily Elsa Margaery Tyrell (me so persa qualcosa pella strada) cadde come neve che si scioglie al sole (cit.) tra le braccia del suo aRmato che prendendola per i capelli come solo un delicato bruto delle cavwerne poteva fare, la trascinò sul palco per il ritiro dei premi.
Fu allora che resuscitata dai sogni in cui stava sognando di Lei ed il suo Re in galoppo a Kyriakos, supremo unicorno alato, si rese conto che le due giovani presentatrici, chi suora chi nonmivadiandarearitrovareincosasiètrasformataArya, continuavano a chiamarli traditori. Che Lady Arya si rifacesse a qualcosa avvenuto tempo addietro nella loro Sala Comune?
Mia Lady, chiedo venia se ho turbato il suo animo. Il vecchio passato non macina piu', ma insegna a tutti come macinare ancora. La sua vita si trasforma in ricordo creativo, primo motore della futura attivita'. Quindi, le dico addio, confinandola nell’eterno riposo della Friendzone. Così parlai, amen.
Il cuore le doleva, ma doveva fare ciò che doveva andar fatto e nel suo futuro di iettatrice se-mi-sposi-ti-crepo Regina non poteva esserci spazio per lei.
E poi mie Lady non potete continuare ad accusarci di tradimento! Io n’ho fatto gniente! E voi volete soltanto ostacolare il nostro ammore! Capuleti e Montecchi, ecco cosa siete!
Detto ciò si prese le sue targhette (con tanto di linguaccia al suo Re “tanto ne ho vinte più di te”) e saltando in braccio al suo destriero amato, si avviarono verso l’orizzonte. Non v’era Kyriakos ad aspettarli ma le due viverne platinate andavano comunque bene e lei sarebbe divenuta presto Regina!
E mentre il riverbero dei pensieri risalenti dalla spuma del mare biancheggiavano puliti del futuro splendore, ecco che accadde qualcosa di particolarmente particolare: IL RE AVEVA PARTORITO! Sotto al suo negro mantello, facendosi spazio con un violino-spada, venne fuori una piccola bambina.
La nostra Lady Tyrell cercò lo sguardo di Nonna Olenna per cercare spiegazioni: non era così che avveniva lo miracolo della nascita! O sì?
Una femmina! Giù dalla rupe!
Ma la bambina era bellissima e lei l’avrebbe amata come fosse stata suo figlio, mettendo su la Lady Oscar di Hogwarts. Il tempo di deliziarsi della sua criatura che questa era già scappata, alleandosi con l’allegra brigata gialla per combattere i mulini a vento. E mentre Lord Star(K) era impegnato a trattare per una partita di droga, forse per rendere la loro luna di miele più mejo spettacolare, e mentre i suoi occhi cercavano la figliuol prodiga, qualcuno era entrata nella Sala, giurandole la sua fedeltà.
Uè uè mio Rè! Un nuovo alleato!
E c’aveva pure gli elefanti dalla sua! 37 per la precisione, come quelli che lasciarono Carthago Nova nella primavera del 218 a.C. . Erano gli stessi?
Convincerò lo Re mio a prenderti nella nostra guardi reale. Lei co’ tutti gli elefanti ma non co’ le loro caccole giganti perché si sa, un amore finisce quando si dedica più tempo alle caccole che alle coccole.
Ma il loro amore sarebbe stato eterno (o almeno sarebbe durato fino a quando il Re non c’avrebbe rimesso le penne), erano due metà della stessa metà, praticamente due quarti.


 
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Arya Von Eis
view post Posted on 28/5/2014, 15:56




E come diceva qualcuno “The Show Must Go On” gli Awards dovevano continuare, pure se la presentatrice non c’aveva assolutamente voglia di postare.
Bene...ora c’era un grave, gravissimo problema da risolvere, trovar l’ispirazione per scrivere qualcosa di abbastanza folle che fosse in perfetto stile Awards, si guardò intorno
*Ma che...?* la sua collega aveva nuovamente cambiato veste *Ma serio?* se continuava così, prima della fine, avrebbe avuto una seria crisi d’identità al posto suo, già non sapeva più cosa scriveva Arya e cosa la sua burattinaia, se in più si ritrovava a parlare ogni volta con una persona (Persona? Entità? Cosa? Vabbè quel che è) diversa la frittata era fratta *Honolulu Reparto psichiatrico del San Mungo arrivo* ma quello era solo uno dei tragici effetti collaterali di quell’evento e sinceramente non era nemmeno così desiderosa di scoprire gli altri.
Fortunatamente (fortunatamente un paio di balle) i due sciagurati raggiunsero il palco senza procrastinare troppo
*Avanti un altro* non avevano mica tempo da perdere, il sacchetto delle targhette era ancora pieno, non se ne vedeva la fine, iniziò a tirarne fuori altre, mentre il Re del Nord agguantava ciò che gli spettava.
L’alleanza e la tregua col suo regno erano cessate, non avrebbe risposto alle provocazioni, la guerra era l’unica soluzione, che si godesse quel momento di quiete prima della tempesta, presto, molto preso si sarebbero incontrati sul campo di battaglia.

Volevo precisare a Miss Rose che Arya non è trasformista come Zoey, dunque non si scervelli più di tanto a cercare in cosa s’è trasformata, vedo già il fumo uscirle dalle orecchie e i criceti far le valige. Ah...se ne sono già andati? Davvero? La cartolina? No, non mi ricordo di aver ricevuto una cartolina. Ieri? Ma siete sicuri? Ah già giusto. Okey, ritiro, non sono i criceti a far le valige, ma gli elfi domestici dei criceti, i criceti sono già belli che spaparanzati in spiaggia.

E dopo questa digressione riprendiamo da dove c’eravamo lasciati...ma devo proprio? Cioè, devo seriamente rispondere alle deliranti parole di Miss Rose? No? Posso fare a meno? Già è vero, si può far tutto. Dunque, sorvolando su ciò che la rossa asseriva...No, non sorvoliamo una beata mazza. Ho detto sorvoliamo. E se non volessi sorvolare? Arya piantala (possibilmente non piantare una rosa grazie) finiscila, ho detto che si sorvola. E io ho detto di no. E va bene, va bene, fai quel cavolo che ti pare e rispondi.


-Me ne frega un cavolo del vostro futuro matrimonio, sposatevi, procreate, crepate abbracciati, fate quel che vi pare, Miss Rose, ciò che accadde tempo fa non c’entra na mazza con la mia convinzione che voi siate dei traditori, eravate miei alleati e ora mi voltate le spalle, questo è il punto, vi avrei dato tutto, pure la mia benedizione e invece avete voluto ricorrere alle armi...ebbe...così sia...-

Bene Arya, sei felice? La scenata può bastare? No? Come no? Hai altro da aggiungere? Pure? Fai sul serio? Ti prego evita. Ho detto evita. Taci. Tienitela per te. Ecco brava, torna nell’angolino e lasciami andare avanti.
Oh bene...finalmente possiamo riprendere, scusate quella piccola testa calda, ma ci teneva a mettere i puntini sulle “i” giusto per non essere fraintesa


-E comunque io nella Friendzone non ci sto...stiamo mica tutti a pendere dalle sue labbra sa...-

Arya...ti ho detto di andare a farti un giro. Finiscila. Abbiamo capito. Il concetto è chiaro, limpido e cristallino, io ora devo andare avanti.
Forse ci siamo, mmm...direi di sì, quell’altra è andata a bere, almeno ci da un attimo di tregua, dunque dicevamo? Ah sì, dovevamo continuare le premiazioni
*Che fatica, pure col mio pg mi tocca discutere*
Bene, lasciando i due disgraziati alle loro cose, in attesa dell’imminente battaglia, fu un baldo giovine ad attirar la sua attenzione, si stava rivolgendo alla sua collega *Oh per l’amor del cielo, non si può proprio andare avanti oggi* che voleva mo questo? Duettare? Duettare?

-Ma le pare il momento? Non vede che c’abbiamo altro da fare?-

E già lo sapeva, già sapeva che per quell’affronto subito la piccola e cara Zoey, che di piccolo e caro in quell’occasione non c’aveva proprio nulla, avrebbe mutato aspetto di nuovo, e ora? Tremare per la futura trasformazione o per il ritorno di Miccio? Ardua scelta, decisamente difficile, avrebbe deciso più tardi, dovevano sempre e comunque proseguire e, come al solito, lo diceva dall’inizio del post e ancora zero, nada, nisba, ancora stava lì a dar corda a quei quattro dementi. Non sono quattro? E chissene...era un numero indicativo. E non bastava Arya, pure la voce fuori campo doveva puntualizzare su tutto.
Bene dunque, siamo finalmente nuovamente arrivati alla consegna delle targhette, non me ne vogliano tutti quelli che non ho menzionato, ma se sto seriamente dietro a tutti mi ricoverano d’urgenza. Come? L’ambulanza è già qui fuori? Beh dille di aspettare.
Questa volta aveva deciso di non pescare a caso, la prima volta le era andata male, quindi meglio evitare altri incidenti, consegnò le due targhettine alla collega e prese le sue due...Ehm già...due...Zoey lo so che avevo detto tu due e io una, ma t’ho presa a tradimento...ti pare che faccio ste disparità? Due tu e due io, ma non potevo mica venire a dirti che ti premiavo in anticipo XD comunque, stavamo dicendo, consegnò le due targhettine alla collega, prendendo le due che si era ben scelta senza dar modo a nessuno di sbirciare.
Prese per manina la sua alleata rapendola dalle grinfie del pazzo canterino, sia mai che fosse pure stonato e, avvicinandola al lato opposto del palchetto, sempre meglio tener le distanze, la gente è pazza e oggi sta messa peggio del solito, iniziò il discorso di rito


-Dunque, continuiamo, le targhette sono ancora tante e se non vogliamo fare notte è il caso di andare avanti. Sono felice, onorata, lietissima e chi più ne ha più ne metta, di comunicarvi che la mia piccola Lannister si è rivelata essere la miglior Grifondoro- si voltò un attimo a guardarla -Te prego,torna normale 5 minuti, così non ti si può premiare- era seriamente decisa a non consegnarle quella targhetta se prima non si fosse mostrata col suo bel faccino.

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-E ora...veniamo alla prossima targhetta...beh che dire...ho già detto che adoro Sdentato? Sì mi pare di sì, ma questa è un’altra storia...Sdentatuccio...tesoro...vieni qui...avvicinati...prometto che se ti presti a questa cosa poi potrai scegliere il dessert che preferisci- sperava vivamente che ciò l’avrebbe convinto -Mya...tesoro...ora mi rivolgo a te...oddio, non so chi dei due sia più affidabile o meno aggressivo, ma ci si prova, magari con uno dei due mi va bene e non mi ritrovo con una mano amputata...lo sai vero che io vi adoro...entrambi è...sia mai che faccio preferenze...e anche te...te che stai dietro a Mya...vi adoro tutti e tre...per caso si nota che sto tentando di addolcirle? Ecco...se una di voi o anche Sdentato è, va benissimo, volesse farmi l’onore di avvicinarsi, avrei giusto una targhettina per voi...-

Ti sei dimenticata di dire per cosa viene premiata. Ah...davvero? Sì, davvero. Ops. Mi scuso, non era mia intenzione, devo essermi persa il punto centrale del discorso nel tentativo di ingraziarmi Mya.

-Ehm...mi scuso per la svista...nel caso non fosse ovvio che più ovvio non si può, nel caso qualcuno nutrisse ancora qualche dubbio, la nostra Mya è la studentessa più originale-

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Evviva evviva ce l’ho fatta...sono arrivata alla fine...se...magari...la strada è ancora lunga. Vabbè ma almeno ho finito questo post. Giusto, giusto, un passo alla volta. E prima o poi inciamperai...Oh sì che inciamperai. Oh ma tu da che parte stai?

 
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view post Posted on 28/5/2014, 23:18
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Mya ormai era diventata un asso dello sci, come riusciva lei a fare slalom tra gli impegni davvero importanti nessuno ci riusciva. Talmente brava che Oro, argento e Bronzo non bastavano a premiare il suo talento, quindi la giuria aveva aggiunto ai premi anche una coppa di Coppa di maiale e una di Vino. Ma quello gliel'aveva sfilato di mano una certa biondona col sopracciglio paralitico e la gonnella a sipario facile. [Ma solo in famiglia ihihihihi]

Mya era diventata anche un fulmine.
Non faceva in tempo ad entrare sul forum che, con l'eleganza di Crudelia Demon sul tacco 22 in mezzo al fango, scivolava oltre le role lampeggianti che richiedevano la sua presenza e finiva in quelle totalmente inutili. Come questa.
Continui a tergiversare brutta pippa lamentosa? E poi te fai venì i cali d'autostima e sfracelli gli undici metri d'intestino a quel povero santo che te sopporta tutti i giorni. Amalo il doppio solo per questo. E regalaglie tre metri extra, non se sa mai.
Chi parlava era la mente, e le dita dislessiche, della tizia dietro Mya. Che tanto diversa da Mya non era. Purtroppo.
Tornando a noi, a lei, a me, avrei cose più urgenti cui badare, tipo
◆il corso al ministero che è stato aperto quando Mya ancora non sapeva che nella vita avrebbe fatto la chirurga di spaccamenti, allenandosi coi giochi della Hasbro.
◆Poi c'è quel disgraziato di un corvo che attende in mezzo al lago, su una bacinella di legno in html che galleggia su meri pixel grossi come pommidori. E attende. Cosa attende lo so solo io. Se me decido a risponne.
Spero solo non compaiano Sebastian e tutta la fauna della barriera corallina a inscenare un musical stile Broadway, con la partecipazione speciale di Missy Elliott che duetta con Whoopi Goldberg. Ma è Stephen Amell ragazzi, lui recita con un calzino [Paul puoi capirmi SOLAMENTE TU. Accorri]
potrei scongelare i miei ormoni dalla ghiacciaia e servirglieli con contorno de patate, se solo non fosse così LUI. Se fosse meno Lui e più Stephen, meno Stephen e più Arrow. Col calzino bonus.
Ma poi me scappa come Dobby.
Niente calzino.
◆Poi ce stà Nathan, n'altro disgraito, che fortunatamente PER ME, se la piglia comoda, tanto comoda. Na settimana fa, su Skypu me fà "stasera te rispondo".
Voi l'avete visto? Io no. E va bene, tanto nc'ho tempo, nun c'ho. Basta, me fa salì il romanesco e poi biascicò e nse capisce na mazza.
Pure Just m'ha riso in faccia quando se semo incontrati. So romanaccia inside io,poco ce posso fà. E poi s'è dato alla macchia.
Che sfiga ho con l'omini? Meglio le bestie.
Paul te sei un lupo vero? Io sono un'omega, mandame l'invito al gruppo chiuso su facebook "Alpha is megl".

Ok qua sono andata un po' fuori tema. C'era un tema? Non era meglio un saggio breve?
E comunque al momento stai nel corpo di un drago fatto di foam, dal fuoco è meglio se te tieni alla larga.
Ma sono un drago. Cosa sputo? Colla a caldo e bostik?
E chi è la pulcina che con fare quatto e losco si sta avvicinando alle mie portentose chiappe? La guardo, indecisa se------ oh my khaleesi, sto parlando come Suzanne Collins, e ok che è Awards ma la terza persona è...la terza persona.
Torniamo sul giusto binario e riprendiamo la scena dalla ragazzina losca che si avvicina al drago seduto con le chiappe tra i due troni. Più che seduto, incastrato, ma nessuno l'aveva notato.

La ragazzina sembrò trafficare con un sacchetto misterioso e con la grazia di Mama Odie ficcò il contenuto del suddetto sacchetto nella sua narice dragonica, infilandoci tutto il braccio tanto era smagrita. Questo produsse un fastidioso prurito all'animale, che in tutta risposta cacciò uno starnuto gigaenorme verso i lord commensali nelle vicinanze, tipo il rossiccio/biondo Lord SansO Stark che si apprestava a posar il vile piede sul palchetto della sua signora. Lo starnuto regalò al lord, auto proclamatosi re (andava tanto di moda nei sette regni, tutti sovrani. Aveva sentito parlare di Lord di Grande pagliaio, e la lady del comignolo, e ancora il signore delle vie a senso unico e il re di Ponte traballante), dicevo, lo starnuto regalò al re una vistosa quanto signorile mesha (?) biondina/bianca sul lato destro della capoccia.
Fortuna che non è il cuore, sentenziò un troll delle montagne passato a salutare il nipotino Hagrid. E ora avevano anche la benedizione del drago.
Ma la sostanza che la ragazzina le aveva infilato nel naso era risalita fino al cervello, spegnendole gli interruttori della calma occasionale e della saggezza inopportuna. Come avrebbe potuto reagire?
Intanto la sua signora aveva fatto il suo nome, o almeno quello della tizia che era dentro di lei, omonima di quella che era fuori di lei e la muoveva come un pinocchio dei poveri. Ma Pinocchio era povero.
No lui aveva tre monete d'oro, c'aveva più sordi de me ueueueueueu.
Comunque la sua signora chiamava il drago a rapporto per consegnarle un premio. Miglior cucciolotto dell'anno? Miglior scannauomini a sangue freddo? Miglior decapitatrice? Premio Bestia dell'anno?
Il drago si abbassò col corpo in avanti, sollevando il posteriore vistosamente in alto e sculettando come Beyoncè in "single Lady".
Con un balzo balzò balzosamente alle spalle della sua Lady, sbavandole per la felicità sulla spalla, ma dovevano essere i primi effetti della droga cioccolina. Che fosse un principio di rabbia? Forse era tempo di cambiare veste, iniziava ad avere il fiatone a portarsi dietro tutta quella mole.
Tienila tu Milady, vado a incipriarmi il muso e torno
Le scoccò una leccata sulla guancia, che in pratica le lavò il viso e le fece una bella acconciatura anni 50, e poi si dileguò giù dal palco.
Il cambio d'abito era imminente, ma aveva bisogno di un collaboratore.
O una collaboratrice in questo caso. La intravide intenta a trafficar la sua merce e la afferrò per la collottola coi denti.
Fieni fo me disse a denti stretti, trotterellando come una Sarabi felice col suo leoncino tra i denti. Si spostò verso un lato della sala, più sgombro di utenza e lasciò andare la leoncina pulcina nera.
Il drago gonfiò il petto e assunse un'espressione pomposa e decisa, indicando alla paggetta due sporgenze nel muro fatte a forma di mestoli. E gridò.
ABBASSA LA LEVA.
 
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view post Posted on 29/5/2014, 10:23

In a coat of gold or a coat of red, a ℓισи ѕтιℓℓ нαѕ ¢ℓαωѕ.

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- No ma dico ma leii! Ma mi ha preso davvero per una ridicola suorina che canta?? Io sono il DIAVOLO! Il diavolo: Satana, Lucifero, il demonio, il dio cornuto...come te pare, insomma! - Poi ci pensò su, assumendo un'aria pensierosa che tutti assumono quando pensando tanto (incredibile eh?), tanto che si formò una vignetta sopra la sua testa con dentro scritto MUMBLE MUMBLE MUMBLE. - Però hai ragione, io canto come un usignolo! Devi sentire come interpreto i maggiori successi degli Abba! Possiamo duettare sulle note di Dancing Que...- Non finì la frase perché Arya la trscinò via...bisognava premiare un'altra volta.
Però l'aveva fatta arrabbiare. Mai fare arrabbiare il diavolo. Si voltò verso Arya snudando i denti, e disse una sola frase:

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Poi però la voce della milady le arrivò all'orecchio satanico (divino non poteva dirlo...in fondo mica era un pennuto celeste, no?).
- Aspetta...ho vinto?! HO VINTO. Sì, lo sapevo. Ora, credo dovrei fare un discorso. OVVIO che ho vinto io. Non mi è servito nemmeno fare strage degli altri Grifondoro come avevo programmato. E poi...tornare normale cinque minuti? No è noioso. Invece questo ruolo lo faccio abbastanza bene. Ora, Aryuccia. Che ne dici di fare un karaoke io, te e quell'altro tizio che m'aveva scambiato per un fenomeno da baraccone? - Sì, perché ormai le era preso così. Nel frattempo Enzo continuava a galleggiare per aria vestito con un completo gessato e una fashionissima cravatta color rosso Tiziano che stava benissimo con la pelata, doveva ammetterlo; continuava a ripetere PUNISCILI TUTTIIIII...IN NOME DELLA MODAAAA!
E c'aveva pure ragione, eh. Di colpo pareva di essere finiti dentro al tendone del circo di Moira Orfei. Però ancora non poteva trucidarli tutti, aveva promesso ad Arya di aspettare almeno la fine delle Premiazioni.
Si tolse il nero copricapo da suora. Che caldo che faceva là sotto. Però ancora non le andava di cambiare trasformazione. I poteri da Lucifero le facevano comodo ancora per un po'.
Vabeh, era ora di premiare altre due anime perdute povere vittime inconsapevoli della serata brave persone. Avvicinandosi al microfono con aria angelica, iniziò a parlare, con una voce dolce quanto un cantante black metal che canta in growl. Oh, quanto le piacevano quei poteri. Prese in considerazione per un attimo anche l'idea di parlare in aramaico, ma tanto quei poracci non avrebbero capito un tubo.
La scena era suppergiù (sì, lo scrivo attaccato perché sì.) questa:

Video
(IL VIDEO VEDETELO ALTRIMENTI NON RENDE L'IDEA)


E vabeh, ciancio alle bande, facciamo che si avanti con le premiazioni. Growl, aramaico e via dicendo.
- Adeeesso salga sul palco quella dolce e innocente fanciulla di Elhena che tutti chiamano Helena o anche Gwen perché non se ricordano qual è il pg e quale l'utente per ritirare la targhetta come Studentessa Modello dell'anno! - Che caruccia che era. Le dispiaceva di averla lasciata sulla Torre di Astronomia. Si annotò mentalmente di andarla a riprendere. - C'è anche un altro premio, e secondo me è quello più ambito perché si tratta del "Best Partner for quella gnocca de Arwen"! Lo vince Vincenz...Vincent! Vieni a ritirare la targhettina. Vabeh, io a questo punto davanti a cotanta bellezza riunita mi farei adottare. Vero che mi adottate?! Guarda che sennò la targhetta me la tengo io. - Minacciò. MA. Adesso era il segnale per la trasformazione. Doveva ridiventare carina dolciosa e trallallerotrallallà.
...ed eccola qua. Dorothy del Mago di Oz. Con quelle prodigiose scarpette rosse che facevano magie e quell'espressione sempre sorpresa e svampita con gli occhi a palla da bionda inside ma non outside. Perfetto. Adesso avevano l'obbligo morale di adottarla. Era pure orfana, oh.
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***



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view post Posted on 29/5/2014, 16:48
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Era una notte buia e tempestosa.
La notte dei morti viventi.
Acqua.
Uhm ... la notte delle stelle?
Quelli erano i figli.
La notte quella scritta dai Modà?
Mìììììììììì, ritenta.
Allora quella delle gemelle Kessler ... la notte è piccola per noiiiii, troppo piccolinaaaaa
sbam
Mumble Mumble .... la notte degli Oscar?
Fuochino!
La notte degli Auars?
Ecco.
Cosa ho vinto?
Un abbonamento eterno alla Gazzetta del Profeta.
Ma porc...

Poteva per caso mancare, quell'amabile pazzoide del Ministro (cit. necessaria by Daddy) alla notte degli Auars?
Naturlich che no.
Il richiamo del brandy era troppo forte e lei aveva terminato la scorta di Acquaviola già da mo' ormai. Entrò dunque nella bolgia infernale canticchiando un motivetto gust'appunto calzante


"Magari ti chiamerò botticella amorosa e dudù dadadà......"

MA c'era già un casino che dì casino è poco. E fioccavano nomi terrificanti: Lady (ancora per poco) Emilia Clara Malpelo Margherita Rosa Tyrella di Alto Giardino! Fissò con estrema ammirazione Suor Cristina che aveva pronunciato quel popò di affare e la invidiò, lei si sarebbe fermata a Lady Em e dopo il vuoto. Ma del resto non era una privilegiata. E giurò di aver visto un drago a forma di Peppa Pig. O magari indossava una maglietta con la stampa di Peppa Pig. O forse si era magnato Peppa Pig, difficile a dirsi.
Ma stava divagando, gnene fregava nà mazza di Peppa, Pippa, George, la Signora Coniglio, Madame Gazzella e il Nano Tremotino, quello che anelava si trovava là, a qualche metro di distanza. E potevano pure trucidarsi a suon di lupare sarde, tanto lei ce l'aveva il trono, una bella e comoda poltrona che presto avrebbe rivestito di pelle umana, che se ne faceva di uno fatto di spade? Non era mica un fachiro!
Tuttavia una constatazione doveva assolutamente farla. MA ... TUTTI ROMANI? Nessuno di Sant'Elpidio? Capalle? Colonnata? Nemmeno uno da Lamporecchio? Un'anima pia che sapesse dire: una hoha hola hon la annuccia orta? Che ingiustizia! Avrebbe dovuto comprarsi una maglietta con la stampa di un contadino fiorentino, si stavano estinguendo, peggio dei panda.
Mogia come un bambino dopo aver appreso del suicidio di Babbo Natale, strascicò i piedi fino al posto d'onore che si era fatta riservare, quello che stava in mezzo al Falanghina e al Fiano d'Avellino, preparandosi ad assistere ad una nuova puntata di The Voice a Grande Inverno: come ti disintegro la barriera a suon di acuti.


P.S. Potrei adottare Dorothy al posto di Putridino???

 
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view post Posted on 30/5/2014, 14:12
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I am the mon[Ƨ]ter you created.

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Altri succosi premi e altre notevoli lotte tra ormoni e testosterone. Chi domina chi o cosa, chi ha più iella e chi ha più pg. Chi ha più draghi e chi più agnelli. Chi ha animali non proprio domestici chi si vanta di avere Enzo miccio(...fa davvero così di cognome?Mica me ricordo) alle calcagne. Dopo aver dato finalmente la sua dose al noto Re Sole(?) diventò un tuttuno con il muro e si mise il cappuccio della sua giacca molto gansta in modo tale da sembrare invisibile in mezzo a quella guerra much bla bla bla.
Senza riuscire a tirare su il capo che si trovò la bestia alata/Mya/musino dolcioso/Sdentato che la prese fra i suoi denti dal cappuccio blaterando qualcosa sul fatto di dover venire con lei per oscuri e misteriosi motivi.
Non sapendo di luoghi oltre alla sala da ballo, magicamente ( o non proprio) si creò una sorta di angolo per forever alone che era formato da due MESTOLI-LEVE e delle credenze nate dal nulla (come ad Hogwarts piaceva fare).
Girò lo sguardo verso di lei per trovare una spiegazione logica e al posto di Sdentato trovò lei.

9SK3oPU
Quell'apparizione, QUELLA DONNA. Doveva esserci un problema nell'aria, un problema che poteva capire solo lei e Mr. Izma/Mya. Tanti pensieri ma nessuna domanda. Si fidava di lei. Qualche piano malefico stava per preparare, e qualsiasi cosa le avesse detto stava per diventare un fantastico Kronk.
<< Abbassa la leva >>
L'ha detto. L'HA VERAMENTE DETTO. E' PROPRIO IZMA <3
I suoi zigomi erano arrivati over nine thousand, superavano il limite del viso, oltre le orecchie e i capelli. Con fare fugace prese la leva a mestolo a sinistra e...
accadde quel che accadde.

HGVW2Xl
Improvvisamente, sotto le fette di Lord FFFFFETKMEFFFF si abbassò una pedana rettangolare che, ahimé, non era ben oliata, quindi cadde bruscosamente per terra, e il giovine figliuolo andò con il popò per terra in un area sconosciuta, un sotterraneo che non era nei sotterranei ma tipo in una navicella spaziale (?) , un luogo angusto con un divano, un camerino e una persona angusta. Che si nasconde nell'ombra. Ma rimane la ferma, si vede solo un sorriso sbrilluccicante, tanto pericoloso da metter in soggezione il ragassuolo. Ma niente paura.
Dopo il fatidico urlo su l'errata leva, stavolta CIUKYNA per i buoni, Ophelia per le belve Hogwartsiane azionò la leva di destra e, di fatti, un OLIATISSIMA pedana di forma rettangolare si abbassa lentamente verso un piano inferiore, che era poi lo stesso dove si trovava Horussseeh.
Un ottimo piano per salvare papà Horus dalle grinfie di missnonsochecasataparteggicombodirosce e portarlo da mamma e figlioletta (????). Beeene bene, la famigliuola si ricongiunge e ci troviamo davanti all'essere dagli occhi spaventosi, che si nasconde nel buio. Accendiamo la luce e appare lui.

vp3Int1
<< Sssaaalve, fono George e scegliete pure il vestito che volete, o se volete una mano vi posso aiutare nella scelta...ihihihihihihi >>
Iniziamo a vedere cosa c'è da poter scegliere e....era tutto molto strano.
Camicia a quadri e ogni quadro di un colore diverso, giacca gialloverderossa, indumenti poco profumati, biancheria intima con pon pon dietro al sedere, reggiseni da almeno una 5 in poi, boxer maschili con davanti una...ehm proprio...proboscide. Non ci poteva credere.

<< SCIAGURATOOOOO, TE SEI IL FASHION DESIGNER DI FUCO LINDO! Ma perché ci devi rompere l'anima se quello è andato un Uganda, Nigeria, Africa che sia? Sappiamo vestirci da soli. Dove sono i nostri sbrilluccicosi vestiti da cerimonia? Cosa ne hai fatto? E se ti vedesse Camille? Ti rinchiuderebbe nelle segrete più profonde con annesso cane! Ridacci i nostri vestiti o faremo sapere a tutti che sei qui! >>
<< Ooowh MEGLIO! Porfafeli tutti qui a vedere la mia nuova collezione primavera - post letargo, ho roba per manigolde e farabutti di tutti i gusti e taglie! Scegliete fanciulli! >>
Inorridita si guardò verso di loro, sgranando gli occhi terrorizzata di mettersi quei vestiti...eww...
<< Horus, Mya, cosa facciamo ora? La situazione si fa grave. >>

L'ho dovuto fare metà ieri sera e metà stamattina. Just Sayin'. Sento il biglietto di sola andata verso il Cim che sta arrivando.
 
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view post Posted on 30/5/2014, 14:36
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Giustizia era stata fatta.Fiero del risultato iniziò a girivagare per la sala grande mentre le presentatrici...se così si chiamano....elergivano targhette degli auwards...quanto venne data a Vincentino la sua come patner ideale di Septa Arwen immadiatamonte penso che per lui date le risposte la sua patner ideala era il punto inerrogativo....Infatti molti non lo conoscivano e fuorse per loro era anche meglio..oiché pazzo era il professoretto....e fuorse anche un po' crudelle e violento...ma tagliare teste non è lavoro da tutti si deve essere forti d'animo e di panza nel vedere il sangue che sorga dalla sorgente...ma adesso era tempo di vendere..cosa?...qualunque cosa....

Venghino siori Venghino qui si vendono datteri scuisiti datteri scuisiti e ceci...fagioli...elefanti....il principe Alibabba ed i ventordici ladroni...Venghino siori Venghino...

Mentre stava facendo il suo mercatino una Lady richiesse la sua attention..era lei la Lady Emily Blablabla che accorsarsi dal suo alleato gli propose di entrare nella guardia reale del Re del Norde...o così ho capito poi puòessere che ho letto male..ma tanto chissenefrega siamo agli auards....
(Preiciso che stato cercando un'immaggione per l'avatar e ho trovato questa che non ho potuto fare a meno che fotoscoppare)

Lady Amily Blablabla....




Io,i miei trentorto elefanti e la loro potenzia de fuoco sono al servizio del Re....

Che poi mica li vendeva i fagioli..erano la polvere da sparo per i suoi amati elefanti.
Disse inchinocchiandosi davanti a Lady Blablabla.
Poi si alzo e se ne ando ma prima ri-rivoltosi alla Lady.

Hai ragione My Lady l’amore finisce quando si ci dedica più alla caccole che alle coccole.Mi chiami se il Re e il pericolo,Come quest’uomo ha detto (non c’entra nulla ma non o pouto fare a meno di scriverlò)

e poi tornò a scorazzaire per la sala grande coi suoi elefanti…ma soprattutto..



senno



ergo

 
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view post Posted on 1/6/2014, 11:48
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all that is gold does not glitter, not all those who wander are lost

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«Théoden, signore dei Calli, cos’è la Casa di Rohan se non una stalla di paglia dove i briganti di paglia bevono paglia?!»

Video


Niente, le fettine di Hutt non si potevano mangiare. Possibile che dopo la carestia dovuta alle razzie di Saruman dovessero avere tutte queste accortezze?! Va bene, certo, è una carne grassa, ma siamo a un party, perché limitare la propria dieta?!
Però Eloise non aveva assolutamente voglia di lamentarsi per la restrizione.
«Gwelhena, mi piace un sacco Niloise! È un soprannome valido.»
Vedendo che Malefica non la cagava di striscio, probabilmente perché occupata a insegnare l’arte del cucito alla nuova Tassa, Eloise si dileguò in una nuvola di fumo. Insomma, ho aspettato un po’, ma questo post andava scritto, poi i moschettieri si sentono abbandonati e ci sono un sacco di conseguenze negative e questo non va per niente bene.
In quell’istante, vide un tizio che con ben poca riservatezza si era circondato di elefanti. Non erano certo stitici, dato l’odore che permeava la sala! Un campanello d’allarme scattò nella sua testa e lei, calata in modo eccessivo nella parte di Athos, la vide: l’estrema somiglianza tra quell’uomo e Bradley Cooper il cardinale Richelieu.

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Dovevano difendere il re! Dovevano chiamare D’Artagnan! Dov’era finito quel Grifondoro con il suo prestavolto?!
Sperando che almeno questo docente le (okay, evitiamo parallelismi tra cagare e la cacca degli elefanti) considerasse, Eloise iniziò ad armarsi per affrontare il nemico. In primo luogo doveva avvertire le sue compagne di avventure, senza le quali la sua missione sarebbe finita più o meno come la prima e la seconda costruzione della Morte Nera. Fortunatamente lui era impegnato a baccagliarsi la rossa, quindi avevano ancora un po’ di tempo a disposizione.
«Gwelhena, Leara, dobbiamo combattere il Cardinale Richelieu!»
Tirò fuori dalle tasche una spada pieghevole (fatta come quei bicchieri che le mamme – almeno, mia mamma – si portavano dietro quando si era piccoli) e la sguainò verso di lui, per dare pathos a quel momento.
Poi iniziò a dedicarsi al suo equipaggiamento, che comprendeva:
• La spada pieghevole
• Il mazzo drago di Magic
• Una margherita
• 4 paia di calzini
• Una mappa di Narnia
• Un sacco a pelo
• Un biglietto d’ingresso per Cuzcotopia
• Una bussola d’oro
• Una lama sottile
• Un cannocchiale d’ambra
• Una parrucca verde
• La droga
Si ficcò tutto quel che aveva in tasca, eccetto la parrucca, ma le mancava ancora la droga. Quella che Giuphelia aveva fornito loro poco prima se l’era già fumata tutta. Si avvicinò con fare losco alla compare e parlò con voce bassa e rauca, di chi si droga da millenni.
«Ehi, c’hai qualcosa di forte? Io e le mie socie vogliamo sballarci… Che prezzo ci fai?» Forse con la parrucca verde in testa non era molto credibile. Se la tolse e si accorse che i suoi capelli comunque erano rossi quindi risaltavano lo stesso. Sperò che la pusher della situazione facesse loro un prezzo di favor.
 
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Arya Von Eis
view post Posted on 2/6/2014, 23:38




Ed eccoci...ci risiamo...dopo una piccola pausa ristoratrice, se vabbè, ristoratrice anche no, son tornata a casa da casa più stanca di quando son partita, ripartiamo *Appunto per l’anno prossimo, commissionare delle targhette autoconsegnanti*
Cos’era successo? Boh...spè...forse è il caso che prima leggo...ventordici ore dopo, con gli occhi che s’incrociavano peggio di Fuco Lindo, finalmente era riuscita a capirci qualcosa, no, spè, capirci qualcosa era na parola grossa, diciamo che almeno ho finito di leggere tutto, dunque...riprendiamo da dove vi ho lasciato, oddio no, cioè, preferirei evitare, l’idea di aver ancora a che fare con SuorZoeyD’OltreOceano m’inquieta, ho almeno sperato che avesse cambiato veste e invece mi ritrovo con una minaccia...a me...una minaccia a me...veramente non c’è più religione...comunque...come al solito mi sto perdendo a non scrivere nulla, quindi vediamo di dire qualcosa di sensato, se vabbè, ancora, ne imbroccassi una oggi, diciamo di dire di qualcosa di almeno apparentemente pertinente al resto del discorso.

-Bene dunque, mia celestiale...mmm...no...celestiale forse non va bene...mmm...angelica...mmm...no, nemmeno questa...mmm...inquietane, ecco sì, inquietante va bene, compagna, cosa vuole cantare?-

Non era del tutto convinta di volerla assecondare, ma al momento sembrava la cosa migliore da fare, non poteva mica perdere anche l’ultima alleata che le era rimasta e poi, c’era sempre la possibilità di sbarazzarsi di Miccio che ormai stava diventando più fastidioso di Mirtilla Malcontenta.
Fortunatamente la sua diletta, il suo cucciolino, aveva sollevato il suo regale fondoschiena, accogliendo positivamente la sua richiesta, sbavocchiando qui e lì le aveva lasciato in custodia la targhetta, afferrando una tizia e scomparendo dalla sua visuale, non era certa che non se la sarebbe mangiata, ma non era affar suo.
Spè, spè, pausa, fortunatamente? T’ha fatto la doccia, t’ha lasciato litri di bavosa bava addosso, t’ha conciata che pari Betty Boop appena alzata dal letto e c’hai il coraggio di dire “fortunatamente”? Stiamo messi bene, pensa se eri sfortunata.
Lasciò perdere la fastidiosa vocina che ancora non era ben chiaro di chi fosse, ma tanto le voci in quella sala parevano essere più dei presenti, quindi meglio non curarsene troppo, cercò di dare una forma ai capelli, ma probabilmente aveva peggiorato la situazione e ora pareva più Crudelia De Mon appena alzata dal letto


-Paul scelgo te...qui urge un Hair Stylist...-

*Quasi quasi preferivo la suora*
Già, la sua collega ora c’aveva la faccia inebetita di quella sfigata di Dorothy, se sperava di essere adottata in quelle condizioni c’aveva poche speranze, manco Silente l’avrebbe presa...come? Non l’ha scelta? Ma quando? Ah...Davvero? La regia mi dice che all’epoca Silente scelse Tom appunto perchè Dorothy non fece una buona impressione...
*Ecco, appunto, ma meglio non dirglielo, sia mai che si metta a piangere chiamando a raccolta la lattina il micetto e la balla di fieno* Come? Era paglia...Ma senta lei, la licenza poetica l’ha mai sentita nominare? No? Allora per licenza poetica le dico che ha rotto le biglie.
Ecco, mi sono persa di nuovo, che stavo dicendo? Ah sì giusto, Suor... no, niente più suora, la SvampitaDorothy si stava intrattenendo con quelli che avrebbe voluto come genitori, vabbè, l’avrebbe lasciata fare ancora qualche minuto, poi, riluttante, molto riluttante, moltissimo riluttante, le avrebbe sciolto le treccine, magari tornava in sé per continuare.

Io ve lo dico, sto finendo la fantasia e non mi ricordo nemmeno chi devo premiare, spè che ricontrollo, ah okey, ci sono, proseguiamo allora.

Ma ecco che anche per Dorothy c’era forse un’occasione, sua eccellenza Camillina amorosa reclamava la sua paternità (madre certa padre ignoto, dunque madre non poteva essere) sulla piccola psicopatica, voleva scambiarla con...con...con qualcosa di innominabile e indescrivibile, ma chiunque avrebbe scommesso che il Fato non avrebbe dato il suo benestare per quello scambio, al massimo al massimo poteva prendersi la bimbetta trecciolinosa ma tenendosi Putriconiso puccioso.


-Dunque Camillina coccolina caramellina tenta la sorte? S’accolla oltre al mutuo e a Putripuccioloso anche SvampitinaDorothyna?-

Dove stava la convenienza non si sapeva, ma si sa che la gente fa scelte strane, magari poteva sperare che Dorothynella picchiasse il cane, che morse il gatto, che si mangiò il topo, che al mercato mio padre comprò.
No okey e dopo quest’ulteriore divagazione è forse il caso di proseguire e di giungere alla fine, almeno di sto post.
Dunque, lord, lady, re, regine, draghi, elefanti, moschettieri, suore, spiriti e chi più ne ha più ne metta, temeva per cosa sarebbe ancora potuto comparire in quella sala e con quei pensieri nella testa decise che fosse giunta l’ora di sciogliere le treccine della collega e riconquistare la sua attenzione.


-Okey, ma no, ancora? Lord Sekhmeth, se è ancora tra noi sarebbe pregato di tornare sul palco a ritirare le sue targhette, lei, il suo io dietro al suo lei, o il suo lei dietro il suo io o chi per lei o chi per io, insomma, basta che qualcuno venga a ritirarle.-

Che cavolo aveva detto non era ben chiaro nemmeno a lei, s’era persa da qualche parte senza più ritrovar la retta via, ma al momento le premeva di più l’aver perso quel disgraziato, dove s’era cacciato?

-Dunque...doppietta per Lord Sekhmeth, miglior Tassorosso e miglior PG...ma...quella per miglior peluche non c’è? No? Mmmm...Peccato...io gliel’avrei data... Dinodinodino...dov’è il mio Dinodinodino?-

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view post Posted on 3/6/2014, 10:59

In a coat of gold or a coat of red, a ℓισи ѕтιℓℓ нαѕ ¢ℓαωѕ.

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Ottimo, ottimo. Adesso che era Dorothy, dall'alto della sua innocenza e purezza e candore e bla bla bla (in effetti iniziava a rimpiangere la mascherata diabolica), poteva dire quello che pensava senza peli sulla lingua. Se mai ne aveva avuti.
Trotterellando ("Chi è che vien trotterellando sul mio ponte?!" Mo ci mancava giusto Stephen King. Che comunque era una sala in pianura, mica un ponte.) si avvicinò ad Arya, sbattendo le ciglia sugli occhioni (che dolciotta.) e con voce angelica pronunciò il suo verdetto.

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Però Aryuccia mica la doveva prendere sul personale. Era un dubbio lecito. Del resto chi poteva vantare il possesso di un cervello, in tempi bui come quelli? Gli Awards avevano portato rovina, fame, peste e carestia...e pure un bel trono a lei. E alla suddetta Arya. Vabbé, in fondo non andava così male.
E poi Camille se voleva Dorothy la poteva adottare quando le pareva. Era il Boss Supremo, dopotutto. Tipo la Suprema della Congrega...solo che era "leggermente" più giovane di Fiona Goode e di certo non bionda. Perché poi le bionde non è che abbiano molto cervello in effetti. Nella maggior parte dei casi almeno. Del tipo che in inglese "molto idiota" si dice "Natural Blondie". Dettagli. Agli Awards tanto il QI era notevolmente basso.
Conscia di ciò, decise che sarebbe rimasta nei panni di Dorothy un altro turno almeno, così, per non confondere le idee alla sua povera co-presentatrice. Che fra l'altro stava assegnando premi su premi al giuovincello rosso chiomato (?) ma se vedeva che portava la parrucca. No aspé non era il suo pg. Era colui che muoveva i fili del suo pg. Il padre insomma. Il genitore. E quindi era biondo. Ahia. Brutta razza i biondi ( ♥ ).
Vabbé. Visto che Aryuccia aveva dato il buon esempio, meglio seguirlo. Mai che si dicesse che fosse una cattiva sovrana peggio di Aerys il Folle e Joffrey Baratheon primo del suo nome.
- Premi su premi! Questi tre per esempio sono tutti per il Boss Camille. Miglior Docente, Miglior Mago Adulto, eeeee partner ideale per Vincent! Ah Vincé, ma che sò tutte le tue? Vecchia volpe. - No spé. La volpe era Emilia la roscia. Vabbé. Era uguale. Agli Awards tutti potevano essere chi volevano di più.


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Persefone D. Bennet
view post Posted on 3/6/2014, 12:25




Dovevo arrivare, dovevo arrivare, dovevo postare!!!
Nelle mie multiple e dubbie (?!?!?!?!?) personalità sarei giunta, tutta tinta ma non unta (?), certamente tonta, ma sempre con le panta!!!
Giusto il tempo materiale di aver tempo di preparare degno post menzionando la mia ammmmata Arwenuccia, senza tuttavia dimenticare Cammilluccia!
E Carolina?! Anche lei, la mia beniamina!
In realtà ero già giunta, chissà dove, chissà come, ma ero presente, per nulla pressante, senza un amante ma con un collante!
E sarei presto apparsa!



Arriverò e posterò degno intervento! Per ora non appaio ma son presente! :wacko:
 
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view post Posted on 3/6/2014, 21:42
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Il Fato

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Ucci ucci, sento odor di... rabarbaroawarducci!
Non era proprio così, ma al Fato tutto si perdonava. E mentre era intento a far da babysitter a quei due rompiballe di Bill e Mandy, Tenebra Il Fato sentì pizzicare le orecchie, che non aveva, e le narici, che non aveva.
Qualcuno aveva nominato qualcosa invano. Chi era stato?
Era facile intuirlo. Grazie al potere del metagame di cui lui, Il MasterHogwarts!, era il sommo detentore fu facile capire, senza neanche bisogno delle antenne satellitari, chi era stato.

ARYA VON EIS! Piccola stolta umana!
Aveva reclamato dall'Aldilà tremenda creatura, possente, temibile...
il Dinodinodino!

Questi, ad un solo scioccar delle dita, inesistenti che ve lo dico a fare, del Fato, comparve magicamente. Le piccole zampine raccolte, sei metri d'altezza (forse troppi), tanti dentini aguzzi, occhietti diabolici incastonati un cranio possente ed immenso, di un verde lucente nella sua fantastica plastica. Ruggì, feroce, furente, e poi ad un semplice cenno del Fato, partì alla velocità della luce, teletrasportandosi attraverso il magico portale di Portal al centro del palco/trono/quelched'era della Sala degli Awards.

« Growowowowooool! » Ruggì. "Chi mi ha chiamato?" La saliva fetida colpiva gli invitati a destra e manca ( - trentordici ps a tutti), fissando poi, la mamma.
Sì.
La mamma.
Arya.
Allungò le braccine verso i lei, desideroso di un abbraccio. Ma non ci riuscì.
Allora grosse lacrime sgorgarono dai suoi occhietti, mentre disperato cercò di asciugarsele.
Ma non ci riuscì.
Doveva ricordarsi di maledire quella caspio di evoluzione che gli aveva donato delle braccia tanto corte, porco qui e porco là.
Arrabbiato più che mai, incapace di raggiungere la mamma, il ferocissimo Dinodinodino, fece di tutte le targhette un gran boccone (risparmiando a tutti i premiati l'onere di andarsele a prendere), ruggendo imbufalito e investendo tutti con la sua corsa pazza, muovendo la coda a destra e manca e spazzando via tutti (Gazza avrebbe apprezzato, la Sala sarebbe stata (Fuca) Linda).

Dinodinodino, così, fuggì, nel MorningChild, in attesa che Mrs Doubtfire lo scoprisse e lo amasse.
Avrebbe rivisto la mamma?
Forse. Ma gliel'avrebbe fatto pagare.
Non era cattivo, era solo che amava i caldiabbracci e nessuno glieli dava.
If-oure-happy-and-you-know-it-clap-your-hands-oh
In tutto ciò il Fato si chiese: sarebbe potuto intervenire? Si rispose: l'anno scorso ho avuto la licenza, meglio bissare quest'anno. Una volta, suvvia.

 
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view post Posted on 4/6/2014, 21:05
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Per diversi giorni il personaggio di Mya attraversò una fase di stallo, quasi una paralisi, davanti alla parete con i mestoli. Costringendo a tale immobilità persino la sua pulcina sorrisina Cccciukyna. Ma Mya era così, attraversava momenti da
"capovolgo il mondo, datemi tremila cose da fare, urrryyyyyaaaaa, non ho abbastanza tempo? Stic...ki, lo faccio. Bisogna andare in Perù a piedi e google maps consiglia di nuotare? Andiamo. Bisogna preparare un grattacielo di pavesini a mo di castello di carte? Facciamolo! Dobbiamo spostare il mondo? Datemi un cucchiaio, un filo per imbastire, due spille da balia e uno sbattiuovo e vi tiro su un caterpillar!"

A momenti di
"voglio morire qui, lasciatemi fare la muffa con la faccia sul cuscino, le alghe col sudore e i funghi a penzolare dal soffitto. Lasciatemi nella mia cripta, a fare il fossile millenario finchè non giungerà il tempo del mio risveglio, più incacchiato di un re scorpione stitico, che scambia il succo di limone per imodium. Lasciatemi contemplare la vastità dell'universo di nodi nel legno della mia mansarda, lasciate che le stagioni scorrano e che mi trovino ancora qua, coi capelli arruffati, le unghie lunghe e il pigiama invernale (con i pantaloni infilati nei calzettoni).
Che passi Vivaldi cantando tutte le sue sinfonie. Lasciate che passino altri tre/quattro governi, lasciate che a Grillo caschino i capelli e che Brunetta entri nell'adolescenza. Lasciate che Alex si laurei senza ammazzare nessuna addetta di segreteria della Sapienza. Lasciate che esca Step up 8, Avengers 6 e la 40° stagione di supernatural. Lasciatemi morire qua
"
Ecco.
Tutto ciò spesso si riconduceva ad un sovraccarico di energie spese, che rifluivano inevitabilmente in uno stop psico-fisico.
Ma doveva andare avanti. Non poteva fermarsi sul più bello, anche con a pranzo solo un panino, non ci vedeva più dalla fame, ma niente Fiesta ad aspettarla.
Per lei solo cracker e insalate, peggio del suo pappagallo. Almeno a lui qualche chicco di pasta e un biscotto ogni tanto glielo davano.

Mya si trascinò con le poche forze (forse) che aveva, verso la tastiera, riuscendo a sbagliare la password di accesso ben quattro volte (salvo poi ricordarsi che quello non era il cellulare) Ma perchè ogni cosa aveva una password? C'era una password persino per andare al cesso del mc Donald.
Stava divagando di nuovo, anche se si era ripromessa di rientrare nel personaggio entro le due righe.
E ne aveva perse altre tre.
Con questa quattro.
Cinque.
Sei.

.....
Mya Nacque un bel giorno di primavera, mentre altri bambini scartavano le uova di pasqua lei si presentava come gradita sorpresa ai suoi genitori, con un bel marchio Kinder© sulla chiappa destra.

Forse sono andata troppo indietro.

Dalla regia, avanti veloce. Non troppo, questo non è ancora accaduto.
E' SPOILER.

Torniamo a Mya ancora in versione Drago paffuto che borbotta circa una leva, mentre la tassina spacciatrice (che doveva aver provato qualche dose di troppo) la osservava con occhi adoranti, come un padre che osserva il suo bambino mentre si ammucchia con il triciclo e anziché aiutarlo lo filma su youtube.
Al suo comando però abbassò la leva con prontezza, quella sbagliata ovviamente, perché non accadde nulla. Fu solamente Alex in lontananza in groppa ad un ibrido anni 70 a produrre uno strano "wooops" mentre Enzo Paolo o la sua consortA (era difficile capirlo) si trasformava in una sorta di buco nero e lo risucchiava al suo interno, svanendo nell'aere della sala grande. E comparendo chissà dove.
CCiukyna abbassò dunque la seconda leva e questa la portò...nel posto sbagliato.
- Non fanno più i mestoli di una volta - disse mentre l'immagine di sua madre che la rincorreva con la cucchiarella di legno le riempiva gli occhi di lividi --ehm vividi ricordi.
Erano finiti in uno spazio boh, sotto o sopra qualcosa, senza luce o con troppa luce, senza confine e senza forma. Tranne uno strano attaccapanni che si avvicinava a loro, con passi di TipTap, inciampando sulle sue stesse lunghissime scarpe. Indossava uno strano casco sugli occhi, forse un aggeggio per la realtà virtuale o sofisticato schermo computerizzato. Nah, erano solo fondi di bottiglia, che trasformavano le sue pupille in globi neri di almeno mezzo metro.
- L'hai venduta anche a lui la tua roba? - disse indicando con un artiglio lo strano essere umano, intento a svitare il tappo di una biro. Con scarsi risultati.