| Merlino, Morgana e Circe… quanti post si era persa? Lo sapeva che sarebbe successo, era per quello che aveva postato prima di partire sennò era matematico che non ne sarebbe mai uscita. E anche così, non ci stava riuscendo, aveva letto solo tre post e già il suo cervello era pieno di punti interrogativi. Ma lei era una Tully, il suo modello era Catelyn, una coi contro cavoli, non si sarebbe fatta intimidire da qualche pagina di post, nossignore. Con tutta la buona volontà, quindi, iniziò a leggere quello di Margherita Elsa Tyrella, decidendo, alla fine, che non le fregava nulla e si poteva passare oltre. Tanto la suddetta, nel frattempo, aveva fuso il pc, quindi anche farle le condoglianze sarebbe stato perfettamente inutile, dato che non avrebbe potuto leggerle. Nel frattempo la piccola ragazzina fulva a cui si era rivolta, dopo essersi chiesta chi lei fosse (pofera piccola pampina incenua, non sapeva ancora che agli Awards tutti i pensieri si cristallizzavano sulla testa del proprietario, diventando visibili a chiunque… avrebbe dovuto istruirla ben bene per l’anno prossimo, specie se fosse venuto fuori che era davvero sua nipote) le rispose in maniera abbastanza disinvolta, scappando poi subito dopo. Nel frattempo GwenElhena (non l’avrebbe MAI chiamata Helena, di Helena ce n’era una sola ed era la figlia di Priscilla, a cui quella plebea non poteva assomigliare neanche se si fosse messa a pregare in aramaico) stava delirando su Re ed egiziani e marce trionfali. Stava quasi per lasciarla al suo destino quando, sempre grazie alla proprietà dei pensieri di cristallizzarsi nell’aria, venne a sapere che aveva intenzione di sfidarla per entrare nei Tully anche lei, perché nel primo post ne aveva citato il motto. Ohibò, se era per quello aveva citato anche il Dio Abissale, che era legato ai Greyjoy e altre due cose che avrebbero benissimo potuto legarla a due diverse famiglie ancora per cui, dato che non sapeva neanche lei cosa voleva fare, non poteva certo pretendere che lo sapessero gli altri, non aveva mica tempo da perdere a districare le idee confuse di una tassa… Figurarsi!Se l’avesse sfidata per entrare nella casata, avrebbe trovato il modo di farle fare un bel volo dalla Torre di Astronomia. Ma quei pensieri furono interrotti da due voci: la prima, quella di una ragazzina bionda che non conosceva e che si era peressa di darle del tu. -Di chi stai parlando? Io un botto cattiva?- Squadrò la ragazzina dall’alto in basso e grazie alla sua immensa conoscenza dei sistemi del forum e di Google, non le ci volle molto a collegare quello che aveva detto. Per fortuna che aveva aspettato a postare aveva visto il film Maleficent giusto pochi giorni prima e ora poteva ribattere a tono -Un botto cattiva un corno, mia cara, se non era per me, la tua prestavolto sarebbe schiattata molto prima. E soprattutto non sarebbe risuscitata, quindi vedi di non lamentarti, sennò ti faccio vedere quanto realmente posso essere cattiva e non ti piacerebbe.- Nel frattempo, un urlo fendette l’aria e, dal nulla comparve proprio Arya che stava sbraitando su come gliel’avrebbe fatta pagare -Preferisci contanti o carta di credito? O è meglio un assegno?- Avrebbe pagato, senza problemi, bastava soltanto che le dicesse il prezzo: in fondo aveva una marea di Galeoni da parte e si trattava soltanto di sapere a quanto ammontasse il debito: se non ne avesse avuti abbastanza, li avrebbe fabbricati al momento, dove stava il problema? E poi… e poi che era successo? Oddio, in realtà si era un po’ persa… tra gente che veniva premiata, tassi che scrivevano inutilità, Camille che era la solita alcolizzata, Vincent che postava per scusa e Persefone che faceva finta di arrivare ma non era ancora arrivata o forse sì non ce stava a capì più un caiser. Certo era che Aryetta fresca (anche se, dall’affiliazione che si era scelta, tanto fresca non era, era affiliata coi draghi, mica coi pinguini e gli orsi polari) era una convinta sostenitrice (insieme a quell’altra figlia di un camaleonte che non era altra della sua collega) del motto “The show must go on” e aveva cominciato a distribuire targhette come fossero caramelle. Ne aveva avute per chiunque… per Horus, per Emilia (non quelle de “Il Segreto”, però), per Speranza, per la tizia che frega il nome agli elfi e alle stelle, per l’egiziano che non contentandosi di interpretare un solo personaggio ne interpretava due, entrambi figli a lei e pretendeva di essere il Re del Nord (non c’era proprio più religione, assurdo) per l’altra presentatrice e pure per se stessa. Aveva perfino comunicato dei risultati che non prevedevano la consegna di targhette (e per fortuna, visto che quelli se li era dovuti contare LEI!!!). insomma aveva dato targhette a cani e porci, a gente che ancora manco si era degnata di postare…e non a LEI!!!! Possibile che non ci fosse niente per lei? Si sentiva molto Persefone agli Awards dell’anno precedente, con la differenza che lei non avrebbe tentato di rubare targhette altrui, si sarebbe accontentata delle sue, se ne avesse avute. Perché ne aveva… vero? Non se lo ricordava più, era passato un sacco da quando aveva fatto i conti e non trovava manco più il documento dove li aveva trascritti, ma le pareva di sì… ma per sicurezza avrebbe chiesto. Si avvicinò quatta quatta alle due presentatrici, decisa ad interpellare Arya. All’ultimo momento, però, cambiò idea e puntò Zoey prima che si esibisse nell'ennesimo cambio d'abito: lei era una Grifondoro avrebbe risposto di sicuro sinceramente. Anche perché, se avesse mentito, non avrebbe più potuto continuare a difendere strenuamente i Lannister, come aveva fatto fino a quel momento -E per me? Non c’è proprio niente? Mi pareva di ricordare di aver intravisto qualcosa in qualcuno dei risultati… è l’Alzheimer?-
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