I come e i perché di Margaret-Wiggley Aton,

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view post Posted on 6/6/2014, 16:56
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I come e i perché di Margaret-Wiggley Aton




Ad Hogwarts abbiamo un motto. Un motto coniato da un preside di tanti anni fa, mai inciso su pietra in alcuna ala del castello, eppure ricordato da studenti e insegnanti generazione dopo generazione. Un motto forse più sentito di quello ricamato sotto lo stemma dello stendardo in Sala Grande.

Se, infatti, le lettere latine invitano a "Draco Dormiens Nunquam Tittillandus" (Non stuzzicare il drago che dorme), le voci, le pietre, i pensieri che si susseguono nei corridoi ricordano come "Hogwarts sarà sempre lì per darti il benvenuto a casa."


La gente va e resta. Alcuni partono, altri arrivano. Certi si allontanano per non essere più visti, certi tornano quando di loro si erano perse le tracce. Alcuni avvisano prima di partire, altri no. Quest'ultimo è stato il caso della professoressa Aton, ex docente di Erbologia (già docente di Volo), ex Vicepreside e Capocasa Serpeverde. 
Una mattina gli studenti, pronti ad affrontare la lezione di Volo, hanno trovato appeso in bacheca l'avviso che li informava della partenza inattesa della Aton. Un messaggio semplice, diretto e lineare, senza troppe spiegazioni, che dopo il primo istante di spaesamento ha attizzato la fiamma di chiacchiere e pettegolezzi.
Decisione volontaria o licenziamento? Per quale motivo? Perché proprio ora?

Per cercare di trovare la verità in mezzo a tale intrico di ipotesi, ho intervistato la professoressa Lancaster, che l'anno scorso ha sostituito la Aton nel ruolo di Vicepreside, pochi mesi prima della scomparsa di quest'ultima. 
L'intervistata, pur avvisandomi di essere in possesso di pochissime informazioni riguardo questa faccenda, si è mostrata molto gentile e mi ha assicurato che la docente non ha lasciato Hogwarts a seguito di un licenziamento. 


Dopotutto, "la professoressa Aton è sempre stata una donna in gamba, ha ricoperto ruoli davvero importanti all’interno della scuola", ha aggiunto subito dopo, mostrando grande disponibilità alle spiegazioni e al dialogo. Tuttavia, quando si è trattato di trovare una causa dietro il comportamento di Margaret Wiggley-Aton, non è stata in grado di fornire una risposta univoca. Né io ho avuto alcuna illuminazione.

L'attuale Capocasa Corvonero ritiene che la motivazione si collochi in una via di mezzo tra il banale (una persona tanto stimata come l'ex collega non si sarebbe mai arresa a cause futili) e il grave.

Se ha scelto di abbandonare, non solo il ruolo di Vice-Preside, ma anche quello di Docente e di Capocasa, c’è una motivazione davvero importante alla base. Eppure mi sento di escludere motivazioni gravi, poiché sicuramente, se fosse stato così, avrebbe prima rassicurato tutti a riguardo e non l’ha fatto."


La mia ipotesi di un qualche collegamento con la sanguinosa battaglia che ormai più di un anno fa ha visto protagonista la nostra scuola è stata comunque bocciata. Siccome la professoressa era, 
"una donna forte e integerrima" di sicuro "non avrebbe mai potuto abbandonare la scuola per colpa dei fantasmi del passato."

Già, ma quanto si conosce realmente di una persona? Quante volte la fragilità viene celata dietro uno scudo apparentemente indistruttibile? Da parte mia non me la sento di escludere che la Aton, donna estremamente riservata, come mi è stato riferito, abbia sofferto più di quanto abbia dato a vedere.

Però, sono solo ipotesi. Così come è un'ipotesi l'idea secondo cui "la professoressa abbia scelto, per motivi personali, di intraprendere un nuovo percorso, un viaggio magari, per ampliare le sue conoscenze, per comprendere i suoi limiti e colmare le sue incertezze".


A quel punto l'intervista si è infilata in un vicolo cieco, spostandosi su domande abbastanza neutre circa la capacità di superare le avversità. Quesiti che avrebbero potuto riguardare chiunque.

Perciò, la professoressa Lancaster, dopo aver ribadito le sue convinzioni, mi ha suggerito di partire dalla sua descrizione di Margaret Wiggley-Aton prima di scrivere alcunché, di ricordare la forza e la bravura dimostrate negli anni di servizio (molti studenti la descrivono come un’insegnante severa, ma giusta) e magari chiedere delucidazioni alla docente di Pozioni, nonché Ministro Camille Pompadour. Quest’ultima ha fama di essere una persona schietta e integerrima e, personalmente, ho avuto di lei un'ottima impressione nelle poche occasioni in cui ho avuto l'occasione di dialogarci. Non resta che sperare che possa fornire di altri tasselli utili a ricomporre questo puzzle.



Elhena Attwater
 
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