Wounded pride, Post Scarabocchio su Pietra.

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view post Posted on 15/9/2014, 13:54
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Avevano cominciato a parlare e a mettere insieme ciò che sapevano di tutta quella situazione. Sembrava che le informazioni non fossero molte, ma, se avessero trovato il modo di lavorarci su nel modo giusto sarebbero riusciti forse, a capire almeno l’identità di una delle persone coinvolte. Ma era necessario non avere fretta: prima, Sirius avrebbe dovuto riprendere le forze, in modo che poi sarebbe stato più lucido e più in grado di fornire informazioni accurate. Sembrava talmente preso dalla foga di chiudere quella storia il prima possibile da dimenticare alcuni dettagli di primaria importanza, come le sue condizioni fisiche. O almeno, quello fu il suo pensiero finché il giovane caposcuola non riprese la parola. La sua reazione le fece alzare gli occhi al cielo. Merlino, era tentatissima di tirargli un ceffone e farlo tacere. Si impose di calmarsi e di mettere bene in ordine tutte le informazioni che il ragazzo le aveva fornito. Che, per loro fortuna non erano poche.
-Insomma, vedi di darti una calmata! Come pretendi che possa dimetterti in queste condizioni? Dannati voi grifondoro e la vostra smania di fare gli eroi- Scosse la testa: ma perché tutti i grifondoro che aveva conosciuto erano così maledettamente ansiosi di mettersi nei guai? Sua sorella era stata uguale e anche gli altri. Sembravano fatti con lo stampino. Quello in particolare, sembrava troppo smanioso e troppo agitato. Non era stata affatto una buona idea quella di dargli una pozione che lo aiutasse a recuperare le forze, e all’inizio non l’avrebbe fatto, ma non potevano perdere tempo. Per fortuna Sirius aveva almeno avuto il buonsenso di non ingurgitarla tutta in una volta. Ma non era stato altrettanto sensato da aspettare ad alzarsi ed era crollato a terra. Sospirò mettendosi le mani sui fianchi e chinandosi su di lui, porgendogli una mano per aiutarlo a tirarsi su.
-Hai finito con queste scene? Cosa pensi di poter risolvere comportandoti in questo modo? Scommetto che le gambe ti hanno ceduto, o ti hanno fatto male. Il che significa che hai ancora bisogno di riposo. C’è Hagrid qui fuori, ti ha portato qui lui e sarà con lui che tornerai a scuola. E non voglio sentire discussioni su questo.- La tentazione di dargli un ceffone era forte, ma doveva trattenersi, non aveva intenzione di arrivare a comportarsi in maniera infantile. Una volta che Sirius si fu sistemato a letto, si sedette accanto a lui
-Non stiamo perdendo tempo. Va bene, i tuoi aggressori erano più di uno, ma a quanto pare, almeno uno di loro è disarmato, al momento. Il che significa che non può nuocere a nessuno, a meno che non acquisti una nuova bacchetta, o se ne procuri un’altra. O chissà, magari tenterà di recuperare la sua e in quel caso, se conosce la tua identità, dovrai stare molto attento. Per quanto riguarda l’Ordine.. anche Persefone ne fa parte ed è stata lei a mandarti qui, suppongo che abbia avvisato anche chi di competenza. Se così non fosse, lo farò io.- Aveva volutamente glissato su una domanda che Sirius le aveva fatto, ma capì che non sarebbe servito a molto ignorarla. Se lo conosceva un po’, ci avrebbe ribattuto finché non avesse avuto risposta.
-Non posso dire con esattezza quanto tempo sei stato svenuto. Quando Hagrid ti ha portato qui avevi già perso i sensi e può darsi che tu lo avessi già fatto quando ti ha trovato. Comunque sembra che lo svenimento non abbia compromesso le tue facoltà intellettive. Per quanto riguarda il resto, interrogheremo tutti quelli che vanno interrogati… e se non vuoi aspettare, leggerò nei tuoi ricordi con un incantesimo, ma devi aiutarmi anche tu.- Decise di fermarsi solo un istante, per evitare che Sirius fosse investito di troppe parole, che avrebbero potuto soltanto confonderlo. Probabilmente il giovane non avrebbe apprezzato, ma lì la medimaga era lei e lei sapeva cos’era meglio. Qualche istante dopo, riprese la paola.
-Non sono una legimens, conosco solo l’incantesimo che dà l’accesso ai ricordi, per cui non so quanto potrò scoprire e quanto sarà invasivo, questo sia chiaro. Decidi, posso sempre smaterializzarmi ed essere di ritorno in pochi minuti col pensatoio.- Ed era la soluzione che, sinceramente, avrebbe preferito, ma l’ultima parola voleva lasciarla a Sirius. Ora che sapeva a cosa si poteva andare incontro in entrambi i casi, avrebbe potuto prendere una decisione più sensata. E se si fosse intestardito a volere che lei gli leggesse nella mente, lo avrebbe fatto, senza altre discussioni.
 
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view post Posted on 18/9/2014, 19:03
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Fu inevitabile il disagio e il relativo rammarico che seguirono alla ramanzina propinata da Caroline. In pochi attimi era stato fin troppo evidente il cambio di direzione che nella persona di Caroline si era appena verificato: non più una compagna di lotta votata alla causa ma una medimaga preoccupata per lo stato di salute del suo paziente. E Sirius sicuramente non stavo collaborando affinchè la sua condizione subisse positivo mutamento. Si risentì giustamente delle sue azioni e non oppose resistenza all'invito a smetterla optando piuttosto per una proficua collaborazione che appaleò accettando l'aiuto di Caroline. Era adagiato sul lettino quando sopraggiunse il resto della sfuriata. Che stupido che era stato. Coraggio non voleva dire stoltezza e lui aveva davvero l'impressione di essere il più stolto e avventato tra i grifondoro.
- Ti chiedo scusa Caroline, hai ragione. Ho bisogno delle mie forze per affrontare ciò che ci aspetta e il lavoro da fare è davvero tanto. Non credo che il pensatoio possa esserci utile a questo punto. Era tutto molto scuro, nemmeno io ho visto qualcosa di concreto oltre quello che ti ho detto. Il giardino non era illuminato che dalla luna e non ho potuto castare nemmeno un visibula noctambula a causa delle magie che vi venivano scagliate contro da ogni angolo. Stavo facendo la mia ronda con Will quando ho sentito delle voci nel giardino. Mi sono immediatamente allertato, vista l'ora tarda nessuno a parte i prefetti o i caposcuola avevano il diritto di essere in quel posto così ho richiamato la loro attenzione e quel che ho ricevuto in cambio è una stato uno scontro degno di questo nome. Chiunque mi abbia conciato in questo modo io lo troverò, me la pagherà cara lo giuro -
Era rabbia il sentimento che lo spronava e lo animava in quel momento. Era decisamente arrabbiato per l'accaduto e le sue potenzialità, il suo bagaglio magico non erano serviti a un bel niente. Era sicuro che il mago che aveva affrontato fosse un mago oscuro, le sue ferite ne erano la prova più evidente, si era trattato del suo primissimo e serio scontro con la fazione degli oscuri seguaci del signore oscuro e lui se era uscito a pezzi, più vicino alla morte che alla vita. Poteva dirsi lo stesso per il suo nemico? Francamente lo dubitava. Si ritrovò a stringere ancora più forte le bacchette in un modo di stizza che quasi avrebbe potuto spezzare il legno di cui erano composte.
- Ho fallito, guardo come mi hanno combinato! Io sono un ospedale e chiunque mi ha fatto questo è libero. E io ho solo queste bacchette che quasi mi hanno costato la vita -
Le bacchette. Già, in quel caleidoscopio di emozioni spesso finiva per dimenticarsene, non era lucido ma poi rapidamente se ne avvedeva.
- Lasciamo stare il pensatoio. Voglio provare a fare qualcos'altro. Ho bisogno di sapere e di capire. Solo così posso farmi una ragione di ciò che è accaduto -
Aveva qualcosa in mente e voleva rendersi conto se la conquista delle bacchette fosse stata solo una perdita di tempo. Sperava vivamente di no. Sollevò il braccio armato della sua bacchetta spostando le altre non sue nella mano non dominante. Era giunto il momento di capire. Doveva capire.
- Aiutami Caroline, aiutami a incantare queste bacchette. Prendimi una. L'incantesimo Reversus può aiutare. Facciamolo. Veniamo a capo di questa dannata situazione -
Contemporaneamente invitava la medimaga a lasciare il lettino e a farsi da parte. Sirius intendeva posizione una delle bacchette sul bordo del letto lateralmente alla sua posizione seduta e con la punta rivolta verso l'esterno. Avrebbe castato l'incanto reversus non appena Caroline glielo avesse consentito. Era giunto il momento. Sarebbe venuto a capo di quella situazione. A tutti i costi.



Contatto il master e andiamo avanti. Non ho specificato la bacchetta che ti ho offerto per prendermi troppe libertà. Per quanto ne so una vale l'altra per me. Non sono un fabbricante di bacchette. xd
 
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view post Posted on 1/11/2014, 18:48
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OT// Chiedo umilmente perdono, sono un vero disastro -.-

Alla fine, dopo averlo ampiamente rimproverato ed essersi occupata della sua salute, era arrivato il momento di ascoltare attentamente l’opinione di Sirius su tutta quella faccenda. Caroline sapeva perfettamente che, in quel momento, per quanto debilitato potesse essere, lui era l’unico a poter dare un giudizio riguardo ciò che aveva vissuto, ma all’inizio aveva semplicemente… ignorato la cosa, preferendo concentrarsi su altri aspetti. Per essere d’aiuto, Sirius avrebbe dovuto essere lucido e in forze e se non si fosse ripreso questo non sarebbe stato possibile. Di conseguenza, la priorità era curarlo. Per questo aveva messo da parte tutte le domande che avrebbe voluto fargli e si era limitata a concentrarsi sulla cura. Ma ora era arrivato il momento di ascoltare il suo racconto e di pensare a ciò che andava fatto. Ciò che aveva proposto al giovane caposcuola era di certo in accordo col suo passato di docente: Difesa era stata la materia di cui maggiormente si era occupata, e le era venuto istintivo parlare in quel modo. M, paradossalmente, il giovane aveva una formazione più completa della sua e una maggiore conoscenza della situazione, la cosa migliore sarebbe stata ascoltare lui. E Sirius, dopo aver ammesso che lei aveva ragione, iniziò a parlare, investendola con un fiume di informazioni e supposizioni che sarebbero stati certamente più utili delle sue proposte affrettate. Bocciò entrambe le sue proposte, convinto che vedere i ricordi sarebbe stato comunque poco utile. Il suo racconto avvallò la sua ipotesi: d’accordo, allora avevano bisogno di un altro piano. Intanto lei avrebbe fatto ordine tra tutte quelle informazioni. Non poté trattenere un sorriso quando il ragazzo promise, istintivamente, che avrebbe fatto di tutto per farla pagare a chi aveva creato tutto quello scompiglio. Solo un Grifondoro avrebbe potuto fare un discorso simile in quella situazione e, ancora una volta, Sirius dimostrava di essere un vero grifondoro. Stirò un sorriso, per poi tornare a concentrarsi sul problema principale: le obiezioni di Sirius erano sensate, e la sua proposta corretta. Potevano agire in quel modo e sperare che sbucasse fuori qualche indizio utile. Annuì, senza aggiungere altro e afferrando la prima bacchetta che le capitò a tiro. L’incantesimo Reversus… da quanto non lo eseguiva? Chiuse gli occhi riflettendo, tentando di riportare alla mente tutti i dettagli dell’esecuzione: non poteva permettersi errori. E la prima cosa da fare era rivolgere la punta della bacchetta da incantare contro un punto vuoto: non poteva sapere quale incanto ne sarebbe fuoriuscito e non aveva intenzione di rischiare l’incolumità sua o del suo paziente. Si spostò leggermente, poggiando la bacchetta prescelta sul letto di fianco a quello del caposcuola Grifondoro e rivolgendone la punta verso il muro. Quindi, strinse saldamente la sua bacchetta, mentre si posizionava a destra di quella che aveva poggiato sul letto, sovrastandola con la propria. Mosse il polso, compiendo un movimento ondulatorio, partendo da sinistra, fino all’estremità opposta della bacchetta, quindi ripeté lo stesso movimento al contrario, da destra a sinistra a sinistra. Contemporaneamente, la formula era ben chiara nella sua mente. Non la pronunciò a voce, per non disturbare il suo paziente, ma sapeva esattamente ciò che voleva ottenere.
-Prìor Incantàtio-

Edited by Caroline Dalton - 8/11/2014, 20:10
 
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view post Posted on 8/11/2014, 23:33
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Ah, l'arte delle bacchette: forse una delle branche della Magia più complesse che un Mago o Strega potesse mai decidere di affrontare. Per quanto l'esperienza e gli anni permettessero ad ogni individuo di conoscere dettagli sulla propria bacchetta, mai nessuno potrà dire di carpirne ogni singolo segreto. Tuttavia, la stessa Magia possedeva incanti che, anche ai meno esperti, potevano permettere di indagare ed interrogare le bacchette, per quanto limitatamente. Era così che Sirius intendeva indagare, almeno come punto d'inizio, per capire chi, quella notte, lo aveva messo tanto in difficoltà, ma soprattutto per comprendere il volto del Male che lì, al limitare della Foresta, si era palesato inaspettatamente sotto le neanche tanto velate spoglie di un probabile studente.
Caroline, dal canto suo, voleva veder altrettanto bene la faccenda, sebbene Hogwarts non la riguardasse più. Anticipando il giovane Grifondoro, la donna si apprestò a castare l'Incanto Reversus che colpì una delle bacchette scelte. Questa vibrò per qualche istante e poi, nell'aria, si materializzò un filamento luminoso, di un oro intenso, che collegava la bacchetta di Caroline a quella sconosciuta; la donna sentì le dita attorcigliarsi al legno dell'asticella che, via via, cominciò a scottare intensamente. Sul filo, comparvero piccole perle di luce che una dopo l'altra partendo dal centro del collegamento, scivolarono verso la bacchetta ignota, venendo inglobate. A poco a poco, una piccola e fumosa figura fuoriuscì dalla punta di questa, e si materializzò nello spazio vuoto dinnanzi. Piano piano, si andò delineandosi prendendo la sagoma di una ragazzina sugli undici anni, dai lunghi capelli e il volto spaventato, in ginocchio sul pavimento della stanza. Il suo sguardo era vacuo e un piccolo rivolo d'aria vorticava, vicino la sua tempia sinistra. Sebbene non avesse colori in sé, sul cardigan della sua divisa si poteva distinguere lo stemma Grifondoro.
Poi, un'altra perla di luce venne inglobata dalla bacchetta, facendo comparire un altro filamento e, subito dopo, un altro ancora. I due si andarono nuovamente delineandosi ed apparvero due ragazzi: la fanciulla apparsa poco prima, e un ragazzino, i cui capelli rilucevano perlacei, in piedi dietro di lei. La giovane venne poi, colpita da un raggio apparso dal nulla; il suo piccolo corpo venne spinto all'indietro, facendola impattare contro il giovane, colpendolo sulla mascella e ruzzolando entrambi a terra.
Poi, più nulla. La bacchetta di Caroline cominciò a raffreddarsi e la presa divenne più morbida; il luminoso filo dorato che la collegava all'altro bastoncino di legno si affievolì fino a scomparire del tutto e con esso le figure di fumo.
Così come era stato castato, il Reversus scomparve con i suoi indizi che, però, ora venivano custoditi anche da Sirius e Caroline e non più solo dalla memoria di quella bacchetta ormai senza padrone.
Certo: non potevano dire di avere molte prove in mano e l'interpretazione degli incanti poteva essere dubbia, ma era pur sempre qualcosa e, del resto, c'erano ancora tante vie per indagare. A partire dai ricordi, a partire da quelle bacchette. Era complicato?
Forse meno del previsto.
 
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view post Posted on 3/12/2014, 22:09
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Due fazioni da ambo i lati si stavano muovendo, qualcosa si era appena innescato, qualcosa si stava muovendo. Sirius e Caroline si erano finalmente messi all'opera. E infatti non passò molto tempo prima che la ed docente mettesse mano alla bacchetta evocando magia difficile ma dall'esito assicurato. Perle di luce scintillarono, fili come di un gomitolo tessuto dal fato dipanarono i primi elementi di un mistero che andava assolutamente svelato. La magia ricostruì scene di vita passate. I primi indizi vennero a galla e Sirius ebbe gli elementi per ponderare. La divisa della sua casata lo aveva tuttavia letteralmente spiazzato.
- Grifondoro -
disse mostrandosi non poco turbato. Non immaginava che una studentessa della sua casa avesse preso parte a quelle vicende. Non sapeva cosa pensare in effetti ma dalle immagini, da quelle immagini che la magia stava ricostruendo pareva una vittima e non una complice. Era difficile rimembrare con chiarezza cosa era successo ma l'incanto reversus lo stava aiutando non poco.
- Deve essere la macchia che ho visto a terra fin dal primo momento in cui ho avuto accesso al giardino ma cosa le hanno fatte? A te cosa sembra Caroline? -
Era curioso e motivato al tempo stesso. Quella magia sembrava agire alla tempia ed era uno degli elementi che doveva cercare di chiarire. Quanto al successivo incantesimo non v'era dubbio. Niente poteva dare un colpo del genere come un un everte o un flipendo ma non rappresentava purtroppo qualcosa su cui concentrarsi particolarmente.
- La Grifondoro va interrogata. É una testimone. Magari lei ha visto cosa è successo ma sopratutto chi é stato. Ripeto, hogwarts va allertata. L'ES deve muoversi immediatamente. La Grifondoro é la chiave. Indubbiamente. Ma....-
Si era preso volutamente una pausa. C'erano altre bacchette da interpellare, altre pezzi del puzzle da mettere al loro posto. Non doveva indugiare.
- abbiamo altre bacchette. Eseguirò il reversus sulla restante -
Mentre parlava aveva già impugnato un'altra delle bacchette che aveva a disposizione posizionandola poi accanto a quella che Caroline aveva appena incantato. La mano si mosse sapientemente, la punta dell'arma tenuta saldamente sovrastò il proprio bersaglio. Doveva essere concentrato, sicuro. L'errore non era contemplato. Si appellò dunque alle sue forze per quanto possibile e quando fu sicuro eseguí un movimento ondulatorio partendo da sinistra fino all'estremità opposta della bacchetta e poi al contrario ripercorrendo a ritroso il movimento. La formula era ben chiara. Non doveva far altro che darle voce. In quel frangente non aveva alcun senso enunciare non verbalmente il reversus sopratutto considerando che gli incanti non verbali richiedevano concentrazione che Sirius voleva tutto dedicare alla magia.
-Prìor Incantàtio-
Rapido, deciso. Cosa sarebbe uscito dalla bacchetta?

 
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view post Posted on 19/1/2015, 00:08
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Non perse neanche tempo a chiedersi se il suo incantesimo avesse funzionato: doveva per forza essere così, ne aveva eseguiti decisamente di più complessi, quello non era troppo difficile, non dopo tutti quegli anni. A quel punto, non le restava che osservarne l’effetto. Attese che la bacchetta rivelasse i suoi segreti stringendo un lembo del lenzuolo, preoccupata: quella situazione non le piaceva, neanche un po’: era l’ennesima prova della scarsa sicurezza di Hogwarts, le ronde notturne avrebbero dovuto essere compito dei docenti, non di ragazzini appena maggiorenni. Ma come sempre, tra il dire e il fare c’era di mezzo il mare, soprattutto in quel caso particolare, in cui i docenti potevano essere contati sulle dita di una mano e l’aiuto di Gazza arrivava fino ad un certo punto, data la sua natura. Sospirò, mentre, finalmente, una luce aveva cominciato a sprigionarsi dalla bacchetta: poté riconoscere una biondina, probabilmente la studentessa di cui avevano parlato fino a quel momento a terra, con lo sguardo vacuo, che non sembrava guardare un punto particolare e un piccolo vortice accanto alla sua tempia sinistra: era decisamente sotto incantesimo, ma quale? Le occorse un leggero sforzo di memoria per trovare la soluzione, c’era un solo incantesimo che aveva quell’effetto
-Sembra che non si renda conto di dov’è, come fosse sotto l’effetto di un Confundus o qualcosa di simile. Ma un Confundus non ti impedisce di muoverti, mentre lei non muove un muscolo. Eppure non sembra paralizzata. Se le mie supposizioni sono esatte, solo un incanto ha un effetto simile, il Nebula Antigravitas. È l’unico che paralizza in questo modo perché, pur non essendo fisicamente bloccati, non si ha il coraggio di muovere un passo. Evidentemente quella ragazzina non lo conosceva ed è rimasta traumatizzata.- Tacque un momento, considerando le implicazioni della sua stessa affermazione
-Se ho ragione, questo dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che i vostri avversari non erano ragazzini sprovveduti: quell’incantesimo fa parte del programma del quarto anno… o la Lancaster l’ha spostato? In ogni caso, solo studenti con buone basi sono in grado di eseguirlo correttamente. Hai altre idee? Ti vengono in mente altri incantesimi con un effetto simile?- In fondo, lei aveva smesso di studiare quegli argomenti da tempo, mentre lui frequentava ancora la scuola ed era ad un livello più alto del suo. Sperava solo che evitasse, per l’ennesima volta, di farsi prendere dalla fretta: in quel momento, era l’ultima cosa di cui avevano bisogno.
-Sirius, suppongo che Hogwarts sia stata GIA’ allertata. E suppongo che la mancanza tua e del tuo prefetto non sia passata sotto silenzio, giungendo almeno alle orecchie degli altri prefetti e caposcuola. Quindi, anche i tuoi compagni- l’enfasi su quell’ultima parola voleva far intendere al ragazzo che stesse parlando di quei compagni in particolare, quelli dei quali era a capo nella lotta contro il male. -ne saranno già sicuramente informati.- Il resto era inutile commentarlo, sapeva che quel ragazzo era terribilmente testardo. E in quel momento avevano altro da fare.
-Bene, a questo punto non mi resta che lasciarti fare quest’incantesimo. Ritengo comunque che ci sarebbe molto utile sapere di chi sono queste bacchette… ma prima finiamo di esaminarle, poi chiederemo informazioni ad Olivander.- Osservò quindi la bacchetta rimasta isolata e, dopo averne collocato la punta in direzione della parete vuota, si spostò a destra e la puntò con la sua. Il braccio ripeté il movimento eseguito solo pochi minuti prima: un’onda da sinistra a destra e poi indietro, da destra a sinistra, come se la punta della bacchetta volesse unirsi all’altra estremità.
-Prìor Incantàtio-
 
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view post Posted on 18/2/2015, 13:39
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La paura e il timore di un'oscura ombra che possa andare a posarsi sopra un'ignara Hogwarts, giocavano il loro peso, sulle menti del Grifondoro e della donna. Nel primo, mille congetture si arrovellavano, dando vita a idee e spingendolo ad agire: avvertire Hogwarts era il pensiero impellente, ma come del resto Caroline aveva detto, la Scuola sapeva. O perlomeno, sapeva la Preside e le persone... giuste. Del resto, dopo aver visto il corpo ferito di Sirius e gli altri due fanciulli svenuti e sotto shock, era impossibile non allarmarsi, più che mai per colei che aveva sulle spalle le vite di tutti quei ragazzi.
Vera importante questione era invece capire cosa fosse successo all'ombra della Foresta Proibita e i due, seppur lentamente, grazie al Reversus cominciarono ad intravedere la luce, in quelle cupe tenebre. Tuttavia, le congetture potevano rivelarsi sbagliate, se ci si andava a focalizzare su dettagli insignificanti (o forse giudicati importanti proprio perché all'apparenza inutili?), e si poteva perdere di vista ciò che, invece, importava realmente. Qual era, il senso dell'incanto Reversus? Cos'è che ripercorreva? Gli incanti compiuti dalla bacchetta, non era forse così? Ebbene, gli incanti come venivano realizzati? Con dei movimenti, qualcosa che, in un certo senso, poteva esser rappresentata in via indiretta dal Reversus stesso.
In ogni caso, Caroline, a meno che non vi avesse ragionato su meglio, non avrebbe potuto sapere se la sua ipotesi fosse sbagliata o meno. O meglio, sì pur non essendone a conoscenza, aveva indovinato, in un certo senso: qualcuno aveva usato il Nebula Antigravitas ma, ironia della sorte, fu lo stesso Sirius e soltanto la bacchetta del Caposcuola, poteva raccontarlo, se non il ragazzo.
La donna era stata così lontana dagli studi da non ricordare che il Prior Incantatio non mostra ciò che succede al possessore di una bacchetta, bensì cosa compie la bacchetta stessa? Forse, le parole, il dialogo, avrebbero dipanato la matassa, chissà.
Restavano, ora, due sole bacchette: la prima, quella scelta da Sirius, subì lo stesso trattamento della precedente: un sottile filo argenteo, perle di luce che diedero vita a delle figure: un turbine d'aria argentata, pieno di fine sabbia, si dipanò nella stanza, silenzioso, senza far danni. Al centro di esso si intravedeva una figurina, ma la sabbia era così fitta che era possibile vederne solo la sagoma a terra, null'altro.
Un'altra perla, un altro incanto: un piccolo bagliore, forse un lumos, poi ancora, altri incanti minori, forse fatti a lezione come quel piccolo porcospino tramutato in puntaspilli. Ben presto, le perle si esaurirono in un nulla di fatto, ma Sirius poteva sapere a chi apparteneva quella bacchetta poiché il turbine era stato castato proprio dal suo fianco.
Ed infine, l'ultima bacchetta: Caroline, ancora una volta, castò un perfetto Reversus e il sottile bastoncino rilasciò le sue memorie: una piccola fiammella volteggiava nell'aria, un fanciullino veniva colpito da un raggio che lo fece scoppiare a ridere e così via, incanti banali, semplici, anche troppo.
La luce emanata dalle bacchette si spense, quasi in contemporanea e i fantasmi delle memorie sparirono con essa, lasciando i due immersi nei loro pensieri.
Potevano evincere tutto e niente da ciò, ma era chiaro che era stata la prima bacchetta ad avere gli indizi più importanti: due misteriosi incanti, come le due misteriose figure, la Grifondoro e il ragazzo dai capelli così chiari da sembrar bianchi e brillare di luce propria. E, pur non essendo stata la bacchetta di colui o colei che aveva ferito a quel punto Sirius, era indubbio che quelle scoperte, che quelle bacchette andassero custodite gelosamente e che il mistero andasse indagato con più accortezza e attenzione, meno fretta, più astuzia e cautela.
 
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view post Posted on 21/2/2015, 18:39
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E piano piano, la matassa si dipanava, il mistero si faceva meno fitto e nuovi indizi venivano svelati per aiutare lei e il caposcuola grifondoro a venire a capo di quell’intricata situazione. I loro due incantesimi avevano avuto l’effetto sperato e altre immagini erano fluttuate davanti ai loro occhi ripercorrendo le memorie della bacchetta. Eppure c’era qualcosa che non le quadrava, sentiva di aver dimenticato un dettaglio che avrebbe potuto aiutarla a capire meglio tutto. Si soffermò a riflettere qualche istante, osservando le bacchette e le immagini fluttuanti. Il suo sguardo saettò dalle immagini alle bacchette, a Sirius e di nuovo alle bacchette, finché, di colpo non comprese il problema: aveva sbagliato tutto. Afferrò la prima bacchetta che aveva incantato rigirandosela tra le mani pensierosa, e tornando con la mente alle immagini che le aveva mostrato. Se aveva ragione allora….
-Se ho ragione, questa bacchetta ha castato un Nebula Antigravitas. Il che significa che questa bacchetta- continuò, facendo attenzione a calcare l’aggettivo dimostrativo -appartiene ad uno studente che frequenta ALMENO il quarto anno. È la tua? Sei stato tu a fare questo incantesimo?- Quello era il primo dubbio che doveva togliersi, solo dopo avrebbe potuto proseguire con le elucubrazioni. Cioè, in realtà poteva proseguire anche subito, ma l’avere una risposta le avrebbe impedito di divagare eccessivamente.
-Se non sei stato tu, allora, con ogni probabilità, questa è la stessa bacchetta che ti ha ferito. Le tue ferite sono troppo gravi, gli incantesimi che ci hanno mostrato le altre due bacchette sono molto semplici, adatti a dei ragazzini di primo… massimo secondo anno. Persone, in ogni caso non in grado di evocare un incantesimo della portata di quello che ti ha ferito. A meno che non stiamo prendendo un abbaglio colossale e il proprietario abbia fatto in tempo, prima che gli prendessi la bacchetta, ad evocare incantesimi semplici, al fine di evitare di essere scoperto con il Prior Incantatio.. ma fingiamo un momento che non sia possibile. I due ragazzini che abbiamo visto nel ricordo…. Chi sono? Le bacchette che hanno fatto gli incantesimi più semplici, potrebbero essere le loro, secondo te?- Quella era una domanda cui solo Sirius avrebbe potuto dare una risposta.
 
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view post Posted on 7/3/2015, 19:13
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In quella matassa ingarbugliata di eventi e di circostanze che i due paladini del bene cercavano di sbrogliare, si stavano iniziando finalmente a vedere i primi nodi, i primi elementi da sciogliere per capire. Non era era molto ma un buon punto di partenza da quale partire, questo sicuramente. Si stavano adoperando per dare un senso alle cose, per apportare il loro beneficio alla causa. E c'erano vicini. Avevano tutti i pezzi del puzzle a portata di mano, dovevano solo trarre le conclusioni una volta ricostruito il quadro globale.
Alle considerazioni di Caroline il caposcuola Grifondoro venne quasi richiamato al reale. Si era perso in tutte quelle elucubrazioni, nelle immagini che il reversus riproduceva in perfetta copia gli eventi come fosse fedele macchina da cinepresa.
La domanda della donna era pertinente. E Sirius conosceva la risposta.
- So per certo di aver castato personalmente il Nebula. Quindi non può essere quella la bacchetta. Quando mi sono accorto di cosa stava accadendo in giardino volevo immobilizzarli e ci sono riuscito. Almeno in parte. -
Infatti a ben pensare quella figura che il reversus aveva palesato non era altri che la giovane che era tanto desideroso di interrogare, colei che egli, ne era sicuro, avrebbe potuto apportare indizi vitali alla risoluzione del loro caso. Ma questo era già evidente. Peraltro volgendo ora l'attenzione a Caroline per smentire le sue parole, si ritrovò a ragionare alle sue opposizioni.
- Sono sorpreso dal Reversus. Mostra gli incantesimi come immagini ma da quando vedo non é così facile quale capire quale rappresenti cosa. Il Nebula l'ho castato io, questo é chiaro quindi quella bacchetta non può aver castato la magia che mi ha ferito. Ci sarei stato io nella rappresentazione non la Grifondoro. Quello che mi sento di dire é che la bacchetta che stringi tra le mani ha agito sulla Grifondoro. Con quale tipologia di incantesimi é difficile dirlo con precisione. Quel rivolo di luce intorno alla testa potrebbe forse essere il Confundus come ipotizzavi prima -
Dire altro era davvero una impresa. Erano nel pieno campo delle ipotesi. Andare oltre senza poter analizzare tutti gli elementi era difficile. Solo la Grifondoro poteva sapere da quale magie fosse stato colpita. Dovevamo chiederlo a lei.
- Quella -
disse inoltre indicando la bacchetta dalla quale le ultimi immagini erano venute.
- sospetto sia di Will, il prefetto della mia casata. Era accanto a me quando ha castato un Tormentam. Quel turbinio non può che essere frutto di quella magia. L'ho sentito mentre lo evocava. Will non conosce la magia non verbale-
Dunque non poteva sbagliarsi. Lui era presente. Will l'aveva castato qualche attimo dopo il suo Nebula per cui sulla base di quelle considerazioni poteva eliminare la bacchetta dalla gruppo che valeva la pena indagare. Il quadro era confusionario sicuramente ma iniziava a delinearsi.
- Quanto alle altre persone presenti non ne ho idea, Caroline. Era buio. Non ho avuto il tempo di fare nient'altro che difendermi. Non ho visto niente se non gli incantesimi che mi venivano scagliati contro. É proprio questo il punto. Dobbiamo scoprire chi sono. -
I suoi occhi esprimevano determinazione. Caroline poteva ben intuirlo se si fosse fermata a guardarlo con attenzione.
- Ho subito l'incantesimo che mi ha portato qui e un tentaculus credo. Avevo un polpo alla coscia che mi fermava l'emorragia ma queste immagini non le vedo. Non ci sono mai io in queste immagini. Se avessi ottenuto la bacchetta che mi ha ferito sarei stato almeno in una di queste immagini non credi? -
Le premesse e le conclusioni parevano logiche. Molto probabilmente la bacchetta che aveva castato fatture oscure non era entrata in suo possesso.
- in ogni modo mettiamo un attimo da parte Will e la sua bacchetta -
Disse afferrando la bacchetta che sulla base di quanto intuito apparteneva al suo prefetto e adagiandola quindi lontana dalle altre.
- È evidente che l'unico modo per sapere realmente a chi appartengono queste altre bacchette é chiedere all'unica persona che ne sa quanto basta, Olivander-
Quella strada era una delle due percorribili.
- Altrimenti resta la Grifondoro -
 
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view post Posted on 13/3/2015, 01:56
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Tutta quella faccenda era un gran casino. Cominciava seriamente a farle male la testa. Da tempo non era costretta a simili ragionamenti, curare i suoi pazienti non richiedeva un tale dispendio di concentrazione. Perlomeno, non l’aveva richiesto fino a quel momento. Gli incantesimi e le fatture con cui aveva avuto a che fare erano, per sua fortuna, tutti molto simili tra loro ed era riuscita ad averne ragione senza troppi problemi. Ma lì non si trattava più di scegliere il giusto incantesimo curativo, la questione si era espansa e il problema era diventato indagare, capire chi avesse scagliato quegli incantesimi contro il suo paziente e di chi fossero quelle bacchette. Fortunatamente, Sirius sembrava ricordare bene quello che era successo, almeno lui. Probabilmente, quelle immagini per lui erano molto più significative di qua tolo fossero per lei, che non era stata presente e doveva sparare ipotesi a casaccio, basandosi su pochi flash. E piano piano, i nodi venivano al pettine e la matassa si dipanava. La bacchetta che aveva castato l’incantesimo più potente era quella di Sirius, per cui a loro non interessava. O meglio, avrebbero potuto interessarli le immagini che aveva sputato fuori, ma scoprirne la provenienza non era più importante, di certo Sirius non si era auto ferito. E le altre? Gli incantesimi che mostrarono erano tutti molto semplici, quasi banali, inadatti a ragazzi dell’età di Sirius, buoni per un primino o uno studente del secondo anno. E Sirius fu nuovamente prezioso: afferrò l’ultima bacchetta, riconoscendola come quella del suo prefetto, che era di ronda con lui (e quindi non poteva averlo attaccato) e mettendola da parte. Ne restavano due, una di un primino e l’altra? Bella domanda. Avevano due possibilità per trovare la risposta: una era affidarsi ai ricordi di una ragazzina, l’altra chiedere al rivenditore di bacchette, che , si diceva, non dimenticava mai il volto delle persone a cui aveva venduto le bacchette prodotte personalmente.
-A questo punto non ci resta che chiedere. Forse sarebbe meglio sentire Olivander, preferirei lasciare la tua compagna di casa come ultima spiaggia, sarà sicuramente traumatizzata, non credo le farà bene rivivere quei momenti. E poi, meglio non destare troppi sospetti, chi vi ha aggredito potrebbe venire a sapere che state facendo domande in giro per la scuola, mentre fare una piccola manutenzione alla bacchetta è abbastanza usuale.- Quella era l’unica idea sensata che le era venuta e sperava che Sirius approvasse, discutere con un Grifondoro testardo era l’ultima cosa che in quel momento che aveva voglia di fare
-Prima però, riposati ancora un po’, non ho intenzione di dimetterti finché non l’avrai fatto. Tanto quei tre senza le loro bacchette non possono andare da nessuna parte.- O meglio… sì, potevano… ma potevano anche essere scoperti.
-O meglio, potrebbero andare a comprarsene un’altra, ma in quel caso lo verremmo a sapere chiedendo a Olivander. A meno che non la rubino a qualcuno, ma in quel caso avrebbero problemi ad usarla. E in ogni caso il furto di una bacchetta non passerebbe comunque sotto silenzio. Per cui, ora pensa a riprenderti, appena ti sentirai meglio, vedremo il da farsi.- E su quella questione non ammetteva replica alcuna.
 
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view post Posted on 16/3/2015, 21:54
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Avendo ormai dissipato i principali dubbi della faccenda i due paladini del bene non impiegarono certo molto tempo a giungere alla medesima conclusione. Non c'era molto da fare se non l'ovvio: chiedere a Olivander. Gli unici indizi che Caroline e Sirius avevano avuto a disposizione, sin dall'inizio, infatti, non erano altro che bacchette e in materia di bacchette non v'era esperto più grande di Olivander. La Grifondoro sarebbe rimasta dunque l'ultima spiaggia di una ricerca che prima o poi avrebbe dato loro delle risposte. Dovevano solo iniziare a darsi a fare.
Fare luce sulla questione poteva avvicinarli a comprendere gli schemi e le gerarchie degli oscuri adepti del male e sopratutto a dare un volto a quelle figure che nascoste tra le mura della scuola reclutavamo studenti per i loro terribili fini.
I passi successivi li avrebbero compiuti proprio nei giorni a venire. Ora Sirius aveva bisogno di riposare, di recuperare le forze che lo scontro in giardino gli aveva rubato. Annuí alle parole della guaritrice senza opporre resistenza alcuna come era giusto fare. Questa volta non c'era alcun ma. I ragionamenti di Caroline filavano perfettamente.
- Tienile al sicuro Caroline -
disse solo porgendo le bacchetta alla strega.
- Sono tutto ciò che abbiamo per fare luce su questa storia. Non posso riposare se le credo incustodite per cui ti chiedo di tenerle fino a quando ci recheremo a Diagon Alley. Le affido a te -
Era una bella responsabilità ma Sirius non poteva chiudere gli occhi sapendo che quelle bacchette erano nella sua stanza. Chiunque le aveva perse poteva decidere di recuperarle. Dovevano stare al sicuro e Caroline faceva al caso suo.
La sua bacchetta naturalmente la tenne con sè adagiandola sul comodino che aveva accanto a letto dopodiché mettendosi steso. Avrebbe seguito il consiglio di Caroline riposando fino a quando ne avesse sentito la necessità. Ci sarebbe stato tempo e modo per indagare. Erano sulla buona strada. Ora dovevano solo essere cauti.
 
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