Sorin Markov |
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| Quella risposta riempì Sorin di emozioni, un misto di ansia e curiosità di vedere che tipo era il Ministro della magia di persona. Era giunto il momento e non poteva più tirarsi indietro. Sorin entrò nell'ufficio del Ministro, per un attimo si guardò intorno scrutando ogni angolo di quella stanza. *Tutto qui?!* Pensò tra sé e sé, magari si aspettava di più dall'ufficio della più alta carica del mondo magico, magari una specie di sala del trono o qualcosa del genere. -Buongiorno- disse (l'educazione non era mai troppa, sopratutto in certe situazioni). Il Ministro era lì, seduta dietro una scrivania, per quanto quella stanza potesse sembrare semplice c'era un'aria molto autoritaria, un'atmosfera che iniziava a pesare al giovane Sorin. Si fece coraggio e si avvicinò al Ministro -Sono qui per un colloquio come obliviatore, ecco la mia lettera.- Ovviamente Madame Pompadour sapeva perché Sorin era nel suo ufficio, d'altronde, era stata lei ad invitarlo. Per un'attimo lo sguardo gli si posò fuori dalla finestra, pioveva, era ovvio, era Londra. Per un attimo, riaffiorarono nella mente memorie di una vita diversa, una vita tranquilla, forse un po' snervante, ma quella parentesi ormai era chiusa, iniziava da quel momento in poi una nuova vita che non vedeva l'ora di iniziare; deciso, si voltò verso il Ministro della Magia e attese una risposta.
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