Halloween...Cena con Delitto...

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view post Posted on 21/11/2014, 16:05
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Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

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Fear has many eyes
« and can see things underground. »

Prevedibile. Tutto così prevedibile.
Erano stati invitati da un completo sconosciuto, qualcosa era andato storto: prevedibile.
Nel dubbio, qualcuno aveva cercato di prendere in mano la situazione: prevedibile.
Il misterioso ospite si era attirato le varie macumbe: molto prevedibile.
Chi aveva cercato di prendere in mano la situazione era morto: altrettanto prevedibile.
Era scoppiato il caos. Volavano fatture, dilagava la paura, fioccavano accuse su accuse. Troppo prevedibile. Paradossalmente era proprio l'ultimo punto a terrorizzare nel profondo Niahndra, abituata ad una certa costante di prevedibilità, rifuggiva circostanze stressanti o che in un modo o nell'altro potessero alterare le sue analisi deduttive ed era intuibile che quella situazione caotica sorta avrebbe dato origine a comportamenti del tutto imprevedibili, inimmaginabili, assolutamente non contrastabili: ecco cosa temeva.
Con quelle premesse, era solo questione di tempo prima che qualcuno compisse la sua geniale stron*ata.
*Poco tempo, evidentemente.* Prima uno stupeficium su Fuco, che poraccio, era rimasto fermo tutto il tempo, ma da un'adolescente che ha appena perso quella che, data la reazione, Niahndra credeva fosse una buona amica ce lo si poteva ancora aspettare, ciò che invece la stupì fu veder partire un raggio luminoso che congiungeva il Ministro ad un fanciullo dall'altra parte del tavolo (la Tassina era abbastanza sicura si trattasse di un primino della sua Casata).
*Imprevedibile.* In effetti, ora che ci pensava, non aveva più considerato la Pompadour, escludendola dalla cerchia dei sospettati per la sua carica, eppure aveva commesso un grosso sbaglio. Dov'era lei quando il lampadario era stato lanciato addosso alla Van Strooker? Sotto al tavolo? E chi avrebbe potuto garantirlo visto il temporaneo blackout?
Magari era strusciata sul pavimento soltanto dopo, e magari per guadagnare la posizione più favorevole per trasfigurare il letale serpente che si era poi accanito contro Swan: i due si trovavano vicini, perché il rettile avrebbe snobbato il Ministro altrimenti?
In seguito, anche posto che ci fosse rimasta lì sotto, una volta ammesso che l'assassino si era mosso tra le piaghe del tempo, ella avrebbe avuto in ogni caso una chance di far fuori la collega di Difesa dalle Arti Oscure, e poi rintanarsi comodamente nel suo guscio.
Ultimo, aveva appena scampato un disastro. Il soffitto era franato nel preciso punto in cui la donna si trovava prima di spostarsi, quasi, intuisse quasi
sapesse.
Eppure non era sola, altre due figure l'affiancavano, il Matto ed il Complice; istintivamente le venne da pensare che il complice andasse ricercato tra le persone che più erano entrate in contatto con le vittime: spesso si uccide per preservarsi o preservare qualcuno di molto vicino, era questo il caso?
Di colpo venne strappata via da quelle elucubrazioni mentali, presa com'era dal frastuono dei suoi pensieri aveva abbassato la guardia e come una doccia fredda s'accorse che le parole del Caposcuola Serpeverde erano riferite proprio a lei.
*Scusa?* Ci volle poco per comprendere cosa stesse insinuando Rose con la sua invettiva, e neanche la prevedibilità delle sue azioni riuscì a rendere il tutto meno offensivo; in un primo momento attonita, incapace di spiegarsi anche solo il motivo per cui potesse essere rientrata nel mirino della verde-argento, si limitò a fissarla mentre negli occhi azzurrini la perplessità faceva rapidamente spazio all'indignazione, alla rabbia ed al risentimento.
Non tanto per l'accusa (che come già detto rientrava fra le ipotizzabili reazioni umane) quanto più per l'amara menzogna che stava utilizzando per incastrarla.
*Calmati Niah, sei stata tutto il tempo con le tue compagne, ti hanno avuta sott'occhio.*
Non era della loro lealtà che dubitava al momento. Lo sguardo ceruleo si spostò accusatorio su Horus che affiancava la sua calunniatrice; non poteva credere che Emily avesse agito senza informarlo, perché dunque non si era pronunciato in sua difesa? Non avrebbe mai sospettato un legame tra i due, ma a quanto pareva c'era ed era evidentemente più forte della fiducia che la Alistine doveva essersi meritata in quegli anni.
*A meno che...* A meno che non gli servisse un capro espiatorio, a meno che non gli facesse comodo che ad essere incolpata fosse il Prefetto giallo-nero; tra l'altro era stato uno dei primi sospettati, Hope prima di morire stava parlando con lui, che la docente fosse stata uccisa dall'assassino per impedire che il suo complice venisse scoperto? Poteva essere.
Magari Horus non aveva davvero castato alcun incantesimo prima dell'interrogatorio della Lancaster, però ciò non vietava che fosse in qualche modo coinvolto in ogni caso.
*E Emily?* Anche a lei erano state poste le stesse domande, e benché per un certo periodo Niahndra avesse sospettato di lei, ora non ne era più tanto certa; come tutti lì dentro aveva perso la testa, si era lasciata trasportare dalla sua logica, convinta di essere infallibile e desiderosa di aiutare aveva fatto la sua mossa: la capiva, in fondo, era una vittima degli eventi, come tutti lì dentro. Prova ne era l'assoluta inutilità della scenata contro Fuco.
« Brilliant Snape. Once again you've put your keen and
penetrating mind to the task and once again you've
come to the wrong conclusion. »

Non si curò più di lei, ribattere era inutile perché tanto chiunque avrebbe negato nelle sue condizioni, no? Di una cosa era certa, un'unica cosa, durante la serata non aveva mai,
mai, puntato la bacchetta contro il ragazzo pietrificato; e questo sarebbe stata pronta a giurarlo sotto incantesimo di verità, ma non era quello il caso, né l'occasione.
La sua coscienza era intatta.
Continuò quindi a cercare di concentrarsi sul terzo elemento che ancora le mancava, il Matto, la figura forse più difficile da inquadrare; era da intendersi come un secondo assassino? O piuttosto qualcuno -
*Finalmente.* - di totalmente imprevedibile?
Non ne aveva idea. Ho già detto che odiava gli imprevisti?.



Click
Non ho detto nulla riguardo la bacchetta, ma è ovvio che
Niah non faccia nulla per evitare di essere disarmata.
 
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Jessica A. Evans
view post Posted on 21/11/2014, 18:48




vhuu4w)


. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Va bene, basta. Da buona e fiera Corvonero non poteva star li a guardarsi in giro senza fare niente. Potevano anche passare tutta la giornata a fare supposizioni, ma la cosa non sarebbe cambiata, gli assassini non si sarebbero fermati. E loro Corvonero avevano già perso due validi elementi. Sotto l'Occludo Magistre nessuno poteva sentire i loro discorsi, nessuno poteva attaccarli. Erano in pieno vantaggio. Ed ora Jessica avrebbe scagliato la sua impazienza verso le due persone che più di tutte le sembravano sospette. Non le importava che fossero il matto, il complice o il vero assassino o se, di contro, non c'entrassero nulla. Avrebbe scatenato il trambusto sufficiente per mettere alle strette i veri colpevoli, anche se, se fosse stata abbastanza fortunata, magari ne avrebbe ingabbiato pure uno dei tre. "Jen è giunto il momento di fare qualcosa, qualunque cosa" mormorò stringendo la presa sulla sua bacchetta. Sperava che la sua Prefetta avrebbe agito in sinergia con lei, mettendo alle strette un altro qualsiasi dei presenti. Un'altra bambina era morta; il ministro aveva agito; caos, agitazione, scompiglio. No, ora basta. Era il suo turno.
"Qualcuno ha premeditatamente ucciso Patrick e stroncato Hope; il Lapsus era chiaramente un diversivo, quindi qualcuno che si trovava nell'area è coinvolto, ma vedo con piacere che il Ministro se ne sta occupando. Per ultimo, ma non ultimo, il matto sta creando volutamente scompiglio..." elencò rapidamente, quasi a se stessa. Il flusso di pensieri correva velocissimo, anche se Jessica non era realmente intenzionata a capire esattamente tutti i meccanismi che stavano dietro alle uccisioni. C'erano dei morti, alcuni dei quali suoi amici, ergo urgevano vendetta e giustizia. E in qualche modo l'avrebbe ottenuta, ne avrebbe quantomeno fatto parte. Hope, pensando a Hope… Era stata zittita presumibilmente dall’assassino, il suo obiettivo era Patrick; ma il complice, qualcuno che volesse proteggere l’assassino stesso l’aveva fatta fuori. Forse Emily aveva ucciso Patrick, e Horus voleva proteggerla? Viceversa? Avevano un rapporto strano, quei due, tra loro c’era qualcosa che potesse giustificare questo. Arya era stata vittima del matto, un imprevisto sul percorso. La tassorosso un incredibile sbaglio dell’assassino, che aveva mancato l’obiettivo per colpa del buio.
Jessica si fidava del giudizio di Camille; L’obiettivo del suo incantesimo aveva le carte in regola per essere l’assassino… posizione ottimale per l’oppugno e per evocare il serpente senza farsi notare; aveva avanzato lui l’ipotesi del tempus moror dopotutto, quindi magari era altamente informato sui fatti… E Horus aveva visto Hope muovere le labbra sotto l’effetto del silencio. Che il killer avesse paura che il Caposcuola, interrogato da Hope, potesse rivelare l’identità dell’omicida? Filava… Ma poi c’era anche il Matto, che fosse stato lui a seccare Hope? Chi era il matto?
“Jen… Potrebbe essere che l’assassino abbia ucciso Patrick; Hope ha cercato di interrogare Horus e Emily, e così l’assassino stesso si vede compromesso e quindi cerca di zittirla per non farle interrogare il suo complice. Il matto la ammazza. Io mi fido di Camille. Quindi il complice potrebbe essere…”.
Emily e Zoey erano le uniche realmente distrutte per la morte di Arya. Escludeva che uno di loro tre potesse averla uccisa. Altra vittima del matto? Il cervello della caposcuola fumava. Il lapsus invece? Aaron si era quasi ucciso scivolando, che fosse un diversivo? O che fosse stato il matto a colpire? O magari il complice… Forse quest’ultimo non concordava pienamente con ciò che stava facendo l’assassino. Il pavimento scivoloso ospitava Horus, Emily, Arya, Aaron e Von Kraus. Una di loro era morta e gli altri erano altamente distrutti per la grossa perdita subita. Quel lapsus a cosa serviva? A proteggere qualcuno dall’assassino? O era un tentativo di fermare il killer e sbagliarne la traiettoria della prossima vittima? Quindi l’assassino era uno di loro?
“E’ tempo di fare qualcosa… Qualsiasi cosa!”
Alzò la bacchetta e disegnò un morbido otto rovesciato, dando poi una stoccata finale alla bacchetta in direzione di Horus. Lo sguardo era fisso sull'obiettivo, lo avrebbe seguito con il gesto della bacchetta a qualsiasi costo. Quel ragazzo aveva qualcosa di strano e maniacale negli occhi, e Jessica l'aveva percepito osservando lo sguardo che il giovane aveva rivolto alla macabra scena del cadavere della Serpeverde tra le braccia della Caposcuola. Qualcosa di incredibilmente... Oscuro? Forse erano solo sue stupide paranoie, ma ormai era così esasperata che non le importava nemmeno. *Parclàudo!* pensò intensamente, immaginando la rete apparire dal nulla e agganciarsi al soffitto.


 
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view post Posted on 21/11/2014, 19:55
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«And the only solution was to stand and fight» Merlino ballerino!

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Improvvisamente Aaron si immobilizzò e cascò a terra, rigido come una trave. Aquileia si chinò istintivamente per soccorrerlo, rischiando di cadere nonostante si fosse tolta le scarpe. *Un Petrificus totalus!* Contemporaneamente, un crollo. Si rialzò molto traballante e vide che il soffitto, in un punto poco distante da dove si trovava il ministro, era crollato. C'era qualcuno lì sotto? Non lo sapeva. Ma aveva perso fin troppo tempo. Si buttò per terra e strisciò fino al limite della zona scivolosa, allontanandosi dal tavolo, per poi rialzarsi dove il pavimento tornava normale. Si girò. Davanti a lei, il tavolo, la ragazza colpita dal Sectumsempra giaceva a terra, mentre la sua amica aveva riversato la sua rabbia su Fuco, e il ragazzo dai capelli rossi non era riuscito a trattenerla. Il ragazzo con il bastone, che finora era sempre rimasto seduto, si era spostato al lato opposto del tavolo, e dopo pochi minuti, aveva immobilizzato la ragazza che prima aveva inveito contro la megera carceriera. I gruppi di studenti sembravano compatti. Pochi si erano mossi, anche il rettilofono cercava di spostarsi verso il ministro. Aquileia guardava la sala. *Va bene. Un assassino, un matto e un corrotto. Vi prendo alla lettera, omettini rosa: sono in tre. Anche se non ho la minima idea di cosa voglia dire corrotto. Ma forse...forse corrotto vuol dire opportunista...qualcuno che ha approfittato della situazione che si era creata per ammazzare chi voleva lui. Se questo ragionamento è vero, di sicuro il primo omicidio non è opera del corrotto... anche perchè mio Dio...era solo una ragazzina...*. ripensò con una stretta al cuore. *Ma forse lo è almeno il secondo...dopotutto, si era creata l'occasione*.
*Ma poteva anche essere stato il matto a uccidere quel ragazzo con il serpente... sì ma...un serpente?! un matto che ha addirittura la cura di pensare di far comparire un serpente e accertarsi che colpisca la persona giusta?!?...No...un matto colpirebbe a caso, a ispirazione del momento, magari senza nemmeno accorgersene, con qualcosa di veloce e rapido...*. Eh già. *Come un Sectumsempra.* Sì, forse la ragazza dai capelli rossi era stata uccisa da qualcuno in preda a follia completa. *Va bene, ma la Lancaster?*. Rifletté. *Il tempus moror. Non si può usare la magia mentre lo si effettua, quindi chi l'ha scagliato, necessariamente ha conficcato a mano il coltello nella schiena dell'ispettrice. Quanto sarà durato? Tre secondi, trenta secondi, un minuto? La Lancaster era circondata da studenti...d'accordo, tutti sappiamo fare tutti gli incantesimi, ma saremo tutti talmente bravi da far durare un Tempus Moror per più di 5 secondi?!*.
*Vediamo. Poniamo che il Tempus sia durato meno di 10 secondi. Il colpevole doveva quindi essere qualcuno molto vicino alla Lancaster*. pensò. *...Quindi, o la ragazza che ha castato lo Stupeficium contro Fuco, o il rosso.*.
*Se invece il Tempus Moror proveniva da qualcuno di più esperto...beh, qui di veramente esperto e di lontano dalla Lancaster c'è solo il Ministro. Che io sappia. E trenta secondi sono più che sufficienti per afferrare un coltello, spostarsi di corsa, ammazzare una persona e tornare dove ci si trovava prima.*.
Da lontano vide una ragazza stendere il braccio verso il ragazzo dai capelli rossi. *Un incantesimo non verbale. Tutti stanno accusando tutti*. Riprese a riflettere, la bacchetta stretta nella sinistra, pronta a difendersi da qualunque attacco.
*Anche l'omicidio della Lancaster era troppo meticoloso...non credo sia stato il matto*. Ripensò ancora. *Ma il corrotto...doveva necessariamente uccidere qualcuno? Forse, il corrotto dà solo una mano... oppure crea dei diversivi, come il Lapsus.* pensò. *E se invece il Lapsus fosse opera del matto? Efficacia omicida non garantita, ma rapidità ed effetto sorpresa assicurati* ipotizzò. *Sì ma...a che scopo? Solo per l'effetto sorpresa?*.
*Ok, ricapitoliamo. L'assassino cerca di uccidere nel buio, e colpisce la ragazzina. Quindi, è qualcuno che era seduto di fronte a lei, come i tre studenti dai capelli rossi...fatta eccezione per la ragazza uccisa. Forse lei però non era il bersaglio premeditato...* già, ma chi lo era allora? Non lo sapeva, non aveva abbastanza elementi per dirlo. E il secondo omicidio? *Opera dell'assassino o del corrotto? Forse era lui il vero obiettivo dell'assassino. Il che non toglie che potrebbero essere stati i tre ragazzi..o forse solo due di loro tre. Ma vorrebbe anche dire che gli altri omicidi sono stati commessi dal matto e dal corrotto, visto che se così fosse, l'assassino non avrebbe più avuto interesse ad uccidere qualcuno*. Continuò a ragionare, una nuova idea. *O forse...forse l'assassino e uno dei complici agivano insieme...* di nuovo, ripensò a quei due ragazzi. *In pericolo, interrogato dalla Lancaster, uno dei due casta un Tempus Moror, che dura poco perché magari loro sono inesperti, e chi l'ha castato la fa fuori.*. Poteva quadrare? *E gli ultimi due omicidi, al matto. Il Lapsus, al corrotto, e se è così, il corrotto era fuori dalla zona scivolosa, il che esclude i due ragazzi rossi...forse il corrotto voleva impedire al matto di agire per paura che lo colpisse nella sua follia? Ma chi è il matto?*. Forse il ragazzo che si era spostato dall'altra parte del tavolo? Ma aveva cercato di castare il Theoden proprio con la ragazza morta poco prima...l'altra rossa? sì, di nuovo lei. O forse la megera carceriera? Quella sì che pareva proprio matta da legare.
E se invece il matto avesse agito senza rendersene conto? In questo caso... *Anche io e Aaron potremmo essere il matto, se il matto non si rende conto di ciò che fa...*. Impallidì. Era una possibilità da considerare? *Sì*. la mano sinistra iniziò a tremarle. Fino a quel punto, aveva sospettato dei due ragazzi rossi, del Ministro, della carceriera. E forse doveva sospettare anche di Aaron, appena messo a terra da un Petrificus totalus venuto da chissà dove, e di lei stessa. A quel punto, dopo tutti i suoi ragionamenti e questa improvvisa consapevolezza, non sapeva proprio cosa pensare.
 
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view post Posted on 21/11/2014, 21:22

In a coat of gold or a coat of red, a ℓισи ѕтιℓℓ нαѕ ¢ℓαωѕ.

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Era ormai chiaro che la situazione sarebbe degenrata;e stava già degenerando, in realtà.
La psicosi collettiva non era mai un buon modo per affrontare le cose, e tuttavia in quella sala regnava sovrana e aleggiava nell'aria, incombendo su tutti i convitati. I convitati vivi, ovviamente. Non c'era da stupirsi: potenzialmente, chiunque poteva essere l'Assassino, il Matto o il Corrotto.
Tutti sembravano colti dall'ansia di puntare il dito contro qualcuno, di trovare un capro espiatorio a cui addossare tutte le colpe e le responsabilità, nel tentativo di fermare quelle atrocità.
La Pompadour aveva pietrificato il Tassorosso di cui non ricordava il nome; poco più in là, il tetto era appena crollato.
C'era qualcuno, sotto, qualcuno che era rimasto appoggiato alla parete dove, fino a poco prima, si era trovata anche lei. Sbiancò.

- Chrisalide! - , esclamò, mentre una le opprimeva il petto; ma non le fu possibile avvicinarsi alla piccola Serpeverde. Il caos più totale invadeva la sala; e lei si sentiva improvvisamente vuota, privata in meno di un quarto d'oro delle persone a cui più teneva nel Castello.
*Forse c'è qualche possibilità che sia ancora viva...*, pensò, speranzosa; sapeva pure, però, che le probabilità erano assai poche. Una piccola lacrima le scivolò leggera sulla guancia; la asciugò con noncuranza, mentre dentro di lei cresceva una strana rabbia.
Nessuno sembrava preoccuparsi che un'altra, innocente ragazzina era morta; la paranoia e la paura forse avevano costretto tutti a rivedere le proprie priorità.
Con la coda dell'occhio, vide Emily, poco lontana da lei, accanto al Caposcuola Tassorosso; per quanto ne sapeva, non si era mai allontanato dal suo fianco.
*Mi chiedo se...*, pensò, sgranando gli occhi; come era possibile che non si preoccupasse affatto della sorte dei suoi piccoli Concasati, non curandosi di cosa stesse accadendo loro, proprio lui che più di tutti avrebbe dovuto proteggerli?
Una Tassina era morta, l'altro ridotto all'immobilità a causa di un incantesimo.
Horus non si era mai staccato dal fianco di Emily, premurandosi sempre che lei stesse bene e non fosse in pericolo. Horus che non la perdeva mai di vista. Horus che più di tutti, fra i presenti, poteva forse essere l'unico in grado di rischiare il tutto per tutto per una persona...
Eccola, la chiave di tutto. Anche lei iniziava a nutrire dei sospetti. Non poteva averne la certezza matematica, ma una visione di come erano andate le cose andava a dipingersi in maniera sempre più nitida nella sua mente.
*Non è l'Assassino il più pericoloso. L'Assassino è soggetto alla volontà del Matto, credo. Il Matto fa quel che vuole. Non rende conto a nessuno. Non è l'Assassino che deve essere protetto ad ogni costo. E' il Matto.*
Si voltò; le due chiome rosse entrarono nel suo campo visivo. Ripensò all'atteggiamento di Emily. Le era sembrata devastata dalla morte di Arya, era parsa sincera. Ma poi, quella reazione...
Dopo la disperazione, aveva cambiato totalmente atteggiamento. Era esplosa in una rabbia selvaggia, anche troppo in fretta, proprio Emily, che aveva la fama di riuscire a controllare perfettamente le proprie emozioni. E magari era anche così, nel solito contesto monotono di tutti i giorni.
Ma quella era una situazione che stravolgeva le persone e rivelava come erano davvero.
Quel cambio così repentino dell'umore, il passaggio rapido dal dolore alla furia cieca, la facilità d'azione violenta...la Caposcuola Rose era una personalità borderline fatta e finita. E le personalità borderline mentono e manipolano le persone a proprio piacimento. Hanno una capacità di simulazione e dissimulazione che va ben oltre l'immaginazione.
*Bugiarda*, pensò, mentre dentro di sé s'indignava. Emily non era davvero addolorata per Arya, a meno che non si rendesse conto di quel che facesse. E in tal caso, era ancora più pericolosa. Andava fermata.
Ma c'era Horus accanto a lei; tuttavia, con la coda dell'occhio vide qualcuno che lo stava già mirando con la bacchetta. Era una delle Corvonero.
Per la prima volta in quella serata, mise mano alla bacchetta.
E avrebbe colpito Emily, se nel suo campo visivo non fosse apparso qualcun altro, di punto in bianco.
Nel viso che le stava davanti, riconobbe il sadico Capitano della squadra di Quidditch Serpeverde. L'avrebbe colpita con chissà quale incantesimo. Doveva reagire.
Raccolse il braccio quasi attorno al collo, perché arrivasse a toccare la spalla opposta con la mano.

- Everte...-
Più velocemente che poteva, stese il braccio verso il suo bersaglio. La punta della bacchetta di ciliegio mirò con decisione ad Emily.
-...Statim! -
Aveva fatto la sua scelta, aveva dato la precedenza a quel che pensava fosse la priorità. Voleva vedere la Rose scaraventata all'indietro di qualche metro, che si ritrovasse a terra, stordita e impotente per un po'.
Adesso, non importava cosa sarebbe successo. Se era Von Kraus l'assassino, che per i suoi standard era rimasto anche piuttosto in disparte durante tutto il corso della serata, l'avrebbe colpita. E sarebbe stato sotto gli occhi di tutti quanti. Appositamente aveva pronunciato la formula a voce alta.
*Quel che deve essere, sia.*

 
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view post Posted on 21/11/2014, 22:41
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Horus R. Sekhmeth

~
JYVYhpn
Individuare tre soli Matti in una stanza piena di Folli, era un'impresa più che... folle. L'ennesimo omicidio, teatrale quasi quanto il primo, con la caduta di una buona porzione di soffitto sopra la piccola Chrisalide *... Come un cerchio che si chiude, huh? aveva, definitivamente, aperto il sipario sul vero spettacolo di quella sera. Una tragedia, macabra certo, ma dai risvolti quasi comici talvolta, viste le reazioni degli invitati, nessuno escluso.
Ora, giunti al probabile epilogo, con Emily stretta al proprio fianco, e una strana indifferenza che lo aveva colto nell'osservare la morte della Serpina, Horus osservò i presenti, con un sorriso sardonico sul volto.
Le accuse cominciarono a fioccare, come neve in un inverno particolarmente freddo. "Sei stato tu!" "No, tu!" si sarebbe potuto udire, come in un teatrino di marionette dai fanciulleschi volti che si incolpavano a vicenda per le marachelle appena commesse.
Horus strinse Emily, mentre lei sussurrava al suo orecchio il nome dell'assassino, convalidando l'ipotesi del Tassorosso. Ma, nonostante quello, c'era un altro nome che continuava a pulsare nella mente del Tassino. Era un nome che, di fatto, non poteva essere accostato, direttamente per gli omicidi, ma fungeva come da miccia, un innesco per quella serata strana e una giustificazione per colui che aveva davanti: Aaron Fenrir. Con il capo accennò nella direzione del giovane.

« Assassino. »
Il più insospettabile dei sospettati, solitamente, è l'unico giusto ad esser sospettato. Più o meno, suonava così.
Un primino, astuto, certamente, sempre in disparte, ma nelle posizioni migliori per effettuare gli attentati. Quasi sempre agente in solitaria e mai per propria incolumità, quanto più per dare una mano agli altri. Che Aaron avesse ucciso inconsapevole delle conseguenze che avrebbero avuto le sue azioni? Che nella sua mente, distorta dalla Pozione del Luminoso, Aaron fosse stato convinto di aiutare, anziché massacrare uno dopo l'altro gli invitati? Perché no, tutto era possibile ed era ormai più che ovvia la delirante piega che aveva preso la Festa fin dal suo inizio.
Uno dopo l'altro, i pezzi del puzzle che Fuco IV aveva disseminato inconsciamente per tutta la sala, cominciarono a combaciare, colmando i vuoti di logica di Horus. Le pallide iridi del ragazzo si posarono su Niahndra; ancora un altro cenno verso di lei: la piccola Tassa che, con la sua forza, aveva provato a difendere le compagne. La stessa fanciulla che era l'unica ad aver avuto la bacchetta nella stessa traiettoria della pavimentazione colpita dal Lapsus. La stessa che, in ogni caso ancora si trovava rivolta al tavolo, quando Hope era salita, sempre ammesso che fosse stata lei, a castarlo. Ma il... fulcro dei pazzi era l'imprevedibilità, no?

« Matto. »
Chi altri sarebbe potuto essere? Le altre Tasse erano dietro di lei, mentre Arya, Zoey e Chrisalide erano in fondo alla stanza, nessuna di loro, all'apparenza, aveva puntato la bacchetta in quella direzione. Gli altri? Troppo presi ad interrogare —e maltrattare a ragione— Fuco.
Ma c'era ancora qualcuno che mancava all'appello: il corrotto. Attento, il giovane seguì con lo sguardo i movimenti di ciascuno di loro; le voci mormoranti celavano timore, certo, ma un'improvvisa consapevolezza sembrava animare tutti i presenti, Horus incluso: era passata la paura dell'attesa dell'omicidio ed infine aveva vinto l'indiscrezione, l'inevitabilità di dare dei nomi e dei volti agli artefici di quella inaspettata serata. Ancora una volta, lo sguardo del giovane si concentrò sui calcinacci che celavano il cadavere di Chrisalide. Era morta sola, completamente: Arya era anch'essa deceduta mentre la Grifondoro che era con lei...
*Aspetta...*
Rapido, Horus cercò la ragazzina che aveva intravisto in mezzo alle due Serpi, ritrovandola non troppo lontana da sé. Con sorpresa la inquadrò come la stessa fanciulla che era venuta a parlare ad Emily, pochi minuti prima.
Horus corrugò le sopracciglia, stringendo forte la presa sulla bacchetta, mentre vaghi echi del suo nome risuonavano tutt'intorno, allertando i suoi sensi. Questo lo distrasse momentaneamente dal ragionamento. Non poteva dirlo con certezza, eppure nel silenzio, nella strana stasi di quel momento, dei nomi risuonavano, tra cui, il suo. C'era davvero gente che lo vedeva come assassino?
Si rispose di sì, che era plausibile, del resto. Lui faceva supposizioni, gli altri... pure. E di certo il suo aspetto minaccioso, pieno di sangue e dallo sguardo inquietante non aiutava. Tuttavia, visto il coro di incantesimi che volavano a destra e manca —la stessa Emily aveva castato un Expelliarmus contro Niah sulla base delle semplici ipotesi, mentre Aaron era stato Pietrificato— doveva in qualche modo tutelare se stesso e Emily, ancora aggrappata a lui. Non aveva intenzione di finire Disarmato, Pietrificato o chissà che altro soltanto perché sospettato di essere uno dei tanti Folli. No. Non sarebbe diventato un capro espiatorio per giustificare la Paura e il Terrore. Non ne aveva la minima intenzione.
Lesto, Horus visualizzò davanti a sé uno scudo argenteo: l'immagine mentale si palesò di fronte a lui con straordinario realismo. Poteva quasi vederne i riflessi accarezzati dalle tenui luci dell'ambiente, la Magia intrisa in ogni millimetro della sua consistenza. Lo scudo per antonomasia, ecco cosa era e cosa sarebbe stato: per proteggere entrambi i ragazzi dalle calunnie, dagli attacchi ingiustificati, dalle insicurezze. Puntando la bacchetta di fronte a sé ad una distanza adeguata, in modo da poter essere protetto per intero, includendo anche Emily, Horus non stese del tutto il braccio, contraendo comunque i muscoli tesi, lo sguardo concentrato.

« Théoden. » Enunciò, ponendo l'enfasi al punto giusto, con sicurezza e calma, la stessa tranquillità anomala che regolava i battiti del suo cuore. Una volta castato l'incanto, che fosse andato o meno a segno, Horus continuò a stringere la bacchetta, mentre, la mente riprese a lavorare veloce. Tornò a fissare la Grifondoro, contro cui il bislacco tizio che aveva ordinato tempo prima di posare le mani sul tavolo, si era accanito. La riconobbe ben presto per la Prefetta Grifondoro, NomeNonPervenuto Lesnicky.
La ragazza aveva seguito Arya via dal tavolo, inizialmente e con lei era sempre stata, proteggendo anche Chrisalide. Invece, d'improvviso, si era allontanata per andare da Emily e parlarle, mentre la ragazzina veniva brutalmente uccisa. Perché? Era davvero così amica della Caposcuola a tal punto da abbandonare Chrisalide al suo destino?

« ... Corrotto...? »
Già, la figura più enigmatica di quel caso. Esisteva davvero? Probabile.
L'atteggiamento che aveva mostrato la Prefetta poteva dirsi sospetto?
Sicuro.
Una volta che una tua amica viene uccisa, principalmente perché si allontana, come si fa a lasciare un'altra compagna —più piccola— da sola? No, era chiaro. C'era qualcosa di losco.
E via, i tasselli, uno dopo l'altro: la curiosità della cosa era che il risultato finale di quel puzzle poteva essere, apparentemente, diverso per ciascuno dei presenti, cambiando il soggetto a seconda dei pezzi che venivano incastrati. Quale si sarebbe rivelato quello giusto?

« Se Aaron, Niahndra e la Lesnicky sono davvero coloro che ho ipotizzato, o se lo fossero altri, una cosa è certa. » Affermò, serio, volgendo uno sguardo a Fuco. « Il vero colpevole è e rimarrà sempre chi ha ordito questa sciocca Festa; gli altri... anzi, no! Noi tutti, compresi assassino, matto e corrotto, dal momento in cui siamo entrati in questa stanza e abbiamo bevuto e subito gli effluvi di quella Pozione, siamo diventati le vittime del suo malato esperimento. Non esiste Vendetta, se non per esser stati deviati dall'Intruglio. Ma è stato da pazzi fin dall'inizio, accettare l'Invito. Semplicemente, ce la siamo cercata e voluta. »
Fine. Lampante. Chiaro. Illuminante. Come il Luminoso. Era inutile meditare vendette, cedere ai rancori, attaccare a destra e manca chicchessia, quand'era più che ovvio, ormai, che gli omicidi, gli aiuti e gli impedimenti altro non facevano che parte di un qualcosa più grosso di loro. E nel pensarlo, nel giungere a quell'apparente banale conclusione, Horus era lucido, straordinariamente lucido e tutto sembrava scorrere con più lentezza, rispetto agli attimi precedenti, scanditi solo dal Verbo dell'Assassino. Ora erano loro che comandavano, certo: i pazzi.
E forse, la Pazzia, aveva comandato fin dall'inizio, da quando quell'invito era giunto misteriosamente a loro.


«I'm not scared of dreams, when it's hard to survive the night. »

 
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view post Posted on 21/11/2014, 23:11
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Se c'era una verità incontrovertibile in tutto quel marasma, quella verità riguardava il buon vecchio Fuco. L'ex Direttore del San Mungo nonchè ex Pierre di macabre festicciuole, aveva la capacità di cascare sempre in piedi. O di traverso ma comunque vivo e vegeto. Il Fato lo aveva indubbiamente accolto fra le sue amorevoli braccia, sfidando le leggi della fisica (anche astronomica) per mantenerlo in buona salute.
Evviva.
La povera Chrisalide, al contrario, non poteva vantare siffatta posizione di prestigio. La povera Chrisalide era rimasta per tutto il tempo immobile, spiaccicata contro la parete, tranquilla e beata fino a quando LEI non aveva ritenuto opportuno chiamarla in causa. E pochi attimi dopo essersi mossa, in direzione di Araron, il soffitto sopra la sua testa rovinò sulla giovane Serpeverde.


*Dannazione*

Non credeva nelle coincidenze, sebbene tutta quella sfilza di morti non avesse un filo logico - a parte la Lancaster e forse la Von Eis, perite per errore - quanto accaduto a Chrisalide non faceva altro che confermare la sua teoria. La ragazzina era sola e indifesa, sarebbe potuta entrare nel mirino dell'omicida in qualsiasi momento. Perchè proprio ora? E perchè questa volta era stato utilizzato un incanto "di quantità" e non particolarmente specifico? La risposta appariva ovvia ma, in tal caso, gli errori a carico dei responsabili si stavano stranamente accumulando. Se era lei la vittima designata significava che ad aver agito era stato il fantomatico complice. Ma quest'ultimo avrebbe potuto colpirla direttamente, non aveva difese nè stava prestando attenzione al contorno, impegnata com'era ad occuparsi di Aaron. Forse il complice aveva agito con troppa solerzia, cioè prima che lei si spostasse.
La voce della Rose la ridestò dal torpore elucubrativo.
Eh?
Ce l'aveva con la Prefetta Tassorosso. Non poteva dire di aver seguito i movimenti degli altri mentre rivolgeva la sua attenzione ad Aaron ma non aveva ricompreso la giovane Alestine nella cerchia dei suoi papabili. A suo avviso, chi aveva castato il lapsus, non voleva che l'assassino colpisse una persona il particolare. Non era stato il senso di protezione verso un concasato quanto il desiderio di prevenire un evento tragico per lui stesso. E se, come aveva pensato, la vittima designata fosse stata la Caposcuola Serpeverde, chi avrebbe voluto mantenerla in vita? Horus, certo. Il giovane Tasso sembrava avere un debole per lei. Vagnard? Forse, benchè pensasse che Von Kraus avesse a cuore solo se stesso.
Lo sguardo si spostò sul giovane Tassorosso.

Horus
Annuì mentalmente a sè stessa. Horus poteva essere la mina vagante. Horus poteva essere l'incognita di quel gioco al massacro. Horus non aveva castato incanti fino alla morte della Lancaster e se, come pensava, il Tempus Moror era stata opera del complice, lui non poteva esserlo ovviamente. Ma il ruolo di matto gli calzava a pennello.
Ok, raggiunta una certezza si apriva un'altra voragine amletica: chi diavolo era il complice?
Fra diti puntati, accuse reciproche e bacchette che si agitavano, cercò di non perdere il filo dei propri pensieri, era convinta di aver bloccato l'assassino, la persona più pericolosa lì dentro, colei che aveva ucciso la prima vittima, Patrick e Arya.
Pensieri. Pensieri che non avevano alcuna logica, come non esisteva alcun legame nella scelta delle vittime se non, per alcune, la paura di venire scoperti, di finire il gioco troppo presto.
I corvonero si erano stretti intorno a loro stessi, timorosi, diffidenti.
I Tassorosso idem, con il Prefetto a fare le veci della chioccia.
Rimanevano due persone.
La piccola Grifondoro aveva mantenuto un profilo basso, estraniandosi e tirandosi fuori dalla "zona pericolosa".
Avrebbe potuto Vagnard fare in modo che la barriera protettiva non funzionasse? Certo, la Rose era la sua Caposcuola ma, come aveva ipotizzato in precedenza, Von Kraus teneva più che altro a sè stesso. Ed era anche convinta che si stesse divertendo come un bambino immerso in una damigiana di zucchero filato.
Serpeverde o Grifondoro? La sua coscienza urlava Serpeverde, stavano sempre in mezzo ai disastri, erano lucidi, determinati, impassibili.
Tuttavia, se il lapsus era stato castato dal complice, come andava ipotizzando, quest'ultimo doveva per forza trovarsi al di fuori della zona scivolosa e questo la portava dritta dritta verso la Grifondoro. Ahimè.
Il pietrificato Aaron era l'assassino.
Zoey la complice.
E Horus il matto.
Le dita si strinsero quasi impercettibilmente intorno alla bacchetta mentre le due "ics" andavano a sistemarsi accanto ai nomi appena pensati. Era l'epilogo?
In ogni caso, amen.

 
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view post Posted on 22/11/2014, 12:39
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La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo.

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Jenfier era davvero stanca: nel mentre lei si stesse confrontando con Jessica, un pezzo di soffitto crollò schiacciando una giovane che le perve ricordare essere serpeverde. " Quinto assassino " Quella consapevolezza non turbò la ragazza, sembrò diventare apatica alla cosa, quasi come se lo aspettasse. Jen pensava quasi che da un momento all'altro, anche lei stessa si sarebbe ritrovata sotto forma di anima vagante ad infestare quell'antica e famosa reggia.
Forse la sorte aveva maledetto questo numero che Jen tanto amava, perché i presenti sembravano non sopportare più nulla e cominciarono follemente ad accusarsi l'un l'altro e a scagliare incanti da una parte all'altra dalla sala. I corvi erano ancora protetti dalla barriera creata da Jessica, ma fortunatamente nessuno sembrava indirizzare la propria follia verso di loro. Jenifer si risvegliò solo quando qualcuno pietrificò un ragazzino tassorosso. Il limbo in cui era stata in quegli attimi di confusione, sparì e ascoltò con attenzione le parole dell'amica. Era il momento di fermare quella strage, di ragionare, di agire, di prendere anche loro una posizione. Ragionando insieme così, decisero che il ragazzino che il Ministo della Magia aveva pitrificato, doveva essere uno dei colpevoli. « Non me lo aspettavo, ma Aaron può evidentemente essere uno dei colpevoli, forse il matto, non vedo quali moventi possa avere un ragazzino tassorosso, se è davvero il movente quello che distingue il matto dall'assassino... Dopotutto Horus se ha ucciso Hope è stato anche per difendere se stesso dalla sua incriminazione, ed era l'unico, insieme ad Emily, ad esserle così vicino, da poterla uccidere nell'arco di tempo del tempus moror, un coltello lanciato probabilmente non avrebbe avuto la precisione e effetto di uno incastrato... il lapsus era un diversivo, e l'ha castato sicuramente qualcuno che non era in quell'area. Poi è morta Arya.. e se chi l'ha castato avesse visto qualcosa e voleva proteggerla lanciando il lapsus? » Jen valutò la situazione. Una tassina disarmata perché rettilofona, Horus preso sotto tiro dalla sua concasata, Vagnard che stava colpendo Zoey... lì si fermò. « Le persone che sono rimaste più sconvolte dalla morte del prefetto serpeverde sono sicuramente Emily.. ma anche la sua migliore amica Zoey. Che non si trovava nell'area del lapsus.. mettiamo che aveva visto Aaron o Horus voler colpire la sua migliore amica e ha lanciato il lapsus per salvarla. Lei è una corrotta! Lei sa! » parlare non la intimoriva, si fidava delle persone che aveva affianco. La consapevolezza di aver individuato ipoteticamente due dei tre elementi che sapevano di quei macabri omicidi, le metteva eccitazione. L'ultimo elemento era già stato individuato dalla sua amica. Horus, era l'unico abbastanza vicino ad Hope per poterla uccidere. Adesso che avevano i nomi dei tre, non gli restava che individuare e stabilire come, per i ipotesi si fossero svolti tutti gli omicidi, ma prima di soffermarsi sul dettaglio, guardò la ragazza grifondoro dal viso apparentemente dolce " Lei ha ucciso qualcuno o ha solo peccato di omissione? " non sapeva perché, ma il suo istinto le diceva che l'ipotesi giusta era la seconda... e dopotutto, se non avesse voluto salvare l'amica, non si sarebbe neanche scoperta. Quindi tutti gli omicidi si dovevano attribuire a i tassorosso. " ...e per fortuna che loro dovrebbero essere i più buoni, mansueti e gentili. Tanta dolcezza gli avrà dato alla testa e i fumi gli avranno fatto uscir fuori tutto quello che non hai mai il coraggio di dire e fare " pensò la ragazza ironica, stizzita e arrabbiata, non aveva dimenticato che il suo caposcuola e la sua capocasa erano morti per mano loro. Ma non doveva farsi prendere dalla rabbia, qualcuno aveva già cercato di bloccare le tre persone che avevano ipotizzato colpevoli e poi era importante che nella sua testa avesse bene in mente come erano avvenuti gli omicidi.. perché si potevano sbagliare, e ognuno aveva le sue opinioni su chi, fossero i colpevoli, quindi se loro erano convinte, tutto doveva essere plausibile.
Jenifer si era già spiegata la morte di Hope attribuedolo ad Horus e l'uso del lapsus attribuito a Zoey, ma i primi due omicidi? " Quelli avrebbero potuto castarli entrambi.. entrambi nella giusta posizione per castare un oppugno, entrambi avrebbero potuto evocare un serpente per uccidere il caposcuola. In seguito Horus si era avvicinato ad Aryadne, e anche il ragazzino si era spostato dalla parte opposta del tavolo. Il veritas revelio... Horus non ha evocato un serpente, perché ha risposto all'interrogatorio di Hope, quindi può essere stato Aaron ad uccidere la povera Adelaide e Patrick. Hope muore per mano di Horus. Tutti nella sala si proteggono, qualcuno cerca di uccidere Arya dopo la sua sfuriata, Zoey lo sa e casta il lapsus per impedirlo, ma purtroppo l'assassino colpisce lo stesso. Aaron? no.. Horus, sembrava strano dopo la morte di Arya, quasi stupito del legame che univa le due serpi.. ma avrebbe rischiato l'incolumità di Emily per uccidere la vittima scelta. " troppi dubbi invadevano la testa della ragazza, ma per fiducia e per la disperata voglia che tutto finisse, sperò che i colpevoli fossero loro e che fossero stati fermati.
In quel momento vide la situazione dall'inizio, prima che tutta quella faccenda avesse inizio, prima che la follia si diffondesse nella stanza, insieme ai poteri, insieme ai fumi di quei calici. Fuco in quella serata funesta era stato protetto da un fato corrotto e anche da un assassino. Quella notte di Halloween era stata inverosimile e il fatto che loro stessi fossero a quell'assurda festa era già qualcosa di anormale: maghi, docenti, ministri, studenti.. tutti riuniti in quel macabro posto, come predestinati ad essere presenti e protagonisti di quegli eventi.


VVczZm8

 
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Aaron Haderus Fenrir
view post Posted on 22/11/2014, 20:07




Stupido. Ingenuo. Avrebbe dovuto castare un Incantesimo di protezione secoli fa, appena ne aveva l' occasione. Non era stato abbastanza veloce. Troppo lento. Non era nemmeno riuscito a proteggere Aquileia. Patetico. Qualcuno -forse l' assassino, il complice o il matto- era stato più veloce di lui, colpendolo proprio mentre il giovane Tasso non se l' aspettava. Solo con la coda dell' occhio riuscì a vedere l' Incanto arrivare e colpirlo in pieno -meglio di un cecchino- ma non riuscì a capire chi l' avesse castato. Dal punto in cui lo colpì, l' effetto dell' Incanto si espanse a macchia d' olio, facendo assumere un colore cinereo -da far invidia a quei saltimbanchi che si travestono da statue umane- al ragazzo. Freddo. Aaron riusciva a percepire solo questo. Il corpo non rispondeva più ai suoi ordini, e da li a poco, un tonfo avrebbe annunciato il contatto con il terreno. Disteso, inerme e facile preda. Credeva di essere morto. Ma il cervello continuava a ragionare, a ipotizzare. La buona notizia era che, è ancora vivo, quella brutta che, qualcuno, a quanto pare, pensava che il primino Tassorosso avesse a che fare con tutto questo. Se non fosse stato così, che senso avrebbe avuto pietrificarlo? * Stolto * pensò, rivolgendosi a chi lo avesse colpito. Il peggio era che, probabilmente, qualcun' altro fra gli invitati lo credeva colpevole, visto che, nessuno si era degnato di riportare il Tasso alle condizioni normali, nemmeno Aquileia, che un momento prima gli parlava e subito dopo si allontanava dal corpo pietrificato. Sarebbe bastato un semplice Finite, ma Aaron presuppose che anche lei lo credeva immischiato. La paura, il terrore di quando ci sono delle vite in gioco, specialmente se c'è in gioco la propria, tira fuori il peggio delle persone, mostra la loro codardia, il loro egoismo. Ma era plausibile la sua reazione. Chiunque poteva essere l' assassino, il complice o il matto, quindi al minimo cenno, al minimo errore, si poteva facilmente essere accusati.

What we are is the sum of a thousand lies
What we know is almost nothing at all
But we are what we are 'til the day we die
Or 'til we don't have the strength to go on.

Le parole della donna gli fecero scattare qualcosa, e come in una reazione a catena, iniziò a fare le sue presupposizioni. E probabilmente avrebbe esposto i suoi pensieri, se solo avesse potuto. * L' assassino, il complice e il matto, probabilmente agiscono per conto proprio, senza cooperare. Questo spiegherebbe perchè la più che defunta Professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure sia stata ammutolita prima di essere uccisa. * Era chiaro, semplice. E lei stessa probabilmente, aveva intuito fin dall' inizio chi potevano essere i fautori degli omicidi. Horus ed Emily. Rispettivamente complice e assassino, agivano senza sapere chi avevano al proprio fianco. E ci erano riusciti egregiamente, aihmé. Pensandoci bene, dopo ogni omicidio, si trovavano nelle condizioni ottimali per agire. E inconsciamente, si davano una mano a vicenda. Mancava il matto. Aaron escluse un paio di volti, visto che, non conosceva a chi appartenessero, poi focalizzò nella mente una persona, una ragazza, situata dall' altra parte del tavolo. * Ha sempre avuto la bacchetta in mano, e a volte -forse una volta- l' aveva levata, in particolare per castare un Incanto protettivo. * Guarda caso, proprio prima che il pavimento diventasse scivoloso. Il Matto? Niahndra. Ma chi non poteva definirsi matto ormai, in quella stanza? Sarebbe stato raro se qualcuno, al termine della serata avesse mantenuto il lume della ragione. Ebbene, Fuco IV l' Immenso, li aveva messi tutti sullo stesso piano, facendogli assaporare quella pazzia di cui lui stesso non può fare a meno.
 
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view post Posted on 25/11/2014, 20:02
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Il Fato

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Tutto un dilemma! Tutto fuori controllo.
Un innocuo, sebbene sinistro, biglietto di invito di strambo individuo, veniva accolto con tanto entusiasmo, nel giorno durante il quale tutto poteva accadere, ogni cosa poteva succedere.
Povero Fuco! Le intenzioni nobili e "generose" del regale uomo (...) non erano state apprezzate, comprese, condivise!
Che ingrati ospiti!
Dopo tutto, qualche morte improvvisa, omicidio premeditato, funesto esito, poteva generare tale scompenso?!
E, volendo proprio essere pignoli, nessuno aveva notato come quel povero e secolare pavimento fosse stato ridotto?!
Per non parlare dell'innocente (in fondo, in fondo), ingenuo, bellissimo ed affascinante (e questo qualcuno può confermarlo...Qualcuno di molto influente nel mondo magico!) padrone di casa, sfruttato, molestato, maltrattato, legato, attaccato, interrogato (non che lui avesse collaborato più di tanto comunque)!
E perchè mai?!
Per un sospetto sospettoso capace di rendere sospetta la persona più insospettabile tra i sospettabili sospettati?! (ripetete questa frase dieci volte consecutivamente! Chi riesce a farlo, mi scriva un pm! u.u.)
Ebbene...Il Fato, sempre serio e fin troppo austero, aveva deciso, per una notte, di oltrepassare i confini di legge e decoro, superando i limiti umani e magici, e conferendo a ciascuno poteri illimitati.
Un esperimento: il desiderio di valutare l'essere umano dinanzi a libertà assoluta, sfrenata, priva di logici confini imposti dagli stessi.
E l'inevitabile accadde!
A Fuco era stata data la possibilità di sintetizzare geniale pozione (sebbene il fine e lo scopo fossero tutt'altro che geniali e nobili!). Maestosa reggia era stata a lui affidata, quale eredità di pro-pro-pro-zio della sorella della nonna della cugina del cognato del fratello del bis-nonno di Lindo, padre adottivo di Fuco della generazione dei Mastro, della casata delle Cere (?).
Voce dall'alto aveva consigliato all'ingenuo e meraviglioso uomo strabico di programmare festa spettacolare proprio il giorno di Halloween. Quella stessa voce aveva consigliato ad arte il mago in relazione ad addobbi, menu ed abbigliamento consono e "decoroso".
Insomma, tutto aveva avuto un senso per volontà del soggettivo Fato.
A dirla tutta, il Fato aveva allestito serata di intrattenimento (non potendo recarsi al cinema a causa dell'influenza di stagione!). Doveva pur trovare qualcosa da fare! E perchè non allestire una bella cenetta con delitto? Del resto i film dalla sfumatura "horror" erano sempre affascinanti!
Tuttavia...Tuttavia...Egli, sebbene detentore di verità e giustizia (...a volte discutibile...) non poteva certo massacrare l'intera utenza del forum per puro diletto! Era necessario trovare un escamotage...
E luce fu!
Perchè non conferire alla pozione di Fuco geniale conoscenza magica e facoltà di catapultare tutti i partecipanti all'evento in una dimensione irreale, una allucinazione collettiva capace di donare vera sensazione, emozione, ma assolutamente astratta nell'effetto fisico?
Fantastico! Ecco la giusta dose di divertimento! Lasciare tutti nell'illusione di poter essere attaccati da morte improvvisa, provando tutte le sensazioni ad essa legate (spavento, dolore, orrore...Senso di eterea trasformazione in fantasma), per poi, alla fine, riportare gli ospiti e protagonisti inconsapevoli alla realtà, esattamente dove eran sempre stati...Ovvero...Seduti o in piedi intorno al regale tavolo, pronti a brindare tutti insieme prima di cominciare a desinare.
Insomma tutto era accaduto, ma non era accaduto!
Un sogno? No...La convinzione che la verità fosse quella vissuta...Ma ciò che era stato vissuto non era realtà.
Per ore gli ospiti erano stati immobili e nessuno era morto, nessuno aveva castato quegli incanti meravigliosamente potenti...Anche il ricordo delle esecuzioni degli incantesimi andavano perdendosi...Nella memoria dell'oblio.
Coloro che avevano individuato i tre protagonisti della storia (assassino: Aaron, folle:Niahndra, complice: Zoey) avevano decretato la fine dell'allucinazione.
Buon Halloween!
Avrebbe gridato volentieri il Fato! O meglio:
Scherzetto!!!
Eppure, dinanzi a tutto quello sconvolgimento il Fato sentiva il senso di colpa crescere...Pover...o Fuco! L'uomo desiderava solo far colpo sulla sua ammata! E invece, per colpa del crudele Fato, tutto era sfumato: Pouf...Una bolla di sapone!
Cin cin!...Ehm...Scusatemi...Credo di essermi perso in uno dei miei trip mentali...
L'ingenuo padrone di casa, assolutamente inconsapevole, si risvegliava.
Bhè...Ora che ci penso, possiamo cenare...Ma forse anche no...Non credo di sentirmi molto bene...Vogliate perdonarmi se vi rispedisco a casa...Tuttavia...Ecco un dono dal cielo per voi...Pensavo di donarvelo a fine serata, ma la serata è finita...Ho un certo dolore alla testa...Venite miei amorevoli amici!
Perchè mai Fuco, sempre logorroico e perdi-tempo, correva ora velocemente verso l'uscita e si apprestava a sortire?
Santi Numi! Stavano arrivando forse di nuovo gli ominidi rosa?!
NO!
Ecco giungere piccoli, bellissimi, strabici...Pipistrelli! Maschi e femmine volavano verso gli ospiti tutti, aggrappandosi dolcemente (ma anche no!) ai capelli di ciascuno, strillando continuamente come fossero...logorroici!
Era proprio vero: non v'era limite al peggio! Che rilassante certezza!
E ora tornate a casa! Basterà toccare la maniglia della porta della sala. E...Camillina...
diceva ore con voce sommessa, guardando (forse guardando...Non potrei giurarlo...L'occhio mi confonde!) la Ministra:
Io e te ci rivedremo presto...Non so se mi spiego...Sarò il tuo re...
Oh, oh, questa sì che era una minaccia! E una cara e graziosa Pipì-Strella si adagiava sulla testa della sventurata Ministra (non starò a spiegare perchè Pipì-Strella...Ovvio!)
La serata era giunta al termine. Il Fato si era divertito!
E via con i titoli di coda!



 

Miei cari, grazie, grazie, grazie, per la partecipazione, l'entusiasmo, la costanza e la pazienza.
Mi sono divertito un sacco e voi tutti siete stati bravissimi (tutti potenziali ispettori e commissari di successo!).

Ringrazio prima di tutto il mio collega Master Adepto per avere gestito il tutto in maniera egregia.Egli ha tutta la mia stima (ma questo lui lo sa).
Ringrazio l'assassino, Aaron, ringrazio il folle, Niahndra e ringrazio la complice, Zoey. Siete stati eccezionali.
Non starò a spiegare in maniera dettagliata le azioni di Aaron (credo che rileggendo i suoi post capirete come gli incanti e le esecuzioni fossero celati nelle sue azioni e movimenti...Vedasi quando si gratta il ginocchio, quando solleva le mani al volto...). Il mio collega aveva giustamente postato anche l'esecuzione degli incanti fatali per aiutarvi ad individuare l'assassino. E non vi spiegherò quanto lavoro sia stato fatto da Niahndra e da Zoey per aiutare o ostacolare l'assassino, confondendo i partecipanti alla festicciuola!

Ringrazio soprattutto TUTTI i partecipanti per avere seguito le vie contorte della mia mente per raggiungere la fine dell'evento!

A tutti voi un piccolo cadeau:
Pipì-strello
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(le utenti mettano in scheda Pipì-strello con fiocco rosa, i maschietti Pipì-Strello con fiocco grigio): Animale da compagnia molto logorroico e permaloso, amante dei capelli ritenuti ottimo mezzo cui aggrapparsi per cantare soavemente nel corso della notte. Trattasi di bestiolina affettuosa e generosa. Ottima guida in caso di buio assoluto. Il possesso di tale animale conferisce 1 punto stat. Tuttavia...egli ha problemi di insonnia e soprattutto...Problemi di incontinenza!

Mi duole però non potere fare tale dono a chi ha effettuato solo un post.
Andiamo con ordine:
Rose Galloway (MelRose): interventi 2/9
Leah Rose Elliott: interventi 1/9
Sirius White: interventi 1/9
Elrond Ingil Calimon (Steda99): interventi 1/9
Per voi niente punti stat. Mi dispiace. Però vi faccio dono di un piccolo e carino peluche, in ricordo di questo evento:
il_224xN.504486066_eeqn
Potete inserirlo in scheda come oggetto privo di magia. Un semplice regalo di Fuco IV.

Proseguiamo:
Chrisalide Elisabeth Lovecraft 4/9
Nathan Scott 4/9
Aryadne E. Cavendish 4/9
Eloise Lynch (Nih) 4/9
Lily Schnee (pagos) 4/9
Patrick Swan 3/9
Lucilla Degona Lancaster 3/9
James Potter 5/9
Crudelia DeMon 5/9
Hope A. Lancaster 4/9
Richard Count 6/9
Per voi Pipì-Strello (fiocco rosa per le femminucce, fiocco grigio per i maschietti) con punto stat annesso. Inoltre per voi 0,5 punti exp.
Aggiornate la vostra scheda PG.

Continuiamo:
Elhena Attwater (Gwen chan) 7/9
Memory MacWood 7/9
Per voi Pipì-Strello (fiocco rosa per le femminucce, fiocco grigio per i maschietti) con punto stat annesso. Inoltre per voi 1 punto exp.
Aggiornate la vostra scheda PG.

Infine:
Adelaide Van Strooker (Shinku Tenshi.) 9/9
Camille Pompadour 9/9
Vagnard von Kraus 9/9
Aaron Haderus Fenrir 9/9
Jessica Evans 8/9
Jenifer McLoen 8/9
Aquileia Goodheart 8/9
Niahndra Alistine 7/9
Zoey Lesnicky 7/9
Emily Claire Rose 6/9
Horus R. Sekhmeth 5/9
Arya Von Eis 8/9

Per voi Pipì-Strello (fiocco rosa per le femminucce, fiocco grigio per i maschietti) con punto stat annesso. Inoltre per voi 1,5 punti exp.
Aggiornate la vostra scheda PG.

Un bonus per i miei tre protagonisti:
Aaron: sei stata la rivelazione dell'evento. Sono fiero di te. Per te, oltre quanto sopra esposto, un altro punto stat per aver collaborato con il mio collega in questo evento.
Zoey: ti confermi abilissima, presente e disponibile. Sei l'orgoglio della Casata Grifondoro. Un altro punto stat per te.
Niahndra: a te abbiamo affidato il compito più arduo perchè in te vedo il talento del genio. E sono felice di constatare di avere avuto ragione. Per te un altro punto stat.

Non posso dimenticare chi si è avvicinato alla soluzione come perfetto Ispettore Derrick:
Horus, Emily, per voi un altro punto stat.

Al mio collega Master Adepto, 1 punti exp...E grazie! Davvero.

A PRESTO!


 

 

 
 
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Crudelia DeMon
view post Posted on 27/11/2014, 15:20




Il punto stat è del pipì-strello o dei nostri pg?
 
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view post Posted on 27/11/2014, 16:23
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Del tuo pg, derivante dal possedere il Pipí-strello
 
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