Vi era una linea sottile a dividere bene e male. Giusto e sbagliato. Gli auror, spesso e volentieri erano costretti a camminare in bilico su questa linea immaginaria, talvolta incapaci di comprendere fino in fondo le loro azioni. Eppure dovevano farlo, erano chiamati più e più volte, non solo a mettere a repentaglio la propria vita, ma anche e soprattutto a decidere della vita altrui. Ma dov’era la Giustizia? Chi poteva autodefinirsi portatore di Giustizia Assoluta? Nessuno. L’unica certezza, almeno per Hope, era che nessuno doveva ambire a privare qualcun altro della propria vita. Per quanto l’odio fosse forte, talvolta insopportabile da accettare, Hope conosceva quel limite assoluto e mai si sarebbe sognata di attraversarlo. Probabilmente non sarebbe mai stata capace di uccidere qualcuno desiderando realmente di farlo. Poteva succedere, il destino prima o poi l’avrebbe messa dinnanzi ad un bivio, costringendola a scegliere. Fu solo dopo aver cacciato quei pensieri dalla mente che si rese conto che il giovane non aveva risposto alla sua ultima domanda. Non intervenne subito, si limitò ad ascoltare le parole di Cedric mantenendo lo sguardo fisso sul suo viso. Era chiaramente sorpreso, probabilmente non si aspettava quelle parole, così come Hope non si sarebbe mai immaginata di pronunciarle a favore di un perfetto sconosciuto. Eppure, in qualche modo si sentiva legata alla storia dell’ex auror e sentiva il bisogno di esprimergli, almeno a parole, la sua vicinanza. Eppure, per quanto da un lato fosse sollevata di quella reazione, dall’altro le parole di lui la lasciarono perplessa e dopo essersi portata la mano destra in prossimità del mento inarcò un sopracciglio. Lasciò che egli terminasse il suo discorso, aveva chiaramente bisogno di sfogarsi, buttando fuori i pensieri che intasavano la sua anima turbata dagli accadimenti. Poi tornò a parlare. Sentiva l’esigenza di chiarire, poiché c’era qualcosa in quelle parole che l’aveva in parte turbata ma non voleva darlo a vedere, non in quel momento. -Io credo che voi non vi siate chiariti abbastanza. Parlo di te e di Rhaegar naturalmente. Avevate entrambi bisogno di sfogarvi, di esprimere a vicenda i vostri pensieri sull’accaduto. Sono sicura che come tu non puoi biasimarlo, lui non possa biasimare te. In un certo qual modo io comprendo entrambi. Ma avete bisogno di chiarirvi, parlare in modo tranquillo, senza dover necessariamente arrivare a rinfacciare azioni compiute in passato. In questa storia tutti abbiamo commesso degli errori e questo non puoi negarlo. Ma l’importante è andare avanti, chiudere gli occhi, ingoiare il boccone amaro e proseguire facendo tesoro degli insegnamenti che questa vicenda ci ha dato.- Il ricordo del suo primo giorno al quartier generale si fece largo tra i numerosi pensieri. Il volto sorridente di Rhaegar, le sue parole confortanti, il suo modo unico di accogliere i nuovi arrivati, per lui estremamente importanti perché carichi di buone intenzioni. No, era impossibile pensare che Rhaegar avesse scelto di non comprendere Cedric. Lo conosceva, troppo bene, sapeva perfettamente che lui avrebbe messo a repentaglio la sua stessa vita per i suoi uomini e Cedric era uno di loro. “… ma questo non toglierà il fatto che se dovessi incontrare quei bastardi non esiterei a..” -No Cedric. Te l’ho detto io ti capisco ma è il momento di voltare pagina. La vendetta è pericolosa, riesce a suscitare in noi sentimenti negativi che potrebbero trascinarci verso il fondo, senza darci modo di rendercene conto. Tu hai bisogno di dimenticare, di andare avanti e l’unico modo per farlo e concentrarti su un obiettivo e raggiungerlo. Il tuo obiettivo è quello di tornare a far parte degli auror, il resto non conta, la vendetta va messa da parte.- Fece una pausa portando indietro il busto fino ad adagiare la schiena alla sedia e gli avambracci sul bordo del vecchio tavolino. Era impossibile non notare la tristezza negli occhi di lui, il profondo turbamento per il vissuto trascorso, ma Hope non riusciva a tollerare l’idea di piangersi addosso. Era sempre stata una persona attiva, decisa, motivata, e non riusciva a immaginarsi ridotta in un determinato stato. Ma lei era diversa, non poteva aspettarsi dalle altre persone i suoi stessi modi o comportamenti. -Non sei solo, non ci cedo. Rhaegar non ha alcuna intenzione di lasciarti solo. E’ vero, magari l’ultimo colloquio non è andato come speravamo ma non devi arrenderti, devi lottare per ciò che desideri. Ma prima di farlo devi fare i conti con te stesso e comprendere quanto realmente la vendetta sia insensata e quanto invece sia importante andare avanti e vivere. E poi ci sono io, non hai che da chiedermelo e sarò pronta ad aiutarti Cedric ma devi essere tu il primo a volerlo!-