Lucilla Degona Lancaster |
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| Lucilla se ne stava con la schiena appoggiata ad un albero, al tramonto di una freddissima giornata di metà dicembre. In mano teneva un libro che fino a qualche mese prima si trovava nella biblioteca di sua madre, e prima che suo padre le vietasse di entrarci, era riuscita a prenderlo; era un libro di racconti babbani,uno dei tanti perché sua madre aveva quasi tutti i libri che si potessero comprare, antichi e non, tutti molto belli.Era un libro dalla copertina antica, e prezioso da quanto le aveva detto sua nonna, che aveva mantenuto il piccolo segreto con suo padre, ma in verità la piccola non lo stava leggendo, si era fermata quando in mezzo al libro aveva trovato un lettera scritta dalla madre, prima che morisse.Care Lucilla e Lumia, vi scrivo questa piccola lettera perché voi possiate leggerla quando sarete più grandi, spero che abbiate entrambe la passione per la lettura e che andiate d'accordo, come delle vere sorelle, l'ho scritta perché non so se sarò li con voi quando sarete ormai cresciute. Ho scoperto che sarete due bellissime bambine e spero che vostro padre vi doni tutto l'affetto di cui è capace, come se ci fossi anch'io li con voi, non vi preoccupate però, qualunque cosa succeda, io vi terrò sempre d'occhio, anche da lassù, per proteggervi e guardarvi crescere. Dovete sapere che vi vorrò sempre bene, anche se voi non potrete ricordarvi di me.
Mamma...
Le le lacrime le rigavano, silenziose le guance, ormai rosse per il freddo e l'erba fredda, ancora verde, non le dava fastidio, le faceva solo più tristezza. I capelli scuri molto lunghi e quel giorno più mossi del solito le contornavano il viso, con cui facevano contrasto, insieme al girocollo viola, che non avrebbe mai abbandonato, dato che era un regalo di suo nonno. Il problema si poneva se qualcuno l'avesse vista però...Edited by Lucilla Degona Lancaster - 15/12/2014, 17:17
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