Ballo di Fine Anno

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view post Posted on 16/1/2015, 21:13
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La guardò intensamente, e abbozzò ad un sorriso..forse stava dando troppo spazio alla donna, le stava facendo credere troppe cose che in realtà non doveva mostrare. Eppure l'ex auror trovava difficoltà ad inserirsi in quel contesto senza toglierle gli occhi di dosso. Era cosi bella, cosi elegante che chiunque l'avrebbe osservata per un pò, ma non Cedric. Il giovane professore era uno che in passato era stato corteggiato da tantissime donne, desiderato, ma soprattutto ci sapeva fare. Forse negli ultimi tempi ci aveva perso un pò la mano, e le sue debolezze lo avevano lasciato scoprire forse troppo. Hope era stata una di quelle che aveva visto Cedric nel suo peggior momento, e quindi aveva potuto notare tutte le sue azioni poco galanti e le sue parole non dolci come i suoi gesti.
Ma quello ormai era il passato, il presente mostrava un Cedric diverso, che si era già ripreso in parte il suo posto da docente ad Hogwarts, e aveva ottenuto un pizzico di fiducia da parte della sua collega Hope. In quel momento doveva riprendersi anche il suo carisma e la sua fama, la risposta che diede Hope in quell'istante non era certo rassicurante, lo aveva quasi snobbato, come se a lei non fregasse niente della sua presenza...ma sapeva bene che non era così. I suoi sguardi non erano solo intenti ad ammirare la bellezza della donna ma anzi, scoprivano molto di più e nelle sue parole la donna non era stata molto sincera..almeno questa era la sua impressione..ma ovviamente avrebbe potuto anche sbagliarsi.
Decise di non dargli molta corda, non voleva mostrarsi affatto dispiaciuto che Hope stesse per allontanarsi dato che toccava a lei proclamare il vincitore della coppa delle case. Si voltò verso il tavolo mentre l'ispettrice auror salutava tutti per allontanarsi al centro dell'attenzione.
Si girò verso di lei, era doveroso salutarla..lo fece con un fare molto disinvolto, ma prima che quest'ultima lasciasse la postazione decise di rifilargli una piccola frecciatina...

Oh bè capisco che Rhaegar avrà tanto da fare..del resto è sempre stato un uomo molto impegnato...anzi impegnatissimo...

*Certo a mangiare ciambelle..* fu il suo primo pensiero, e un piccolo sorriso si disegnò sul suo volto...avrebbe voluto quasi deriderlo poichè non provava molta stima nei confronti del suo ex capo, era rimasto molto deluso dal suo ultimo incontro..Rhaegar aveva perso punti nei suoi confronti..

Ma prego Hope vai pure, che peccato che nessuno possa accompagnarti...attenta a non inciampare..!

Sorrise nuovamente, se l'ispettrice auror pensava di poter snobbare Cedric era proprio fuori strada, l'ex auror non era uno che riusciva a trattenere tutto quello che gli veniva fatto o detto..e rispondeva a dovere..sempre!
Lasciò lo sguardo da Hope e la sentì nominare il vincitore della coppa delle case..*bah tassorosso, avrei preferito corvonero o serpeverde..peccato* quasi con aria disgustata si versò un altro bicchiere di succo di zucca, prima di rivolgersi verso la donna che era rimasta in sua compagnia..

Oh mi scusi Miss Goodheart, il piacere è tutto mio...

Le strinse la mano con un sorriso stampato sulle labbra..prima di rispondere alla domanda della donna..

La ringrazio, ma la mia fama è frutto di lavoro e sudore. Sono docente qui ad Hogwarts, ed occupo la cattedra di cura delle creature magiche da qualche settimana circa. Fino a qualche tempo fa ero un auror, poi ho deciso di prendermi una pausa dopo una lunga missione..

I suoi occhi si fecero cupi e il sorriso scomparve dalle sue labbra, i ricordi scorrevano veloci nella sua testa..non riusciva ancora a dimenticare quei brutti momenti e probabilmente non li avrebbe mai scordati..per non far capire troppo alla donna, abbozzò nuovamente ad un sorriso e cercò di porle una domanda per sviare il discorso..

E invece lei di cosa si occupa miss goodheart?

*Speriamo non faccia troppe domande..* pensò tra sè e sè mentre aspettava una risposta della donna..

 
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view post Posted on 17/1/2015, 20:15
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Arya non impiegò molto a defilarsi dalle due per tornare dal suo cavaliere, cosa che a William fece particolarmente piacere. Avrebbe decisamente detestato dover rimanere solo ed imbambolato con due calici di whiskey che non poteva neanche gustare. All'arrivo della ragazza, William inclinò lievemente il capo e allargò appena un sorriso, cercando il suo sguardo. Sentì le dita di lei sfiorare le sue quando questa andò per prendere il suo bicchiere. La cosa lo lasciò indifferente solo in parte; trovava spassoso che la ragazza avesse ricambiato con la stessa moneta il contatto delicato che le aveva riservato lui quando era arrivata. La sua attenzione però fu rapita dal discorso celebrativo della vicepreside, la professoressa Lancaster. Era chiaro che il momento tanto attesto dai tutti - meno che dai Srerpeverde - era finalmente arrivato: la consegna della Coppa delle Case. Sebbene non gli interessasse molto, diede alla docente l'attenzione che meritava, ascoltando le sue parole, immaginando un anno in cui - con il suo contributo - avrebbe condotto la sua casata alla vittoria. Questo primo anno gli era servito per tastare il terreno, valutare le opzioni a disposizione e, in ogni caso, aveva ottenuto ottimi risultato, distinguendosi dalla massa come studente brillante. L'anno successivo avrebbe dato sfoggio di tutte le nozioni apprese, magari puntando a ricoprire una carica politica studentesca all'intero di Hogwarts al fine di avere il potere necessario a guidare anche i suoi concasati. Detestava l'idea di doversi mettere in mostra, diventare un punto di riferimento e rubare del tempo ai propri studi con faccende burocratiche ma sapeva bene di dover puntare in alto se voleva in qualche modo raggiungere i suoi scopi.
La coppa venne assegnata ai Tassorosso e un ragazzo - probabilmente uno dei prefetti se non il caposcuola - andrò a ritirarla facendo un breve discorso. La sua attenzione ad ogni modo era già svanita, ritornato sulla ragazza al suo fianco che pareva rassegnata tanto - se non peggio - di lui.

« Ad un anno più roseo, allora. Anzi, ad un anno più verde-argento. »
Alzò in alto il suo calice e attese che la rag. Sentì una vampata di calore riempire il suo stomaco e la gola e, nell'assaporare quel momento, socchiuse gli occhi estasiato. Era davvero piacevole, così come l'effetto di leggero smarrimento che si aveva una volta ingerito il liquido. Che importanza poteva avere chi vincesse la Coppa delle Case? Al giovane Black sarebbe interessata solo una competizione individuale, non era tipo da dividere meriti con nessuno né un fanatico delle proprie origini o dei propri stendardi. La casa di Salazar - sebbene fosse la sua prediletta - non l'aveva neanche scelta lui, del resto. L'unica cosa che gli dispiaceva era l'esser messo nello stesso insieme di quegli sfaticati che avevano contribuito a lasciare le Serpi all'ultimo posto della classifica.
« Lasciagli godere il loro momento. Se si abitueranno all'idea di vincere una coppa all'anno sarà ancor più piacevole privarli di quel risultato. »
Il suo tono esprimeva una certa sicurezza a e confidenza, come se non fosse semplicemente ironico. Lui davvero credeva di aver già in pugno la coppa dell'anno seguente. Sorrise di nuovo, senza abbassare lo sguardo da quello della prefetta. Era il momento di andare alla fase seguente: erano ad un ballo di fine anno, no? Era il caso di ballare. Le si avvicinò di mezzo passo accorciando le distanze prima di porgerle la mano.
« Intanto mi concederebbe un ballo, signorina Von Eis? »
Si, era stato lui il primo ad abolire i cognomi e le formalità ma un invitò del genere andava fatto con la giusta galanterie e i modi corretti. Del resto il ragazzo aveva lasciato in disparte la sua teatralità troppo a lungo.

 
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view post Posted on 18/1/2015, 00:56
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ravenclaw

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CITAZIONE (Shinku Tenshi. @ 9/1/2015, 18:56) 

Adelaide Van Strooker x

Tassorossso - I Anno

(IMG:https://i.imgur.com/RtoQ4XJ.jpg)
L'indipendenza è dono e castigo,
i segreti tuoi pregi alla meta io dirigo.
"Cavolo"
Pensò. In quella frazione di secondo aveva desiderato, ardentemente, che lei non fosse mai fosse stata lì, di essere caduta più piano, di non essere caduta proprio, che lui non la notasse. Forse se fosse stata più attenta e non si fosse messa in un punto meno ingombrante, sarebbe potuta stare nel tanto amato anonimato in cui preferiva stare, perché lì si sentiva meno a disagio specie con un ragazzo così grande. In confronto lui poteva essere il suo fratello maggiore. Forse se...la smetteva di pensare come faceva al suo solito, avrebbe potuto pensare ad agire come una persona normale, non come una disadattata sociale. Ma le era così complicato: Di certo farsi prendere in pieno da uno studente più grande e forse uno dei più carini visti fino a quel momento, non era la situazione migliore per illustrare che era ancora dotata di lingua oltre che di un cervello comparabile ad un multisala dove ogni giorno, venivano trasmessi documentari di come un topo di biblioteca come lei non riuscisse a solo dare fiato alla bocca:
"Ora che faccio?"
Si chiese, nel mentre accendevano i riscaldamenti in quel multisala..o meglio, era diventata rossa paonazza dall'imbarazzo e si sentiva le guance andare in fiamme. Istintivamente, si sarebbe coperta il volto con le mani e se la sarebbe data a gambe, fuggendo dalla festa, dal Whisky Incendiario, le dannate lenticchie, dalle situazioni. Ma davvero la notte di Halloween l'aveva spinta a chiudersi come un riccio davanti a tutto e tutti? Tanto da farla tentennare così tanto solo per aver parlato?
Nel mentre pensava a tutti quei castelli d'aria per aria su basi di correnti, cercava di non incrociare lo sguardo del ragazzo con il suo: non sarebbe riuscita a sostenerlo. Ingoiò a vuoto e mascherò, per quel che poteva, il proprio volto guardando il pavimento mentre le manine sollevavano con leggerezza i capi della ampia gonna, piegando le gambe sottili in un inchino dall'odore di ballerina, vista la posizione dei piedi che ricordava tanto un passo di danza classica:

« P-piacere mio... -esalò, dapprima intimorita per poi acquisire maggiore decisione-... Io mi chiamo Adeliade Van Strooker. Non preoccuparti per poco fa,mi ero in un posto infelice. Non mi sono fatta male.»
Disse, con tono sostenuto ma per nulla aggressivo ma piuttosto pacato, apprensivo.
Restò in quella posa per qualche istante in più, per poi portare la gamba destra indietro e lasciando la presa sulla gonna. I suoi occhietti scrutarono appena il ragazzo:
era molto comico vedere che se non fosse inchinato, non gli avrebbe mai visto il volto visto che a malapena gli arrivava forse alla vita. Quel poco che riuscì a notare, vi lesse un volto sereno e tinto da mille cromature fredde che però non sembravano affatto far parte del suo carattere. Gli occhi di smeraldo risaltavano i lineamenti un po'acerbi del suo volto ma già delineati e che connotavano una mascolinità molto leggiadra, dinamica solo a guardarlo. I capelli forse in ordine o forse no, erano di un blu scuro molto intenso che non passava affatto inosservato.
Forse da una parte lo capiva: anche lei, non era di meno con quell'aspetto così fragile e i capelli così fulvi che se dovessero darle un soprannome, la chiamerebbero "fiammifero".
Ce l'avrebbe, a sostenere uno di quei sguardi cari di comprensione e un po' apprensivi di un ragazzo così semplicemente carino?

narrato - « parlato. » - "pensato"
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La figura della ragazzina si presentò ai suoi occhi quasi intimorita da lui.
Questo lo faceva sorridere.
Lui non era MAI stato in qualche modo minaccioso per qualcuno.
Ne per aspetto ne per animo.
Suo Nonno diceva sempre che la sua parte di bontà avrebbe dovuto spartirla col mondo,dove di bontà ce n'era fin troppa poca.
La sala intanto brulicava di persone.
Sentiva i loro chiacchericci,il loro scambio di opinioni,idee e pettegolezzi.
Sui probabili vincitori della Coppa,di quella di Quidditch che tardava a partire creando non poche polemiche,ma d'altra parte visti gli ultimi attacchi a cui era stata sottoposta la scuola, c'era da andarci leggeri.
Adeliade Van Strooker,questo il nome di lei.
Aveva dei lineamenti carini,saputi portare anche con molta grazia.
Una grazia a cui ironicamente si contrapponeva una piccola titubanza nella sua voce,ma del tutto umana visto l' essersi ritrovata di punto in bianco un ragazzo dai capelli blu addosso.
Si era presentata in modo classico,in risponda all' inchino precedente di Niko.
Era esile,ma lui continuava ad avvertire quella forza d'animo nel suo sguardo,anche se lei cercava in tutti i modi di evitarlo,trovando il pavimento della Sala da Ballo sempre piu' interessante.
- Capisco...-
un tono calmo in un sorriso,quel posto infelice a cui aveva fatto riferimento l' aveva colpito,ma il fatto che lei fosse felice di esserne uscita, lo convinse a non ritirare fuori l' argomento.
Doveva essere nuova, visto che non era abituata a parlare con ragazzi piu' grandi.
Insomma stava a lui rompere un po il ghiaccio.
- E' il tuo primo ballo per caso ?? Non preoccuparti se ti senti stordita,avrai tempo per abituartici -
disse,mentre una mano finiva nella tasca dei pantaloni,altrimenti avrebbe iniziato a gesticolare senza mai fermarsi....
- qui ad Hogwarts i Balli non mancano mai..e io non sono ancora riuscito ad abituarmici del tutto...eheh -
concluse ridacchiandoci leggermente, mentre si portava l' altra mano a spostarsi i capelli.
La voce della sua Capocasa intanto svettava su tutte,proclamando i tanto attesi vincitori della Coppa delle Case.
Aveva gestito con classe e gran piglio la situazione, portando la suspance al giusto livello prima di sciogliere ogni dubbio,annunciando i Tassorosso come vincitori,mentre loro Corvonero si erano dovuti accontentare del secondo posto.
Guardò divertito Horus e il suo cognome impronunciabile apprestarsi a ricevere il premio.
Poteva in qualche modo immaginarsi quanto non gradisse quella situazione, ma era sicuro che ormai avesse raggiunto dei livelli ottimi di autocontrollo e sopportazione di tutto ciò,visto che non era la prima volta che saliva per ritirare quel premio.
I Tassi ormai erano divenuti ostici pure nello studio oltre che nel Quidditch.
Il loro era uno scontro che si rinnovava ogni anno.
Davvero unico.
 
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view post Posted on 18/1/2015, 22:35
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«And the only solution was to stand and fight» Merlino ballerino!

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Se poco prima non poteva esserne sicura, ora tutti i dubbi erano stati spazzati via come metropolvere in un camino. Il signor Black aveva un debole per la Vice-Preside, ed era un'autentica frana. La prima (evidentissima) frecciatina, del tutto interpretabile come tale anche dal peggiore magonò della contea, era già stata un bel passo falso. Ma nel sentire la seconda affermazione di Cedric -*Merlino ballerino, non può averlo detto veramente!*-, Aquileia non riuscì a trattenere uno sguardo esterrefatto, le iridi chiaroscure sbarrate nel guardare il signor Black (che fortunatamente non l'aveva notata, essendo perso nel guardare Hope), e per puro miracolo soffocò, subito dopo, una fragorosa, tonante e ben poco elegante risata. *Con questo ci sarà proprio da ridere* pensò, la testa ancora china verso il pavimento, per nascondere l'assoluta ilarità che stava per catturarla. In pochi istanti si ricompose, lasciando che il naturale imbarazzo di trovarsi, forzatamente, a parlare con una persona che non conosceva, riprendesse piede, per poi rivolgergli la parola con tono cordiale. *Sperando di non scoppiare a ridergli in faccia. Poverino, non se lo meriterebbe*.
A quanto pareva, però, il signor Black, dietro a quel suo apparente fare da perfetto smargiasso, nascondeva parecchie sorprese. E che sorprese. Lo sguardo di Aquileia si fece improvvisamente più attento, quasi indagatore, nel sentire la prima sorpresina del signor Black. Nientemeno che un ex Auror. *Ecco perché conosce Rhaegar, ci ha lavorato insieme*. Ma non solo: si era preso una pausa. La ragazza si fece più seria, e istintivamente provò un moto di diffidenza e sospetto. Una pausa? Una pausa dal difendere la comunità magica? Non suonava per niente bene, messa così. *Ehi, ragazza, frena. Va bene essere sospettosa, ma non deve per forza essere un mezzo criminale*. Chissà, forse Cedric aveva visto qualcosa, durante la sua "lunga missione", che lo aveva messo in difficoltà, traumatizzato magari, e aveva bisogno di tempo per riordinare le idee. Notò che il suo sguardo si era fatto più cupo, il sorriso era sparito per un attimo dal suo viso, e concluse che sì, poteva anche essere. Decise di non approfondire l'argomento. Anche se era curiosa di saperne di più, era chiaro che non era né il momento, né il luogo, né tantomeno l'occasione giusta per parlare di qualcosa che evidentemente poteva provocare disagio. Del resto, Cedric aveva anche un'altra, stavolta piacevole, sorpresa: era il docente di Cura delle creature magiche. "Cura delle creature magiche?" Il volto di Aquileia si illuminò di un sorriso sorpreso, assolutamente impossibile per lei da nascondere, nel sentire quella qualifica. Ottimo: un argomento di conversazione, e soprattutto una possibilità di non mentire del tutto sulla sua professione. *Perfetto*. "Beh, questa sì che è una piacevole sorpresa, signor Black! Anche io ho studiato per molti anni le creature magiche. Sono una domatrice" rispose.
 
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Lucilla Degona Lancaster
view post Posted on 19/1/2015, 16:42




CITAZIONE (Christopher Fowler @ 16/1/2015, 09:38) 
Christopher ascoltò diligentemente Lucilla, non aveva molto da aggiungere, ma si incuriosì quando la ragazza nominò una sorella.
"Hai un sorella? Come si chiama? Io ho due sorelle maggiori e un fratellino."
Accennò così anche lui alla sua famiglia, un nucleo familiare allargato, insolito per un paese come l'Inghilterra, ma il ragazzino non se ne era mai lamentato, andava molto d'accordo con suo fratello e le suo sorelle. Litigavano spesso, ovviamente, ma si volevano anche molto bene.
"Cosa ti andrebbe di fare ora?"
Il buon sapore del pudding aveva calmato a sufficienza la fame di Christopher, che stava cominciando a sentire la noia nello stare fermo in piedi.
"Conosci qualcuno qui in giro? Io non riconosco nessuno in particolare."
Il ragazzino si guardava intorno, un po' smarrito. La folla gli impediva di soffermarsi abbastanza a lungo su una faccia da poterla riconoscere, stava cominciando a sentirsi in ansia per questo.
"Ti piace ballare?
Si decise infine a chiedere a Lucilla. Lui non amava molto la danza, ma era abbastanza scontato che un cavaliere ballasse con la sua dama, specie se questo è il tema principale della serata.

-Hai un sorella? Come si chiama? Io ho due sorelle maggiori e un fratellino.- Una famiglia allargata, al contrario di quella di Lucilla, che era piuttosto ristretta.
-Beh, sì, ho una sorella gemella, si chiama Lumia, l'avrai vista probabilmente in giro per Hogwarts, ma oggi non c'è...- disse cercando mantenere la sua aria dolce e serena, anche perché stasera a casa dei suoi nonni c'era in cenone di Capodanno, di cui lei aveva rifiutato l'invito, non ne voleva sapere di sentire suo padre elogiare sua sorella per come si era comportata o per cosa aveva fatto.
-Cosa ti andrebbe di fare ora?- Non sapeva che cosa potessero fare, sarebbero cominciate le danze fra poco e lei non amava molto danzare, anche se da piccola aveva fatto danza.
-Conosci qualcuno qui in giro? Io non riconosco nessuno in particolare.- Lei conosceva poche persone, ma non proprio nessuno.
-Si, alcune persone di vista ad esempio Arya, la prefetta Serpeverde, ma nemmeno io nessuno in particolare apparte Leia.-
-Ti piace ballare?- Domanda sbagliata, non sapeva cosa rispondere.
-Ehm, si abbastanza ma non ne sono mai andata matta.- Disse poi rendendosi conto che forse era più un invito.
 
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view post Posted on 19/1/2015, 22:05
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Sorseggiò lentamente il suo calice contenente succo di zucca, nel frattempo si limitò a guardare a la donna e ad ascoltarla nel suo breve discorso. Non potè fare a meno di notare che aveva scaturito un certo interesse in lei al punto che il suo sguardo divenne molto incuriosito dopo le parole di Cedric riguardanti il suo ex lavoro ma anche la sua nuova professione. Compiaciuto del volto della donna, ma soprattutto nel fatto che non aveva voluto indagare sul suo passato da auror, rimase anche lui esterrefatto quando sentì che anche la donna era una domatrice di creature magiche..*bene almeno condividiamo la stessa passione...* fu il primo pensiero che gli passò per la testa in quel momento, mentre rapidamente sorseggiò le ultime gocce di succo di zucca che erano rimaste nel calice.
Si schiarì la voce e fece capire alla donna con un cenno della testa e un sorriso, che era molto compiaciuto delle sue parole..un occhio di riguardo però fu sempre rivolto alla sala, non a Hope, aveva deciso di non dargli più corda..non voleva farle credere niente di speciale. In effetti non amava molto dare la possibilità alle donne di mettersi in una posizione di vantaggio, e negli ultimi tempi invece aveva lasciato che ciò avvenisse..con Hope, Camille specialmente, nella giornata del colloquio al ministero. Al solo pensiero di quegli eventi il sorriso un pò gli scomparve dal viso, quasi si vergognava solo a ricordare quei tragici eventi sentimentali.
In quel momento non poteva tentennare più di tanto e dunque perdersi nei suoi viaggi mentali, o meglio flashback ma doveva concentrarsi sulla persona che si ritrovava di fronte..che con ansia aspettava una risposta di Cedric.
Decise di non portarla troppo per le lunghe, non amava dare molti dettagli di sè..si sarebbe limitato solo a mostrare un viso compiaciuto e a dare alla donna una sensazione di stupore..e fu proprio la sua espressione del viso che diede inizio al suo discorso..

Oh ma tu guarda che piacevole sorpresa..sono stupefatto..non me l'aspettavo davvero! Ad ogni modo si, insegno questa materia da poco. Ai tempi ho insegnato volo sempre qui in questa scuola, anche quella fu un esperienza bellissima. Io amo questo lavoro, amo sapere sempre di più..amo insegnare.

Con un sorriso poco accentuato continuò il suo discorso...

Lei dunque è una domatrice, bè mi farebbe molto piacere se qualche volta mi venisse a far visita durante una mia lezione..ma anche così solo per sorseggiare qualcosa di fresco. Potremmo scambiare le nostre opinioni in merito a questa favolosa materia.

Sorrise nuovamente, Cedric era molto furbo in queste cose. Lui non amava studiare molto dai libri, ma sapeva come rubare le conoscenze dagli altri. Aveva incontrato molte persone nel corso della sua vita, e da tutte aveva appreso tutto quella che c'era da apprendere. Di certo era qualificato in quella materia, altrimenti non sarebbe stato assunto...ma sapeva bene che nella vita non si smetteva mai di imparare..decise dunque di sfruttarla, ovviamente nel caso in cui avesse accettato.
Tutto d'un tratto le venne un'idea in mente, la donna sapeva ora qualcosa di lui...ma Cedric non sapeva nemmeno di cosa si occupasse e dunque la sua curiosità lo portò a fare una domanda..

Mi perdoni miss Goodheart, ma lei oltre ad essere una domatrice, si occupa di qualcos'altro?

La sua curiosità era sempre tanta, voleva indagare e saperne di più su quella donna che aveva suscitato in lui un certo interesse e non solo dal punto di vista lavorativo ma anche personale..

 
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view post Posted on 21/1/2015, 03:15
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Adelaide Van Strooker x

Tassorossso - I Anno

RtoQ4XJ
L'indipendenza è dono e castigo,
i segreti tuoi pregi alla meta io dirigo.
La voce del ragazzo, aveva lo stesso sapore e sentore dell'acqua di fiume: lucente, fluida e dal sapore dolce, contornato da quel sorriso da far paura a chiunque per la sua naturalezza. Alina, da canto suo si sentiva come uno di quei sassolini che vengono scagliati dentro quei fiumi, travolti da quella sensazione di benessere, travolti dalla paura di essere trascinati dalla corrente e di sembrare stupidi, di dire ovvietà. Quelle parole, le fecero male: "Capisco", per lei valeva come dire una cosa ovvia, stupida e al tempo stesso unica che riusciva dire, nel mentre tutto quanto ruotava intorno a quanto fosse stata stupida, ad imbambolarsi in mezzo alla sala. Deglutì e dischiuse le labbra, nel tentativo di proferire parola ma...fu la professoressa Hope a rubarle l'attenzione nel mentre dava al Caposcuola, la coppa...ai Tassorosso! Cavolo avevano vinto! D'istinto, avrebbe voluto saltare come un grillo urlando, felice come una pazza. ma era pur sempre ad un ballo, non ad un pigiama party perciò si impose di restare ferma e in un certo senso, composta e regale nel suo mettersi restando un po' con l'amaro in bocca mentre il Caposcuola, parlava con la speranza di defilare il prima possibile dal palco e godersi la serata tra i comuni mortali. Alina glielo lesse negli occhi e se avesse potuto, avrebbe potuto anche ringraziarlo per aver lodato le gesta di lei e dei suoi concasati, che con tanto affanno avevano lavorato per aver quel Graal così ambito tra le case e così conteso, tra le masse.
Il discorso del Caposcuola, la lasciò incantata e dovette metterci un po' prima di realizzare che fosse successo davvero e che lei, in silenzio e nel piccolo, aveva contribuito a far vincere la sua casa. Un sorriso felice le solcò il viso, nel mentre giungeva dalla realtà dei suoi pensieri e metabolizzava il suo essere stata utile in qualcosa. Ozio la uccideva, era una stankanovista e purtroppo, non le dispiaceva.
Dopo che le parole del giovane, si chiusero come lo scoppio di un grande fuoco, Alina potè notare come l'espressione del ragazzo fosse stata assente: non era un Tassorosso, leggeva nel suo volto l'assorto dei suoi pensieri. Voleva parlarci, fare una bella impressione, doveva farlo...non poteva restare zitta tutta la sera!
« T-tu a che casata appartieni? »
chiese, imponendosi di tenere una cose alta e uno sguardo diretto, nonostante sentisse il cuore battere come il battito frenetico di un colibrì e le guance avvampare, in un bollente arrossirsi.
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Niko, perdona il ritardo e il post striminzito ç_ç
 
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Arya Von Eis
view post Posted on 23/1/2015, 04:23




A ritirare la Coppa fu nientepopodimeno che Mr. Horus Ra Sekhmeth, il misterioso e fascinoso Caposcuola Tassorosso, una smorfia di disapprovazione le si disegnò in viso, in realtà non sapeva bene spiegarsi il motivo di quell’astio nei suoi confronti, non lo conosceva, l’unica volta che aveva parlato con lui, al negozio, le aveva anche fatto una buona impressione, ma poi qualcosa era cambiato, magari sarebbero sul serio andati a bere qualcosa insieme se non ci fosse stata quella dannatissima festa, ma c’era stata.
Distolse l’attenzione dal palco, rivolgendola nuovamente al suo accompagnatore “Anzi, ad un anno più verde-argento.” Non poté evitare di sorridere a quell’ultima affermazione, decisamente il fanciullo era determinato e sicuro di sé, non aveva dubbi che, il cappello, aveva fatto alla casa di Salazar un bel regalo quando aveva deciso di assegnarlo a loro.
Fece dunque tintinnare i due calici prima di buttare giù il contenuto del suo tutto d’un fiato, voleva cancellare il volto di Sekhmeth dalla sua testa, ma qualcosa non andò esattamente come doveva.
Non era la prima volta che partecipava a quel tipo di evento, non era la prima volta che beveva, ma di certo non poteva dirsi che fosse abituata, quindi, quando si rese conto che, nemmeno quello riuscì a farla cadere in quella sorta di torpore che solitamente arrivava già dopo i primi sorsi, rimase leggermente stranita.
Fortunatamente fu nuovamente l’eroico Black a strapparle un nuovo sorriso, questa volta ancora più divertito del precedente


-La delusione sui loro volti sarà una dolce ricompensa-

Notò che il compagno si era fatto più vicino, porgendole la sua mano, prima ancora che parlasse già sapeva cosa quel gesto avrebbe comportato, un invito alle danze, già, in effetti, ad un ballo, ci si aspetta che gli invitati danzino ma, pensandoci bene, non si era mai presa la briga di farsi dare qualche lezione, probabilmente il giovane rischiava di rimetterci un piede, forse entrambi, ma rifiutare sarebbe stato scortese.
Sorrise al cortese invito, no, a quel punto rifiutare sarebbe stato proprio scortese


-Signorino Black- disse posando la mano su quella di lui -Devo però avvisarla, non ho mai preso lezioni, quindi...a suo rischio e pericolo- sorrise -Ma per colui che ha affrontato le fiamme un ballo che sarà mai?-

Per quanto ne sapeva poteva avere una chissà quale dote naturale per la danza, in caso contrario, al massimo si sarebbe offerta di fargli da crocerossina, ma ormai che erano lì, tanto valeva tentare e poi, era l’uomo a condurre, le sarebbe bastato seguirlo, forse.

 
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view post Posted on 27/1/2015, 02:08
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ravenclaw

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[QUOTE=Shinku Tenshi.,21/1/2015, 03:15 ?t=57185813&st=45#entry402732379]

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L'indipendenza è dono e castigo,
i segreti tuoi pregi alla meta io dirigo.
La voce del ragazzo, aveva lo stesso sapore e sentore dell'acqua di fiume: lucente, fluida e dal sapore dolce, contornato da quel sorriso da far paura a chiunque per la sua naturalezza. Alina, da canto suo si sentiva come uno di quei sassolini che vengono scagliati dentro quei fiumi, travolti da quella sensazione di benessere, travolti dalla paura di essere trascinati dalla corrente e di sembrare stupidi, di dire ovvietà. Quelle parole, le fecero male: "Capisco", per lei valeva come dire una cosa ovvia, stupida e al tempo stesso unica che riusciva dire, nel mentre tutto quanto ruotava intorno a quanto fosse stata stupida, ad imbambolarsi in mezzo alla sala. Deglutì e dischiuse le labbra, nel tentativo di proferire parola ma...fu la professoressa Hope a rubarle l'attenzione nel mentre dava al Caposcuola, la coppa...ai Tassorosso! Cavolo avevano vinto! D'istinto, avrebbe voluto saltare come un grillo urlando, felice come una pazza. ma era pur sempre ad un ballo, non ad un pigiama party perciò si impose di restare ferma e in un certo senso, composta e regale nel suo mettersi restando un po' con l'amaro in bocca mentre il Caposcuola, parlava con la speranza di defilare il prima possibile dal palco e godersi la serata tra i comuni mortali. Alina glielo lesse negli occhi e se avesse potuto, avrebbe potuto anche ringraziarlo per aver lodato le gesta di lei e dei suoi concasati, che con tanto affanno avevano lavorato per aver quel Graal così ambito tra le case e così conteso, tra le masse.
Il discorso del Caposcuola, la lasciò incantata e dovette metterci un po' prima di realizzare che fosse successo davvero e che lei, in silenzio e nel piccolo, aveva contribuito a far vincere la sua casa. Un sorriso felice le solcò il viso, nel mentre giungeva dalla realtà dei suoi pensieri e metabolizzava il suo essere stata utile in qualcosa. Ozio la uccideva, era una stankanovista e purtroppo, non le dispiaceva.
Dopo che le parole del giovane, si chiusero come lo scoppio di un grande fuoco, Alina potè notare come l'espressione del ragazzo fosse stata assente: non era un Tassorosso, leggeva nel suo volto l'assorto dei suoi pensieri. Voleva parlarci, fare una bella impressione, doveva farlo...non poteva restare zitta tutta la sera!
« T-tu a che casata appartieni? »
chiese, imponendosi di tenere una cose alta e uno sguardo diretto, nonostante sentisse il cuore battere come il battito frenetico di un colibrì e le guance avvampare, in un bollente arrossirsi.
narrato - « parlato. » - "pensato"
codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT



Lo spettacolo era finito.
No, non ancora.
C'era ancora molto da fare a quella serata, qualche chiacchera, piccole conoscenze, qualche sorriso. Le stelle del soffitto si sarebbero spente, i calici avrebbero smesso di tintinnare, le cravatte sciolte e i lucenti vestiti riposti nell' armadio nell'attesa della prossima occasione per poterli sfoderare.
Niko si passò una mano alla cravatta, rittoccandola.
*Cavolo,forse l' ho stretta troppo*
non era proprio portato per certi look, con la divisa da Quidditch si che stava una meraviglia.
Zero problemi e totale mobilità, senza dover temere di strozzare per una cravatta mal stretta.
Quando era stata annunciata la Casa vincitrice e Horus era salito sul palco a ritirare il premio aveva potuto notare come la ragazza fosse completamente presa dalle sue parole.
Le cose quindi erano due, o era una grande fan del ragazzo o era orgogliosa di quelle parole pronunciate che la prendevano dal profondo, quindi una Tassorosso.
Quel suo gioco di cercare di capire cosa pensassero le persone o cosa fossero solo osservandole era davvero malsano, ma lo aiutava a tenersi allenato e sempre pronto a cogliere cambiamenti.
Un' altra realtà era che si divertiva a imitare il modus operandi di un classico personaggio della letteratura babbana, tale Sherlock Holmes, una vera figura immortale.
Le sue supposizioni vennero interrotte dalle parole dalla ragazza che con un'aria piu' serena e sorridente gli chiese a quale casa invece apparteneva lui.
Inizialmente fu tentato di mentirle, dirle un'altra casata per scherzo, ma subito scacciò l' idea...non era il caso di iniziare e presentarsi in quel modo
- Io ? Appartengo alla Casa Corvonero..-
disse,con un'aria che non poteva non nascondere quanto fosse orgoglioso di appartenervi, anche se a volte si chiedeva quali fossero state le motivazioni che a suo tempo indirizzarono il Cappello a quella decisione.
Oddio forse qualche motivazione c'era a pensarci bene.
- te invece...Tassorosso giusto ?? -

aggiunse,subito dopo, sorridendo con aria curiosa,in attesa di vedere se aveva dedotto bene nel suo "giochetto".
La sua curiosità e voglia di conoscere le cose e persone era sicuramente una di quelle famose motivazioni che avevano persuaso il vecchio Cappello.
 
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~Hope™
view post Posted on 28/1/2015, 23:39




Il ballo verrà chiuso a breve! Affrettatevi a scrivere gli ultimi post!

 
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view post Posted on 29/1/2015, 22:37
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«And the only solution was to stand and fight» Merlino ballerino!

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La ragazza sorrise di un sorriso compiaciuto, osservando attentamente il suo interlocutore mentre le parlava. Espressione sorpresa ad hoc, portamento sicuro, tono di voce ben misurato. Il signor Black doveva essere uno abituato a selezionare le emozioni da mostrare. La cosa non la sorprendeva, un auror (o ex auror, faceva poca differenza in certi casi) doveva esserne in grado; quell'espressione di stupore le era sembrata un po' da copione, soprattutto seguita da quel sorriso poco accennato, ma in un certo senso c'era da aspettarselo: erano due perfetti sconosciuti che si erano trovati a parlare tra di loro di punto in bianco. Era semplicemente un modo per iniziare una conversazione. "Però, è lodevole il suo spirito, signor Black", gli rispose. La ragazza continuava a sorridere, anche se ebbe un istante di esitazione nel sentire nominare Volo. Il ricordo di una recente conversazione sul Lago Nero le si affacciò alla mente, ma lei lo respinse subito indietro da dove era venuto, e l'unico riflesso di quei pensieri sul suo viso fu un battito di ciglia sulle sue iridi chiaroscure. *Occlumanzia, una gran bella invenzione*.
Ad ogni modo, il professor Black sembrava non smentire l'idea che la ragazza si era fatta di lui. Sicuro di sé, sì, parecchio. E anche con una certa -*faccia tosta*- propensione ad avere un piglio estroverso ed esuberante. Sorrise, più scaltra che affabile, guardandolo in quegli occhi di ghiaccio. "Un invito gentile, professore" iniziò, inclinando leggermente il capo verso sinistra e squadrandolo, mantenendo il sorriso. "Lo chiede a tutte le domatrici che incontra?". Era più forte di lei, non riusciva a resistere alla tentazione di giocare un po' con chi dava l'impressione di fare lo smargiasso. *Speriamo che non si offenda...anche se la risata che mi scappava prima sarebbe stata molto peggio di questo*.
Pochi istanti dopo, però, nel sentire la seconda domanda di Cedric, la ragazza ebbe un secondo moto di sorpresa, che la portò a inarcare il sopracciglio del suo occhio marrone. Se si occupava di qualcos'altro? *Accidenti, ha un quinto senso e mezzo, il professore*. Oppure, aveva tirato a indovinare ed era stato particolarmente fortunato. Beh, sì, avrebbe potuto dirgli che era un'Auror appena assunta, avrebbe potuto raccontargli delle sue motivazioni, avrebbe sicuramente trovato molto di cui parlare con quell'uomo che aveva deciso di "prendersi una pausa", questo era chiaro. Ma, ripensando al fatto che Hope aveva taciuto sulla sua identità, pur conoscendola, decise che sarebbe stato più prudente rimanere su quella linea. Gli rispose quindi con tono leggermente evasivo: "Beh, ho molti interessi, professore, tutti ne hanno". Lo guardò, muovendosi passandogli di fianco, per poi muovere un passo verso il tavolo e girarsi nuovamente verso di lui, tornando a guardarlo in viso. "E poi ci sono talmente tante cose di cui potersi occupare, soprattutto nel mondo magico". Continuò a guardarlo, inclinando di nuovo la testa. "Sono un po' come lei. Amo sapere sempre di più". Si voltò verso la sala. "Ma...no, direi che il mio interesse principale sono le creature magiche". *Soprattutto quelle umane, che rispondono al nome di Mangiamorte*. Alzò gli occhi verso il soffitto, osservando le stelle. Forse era solo un timore ingiustificato, forse no, ma aveva l'impressione che il discorso non avrebbe preso una piega favorevole, se si fosse concentrato su ciò che lei realmente era. Era meglio non rischiare di sentirsi fare altre domande. *E tra l'altro, si sta facendo piuttosto tardi*. Si voltò di nuovo verso Cedric, osservandolo con attenzione. "Lei è un tipo curioso, professore. Gran virtù, la curiosità, si addice a entrambe le sue professioni". Si avvicinò di un poco a lui. "Credo che me ne ricorderò" continuò, guardandolo dritto negli occhi, e fissandosi nella mente i suoi lineamenti. Non era malizia, la sua, anche se lo sembrava. Stava semplicemente archiviando nella mente i lineamenti di una persona che, chissà perché, le dava l'impressione di essere sì, scura di sé, ma anche poco affidabile. "Chissà, forse ci sarà occasione di parlare di nuovo dei nostri interessi..." proseguì, apparentemente vaga. *...al Quartier generale, se ci ritornerai*. Gli porse la mano. "E' stato un piacere conoscerla, professor Black" gli disse sorridendogli pensierosa, prima di congedarsi voltandosi e sparendo, confondendosi tra la folla.
 
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view post Posted on 31/1/2015, 15:15
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Osservò quella donna parlare e pronunciare parole e frasi poco chiare. Non aveva risposto in modo preciso alla sua domanda, la sua impressione era quella che aveva cercato di ovviare il discorso limitandosi a far sapere di se stessa solo ciò che lei aveva poco prima pronunciato L'ex auror decise di non calcare la mano, non voleva assolutamente sembrare invadente. Per lui quella donna era una perfetta sconosciuta, e chissà magari non l'avrebbe più rivista!
Ad ogni modo fissò bene in mente quel volto, la sua curiosità non aveva limiti, il suo passo lo aveva fatto, l'aveva ufficialmente invitata ad Hogwarts per una piacevole chiacchierata, ora stava a lei decidere se accettare o meno l'invito, ma a lui questo poco importava in quel momento.
Rimase un pò incantato dal suo sorriso e dai notevoli elogi, di certo era una persona educata. Non voleva tirare a lungo troppo la discussione si era fatta una certa ora e la stanchezza di quella lunga giornata si faceva sentire, e per poco non gli scappava anche un piccolo sbadiglio...allora decise di concludere quella piacevole discussione che purtroppo era durata troppo poco per farsi un'idea della persona che si ritrovava di fronte. Si mordicchiò le labbra pensando nella sua mente a cosa poteva dirle, a come poteva concludere nel miglior modo quella serata. Tutto sommato non era andata male, anzi sicuramente meglio rispetto all'anno precedente e questo per lui rappresentava un altra piccola conquista che si aggiungeva a quelle che aveva ottenuto nei giorni precedenti.
Sorrise così alla donna, assicurandosi che avesse finito di parlare, ripose il calice ormai vuoto del succo di zucca che aveva bevuto, quella sera poteva dire ufficialmente di essersi "ubriacato" solo di succo di zucca, non aveva bevuto nemmeno una goccia di alcool.

Miss Goodheart la ringrazio per i suoi elogi e per questa conversazione che ahimè è durata cosi poco..

Successivamente a quelle parole facendo mente locale di quelle proferite dalla donna, ci fu una piccola frase che destò particolarmente la sua attenzione, forse risultava essere anche un pò infastidito.."Lo chiede a tutte le domatrici che incontra?"...
Una frase che non le era piaciuta molto, però ripensandoci bene almeno la fama da donnaiolo l'aveva conservata, o era forse l'impressione che lui dava a tutte le donne che incontrava? Anche se la Goodheart era anch'essa una donna avvenente fino a quel momento non ci aveva fatto nessun pensierino maldestro, l'aveva solo invitata perchè curioso di conoscerla, nient'altro.

Oh no, mi scuso se le ho dato questa impressione. A dire il vero negli ultimi tempi non ho ricevuta nessuna visita di nessuna donna, anni addietro forse, alla sua domanda le avrei risposto di "si".

Bugia? forse si, forse no...tempi addietro non ci avrebbe pensato su due volte a corteggiare una bella donna, invece negli ultimi tempoi e dopo gli episodi con Camille ed Hope, forse più con la prima che con la seconda, aveva deciso di darsi una regolata e di riprovarci con una donna solo quando sarebbe tornato lucido.

Spero di rincontrarla presto magari in circostanze più tranquille e lontano da tutto questo baccano..

Sorrise alla donna per poi continuare il discorso..

Allora a presto, non si dimentichi del mio invito! Ci tengo!

Porse la mano alla donna stringendola in modo sicuro e deciso, senza guardarsi altrove lasciò la sala mimetizzandosi tra la folla pronto a recarsi nelle sue stanze per riposarsi..
 
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~Hope™
view post Posted on 3/2/2015, 20:13




Il Ballo è concluso. Grazie a tutti per la partecipazione ^^

 
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57 replies since 31/12/2014, 18:04   1486 views
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