Giusto una scusa...

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Leah‚
view post Posted on 29/1/2015, 18:16




Una scusa. Era tutto quello che le serviva. La voglia di fare i compiti di Difesa contro le arti oscure proprio non le veniva... e sì che adesso aveva un motivo più che valido per mettersi a studiare quella materia.
Senza contare che compiti = esami = secondo anno = scopa nuova. Non voleva rimanere al primo anno guardando tutti i suoi coetanei veleggiare verso il futuro a cavalcioni di una scopa nuova.
Anche se non aveva idea di quando si sarebbe disputata la prossima partita di Quidditch.
Sospirò, facendosi rotolare tra le dita il tappo del calamaio, cercando di passarlo da un polpastrello all'altro senza farlo cadere: col tempo era diventata bravissima.
Era perfettamente consapevole che la pergamena sotto alla mano sinistra era ancora tristemente bianca. Aveva deciso che non si sarebbe alzata da quel tavolo senza aver finito il compito di Difesa... a meno che non avesse avuto un buon motivo. O una buona scusa, naturalmente.
Sospirò, posando il tappo dell'inchiostro e prendendo la piuma. La intinse nell'inchiostro e la posò sul foglio, iniziando a scrivere da brava studentessa giudiziosa:
«L'incanto Riddikulus...»
Appena tracciò due lettere, però, si accorse che la scia di inchiostro lasciata sul foglio era più o meno grande come il Lago Nero.

"Dannazione."Esclamò tra sè.
Nei minuti - ore - di distrazione doveva aver picchiettato la piuma sul tavolo tanto a lungo da averne appiattito la punta: ora era inservibile.
La fissò con sconforto per un istante e poi trasalì.
Era una scusa. Era un'ottima scusa!
Con un sorriso assolutamente inspiegabile da parte degli altri, accartocciò la pergamena macchiata e gettò alla rinfusa nella borsa tutto quello che aveva sulla scrivania.
Fu così, trionfante e spensierata, che Leah varcò la porta della biblioteca e si ritrovò in corridoio. Era silenzioso come la stanza che aveva appena lasciato, certo, ma era tutto un'altro silenzio. Se non altro non era "imposto"... e poi non si sentiva quel fastidioso grattare di piume che le faceva pensare a tutto quello che non stava facendo anche lei: studiare.
Con il libro di Difesa contro le arti oscure sottobraccio, si avviò baldanzosa lungo il corridoio diretta alla sua Sala Comune, godendosi il tocco del sole ogni volta che attraversava uno dei laghi d'oro che il tramonto proiettava sul pavimento attraversando le alte finestre.
 
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view post Posted on 30/1/2015, 10:51
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Amber S. Hydra ▪ 11 anni ▪ Grifondoro ▪
Amber aveva ingranato bene con i ritmi delle lezioni, aveva imparato orari e luoghi e per quanto le scale "animate" tentassero ancora di deviarle i percorsi, si poteva dire soddisfatta. Oltre ogni sua previsione aveva anche stretto qualche amicizia.. forse suo padre aveva davvero ragione..Hogwarts l'avrebbe aiutata.
Dopo pranzo , la ragazzina, si decise ad andare di nuovo al Club dei Duellanti.. stavolta sarebbe entrata, non si sarebbe solo fermata davanti alla porta, avrebbe fatto il suo ingresso nella sala e sfidato qualcuno al suo livello! Da qualche parte doveva pur cominciare.. non si sarebbe più sentita inutile.
Con tranquillità si godette la camminata per i corridoi silenziosi del castello.. ero un orario inusuale per gli studenti, la maggior parte dei quali stava in aula, o in Biblioteca.. lei invece passeggiava..
L'aria che si respirava nel Castello la faceva sentire a casa.. i muri che ogni tanto accarezzava, la facevano sentire protetta.. probabilmente avrebbe voluto vivere lì per sempre..!
Non le piaceva tutta la "modernizzazione" che i Babbani avevano portato a Londra..facevano sembrare finta anche la cosa più semplice..
Il sole che a tratti filtrava attraverso le vetrate del corridoio, le illuminava i capelli, rendendoli se possibile, ancora più biondi.. era una giornata splendida, e lei si sentiva rinvigorita ogni volta che il solo faceva la sua apparizione.
Arrivò davanti all'aula del Club dei Duellanti, ogni fibra del suo corpo fremeva..doveva dimostrarsi degna, doveva imparare tutti gli incantesimi conosciuti nel mondo magico, non si sarebbe fatta trovare nuovamente impreparata davanti all'Uomo in Nero.
Allungò la mano fino a stenderla sopra la manopola in ottone..bastava abbassarla e spingere, e la porta si sarebbe aperta.. ed allora lei cosa stava aspettando?
* Coraggio! * si incitò, ma la mano rimase sospesa .. non scese..non afferrò la maniglia. Il timore di sbagliare.. il timore di non essere pronta davvero a fare quel passo, l'assalì nuovamente. Forse era troppo presto.. o forse era quello il momento giusto, farsi vedere forti e abili fin da subito le avrebbe dato modo di farsi conoscere.
Eppure quella dannata mano non scendeva..anzi .. iniziava a tremolare! Amber lasciò perdere, forse dopo una tisana avrebbe riprovato.. Riprese a camminare, distrattamente.. guardando fuori dai finestroni.. e pensando ai Maghi adulti..a come loro avessero tutte le conoscenze che a lei mancavano.. ed al fatto che a breve sarebbe stato il suo compleanno..il primo compleanno senza Papà John.. il primo compleanno dei tanti che avrebbe passato al Castello.
Era talmente assorta che non si accorse di avere davanti un'altra ragazza e con passo spedito la urtò!
Oh no! Tutto bene? scusami..sono parecchio distratta ultimamente e.. la guardò bene, aveva i capelli castani e gli occhi scuri..e un volto familiare! Dove l'aveva già vista?
Guardando con più attenzione vide che aveva tra le mani il libro di Difesa del primo anno.. e dentro si se gioì, era forse una coetanea? Stavolta si sarebbe presentata a dovere!
Sorridendo lievemente le disse
Io sono Amber.. e non ti avevo proprio vista..

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Spero vada bene come inizio <3
Generalmente io i week end sono impegnata nel Reale quindi nel caso tu rispondessi io risponderei Lunedì :)
 
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Leah‚
view post Posted on 1/2/2015, 12:36




Camminare guardando fuori dalla finestra non era certo una cosa che denotava giudizio e intelligenza, no di certo. Infatti riuscì ad arrivare senza danni solo fino alla fine del corridoio, dove fu urtata da una ragazzina spuntata da chissà dove. O forse che aveva semplicemente girato l'angolo e si era trovata davanti una signorina Elliott con la testa decisamente tra le nuvole. Leah sistemò il libro di Difesa tra le braccia, impedendogli di cadere vista la posizione precaria in cui si trovava dopo l'urto, e le sorrise.
- Non ti scusare, di solito sono io quella che si scontra contro le persone... o le cose. So bene che non è colpa di nessuno. È solo che abbiamo troppi pensieri, la gente questo non lo capisce. -
La ragazzina bionda era un viso noto, i suoi capelli chiari spiccavano tra le teste brune e rosse della Sala Comune: Leah non dovette guardare i colori della sua divisa per riconoscere una delle sue compagne di classe.
- Amber, sì, mi ricordo di te... a lezione di Erbologia con le giunchiglie strombazzanti. Eri di fronte a me. -
Non che fosse una gran fisionomista... ma appunto, i capelli dorati la colpivano sempre. Forse perchè segretamente si rendeva conto che le avrebbero dato un'aria delicata e aggraziata che di certo non aveva. Ma in effetti forse non l'avrebbe avuta nemmeno se fosse stata bionda e diafana come la sua compagna di classe.
- Comunque io sono Leah. - Disse, scoccandole un sorriso.
Prima la piuma, poi quell'incontro assolutamente fortuito: forse l'Universo le stava dicendo che non era pomeriggio da compiti!

- Ero in biblioteca a studiare, poi la piuma si è scheggiata... stavo andando a prenderne un'altra in dormitorio ma ammetto che ormai è già tardi... credo che rimanderò il tutto a domani. -
Con un filo di amarezza si rese conto che da quando era ad Hogwarts era molto meno diligente che in passato. Male. Avrebbe dovuto rimettersi sulla retta via il prima possibile. Era che tutto lì era così... emozionante, eccitante e misterioso! Come poteva trovare interessante stare china su un libro? I suoi doveri di brava compagna di Casata poi le imponevano di accogliere nel migliore dei modi quella tassina così gentile che si era fermata a parlare con lei. La cortesia prima di tutto.
- Tu invece? Dove stai andando di bello? - Le domandò con un sorriso luminoso, posando borsa e libri accanto a sè e arrampicandosi sul davanzale della finestra per sedersi con le gambe ciondoloni come faceva sempre.
 
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view post Posted on 5/2/2015, 09:42
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Amber S. Hydra ▪ 11 anni ▪ Tassorosso▪
Amber era abbastanza in imbarazzo.. ma la ragazzina davanti a lei non sembrò per nulla alterata.. o offesa, tutt'altro, il suo sorriso mise completamente a suo agio la piccola.
- Non ti scusare, di solito sono io quella che si scontra contro le persone... o le cose. So bene che non è colpa di nessuno. È solo che abbiamo troppi pensieri, la gente questo non lo capisce. - La biondina sgranò gli occhi e sorrise alla ragazza, aveva proprio ragione.! Molte altre persone al suo posto l'avrebbero ricoperta di insolenze e lasciata lì in preda al dispiacere..ed invece aveva impattato su una delle poche persone che potevano somigliarle un pochino.. Oh.. quanto hai ragione.. ci sono così tante novità in questo Castello..e spesso la mia mente non riesce a stare al passo. Rispose sorridendo, il suo battito tornò alla normalità.. sapeva che non aveva nulla da temere, la ragazzina che aveva di fronte sembrava dolce e gentile, non le avrebbe fatto nulla di male. Inizialmente i primi incontri per Amber furono drammatici.. amante della solitudine ed abituata ad avere i suoi spazi , si era ritrovata in un dormitorio comune e con il rischio di incontrare un centinaio di studenti al giorno se non di più ..! Pian piano però la sua diffidenza si era trasformata in curiosità..aveva capito il senso di "unione" che dava fare parte di una casata e sapeva che dei Tassini ora si poteva fidare. Si presentò educatamente , e la ragazza rispose.. - Amber, sì, mi ricordo di te... a lezione di Erbologia con le giunchiglie strombazzanti. Eri di fronte a me. - Amber ricordava bene quella lezione, quei fiori le erano piaciuti talmente tanto che già progettava un giardino pieno di Giunchiglie Strombazzanti! .. oh.. ecco perchè mi sembravi familiare.. scusami è che io proprio non sono fisionomista, che figuraccia. Eri pure davanti a me! rise più che altro di se stessa, aveva avuto quella ragazzina di fronte per due intere ore, e non aveva che un vago ricordo.. doveva iniziare a prestare più attenzione alle persone che la circondavano..!- Comunque io sono Leah. rispose con un sorriso. Bene, finalmente aveva un nome da associare a quel volto. Piacere di conoscerti, Leah Le due ragazze si guardarono ancora un poco quando Leah tornò a parlare.
- Ero in biblioteca a studiare, poi la piuma si è scheggiata... stavo andando a prenderne un'altra in dormitorio ma ammetto che ormai è già tardi... credo che rimanderò il tutto a domani. - Amber annuì ..non hai idea di quante pergamene ho gettato a causa di Piume scheggiate.. ad ogni modo, fai bene. E poi..non mi dispiacerebbe non passare da sola anche oggi pomeriggio.. ammise un pò sospirando, le ispirava una strana fiducia e le sarebbe dispiaciuto se le loro strade si fossero divise fin da subito..
Tu invece? Dove stai andando di bello? - le chiese , arrampicandosi sul davanzale e lasciando a terra la borsa, Amber la seguì prima di risponderle, non pensava di poterlo fare, eppure... con un paio di mosse anche lei si sedette con le gambe a cavalcioni dentro e fuori quel davanzale. L'aria leggera del pomeriggio le accarezzava piacevolmente i capelli, per un attimo chiuse gli occhi e si godette un raggio di sole . Poi cortesemente rispose a Leah, svelando quello che avrebbe tenuto segreto a molti altri.. .. Stavo andando al Club dei Duellanti.. o meglio, stavo cercando il coraggio di aprire la maniglia. guardò negli occhi l'altra Tassina.. Voglio imparare a Duellare.. devo mantenere una promessa.. ma non ho paura di aprire quella porta.. forse per me è ancora presto.. Sospirò volgendo lo sguardo all'orizzonte. Tu hai mai duellato, Leah?.. chiese poi con curiosità..magari poteva darle qualche buon consiglio..
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Perdona il ritardo :* non accadrò più :)


Edited by ˜Serenitÿ - 5/2/2015, 19:00
 
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Leah‚
view post Posted on 6/2/2015, 11:57




La biondina si sedette vicino a lei sul davanzale: forse anche lei aveva voglia di compagnia e di una buona scusa per non svolgere i suoi doveri scolastici. La ragazza le confidò di volersi cimentare in un duello, cosa che alimentò subito la curiosità di Leah.
- Oh, il club dei duellanti. Una delle cose che adoro di più! - Esclamò allegramente - Ho combattuto un duello contro Fred Riddle di Serpeverde, non so se lo conosci. Era l'inizio dell'anno... conoscevo solo quattro incantesimi, i più basilari dei basilari, a malapena padroneggiavo il Wingardium Leviosa! -
La faceva sempre sorridere pensare a quell'unico duello. Aveva pensato tante volte di ritentare ma tra una cosa e l'altra aveva sempre rimandato. Magari quella ragazzina l'avrebbe potuta convincere a riprovare.
- Comunque è stato un duello epico, non lo dimenticherò mai. Lui sta al secondo anno... e comunque è molto più preparato di me, anche solo per esperienza. - abbassò la voce avvicinandosi a lei come per confidarle un segreto - Ti confesso che credo mi abbia sfidato perchè pensava fosse una vittoria facile: una undicenne che conosce solo gli incantesimi dei bambini che rivale può essere? -
Si scostò, sollevando il collo e scostando i capelli dalle spalle, godendo della sua vittoria.
- E invece gli ho dimostrato che non bisognerebbe mai sottovalutare una Tassina al primo anno, anche se è alta un metro e una noce. Mi è bastato giocarmi bene i pochi incanti che conoscevo e scagliarli nel modo giusto... scappando quando sapevo che non avrei avuto un incanto di difesa all'altezza. Dopotutto io credo che la vera abilità di un mago non sta qui... ma qui - Disse, spostando la mano dal libro di Difesa alla propria fronte.
La vittoria contro Fred era stata inaspettata, ma a un certo punto del duello chiara: Fred adottava una tattica a "schiacciasassi", basata su incanti potentissimi scagliati senza cervello. Ricordava come l'avesse ridotto male con un solo Apis. Ridacchiò.

- E comunque ti consiglio di provare. Prendila come un gioco, non è niente di più in fondo. L'arbitro non permette mai che ci facciamo molto male ed è divertente, se fai leva sul tuo orgoglio e la tua competitività. Credo tu possa anche sfidare un tuo compagno di Casata, anche se in quel caso non prenderesti punti... e per quanto mi riguarda un buon motivo per spuntarla sparirebbe. I rivali più temibili sono di solito i Corvonero, comunque: sembra che abbiano hanno ingoiato il libro di Incantesimi, ne conoscono a centinaia! -
Leah si accorse di stare monopolizzando la conversazione. Doveva continuamente ricordarsi di tacere e dare all'altra persona il tempo e lo spazio per replicare, invece di suonarsela e cantarsela da sola come faceva sempre. Sua sorella avrebbe disapprovato con il suo classico sopracciglio alzato.
- Se ti piace la competizione puoi anche pensare al Quidditch. Io lo adoro! - Disse con un sorriso luminoso. Prima i duelli, poi il Quidditch. Quel pomeriggio si stava rilevando molto più interessante di una ricerca sui Mollicci!
 
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view post Posted on 8/2/2015, 11:54
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Amber S. Hydra ▪ 11 anni ▪ Tassorosso ▪
Amber osservò con interesse Leah, quando aveva nominato il Club dei duellanti, la ragazza aveva subito risposto con tono entusiastico e lei era rimasta in ascolto..- Oh, il club dei duellanti. Una delle cose che adoro di più! Amber sgranò gli occhi pendendo letteralmente dalle sue labbra..aveva trovato qualcuno che potesse darle qualche consiglio?- Ho combattuto un duello contro Fred Riddle di Serpeverde, non so se lo conosci. Era l'inizio dell'anno... conoscevo solo quattro incantesimi, i più basilari dei basilari, a malapena padroneggiavo il Wingardium Leviosa! - ..incredibile... Amber non conosceva il Serpeverde in questione, ma il fatto che lei avesse affrontato un duello con così poca conoscenza degli incantesimi era incredibile..e ti sei...buttata? disse Amber ancora incredula..era stato un rischio ma come era finito quel duello?- Comunque è stato un duello epico, non lo dimenticherò mai. Lui sta al secondo anno... e comunque è molto più preparato di me, anche solo per esperienza. - ... Ti confesso che credo mi abbia sfidato perchè pensava fosse una vittoria facile: una undicenne che conosce solo gli incantesimi dei bambini che rivale può essere? - Amber annuì..capiva benissimo cosa volesse dire.. era facile sottovalutare qualcuno. Le dispiaceva che fosse capitato anche a Leah..ma lo sguardo della sua compagna tassina era tutt'altro che triste..che avesse quindi vinto quel duello tanto svantaggiato? così lasciò che continuasse con quell'avvincente racconto..- E invece gli ho dimostrato che non bisognerebbe mai sottovalutare una Tassina al primo anno, anche se è alta un metro e una noce. Mi è bastato giocarmi bene i pochi incanti che conoscevo e scagliarli nel modo giusto... scappando quando sapevo che non avrei avuto un incanto di difesa all'altezza. Dopotutto io credo che la vera abilità di un mago non sta qui... ma qui indicò il libro di Difesa..ed Amber in quell'esatto momento capì di aver trovato un'amica La penso esattamente come te! ..ho sempre pensato che nei duelli ci sia bisogno di strategia e non di incantesimi castati a caso e senza uno schema!.. Leah è incredibile..sei stata bravissima! Sei .. rimase un attimo in cerca delle giuste parole per non sembrare una pazza.. sei ..un esempio.. e torno a sorriderle a Leah ed a fantasticare sul suo primo duello...come sarebbe stato? chi avrebbe sfidato?? Ma soprattutto ..quando? Sicuramente parlarne con quella ragazza le aveva dato il giusto input per trovare quel poco di coraggio che le mancava per aprire la porta di quella stanza.- E comunque ti consiglio di provare. Prendila come un gioco, non è niente di più in fondo. L'arbitro non permette mai che ci facciamo molto male ed è divertente, se fai leva sul tuo orgoglio e la tua competitività. Credo tu possa anche sfidare un tuo compagno di Casata, anche se in quel caso non prenderesti punti... e per quanto mi riguarda un buon motivo per spuntarla sparirebbe. I rivali più temibili sono di solito i Corvonero, comunque: sembra che abbiano hanno ingoiato il libro di Incantesimi, ne conoscono a centinaia! - ..continuò ad ascoltare..totalmente rapita da Leah.. immaginandola sulla pedana a castare incantesimi .. ora voleva provarci anche lei! Mi hai fatto venire voglia di provare! esclamò sincera ..io sono sempre molto esigente con me stessa..dopo quello che mi è successo.. involontariamente stava iniziando un discorso troppo "triste"..quindi cercò di deviare l'attenzione ..Ma se mi dici così allora devo assolutamente fare il mio ingresso in quella sala! sorrise indicando il corridoio che portava al Club dei Duellanti..
- Se ti piace la competizione puoi anche pensare al Quidditch. Io lo adoro! - competizione poteva essere il suo terso nome, anche se in effetti allo sport non si era mai dedicata più di tanto..forse avrebbe dovuto provare.. Oh ecco..quello mi manca.. magari vengo a veder elle partite..ma tu ci giochi? ...Cavolo Leah.. sono qui da un paio di settimane e .ci sono talmente tante cose da fare e da tenere a mente,,che sono sempre convinta di perdermi qualcosa per strada.. ammise osservando poi il corridoio silenzioso..e sospirando continuò.. Sai già cosa vuoi fare..o chi vuoi essere?..Era una domanda molto intima..ma Leah sembrava a suo agio con le chiacchiere, contrariamente ad Amber , non sembrava una persona troppo riservata..quindi forse l'avrebbe potuta aiutare..forse parlare con lei l'avrebbe resa meno diffidente verso il prossimo. Una cosa però era certa, Leah non era un pericolo..non era una minaccia e non la voleva morta, il che bastava a farle mettere il cuore in pace.

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Leah‚
view post Posted on 20/2/2015, 10:04




La self-confidence di Leah era stuzzicata dallo sguardo di ammirazione che Amber le rivolgeva mentre lei raccontava la sua vittoria contro Fred. Non era una ragazzina vanitosa, ma era innegabile che le piacesse ricevere complimenti. E quando - come in quel caso - se li meritava... era ancora meglio!
- Sì, sono Battitrice quasi da quando sono arrivata... adesso il Campionato è sospeso, ma appena ricomincerà voglio proprio tornare a misurarmi a cavalcioni di una scopa! - Replicò.
Stese le braccia davanti a sè e fece scrocchiare in modo molto poco femminile le nocche delle mani. Sorrise tra sè al pensiero della mazza, pesante e solida tra le sue mani, e alla sensazione di piacevole timore che le saliva al cervello ogni volta che si piazzava sulla traiettoria di un bolide per difendere un suo compagno.

- Potresti provare anche tu, sai? Noi Tassorosso siamo forti a Quidditch perchè siamo una squadra... e non c'è niente come il gioco e la competizione per sentirsi uniti! Un Cacciatore in più serve sempre, se non te la senti di brandire una mazza e sparare bolidi a destra e sinistra. Anche se ti assicuro che è veramente emozionante! -
Leah avrebbe continuato a parlare di Quidditch per il resto del pomeriggio, ma Amber pareva avere altre intenzioni.

- Sai già cosa vuoi fare... o chi vuoi essere? - Le aveva chiesto.
Leah si guardò le scarpe, facendole ondeggiare avanti e indietro. Quella era una domanda veramente, veramente difficile. Alzò gli occhi evitando lo sguardo di Amber, facendolo vagare fuori dalla finestra. Il cielo era blu sopra la Foresta, il sole morente lanciava gli ultimi dardi di luce sul prato. Non c'era più nessuno all'aperto, doveva fare freddo. Già, freddo. Forse era stato quel pomeriggio che aveva iniziato a cambiare. O forse no, chi lo poteva sapere. Sbattè le ciglia per riprendersi e tornò a rivolgersi ad Amber con un sorriso.

- Non ne ho la più pallida idea! - rispose - Quando sono arrivata qui non avevo nessuna intenzione di studiare... se pensi che mio padre mi ha convinto a partire per Hogwarts parlandomi del Quidditch! Quando sono arrivata non avevo nessun'altra mira oltre ad un ruolo in squadra. Volevo... voglio diventare una cantante famosa. I miei però pensano che cantare non mi darà certezze per il futuro, così mi hanno mandato qui per imparare un mestiere... Ma a me la voglia di cantare non è passata, proprio per niente! -
Il discorso era un po' ingiusto nei confronti dei suoi genitori, che in realtà le avevano lasciato carta bianca sul suo futuro... a patto di frequentare Hogwarts e diplomarsi con onore. Non le avevano mai detto di no a una carriera nella musica per il futuro (anche perchè, visto l'estro di suo padre, sarebbe stato ben ipocrita): era lei ad aver iniziato a maturare altri pensieri. Di tanto in tanto rifletteva sulla possibilità di diventare un Animagus, così, per avere una risorsa in più... nel caso avesse voluto intraprendere una carriera magica e non musicale. Magari qualcosa che le potesse dare la stessa emozione di difendere i suoi compagni dai Bolidi.
Ma quei pensieri sembravano grandi e lontani per lei, quando li pensava. Così Leah decise di metterli da parte per l'ennesima volta e scoccò un'occhiata curiosa alla sua nuova amica.

- Tu, invece? -
Amber sembrava timida, quindi aveva preferito lasciare la domanda vaga e in sospeso... almeno la ragazzina avrebbe potuto risponderle con quello che preferiva.



OT: scusa il ritardo, non mi era arrivata la notifica della tua risposta >.<
 
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view post Posted on 26/2/2015, 11:17
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Amber S. Hydra ▪ 12 anni ▪ Tassorosso ▪
Leah aveva completamente attirato l'attenzione di Amber, le sembrava di conoscerla da sempre, parlava con tranquillità e si sentiva pienament a suo agio..non succedeva da molto tempo. Considerò davvero la sua proposta sul far parte della squadra di Quidditch o almeno assistere a qualche partita.. sicuramente l'avrebbe fatto.
- Sì, sono Battitrice quasi da quando sono arrivata... adesso il Campionato è sospeso, ma appena ricomincerà voglio proprio tornare a misurarmi a cavalcioni di una scopa! le disse Leah. Amber sorrise , aveva appena imparato a librarsi in volo su una scopa quindi forse era il caso di osservare qualche partita prima di considerare davvero quell'ipotesi.
- Potresti provare anche tu, sai? Noi Tassorosso siamo forti a Quidditch perchè siamo una squadra... e non c'è niente come il gioco e la competizione per sentirsi uniti! Un Cacciatore in più serve sempre, se non te la senti di brandire una mazza e sparare bolidi a destra e sinistra. Anche se ti assicuro che è veramente emozionante! - Amber si estraniò appena un attimo.. essere una squadra, non era abituata al concetto che esprimeva Leah, la sua unica squadra era suo padre..Guardò un attimo verso l'orizzonte, prima di tornare a guardare Leah Sicuramente verrò a vedervi, ho appena iniziato a volare e non mi sento proprio a mio agio per adesso..magari un giorno, con una scopa tutta mia.. chi lo sa? sorrise a Leah prima di tornare a guardare altrove.. sembrava che la ragazzina con cui stava parlando fosse così sicura di se, una duellante..una battitrice , forse aveva ben chiaro il suo futuro.. mentre Amber si sentiva ancora dispersa in un limbo senza apparente fine. Forse quello la spinse a chiedere a Leah chi volesse essere nel suo futuro, magari questo l'avrebbe aiutata in qualche modo a conoscere uno dei tanti percorsi possibili. Inizialmente la Tassina guardò altrove, Amber credette di aver esagerato con quella domanda, in fin dei conti si conoscevano da meno di un ora, e forse quella risposta era troppo " personale", di preparò quindi a rimangiarsi le parole, quando Leah rispose..- Non ne ho la più pallida idea! - ad Amber scappò un sorriso - Quando sono arrivata qui non avevo nessuna intenzione di studiare... se pensi che mio padre mi ha convinto a partire per Hogwarts parlandomi del Quidditch! Quando sono arrivata non avevo nessun'altra mira oltre ad un ruolo in squadra. Volevo... voglio diventare una cantante famosa. I miei però pensano che cantare non mi darà certezze per il futuro, così mi hanno mandato qui per imparare un mestiere... Ma a me la voglia di cantare non è passata, proprio per niente! -la ragazzina ascoltò con attenzione la sua compagna di casata, dal padre che l'aveva convinta con il Quidditch al suo desiderio di cantare.. aveva ragione, Leah sapeva chi voleva essere, certo non aveva definito una strada a senso unico, ma almeno aveva un'idea.. Amber invece? Wow.. io non sono molto intonata.. ma se vuoi puoi fare le prove con me, prometto che sarò un giudice imparziale. ammise la biondina portando una mano al cuore con fare teatrale, come a voler suggellare la promessa di imparzialità. .. sai credo tu debba seguire la tua passione.. tuo padre può anche aver in parte ragione, ma sono convinta che tu possa fare davvero tutto. Ed è assurdo perchè ti conosco da così poco! sorrise di nuovo, ma le sue parole erano davvero sincere.- Tu, invece? - Amber si sarebbe dovuta aspettare una contro domanda, d'altra parte era corretto che anche Leah sapesse qualcosa di lei, scelse con cura le parole da dire, non voleva sembrare debole o fragile, e non voleva suscitare pena.. così infine dopo aver posato gli occhi praticamente su tutto, tornò a guardare Leah Io ho una.. missione, diciamo. cercò di rimanere calma nonostante il suo cuore accelerasse i battiti.. Ho promesso a me stessa che sarei stata in grado di difendermi da tutto e da tutti, voglio conoscere tutti gli incantesimi esistenti.. o almeno il maggior numero possibile.
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abbassò lo sguardo mordendosi il labbro, non doveva più farsi trovare impreparata dagli uomini in nero, nessuno le avrebbe più fatto del male, e lei non li avrebbe più temuti... Però a parte questo.. mi piacerebbe fare l'insegnante, sembrerà sciocco ma.. io sono qui da poco, eppure questo Castello mi ha rapita, a tal punto che non vorrei più andare via. Adoro ogni creatura Magica, e mi piacerebbe un giorno insegnare proprio Cura delle Creature Magiche. concluse, in effetti era un pensiero che aveva da molto tempo, forse si sarebbe ricreduta al terzo anno, o forse andare a lezione di Cura delle Creature Magiche avrebbe solo aumentato il suo interesse per quel mestiere.Torbò a sorridere a Leah cacciando l'ombra del suo dolore ed aggiunse facendole l'occhiolino, Ovviamente non prima di aver fatto il giro del mondo a dorso di un drago ! . rise divertita, era molto più rilassata ora, tanto che sarebbe rimasta li ancora molto tempo, un lieve miagolio in lontananza la distrasse, Amber si voltò e vide Eveline, la sua micina, miagolarle qualcosa di incomprensibile ma che suonava molto come un rimprovero. La ragazzina le fece cenno di salire e la micia non se lo fece ripetere due volte, con un balzo preciso atterrò tra le due ragazze e si sedette con aria soddisfatta.
Ecco..lei è Eveline, spero tu non sia allergica ai gatti!... a proposito che animale da compagnia hai tu?le chiese curiosa, era davvero piacevole parlare con Leah.

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Scusami per l'immenso ritardo :*
 
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Leah‚
view post Posted on 15/6/2015, 16:10




Amber era una tipa davvero a posto... soprattutto viste le sue aspirazioni. Leah non ne poteva più di ragazzini al primo anno con la fissa di diventare Auror, Ministri della Magia e star di quella risma. Una tranquilla fanciulla con la voglia di imparare e insegnare le suscitava molta più ammirazione di tutte quelle presunte future personalità. E alla luce di quel discorso non si sorprese quando un gattino le saltò in braccio.
- Tranquilla, adoro i gatti. - Disse - Ne ho uno anche io. Non l'hai visto? Si chiama Coco e ha la brutta abitudine di dormire in giro per la Sala Comune facendo urlare chi ha paura e starnutire chi è allergico! Il tuo micio sembra molto più tranquillo del mio, però. -
Si allungò e accarezzò il gatto dietro un orecchio, grattandogli il collo con un dito per sentirlo fare le fusa. Le piacevano i gatti, così indipendenti e coraggiosi, con la capacità di arrampicarsi ovunque e cavarsela senza un graffio in ogni situazione.
- Sai, anche a me piacciono gli animali! In particolare mi piacciono i felini e gli uccelli... sono così liberi! - Tacque per un istante, lasciando che il suo sguardo si allontanasse al di là del vetro, dove il cielo arancione e oro inziava a scurirsi nel crepuscolo. - Non fraintendermi, a me piace Hogwarts e adoro stare qui... ma a volte vorrei spalancare le ali e lanciarmi nella Foresta Proibita per un volo mozzafiato. Vorrei poter arrivare al di là di dove i miei occhi mi permettono di arrivare, più lontano di dove il mio pensiero ha il coraggio di spingersi. Non sono mai andata al di là della Manica e vorrei tanto scoprire il mondo che c'è attorno a me... non credo che questo sia tutto quello che c'è da vedere al mondo. Non può essere così. -
Aveva parlato con una sincerità che le era quasi sconosciuta. Nemmeno a sè stessa solitamente accennava che si sentiva soffocare, in mezzo a quella vita ordinaria e costante. Nemmeno a sè stessa confessava di volere avventure e viaggi e misteri e posti e persone nuovi attorno a sè.
Scoccò un sorriso ad Amber, per cercare di deviare il discorso prima di doverlo approfondire.

- E tu vieni da lontano? Hai visto altri posti oltre alla nostra Inghilterra?-




Ecco qui, come promesso. Scusa il ritardo *porge biscottino*.
 
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view post Posted on 1/7/2015, 13:59
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Amber era sollevata che Eveline non stesse infastidendo la sua nuova amica, era una delle prime persone che conosceva al castello ed iniziare con il piede sbagliato non sarebbe stato il massimo. « ..Tranquilla, adoro i gatti. .Ne ho uno anche io. Non l'hai visto? Si chiama Coco e ha la brutta abitudine di dormire in giro per la Sala Comune facendo urlare chi ha paura e starnutire chi è allergico! Il tuo micio sembra molto più tranquillo del mio, però», la ragazzina allungò una mano verso la micina, che subito le andò incontro. « ..Oh no.. sembra calma, ma quando vuole è un terremoto. E' una brava..attrice, riuffianella.»
«Sai, anche a me piacciono gli animali! In particolare mi piacciono i felini e gli uccelli... sono così liberi!», per un attimo Amber si perse a guardare il cielo, come sarebbe stato volare? le scope non le ispiravano gran che..ma avere proprio le ali come sarebbe stato?
«Non fraintendermi, a me piace Hogwarts e adoro stare qui... ma a volte vorrei spalancare le ali e lanciarmi nella Foresta Proibita per un volo mozzafiato. Vorrei poter arrivare al di là di dove i miei occhi mi permettono di arrivare, più lontano di dove il mio pensiero ha il coraggio di spingersi. Non sono mai andata al di là della Manica e vorrei tanto scoprire il mondo che c'è attorno a me... non credo che questo sia tutto quello che c'è da vedere al mondo. Non può essere così.», la biondina annuì.. sul quel punto la pensavano chiaramente allo stesso modo.
«E tu vieni da lontano? Hai visto altri posti oltre alla nostra Inghilterra?» sarebbe rimasta ad ascoltare Leah parlare per ore, la sua attenzione stava lentamente scemando, ma fu proprio la compagna tassina a richiamarla all'ordine con la sua domanda.
« ..Ecco..io.. » perchè le era sempre così difficile esprimersi? « io vengo da un piccolo quartiere nelle campagne vicino a Londra..» ed una era andata, ora doveva rispondere alla seconda domanda..
« Non ricordo i viaggi fatti con mamma e papà, da quando ho 7 anni non andiamo più da nessuna parte..» ed ecco il familiare, quanto previsto, nodo alla gola.. doveva cambiare nuovamente argomento.
Con una spinta scese giù dal muretto e tenendo in braccia la gattina rimase ad osservare Leah.

«Quindi dici che..dovrei provarlo un duello?.. davvero non so se sarei molto portata per il volo sulla scopa.. ma mi sa che quello lo capirò alla prima lezione giusto? »

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