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view post Posted on 1/11/2020, 15:35
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Astrid era furiosa: qualche mese prima era riuscita a fuggire da quell’ignobile lavoro alla Gazzetta del Profeta e aveva ottenuto una prova presso il Ministero della Magia, per la precisione presso il Wizengamot. Finalmente si sentiva soddisfatta per il lavoro che svolgeva, aveva ottenuto l’incarico di cui era degna e non doveva più sgobbare come il più comune dei gufi postini.
Purtroppo, con lei il Fato non era stato clemente, e nel giro di poche settimane il sogno si era presto trasformato in incubo: un suo collega più anziano aveva iniziato a farle delle avances e lei aveva rifiutato con garbo. Almeno, così credeva, perché nel giro di poco tempo l’amante rifiutato era riuscito a vendicarsi e aveva fatto sì che venisse licenziata. Quindi con la coda tra le zampe, becco basso, era dovuta tornare al punto di partenza e ricominciare il suo lavoro al Profeta.
Non ne era per niente felice e le sue emozioni erano palesi: aveva già ferito tre maghi diversi mentre tentavano di legarle alle zampe le copie del quotidiano da consegnare – ben tre, a tre persone in luoghi diversi! – e alla fine solo grazie ad un incantesimo immobilizzante erano riusciti nel loro intento.
Ancora offesa per il trattamento ricevuto, volava nel cielo della capitale alla ricerca delle streghe a cui consegnare quotidiano e regalo: trovò la prima proprio fuori dal luogo del delitto, il Ministero della Magia; con tutta la delicatezza possibile nonostante la stizza che provava fece cadere tra le sue mani il giornale e il gadget. (Amber Serenity Hydra).
La seconda invece stava passeggiando tra le vie di Hogsmeade: Astrid scese di quota e fece in modo che il Profeta arrivasse proprio tra le sue mani. (Trhesy Torre).
L’ultima abbonata invece fu individuata seduta su una panchina fuori dall’Ospedale San Mungo: tra le mani reggeva una tazza di caffè, così Astrid fece cadere Gazzetta e gadget proprio accanto a lei. (Jane Read)
Soddisfatta ma ancora scoraggiata per quel lavoro che tanto detestava, Astrid schioccò il becco e tornò in Redazione, pronta per l’ennesimo giro di consegne.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Gioco L'allegro Medimago (+1 Punto Corpo)
È un gioco che non ha età e che istruisce sulla struttura del corpo umano. La scatola contiene un piccolo scheletro giocattolo, una mini-bacchetta come bisturi e una serie di oggettini – un cuore, una costola di ricambio, un fegato, un cervello, alcuni arti, alcune dita, una lingua. Ad un colpetto sullo scheletro, questi si anima e comincia a strillare il suo male: il gioco consiste nell'interpretare il disagio dello scheletro e tagliare, operare e inserire il pezzo mancante con la mini bacchetta-bisturi. C'è il rischio che lo scheletro impazzisca e scappi in giro.

GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Amber Serenity Hydra
Alex Sykes e la sua eredità
Una scopa e una crociera


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Alex Sykes
Fascino del nord, casata verde e argento e un ottimo stile anni 90, firmato da maglioni colorati, pantaloni a vita alta e un look sempre elegante, un portamento impeccabile e a volte sportivo,corpo allenato, ma non sproporzionato. Di chi stiamo parlando? Non di un artista, ma di Alex Sykes, nascituro del 1985, figlio dei coniugi Sykes, Jocunda e Brandon. Alex divenne anche un Prefetto dei Serpeverde intorno all'anno 1996, più o meno, con dei buoni voti, sia su carta che in pratica, battitore della squadra di Quidditch della Casata. Uscito dalla scuola di Hogwarts con ottimi voti, ha iniziato ad interessarsi agli oggetti di volo e del Quidditch divenendo prima di tutto un commentatore di partita e subito dopo iniziando a lavorare per il Ministero, agendo in sua vece nel controllo dei commerci in merito alla realizzazione di oggetti di marketing (cappellini, felpe, action-figure) e di barriere doganali prettamente magiche, simili a quelle babbane, ma più intransigenti. Quest'anno, lo stesso Sykes ha deciso di riaccendere il nome della madre, celebrandola e al tempo stesso ricalcando le sue orme, ma in chiave moderna.


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Jocunda Sykes
Jocunda Sykes,
uno sguardo al passato
Se dobbiamo parlare di Alex Sykes, non possiamo però escludere il fascino e l'importanza della madre, Jocunda. Cosa sappiamo di lei? È una strega Irlandese dai bellissimi capelli oro e spesso con abbigliamento da aviatore, dopotutto parliamo di una donna che è vissuta a cavallo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Nata sul finire dell'Ottocento, Jocunda ha iniziato fin da subito a mostrare un'ampia dimestichezza con la magia, risultando molto dotata e preparata per quel campo, finendo a studiare ad Hogwarts durante gli anni più bui del Regno Unito, quelli che lo vedevano coinvolto durante il primo conflitto mondiale. La donna in questione durante quel periodo si trovò ad affrontare le sue prime lotte magiche e conoscenze, nella Casata Grifondoro. Ciò in cui ha sempre spiccato, però, è stato il volo, potendo non solo gestire perfettamente la scopa sulla quale si trovava, ma dando anche grande dimostrazione ed iniziativa nel saper muoversi nei cieli con gran dimestichezza e portando la sua squadra a vincere più volte nel Quidditch, nonostante non fosse propriamente un'esperta in quel gioco, ma solo nel saper manipolare il manico. Dunque, perché tanta importanza per lei?


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Pioniere del volo
1935,
l'anno della Oakshaft 79
Domanda per tutti i maghi... conoscete la babbana Amelia Earhart? Nella storia, è ricordata come la prima donna ad aver volato sull'Atlantico, su un aereo. La stessa importanza la detiene anche Jocunda, che nel 1935 cavalcando una scopa, ha raggiunto le coste americane, partendo dal Regno Unito e segnando un record e un traguardo mai toccato prima. Fu l'annata del 1935, quando gli stati mondiali stavano lentamente riprendendosi dallo scontro globale, l'Europa era ancora nel caos, l'America aveva chiuso gli occhi per pensare ai fattacci suoi e qui, tra disattenzioni e voglia di non vedere, i maghi avevano un maggior campo di movimento. Ed è sempre in quest'anno che Jocunda segnò per i maghi un importante punto. La scopa che lei stessa utilizzò fu la Oakshaft 79, scopa proveniente dal 1879, costruita da Elias Grimstone di Portsmouth, in legno di quercia e nota per la sua resistenza. Per volare su una scopa, per lunghe distanze soprattutto, c'era il bisogno che essa fosse resistente e che potesse combattere i forti venti direzionali che si vengono a creare sopra le correnti marine. Jocunda non solo era adatta nel volo, ma possedeva anche un'ampia conoscenza delle scope di quel periodo, considerando la Oakshaft perfetta per il suo evento. Lei stessa, infatti, non voleva arrivare in meno tempo possibile in America, bensì voleva arrivarci sana e salva e la resistenza ai venti e ad altri problemi la portarono ad optare per quel determinato manico.


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volo atlantico
La sfida odierna
Due settimane fa, lo stesso Alex Sykes ha rivelato tramite un'intervista in memoria della madre, di un evento simile e ripetibile. Ha ben specificato nel dettaglio che il suo intento sarà ripercorrere le medesime gesta di Jocunda, la madre, ovvero sorvolare l'Atlantico, partendo dall'Europa e arrivando in America. Ci saranno varie differenze, ma sostanzialmente il prompt principale è proprio il gesto, nonché il ripercorrere il passato, ma in chiave moderna. Alex ha specificato che il luogo di partenza si trovi vicino Sligo, una cittadina in Irlanda e il punto d'arrivo in Florida. Nell'intervista non è stato ben chiaro, a parlare per lui è stato poi il suo team, ma su questo argomento ci ritorneremo. Non è tanto chiaro chi sponsorizzerà l'evento, ma è quasi certo che ci sarà una stretta collaborazione tra il Regno Unito, stato nazionale di nascita di Alex, l'Irlanda che offrirà il proprio suolo per l'inizio del viaggio marittimo ed infine gli Stati Uniti, più precisamente il luogo d'arrivo. Al luogo di partecipazione e d'arrivo, inoltre, ci saranno vari stand di vendita, un discorso finale e una rievocazione della giovane Jocunda, ricordo importante per i maghi, che siano essi abili a volare e non.


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scelte tecniche
Modernità e precauzioni
Nell'evento inaugurato da Alex, in molti si sono fatti delle domande, ovvero che scopa utilizzerà? Quale percorso seguirà? A quando la data? La scopa in previsione è la Firebolt, come da lui specificato. Scopa moderna, sicuramente più della Oakshaft, molto veloce e anche tra le ultime uscite, che la rendono perfetta nella manovrabilità, nata dalla mano di Randolph Spudmore, prima scopa ad utilizzare il ferro dei folletti, poggiapiedi antiscivolo, perfetti per il volo sull'oceano, in caso di schizzi d'acqua. Il percorso da seguire è leggermente frastagliato, il volo sarà in diagonale, verso il basso, per raggiungere la Florida, con alcune deviazioni nel mezzo dell'atlantico dove sono previsti voli di aerei di linea e alcune navi. Per l'ultima domanda, Alex Sykes e il suo team non hanno specificato alcuna data precisa, le motivazioni sono facilmente intuibili. Il suo team, difatti, ha espressamente specificato che prima della programmazione bisogna avere dei dati o comunque certificare che il clima di quei giorni dell'evento sia sereno o abbastanza tranquillo da permettere una traversata in volo. C'è da aggiungere anche la preparazione fisica di Alex, abbastanza importante per resistere al tempo in volo e altri piccoli accorgimenti che rendono la data non ancora definita.


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Il team di Alex Sykes
Per concludere in bellezza, durante l'intervista di Alex, si è parlato spesso del suo "team", ovvero un gruppo di maghi e streghe che lo hanno appoggiato e consigliato in merito al come agire in determinati modi. Secondo le sue parole, il team sarebbe composto da cinque persone: un esperto di scope, uno di volo, uno di preparazione psicologica, un esperto di incantesimi e un coach fisico; tutti loro, per quanto non appartenenti alla cultura babbana, hanno avuto esperienze sia magiche che non. Un esempio lampante è Kristin Duwart, una strega che dopo aver concluso il ciclo di studi ad Hogwarts, ha iniziato ad interessarsi anche alla psicoanalisi, divenendo un coach mentale per Alex. Come esperti di scope e di volo abbiamo i fratelli Cochroak, entrambi noti nel settore, raccomandati da alcune squadre di Quidditch. Come esperta di incantesimi, si ritrova la signorina DuVall Monà, di Parigi, specialmente di quelli inerenti alle scope, e Frankie Stewart è invece l'allenatore personale di Alex, anch'egli mago, ma con una carriera simile a quella di Duwart. Tutti loro aiuteranno Sykes a prepararsi per il grande evento che si verrà a creare!

Nell'attesa...
L'evento per molti sarà un ottimo modo per riportare in auge un pezzo della storia che nel mondo magico non sempre è ben conosciuto, se non dai fan veri e propri, inoltre sarà un ottimo modo per collegare due civiltà così simili, ma distinte, Regno Unito e USA e quindi su più fronti ci si aspetta qualcosa di molto positivo. Sia a livello magico e popolare, che politico, ma anche sociale. Aspetti che non vanno mai nascosti e che ci rendono particolarmente uniti. Il Profeta, come sempre, seguirà gli sviluppi e vi terrà aggiornati.


Da Siri Jensen è tutto



Trhesy Torre
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E’ una soleggiata mattina di fine ottobre quella che oggi ci accoglie nella campagna del Somerset, appena fuori dai confini della città di Bath: una folla di maghi e streghe provenienti da tutta la contea si è raccolta intorno alla mongolfiera delle sorelle Harvey, tra fischi di ammirazione e sospiri sognanti, tutti in trepida attesa per la partenza imminente.

Amelia e Liz Harvey sono due volti molto conosciuti nel Mondo Magico: originarie della cittadina di Bath, alle spalle una famiglia di naturalisti noti fin da inizio ‘800, le due sorelle già dai primi anni ad Hogwarts avevano dimostrato di voler seguire le tradizioni familiari fondando il “Club Naturalistico Harvey” sotto la guida della professoressa Bell di Erbologia e del professor Wilson di Cura delle Creature Magiche.
Anni dopo il club ha lasciato le mura del castello, trasformandosi nell’Istituto Harvey per la Ricerca e gli Studi Naturalistici con sede proprio nella cittadina del Somerset: alla guida le due sorelle, che anno dopo anno hanno portato enormi contributi alla ricerca naturalistica magica grazie alla loro spiccata curiosità per la natura e gli studi sul campo anche negli angoli più remoti del globo.

Amelia, esperta mondiale di Flora Magica, e Liz, controparte nel mondo della ricerca sulla Fauna Magica, hanno deciso di andare oltre il semplice lavoro sul campo e con questa esperienza vogliono lasciare un segno nella Storia: nel giro di poche ore infatti prenderanno il volo grazie alla colorata mongolfiera che spicca nell’erba verde della campagna e intraprenderanno un viaggio di ricerca che le terrà occupate per i prossimi otto mesi.

Noi del Profeta abbiamo avuto l’occasione di poter scambiare due parole con le sorelle Harvey proprio prima della rassegna stampa ufficiale e non siamo riusciti a non chiedere come prima domanda il perché della scelta di un mezzo di trasporto così inusuale.
« E’ passato quasi un anno dalla nostra ultima uscita sul campo, » confessa Amelia, lo sguardo che brilla mentre ammira la mongolfiera alle nostre spalle, « e da tempo e io e Liz avevamo iniziato a pianificare il prossimo viaggio, ma volevamo che fosse… speciale. Quest’anno ricorrerà il decennale dalla fondazione del nostro Istituto di Ricerca e volevamo festeggiarlo a modo nostro. »
« In verità l’idea di un viaggio intorno al mondo in mongolfiera è nata ben prima dell’istituto. » interviene Liz, « Ricordo ancora il giorno in biblioteca ad Hogwarts in cui mi è capitato tra le mani il libro di Wallace Thorne, “Vita in Mongolfiera”. Da quel momento è diventato una delle nostre letture preferite e con Amelia abbiamo sempre sognato di poter ricalcare le orme di Thorne e di fare il giro del globo con questo mezzo di trasporto. E’ inusuale, certo, e sicuramente non sarà un viaggio comodo, ma siamo certe che le emozioni che proveremo, i paesaggi che potremo ammirare dall’alto e l’avventura che vivremo sapranno cancellare dai nostri ricordi tutte le difficoltà che potremo incontrare. »

Non sarà semplicemente un’avventura da raccontare alle generazioni future quella delle sorelle Harvey, ma anche una pietra miliare per il mondo scientifico: Amelia e Liz durante il loro viaggio andranno a visitare luoghi remoti e riserve naturali irraggiungibili ai più, concentrandosi su specie magiche ad oggi poco conosciute e poco studiate.
Le due sorelle infatti andranno ad esplorare luoghi misteriosi come la Riserva Magica del Rio Amazzoni, inaccessibile ai non esperti del campo ma anche per i più veterani molto complessa da raggiungere: faranno visita anche alla più conosciuta Riserva dei Draghi Occhiodopali in Nuova Zelanda e al Centro Studi Animali Artici in Siberia.
« Infine, » sussurra sottovoce Amelia, emozionata, « Speriamo di riuscire a raggiungere l’Isola di Walarai, nell’Oceano Pacifico del Nord, per poter finalmente studiare le creature che la abitano e conoscere da vicino le piante e i fiori che crescono tra le sue foreste, uniche al mondo. L’ultimo Mago ad aver avuto accesso ad essa è stato Jacob Whitemore nel 1830, allievo del noto naturalista babbano Charles Darwin, e le informazioni giunte ai giorni nostri sono molto scarse. Ci piacerebbe partire dai suoi appunti per riprendere l’esplorazione dell’isola e farla conoscere al resto del Mondo Magico, ovviamente con le dovute attenzioni per preservarla dal diventare l’ennesima attrazione turistica. »

E’ giunto infine il momento della partenza e mentre osserviamo la mongolfiera prendere quota e sparire tra le nuvole alte nel cielo le nostre menti non possono non desiderare di volare nel blu con le sorelle Harvey, pronte a vivere un’avventura che più che un semplice viaggio di studio ci appare come una vera e propria ricerca di meraviglie del Mondo Magico.


Informiamo in esclusiva i nostri lettori che il prossimo anno le sorelle Harvey pubblicheranno una raccolta degli appunti di viaggio per la Casa Editrice Agrippa, permettendo quindi a tutte le streghe e a tutti i maghi di poter viaggiare nei più remoti luoghi del Mondo Magico comodamente seduti nei salotti delle proprie abitazioni.



Jane Read
Kiril Özkan: dal bisturi alla pluffa


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Kiril Özkan
Sguardo provocante, fusione tra tratti somatici europei dell'est e dell'impero ottomano. Portamento elegante, maschile e composto in alcuni casi, di chi stiamo parlando? Non di un ginnasta olimpico, ma di...Kiril Özkan. Vi starete chiedendo gli egli sia, almeno una parte sicuramente lo starà facendo, ma è per questo che ci siamo noi della Gazzetta. Kiril è un giocatore di Quidditch, cioè questa è la versione integrale e ristretta che è possibile affibbiare sulla prima pagina, in basso a destra. Nel dettaglio non è propriamente "solo" un giocatore. Egli infatti è l'ultimo dei maschi della famiglia Özkan, su 6 figli, tra cui si contano quattro maschi e due femmine: Radomir, Suna, Vasil, Anton, Kiril e Hanife. Attualmente è uno dei giocatori più promettenti del Quidditch, ma è da ricordare il suo profondo legame non solo con la sua famiglia, ma anche per la fama che l'avvolge come una sciarpa in inverno: la medimagia e la medicina in generale.


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La famiglia Özkan
La famiglia Özkan, chi sono?
Chi è realmente questa "famosa" famiglia? È risaputo che i contatti nel mondo magico siano più forti a livello di conoscenza, rispetto a quello dei babbani (se provaste a chiedere ad un cittadino babbano inglese di dirvi il nome di un politico polacco, di certo non vi saprebbe rispondere). Questa celebre famiglia è molto conosciuta nell'Europa dell'est e in Medio Oriente, situata nell'odierna Bulgaria ad alcuni chilometri da Sliven, in una casa alquanto prorompente e grande, come un palazzo signorile o giù di lì. La loro nascita come casata avviene durante la conquista Ottomana, quindi si parla del XIV Secolo, ed è da lì che ci sono state le prime attività. La famiglia di Kiril è molto famosa sul lato sanitario, sia in campo magico che babbano ed è da sempre vista come un'importante famiglia quasi purosangue esperta nel campo della medimagia. Un esempio è il loro secondogenito maschio, anche se il terzo in ordine di nascita, Vasil; egli è cresciuto nel campo della medimagia e come i suoi fratelli e sorelle ha studiato ad Hogwarts, ma subito dopo, ha approfondito avvicinandosi anche a studi babbani e laureandosi nella neurochirurgia. Per chi non lo sapesse, è la branca della medicina che si occupa di operazioni inerenti al cervello, ma detta così è molto basilare. L'importanza degli Özkan, dunque, non è solo in ambito magico dove gestiscono un ospedale per maghi in Romania e in Belgio, ma anche per i loro importanti contributi nel mondo babbano, sia a livello di aiuti e fondi, ma anche per la gestione di un ospedale babbano in Bulgaria. Il padre di famiglia, un esperto mago magico e un importante virologo babbano, Malamir Özkan, ha sempre portato avanti la battaglia dell'unione tra maghi e babbani, inoltre essendo medico ha una valenza in più per aiutare entrambi campi.

La storia di Kiril, dal bisturi alla pluffa
La storia di Kiril potrebbe essere la stessa di molti ragazzi che vanno contro ai desideri dei propri genitori e della propria famiglia, per inseguire il proprio sogno. Kiril, difatti, è sempre stato vicino al mondo della medimagia e della medicina in generale. Vuoi o non vuoi, quel mondo che Kiril non ha mai apprezzato poi tanto, perché non di suo interesse, ha dovuto comunque subirlo sulla propria pelle, sia in aspetti positivi che negativi ed è impossibile che non sia così. Un esempio sono i suoi interventi in medimagia, insieme ad altri membri della famiglia, tra un anno e l'altro ad Hogwarts e proprio questi interventi lo hanno spinto ad allontanarsi da quel campo che per lui non era qualcosa che lo entusiasmava particolarmente (la scelta della scuola di maghi britannica e non di Durmstrang deriva dalla madre di Kiril: Annie Swann, di origine scozzese). Secondo le sue parole infatti, Kiril non è mai stato tanto bravo né tanto preso da quel lavoro, anche se ne comprendeva l'importanza. Lanciando dietro queste bottiglie vuote, i suoi voti erano nella media, ma subito dopo ha approfondito il suo percorso nel Quidditch scolastico, un ottimo cacciatore che durante la finale venne inquadrato da un giornalista sportivo che lo portò ad intessere contatti con l'allenatore dei Little Kelpie, squadra scozzese della lega di Quidditch scozzese (un campionato che avviene in Scozia, portando poi le prime cinque squadre a disputare il torneo delle nazioni del Regno Unito, abbastanza importante da tirarsi addosso lo sguardo di alcuni allenatori famosi). Proprio durante il campionato, viene visto da uno di questi allenatori, quello dei Chudley Cannons.


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Incidente
Problemi ad alta quota
Kiril dopo esser stato preso dalla squadre dei Cannons, si ritrova ad essere nelle riserve dei cacciatori, ma per lui è un traguardo non da poco. Essere in una squadra importante, a prescindere dalla storia o il momento che stava vivendo, era per lui un sogno davvero realizzato. Sfortunatamente però durante delle esercitazioni tra cacciatori, qualcosa va storto. I dettagli dell'incidente non sono ben chiari, ma Kiril ha spiegato che durante un'azione composta tra vari passaggi, per sbaglio il battitore lo abbia colpito con un bolide ad altezza gambe, fratturandogli gravemente tibia e ginocchio e portandolo a perdere il controllo della scopa. Questa perdita lo aveva portato a schiantarsi contro uno degli anelli, rompendo sia la scopa che fratturandogli altre quattro vertebre, incrinandone due e la perforazione del polmone (insomma cos'è il quidditch se non anche l'esistenza di problemi come questi?). Kiril dopo quell'evento, iniziò a pensare di non poter più giocare o peggio, di non farcela. Gli incantesimi non servono a nulla in questo caso, c'è bisogno della medimagia, chirurgia e insomma un'ottima dose di fortuna. L'intervento dura a lungo, le ossa del corpo secondo il medico curante erano in uno stato molto grave che se non preso in tempo, lo avrebbero portato in un profondo stato di immobilità. L'operazione va tutto secondo i piani, Kiril si riprende e sotto l'aiuto dei medici, soprattutto dei suoi familiari che prendono le redini del caso, il giovane inizia a guarire. La riabilitazione procede bene, nonostante i primi mesi difficili per il recupero completo della gamba, pian piano inizia a stare meglio, tornando lentamente in forma. Ovviamente con il ricordo delle ossa rotte.


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Dono speciale
Il pensiero per voi
Durante la parte finale della sua biografia, Kiril ha affermato che quell'operazione lo aveva riportato ai tempi in cui aiutava i suoi familiari all'ospedale, sia che fosse quello babbano che magico. Tornano alla memoria i bei momenti, ma anche quelli più brutti, dove vi erano momenti di panico e crisi tra i vari pazienti, ma anche il sentimento di riuscita quando curava i vari malati, il loro vederli gioire e sentirsi bene, la sensazione di aver fatto qualcosa di buono per il mondo in sé, anche se piccola.. Kiril non ha dichiarato un ritorno tra le branche della medicina, ma ha cercato di sensibilizzare i maghi più giovani e piccoli su quanto sia importante la medicina e la cura del corpo, perché come lui anche molti altri potrebbero trovarsi in situazioni gravi e aver bisogno di una mano più esperta. Tra le sue tante belle parole, Kiril ha parlato della sua infanzia, quando tornava dalla scuola primaria dei babbani dove giocava all'allegro medimago con sua sorella più piccola. Si fingevano dei medici importanti e ogni giorno affrontavano un caso diverso e proprio come dei medici, si congratulavano tra loro. Questa tenerezza e innocenza tra bambini erano un ricordo davvero vividissimo nella mente di Kiril che dopo quegli eventi, ha iniziato una campagna di sensibilizzazione, compiendo una donazione all'Ospedale San Mungo e permettendo a noi della Gazzetta del Profeta di raccontare la sua storia, con una sorpresa per tutti i nostri abbonati alla prossima consegna


Nell'attesa...
Il dono porterà un bel ricordo che per molti sarà una riscoperta e per altri una sorpresa, ma una cosa è certa, questo gesto potrà essere apprezzato da molti e darà un'ampia importanza alla medimagia. Il Profeta come sempre non vi farà attendere troppo e vi terrà ottima compagnia.


Da Siri Jensen è tutto

 
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view post Posted on 4/12/2020, 18:31
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LA MANGIAMORTE

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Nel mondo magico e in quello babbano, l’atmosfera natalizia si respirava a pieni polmoni, strada magiche e non erano illuminate a festa, allegri Babbi Natale animati rincorrevano con il loro “ohohohoh" i passanti che iniziavano a correre per portare a termine la loro lista di regali. Tuttavia c’era una persona che Natale lo festeggiava a modo suo, con un ghigno bieco sul volto come un moderno Grintch. Così, una volta recatasi all’ufficio postale di Hogmsede, affidò ad alcuni gufi alcune lettere e un presente da inviare a determinate persone. Alcune di loro le conosceva solo per sentito dire ma ricoprivano ruoli che l'infastidivano, altre ancora, erano una spina nel fianco che trovava particolarmente fastidiosi.

Tre grosse civette bianca come la neve che iniziava a imbiancare le colline circostanti il castello, spiccarono il volo in direzioni diverse. Due raggiunsero il castello, una diretta a Rhaenys Saeros Belecthor e l'altro invece, verso l'ufficio della neo docente Mireen Fiachran. Il restante si sarebbe diretto a Londra, verso il quartier generale auror, raggiungendo la scrivania di un uomo che rispondeva al nome di Aiden Weiss. Tutti loro portavano con se una busta, sul retro vi era scritto “auguri di buone feste” a cui al suo interno vi era un biglietto di Zonko che si sarebbe attaccato alle dita con una presa salda.
Rowena non avrebbe mai saputo se la cosa avesse funzionato e se fossero caduto in trappola, tuttavia, il solo inviare quel biglietto, avrebbe reso la sua giornata molto più soddisfacente.






//biglietto mordi dita 6/6//
LadyShamy Aiden Weiss@Arwen


 
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view post Posted on 5/12/2020, 04:24
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GUFOEvjUAqh


Ci sono cose nella vita di un gufo che un uomo con difficoltà può comprendere.
Essere un gufo narcolettico, per esempio. Duvet quel dolore lo capiva bene visto che era la quinta volta che finiva col becco contro un tronco.
Aveva un sonno assurdo, una gran voglia di accoccolarsi sulla prima nicchia disponibile fra i tettucci di Hogwarts.
Fu così che passò il suo turno mattiniero oscillando di abitazione in abitazione, di ufficio in ufficio, sonnecchiando fra una tappa e l'altra o in loco, non appena poggiato il giornale.
Amber si sarebbe visto il morbido Gufo lasciare la copia e poi dormire sul tetto dell'abitazione vicina, Thresy consegnare al volo una copia con grande maestria e precisione ... prima che si schiantasse contro un comignolo e decidesse di dormirci dentro (Gufetti non imitate questi comportamenti e non fateli a casa!), Jane invece avrebbe ricevuto in pausa caffè al San Mungo la sua copia fresca di stampa e ... Duvet, addormentato di fianco a delle pergamene sugli unguenti in arrivo per le scorte d'apotecario dell'Ospedale. Lucien invece, avrebbe fatto ritorno nella casa condivisa col suo parente e avrebbe trovato sul tavolino di caffè un Duvet sporco di biscotti gufo, supino e preso dallo schiacciare un profondo pisolino che lo avrebbe intrattenuto ancora per un minuto o due.

C'erano Gufi impegnati a innamorarsi di umane, Duvet doveva capire dove schiacciare un pisolino.


GIOCHI ENIGMISTICI
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CITAZIONE (Miss Effe @ 23/11/2020, 13:58) 
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Pluckley è un piccolo paese di campagna e si trova a sud dell'Inghilterra: di preciso è collocato nel Kent ed è uno dei villaggi più infestati dai fantasmi di tutto il Regno Unito. Questo piccolo paesino avrebbe tutta l'aria di essere un classico villaggio, di quelli anonimi, senza niente di speciale, uno di quei posti che non noteresti nemmeno passandoci sopra con la tua scopa volante per intenderci; ma a dispetto delle sue umili apparenze, vanta la presenza di numerosi fantasmi. Approcciarmi a cose di questo tipo scaturisce in me un'euforia non indifferente e non appena ho saputo di queste presenze ho voluto immediatamente documentarmi per comprendere al meglio le origini di questa meravigliosa storia che adesso sto per raccontarvi.

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Tutto ebbe inizio dalla chiesa del paese, ovvero la Chiesa di St. Nicholas. Entrando nell'edificio, voltandoci a destra noteremmo un'elegante cappella in cui sono sepolti diversi membri della famiglia dei Dering. Questi Dering erano i signori di quella zona a partire dal XV secolo fino al secolo scorso. Durante la guerra civile Sir Edward Dering riuscì a scappare dalle grinfie delle truppe di Cromwell e in un atto dettato dalla disperazione più totale si lanciò da una finestra con la cima arrotondata riuscendo miracolosamente a salvarsi. Quando poi si stabilì la pace, ritornò a costruire il proprio maniero - oggi non più esistente - e lo fece dotando l'edificio di finestre arrotondate in alto come un piccolo omaggio per quella finestra che tempo addietro gli aveva permesso di salvarsi la vita. In questa parte della chiesa si trova la cripta dei Dering dove sono state notate delle luci inquietanti e strane accanto alla vetrata, c'è chi giura che abbia udito anche dei colpetti venire dal pavimento. Negli anni 70 degli investigatori babbani del paranormale avevano trascorso la notte in quel posto, affermando che nulla di inquietante o strano fosse successo durante la notte. Menzionarono solo un cane che ogni tanto faceva capolino nella stanza: gli uomini avevano dato per scontato fosse il cane del vicario, scoprendo solo la mattina dopo - facendogli gelare il sangue - che il vecchio vicario non aveva mai avuto un cane in tutta la sua vita; così quella mattina provarono a cercarlo, ma di quel misterioso cane non trovarono nessuna traccia.

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Questo luogo in passato è stato teatro di parecchie storie tristi e raccapriccianti che in qualche modo albergano ancora nel nostro presente. Una giovane donna si avvelenò perché il suo innamorato aveva chiesto ad un'altra di sposarlo, c'è chi afferma di sentire ancora i suoi lamenti disperati dovuti al suo cuore spezzato… o magari al veleno. Un insegnante si impiccò dopo essere stato accusato di essere un pedofilo, scrisse una lettera prima di farla finita dove ammetteva le sue colpe. Due giovani uomini vennero picchiati a morte semplicemente perché si amavano, considerati all'epoca con il dispregiativo di invertiti. Una delle storie più aberranti secondo me, è quella di Mary, una bambina che fu seppellita viva da sua madre perché non riusciva più a sopportare il suo pianto: in molti sostengono di sentire ancora i pianti della povera ed innocente neonata che si dispera nella notte. Roba da far accapponare la pelle. Il ricordo di questi orribili avvenimenti rimane vivo nella memoria anche grazie a presunti avvistamenti successivamente correlati a persone ed eventi passati. Mi piacerebbe molto parlarvi delle storie che personalmente mi hanno più colpita.

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Si tratta di un bosco il cui nome originale è "Dering Wood", ma come potrete intuire è soprannominato Screaming Wood per le urla che arrivano dal suo interno. Questo bosco è estremamente fitto e dentro ci si può facilmente disorientare. Non è molto frequentato, ha un'atmosfera abbastanza surreale, sembra quasi che nemmeno gli animali del posto emettano un sibilo. Immaginate ora quel rilassante silenzio interrotto da urla sgraziate. Si dice che quel bosco sia stato teatro di parecchie morti avvenute in circostanze misteriose, tra cui quella di una "cantante" che all'epoca si esibiva in strada per guadagnare qualche moneta con canzoni e stornelli alquanto fastidiosi: si dice che a causarne la morte siano stati proprio dei cittadini stanchi di ascoltare la sua voce stonata. Ancora oggi i suoi canti insopportabili arrivano dal bosco e spaventano i passanti. Di tanto in tanto, se si cammina in quel bosco potreste essere vittime di tirate di capelli, sgambetti e furti di oggetti preziosi da parte dei fantasmi che all'interno vi albergano.

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Una bellissima fanciulla dai capelli corvini e l'aria disperata è stata avvistata da più di un paio di occhi nel cimitero di St. Nicholas. A quanto si racconta, la donna è sempre in cerca della sua bambina nata morta e seppellita senza nome - perché illegittima - in quel cimitero e piange senza tregua. Si pensa che la donna fosse l'amante del signor Dering e la bambina morta sua figlia illegittima. Della ragazza - soprannominata Red Lady per via del suo amore per le rose rosse - non si seppe più nulla per qualche mese fino a quando fu ritrovata morta: si dice sia stato il forte dolore per la perdita della sua piccola ad ucciderla. Di tanto in tanto la gente testimonia di sentirla piangere e spesso vengono ritrovate rose rosse sparse per il cimitero, soprattutto sulle tombe dei bambini: i maghi di quel posto sostengono che le lasci come dono ai piccoli deceduti in tenera età come la sua piccola.

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Greystones fu costruita nel 1863 come cottage del rettore St. Nicholas. La tenuta oggi privata sarebbe "frequentata" da un giovane monaco di bell'aspetto che vaga tra gli alberi lì presenti, piangendo per la sua amata. Questo monaco dagli occhi grandi e azzurri visse nel periodo Tudor e si vocifera fosse un mago ex Corvonero, segretamente innamorato della graziosa figlia babbana dei suoi vicini. La fanciulla morì per colpa di una grave influenza. L'unico sollievo per il fantasma del giovane monaco è tornare a passeggiare in quei luoghi dove clandestinamente si incontravano rubando attimi di intimità per potersi amare liberamente. I pianti malinconici che vengono spesso uditi spaventano i babbani e spezzano il cuore ai maghi che ne conoscono la storia.

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C'era una strega che si guadagnava da vivere vendendo erbe magiche e non solo. Era piuttosto eccentrica, ma si dice innocua. Ad ogni tramonto si sedeva sul muretto del ponte a fumare la sua erbapipa e a bere gin attaccandosi ad un vecchio fiasco. Un giorno si racconta abbia perso l'equilibrio e sia caduta giù perdendo sfortunatamente la vita. Da quel momento in poi al Pinnock Bridge pare ci siano avvistamenti di una figura che zoppica e si lamenta. C'è chi sostiene di aver avvertito, passando di lì, un forte e molesto odore di erbapipa.

Ovviamente se deciderete di andare a visitare questi posti, non potete di certo aspettarvi che si verifichi qualcosa a comando, bisogna avere pazienza e magari sarete anche voi testimoni di quello che accade laggiù. Spero che queste storie vi abbiano emozionato, spezzato il cuore, dato un brivido come hanno fatto con me; e spero in qualche modo che quelle povere anime, un giorno, possano trovare finalmente la pace che meritano.

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Jane Read
CITAZIONE (Atena McLinder @ 2/11/2020, 18:02) 
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LA S-NASA: esiste davvero?

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Tra gli argomenti più dibattuti e misconosciuti del Mondo Magico, tanto da essere quasi considerato leggenda metropolitana, vi è sicuramente quello della S-Nasa. Sulla sua possibile esistenza si è detto di tutto e di più: vi sono i sostenitori, che supportano non solo la sua esistenza, ma affermano che si tratti addirittura del progetto più rivoluzionario del Mondo Magico; ci sono gli utopisti sfiduciati, secondo i quali altro non è che un glorioso esperimento fallito – o forse mai iniziato. Ci sono i pro-centauri, che negano ogni forma di conoscenza astronomica al di fuori della sfera mistica e mitologica. E poi ci sono i complottisti, che affermano si tratti di un’associazione segreta di gatti alla conquista del mondo (Sostenitori della Nostra Adorata Scatoletta di Aringhe). Insomma, la verità si mescola alla fantasia e la fantasia alla leggenda. Come tutte le estremizzazioni, nessuna di queste credenze è del tutto veritiera e, complice la scarsa conoscenza astronomica nel continente europeo, sono pochi coloro che nel mondo comune conoscono la realtà dei fatti.
Ma facciamo un po’ di ordine.


◤Che cos’è esattamente la S-Nasa?

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S-Nasa sta per Secret-Nasa e prende il nome dalla più grande agenzia spaziale del mondo babbano – appunto, la Nasa (National Aeronautics and Space Administration) – della quale altro non è che il corrispettivo magico. La S-Nasa ha sede a Washington, negli Stati Uniti, in una struttura adiacente la sede babbana. L’edificio è protetto dall’Incanto Fidelius, ed è pertanto identificabile ed accessibile soltanto da chi sa esattamente cosa cercare e possiede il permesso esplicito di accedere. Essa non fa capo a nessun Dipartimento del Mondo Magico, sebbene non sia raro che collabori con determinati Uffici o personalità di spicco, condividendo le sue preziose conoscenze. Tale decisione, forse discutibile, rende la sua attività poco conosciuta da Maghi e Streghe che non operano nel campo, e contribuisce ad avvolgere la sua esistenza in un alone di mistero.
Coloro che vi fanno parte sono Maghi e Streghe appassionati di Astronomia ed Astromagia, che desiderano studiare da vicino gli effetti dei corpi celesti sulla Magia, oltre che utilizzare le competenze magiche per esplorare lo spazio e ciò che esso racchiude.
Per quanto riguarda l’organizzazione interna, la S-Nasa si suddivide in cinque Sezioni, ognuna delle quali ha compiti e competenze ben precise:

o Sezione I – Flussi e Influenze Magiche etciù
o Sezione II – Creature e Bestie
o Sezione III – Botanica Astronomica
o Sezione IV – Riti e propiziazione
o Sezione V – Volo spaziale
- Sezione 0 – La Materia Oscura
- Osservatorio
- Biblioteca


Alle cinque Sezioni canoniche, si aggiunge un’ulteriore “Sezione Zero”, creata allo scopo di studiare tutto ciò che non è spiegabile dalle attuali leggi magiche. Inoltre, un Osservatorio attrezzato dei più moderni strumenti magici ed astronomici è costantemente a disposizione di tutti i dipendenti: l’osservazione è infatti il comune denominatore di ciascuna Sezione, tra le attività fondamentali per lo studio ed il lavoro ordinario e straordinario.
Per concludere, non si può non citare la celeberrima Biblioteca della S-Nasa, nella quale sono custoditi tutti i volumi mai scritti in materia di Astronomia. La Biblioteca è accessibile anche a studiosi ed appassionati che non fanno parte della Struttura, ma che desiderano approfondire le loro conoscenze. Essi vi possono accedere previo l’ottenimento di un permesso speciale.


◤Quali sono i requisiti per lavorare alla S-Nasa?

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Come ogni Istituzione che si rispetti, anche la S-Nasa ha parametri ben precisi di selezione. Per fare parte della S-Nasa è necessario possedere alcuni importanti requisiti:

• Innanzitutto è fondamentale nutrire una profonda passione e conoscenza del mondo Astronomico e della Magi-astronomia. Beh, piuttosto ovvio, no? Non vanno certo a pescare pesci!
• Secondo requisito è un’alta-specializzazione-specialistica per accedere alla Sezione di proprio interesse: Incantesimi, per chi desidera comprendere le influenze astronomiche sull’esito degli incanti; Erbologia, per chi è interessato a capire la modalità in cui gli astri influiscono su fiori e piante magiche, nonché ricercare e studiare forme di vita vegetali nello spazio; Cura delle Creature Magiche, fondamentale per analoghe motivazioni. O ancora, Divinazione e Rune Antiche per comprendere quali rituali compiere in concomitanza di determinati periodi astronomici; Volo, per contribuire a perfezionare i viaggi spaziali, e via dicendo. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!
• Infine, è bene avere una profonda conoscenza del mondo babbano e la capacità di interagire con essi. La sede, come si è detto, si trova adiacente l’affollato edificio babbano, con la conseguente possibilità di incorrere in spiacevoli incidenti magici o di trovarsi in situazioni in cui sia necessario confondersi con loro. In alcune circostanze, può inoltre essere utile una collaborazione in incognito con astronomi ed astronauti babbani, allo scopo di utilizzare le loro conoscenze scientifiche per perfezionare complessi progetti magici.
Proprio per questo, prima di essere assunti, ai futuri dipendenti è richiesto un periodo di tirocinio in cui vivere nel Mondo Babbano, dimostrando di saperne condividere usi, costumi e conoscenze. Sono esonerati dal tirocinio solo coloro che mostrano di possedere già le qualità richieste.

◤Cosa si studia alla S-Nasa?

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Arriviamo alla parte più interessante. Dalle premesse che abbiamo descritto, è facile comprendere quali siano gli ambiti di studio della S-Nasa, nonché la loro complessità e varietà, tali da abbracciare ogni ambito del sapere magico. Fondamentalmente, essi si possono dividere in tre macro-categorie: approfondire la comprensione di fenomeni magici terrestri, ossia comprendere come la Magia, le Creature, il mondo vegetale siano influenzati dal moto celeste; esplorare nuovi orizzonti e forme di vita, vale a dire tutto ciò che riguarda la ricerca di manifestazioni di Magia oltre i confini del nostro Pianeta; e, ultimo ma non per importanza, perfezionare ed usufruire del volo spaziale.

Per approfondire ciascuna di queste aree non basterebbe un intero inserto speciale e, aimè, i caratteri a mia disposizione sono ormai terminati. Se però siete curiosi di saperne di più, restate con noi, a breve altri approfondimenti sul mondo Astronomico!

~ Atena McLinder


Bibliografia
- Nascita e storia della S-Nasa, di Erich Roch
- Maghi alla conquista dello Spazio - e altre disavventure, di Emerald Floss
- Magia ai confini della Galassia, di Susan Rustin
- Il complotto della Scatoletta di Aringhe, di Adamella Smart



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◤LA RUBRICA

Si inaugura con questo articolo la nuova Rubrica della Gazzetta del Profeta tutta dedicata all'Astronomia e all'Astromagia: siete curiosi di sapere in che modo gli Astri influiscono sulla Magia e sul mondo magico? Volete conoscere le modalità in cui la Magia si manifesta al di fuori del nostro pianeta? Vi interessano i voli spaziali e le avventure di Maghi lanciati nello spazio? Allora continuate a seguirci!

◤L'AUTRICE

Atena McLinder - Giovane strega di origine scozzese; ex Corvonero, conclude il percorso ad Hogwarts conseguendo 6 MAGO a pieni voti. Dopo diversi anni passati all'estero, torna in patria nelle vesti di Auror. Attualmente è Docente di Astronomia e Capocasa Tassorosso. Si interessa di forme di Magia non convenzionali.


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CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 16/11/2020, 22:10) 

Schiopodi Sparacoda incendiano Belfast

Erano almeno diciannove, tutte adulte, le creature che due giorni fa hanno rischiato di devastare un intero quartiere di Belfast.
Le registrazioni delle richieste di soccorso alla polizia babbana hanno permesso di ricostruire con una certa precisione il susseguirsi degli eventi. Pare che l'attacco sia cominciato intorno alle 20 nei pressi del cimitero cittadino, probabilmente in Norbury Street, dove le numerose recinzioni in legno hanno contribuito al rapido propagarsi delle fiamme, abbia devastato Divis Drive e sia poi proseguito su Falls Road, per concludersi in un cantiere all'incrocio con Beechview Park. Il sito e le attrezzature, inutile dirlo, sono andate completamente distrutte, ma hanno offerto agli Schiopodi Sparacoda un'area di sfogo che li ha distolti dall'accanirsi sulle abitazioni. Senza dubbio, grazie alla fortuita presenza del cantiere affacciato sulla strada, molte vite si sono salvate: il conto finale è di sessantadue feriti, di cui tredici gravi, ma nessun morto.
Dai primi rilevamenti non risultano tracce di passaporte o camini illegali: è probabile, pertanto, che i pericolosi animali si trovassero già in loco, e non da breve tempo. Spostare diciannove Schiopodi adulti è un'operazione difficile, decisamente impossibile se si necessita di passare inosservati, e l'ipotesi più plausibile è che fossero nascosti da qualche parte nella zona fin da quando erano cuccioli, forse addirittura uova.
Un allevamento clandestino finito male, quindi, è la direzione in cui si muovono le indagini, in sinergia tra l'Ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche e l'Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. Già da ieri le Squadre Antimago stanno interrogando a tappeto tutti i volti noti del commercio irregolare di creature, cercando di ottenere, se non un nome, quantomeno qualche informazione utile. Parallelamente, si è conclusa solo da poche ore la cattura di tutti gli Schiopodi Sparacoda: le bestie, la cui già naturale ferocia è stata incrudelita dalla cattività in uno spazio sicuramente non adeguato, hanno dato del filo da torcere alla Squadra di Disinfestazione intervenuta nell'immediato, tanto che la Divisione ministeriale di riferimento ha ritenuto opportuno inviare sul posto anche alcuni Domatori. Come già accennato, sono state recuperate diciannove creature, una buona metà delle quali ferite in modo lieve, ora temporaneamente ospiti di una riserva in Donegal. Resta da scoprire se ve ne siano altre, nascoste o rimaste nel luogo dell'allevamento: a questo scopo l'intero quartiere sta venendo setacciato e al Ministero si discute se allargare le ricerche anche alle zone circostanti.
Meno coinvolto del previsto è stato invece il Dipartimento per le Catastrofi e gli Incidenti Magici, che ha sì dovuto sul momento obliviare qualche testimone, ma non ha poi avuto bisogno di inventare una storia di copertura: i media babbani hanno subito attribuito il devastante incendio a repubblicani irlandesi, ipotizzando un incidente durante la costruzione di uno o più ordigni esplosivi. Per chi tra i lettori non si intendesse di geopolitica babbana, è importante sapere che le contee irlandesi di Antrim e Down, sul cui confine si trova Belfast, insieme a Derry, Tyrone, Fermanagh e Armagh sono da ormai un secolo luogo e oggetto di un sanguinoso scontro tra repubblicani, che rivendicano l'indipendenza dal Regno Unito e l'annessione all'Irlanda, e lealisti, fedeli alla corona britannica. Ambo le fazioni non hanno mai lesinato energie e mezzi in difesa della propria causa e le armi non hanno mai smesso di avere un ruolo fondamentale nel conflitto.
Belfast, così come altre città, è suddivisa in zone di influenza e Falls Road è notoriamente un quartiere indipendentista. Gli investigatori babbani si sono mossi da subito in questa direzione, con perquisizioni e arresti cautelari e preventivi, e hanno richiesto l'intervento dell'esercito per prevenire eventuali disordini. Tutte misure, noi lo sappiamo, che ricadono su individui in verità innocenti.
Rimane da chiedersi quante e quali informazioni l'alta dirigenza della polizia britannica abbia ricevuto, e deciso di ignorare, su come sono andate davvero le cose. Quanto la direzione delle indagini babbane è stata casuale e quanto ispirata da precise ragioni politiche?
Quanto il nostro Ministero della Magia è consapevole della situazione che, a causa della sua indifferenza, grava ora su una grossa fetta della popolazione di Belfast?

Cosa sono gli Schiopodi Sparacoda?
Noti anche come Blast-Ended Skrewts e classificati come Bestie di categoria XXXX, sono un pericoloso incrocio tra una manticora e un fiammagranchio.
Appena usciti dall'uovo sono lunghi una ventina di centimetri e somigliano a strane aragoste senza testa, pallide e viscide, con le zampe distribuite lungo il corpo in modo insolito. Sono da subito in grado di sparare scintille dalla coda, con forza sufficiente a spingere il cucciolo in avanti anche di qualche decina di centimetri.
In poche settimane raggiungono la lunghezza di un metro abbondante e sviluppano la caratteristica corazza grigiastra, spessa e capace di respingere, facendoli rimbalzare, la maggior parte degli incantesimi; solo la parte inferiore del corpo, comunque molto difficile da raggiungere, ne è sprovvista. Assumono una forma più definita, con elementi che ricordano granchi e scorpioni, ma testa e occhi continuano a non essere riconoscibili. L'espulsione della coda avviene sotto forma di una vera e propria esplosione, con una capacità propulsiva di diversi metri; oltre a questo, i maschi sviluppano un pungiglione velenoso e le femmine hanno sulla pancia un organo che permette loro di succhiare il sangue. In questo stadio sono già molto aggressivi e devono essere tenuti separati, poiché tendono ad aggredirsi a vicenda.
Raggiungono l'età adulta, e la lunghezza media di tre metri, nel giro di qualche mese.

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Atonement.
Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di Novembre!

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CITAZIONE (Atena McLinder @ 2/11/2020, 18:02) 
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LA S-NASA: esiste davvero?

MN09OGy
Tra gli argomenti più dibattuti e misconosciuti del Mondo Magico, tanto da essere quasi considerato leggenda metropolitana, vi è sicuramente quello della S-Nasa. Sulla sua possibile esistenza si è detto di tutto e di più: vi sono i sostenitori, che supportano non solo la sua esistenza, ma affermano che si tratti addirittura del progetto più rivoluzionario del Mondo Magico; ci sono gli utopisti sfiduciati, secondo i quali altro non è che un glorioso esperimento fallito – o forse mai iniziato. Ci sono i pro-centauri, che negano ogni forma di conoscenza astronomica al di fuori della sfera mistica e mitologica. E poi ci sono i complottisti, che affermano si tratti di un’associazione segreta di gatti alla conquista del mondo (Sostenitori della Nostra Adorata Scatoletta di Aringhe). Insomma, la verità si mescola alla fantasia e la fantasia alla leggenda. Come tutte le estremizzazioni, nessuna di queste credenze è del tutto veritiera e, complice la scarsa conoscenza astronomica nel continente europeo, sono pochi coloro che nel mondo comune conoscono la realtà dei fatti.
Ma facciamo un po’ di ordine.


◤Che cos’è esattamente la S-Nasa?

LjEZtzI
S-Nasa sta per Secret-Nasa e prende il nome dalla più grande agenzia spaziale del mondo babbano – appunto, la Nasa (National Aeronautics and Space Administration) – della quale altro non è che il corrispettivo magico. La S-Nasa ha sede a Washington, negli Stati Uniti, in una struttura adiacente la sede babbana. L’edificio è protetto dall’Incanto Fidelius, ed è pertanto identificabile ed accessibile soltanto da chi sa esattamente cosa cercare e possiede il permesso esplicito di accedere. Essa non fa capo a nessun Dipartimento del Mondo Magico, sebbene non sia raro che collabori con determinati Uffici o personalità di spicco, condividendo le sue preziose conoscenze. Tale decisione, forse discutibile, rende la sua attività poco conosciuta da Maghi e Streghe che non operano nel campo, e contribuisce ad avvolgere la sua esistenza in un alone di mistero.
Coloro che vi fanno parte sono Maghi e Streghe appassionati di Astronomia ed Astromagia, che desiderano studiare da vicino gli effetti dei corpi celesti sulla Magia, oltre che utilizzare le competenze magiche per esplorare lo spazio e ciò che esso racchiude.
Per quanto riguarda l’organizzazione interna, la S-Nasa si suddivide in cinque Sezioni, ognuna delle quali ha compiti e competenze ben precise:

o Sezione I – Flussi e Influenze Magiche etciù
o Sezione II – Creature e Bestie
o Sezione III – Botanica Astronomica
o Sezione IV – Riti e propiziazione
o Sezione V – Volo spaziale
- Sezione 0 – La Materia Oscura
- Osservatorio
- Biblioteca


Alle cinque Sezioni canoniche, si aggiunge un’ulteriore “Sezione Zero”, creata allo scopo di studiare tutto ciò che non è spiegabile dalle attuali leggi magiche. Inoltre, un Osservatorio attrezzato dei più moderni strumenti magici ed astronomici è costantemente a disposizione di tutti i dipendenti: l’osservazione è infatti il comune denominatore di ciascuna Sezione, tra le attività fondamentali per lo studio ed il lavoro ordinario e straordinario.
Per concludere, non si può non citare la celeberrima Biblioteca della S-Nasa, nella quale sono custoditi tutti i volumi mai scritti in materia di Astronomia. La Biblioteca è accessibile anche a studiosi ed appassionati che non fanno parte della Struttura, ma che desiderano approfondire le loro conoscenze. Essi vi possono accedere previo l’ottenimento di un permesso speciale.


◤Quali sono i requisiti per lavorare alla S-Nasa?

k40eaEA
Come ogni Istituzione che si rispetti, anche la S-Nasa ha parametri ben precisi di selezione. Per fare parte della S-Nasa è necessario possedere alcuni importanti requisiti:

• Innanzitutto è fondamentale nutrire una profonda passione e conoscenza del mondo Astronomico e della Magi-astronomia. Beh, piuttosto ovvio, no? Non vanno certo a pescare pesci!
• Secondo requisito è un’alta-specializzazione-specialistica per accedere alla Sezione di proprio interesse: Incantesimi, per chi desidera comprendere le influenze astronomiche sull’esito degli incanti; Erbologia, per chi è interessato a capire la modalità in cui gli astri influiscono su fiori e piante magiche, nonché ricercare e studiare forme di vita vegetali nello spazio; Cura delle Creature Magiche, fondamentale per analoghe motivazioni. O ancora, Divinazione e Rune Antiche per comprendere quali rituali compiere in concomitanza di determinati periodi astronomici; Volo, per contribuire a perfezionare i viaggi spaziali, e via dicendo. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!
• Infine, è bene avere una profonda conoscenza del mondo babbano e la capacità di interagire con essi. La sede, come si è detto, si trova adiacente l’affollato edificio babbano, con la conseguente possibilità di incorrere in spiacevoli incidenti magici o di trovarsi in situazioni in cui sia necessario confondersi con loro. In alcune circostanze, può inoltre essere utile una collaborazione in incognito con astronomi ed astronauti babbani, allo scopo di utilizzare le loro conoscenze scientifiche per perfezionare complessi progetti magici.
Proprio per questo, prima di essere assunti, ai futuri dipendenti è richiesto un periodo di tirocinio in cui vivere nel Mondo Babbano, dimostrando di saperne condividere usi, costumi e conoscenze. Sono esonerati dal tirocinio solo coloro che mostrano di possedere già le qualità richieste.

◤Cosa si studia alla S-Nasa?

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Arriviamo alla parte più interessante. Dalle premesse che abbiamo descritto, è facile comprendere quali siano gli ambiti di studio della S-Nasa, nonché la loro complessità e varietà, tali da abbracciare ogni ambito del sapere magico. Fondamentalmente, essi si possono dividere in tre macro-categorie: approfondire la comprensione di fenomeni magici terrestri, ossia comprendere come la Magia, le Creature, il mondo vegetale siano influenzati dal moto celeste; esplorare nuovi orizzonti e forme di vita, vale a dire tutto ciò che riguarda la ricerca di manifestazioni di Magia oltre i confini del nostro Pianeta; e, ultimo ma non per importanza, perfezionare ed usufruire del volo spaziale.

Per approfondire ciascuna di queste aree non basterebbe un intero inserto speciale e, aimè, i caratteri a mia disposizione sono ormai terminati. Se però siete curiosi di saperne di più, restate con noi, a breve altri approfondimenti sul mondo Astronomico!

~ Atena McLinder


Bibliografia
- Nascita e storia della S-Nasa, di Erich Roch
- Maghi alla conquista dello Spazio - e altre disavventure, di Emerald Floss
- Magia ai confini della Galassia, di Susan Rustin
- Il complotto della Scatoletta di Aringhe, di Adamella Smart



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◤LA RUBRICA

Si inaugura con questo articolo la nuova Rubrica della Gazzetta del Profeta tutta dedicata all'Astronomia e all'Astromagia: siete curiosi di sapere in che modo gli Astri influiscono sulla Magia e sul mondo magico? Volete conoscere le modalità in cui la Magia si manifesta al di fuori del nostro pianeta? Vi interessano i voli spaziali e le avventure di Maghi lanciati nello spazio? Allora continuate a seguirci!

◤L'AUTRICE

Atena McLinder - Giovane strega di origine scozzese; ex Corvonero, conclude il percorso ad Hogwarts conseguendo 6 MAGO a pieni voti. Dopo diversi anni passati all'estero, torna in patria nelle vesti di Auror. Attualmente è Docente di Astronomia e Capocasa Tassorosso. Si interessa di forme di Magia non convenzionali.


Edited by Il Gufo Espresso - 5/12/2020, 10:07
 
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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Natale era alle porte ormai, mancavano pochissimi giorni, ed Emma aveva preso dei pensierini per tutte le sue compagne di stanza e anche per Oliver e Camille; aveva pensato anche a Narcissa e Draven: dopo la giornata passata al campo delle zucche non poteva dire di essere diventata lora amica, ma le faceva piacere mandare un pensierino anche a loro… in fondo Narcissa le stava simpatica, e non pensava fosse una brutta persona, nonostante il suo caratterino scontroso… d'altronde neanche lei era uno zuccherino. Arrivò in cima alla guferia con il fiatone, fare tutte quelle scale non era stata di certo una passeggiata in riva al Lago Nero. Quando finalmente ci arrivò si guardò intorno per cercare un gufo che facesse al caso suo e una civetta bianca dallo sguardo curioso attirò la sua attenzione. Vieni qui, dolcezza. Pensò che non poteva caricarla di tutti i pensierini che aveva fatto alle sue compagne di stanza, così decise che a loro li avrebbe dati in un altro modo. Non voleva far faticare troppo quella povera bestiolina, quindi la mandò prima da Oliver e Camille, sperando che avrebbero apprezzato il suo piccolissimo pensiero.

Oliver Brior riceve:

-Detonatori Abbindolanti
Sono piccoli oggetti dotati di zampette ondeggianti e di un corpo costituito da un bulboso clacson che, se lasciati cadere a terra, scappano via velocemente facendo un rumore assordante, seguito da una notevole fuoriuscita di fumo. Ottimo diversivo in caso di fuga
Distraggono l'avversario per 1 turno.
- un sacchetto di Pasticche Elfiche
Se ingerite renderanno le tue orecchie appuntite come gli adorabili aiutanti di Babbo Natale per un paio d'ore.
- un biglietto: click


Camille Donovan riceve:

- Puffola Pigmea
- un sacchetto di Biscotto Guardone
(al cioccolato, ripieni alla marmellata di zucca o di mirtilli) Se ingerite uno di questi biscotti diventerete talmente paranoici da pensare che tutti i presenti stiano guardando voi. Perfino andando in bagno avrete la sensazione di essere osservati, sarà terribile. L'effetto svanisce dopo pochi minuti. Ogni sacchetto contiene 5 biscotti. (x)
- un bigliettino: click

Dopo aver fatto le prime tre consegne, fu il momento di mandare la roba a Narcissa e Draven, ed Emma sorrise immaginando l'espressione di Narcissa quando avrebbe visto quello che lei le aveva mandato. Scrisse un bigliettino anche per Draven, quell'anno non avrebbe dimenticato nessuno.Tra qualche guorno sarebbe tornata a casa per la festa di Natale e non vedeva l'ora di rivedere Cam e Mitchell: era riuscita a prendere anche un pensierino per entrambi con i suoi risparmi, era stata davvero brava. Forza piccola, un ultimo sforzo, porta questi a Narcissa e Draven. Sei stata velocissima con gli altri. Accarezzò la civitta prima che prendesse il volo. Emma rimase a guardarla ammirata fino a quando non fu così lontana da non riuscire più a vederla. Sperò che i destinatari dei suoi doni sarebbero stati contenti e si chiese se Narcissa e Draven avrebbero apprezzato la sua ironia: non erano cattivi, per Emma erano semplicemente complicati, e le persone complicate la intrigavano un sacco.

Narcissa Miller riceve:

- biglietto d'auguri Mordi-dita
quando il povero malcapitato a cui viene recapitato proverà ad aprirlo il biglietto si attaccherà alle sue dita con una salda presa.
- Specchio Scherzo (tascabile)
Specchio in grado di abbellire o imbruttire chi vi si specchia. Perfetto per far impazzire le ragazze!
- un bigliettino: click


Draven. riceve:

- biglietto d'auguri Mordi-dita
quando il povero malcapitato a cui viene recapitato proverà ad aprirlo il biglietto si attaccherà alle sue dita con una salda presa.
- Impiccato Rimpiccabile
Il classico gioco dell'impiccato: ad ogni risposta sbagliata l'omino prenderà forma e, alla fine, si impiccherà da solo davanti ai vostri occhi.
Riutilizzabile tutte le volte che volete!
- un bigliettino: click

 
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view post Posted on 25/12/2020, 18:17
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The North remembers. ♥

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Clelia volava veloce e sicura, trasportando il piccolo pacchetto con cura e attenzione: per la prima volta dopo molti mesi ritornava ad Hogwarts. Le mancavano tremendamente il castello, l’aria fresca decembrina e i vasti spazi aperti scozzesi: da quanto Jane si era trasferita a Londra aveva scoperto di non amare particolarmente la città, così grigia e fumosa, ma per sua fortuna la strega spesso lasciava che si assentasse per qualche giorno, in modo da permetterle di passare del tempo all’aria aperta della campagna inglese.
Quella mattina quando la civetta ritornò dalla caccia notturna trovò ad attenderla un piattino colmo di Biscotti Gufici, con accanto un pacchetto e una lettera, il che voleva solamente dire una cosa: la sua padrona aveva bisogno di fare una consegna.
Fischiò, stizzita, non appena vede avvicinarsi Jane: del resto, per quella giornata prevedeva solamente riposo al caldo, comoda nel suo trespolo.
« Lo so, Clelia, ti chiedo scusa. Ma avrei bisogno che portassi queste cose ad Hogwarts per me… che ne dici? Puoi fermarti per un po’ al castello se ti va! »

Non appena udì la parola Hogwarts lo stato d’animo della civetta cambiò improvvisamente, e lesta allungò la zampa per farsi legare lettera e pacchetto.

Non ci mise molto, una volta arrivata al castello, ad individuare la finestra della Torre di Astronomia a cui avrebbe dovuto fare la consegna: non appena una studentessa le aprì, volò delicatamente all’interno della stanza, lasciando cadere gli oggetti sul letto della destinataria, per poi volare di nuovo fuori.


Cara Mary,
spero che Clelia si sia dimostrata affidabile come sempre e che sia riuscita a consegnarti il pacchetto senza intoppi. Volevo augurarti un Buon Natale e di trascorrere le feste in allegria e in compagnia delle persone a te più care (e nel dubbio ricordati: Muffin Tornasobrio di Zonko… sono spettacolari!).

A presto, un abbraccio!

Jane

Ps. mi sembrava così simpatica che non sono riuscita a non pensare a te!


Héloïse

Insieme alla lettera c’è un pacchettino, forellato da piccoli buchi: al suo interno troverai una Puffola Pigmea, buon Natale :<31:

 
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view post Posted on 25/12/2020, 23:30
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It's the most wonderful time of the yearf9d25893efa185fed2c174ab3311ca20«Ma quanto sei bella. Ma quanto quanto sei bella, amorino mio.» I suoi occhi brillarono dinanzi alla piccola puffola che Jane le aveva regalato. «Ti sto prendendo, ok? Ecco qui, vieni.» La sua voce era dolce ed infantile mentre con entrambe le mani portava la piccola palla di peli nei pressi della sua faccia. Questa, in tutta risposta, iniziò ad emettere dapprima dei timidi strilli acuti che in poco tempo raggiunsero un’intensità notevole. A quel punto la Grifondoro dovette allontanare la puffola dalla sua faccia e, in particolare, dalle sue orecchie se non voleva perdere l’udito. Trovò che fosse un regalo perfetto, comunque. Ne aveva sempre desiderata una ma era sempre stata troppo impegnata per riuscire a prenderla. Tra l’altro il regalo da parte della guaritrice arrivò proprio quando lei stava impacchettando il suo. Le sue mani si muovevano in modo metodico, come se creare dei pacchetti fosse un’attività automatica per lei. Da Madama di tanto in tanto si ritrovava a realizzare delle confezioni carine per le spedizioni e aveva assorbito molto dalla sua collega, Janette, che sembrava avesse una predilezione per la cosa. «Sei pronta Lusin?» La sua civetta iniziò a ridacchiare come in preda ad una crisi isterica. A quel punto la puffola rispose con dei forti strilli acuti a cui si aggiunse Drill, il suo gattino, che iniziò a tirarle via il calzino dal piede. Mary, ch’era da prima seduta a gambe incrociate sul letto, si ritrovò in pochi secondi per terra, senza un calzino, con la puffola in testa e la civetta che volava per la stanza. La ragazza non si perse d’animo, comunque. Racimolato i due pacchetti di due dimensioni diverse, lasciò la stanza con la puffola nel taschino anteriore della camicia e la civetta sulla spalla destra. «Ehi, guardami. Questi sono due pacchi importantissimi, ok? Vai e quando torni ho una sorpresa per te.» Ma chissà se la civetta la capiva, comunque. Intanto, volò via portando con sé due pacchi e due lettere di dimensioni diverse.



667810e0db70708a769ae4d68bd467b6Cara Jolene,
Spero tu stia bene. Mi dispiace non essere venuta a trovarti in infermeria, anche se capirai che, da un lato, la cosa sia positiva. Mi dispiace anche non averti visto al campo di Quidditch con una scopa. Volare è ancora una passione, giusto? Comunque, l’altro giorno ero in giro a fare compere e ho notato una cosa che mi ha subito fatto pensare a te. Mi ha fatto pensare soprattutto alla tua voglia di indagare e alla tua voglia sfrenata di conoscenza…e di gossip.
Buon Natale infermiera White.
Mary Grenger.

Orecchie Oblunghe: Strumento utile per ascoltare conversazioni a distanza.
Vere e proprie estensioni di un orecchio, possiedono un lungo filo che può essere comodamente inserito nell'orecchio, permettendo cosi di far udire ogni cosa come se si fosse presenti nel posto dove viene piazzato l'altro capo dell'oggetto. Collocabili anche sotto le porte.
Chi è in possesso di tali orecchie può venire a conoscenza di alcuni fatti di una determinata discussione.



b905ab0badf1a3639e1a05c758267538Cara Jane,
Ho saputo la grande notizia: congratulazioni per il lavoro al San Mungo. Onestamente non avevo dubbi, sai? Alla fine, avevo ragione: bastava accamparsi per tre giorni e tutto sarebbe andato secondo i piani! Comunque, ho ricevuto il tuo regalo. È bellissima Jane, davvero. L’ho chiamata Jary. Sì, se te lo stai chiedendo, Jary è l’unione dei nostri nomi, mi sembrava giusto così. Anche io ti ho preso una cosa, un pensierino che spero possa tornarti utile. Con questo regalo voglio che sia chiaro che, semmai avessi bisogno di me, io ci sono. Buon Natale!
PS. Questo è il mio indirizzo di casa. Abito a Londra, se qualche volta ti va di venirmi a trovare. Craven Street, n°12.
Tua, Mary.

Anelli dei Gemelli: Due anelli che se portati da due persone particolarmente legate tra loro (amici, fratelli, fidanzati) permettono loro di comunicare anche se non sono vicini, su vasta distanza. Nel pacchetto ce n'è uno, l'altro lo possiede Mary.



Unconsoled Jane Read
 
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Narcissa Miller
view post Posted on 26/12/2020, 20:30




Narcissa Elodie Miller

30 dicembre, Galles, UK



Aveva lavorato diverse ore quel pomeriggio china tra colla, graffette e piccole palline di bigiotteria rossa. Rosso, come la passione, come il Capodanno, come...
*Grifondoro, puah!* pensò immediatamente, mentre una perlina le scivolò sulla scrivania e rotolò rapida sul pavimento. Un 'tic' accompagnò quel movimento e ne annunciò l'atterraggio sul pavimento.
*Stupide perline*
Si chinò a raccogliere l'ultima perla di bigiotteria che le restava da incollare. Quel giorno si sentiva come un chirurgo: pinzette, precisione. Beh, certamente al San Mungo non usavano vinavil e graffette di quel genere, però l'idea di metterci la stessa meticolosità di un dottore la riempiva di entusiasmo. Quell'anno, ovviamente, s'era scordata di fare regali di Natale. In verità non era mai stata una di quelle che fremeva per la corsa ai regali: quei pochi - scarsi - amici che poteva dire d'avere le stavano ampiamente antipatici, motivo per cui, essendo figli di amici di sua nonna, si beccavano il regalo di Elodie e tanti saluti. Quell'anno, invece, era diverso. Aveva conosciuto durante il primo semestre Lyvie e Draven e con loro s'era stretto un rapporto speciale, diverso da quello che aveva instaurato con qualsiasi altro compagno conosciuto durante gli studi a Hogwarts. Poteva definirli davvero 'amici'. Erano infatti le prime persone che non s'erano mai permesse di giudicarla, di dirle che sbagliava o di prenderla in giro. Era così che facevano gli amici, l'aveva sentito dire da quel farabutto di Carl, del quale sperava di liberarsene almeno durante le feste, ma che invece aveva avuto la malaugurata idea di tornare per le vacanze natalizie. Così se lo sarebbe dovuto smazzare anche a Capodanno.
Capodanno, ecco. Il suo vezzo. Per quanto detestasse il Natale, Capodanno le piaceva. L'inizio di un nuovo anno era presagio di cambiamento, di nuovi inizi, di nuove cose. L'anno passato aveva portato cose belle, quindi perché non sperare nel venturo?
Sorrise, mentre dal cassetto della sua scrivania estrasse due buste recanti il sigillo dei Cooper. Non aveva niente di anonimo, per cui dovette accontentarsi di spedire le due lettere scritte di getto con la carta intestata di sua nonna. Aveva talmente timore di sprecare ulteriori pergamene che nemmeno si curò di ricopiare in bella copia ambedue le lettere per evitare che potessero leggersi le cancellature. Earl, dal suo trespolo, di tanto in tanto apriva i suoi occhioni gialli e la fissava, la testa nascosta sotto l'ala a fingere di sonnecchiare placidamente.

"Earl, è inutile che fai finta di niente, vieni qui" disse ridacchiando rivolta alla civetta, che emise un verso di disappunto prima di rassegnarsi all'evidenza e dispiegare le ali in segno di obbedienza. Narcissa sorrise e con la lingua bagnò le chiusure delle due buste, nelle quali aveva riposto una graffetta e una lettera: su una busta scrisse il nome di Draven, sull'altra quello di Lyvie.
"Earl, mi raccomando, devi fare in modo che Draven Shaw e Lyvie Synfenir ricevano queste buste prima di domani pomeriggio. Mi fido di te, non mi hai mai deluso, mi raccomando".
Diede un buffetto sulla testa della civetta e affrancò alla sua zampa le due lettere. Earl, poi, si posizionò sul suo braccio, pronto a farsi accompagnare alla finestra più vicina per partire alla volta di Hogwarts.
"Sono tutti e due a Hogwarts, la strada ormai la conosci, bello mio".
Con il braccio teso verso la finestra, Earl strinse sul suo polso, conficcando le unghiette nella carne di Narcissa.
"Ahi, ma cosa fai?" lo rimproverò e nel mentre il vetro scattò, aprendo e lasciando che l'aria frizzante di dicembre entrasse nella camera e le baciasse il viso.
"Vai, Earl, e torna vincitore!"
Così si congedò dalla civetta, che nuovamente dispiegò le ali e si librò a mezz'aria nei cieli del Galles, in direzione di Hogwarts, dove avrebbe consegnato le buste a Draven e Lyvie con la posta del mattino. Sperava che, anche se con poco, potesse con il suo pensiero rallegrare il loro Capodanno.

Draven.
CITAZIONE
Caro Draven,
Lo so che queste smancerie ti faranno venire il vomito e che se fossi li mi rimprovereresti, però ormai ti considero un amico e in quanto tale voglio che anche l'anno prossimo quest'amicizia tra noi si mantenga. Io penso che
Questa graffetta non è niente di che, apparentemente ti sembrerà una porcheria schifezza, ma non sono brava coi regali. In famiglia usiamo assemblare queste graffette e annetterci del rosso per far sì che si possa creare un appiglio e affrancare le cose belle che sono accadute quest'anno, perché tu ne possa fare tesoro.
Buon anno, ci rivediamo quando tornerò a Hogwarts,
Narcissa

graffettadellafortuna


Hoiuth
CITAZIONE
Cara Lyvie,
spero che Earl riesca a consegnarti questa lettera prima di Capodanno.
Anzitutto buon anno. Se a Natale sono stata pessima e non ho saputo nemmeno prenderti un regalo degno di questo nome, ho voluto rimediare per Capodanno, regalandoti questa graffetta. No, non ha poteri magica, è sfigatissima in effetti. Mia nonna dice da sempre che le graffette sono importanti e che a Capodanno è di buon auspicio regalarne una, perché permette di affrancare i momenti belli dell'anno passato per farne tesoro nell'anno che viene. Spero che ti piacerà. Spero che ti piaccia, l'ho assemblata io e, anche se non sono una grande artista, sembra anche riuscita bene .
Buon anno, Lyvie, ci rivediamo al mio rientro a Hogwarts,
Narcissa

graffettadellafortuna



//Capitela, sono i primi regali che fa nella sua vita, abbiate pietà di lei :ihih:
 
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view post Posted on 30/12/2020, 11:01
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pZkrBOv
Infermeria, Hogwarts
Non aveva idea di quanto tempo fosse trascorso da quando era uscito dal Castello di Hogwarts: i giardini, bagnati di candore, avevano saputo accoglierlo in modo delicato, e lentamente - attento a non inciampare in qualche buca solitaria - si era fatto strada fino al limitare della Foresta Proibita. Non l'avrebbe superato, non quel giorno: quando batté piede sul sentiero tuttora visibile, si accorse di alcune orme sulla neve e si scoprì punto da una nota di genuina curiosità. Forse qualcuno si era addentrato lì dove non avrebbe dovuto, forse si trattava semplicemente di una creatura magica di passaggio; sollevando lo sguardo verso l'orto delle zucche, e ancora oltre verso il profilo della Capanna del Guardiacaccia, si domandò se non fosse stato proprio Mr Cravenmoore ad aver inseguito il percorso fin dritto la Foresta. L'idea stuzzicò il suo cuore, e apparentemente senza motivo Oliver si ritrovò a sorridere. Aveva sempre considerato l'ingresso al bosco irto di pericoli come un privilegio, e il fatto che vi fosse qualcuno che per lavoro, e per ruolo, potesse semplicemente farlo a proprio piacimento, un po' gli lasciava una sensazione di invidia, di quella piacevole, senza tormento. Ad ogni modo, lui era lì per un altro motivo - nessuna visita di circostanza né desiderio di intrufolarsi di nascosto, velato dalle ombre degli alberi più imponenti. Dal taschino del giubbotto foderato - aveva fatto proprio bene ad acquistarlo da Mr Elegant, ora gli tornava utilissimo con quel freddo - recuperò infatti un sacchetto di tela, molto comune; al sinistro singulto del vento tra rametti e foglie tutto intorno, cercò di fare più in fretta e sciolse così il leggerissimo filo di cotone grezzo, a liberarne il contenuto. Sulla mano, lasciando che il sacchetto vi si capovolgesse completamente, apparvero veri e propri semini - uno più sottile dell'altro, qualcuno solitario ben più grasso, tutti bizzarramente coperti di terriccio e di un germoglio sorgente esattamente al centro. Con un altro sorriso e con un sospiro di sollievo, socchiuse appena gli occhi come in tacita, intima preghiera. Raccolse in memoria un incontro per lui eternamente prezioso, e rinverdì - come ogni anno, e sempre in quel giorno di fine Dicembre - la promessa che aveva compiuto. Porterò nuovi semi, aveva detto. Occhietti vispi, dita lunghe, orecchie a punta, gli Elfi della Natura zampillarono come vive presenze nei suoi ricordi; le loro testoline che si piegavano, i loro cenni alla sua richiesta, il loro consenso, tutto non poté che delinearsi di nuovo, e ancora, ancora una volta. Un passo avanti, e i semi nascenti di Funghi Dormienti parvero brillare lucenti sul palmo della sua mano, sulla stessa pelle; li lanciò oltre, oltre il confine della Foresta Proibita, lì dove la neve non aveva raggiunto una parte di umida terra. Per un attimo, infine, immaginò che nascosti tra le fronde e tra i cespugli vi fossero gli stessi Erkling nei quali si era imbattuto tempo addietro. Con una gestualità che somigliò ad un mezzo inchino, Oliver volse su di sé e tornò verso il Castello, cominciando la salita. Un fischio leggero, allora, abbandonò le labbra spente dal ghiaccio; un suono passeggero, appena mellifluo, trasportato com'era dal soffio di bora. Mentre una macchiolina indistinta, in alto, tinteggiava il cielo del mattino di porpora, il Caposcuola Grifondoro prese un altro pacchetto dalla stessa borsa a tracolla; era rettangolare, in realtà, di semplice cartone: un nastro di cotone argenteo, più sul bianco, ne cesellava i bordi fino ad impreziosirne l'immagine, cingendo sul centro un rametto benaugurante di cespuglio farfallino e una coppia di campanellini. Una pergamena, arrotolata e stretta accuratamente sotto il nastro, concludeva la semplicità del dono. Così si fermò all'improvviso, nei giardini innevati: il braccio sinistro, gentile, si sollevò ad accogliere quello che di primo acchito somigliava propriamente ad un gufo, forse ad un gufo molto, molto particolare. Era molto piccolo, il becco sottilissimo e gli occhietti più sporgenti, di un nero più brillante dell'inchiostro; la coda, ben più lunga, dava l'impressione di dischiudersi come il manto di un pavone, e gli artigli erano spessi fin sul cappotto dello studente lì presente. Il piumaggio della creatura attirava immediata attenzione, sfumava infatti in colorazioni che nessun altro rapace avrebbe potuto vantare: sul porpora, sul violetto, sul magenta, sul rosa antico, e nell'una e l'altra combinazione paventava gli albori del rosso di base; con la crescita degli ultimi mesi, il Fwooper appariva ammantato d'incanto, privilegio dei cieli. Oliver ne restava sempre affascinato, e sempre si prendeva un attimo, anche sfuggente, per ammirarne l'indomita bellezza della sua natura. Alla fine, gentile più di quanto già non fosse di solito, carezzò con la mano libera la testolina della creatura magica, lasciando che gli artigli si avvinghiassero al pacchetto che il ragazzo stava porgendo. «Vai, Cassandra.»
Sorrideva. Confidava nel Fwooper, e sapeva che se vi fosse stata la sua civetta nei paraggi, avrebbe mandato lei al Castello di Hogwarts. Così come sapeva, in effetti, di aver potuto tranquillamente arrivare lui a destinazione: il secondo piano, e di preciso l'Infermeria, non era distante e conosceva naturalmente la strada. Tuttavia, girava voce che di quel periodo - poco prima di Natale e del rientro degli Studenti nelle rispettive case - l'Infermeria si fosse riempita di pazienti. E lui, si diceva, non voleva farne più parte. Sospinse il Fwooper verso l'alto, appena un colpetto di braccio. Osservò il suo volo, di grazia di un meriggio nascente; e per un attimo, nel silenzio circostante, provò ancora quell'antico rimorso per aver spento - per misera legge - il Canto del Fwooper.

n3XY21R
Unconsoled Anche se io sono in ritardo, Oliver non lo sarebbe mai *fru Ho ambientato a poco prima della fine dell'anno scolastico e del rientro degli studenti, poco prima del Natale vero e proprio; perdona il ritardo, e tanti arrosticini auguri. Nel pacchetto, consegnato da Fwooper Express, troverai:
Ciondolo Corno di Unicorno (+4PC) – rende puro e all'apparenza più forte chi lo indossa
CD Lingua di Fata, .shey (+1 PS)


Un animo puro è pregio di pochi e in questo mondo non è da tutti. Ma tu, Jolene, sei in tal senso veritiero privilegio; quello che rappresenti, quello che il tuo cuore custodisce, tutto è armonia, tutto è candore. E per me, per uno e più motivi, sei empatia, e sei memoria – perché quando sono stato sfortunato viandante, tu sei stata una direzione. Pura, empatica, viva. A te la mia gratitudine, a te la mia più preziosa amicizia.

Il rametto viene dalla mia talea di Cespuglio Farfallino, quest'anno è stata una fioritura bellissima. Il ciondolo... se anche non fosse stato Natale, l'avrei preso pensando a te.
Per il disco, è una delle prime copie arrivate da Zufolo, acqua in bocca.

Con tutto il mio cuore,
Oliver
 
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view post Posted on 7/1/2021, 01:18
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Il cielo di gennaio era placido, quel giorno, ammantato di un grigio chiaro e uniforme. Aveva nevicato per tutta la notte e, quando infine le prime luci dell'alba avevano dissipato la notte, avevano illuminato una distesa di neve spessa e soffice, così candida da risultare incantevole allo sguardo. Hogwarts si era risvegliata, finalmente animata dopo il periodo delle vacanze natalizie, ma si mostrava ancora pigra quando non uno, ma ben tre gufi spiccarono il volo dall'alto della Torre di Divinazione. Le loro sagome rimasero sospese nel cielo per qualche istante, prima che i rapaci si disperdessero con rapidità in direzioni diverse; due, per la verità, presero la stessa strada, sorvolando il castello per raggiungere l'altra torre, mentre quello rimasto proseguì in solitaria. Erano custodi di piccoli pensieri preziosi, incartati con cura per ognuno dei destinatari.


Caro Oliver,
ti ringrazio di cuore per il ciondolo, e per il bellissimo biglietto di auguri. Arrivo a ricambiare, anche se con un certo ritardo, che spero mi perdonerai – non so come sia possibile, ma le feste mi colgono sempre impreparata, per quanto cerchi di pensare in anticipo ad ogni cosa.
Nel pacchetto trovi una collezione di tè speciali arrivati direttamente da Madama Piediburro, oltre ad alcuni muffin semplicemente deliziosi. Come ogni rituale che si rispetti, anche quello del tè merita il meglio. Insieme al resto trovi anche una delle tazze speciali del locale: penso che sia bellissima, ed è incantata perché, una volta riempita, faccia sbocciare intorno a sé ogni genere di fiori profumatissimi. Non è meraviglioso?
Spero che le tue vacanze siano state incantevoli, e che lo sia stato anche il rientro.
Con affetto,
Jolene


Il pacchetto contiene una confezione per ciascuno dei seguenti: tè di Merlino, tè di Morgana, tè di Re Artù e tè di Ginevra. Contiene inoltre anche tre Muffin Neverosa e una Tazza della Fertilità.
Oliver Brior

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Cara Mary,
buone feste! Ti rispondo con un ritardo imperdonabile, ma ogni anno finisce sempre così. Io sto bene, sono appena tornata da quella vacanza in famiglia a cui ti avevo accennato. Tornando a scuola dopo tanti giorni passati in una casetta circondata da prati e boschi innevati, qui tutto sembra così frenetico. Ti ringrazio tanto per il tuo regalo, è decisamente azzeccato (e di' a Madama che può cominciare a temere).
Nel pacchetto trovi un pensiero che spero ti possa piacere. Come hai notato io non mi sono ancora azzardata ad andare sul campo di Quidditch, ma so che per te è un posto speciale, almeno quanto lo è per Roxane.
Buon rientro!
Jolene



Il pacchetto contiene una bambolina Bobblehead (+2ps) vestita con la divisa da Quidditch di Grifondoro, munita inoltre di scopa e mazza da battitore. La testa è incantata per cambiare aspetto, passando da una versione stilizzata e kawai di Mary a quella di un cactus (sì, Roxane, parlo di te).

_______________________________________

Cara Mireen,
buone feste! Come sta andando in questo periodo? Tra poco potremo di nuovo vederci di persona, ma ci tenevo a farti avere al più presto questo piccolo pensiero.
Ora che sei insegnante, non puoi certo far mancare le opere del nostro preside nella tua libreria. Scherzi a parte, il titolo sembra interessante, non è vero? Certo, non semplicissimo, ma comunque...
L'altro libro, invece, è semplicemente per te. Sono convinta che queste siano le fiabe più belle del mondo magico, hanno qualcosa di speciale da dire anche alla decima rilettura. Spero che sia così anche per te.
Con affetto,
Jolene

P.S. Poi dimmelo com'è il libro di Peverell, sono curiosa.



Il pacchetto contiene “Innografia pagana, e religiosa: Lode alla Magia dell'Essere?” di Ignotus Peverell, e “Le fiabe di Beda il Bardo”.
LadyShamy

 
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view post Posted on 21/1/2021, 14:34
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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E Babbo Mamma Natale arriva anche da parte mia finalmente :*-*: :<31:

Quel giorno la tassina sarebbe tornata a casa per le vacanze, ma prima aveva una cosa importante da fare: consegnare i regali di Natale!!
Dopo colazione si era diretta a passo svelto alla Torre di Divinazione, dove si trovava la Guferia. Fece i gradini due alla volta e arrivò in cima con il fiatone.
*Dovrei allenarmi di più, non è possibile affannarsi così* pensò. Appena varcara la soglia della Guferia, si guardò attorno in cerca di un gufetto; ne vide uno dal piumaggio bianco e grigio e dall'aria docile, rimasto in disparte rispetto agli altri.
Si avvicinò lentamente per evitare di spaventarlo.
-Vieni qui piccolino, non ti faccio niente, ho solo bisogno che tu faccia un paio di consegne per me!- gli sussurrò mentre lo prendeva delicatamente in braccio. Aveva preparato due fagottini, il primo era destinato a Emma e conteneva un pacchettino ben confezionato e un accessorio molto utile, che avrebbe permesso alle due ragazze di comunicare facilmente a distanza. *Spero apprezzi* si disse. Prese il fagottino e lo legò con attenzione alla zampetta del piccolo Gufo.
-Portalo ad Emma, nella sala comune Grifondoro, alla Torre di Astronomia!- si raccomandò prima di lasciarlo libero di fare la sua prima consegna.



Miss Effe Trova (sperando rimanga soddisfatta): :<31:

Bigliettino: (click)
Il libro "Le Fiabe di Beda il Bardo" (+1 PM)
Specchio gemello, l'altro lo possiede Camille (ricevuto con il Calendario dell'Avvento)



La tassina scrutava dalla finestra in attesa del vittorioso ritorno del gufetto. Dopo qualche minuto lo vide arrivare e atterrare elegantemente sul trespolo dove lo aveva trovato al suo arrivo.
-Ma che bravo, sei stato rapidissimo. Sei pronto per un'altra consegna? Giuro che è l'ultima!- il secondo fagottino, per cui molti potrebbero storcere il naso, era diretto alla casata Serpeverde, o meglio: a Draven e Narcissa. Cosa aveva in comune una Tassorosso come lei con due studenti Serpeverde? Poco o niente in realtà, ma in qualche modo, per una strana serie di disavventure avevano legato? Se così si può dire. Dopo il ballo sperava che il rapporto con loro non si fosse rovinato, soprattutto con Narcissa, visto che l'aveva lasciata ad affrontare la situazione da sola. Camille odia i litigi, a maggior ragione se riguardano cose in cui non è coinvolta, ma Narcissa voleva che in qualche modo si schierasse. La cosa l'ha sempre messa a disagio, lei era lì per fare amicizia, al di là dei pregiudizi sulle varie casate (che trovava ridicoli e del tutto irrispettosi) e delle scaramucce, ma evidentemente non era così per tutti. Forse più che un regalo di Natale era più un simbolo di scuse? Un modo per ricucire qualcosa che si era rotto? Non sapeva se la ragazza portasse rancore o meno per l'accaduto, ma lei sperava ovviamente di no.
Per quanto riguarda Draven che dire? Lui la vedeva come una bambina, giustamente, cosa che all'inizio la infastidiva non poco, ma col tempo ha iniziato a riderci su e accettare che fosse diventato "il suo babysitter". Probabilmente avrebbe odiato questa smanceria e sicuramente glielo avrebbe rinfacciato, ma non poteva non pensare anche a lui in occasione di una festa così bella come il Natale! Senza perdere altro tempo, si riscosse dai sui pensieri e sistemò anche quel fagottino alla zampetta del piccolo Gufo.
-Questo invece portalo a Narcissa e Draven, nella sala comune Serpeverde, nei sotterrai- si raccomandò lisciandogli le piume prima di lasciarlo libero.



Narcissa Miller Trova: :<31:

Bigliettino: (click)
Statuina Bobblehead (+2 PS)
Realizzata su misura sulla base di una fotografia o di una posa dal vivo, la statuina è una riproduzione in scala di una persona. Il capo è sproporzionato rispetto al resto del corpo, è più grande e può dondolare come una molla: dall'aspetto della persona scelta, la Bobblehead è incantata per muoversi e ripetere qualche semplice frase con la stessa voce di chi raffigura. Un mini sé incantato, è il regalo più divertente. Si può decorare con piccole aggiunte: ad esempio per un appassionato di Quidditch, la sua statuina potrà volare su un manico di scopa. Realizzabile anche come mini Creatura Magica a scelta.



Draven. Trova: :<31:

Bigliettino (click)
Statuina Bobblehead (+2 PS)
Realizzata su misura sulla base di una fotografia o di una posa dal vivo, la statuina è una riproduzione in scala di una persona. Il capo è sproporzionato rispetto al resto del corpo, è più grande e può dondolare come una molla: dall'aspetto della persona scelta, la Bobblehead è incantata per muoversi e ripetere qualche semplice frase con la stessa voce di chi raffigura. Un mini sé incantato, è il regalo più divertente. Si può decorare con piccole aggiunte: ad esempio per un appassionato di Quidditch, la sua statuina potrà volare su un manico di scopa. Realizzabile anche come mini Creatura Magica a scelta.


Edited by Camille Donovan - 21/1/2021, 17:45
 
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view post Posted on 5/2/2021, 16:51
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GUFOEvjUAqh


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Nerina, quello era il suo vero nome. Non per chissà quale fantasia, semplicemente perché il suo piumaggio era interamente, profondamente nero. Più dell'inchiostro degli articoli della Gazzetta del Profeta, le dicevano di tanto in tanto. Più lucente di ogni boccetta, più di ogni altra tinta scura, aggiungevano tanti altri ancora. Per lei era una fonte di orgoglio, era un gufo in effetti che vestiva il nero come un manto, e quando si trattava di consegne esclusive, estremamente importanti, di notte era sempre la prima ad essere scelta dai giornalisti. Le piume nerissime avevano sempre rappresentato un vantaggio per lei, soprattutto quando con il favore della notte poteva confondersi nei cieli in assoluta invisibilità; era come un super potere per lei, non aveva mai avuto problemi. Gli occhi scuri, per giunta, si adeguavano altrettanto intensamente alla sua identità. Nerina, allora, e lo era di nome e di fatto. Fino a quel giorno. Aveva consegnato la prima copia, inseguendo Miss Hydra verso l'atrio del Ministero della Magia e fino al suo ufficio, lì dove - sfuggendo ad un rapace piuttosto irascibile - si era limitata a compiere il suo lavoro per poi scappare via; era di ritorno, mentre abbandonava la sede di giustizia, che un bamboccio maldestro le aveva scagliato contro un sortilegio. Forse in compagnia di qualche genitore, o forse semplicemente un ragazzino dritto al Wizengamot (e ci sperava, una bella punizione sarebbe stata adeguata), ad ogni modo l'incantesimo le aveva tinto le piume in un'orribile, scintillante tela di colori. A nulla erano valsi i suoi versetti striduli, così forti da attirare una e più attenzioni. Era ancora arrabbiatissima quando lasciò cadere la copia di giornale dapprima per Daddy Toobl, e poi per Francis Drake, scovandoli entrambi in posti diversi, con quell'istinto innato che creature come lei avevano fin dai tempi più remoti. Odiava sembrare un gufo carnevalesco, odiava sentirsi tanto scoperta. Si ripromise, dopo aver consegnato anche la copia di Miss Torre, di fare direttamente rientro alla Redazione della Gazzetta. Quello che le serviva, infatti, era un contro-incantesimo da parte di qualcuno. Nerina, non Arlecchina.


Per festeggiare Carnevale e San Valentino,
in allegato per tutti gli abbonati del Profeta:

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GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Amber Serenity Hydra
˜Serenitÿ
CITAZIONE (Camille Donovan @ 16/1/2021, 19:36) 
Il Gramo
tra Simbologia e Realtà
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Per i maghi e le streghe che sono esperti Divinatori, il Gramo – rappresentato in Tasseografia come un cane nero di grande taglia – viene considerato di cattivo auspicio, per la precisione un presagio di morte. Si dice che chiunque lo veda, dal vivo, morirà poco tempo dopo. Ma perché proprio un cane nero, chi o cosa è questo essere? Bene, oggi cercheremo di darvi una risposta. Si tratta effettivamente di un cane, di taglia più grande del normale, con pelo nero e folto e occhi gialli, più o meno accesi. Negli stati Nord Europei si trova comunemente in lande desolate e umide, dove tende a nascondersi in zone buie di paludi, boschi e luoghi simili. La sua natura è sempre stata molto dibattuta, i vari studiosi del Ministero della Magia sono incerti se classificarlo come Spettro oppure Animale, anche se attualmente prevale la seconda. È molto schivo e sostanzialmente innocuo, il Ministero lo ha classificato con una pericolosità di livello XXX. Essendo considerato un presagio di morte, c'è l'idea nel mondo magico che la sua presenza possa anticiparla, ma al momento non se ne ha ancora la certezza.


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Nelle leggende anglosassoni viene descritto in molti modi, si parla spesso di Cani Neri, grandi creature notturne dal pelo ispido, di colore nero o verde fosforescente, e occhi fiammeggianti. Si dice che questi esseri siano spiriti al servizio del Demonio, vagano sulla terra per riscuotere le anime dei defunti, strappandole via dai corpi con un morso per poi condurle nell’oltretomba. Secondo i Celti, invece, si tratta di spiriti che, assumendo la forma di Mastini, traghettano le anime (sottoforma di piccole sfere luminose) portandole al Nemeton, un albero, di solito una vecchia Quercia, sacro per i Druidi e che cresce all’intersezione di specifiche linee energetiche sotterranee, dette Linee o Correnti Telluriche, che rappresentato il sottile confine tra il regno dei morti e quello dei vivi. Nel Medioevo, sempre in Inghilterra, si parlava di Barghest, uno spettro con sembianze di lupo che perseguitava le anime dei dannati. Questa leggenda è arrivata poi anche in Nord Europa e in Scandinavia, dove si parla anche di Gramo della Chiesa o Gramo Cimiteriale, un cane spettrale dagli occhi rossi che protegge questi luoghi sacri e le anime che vi sono sepolte. Secondo la leggenda, il primo Gramo Cimiteriale era un cane, ucciso in sacrificio e poi bruciato, la cui anima vagava tra le lapidi come guardiano. Questo macabro rituale si effettuava ogni volta che veniva costruito un cimitero, proprio per garantirne la protezione da parte di questi spiriti. Nella cultura norrena è conosciuto come Garmr e si dice sia a guardia dell’aldilà (Hel), accovacciato di fronte alla caverna Gnipahellir. Viene descritto come un feroce mastino con il pelo insanguinato, che può essere oltrepassato da un’anima se questa gli offre un pezzo di pane dolce intriso nel proprio sangue. Stando alla leggenda, esso riuscirà a liberarsi dalla catena che lo lega solo quando arriverà il Ragnarǫk, durante il quale parteciperà alla battaglia finale.

«Feroce latra Garmr dinanzi a Gnipahellir:
i lacci si spezzeranno e il lupo correrà.
Molte scienze ella conosce: da lontano scorgo
il destino degli dèi, possenti divinità di vittoria.
»

Edda poetica - Völuspá - Profezia della Veggente


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Nella cultura ellenica, ma più in generale negli stati del Mar Mediterraneo, invece, vengono chiamati Cerberi. Nella mitologia greco-romana, infatti, Cerbero era il segugio a tre teste posto a guardia dell’Ade (o Averno); il suo compito era impedire alle anime di fuggirne. Viene descritto con il corpo ricoperto di serpenti velenosi che si rizzano e sibilano ad ogni suo latrato, il quale non corrisponde a quello di un cane normale, ma ad un rombo di tuono. Con il tempo queste creature sono arrivate e diventate note, con i nomi più disparati, in molte zone del mondo. In Centro America, ad esempio, si pensa siano venuti a contatto molto spesso con i babbani, che hanno iniziato a far girare storie su di loro chiamandoli, in un dialetto spagnolo locale, Cadejo Negro e Cadejo Blanco. Entrambi sono spiriti che appaiono ai viaggiatori sempre sotto forma di cani di grande taglia, il primo per spaventarli e il secondo per guidarli e riportarli sulla retta via. Si racconta che le prime voci sul Cadejo Negro vennero da Alejandro Gomez e Diego Hernandez, due Magizoologi che per lavoro stavano andando in California quando lo incontrarono. Mentre si recavano verso il confine tra il Messico e gli Stati Uniti, vennero inseguiti per un paio di chilometri da una di queste creature, finché non trovarono riparo in un vecchio capannone abbandonato. A seguito di questa disavventura fecero rapporto al Ministero della Magia Americano, che con il loro aiuto iniziò ad indagare.

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Nonostante le varie storie e leggende, non ci sono state altre testimonianze solide, perlomeno nel Regno Unito, fino a un paio di anni fa. Ci sono stati un paio di casi interessanti e molto particolari di avvistamento: uno a Bedfords Park, a Romford, località alle porte di Londra, e uno a Dublino. Il primo avvistamento è avvenuto da parte di Jocelyn McKenzie, una giovane strega di Londra in visita alla madre, residente a Romford. Le due si erano recate al vicino Bedfords Park per una tranquilla passeggiata, quando Jocelyn scorse una strana ombra a poca distanza da loro. «Non so cosa fosse con esattezza, ma non avevo mai visto una creatura simile prima, magica o meno. Quando ci siamo fermate, l’ombra si è voltata. Sembrava avere le fattezze di uno strano cane o forse un lupo, ma la cosa strana è che aveva gli occhi infuocati. Ero spaventata, ma quando l’ho visto muoversi non ho resistito e l’ho seguito.» La ragazza, dopo aver chiesto alla madre di aspettarla su una panchina lì vicino, seguì la strana creatura, che la portò ad una macabra scoperta. «Ad un certo punto l’ho visto ai piedi di un albero, chino su una sagoma informe. Quando dopo pochi secondi è sparito, mi sono avvicinata per vedere cos’era. Quello che ho visto era il cadavere di una giovane donna. Ancora non so cosa abbia fatto quella creatura, ma tutt’oggi penso che se non l’avessi seguita probabilmente quella povera ragazza non avrebbe avuto giustizia per ciò che le hanno fatto.»
Jocelyn chiamò immediatamente le autorità babbane, in modo che si occupassero della faccenda. La vittima si chiamava Clarissa Taylor, uccisa in uno scatto d’ira dal vicino, a seguito di una lite per futili motivi; probabilmente quello che ha visto Jocelyn era il Gramo. Sembra infatti che la creatura si fosse avvicinata, quasi come avvertendo la morte.


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Il secondo avvistamento è avvenuto nella primavera dello scorso anno, da parte di Thomas Walker e Susanne Harris, babbani che lavorano come medici legali presso il Sir Patrick Dun's Hospital di Dublino. In Aprile ci fu un tragico incidente stradale, nei pressi del Phoenix Park, a ovest di Dublino, dove rimasero coinvolte due auto e un pullman di linea cittadino, tutte vetture babbane, in cui si contarono circa quindici vittime. Thomas e Susanne, accorsi sul posto per recuperare le salme, stavano per ripartire a bordo del mezzo di servizio quando notarono, al limitare del parco, una strana creatura che li stava osservando. «Somigliava molto ad un cane, ma era strano. Soprattutto ci osservava con occhi di un colore giallo acceso, piuttosto inquietanti. Sul momento non ce ne siamo preoccupati, pensavamo addirittura si trattasse di un’allucinazione dovuta allo stress della situazione» ha dichiarato Thomas. I corpi vennero portati tutti presso l’obitorio, per effettuare le analisi autoptiche di routine, dove attirarono un visitatore inaspettato. Susanne era in ufficio intenta a terminare i rapporti, da consegnare alle autorità per permettere la chiusura del caso, quando avvertì uno strano rumore provenire dalla sala autoptica. «Mi sono subito alzata dalla scrivania per andare a vedere di cosa si trattava, pensavo fosse caduto qualcosa. Quando mi sono affacciata alla porta ho visto che nella stanza, vicino a una delle celle che servono a tenere i corpi, era accovacciato un cane, di taglia più grande rispetto al normale. Avvertendo la mia presenza si è voltato, rivelando occhi di un colore giallo acceso, gli stessi della creatura che ci osservava al parco. Presa dal panico ho gridato, attirando l’attenzione di Thomas» ha dichiarato Susanne. «Sentendo gridare Susanne sono subito corso a vedere cosa fosse successo. Appena varcata la soglia della sala autoptica, ho visto la mia collega terrorizzata e una strana creatura che le stava ringhiando. Guardando meglio, mi sono accorto che era lo strano cane visto sul luogo dell’incidente. Non ci potevo credere» ha confermato Thomas. Spaventata dalle urla, la strana creatura si dileguò in breve tempo. Il giorno dopo Thomas chiamò la protezione animali per informarli dell’accaduto, ma senza nessun riscontro. Ad un certo punto, sconfortati, pensarono seriamente di essersi immaginati tutto. Il Ministero della Magia però, incuriosito dalla situazione, inviò alcuni maghi per indagare. Scoprirono, dopo qualche giorno, che si trattava di un Gramo avvicinatosi un po’ troppo ai babbani, terrorizzandoli. Per prima cosa Obliviarono Thomas, Susanne e tutte le persone con cui avevano parlato della faccenda, poi perlustrano Phoenix Park e altre zone della città per cercare di individuare la creatura. Dalle ricerche però non ottennero niente, il Gramo era sparito senza lasciare traccia.

Ancora non si sa esattamente come si comportano queste creature, ma, oltre al fatto che in qualche modo possano legarsi alla morte, a me piace l’idea, come riportato dalle leggende, che facciano da guida alle anime ormai sperse, soprattutto se coinvolte in morti violente. Quindi, se mai vi capiterà di vederne uno, non spaventatevi, ma osservateli in silenzio, potrebbero farvi fare scoperte macabre come fornirvi interessanti informazioni sulla loro natura. Spero che questo articolo abbia aperto la vostra mente così come ha aperto la mia, ma soprattutto vi abbia fatto capire che non tutte le creature che sembrano cattive alla fine lo sono.

Vostra,
Camille Donovan

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Trhesy Torre
Trhesy
CITAZIONE (Atonement. @ 28/12/2020, 17:28) 
Uniti contro l'estinzione
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li attivisti della Congregazione Americana Contro l'Estinzione delle Creature Magiche si sono riuniti oggi di fronte alla sede del MACUSA (Magico Congresso degli Stati Uniti d'America - un'organizzazione magica al governo della popolazione di maghi e streghe degli Stati Uniti d'America con sede centrale a New York) per affrontare il difficile tema della papabile estinzione di due tipologie di creature magiche: gli Erumpent e i Graphorn.
Per chi non conoscesse queste creature proponiamo un excursus di seguito.
Gli Erumpent sono creature magiche africane dall'aspetto simile ai rinoceronti babbani, con la medesima pelle grigiastra molto spessa, sono in grado di respingere una buona fetta di incantesimi e maledizioni. Si differenziano dai rinoceronti grazie ad una lunga coda ed un grande corno posto in corrispondenza del naso che secerne un fluido esplosivo. Sono creature normalmente pacifiche ma potenzialmente letali, se istigate, per questo vengono trattate con estrema cautela dai maghi africani. La loro pericolosità è dovuta alla loro possente stazza in grado di schiacciare tranquillamente una persona, al corno che ha la capacità di perforare perfino i metalli e il fluido esplosivo. Ci sono stati rari casi in cui l'obiettivo dell'Erumpent non è esploso, come quello di Wilfred Elphick, il primo mago ad essere stato incornato da un Erumpent. L'Ufficio Regolamentazione e Controllo delle Creature Magiche del Ministero della Magia ha classificato l'Erumpent come XXXX (pericoloso/richiede una conoscenza specialistica/affrontabile da un mago esperto). La coda, il corno e il fluido sono usati come ingredienti per la preparazione di pozioni sebbene in Gran Bretagna vengano classificati come Materiali Commerciabili di Classe B, ossia oggetti di gran valore o pericolosi il cui commercio viene permesso ma strettamente regolamentato. Nonostante le loro dimensioni (gli esemplari femminili possono essere cinque volte più grandi di un ippopotamo) sembra che riescano a trattenere il respiro e nuotare sott'acqua. Il motivo per cui sono a rischio estinzione risiede nella loro modalità di riproduzione: durante la stagione degli accoppiamenti, nel tentativo di conquistarsi il diritto di accoppiarsi con una femmina, molti Erumpent si fanno esplodere; inoltre la femmina mette al mondo un solo cucciolo alla volta, un'altra problematica che rende il loro ripopolamento obiettivo di molti magizoologi che hanno istituito degli allevamenti specifici a tale scopo.

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l Graphorn è una creatura magica originaria delle regioni montuose europee. Di generose dimensioni, ha un manto viola-grigiastro sormontato da una vistosa gobba, un paio di corna dorate lunghe ed affilate, cammina su zampe costituite da quattro dita ed è estremamente aggressivo.
Restii ad essere addomesticati (il più delle volte i tentativi sono opera di troll di montagna) i Graphorn, come gli Erumpent, sono considerati XXXX dall'Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. Il corno polverizzato viene usato come ingrediente di molte pozioni, come l'Antidoto ai Veleni Comuni, sebbene sia molto costoso date le difficoltà nel reperirlo. Nello studio delle antiche rune, le corna del Graphorn sono usate per rappresentare il numero due. La pelle di Graphorn è più resistente di quella dei draghi ed è in grado di respingere la maggior parte degli incantesimi. Differentemente dagli Erumpent che devono al liquido esplosivo contenuto nei loro corni, queste creature magiche sono a rischio estinzione a causa dei loro tentacoli. Come i polipi, i loro tentacoli sono provvisti di cellule sensoriali che gli permettono di captare e riconoscere i vari odori oltre che elaborare sensazioni avanzate. Sembra che negli ultimi anni le condizioni climatiche del mondo magico abbiano compromesso le capacità dei Graphorn selvatici di fiutare il cibo, così come di trovare esemplari femmine (che non sempre appartengono allo stesso branco) con le quali riprodursi.
Anche in questo caso molti specialisti del settore si sono attivati al fine di istituire degli allevamenti che offrano habitat naturali ideali e studi appropriati per far fronte al problema. Il fine ultimo è quello di far tornare in libertà le creature selezionate in numero quadruplicato, scongiurandone l'estinzione. Gli attivisti della Congregazione Americana Contro l'Estinzione delle Creature Magiche esigono che la questione venga meno sottovalutata dalle istituzioni e richiedono fondi per supportare concretamente l'iniziativa ideata dai magizoologi provenienti da varie parti del mondo magico e avvalorata dagli attivisti, uniti dalla causa comune. Il corteo, partito a due isolati dalla sede del MACUSA per poi arrestarsi di fronte all'imponente edificio, è stato arricchito di striscioni volanti dai messaggi graffianti e riproduzioni magiche delle creature interessate, attirando l'attenzione dei maghi che dimorano in quella zona. Ancora non è chiaro se le autorità americane accoglieranno le richieste avanzate, ma si spera che la situazione migliori il prima possibile con il supporto di chiunque possa offrirlo. Qualsiasi mago, attraverso una donazione via gufo alla sede della Congregazione (Lexington Avenue, New York), può fare la differenza.

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Francis Dhevan Drake
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CITAZIONE (Atonement. @ 3/2/2021, 21:14) 
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Il Serraglio Stregato si rinnova
e mostrerà tutte le sue novità con un evento esclusivo

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Il nuovo anno ha spazzato via il precedente ormai da diversi giorni e le novità non hanno tardato a germogliare nel mondo magico. Ed è di animali e creature magiche che ci concentreremo in questo articolo, un tema caro a molti maghi e streghe che, specie di recente, hanno puntato i Lumos su questioni particolarmente rilevanti a fronte della papabile estinzione di alcune specie.
Il Serraglio Stregato, lo storico negozio di animali e creature magiche sito a Diagon Alley, quasi a voler offrire il suo contributo alla causa, si scrolla polvere e piume assortite per beneficiare di una ventata d'aria fresca che porta con sé cospicue novità per i suoi affezionati clienti e coloro che ancora devono metterci piede per la prima volta - con la promessa che non sarà l'ultima.
A partire dall'aspetto, infatti il negozio è riuscito ad ampliarsi al fine di ricevere un maggior numero di ospiti ed offrire così all'affezionata clientela un ventaglio maggiore di creature tra cui scegliere, per tutte le tasche, tutti i gusti e tutte le necessità. Dimenticate quindi il negozietto angusto e impolverato, dove le gabbie parevano stipate con espedienti magici forzati pur di garantire un minimo di scelta. Ridipinto con vernici animate, le pareti raffigurano con discreto realismo volatili che volteggiano in cieli sconfinati, Mooncalf che rimirano la volta celeste rischiarata dal chiarore lunare in attesa di abbandonarsi alle loro danze ipnotiche, Asticelli che scalano alberi infiniti ed altre meraviglie pittoriche che i lettori potranno scoprire con i propri occhi visitando il negozio. Ogni arredo è stato sostituito con pezzi nuovi che richiamano il cuore pulsante del negozio, dalle sgargianti piume di Fwooper usate per rilasciare certificati d'acquisto, alle morbide sedie a forma di aculei di Knarl.

Un'altra novità è rappresentata dall'aggiunta di accessori specifici per ogni razza, mangimi pensati appositamente per la salute ed un nutrimento efficace ed in linea con il fabbisogno nutrizionale di ciascuna creatura ed habitat personalizzati provvisti di tutti i comfort e le cure delle quali i nostri amici ad una/quattro zampe hanno bisogno. Come anticipato, il Serraglio Stregato - tappa fondamentale degli studenti di Hogwarts, oltre che degli amanti della fauna babbana e magica - accoglierà molte più creature di quelle che finora le ridotte dimensioni del negozio hanno permesso. Partendo da coloro che hanno un indice di pericolosità bassissima, e dunque accessibili ad una più vasta clientela, fino ad arrivare a quelle ritenute pericolose dal Ministero della Magia, con una classificazione di XXX, alienabili solo a maghi e streghe capaci e maggiorenni. Per stuzzicare la curiosità dei lettori, segnaliamo qualche esempio tra le novità poco conosciute come i topi ballerini - in grado di ballare, realizzare giochi di prestigio con la coda e comporre semplici e brevi pezzi musicali con strumenti adeguati alla loro misura - ed i conigli trasformanti - che cambiano di tanto in tanto in cilindri per poi tornare al solito aspetto con un sonoro schiocco.

Le restanti aggiunte saranno visionabili in concomitanza con l'evento inaugurale che si terrà presso il negozio sabato 6 febbraio e durerà l'intera giornata.
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In questa data la porta del celeberrimo negozio si spalancherà al pubblico rivelando la sua nuova veste e tutte le novità che ha da offrire. Ma non solo, perché l'evento si avvarrà di alcuni magizoologi che, stuzzicati dall'ampliamento del Serraglio, hanno dato la loro disponibilità per presenziare durante la giornata per elargire informazioni ai curiosi, oltre che presentare le nuove creature magiche al pubblico, con tanto di spettacolo di inaugurazione.
Un corteo di topi ballerini mapperà il negozio deliziando gli sguardi attraverso pirotecnici giochi di prestigio con la coda, che si allungherà come una corda da funambolo, e delizierà l'udito con composizioni musicali realizzate con strumenti musicali su misura per loro. A seguire, un divertente spettacolo di conigli trasformanti che cambieranno nei cilindri. Un intrattenimento divertente sarà costituito dalla possibilità di venir punti da un esemplare di Celestino per poter raggiungere levitando alcuni esemplari di volatili ed osservare la scena dalla loro stessa angolazione. Si coglie l'occasione per ricordare che troppe punture possono portare a fluttuare in maniera incontrollabile per giorni e che a una reazione allergica può corrispondere un galleggiamento permanente. Disposti vicino al bancone verranno proposti, solo per l'occasione, acquari ospitanti banchi di Shrake e Ramore guizzanti che, a seconda delle luci che li investiranno, offriranno dei bagliori argentei dati dalla riflessione delle squame a contatto con le fonti di luce.
L'evento promuoverà l'avvicinamento di maghi e streghe di tutte le età alle creature magiche sotto la tutela di esperti del settore, con la speranza di annoverarne l'importanza nella società magica e sensibilizzare la popolazione nel comune interesse, umano e delle creature magiche.
Ma le sorprese non finisco qui!
Per rendere ancora più entusiasmante la giornata, una coppia di note magizoologhe di cui non sveliamo (ancora) il nome, si sono dette disponibili a presentare in esclusiva il loro ultimo libro, una raccolta di scatti fotografici di inestimabile pregio in vendita solo in quella data. Le fotografie in movimento sono opera di ricercatori magizoologi e frutto di un'accurata selezione da parte delle autrici; testimoniano scorci di vita di creature magiche che popolano angoli inesplorati e selvaggi del mondo magico, con relative didascalie, ed offrono un'immersione emozionale a beneficio del lettore che viene trasportato in un mondo vasto e caleidoscopico. I ricavati saranno devoluti ad associazioni di tutela e protezione di creature a rischio estinzione ed ambienti minati dal crescente progresso economico.
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Ad impreziosire la sua ultima fatica letteraria, il libro si avvalorerà di illustrazioni in movimento che catapulteranno il lettore con la fantasia negli scenari da sogno dove dimorano le creature protagoniste, fornendo uno spaccato sulle loro abitudini miscelate ad un pizzico di magica fantasia. Saranno diversi i rappresentanti del settore che presenzieranno offrendo la loro disponibilità a rispondere a domande, approfondire argomenti e allietare gli animi con esibizioni straordinarie. Vi saranno anche focus su specifici argomenti come quello tenuto dalla rettilofona islamica Djamila Sharazad, che giungerà nel nostro Paese appositamente per l'evento. I clienti, inoltre, avranno la possibilità di divenire protagonisti della scena in molteplici modi. La curiosità corrode anche chi sta scrivendo l'articolo, che non si lascerà perdere questa imperdibile occasione. I clienti che presenzieranno all'evento non saranno invitati solo a spendere Galeoni per acquistare animali e creature, e relativi corredi, ma anche per portarsi a casa gli unicum ispirati ad animali e creature ideati dal Serraglio, alcuni frutto della fantasia di Estia, la graziosa elfa titolare del Focolare Domestico, negozietto vintage sito a Hogsmeade. Con un programma così accattivante, gli organizzatori auspicano una nutrita affluenza all'evento.

Graffiate la vita, spiccate il volo e non mancate!

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Daddy E. Toobl
CITAZIONE (Narcissa Miller @ 26/1/2021, 06:25) 

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La vera storia di Argus Gazza
Il Custode di Hogwarts si racconta

Argus Gazza è, da generazioni, l’incubo di ogni studente di Hogwarts. La sua figura esile e ricurva, sempre accompagnata dalla maestosità della sua fedele felina, è una delle immagini di Hogwarts più emblematiche, tanto che, semmai doveste ritrovarvi a parlare con qualche ex studente, vi potrà confermare d’aver, almeno una volta in sette anni, messo piede nel suo vecchio e umido ufficio. Ma Argus Gazza è davvero l’uomo crudele e senza cuore che noi studenti siamo soliti dipingere quando raccontiamo agli amici delle nostre marachelle? Guardando gli sguardi terrorizzati di alcuni studenti del primo anno verrebbe spontaneo rispondere affermativamente a questa domanda, ma se andiamo a scavare più nel profondo nella vita privata del nostro Custode scopriremo una persona dal passato turbolento e segnato da grandi sofferenze che ne hanno limato il carattere rendendolo l’uomo che siamo abituati a vedere nei corridoi: burbero, spigoloso e spietato. Ma prima di parlare del Gazza che frequenta i corridoi di Hogwarts, perché non facciamo un tuffo nel suo passato? Chi è davvero Argus e perché non ha concluso i suoi studi a Hogwarts?

Argus è figlio di maghi e ha frequentato soltanto il primo anno presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, anche se non ha mai dimostrato una grande attitudine verso la magia. A metà del primo anno di studi, infatti, scopre con orrore d’essere un “condannato”: egli si ritrova costretto a convivere con la triste consapevolezza d’essere un Magonò, ossia un figlio di maghi al quale il destino ha giocato un brutto scherzo, impedendogli di manifestare appieno il proprio potenziale magico. Nonostante questo tremendo inghippo, Argus Gazza ha sempre dimostrato d’essere una persona caparbia e capace di arrivare lontano con le sue sole forze. Date la sua tenacia e forza di volontà, in gioventù è stato premiato dall’allora preside Dippet con il titolo di Custode di Hogwarts. Per quanto possa sembrare banale, essere il Custode richiede una serie di capacità organizzative e riflessive che il nostro Argus ha saputo manifestare sin dalla giovane età e che gli hanno permesso di permanere tra le mura del Castello senza doversene mai andare veramente. Se a volte Argus Gazza ci pare rancoroso o astioso nei nostri confronti, non possiamo che renderci conto di quanto possa essere stato sgradevole per lui vedersi additato perennemente come un “inetto e incapace”, così come lui stesso, assai rammaricato e addolorato, si è definito. A nulla è servito cercare di confortarlo e fargli notare quanto i suoi servigi siano essenziali per Hogwarts: Gazza non intende essere compatito, né accetta che gli studenti abbiano pietà nei suoi confronti. Ma noi, tutto sommato, lo apprezziamo così com’è: che Hogwarts sarebbe senza lui e la sua fidata Mrs. Purr a pattugliare i corridoi all’urlo di “Punizione! Studente fuori dal letto!”?

Dopo un lungo colloquio con il nostro Custode - nel quale non ha mancato di farmi notare quanto fossi per lui sgradevole, invadente e ficcanaso - ho avuto modo di scoprire alcune chicche sulla sua eccentrica personalità. Lo sapevate, ad esempio, che a soli otto anni il nostro Custode aveva riprodotto, nello scantinato di casa sua, un arsenale di armi da tortura identiche a quelle che venivano utilizzate nel Medioevo per costringere le vittime a confessare la verità? Non posso negarvi che per un momento all’udire tutto ciò ho sentito un brivido corrermi lungo la schiena, soprattutto quando mi ha mostrato uno dei suoi amati “cimeli” in bella mostra sulla scrivania, pronto a minacciare tacitamente ogni studente di passaggio. Per quanto però possa sembrarvi un comportamento sadico e decisamente fuori dagli schemi per un bambino, dovete sapere che questa sua strana attitudine deriva da una smodata passione per la storia, in particolar modo quella medievale. L’avreste mai detto, infatti, che lo stesso Argus Gazza che siamo abituati a seminare lungo i corridoi mentre ci insegue brandendo uno spazzolone è in realtà un appassionato di storia medievale e conosce tutte le torture che all’epoca venivano messe in atto dalla Santa Inquisizione? Io no, tant’è vero che ho voluto assicurarmi, per il bene di tutti noi, che la sua fosse soltanto una passione teorica e che non ci fosse il rischio che in futuro potesse sfociare in qualche esperimento illegale su uno studente ignaro. Per questo, vi rassicuro, a nessuno di noi verrà torto alcun capello! Per lo meno, ci assicura, non sfruttando le torture medievali. Non garantisce clemenza, invece, se qualcuno di noi verrà sorpreso a scorrazzare lungo i corridoi in orari non consentiti o sfornerà scherzi degni di Zonko o dei Weasley, pertanto in quel caso preparatevi una buona dose di caffè e tanta voglia di lucidare l’argenteria o aiutare l’infermiera White a svuotare i vasi da notte. Ma se pensavate che la stravaganza del nostro Custode si limitasse solo alla passione per la storia medievale e per le torture antiche, vi sbagliate di grosso! Avete presente quel grandissimo trofeo che Argus Gazza conserva con fierezza nel suo ufficio? Sono certa che chiunque di voi sia stato almeno una volta nel suo ufficio non possa non aver notato un’imponente coppa d’oro troneggiare alle spalle della spoglia e consumata scrivania di legno dove Mrs. Purr ha trascorso i suoi anni ad affilarsi gli artigli. Secondo voi, potevo uscire dal suo ufficio senza riferirvi da dove arriva? Ma certo che no! Dapprima restio a parlare, quando le mie domande si sono fatte più incalzanti, non ha avuto alternative e ha dovuto confessare: la Coppa che conserva all’interno del suo ufficio gli è stata donata niente meno che da Armando Dippet, ex preside di Hogwarts, per premiarlo per i servigi resi alla scuola. Si tratta di una Coppa forgiata appositamente per lui dalle sapienti mani dei folletti della Gringott e che richiama, grazie alle quattro pietre incastonate, i colori delle Case di Hogwarts. In verità, sembra che Dippet abbia fatto recapitare la Coppa a Gazza dopo che questi abbia scoperto, dopo mesi e mesi di appostamenti notturni, un nutrito gruppo di studenti provare a trasformarsi illegalmente in Animagus. Per quanto abbia però provato a sollecitarlo a dirmi altro, Gazza non ha voluto sbilanciarsi oltre. Anzi, in verità mi avrebbe mandata a quel paese, accusandomi d’essere un’impicciona di prima categoria, ma di questo non mi sembra il caso di specificare oltre... O sbaglio?

Insomma, che altro dire se non che Argus Gazza, il temibile nonché “sanguinario” Custode di Hogwarts, si è rivelato una piacevolissima scoperta? Dietro la corazza di uomo bisbetico e tutto d’un pezzo si nasconde il cuore di un individuo che ha sofferto tutta la vita per una condizione che gli ha sempre dato la percezione d’essere diverso rispetto ai suoi famigliari e amici e che lo ha costretto a subire ogni sorta di angheria e presa in giro durante l’infanzia e l’adolescenza. Impariamo quindi ad aver più rispetto per il nostro Custode e a metterci una mano sul cuore ogni volta che la nostra impulsività ci porta a giudicarlo male; ricordiamoci anche di quanto abbia patito e di come la sua terribile condizione lo abbia condotto a innalzare una barriera con il resto dell’umanità per la terribile e comprensibile paura di poter subire altri scherzi o scherni! Che ne dite? Promettiamo ad Argus Gazza e alla sua fedele scagnozza Mrs. Purr che da oggi in poi gli vorremo un po’ più di bene? Io ho voluto farlo (anche perché già mi ha minacciata che, se dovesse scoprire che pubblicherò questo articolo, mi farà sperimentare cosa si prova a svuotare i vasi da notte senza indossare i guanti protettivi), provateci anche voi!

Alla prossima,
Narcissa E. Miller

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view post Posted on 7/2/2021, 15:46
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Per Miss Torre
Il barbagianni color avorio planò mite nel cielo plumbeo che svettava sopra la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La tratta che aveva accolto il suo volo era stata sufficiente a mitigarne l'umore e, in aggiunta a qualche piccola preda come pasto aggiuntivo, si era fatta promotrice di una variante calcolata della sua giornata. Artigliati alle piccole zampe spiccavano un pacchetto rosso rubino ed una pergamena arrotolata stretta da un nastro di seta blu. Il volatile raggiunse la guferia del castello, dove fu accolto dal vociare concitato degli altri postini e da una miriade di piume che s'innalzavano sospinte dai loro movimenti.
Trovato uno spazio ottimale, il piccolo barbagianni si sarebbe riposato ed avrebbe atteso che il destinatario del dono e della missiva si occupasse di lui.

Cara Lucille,
non passa giorno senza che non ti sia riconoscente per l'opportunità accordatami; come sono certo avrai appurato, ho mantenuto la promessa di una condotta irreprensibile. Purtroppo le nostre strade non si sono più incrociate dal colloquio, ma le ultime assunzioni mi inducono a crederti così indaffarata da non avere tempo per passare a trovarmi. So che non aneli ad altro.
Siccome temo che in occasione di San Valentino non ti giungeranno molti doni (vuoi il carattere incompreso, vuoi l'alone di terrore che serpeggia attorno alla tua distinta figura) è stata mia premura realizzare un piccolo presente che spero possa far spuntare un sorriso tra i tuoi boccoli d'oro.
Guardarti dall'alto in basso è stata una delle soddisfazioni maggiori quel giorno, peccato sia durata giusto il tempo di prendere posto sulla sedia a forma di scala.
Parlando di scale, spero apprezzerai il mio operato, pensato per farti divertire nei momenti in cui non sarai occupata ad ideare stratagemmi per cogliermi in flagrante e rispedirmi a colpi di scopa da dove sono venuto.
Con ammirazione,
L

Roses are red
Billywigs are blue
I don't sleep at night
fuc----ou 'cause I'm thinking of you


Il gioco del trono delle scale: realizzato interamente in legno, riproduce una costruzione su più livelli dove scale di ogni forma e dimensione conducono al vertice. Qui una ghigante riproduzione di Lucille Darmont se ne sta appollaiata su un'altalena, il suo sguardo fisso sui piani bassi. In ogni piano svettano riproduzioni di semplici ma efficaci torture babbane. Alla base una schiera di candidati a lavorare al castello dovranno riuscire a raggiungere indenni il suo giudizio.


l
 
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00RlRMI
16 Febbraio

« Che ne dice di un mazzo di rose bianche signorina? Sono sempre molto d’effetto. »

Jane le osservò per trenta secondi, il tempo di fingere di aver preso in considerazione la proposta dell’allegro vecchietto che da dieci minuti le stava proponendo svariate opzioni di mazzi floreali: in verità, detestava con tutta sé stessa le rose, soprattutto quelle bianche. Per molti erano il fiore romantico per eccellenza, quelle bianche il simbolo della purezza, in lei non facevano altro che scatenare un’immensa tristezza.
Scosse la testa, sorridendo, per poi tornare ad esplorare il piccolo locale: piante e fiori di ogni genere decoravano l’ambiente, dando l’impressione di essere in mezzo ad una giungla selvaggia ricca di vasi dalle forme e dimensioni più disparate. Eppure, nonostante l’età, il proprietario si muoveva ancora con grazia e agilità tra le foglie, allegro e sorridente.

« E una Mammilaria, invece? »

Jane si voltò, guardando attentamente la piccola piantina che l’uomo reggeva tra le mani: il vaso era di terracotta rosa e blu, e nell’insieme aveva un aspetto tra il buffo e l’adorabile. Ma sarebbe piaciuta a Mary?

« E’ bellissima, ma non penso vada bene come regalo. Però non posso lasciarla qui, quindi la aggiunga al resto dei fiori, per favore. »

Mentre l’allegro vecchietto si dirigeva al bancone per posare la piantina accanto all’enorme mazzo di peonie per Isabel – regalo di Michael, ovviamente – lo sguardo di Jane venne catturato da un insieme di vasi di vetro bianco, posati per terra: all’interno di ognuno di essi un mazzo di tulipani di varie sfumature, dal rosso brillante al bianco candido, fino al giallo acceso al rosa tenue. Il suo volto si illuminò, felice di aver trovato quello che cercava.

« Penso che prenderò un mazzo di tulipani, sa? Quelli rosa chiaro, sono bellissimi! »

Il proprietario della fioreria si avvicinò, sorridente.

« Ah, i tulipani rosa! Direi che per un compleanno sono perfetti, sono un simbolo di amicizia, una dimostrazione di affetto e un augurio di buon auspicio. Li aggiungo al resto, sì? »

La ragazza annuì, e lo seguì al bancone per pagare il conto: prima di tornare a casa, aveva una missione da compiere.

Craven Street, numero 12” rilesse con attenzione l’indirizzo che si era segnata dopo l’ultima lettera di Mary, e controllò di essere nel posto giusto: aveva scoperto la data di nascita della Grifondoro per puro caso qualche giorno prima mentre era al lavoro, quando medicando una sua compagna di casata l’aveva sentita parlare del compleanno della concasata che si stava avvicinando. Non era stato facile convincerla che Jane era un’amica, ma dopo averle fatto capire che conosceva Mary Grenger la data corretta le era stata svelata senza problemi.

Non conosceva Mary da molto tempo, ma ci teneva a farle un piccolo regalo il giorno del suo compleanno: accompagnato al mazzo di tulipani un semplice bigliettino, con poche parole.

Il fioraio mi ha detto che i tulipani rosa sono simbolo di amicizia e di buon auspicio, mi sembravano i più adatti per accompagnare i miei auguri. Buon compleanno Mary!
Spero che tu trascorra una bellissima giornata e che tu riesca a festeggiare come si deve!
Un abbraccio, Jane

Giunta davanti alla porta verde, che spiccava allegramente nella monotonia scura del resto della via, posò il mazzo di fiori sull’uscio, senza suonare. Non sapeva se Mary fosse o meno in casa, anzi forse si trovava ad Hogwarts in quel momento, ma in ogni caso non voleva disturbarla.
Dopo aver controllato che il mazzo non fosse d’intralcio si voltò e con passo spedito si diresse verso casa, dove un Michael disperato sicuramente la stava attendendo.
Mary Grenger - Craven Street, numero 12


Héloïse
Come accordato, ho scritto qui ma la consegna è avvenuta a Londra :<31:
 
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view post Posted on 19/2/2021, 17:34
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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20210121-114352

Di ritorno da Hogsmade non poté resistere alla tentazione di assaggiare uno di quei cioccolatini, curiosa poi di leggere cosa diceva il bigliettino associato. Chissà quale prova avrebbe affrontato per prima?
Si mise comoda sul suo letto e, ad occhi chiusi, lasciò guidare la sua mano dalla sorte. Preso il cioccolatino lo scartò, ma lentamente, come a voler aumentare la suspance....con un misto di ansia e curiosità, distese la carta, finché le parole non divennero chiare e le recitò mentalmente.

《Prova n° 3: Regala dei fiori a qualcuno/a》


*Regalare dei fiori! Non sembra così difficile, ma sicuramente la prossima volta la sorte non sarà così generosa, me lo sento.* sovrappensiero mandò giù il cioccolatino, sotto lo sguardo vigile di Pinky e Kermit.
-Non ditemi che anche voi volete la cioccolata? Vi fa male, sappiatelo!- disse squadrandoli con aria divertita.
Ora restava solo da decidere a chi mandarli, chi meritava questo omaggio? Di solito si mandano a degli amanti per San Valentino, ma lei aveva già deciso di mandarli ad un'amica. In fondo, perché essere banali e pensare solo ad un tipo di amore? L'amicizia non è forse la più pura manifestazione di questo?
La persona che li avrebbe ricevuti era Emma. Non poteva essere altrimenti, ne avevano passate tante insieme, erano diventate care amiche, quindi era la scelta più giusta e ponderata.
Presa la sua decisione, recuperò velocemente carta, penna e la sua bacchetta, per poi dirigersi a passo deciso verso la guferia.


Arrivata in cima alla Torre di Divinazione fece gli ultimi gradini a due a due, fino a raggiungere quasi correndo la guferia. Varcata la soglia, scelse un angolo dove mettersi tranquilla per compiere la sua missione. Per prima cosa doveva procurarsi i fiori, ma non era un problema, avrebbe risolto con un semplice incantesimo. Non restava che scegliere quali fiori regalare?
Se pensava ad Emma, s'immaginava qualcosa che rispecchiasse il suo essere allegra, frizzante, sempre con la battuta pronta, con la sua capacità di attirare le persone con un sorriso. La parola giusta era: un Sole
Non le veniva in mente nessun'altra definizione.
Quindi, il fiore più indicato non poteva che essere uno splendido girasole!
Fatta la sua scelta, chiuse gli occhi e visualizzo il fiore nella sua mente, il suo color giallo acceso, il profumo tipico dell'estate che emana e quella sensazione di luce e calore che infonde. Tenendo ben ferme le immagini e le sensazioni, scosse il polso in avanti, con un movimento fluido, ma deciso, e pronunciò:

-Orchideus-


Ed un bellissimo girasole comparve sulla punta della bacchetta. La tassina lo recuprò soddisfatta, passando poi alla scrittura del messaggio.

《Cara Emma, non chiederti perché ti sto mandando un fiore, è una storia troppo lunga. Spero però di non aver sbagliato il tipo! Il girasole mi sembra perfetto per te, secondo me rispecchia perfettamente il tuo carattere.
Un saluto affettuoso
Camille》


Terminato di scrivere, ripiegò accuratamente il foglio e si mise a cercare un gufo a cui affidare il prezioso carico. L'occhio le cadde su una sua "vecchia" conoscenza, il piccolo gufetto, sempre sulle sue, a cui aveva già affidato alcune missive. Gli si avvicinò piano, per non spaventarlo e lo prese delicatamente in braccio.
-Ehi, piccolino, ti ricordi di me? Mi hai già fatto qualche favore, ma spero non ti dispiaccia se te ne chiedo un altro?- disse, porgendogli il fiore e il bigliettino, in modo da farglielo prendere con la zampetta. Una volta appurato che il fiore e il bigliettino erano tenuti ben saldi, indirizzò il gufetto verso la sua meta.
-Mi raccomando, portalo ad Emma, nella Sala Comune Grifondoro, alla Torre di Astronomia!- detto ciò, lo lascio libero di compiere il suo dovere. Dopo averlo osservato volare fuori dalla finestra, si voltò per recarsi verso l'uscita e tornare al caldo abbraccio della sua Sala Comune.

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Insomma Miss Effe , tesoro mio, ti ho reso vittima complice della mia prima prova di San Valentino :ihih: :<31:
 
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view post Posted on 21/2/2021, 17:04
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Il Fato

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L’incontro di sguardi tra il barbagianni e la donna fu intenso.
I suoi occhi neri erano due punti scuri come quelli del pennuto, il quale l’aveva attesa fino a quando non si era palesata per ritirare il pacco.
Dandogli con la mano sinistra del mangime per congedarlo, con la destra, prese il pacco per poi poggiarlo accanto a lei.
Che strano! Non riceveva mai doni durante le festività, ma in quel San Valentino, aveva avuto diversi doni, in particolar modo da Arthur Rickford.
Aprendo con lentezza quanto gli era stato donato, con estrema sorpresa tirò fuori quel gioco di legno.
Sorrise, per un sol secondo, quel secondo che le bastò per afferrare la pergamena e leggerne il contenuto.
Tra le poche rughe del suo volto, leggermente paffuto, si poté intravedere una nota di soddisfazione.
Senza perdersi troppo in pensieri, anche perché lei odiava star troppo a rimuginare su quanto gli accadeva, si spostò su di uno sgabello, per poi poggiarsi su uno dei tavolini predisposti per scrivere le missive.
Sfilò dalla sua borsa la sua piuma affilata, una delle pergamene intestate quindi scrisse:


Arrotolando la missiva, la legò ad una civetta dal piumaggio candido la quale era partita in direzione del destinatario.
Il regalo era carino, forse era il caso di giocarci un poco prima di buttarlo nella pattumiera o lasciarlo in qualche corridoio.





O.t: Lucien, sembra proprio che ti sia stato organizzato un appuntamento!
A breve aprirò la discussione che come avrai capito si legherà anche al tuo colloquio.
Aspettati un MP.
 
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