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Nerina, quello era il suo vero nome. Non per chissà quale fantasia, semplicemente perché il suo piumaggio era interamente, profondamente nero. Più dell'inchiostro degli articoli della Gazzetta del Profeta, le dicevano di tanto in tanto. Più lucente di ogni boccetta, più di ogni altra tinta scura, aggiungevano tanti altri ancora. Per lei era una fonte di orgoglio, era un gufo in effetti che vestiva il nero come un manto, e quando si trattava di consegne esclusive, estremamente importanti, di notte era sempre la prima ad essere scelta dai giornalisti. Le piume nerissime avevano sempre rappresentato un vantaggio per lei, soprattutto quando con il favore della notte poteva confondersi nei cieli in assoluta invisibilità; era come un super potere per lei, non aveva mai avuto problemi. Gli occhi scuri, per giunta, si adeguavano altrettanto intensamente alla sua identità. Nerina, allora, e lo era di nome e di fatto. Fino a quel giorno. Aveva consegnato la prima copia, inseguendo Miss Hydra verso l'atrio del Ministero della Magia e fino al suo ufficio, lì dove - sfuggendo ad un rapace piuttosto irascibile - si era limitata a compiere il suo lavoro per poi scappare via; era di ritorno, mentre abbandonava la sede di giustizia, che un bamboccio maldestro le aveva scagliato contro un sortilegio. Forse in compagnia di qualche genitore, o forse semplicemente un ragazzino dritto al Wizengamot (e ci sperava, una bella punizione sarebbe stata adeguata), ad ogni modo l'incantesimo le aveva tinto le piume in un'orribile, scintillante tela di colori. A nulla erano valsi i suoi versetti striduli, così forti da attirare una e più attenzioni. Era ancora arrabbiatissima quando lasciò cadere la copia di giornale dapprima per Daddy Toobl, e poi per Francis Drake, scovandoli entrambi in posti diversi, con quell'istinto innato che creature come lei avevano fin dai tempi più remoti. Odiava sembrare un gufo carnevalesco, odiava sentirsi tanto scoperta. Si ripromise, dopo aver consegnato anche la copia di Miss Torre, di fare direttamente rientro alla Redazione della Gazzetta. Quello che le serviva, infatti, era un contro-incantesimo da parte di qualcuno. Nerina, non Arlecchina. Per festeggiare Carnevale e San Valentino, in allegato per tutti gli abbonati del Profeta: GIOCHI ENIGMISTICI Altro appuntamento con i giochi enigmistici. Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno! Amber Serenity Hydra ˜SerenitÿCITAZIONE (Camille Donovan @ 16/1/2021, 19:36) Il Gramo tra Simbologia e Realtà Per i maghi e le streghe che sono esperti Divinatori, il Gramo – rappresentato in Tasseografia come un cane nero di grande taglia – viene considerato di cattivo auspicio, per la precisione un presagio di morte. Si dice che chiunque lo veda, dal vivo, morirà poco tempo dopo. Ma perché proprio un cane nero, chi o cosa è questo essere? Bene, oggi cercheremo di darvi una risposta. Si tratta effettivamente di un cane, di taglia più grande del normale, con pelo nero e folto e occhi gialli, più o meno accesi. Negli stati Nord Europei si trova comunemente in lande desolate e umide, dove tende a nascondersi in zone buie di paludi, boschi e luoghi simili. La sua natura è sempre stata molto dibattuta, i vari studiosi del Ministero della Magia sono incerti se classificarlo come Spettro oppure Animale, anche se attualmente prevale la seconda. È molto schivo e sostanzialmente innocuo, il Ministero lo ha classificato con una pericolosità di livello XXX. Essendo considerato un presagio di morte, c'è l'idea nel mondo magico che la sua presenza possa anticiparla, ma al momento non se ne ha ancora la certezza. Nelle leggende anglosassoni viene descritto in molti modi, si parla spesso di Cani Neri, grandi creature notturne dal pelo ispido, di colore nero o verde fosforescente, e occhi fiammeggianti. Si dice che questi esseri siano spiriti al servizio del Demonio, vagano sulla terra per riscuotere le anime dei defunti, strappandole via dai corpi con un morso per poi condurle nell’oltretomba. Secondo i Celti, invece, si tratta di spiriti che, assumendo la forma di Mastini, traghettano le anime (sottoforma di piccole sfere luminose) portandole al Nemeton, un albero, di solito una vecchia Quercia, sacro per i Druidi e che cresce all’intersezione di specifiche linee energetiche sotterranee, dette Linee o Correnti Telluriche, che rappresentato il sottile confine tra il regno dei morti e quello dei vivi. Nel Medioevo, sempre in Inghilterra, si parlava di Barghest, uno spettro con sembianze di lupo che perseguitava le anime dei dannati. Questa leggenda è arrivata poi anche in Nord Europa e in Scandinavia, dove si parla anche di Gramo della Chiesa o Gramo Cimiteriale, un cane spettrale dagli occhi rossi che protegge questi luoghi sacri e le anime che vi sono sepolte. Secondo la leggenda, il primo Gramo Cimiteriale era un cane, ucciso in sacrificio e poi bruciato, la cui anima vagava tra le lapidi come guardiano. Questo macabro rituale si effettuava ogni volta che veniva costruito un cimitero, proprio per garantirne la protezione da parte di questi spiriti. Nella cultura norrena è conosciuto come Garmr e si dice sia a guardia dell’aldilà (Hel), accovacciato di fronte alla caverna Gnipahellir. Viene descritto come un feroce mastino con il pelo insanguinato, che può essere oltrepassato da un’anima se questa gli offre un pezzo di pane dolce intriso nel proprio sangue. Stando alla leggenda, esso riuscirà a liberarsi dalla catena che lo lega solo quando arriverà il Ragnarǫk, durante il quale parteciperà alla battaglia finale. «Feroce latra Garmr dinanzi a Gnipahellir: i lacci si spezzeranno e il lupo correrà. Molte scienze ella conosce: da lontano scorgo il destino degli dèi, possenti divinità di vittoria.»
Edda poetica - Völuspá - Profezia della Veggente Nella cultura ellenica, ma più in generale negli stati del Mar Mediterraneo, invece, vengono chiamati Cerberi. Nella mitologia greco-romana, infatti, Cerbero era il segugio a tre teste posto a guardia dell’Ade (o Averno); il suo compito era impedire alle anime di fuggirne. Viene descritto con il corpo ricoperto di serpenti velenosi che si rizzano e sibilano ad ogni suo latrato, il quale non corrisponde a quello di un cane normale, ma ad un rombo di tuono. Con il tempo queste creature sono arrivate e diventate note, con i nomi più disparati, in molte zone del mondo. In Centro America, ad esempio, si pensa siano venuti a contatto molto spesso con i babbani, che hanno iniziato a far girare storie su di loro chiamandoli, in un dialetto spagnolo locale, Cadejo Negro e Cadejo Blanco. Entrambi sono spiriti che appaiono ai viaggiatori sempre sotto forma di cani di grande taglia, il primo per spaventarli e il secondo per guidarli e riportarli sulla retta via. Si racconta che le prime voci sul Cadejo Negro vennero da Alejandro Gomez e Diego Hernandez, due Magizoologi che per lavoro stavano andando in California quando lo incontrarono. Mentre si recavano verso il confine tra il Messico e gli Stati Uniti, vennero inseguiti per un paio di chilometri da una di queste creature, finché non trovarono riparo in un vecchio capannone abbandonato. A seguito di questa disavventura fecero rapporto al Ministero della Magia Americano, che con il loro aiuto iniziò ad indagare. Nonostante le varie storie e leggende, non ci sono state altre testimonianze solide, perlomeno nel Regno Unito, fino a un paio di anni fa. Ci sono stati un paio di casi interessanti e molto particolari di avvistamento: uno a Bedfords Park, a Romford, località alle porte di Londra, e uno a Dublino. Il primo avvistamento è avvenuto da parte di Jocelyn McKenzie, una giovane strega di Londra in visita alla madre, residente a Romford. Le due si erano recate al vicino Bedfords Park per una tranquilla passeggiata, quando Jocelyn scorse una strana ombra a poca distanza da loro. «Non so cosa fosse con esattezza, ma non avevo mai visto una creatura simile prima, magica o meno. Quando ci siamo fermate, l’ombra si è voltata. Sembrava avere le fattezze di uno strano cane o forse un lupo, ma la cosa strana è che aveva gli occhi infuocati. Ero spaventata, ma quando l’ho visto muoversi non ho resistito e l’ho seguito.» La ragazza, dopo aver chiesto alla madre di aspettarla su una panchina lì vicino, seguì la strana creatura, che la portò ad una macabra scoperta. «Ad un certo punto l’ho visto ai piedi di un albero, chino su una sagoma informe. Quando dopo pochi secondi è sparito, mi sono avvicinata per vedere cos’era. Quello che ho visto era il cadavere di una giovane donna. Ancora non so cosa abbia fatto quella creatura, ma tutt’oggi penso che se non l’avessi seguita probabilmente quella povera ragazza non avrebbe avuto giustizia per ciò che le hanno fatto.»Jocelyn chiamò immediatamente le autorità babbane, in modo che si occupassero della faccenda. La vittima si chiamava Clarissa Taylor, uccisa in uno scatto d’ira dal vicino, a seguito di una lite per futili motivi; probabilmente quello che ha visto Jocelyn era il Gramo. Sembra infatti che la creatura si fosse avvicinata, quasi come avvertendo la morte. Il secondo avvistamento è avvenuto nella primavera dello scorso anno, da parte di Thomas Walker e Susanne Harris, babbani che lavorano come medici legali presso il Sir Patrick Dun's Hospital di Dublino. In Aprile ci fu un tragico incidente stradale, nei pressi del Phoenix Park, a ovest di Dublino, dove rimasero coinvolte due auto e un pullman di linea cittadino, tutte vetture babbane, in cui si contarono circa quindici vittime. Thomas e Susanne, accorsi sul posto per recuperare le salme, stavano per ripartire a bordo del mezzo di servizio quando notarono, al limitare del parco, una strana creatura che li stava osservando. «Somigliava molto ad un cane, ma era strano. Soprattutto ci osservava con occhi di un colore giallo acceso, piuttosto inquietanti. Sul momento non ce ne siamo preoccupati, pensavamo addirittura si trattasse di un’allucinazione dovuta allo stress della situazione» ha dichiarato Thomas. I corpi vennero portati tutti presso l’obitorio, per effettuare le analisi autoptiche di routine, dove attirarono un visitatore inaspettato. Susanne era in ufficio intenta a terminare i rapporti, da consegnare alle autorità per permettere la chiusura del caso, quando avvertì uno strano rumore provenire dalla sala autoptica. «Mi sono subito alzata dalla scrivania per andare a vedere di cosa si trattava, pensavo fosse caduto qualcosa. Quando mi sono affacciata alla porta ho visto che nella stanza, vicino a una delle celle che servono a tenere i corpi, era accovacciato un cane, di taglia più grande rispetto al normale. Avvertendo la mia presenza si è voltato, rivelando occhi di un colore giallo acceso, gli stessi della creatura che ci osservava al parco. Presa dal panico ho gridato, attirando l’attenzione di Thomas» ha dichiarato Susanne. «Sentendo gridare Susanne sono subito corso a vedere cosa fosse successo. Appena varcata la soglia della sala autoptica, ho visto la mia collega terrorizzata e una strana creatura che le stava ringhiando. Guardando meglio, mi sono accorto che era lo strano cane visto sul luogo dell’incidente. Non ci potevo credere» ha confermato Thomas. Spaventata dalle urla, la strana creatura si dileguò in breve tempo. Il giorno dopo Thomas chiamò la protezione animali per informarli dell’accaduto, ma senza nessun riscontro. Ad un certo punto, sconfortati, pensarono seriamente di essersi immaginati tutto. Il Ministero della Magia però, incuriosito dalla situazione, inviò alcuni maghi per indagare. Scoprirono, dopo qualche giorno, che si trattava di un Gramo avvicinatosi un po’ troppo ai babbani, terrorizzandoli. Per prima cosa Obliviarono Thomas, Susanne e tutte le persone con cui avevano parlato della faccenda, poi perlustrano Phoenix Park e altre zone della città per cercare di individuare la creatura. Dalle ricerche però non ottennero niente, il Gramo era sparito senza lasciare traccia. Ancora non si sa esattamente come si comportano queste creature, ma, oltre al fatto che in qualche modo possano legarsi alla morte, a me piace l’idea, come riportato dalle leggende, che facciano da guida alle anime ormai sperse, soprattutto se coinvolte in morti violente. Quindi, se mai vi capiterà di vederne uno, non spaventatevi, ma osservateli in silenzio, potrebbero farvi fare scoperte macabre come fornirvi interessanti informazioni sulla loro natura. Spero che questo articolo abbia aperto la vostra mente così come ha aperto la mia, ma soprattutto vi abbia fatto capire che non tutte le creature che sembrano cattive alla fine lo sono. Vostra, Camille Donovan Code • Oliver Trhesy Torre TrhesyCITAZIONE (Atonement. @ 28/12/2020, 17:28) Uniti contro l'estinzione G li attivisti della Congregazione Americana Contro l'Estinzione delle Creature Magiche si sono riuniti oggi di fronte alla sede del MACUSA (Magico Congresso degli Stati Uniti d'America - un'organizzazione magica al governo della popolazione di maghi e streghe degli Stati Uniti d'America con sede centrale a New York) per affrontare il difficile tema della papabile estinzione di due tipologie di creature magiche: gli Erumpent e i Graphorn. Per chi non conoscesse queste creature proponiamo un excursus di seguito. Gli Erumpent sono creature magiche africane dall'aspetto simile ai rinoceronti babbani, con la medesima pelle grigiastra molto spessa, sono in grado di respingere una buona fetta di incantesimi e maledizioni. Si differenziano dai rinoceronti grazie ad una lunga coda ed un grande corno posto in corrispondenza del naso che secerne un fluido esplosivo. Sono creature normalmente pacifiche ma potenzialmente letali, se istigate, per questo vengono trattate con estrema cautela dai maghi africani. La loro pericolosità è dovuta alla loro possente stazza in grado di schiacciare tranquillamente una persona, al corno che ha la capacità di perforare perfino i metalli e il fluido esplosivo. Ci sono stati rari casi in cui l'obiettivo dell'Erumpent non è esploso, come quello di Wilfred Elphick, il primo mago ad essere stato incornato da un Erumpent. L'Ufficio Regolamentazione e Controllo delle Creature Magiche del Ministero della Magia ha classificato l'Erumpent come XXXX (pericoloso/richiede una conoscenza specialistica/affrontabile da un mago esperto). La coda, il corno e il fluido sono usati come ingredienti per la preparazione di pozioni sebbene in Gran Bretagna vengano classificati come Materiali Commerciabili di Classe B, ossia oggetti di gran valore o pericolosi il cui commercio viene permesso ma strettamente regolamentato. Nonostante le loro dimensioni (gli esemplari femminili possono essere cinque volte più grandi di un ippopotamo) sembra che riescano a trattenere il respiro e nuotare sott'acqua. Il motivo per cui sono a rischio estinzione risiede nella loro modalità di riproduzione: durante la stagione degli accoppiamenti, nel tentativo di conquistarsi il diritto di accoppiarsi con una femmina, molti Erumpent si fanno esplodere; inoltre la femmina mette al mondo un solo cucciolo alla volta, un'altra problematica che rende il loro ripopolamento obiettivo di molti magizoologi che hanno istituito degli allevamenti specifici a tale scopo. I l Graphorn è una creatura magica originaria delle regioni montuose europee. Di generose dimensioni, ha un manto viola-grigiastro sormontato da una vistosa gobba, un paio di corna dorate lunghe ed affilate, cammina su zampe costituite da quattro dita ed è estremamente aggressivo. Restii ad essere addomesticati (il più delle volte i tentativi sono opera di troll di montagna) i Graphorn, come gli Erumpent, sono considerati XXXX dall'Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. Il corno polverizzato viene usato come ingrediente di molte pozioni, come l'Antidoto ai Veleni Comuni, sebbene sia molto costoso date le difficoltà nel reperirlo. Nello studio delle antiche rune, le corna del Graphorn sono usate per rappresentare il numero due. La pelle di Graphorn è più resistente di quella dei draghi ed è in grado di respingere la maggior parte degli incantesimi. Differentemente dagli Erumpent che devono al liquido esplosivo contenuto nei loro corni, queste creature magiche sono a rischio estinzione a causa dei loro tentacoli. Come i polipi, i loro tentacoli sono provvisti di cellule sensoriali che gli permettono di captare e riconoscere i vari odori oltre che elaborare sensazioni avanzate. Sembra che negli ultimi anni le condizioni climatiche del mondo magico abbiano compromesso le capacità dei Graphorn selvatici di fiutare il cibo, così come di trovare esemplari femmine (che non sempre appartengono allo stesso branco) con le quali riprodursi. Anche in questo caso molti specialisti del settore si sono attivati al fine di istituire degli allevamenti che offrano habitat naturali ideali e studi appropriati per far fronte al problema. Il fine ultimo è quello di far tornare in libertà le creature selezionate in numero quadruplicato, scongiurandone l'estinzione. Gli attivisti della Congregazione Americana Contro l'Estinzione delle Creature Magiche esigono che la questione venga meno sottovalutata dalle istituzioni e richiedono fondi per supportare concretamente l'iniziativa ideata dai magizoologi provenienti da varie parti del mondo magico e avvalorata dagli attivisti, uniti dalla causa comune. Il corteo, partito a due isolati dalla sede del MACUSA per poi arrestarsi di fronte all'imponente edificio, è stato arricchito di striscioni volanti dai messaggi graffianti e riproduzioni magiche delle creature interessate, attirando l'attenzione dei maghi che dimorano in quella zona. Ancora non è chiaro se le autorità americane accoglieranno le richieste avanzate, ma si spera che la situazione migliori il prima possibile con il supporto di chiunque possa offrirlo. Qualsiasi mago, attraverso una donazione via gufo alla sede della Congregazione (Lexington Avenue, New York), può fare la differenza. Francis Dhevan Drake DhevanCITAZIONE (Atonement. @ 3/2/2021, 21:14) Il Serraglio Stregato si rinnova e mostrerà tutte le sue novità con un evento esclusivo Il nuovo anno ha spazzato via il precedente ormai da diversi giorni e le novità non hanno tardato a germogliare nel mondo magico. Ed è di animali e creature magiche che ci concentreremo in questo articolo, un tema caro a molti maghi e streghe che, specie di recente, hanno puntato i Lumos su questioni particolarmente rilevanti a fronte della papabile estinzione di alcune specie. Il Serraglio Stregato, lo storico negozio di animali e creature magiche sito a Diagon Alley, quasi a voler offrire il suo contributo alla causa, si scrolla polvere e piume assortite per beneficiare di una ventata d'aria fresca che porta con sé cospicue novità per i suoi affezionati clienti e coloro che ancora devono metterci piede per la prima volta - con la promessa che non sarà l'ultima. A partire dall'aspetto, infatti il negozio è riuscito ad ampliarsi al fine di ricevere un maggior numero di ospiti ed offrire così all'affezionata clientela un ventaglio maggiore di creature tra cui scegliere, per tutte le tasche, tutti i gusti e tutte le necessità. Dimenticate quindi il negozietto angusto e impolverato, dove le gabbie parevano stipate con espedienti magici forzati pur di garantire un minimo di scelta. Ridipinto con vernici animate, le pareti raffigurano con discreto realismo volatili che volteggiano in cieli sconfinati, Mooncalf che rimirano la volta celeste rischiarata dal chiarore lunare in attesa di abbandonarsi alle loro danze ipnotiche, Asticelli che scalano alberi infiniti ed altre meraviglie pittoriche che i lettori potranno scoprire con i propri occhi visitando il negozio. Ogni arredo è stato sostituito con pezzi nuovi che richiamano il cuore pulsante del negozio, dalle sgargianti piume di Fwooper usate per rilasciare certificati d'acquisto, alle morbide sedie a forma di aculei di Knarl. Un'altra novità è rappresentata dall'aggiunta di accessori specifici per ogni razza, mangimi pensati appositamente per la salute ed un nutrimento efficace ed in linea con il fabbisogno nutrizionale di ciascuna creatura ed habitat personalizzati provvisti di tutti i comfort e le cure delle quali i nostri amici ad una/quattro zampe hanno bisogno. Come anticipato, il Serraglio Stregato - tappa fondamentale degli studenti di Hogwarts, oltre che degli amanti della fauna babbana e magica - accoglierà molte più creature di quelle che finora le ridotte dimensioni del negozio hanno permesso. Partendo da coloro che hanno un indice di pericolosità bassissima, e dunque accessibili ad una più vasta clientela, fino ad arrivare a quelle ritenute pericolose dal Ministero della Magia, con una classificazione di XXX, alienabili solo a maghi e streghe capaci e maggiorenni. Per stuzzicare la curiosità dei lettori, segnaliamo qualche esempio tra le novità poco conosciute come i topi ballerini - in grado di ballare, realizzare giochi di prestigio con la coda e comporre semplici e brevi pezzi musicali con strumenti adeguati alla loro misura - ed i conigli trasformanti - che cambiano di tanto in tanto in cilindri per poi tornare al solito aspetto con un sonoro schiocco. Le restanti aggiunte saranno visionabili in concomitanza con l' evento inaugurale che si terrà presso il negozio sabato 6 febbraio e durerà l'intera giornata. In questa data la porta del celeberrimo negozio si spalancherà al pubblico rivelando la sua nuova veste e tutte le novità che ha da offrire. Ma non solo, perché l'evento si avvarrà di alcuni magizoologi che, stuzzicati dall'ampliamento del Serraglio, hanno dato la loro disponibilità per presenziare durante la giornata per elargire informazioni ai curiosi, oltre che presentare le nuove creature magiche al pubblico, con tanto di spettacolo di inaugurazione. Un corteo di topi ballerini mapperà il negozio deliziando gli sguardi attraverso pirotecnici giochi di prestigio con la coda, che si allungherà come una corda da funambolo, e delizierà l'udito con composizioni musicali realizzate con strumenti musicali su misura per loro. A seguire, un divertente spettacolo di conigli trasformanti che cambieranno nei cilindri. Un intrattenimento divertente sarà costituito dalla possibilità di venir punti da un esemplare di Celestino per poter raggiungere levitando alcuni esemplari di volatili ed osservare la scena dalla loro stessa angolazione. Si coglie l'occasione per ricordare che troppe punture possono portare a fluttuare in maniera incontrollabile per giorni e che a una reazione allergica può corrispondere un galleggiamento permanente. Disposti vicino al bancone verranno proposti, solo per l'occasione, acquari ospitanti banchi di Shrake e Ramore guizzanti che, a seconda delle luci che li investiranno, offriranno dei bagliori argentei dati dalla riflessione delle squame a contatto con le fonti di luce. L'evento promuoverà l'avvicinamento di maghi e streghe di tutte le età alle creature magiche sotto la tutela di esperti del settore, con la speranza di annoverarne l'importanza nella società magica e sensibilizzare la popolazione nel comune interesse, umano e delle creature magiche. Ma le sorprese non finisco qui! Per rendere ancora più entusiasmante la giornata, una coppia di note magizoologhe di cui non sveliamo (ancora) il nome, si sono dette disponibili a presentare in esclusiva il loro ultimo libro, una raccolta di scatti fotografici di inestimabile pregio in vendita solo in quella data. Le fotografie in movimento sono opera di ricercatori magizoologi e frutto di un'accurata selezione da parte delle autrici; testimoniano scorci di vita di creature magiche che popolano angoli inesplorati e selvaggi del mondo magico, con relative didascalie, ed offrono un'immersione emozionale a beneficio del lettore che viene trasportato in un mondo vasto e caleidoscopico. I ricavati saranno devoluti ad associazioni di tutela e protezione di creature a rischio estinzione ed ambienti minati dal crescente progresso economico. Ad impreziosire la sua ultima fatica letteraria, il libro si avvalorerà di illustrazioni in movimento che catapulteranno il lettore con la fantasia negli scenari da sogno dove dimorano le creature protagoniste, fornendo uno spaccato sulle loro abitudini miscelate ad un pizzico di magica fantasia. Saranno diversi i rappresentanti del settore che presenzieranno offrendo la loro disponibilità a rispondere a domande, approfondire argomenti e allietare gli animi con esibizioni straordinarie. Vi saranno anche focus su specifici argomenti come quello tenuto dalla rettilofona islamica Djamila Sharazad, che giungerà nel nostro Paese appositamente per l'evento. I clienti, inoltre, avranno la possibilità di divenire protagonisti della scena in molteplici modi. La curiosità corrode anche chi sta scrivendo l'articolo, che non si lascerà perdere questa imperdibile occasione. I clienti che presenzieranno all'evento non saranno invitati solo a spendere Galeoni per acquistare animali e creature, e relativi corredi, ma anche per portarsi a casa gli unicum ispirati ad animali e creature ideati dal Serraglio, alcuni frutto della fantasia di Estia, la graziosa elfa titolare del Focolare Domestico, negozietto vintage sito a Hogsmeade. Con un programma così accattivante, gli organizzatori auspicano una nutrita affluenza all'evento. Graffiate la vita, spiccate il volo e non mancate! Daddy Toobl Daddy E. TooblCITAZIONE (Narcissa Miller @ 26/1/2021, 06:25) | La vera storia di Argus Gazza Il Custode di Hogwarts si racconta Argus Gazza è, da generazioni, l’incubo di ogni studente di Hogwarts. La sua figura esile e ricurva, sempre accompagnata dalla maestosità della sua fedele felina, è una delle immagini di Hogwarts più emblematiche, tanto che, semmai doveste ritrovarvi a parlare con qualche ex studente, vi potrà confermare d’aver, almeno una volta in sette anni, messo piede nel suo vecchio e umido ufficio. Ma Argus Gazza è davvero l’uomo crudele e senza cuore che noi studenti siamo soliti dipingere quando raccontiamo agli amici delle nostre marachelle? Guardando gli sguardi terrorizzati di alcuni studenti del primo anno verrebbe spontaneo rispondere affermativamente a questa domanda, ma se andiamo a scavare più nel profondo nella vita privata del nostro Custode scopriremo una persona dal passato turbolento e segnato da grandi sofferenze che ne hanno limato il carattere rendendolo l’uomo che siamo abituati a vedere nei corridoi: burbero, spigoloso e spietato. Ma prima di parlare del Gazza che frequenta i corridoi di Hogwarts, perché non facciamo un tuffo nel suo passato? Chi è davvero Argus e perché non ha concluso i suoi studi a Hogwarts? Argus è figlio di maghi e ha frequentato soltanto il primo anno presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, anche se non ha mai dimostrato una grande attitudine verso la magia. A metà del primo anno di studi, infatti, scopre con orrore d’essere un “condannato”: egli si ritrova costretto a convivere con la triste consapevolezza d’essere un Magonò, ossia un figlio di maghi al quale il destino ha giocato un brutto scherzo, impedendogli di manifestare appieno il proprio potenziale magico. Nonostante questo tremendo inghippo, Argus Gazza ha sempre dimostrato d’essere una persona caparbia e capace di arrivare lontano con le sue sole forze. Date la sua tenacia e forza di volontà, in gioventù è stato premiato dall’allora preside Dippet con il titolo di Custode di Hogwarts. Per quanto possa sembrare banale, essere il Custode richiede una serie di capacità organizzative e riflessive che il nostro Argus ha saputo manifestare sin dalla giovane età e che gli hanno permesso di permanere tra le mura del Castello senza doversene mai andare veramente. Se a volte Argus Gazza ci pare rancoroso o astioso nei nostri confronti, non possiamo che renderci conto di quanto possa essere stato sgradevole per lui vedersi additato perennemente come un “inetto e incapace”, così come lui stesso, assai rammaricato e addolorato, si è definito. A nulla è servito cercare di confortarlo e fargli notare quanto i suoi servigi siano essenziali per Hogwarts: Gazza non intende essere compatito, né accetta che gli studenti abbiano pietà nei suoi confronti. Ma noi, tutto sommato, lo apprezziamo così com’è: che Hogwarts sarebbe senza lui e la sua fidata Mrs. Purr a pattugliare i corridoi all’urlo di “Punizione! Studente fuori dal letto!”? Dopo un lungo colloquio con il nostro Custode - nel quale non ha mancato di farmi notare quanto fossi per lui sgradevole, invadente e ficcanaso - ho avuto modo di scoprire alcune chicche sulla sua eccentrica personalità. Lo sapevate, ad esempio, che a soli otto anni il nostro Custode aveva riprodotto, nello scantinato di casa sua, un arsenale di armi da tortura identiche a quelle che venivano utilizzate nel Medioevo per costringere le vittime a confessare la verità? Non posso negarvi che per un momento all’udire tutto ciò ho sentito un brivido corrermi lungo la schiena, soprattutto quando mi ha mostrato uno dei suoi amati “cimeli” in bella mostra sulla scrivania, pronto a minacciare tacitamente ogni studente di passaggio. Per quanto però possa sembrarvi un comportamento sadico e decisamente fuori dagli schemi per un bambino, dovete sapere che questa sua strana attitudine deriva da una smodata passione per la storia, in particolar modo quella medievale. L’avreste mai detto, infatti, che lo stesso Argus Gazza che siamo abituati a seminare lungo i corridoi mentre ci insegue brandendo uno spazzolone è in realtà un appassionato di storia medievale e conosce tutte le torture che all’epoca venivano messe in atto dalla Santa Inquisizione? Io no, tant’è vero che ho voluto assicurarmi, per il bene di tutti noi, che la sua fosse soltanto una passione teorica e che non ci fosse il rischio che in futuro potesse sfociare in qualche esperimento illegale su uno studente ignaro. Per questo, vi rassicuro, a nessuno di noi verrà torto alcun capello! Per lo meno, ci assicura, non sfruttando le torture medievali. Non garantisce clemenza, invece, se qualcuno di noi verrà sorpreso a scorrazzare lungo i corridoi in orari non consentiti o sfornerà scherzi degni di Zonko o dei Weasley, pertanto in quel caso preparatevi una buona dose di caffè e tanta voglia di lucidare l’argenteria o aiutare l’infermiera White a svuotare i vasi da notte. Ma se pensavate che la stravaganza del nostro Custode si limitasse solo alla passione per la storia medievale e per le torture antiche, vi sbagliate di grosso! Avete presente quel grandissimo trofeo che Argus Gazza conserva con fierezza nel suo ufficio? Sono certa che chiunque di voi sia stato almeno una volta nel suo ufficio non possa non aver notato un’imponente coppa d’oro troneggiare alle spalle della spoglia e consumata scrivania di legno dove Mrs. Purr ha trascorso i suoi anni ad affilarsi gli artigli. Secondo voi, potevo uscire dal suo ufficio senza riferirvi da dove arriva? Ma certo che no! Dapprima restio a parlare, quando le mie domande si sono fatte più incalzanti, non ha avuto alternative e ha dovuto confessare: la Coppa che conserva all’interno del suo ufficio gli è stata donata niente meno che da Armando Dippet, ex preside di Hogwarts, per premiarlo per i servigi resi alla scuola. Si tratta di una Coppa forgiata appositamente per lui dalle sapienti mani dei folletti della Gringott e che richiama, grazie alle quattro pietre incastonate, i colori delle Case di Hogwarts. In verità, sembra che Dippet abbia fatto recapitare la Coppa a Gazza dopo che questi abbia scoperto, dopo mesi e mesi di appostamenti notturni, un nutrito gruppo di studenti provare a trasformarsi illegalmente in Animagus. Per quanto abbia però provato a sollecitarlo a dirmi altro, Gazza non ha voluto sbilanciarsi oltre. Anzi, in verità mi avrebbe mandata a quel paese, accusandomi d’essere un’impicciona di prima categoria, ma di questo non mi sembra il caso di specificare oltre... O sbaglio? Insomma, che altro dire se non che Argus Gazza, il temibile nonché “sanguinario” Custode di Hogwarts, si è rivelato una piacevolissima scoperta? Dietro la corazza di uomo bisbetico e tutto d’un pezzo si nasconde il cuore di un individuo che ha sofferto tutta la vita per una condizione che gli ha sempre dato la percezione d’essere diverso rispetto ai suoi famigliari e amici e che lo ha costretto a subire ogni sorta di angheria e presa in giro durante l’infanzia e l’adolescenza. Impariamo quindi ad aver più rispetto per il nostro Custode e a metterci una mano sul cuore ogni volta che la nostra impulsività ci porta a giudicarlo male; ricordiamoci anche di quanto abbia patito e di come la sua terribile condizione lo abbia condotto a innalzare una barriera con il resto dell’umanità per la terribile e comprensibile paura di poter subire altri scherzi o scherni! Che ne dite? Promettiamo ad Argus Gazza e alla sua fedele scagnozza Mrs. Purr che da oggi in poi gli vorremo un po’ più di bene? Io ho voluto farlo (anche perché già mi ha minacciata che, se dovesse scoprire che pubblicherò questo articolo, mi farà sperimentare cosa si prova a svuotare i vasi da notte senza indossare i guanti protettivi), provateci anche voi! Alla prossima, Narcissa E. Miller | |
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