Halloween Party

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view post Posted on 23/11/2015, 19:55
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Scusami Niah, ma non potevo non sfruttare questa occasione :P

Proprio quando stava per iniziare la ricerca di Niko, una testa piombò sopra la sua bacchetta finta.

-Ma che razza di modi sono questi?-

Disse il ragazzo fissando la testa che si era appigliata con il naso sulla punta dello strumento magico.
Cercando di capire dalla traiettoria chi gli aveva lanciato quella cosa, girandosi notò il braccio teso e una chioma rossa a lui molto nota. Il suo volto non potè che accennare un sorriso alla vista di Horus, suo compagno di avventure nelle stanze vuote e peggior nemico durante le partite di Quidditch.
Quante volte aveva sognato di averlo nella sua squadra? Molte, forse troppe. Gli piaceva il suo modo di giocare, la grinta che ci metteva a sfilargli quella palla vermiglia e soprattutto la voglia di vincere e portare a casa il risultato,sempre.
Sorridendo al ragazzo, seppur non avesse la benché minima convinzione che lo avrebbe riconosciuto, prese con la mano sinistra la sua nuova Pluffa e iniziò ad osservare dove la potesse lanciare.
In quei momenti, pensava intensamente all’effetto che poteva dare alla palla e a chi potesse indirizzarla.
Stendendo il braccio sinistro verso il basso, seppur la gomma piuma gli rendesse i movimenti poco fluidi iniziò con gli occhi ad individuare a chi potesse tirare il testone.
Passarono attimi, secondi e poi la risposta arrivò.
A molti metri di distanza da lui una ragazza, travestita da Stregatto, stava camminando tranquillamente.
Era quello l’obiettivo, era la ragazza che stava festeggiando il compleanno il suo stesso identico giorno.
Inarcando il braccio all’indietro e stringendo bene le dita attorno alla nuca del povero decapitato si apprestò a passare la palla in direzione della ragazza quando notò qualcosa che lo stupì.
Proprio durante il momento del tiro, come se la tempistica gli volesse giocare un brutto scherzo, notò che quella ragazza era Nia.
In quegli attimi, sentì il suo cervello estraniarsi dal mondo.
Ci mancava solo quella strana sensazione di disagio attorno a lui. Non condivideva solo il compleanno con quella ragazza in quel giorno, condivideva anche un ricordo che a lui lo aveva straziato e piegato in due per più mesi della sua vita.
Senza neppure farci caso sentì il palmo della sua mano stringersi maggiormente attorno la testa di quell’essere per imprimere più forza nel tiro. Le emozioni lo stavano condizionando come un treno in corsa e lui non poteva fare niente se non assecondarle.
Stringendo i denti, mossa tipica durante i suoi tiri verso gli anelli, staccò prima il palmo dalla testa per poi imprimere maggiore forza nel tiro spingendo con le dita.
La palla volò veloce verso la ragazza,passando per uno spazio dove non c’erano le teste degli invitati.
Al completamento del tiro senti il suo corpo scaricare una buona dosa di adrenalina. Cosa gli era preso? Che diamine gli era passato per quella dannata testa?
Evitando, come era solito fare, commenti divertenti sulla situazione, disse ad Alice.

-Perché proprio a me doveva capitare di lanciare questa testa?- *E vedere Nia?*

Si sentiva strano, leggermente confuso. Lui pensava che quella fosse una storia passata e sepolta per lui, l’aveva lasciata andare via durante la loro discussione nel bagno dei prefetti, non doveva e poteva provare ancora tutto quel rancore.
Sospirando, cerando di mettersi alle spalle quanto accaduto seppur la sua testa rimanesse in direzione per provare a incrociare il suo sguardo, rimase a pensare alla serata.
Anche quell’halloween lo aveva segnato.





CITAZIONE

In possesso della testa!
Cronologia dei passaggi:
1) Matty Greenleaf
2) Oliver Brior
3) Violet Wilson
4) Sophia Daver
5) Horus Sekhmeth
6) Daddy E. Toobl
7) Niahndra Alistine

 
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view post Posted on 24/11/2015, 09:43
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~ Giocando con il Cavaliere Senza Testa

L'attesa sembrò pesare sul ragazzo sopra di lei, aveva atteso un pò troppo, ed Alice iniziò a sperare che non avesse fatto intendere qualcosa di sbagliato. Era davvero contenta che Daddy le avesse chiesto di uscire, era solo molto sorpresa, ma tutto sommato felice. La reazione che ebbe il ragazzo Caccabomba sopra di lei diceva praticamente tutto, e vedere il ragazzo così sereno e felice per il suo "si" le fece venire un tremendo dolore allo stomaco, come se stesse prendendo armi e bagagli e stesse partendo per la tangente.
«Tranquilla, questa volta non ci saranno le caccabombe a tenerci compagnia» *Ecco, apposto! Ora è partito definitivamente, ci mancano solo le farfalle al suo posto e sono spacciata*.
« Wow, saltanto tu ed i... oddio! Machecavolosuccede?» Come se la situazione non fosse abbastanza imbarazzante ora entrambi erano ricoperti di orrende ragnatele, sia sulle gambe, che impedivano loro di muoversi, che sulla faccia di Alice. Forse qualcuno si era divertito con quelle bacchette finte, Alice era troppo concentrata sul ragazzo per capire chi potesse essere stato. Bloccata com'era dall'enorme vestito di Daddy, ora Alice non riusciva non riusciva a fare praticamente nulla, voleva muoversi, ma si arrese all'idea di non potersi liberarsi da quelle stupide ragnatele da sola.
Odiava le ragnatele, le mettevano ansia, ma fortunatamente erano finte, o almeno così credeva Alice, se non fosse stato così avrebbe iniziato a gridare come una pazza isterica. Irrigidendosi notò che, al contrario, il suo amico sembrava abbastanza divertito della situazione. Modellò delicatamente le ragnatele sul suo volto, fino a farla diventare una sottospecie di barba bianca.
«Oh, grazie! Potrei tenerla se preferisci» disse, fingendo una sotto specie di vanto per la sua nuova folta barba bianca.
Dopo un tempo che sembrò infinito, grazie a Daddy, i due ragazzi riuscirono a liberarsi da quelle ragnatele e ad alzarsi dal pavimento di quella enorme palestra.
Una volta in piedi il ragazzo si guardò attorno, le chiese di andare a trovare Niko, per poi potersi fare un giro insieme, ma mentre si toglieva quella strana barba di ragnatele, non fece nemmeno in tempo a rispondere:

«Si, certo... » che il tumulto fu di nuovo di casa in quella festa. I mostriciattoli-pignatte volarono tutti nella stessa direzione e di li a poco apparve un enorme cavaliere senza testa. *Ma è la testa del cavaliere quella che stanno lanciando?* si chiese tra se schifata la ragazza. I partecipanti a quella festa si passavano con molta nonchalance un oggetto, che Alice inizialmente non riconobbe, ma una volta arrivata nelle mani del suo amico affianco a lei riconobbe come un'orrenda testa.
Forse un gioco, organizzato da chi ha organizzato la festa stessa. Vide l'amico lanciarla lontano, la vide arrivare nella mani di uno stregatto blu *Wow, quello si che è un signor Costume* pensò la Corvonero, totalmente innamorata del travestimento della giovane, che in quel momento non riconobbe affatto.

«Ahahahah non ti lamentare, ricorda che io ho avuto la barba per cinque minuti.» poi indicando lo stregatto aggiunse: «Chi è la tipa a cui hai lanciato la testa? Adoro il suo costume»

~ Allo Stand di BiblioMagic

Tutto filava liscio come il sang...ehm... l'olio. Gli invitati alla festa compravano libri, era stata una serata fruttuosa, il suo capo sarebbe stato fiero di lei. Stava aggiungendo altre copie di libri nell'enorme stand quando una ragazza dai capelli rossi si avvicinò ad esso.
«Ti ringrazio, mi ci è voluto un intero Week-End per farlo » rispose felice la Corvonero. Era soddisfatta del suo lavoro, e un complimento era sempre ben accetto.
«Sono quei dannati cristalli, fanno sembrare tutto troppo realistico, se avessi saputo che ci sarebbero stati non avrei messo quello stupido ragno. Fa venire i brividi anche a me » confessò infine Alice.
« Dodici Galeoni tutto » disse mentre consegnava i libri richiesti dalla ragazza Aspettò che le porgesse le monete da lei richieste e dopo averlo fatto la saluto cordialmente, augurandole una buona continuazione.






Alice indossa un abito a strati in velo, sporco di sangue [x]
Un coltello finto
Anello e collana Vittoriana
Perla di Afrodite, allungata, che finisce fin dentro la scollatura del vestito.
Orecchini Spicca il Volo
Collana Gatto Nero
Piccola pochette magica con tracolla lunga
Bacchetta Magica vera (Nella tasca del vestito)
Bacchetta magica finta (nella borsa)


Stand BiblioMagic

CITAZIONE
Nome della bottega: BiblioMagic
Lo stand è un enorme libro tutto nero, ricoperto di ragnatele e con ragni finti che, animati magicamente, corrono su e giù per le due enormi pagine aperte. Al posto delle parole ci sono gli spazi per contenere tutte le copie di ogni libro esposto nel listino. Al posto del segna libro c'è una catena di braccia umane che si tengono l'una con altra, appesa dall'alto verso il braccio, e poste esattamente sulla metà di questo libro, sanguinanti e viscide.
Lista articoli in vendita:

- Pumpkin Book: Libro a forma di zucca, una storia avvincente piena di colpi di scena e in perfetto stile Halloween. Chiunque ne acquisti uno può leggerlo normalmente, come fosse un vero e proprio libro, o prenderlo per lo stelo e farlo ruotare in senso orario in modo che il libro si animi e inizi a narrare lui stesso la storia che vi è all'interno. A chi lo acquista vi è un unica avvertenza, non girarlo mai in senso antiorario, è un libro molto antico, ma di cui nessuno conosce i proprietari precedenti; leggenda narra che se mai venisse ruotato nel senso sbagliato, chi ne mantiene lo stelo verrà risucchiato dal libro stesso, in una continua corsa contro la morte. (6 Galeoni; + 1 Punto Mana)

- Rabidus Visio : Letteralmente visione folle, questo libro, all'apparenza molto comune, ha un particolare potere, ogni qual volta che viene aperto lascia di stucco il lettore, poichè non vi sono parole scritte su di esso. Ma non è certo una fregatura, anzi! Fino a quando il libro sarà aperto, chi, e soltanto chi, ha aperto il libro si ritroverà a vedere davanti a se i personaggi vivere la storia, come fosse reale. Gli antichi scrittori disapprovavano tale tipi di libri, poichè secondo loro si sarebbe persa la bellezza della scrittura su carta, ma una storia dell'orrore vissuta a due passi da te, ha un notevole fascino per chi ne è totalmente innamorato. (18 Galeoni; + 1 Punto Mana)

- Screaming Skull : Questo libro è forse uno dei più divertenti, folli, e terrificanti che possa esistere, poichè non sai mai cosa ti aspetta quando lo apri. Puoi benissimo trovarci la storia, una fantastica storia di morte e terrore, o magari puoi trovarci mille sorprese raccapriccianti.
Il cranio, che è posto sulla copertina, è apparentemente innocuo, ma quando il libro decide di spaventare seriamente il povero malcapitato, non appena viene aperto, una testa esce dalle pagine del libro, gridando senza sosta, e dalla copertina del libro, il teschio si staccherà, fino ad uscirne totalmente, corpo ossuto compreso. Ma tranquilli, non vi farà del male, vi farà solo morire di paura ....
(12 Galeoni; + 1 Punto Mana)

- Cercueil Portable: Contenitore portatile per libri, di origine francese, il cui nome, tradotto, sarebbe esattamente "Bara Portatile". Solitamente al suo interno è consuetudine portare una versione tascabile di un libro. All'interno, noi di BiblioMagic, vi abbiamo inserito una versione tascabile di uno dei più famosi testi horror francesi: "Vampires de Venise" (6 Galeoni; + 1 Punto Mana)

- Calvariam Subridens: L'ultimo libro che Bibliomagic è riuscita a reperire per questa speciale occasione; dal latino "Il teschio che sorride", nome abbastanza scontato, data la forma che assume la sua copertina. Interamente ricoperto di pelle umana, questo libro è un potente allucinogeno. Chiunque ne tocchi le pagine avrà subito orrende visioni di visi deformati, carne squarciata, e molto altro. Tutto sarà molto confuso, ma non appena il libro viene chiuso, l'effetto sparisce istantaneamente. (9 Galeoni; + 1 Punto Mana)
 
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Niko Domenic
view post Posted on 24/11/2015, 20:31




Lo sapeva, avrebbe dovuto mollare Daddy molto prima e dirigersi allo stand dei Tiri Vispi.
C'era un mondo di cose interessanti, talmente tanti che non sapeva nemmeno da dove iniziare, era incredibile.
C'era qualsiasi cosa.
Il suo sguardo vagava su tutta la distesa di oggetti in esposizione.
I garzoni dello stand si erano davvero impegnati tanto, per riuscire a rendere così invitante il banco.
A Niko prudevano le mani, in quel momento avrebbe comprato un po di tutto.
* Mmmm questi fantasmini sembrano davvero divertenti...*
pensava,mentre la sua mente lottava col suo istinto per cercare di mantenere un certo ritegno.
Il precedente acquisto in compagnia di Daddy, aveva scatenato lo shopping man che era in lui.
Tanto per cambiare la colpa ricadeva sul suo compagno d'avventura.
Sorrise divertito all' idea che l' amico si trovasse in quel momento a fare il "piacione" indossando un vestito da cacca o caccabomba, a scelta.
Non sapeva nemmeno se fosse il caso di andare a salvare Alice, ma poi ripensandoci si rese conto che la ragazza le sembrava tutto tranne che spaventata, sicuramente "colpita" dal modus del ragazzo corvonero.
Mentre la sua mente rimbalzava da un argomento all'altro, si sentì chiamare.
" Niko ?"
Non era proprio un richiamo vero e proprio, quanto una interlocuzione posta con tono interrogativo.
Istintivamente alzò la testa dalla merce e rivolse il suo sguardo alla fonte della domanda, sicuro di trovarsi davanti qualcuno che l'aveva riconosciuto, ma non ne era sicurissima dato il suo travestimento e l' effetto dei cristalli presenti nella palestra.
Quello che si trovò davanti fece pensare a Niko che nei dolciumi presi prima , i vari Mars e Lion, ci fossero dei veri e propri allucinogeni.
Un orsetto, rosa per giunta , che forse lo spaventava anche più' del fatto che avesse gli artigli sporchi di sangue.
Rimase ad osservarlo per un po.
Non riusciva proprio a scorgerne una fisionomia precisa..
*maledetti cristalli..*
penso scocciato da quella situazione.
Non la minima idea di chi avesse davanti, mentre l' orsetto rosa si, lo conosceva, visto che era riuscito a riconoscerlo.
* Oookkkey Niko dai...pensa pensa..*
non aveva appigli per tentare un approssimativo riconoscimento.
Era già pronto a filarsela, approfittando di uno dei gadget dei Tiri Vispi, quando una intuizione degna di un Corvonero venne in suo aiuto.
La voce.
Quella stessa voce che l' aveva "chiamato".
Pensandoci si rese conto di conoscerla e quindi riconoscerla.
Doveva solo andare a elimazione.
Era una voce femminile : allora Mary sapeva che era a un altro stand, così come Alice , che aveva d'altra parte incrociata precedentemente; Violet sapeva che non aveva a che fare con nessuno stand o lavoretto part-time.
Delle persone che aveva incrociato nei tempi recenti ne rimaneva solo una..
- Soph..?-
provò a dire, con un velo di imbarazzo, che sarebbe scoppiato nel caso la sua deduzione si fosse rivelata errata.
Non passò nemmeno un minuto, oddio quanto dura un minuto ?, che un evento piombò nella nuova tranquillità della festa.
Quello che rimaneva dei piccoli e alati esseri si radunarono, fusero, svelando a tutti gli spettatori, un unico personaggio.
Un uomo in sella a un cavallo.
Un uomo senza testa.
Un cavaliere senza testa.
Quella stessa testa che poteva ora vedere rimbalzare da una parte all'altra della palestra, con il suo proprietario a seguito.
Giustamente la voleva indietro, e poi rimarcava che gli avrebbe distrutti tutti.
Beh come ragionamento non faceva una grinza.
In quei momenti ringraziava di essere cresciuto nel mondo babbano.
Poteva senza problemi fare un accostamento con la Leggenda di Sleepy Hollow.
Gran bel libro e gran bel film.
La testa veniva lanciata da una parte all' altra, come se fosse una patata bollente, per cui nessuno voleva, giustamente, ustionarsi le mani.
In quel trambusto vide coinvolti molteplici personaggi, tra cui non gli sfuggi un vivace escremento..
- non se ne perde una..-
commentò divertito, dopo averlo visto tentare di fermare il cavaliere e poi rilanciare la testa giunta tra le sue mani.
Decise di provare anche lui a dare una mano.
Primo perchè sembrava divertente e inoltre era una sfida interessante da vincere o perlomeno da provarci.
Aveva precedentemente visto Daddy usare la bacchetta in dotazione per lanciare delle ragnatele verso le gambe del cavallo.
Giustissimo.
- Okkey..proviamoci..-
commentò, mentre il suo cervello si metteva in moto.
Se erano già presenti delle ragnatele appiccicose sulle gambe poteva sfruttarle per attaccarci qualcosa, che magari avrebbe bloccato l' avanzata del cavaliere senza testa.
Il suo sguardo si accese del tutto e iniziò a saettare da una parte all' altra degli stand lì vicini, per poi localizzare un'asticella di legno usata per indicare proprio lo stand dei Tiri Vispi.
Era deciso.
La prese, borbottando che era per una buona causa, e con la pacchetta sparò un po di ragnatele appiccicose ai due estremi dell' asta, dandovi una forma piatta, in modo da garantire una maggiore possibilità di "attacco".
La sua idea era semplice, sfruttare le ragnatele già lanciate da Daddy per attaccarvi quell' asta di legno, con già dell' altra ragnatela ai punti estemi.
Il piu classico del "mettere il bastone tra le ruote", in quel caso gambe del cavallo, che così sperava di bloccarne il galoppo, e disarcionare il cavaliere.
Si ripeteva mentalmente il piano, mentre si lanciava verso il cavaliere, mantenendo una posizione laterale a questo, dovette pure schivare a un colpo piombato dall' alto, che lo mancò davvero di poco
* per un pelo..*
e poi il piano scattò, tenendo l' asta di legno nella sua precisa metà, la lanciò con un movimento laterale verso le due gambe del cavallo.
Doveva solo sperare che la fisica venisse in suo aiuto, ma stavolta gli sembrava di aver davvero calcolato tutto.
Rimaneva solo da vedere se "tutto" sarebbe bastato.
Almeno ci aveva provato, poi sarebbe tornato ai Tiri Vispi.
 
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view post Posted on 26/11/2015, 22:54
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Triste, come chi ha perso il nome delle cose.

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E con il Cavaliere a scattare, come in gara all’ippodromo, il bizzarro torello ha inizio. Il non-morto a cavallo sembra sicuro di sé, tanto che riconosce nella giovane fattucchiera una preda fin troppo facile. Gli zoccoli dell’animale sbattono contro il suolo del campo di gioco, disperdendo per l’intera palestra boati terrificanti, accompagnando l’inarrestabile avanzata. Pronto a travolgerla con il suo peso - in realtà fin troppo leggero -, si ritrova però a dover cambiare presto direzione, lasciandosi guidare dal lancio del cranio che gli indica la via come la Stella di Betlemme. Un breve ruggito di rabbia accompagna la virata, poi nella sua armatura piomba il silenzio.
Gli ci vogliono pochi istanti per individuare la testa, questa volta in mano ad un musicista, che gli sembra in vena di deriderlo. La sua ira cresce, tanto da far vibrare l’intero equipaggiamento, che sembra sul punto di spaccarsi in mille piccoli pezzi da un momento all’altro. Il cavallo riprende a galoppare, avanzando rapidamente, ma si ritrova ostacolato prima dal rovinoso impatto con una zucca, che riesce quasi a disarcionare l’ignobile guerriero, poi dalle decorazioni che compongono lo stand, che lo costringono ad arrancare goffamente ed infine dall’arrivo di alcune fastidiosissime creature, che fatica a scacciare. Ancora una volta non riesce ad appropriarsi della sua testa, poiché questa viene lanciata prima che possa anche solo arrivarci vicino.
Un grido di rabbia si espande dall’armatura. La canzone non sembra essergli piaciuta!

«Me la pagherete dilettanti! Voi e i vostri complici!»


E ancora una volta cambia direzione, ritrovandosi a scagliarsi contro… un orsetto gommoso.

«Eh cosa? PER L’ANIMA DI SATANA! QUALCUNO MI DEVE DELLE SPIEGAZIONI!»

Il cavallo si imbizzarrisce a pochi metri dalla giovane, nitrendo come intimorito da quel costume, lasciando tempo alla Corvonero di effettuare un altro passaggio.
E così, per l’ennesima volta, riparte all’assalto in una nuova direzione. Quando riconosce la sua preda si rende conto di aver a che fare con lo zombie che poco prima gli aveva scagliato la zucca contro, il che lo porta ad alzare il dito medio in sua direzione, mentre impugna le redini con l’altra mano.

«Datti al Quidditch, sfig-»


Ma non fa in tempo a terminare la frase, perché si vede la testa volare proprio sopra il proprio corpo. Per un momento gli sembra di poterla raggiungere, ma per un soffio gli sfugge dalle mani.
Si volta quindi in direzione del suo nuovo bersaglio, inorridendo però alla sua vista.

«Oh, sterco!»

Per un momento, ruotando il busto, si volge nuovamente in direzione dello zombie dalla chioma di carota, sbilanciandosi in un gestaccio fatto tanto per ribadire il concetto.

«Con tutti quelli che c’erano dovevi proprio passarla a quello vestito da cacca? Non troverò mai uno shampoo che possa rimediare a questo torto, sei un vile!»

Ancora più infuriato, scatta verso il ragazzo, trattenendosi dal commentare il suo abbigliamento per evitare di finire in manette per via del linguaggio scurrile, riuscendo a fatica nel suo intento. Pronto a fargliela pagare per aver scaccolato il suo bellissimo nasino a patata con un bastoncino di legno, è però costretto a fermarsi a pochi metri da lui, ancora una volta per recuperare l’oggetto, lanciato chissà dove.
Si volta, questa volta giurando a sé stesso di riuscire nell’impresa, individuando una ragazza vestita da gatta, molto probabilmente. Questa volta ne è certo, sa di avere a che fare con una preda facile. Il cavallo fa per galoppare a tutta velocità verso la giovane, ma proprio nella fase iniziale dello slancio un impavido guerriero si gli si pone di lato, assalendolo con un’offensiva che lo prende alla sprovvista. Il Nobile non-morto prova a sferrare un fendente, senza però andare a segno, poi, senza nemmeno accorgersene, si ritrova a terra, con il destriero impossibilitato a rialzarsi. Lui si rimette rapidamente in piedi, recupera la sua lama, si avvicina al ragazzo e la solleva, pronto a calarla sulla sua gola, ma qualcosa lo interrompe. Un fascio di luce fuoriesce da una delle fessure alle giunture della sua armatura, poi un altro ed un altro ancora, fino a quando non viene completamente avvolto da un’aura verdastra sempre più intensa. Il bagliore accecante dura qualche secondo, espandendosi per tutta la palestra, rendendo impossibile ai partecipanti di vedere quanto sta accadendo, poi quando questo cessa improvvisamente non resta più traccia del cavaliere, né dello stormo di creature volanti. Al loro posto però rimane un ammasso di dolci, che fluttuano come detriti spaziali per tutta la palestra, concentrandosi principalmente nel punto in cui pochi attimi prima si trovava l’antagonista principale. Il nemico è stato sconfitto.
Gioite, anche questo trentun ottobre siete salvi, nessuno è riuscito ad impadronirsi delle vostre anime e la ricompensa è più ricca di quanto potevate immaginarvi.
La festa è quasi al termine, ora siete finalmente liberi di godervi gli ultimi istanti!


Buonasera a tutti ragazzi, vi chiedo scusa per il ritardo ma ho avuto qualche piccolo imprevisto in real.
Come al solito vi faccio un breve riassunto per non annoiarvi troppo.
Il cavaliere rincorre la sua testa da una parte all’altra della palestra, a cavallo del suo destriero, senza però riuscire a recuperarla, poiché questa viene tenuta fuori dalla sua portata grazie ad una serie di passaggi più o meno repentini. Nel frattempo viene attaccato dai partecipanti, che con delle offensive ben architettate ed originali riescono a sconfiggerlo.
Come un’enorme lampadina il corpo del cavaliere emana una luce accecante, che si diffonde in tutta la palestra, rendendo impossibile capire quanto sta accadendo. Quando la luce si spegne, all’improvviso, non rimane più traccia né del cavaliere, né dei mostriciattoli, ma al loro posto potrete intravedere un’enorme quantità di dolci di tutti i tipi fluttuare nell’aria.


Bene, detto questo non ci dovrebbe essere altro di rilevante nel post.
Io e la mia collega vorremo ringraziare tutti quanti per aver partecipato, siete stati davvero fantastici. Un ringraziamento speciale va a tutti i garzoni che hanno voluto aiutarci ad organizzare un evento di questa portata, mettendoci un serio impegno sia in on che in off, ed allo staff che si è sorbito i nostri deliri e nonostante le proposte improbabili ci ha concesso questa enorme opportunità. L’avremmo fatto comunque in nero, ma apprezziamo il vostro lavoro <- Sto scherzando :*
E visto che siete stati tutti bravissimi abbiamo una sorpresa per voi!
Tutti quelli che hanno postato almeno una volta alla festa si beccano un meraviglioso:

CITAZIONE
ZUCCASTRELLO INSOLENTE!
Si tratta di una zucca completamente nera, con una faccia molto espressiva intagliata sulla sua superficie ed un paio d’ali da pipistrello che le permettono di volare.
Sono in grado di parlare, ma non sempre hanno qualcosa di carino da dire. Sono dotate di un senso dell’ironia particolarmente tagliente e non si vergognano a dar sfoggio di questa loro caratteristica.
Possono essere utilizzate sia come sveglia la mattina, che come allarme: impostate verbalmente e messe a guardia di un oggetto o un luogo inizieranno a strillare orribili ed irripetibili insulti se violato.
Sono grandi poco più di un pugno, ma se annaffiate regolarmente possono crescere, diventando grandi come zucche vere nel giro di qualche settimana.

Fatene buon uso!
Niah, visto che ce l’hai tieniti pure la testa, fuori dalla palestra diventa una sorta di peluche inanimato. Dalle solo una lavata, magari, non si sa mai.
Credo sia tutto! Come penso avrete intuito la festa è finita!
Una settimana di tempo per rispondere ed abbandonare la palestra, poi si chiude e chi rimane dentro ci aiuta a pulire il macello
Ancora grazie! Spero vi siate diverti (:
 
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view post Posted on 27/11/2015, 09:05
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** Avanti un'altro! **

@Niah
La palestra era sempre più affolata, ed Amber, dopo il miskshake rinvigorente, era prontissima a servire i prossimi clienti- Non fece in tempo nemmeno a pensarlo due volte di seguito, che la Stregatta si presentò al bancone. Era la ragazza che poco prima aveva fermato Elhena.
- Ciao! Puoi darmi due cioccostrelli e un hallopop? - insacchettò l'ordine della ragazza, non senza aver prima passato al radar il suo costume.. era sicuramente il più bello che avesse visto fino a quel momento.
Le porse il sacchetto con i suoi acquisti..
- Ecco a te, sono ..mmm.. 4 falci!, e spero non trovi quello alla polvere! -
Alludeva al gusto degli Hallopops, Fortebraccio si era divertito a creare miscele disgustosamente realistiche.. bleah.
Prima però di lasciarla andare via, si sentì in dovere di complimentarsi per il suo abbigliamento, con un pizzico di invidia..

-.. il tuo vestito è davvero bellissimo, credo che se ci fosse un concorso oggi, tu potresti davvero vincerlo.- per fortuna l'abbondante cerone sulle guance le impediva di mostrare il suo imbarazzo. I complimenti erano ancora delle interazioni sociali difficili per lei.

@Mary Evans
Dopo la stregatta, si presentò un'altra maschera, la tassina ebbe solo il tempo di risistemare una pila di sacchetti, che nel frattempo era completamente crollata sotto il banco.
- Buonasera, vorrei acquistare 1 cioccoragno e 1 cioccostrello, 1 Muffin che zucca ed 1 Bloody Milkshake. Se possibile, potrebbe mettermi i dolci in un sacchetto? - Amber annuì senza troppe cerimonie e insacchettò i dolcetti uno ad uno, per poi versare il milkshake in un bicchierone di plastica e porgerle il tutto.
- E per te sono.. 1 Galeone e 5 Falci... e buon divertimento!

@Flaminia
Altro giro, altra corsa.. non aveva servito così tanta gente assieme dai tempi della festa di Primavera, qualche mese prima, e un pò rimpiangeva i giorni da Florian con poca clientela..
- Ehm salve! Vorrei un Bloody Milkshake se non ti dispiace!- la tassina, nuovamente, annuì all'ennesima cliente, il bancone dei dolcetti iniziava a svuotarsi.. a breve avrebbero finito tutto, il signor Fortebraccio sarebbe stato fiero di loro! - Dovere,.. aggiunse Amber con un sorriso, mentre le porgeva la sua bibita - 1 galeone e sei di nuovo libera..-
Incassò anche quel galeone, e tornò ad occuparsi della pila di sacchetti che non aveva proprio intenzione di stare dove doveva!

@Sophia
La festa si stava animando, dopo un paio di blackout erano apparsi in volo degli strani animaletti, molto simili a dei piccoli folletti .. che però sembravano contenere dolciumi, una volta attaccati con le bacchette finte. Un'idea davvero carina! Tanto che perfino Amber si decise ad attaccarne uno, e mettere da parte la bustina che ne era uscita.. avrebbe assaggiato dopo, non c'era tempo ora.
- Ciao! Mi daresti un Cioccoragno e un Cioccopipistrello per favore? E poi 3 HelloPops, un Bloody Milkshake e un Muffin che zucca grazie - alla faccia dell'ordine, la ragazzina sapeva il fatto suo.!
Senza indugiare oltre, Amber confezionò tutto nel solito sacchetto maledetto e porse alla ragazza i dolciumi assieme al Bloody M.

- Ecco a te, in tutto sono 1 Galeone e 11 Falci, Buon divertimento!-
Un nuovo blackout.. cosa le avrebbe riservato questa volta??

** Chi è senza peccato, Scagli la prima testa! **

Amber rimase pietrificata, inizialmente, davanti al cavaliere senza testa.. prima di scoppiare a ridere vedendo molti in sala lanciarsi il capo del malcapitato senza alcun ritegno!
Il cavaliere venne perfino attaccato dai ragazzi, sempre in modo scherzoso, poverino.. oltre al danno, la beffa!
La tassina stava tirando le somme di quella festa, si era divertita molto..ed aveva lavorato parecchio, ma tutto sommato ne era valsa veramente la pensa. Impegnarsi in qualcosa la distoglieva dai suoi pensieri, che erano via via sempre più cupi negli ultimi tempi..
Non aveva visto molte persone che si aspettava di incontrare, o forse erano così ben celate dalle loro maschere che lei non le aveva riconosciute, si ripromise comunque di ringraziare Camillo per aver permesso ai garzoni di portare i loro stand.
Quando la parola "fine" sarebbe risuonata a gran voce, Amber avrebbe aiutato Elhena a mettere via.. o celare nel loro stomaco i dolci rimasti invenduti e avrebbe atteso l'arrivo di Fortebraccio per aiutarlo a controllare che ci fosse tutto il materiale che aveva portato qualche ore prima. Poi, finalmente, si sarebbe goduto alcune ore di oblio, nel suo comodo letto... al castello.

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©Giuls ~ NON COPIARE.




Abbigliamento

- Vestito X
- Trucco scheletrico ( vedi immagine sopra )
- Bacchetta reale + bacchetta spara ragnatele
- Tracolla nera.
- Collana Gatto nero.

Perdonate il ritardo nel servizio XD - avvisatemi se mi sono persa qualcuno per strada eh.. che vedo di rimediare prima della chiusura ^^ - idem per chi volesse ancora ordinare qualcosa, al massimo se non faccio a tempo, consideratevi serviti, as usual.

PS : Un enorme GRAZIE a tutti coloro che hanno contribuito a ideare ed approvare questa festa, è stata bella bella bella in modo assurdo!
 
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view post Posted on 27/11/2015, 10:34
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Helen Willow Mckay X

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Helen si era appena allontanata dallo stand di Bibliomagic – e neanche il tempo di finire di mettere in borsa quanto appena acquistato – che fu costretta a riavvicinarvisi spinta dagli altri. *Ma che cosa?* Non capiva perché gli altri stessero indietreggiando. Poi, osservando meglio il centro della sala, notò che i volatili portatori di dolci si erano uniti in un unico gruppo al centro della palestra, da cui poi sbucò un cavaliere senza testa in cerca del pezzo del corpo mancante. In un primo momento Helen rimase paralizzata senza capire davvero cosa stesse succedendo, per realizzare solo dopo che doveva trattarsi solo di un altro spettacolo preparato dagli organizzatori della festa. Dal suo angolino si gustò lo spettacolo della ‘testa volante’ facendo il tifo per i suoi compagni di scuola, mentre lanciava di tanto in tanto delle ragnatele contro il cavaliere.
Dopo aver corso da una parte all’altra della palestra, il povero cavaliere – ancora senza testa – esplose in una brillante luce verde che costrinse Helen a chiudere gli occhi. Quando li riaprì, al posto del cavaliere comparvero una miriade di dolciumi volanti. La tassina era indecisa se prenderne qualcuno, aveva già preso un po’ di dolci dal pipistrello ‘ucciso’ da Oliver e i suoi nonni le aveva inviato un’enorme scatola pieni di dolci per Halloween.
*Forse è il caso di non esagerare. Non vorrei che papà mi mandasse a fare una visita dal dentista*
Si guardò intorno, era già molto tardi e il sonno cominciava a farsi sentire; non era il tipo che resta alzata fino a tardi a far festa, e in quelle poche occasioni che si concedeva riusciva solo a ritardare di poco il sonno. Forse era ora di tornare ad Hogwarts, ma prima di andare c’era una cosa che doveva fare. Lentamente si diresse verso lo stand di Evviva lo Zufolo; ad ogni passo il suo cuore accelerava di un battito, andando di quel passo, probabilmente, raggiunta la meta il cuore le sarebbe esploso nel petto.
Aguzzò la vista in cerca dello zombie messicano che dirigeva quello stand e appena lo vide gli andò incontro.

Bello lo spettacolo che hai fatto prima per distrarre il cavalierecominciò a dire, un po’ in imbarazzo, lo sguardo basso fissava le sue scarpeBalliamo?
Un ballo con Oliver era l’ultima cosa che avrebbe fatto quella sera alla festa, voleva concluderla in bellezza, come si suol dire. Dopo il ballo, come Cenerentola allo scoccare della mezzanotte, sarebbe andata via, prima di perdere la passaporta per Hogwarts.

Parlato - *Pensieri* - Azioni




Vestito e trucco: Disegno immagine avatar
Inventario
Bacchetta spara-ragnatele
Borsetta con all'interno la Bacchetta e i soldi
Un pendaglio con la foto della madre

Acquisti:
2 Muffin Bel Teschio -> uno passato ad Oliver, uno divorato.
1 Bloody Milkshake
1 Pumpkin Book
1 Cercueil Portable
 
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view post Posted on 27/11/2015, 21:23
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Sei in ritardo, Ra.
Si dice meglio tardi che mai, no?



Il Fato li aveva voluti insieme persino durante quella ormai lontana missione architettata dal Capo della Scuola di Atene ed anche in quel caso, li aveva voluti un po' più vicini, facendo in modo che si ritrovassero a collaborare alla testa di un gruppo fin troppo grande. Emily ricordava la preoccupazione mentre avanzava, con Arya e Mya alle calcagna, ormai divisa dal resto della colonna, a quanto aveva sperato che il resto degli studenti non venisse catturato od Horus, addirittura, ferito. Eppure, allora, non aveva ancora ammesso nulla a sé stessa; continuava, infatti, a ripetersi che quel legame che lei sentiva e che le condizionava l'umore ogni qualvolta si trovava troppo prossima al Tassino, non fosse nulla, che non v'era niente su cui riflettere e nessun sentimento da scoprire. Così, per chissà quanto tempo, era andata avanti convincendosi delle falsità e bugie che la sua stessa mente aveva architettato per tenerla, in qualche modo, al sicuro, per evitare che si facesse male o amettesse ciò di cui aveva, in verità, paura: provava qualcosa per Horus, era stato così per tanto tempo e non sarebbe riuscita a sopprimere quelle emozioni, per quanto, in cuor suo, lo avesse desiderato ardentemente.
Il desiderio era emerso, ora, in una luce totalmente nuova: la Serpina non bramava più che l'oscurità avvolgesse quella sorta di debolezza bensì, sperava che quel desio venisse realizzato; voleva stringersi nuovamente a lui, ascoltare quei palpiti accelerati contro al petto e dimenticarsi di tutto il resto - era come aver trovato un piccolo angolo di pace.
Senti, se ce ne andass...
Il cuore saltò un battito intravedendo la fine di quella domanda rimasta inespressa e la giovane Rose sentì nuovamente le guance avvampare; *datti una controllata, per Salazar* imprecò seppur avesse capito quanto difficile risultava restare impassibile dinanzi a quanto appena successo.
Quando la testa del Cavaliere piombò tra le mani del ragazzo, Emily arretrò di un passo, sull'attenti, trattenendosi dal ricorrere alla bacchetta - quella vera - per far esplodere il cranio in questione come una busta di coriandoli ma, fortuna (o sfortuna) volle che Horus avesse già mente di inscenare un perfetto slancio da miglior Cacciatore dell'anno, contornando il tutto con un ringhio che lasciò la Serpina tra il divertimento e la confusione. Era un lato del Caposcuola che non aveva mai conosciuto, forse intravisto in qualche modo, ma mai in maniera così palese; piuttosto che restarne sconcertata tuttavia, si riscoprì curiosa, riflettendo su quanto poco conoscesse ogni sfumatura della personalità del collega, e persino fortunata.
La risposta ed il gestaccio del Cavaliere ormai fin troppo prossimo a loro, le avrebbe causato un tic all'occhio se non fosse che oramai la fanciulla si sentiva catapultata in un mondo parallelo, ove la razionalità era andata a farsi benedire e le figuracce - sue - si alternavano a sprazzi di meraviglioso no sense di cui si era colorato quella festa; per tale motivo non le restò che scoppiare nuovamente a ridere dinanzi ad una rudezza che, in altro contesto, l'avrebbe infastidita non poco.
Quando Horus si rese conto di quanto appena successo e quando la testa del Cavaliere era ormai lontana insieme alle offese del Boss finale, Emily pensò che fosse l'ora buona di imparare a smaterializzarsi: aveva forse creduto stesse ridendo per lui?
*Ma che personcina delicata che sei* si rimproverò mentre Egli avanzava già delle scuse nascondendo il volto tra le mani. Le risate si spensero, così come il sorriso sulle labbra carnose di lei, il che non accadde come conseguenza del realizzare l'ennesima figuraccia di Daddy ma a causa della tenerezza che penetrò nell'animo della fanciulla dinanzi a quanto stava assistendo. Quasi dovette forzarsi a non tirarsi un ceffone: stava davvero succedendo? Horus era davvero imbarazzato? Lei stava davvero ridendo? Desiderava davvero buttarsi nuovamente tra le sue braccia e chiedergli di baciarla?
Scosse di poco il capo come se con tale ingenuo movimento potesse scacciare via la libidine innocente che aveva conquistato i suoi pensieri.

No. Non andare via.
Mormorò, timida, spostando lo sguardo incerto verso il basso mentre muoveva le punte delle scarpe fino ad unirle in una perfetta imitazione di bambina. *Aiuto*, implorò la sua coscienza ritrovandosi sbalordita dinanzi a tanto imbarazzo e alla prematura partenza del suo orgoglio, della sua durezza e maturità. Così inspirò forte lasciando che il profumo di caramello e cioccolato invadesse fastidiosamente le sue narici e fece appello a quella poca lucidità che le restava per tirarsi fuori da quella situazione insieme a lui.
A meno che non andassimo via insieme.
Aggiunse con tono più forte e sicuro aggrottando di poco la fronte, espressione onesta dello sforzo che stava compiendo in quel momento. Le esili mani si posarono sugli avambracci di lui, spingendo delicatamente verso il basso: non doveva nascondersi perché lei non lo stava facendo più.
*Houston, abbiamo un problema. L'abbiamo persa. Ripeto. L'abbiamo persa*.


 
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view post Posted on 29/11/2015, 19:20
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Horus R. Sekhmeth

~
JYVYhpn
Era stata una fortuna che Horus non avesse notato il dito medio del Cavaliere in sua direzione. Non avrebbe mai risposto direttamente certo, non davanti ad Emily almeno, ma, con ogni probabilità, gli avrebbe lanciato un'altra zucca, assicurandogli che sì, s'era dato al Quidditch da un pezzo ed era anche fottutamente bravo.
No, Horus in quel momento era troppo occupato a desiderare di scavarsi una buca come gli struzzi e ficcarci la testa dentro finché non sarebbe giunta la demenza senile che gli avrebbe fuso qualche neurone e qualche ricordo e così, via, apposto.
Un'idea che venne doppiamente rinforzata dallo scoppiare a ridere da parte di Emily in combo con il commento del Cavaliere. Fu in quel momento che, per un secondo dimentico della vergogna, si voltò in direzione della creatura per osservare il destinatario del suo precedente lancio. Sì, in effetti quel costume faceva davvero cag---- e, inevitabilmente, sorrise indeciso se rispondere o meno al commento indispettito del cavaliere, costretto a lanciarsi contro il puzzolente costume. Lì, osservando il tizio lanciare la testa lontano da sé, Horus capì chi era: Daddy Toobl.
In quel momento tutto sembrò più chiaro: solo lui poteva scegliere un costume così poco convenzionale, lui che Horus aveva conosciuto in un'aula intento a lanciare nientepopodimeno che Caccabombe. Se ci fosse stato più tempo sicuramente sarebbe andato da lui per scambiarci due chiacchiere, costume a parte. Era da un sacco di tempo che non riuscivano a beccarsi a modo; al di là del Campo di Quidditch, il loro ultimo incontro risaliva a qualche mese dopo la Battaglia d'Ottobre, quando Swan li aveva richiamati entrambi in un'aula vuota blaterando di strani discorsi.
Si strinse nelle spalle, trattenendo una risata ed accennando un saluto gioviale col capo in direzione del ragazzo, per poi tornare a voltarsi verso Emily, osservandola di sottecchi. Ecco nuovamente l'ondata di imbarazzo travolgerlo in pieno, trascinandolo in quello che era il tubo di scarico della propria dignità.
*Pretty accurate*. *
Ancora una volta fu tentato di trovare una scusa e si portò una mano al viso, cercando di massaggiarsi gli occhi stanchi, senza tuttavia trovare alcuna motivazione. Forse era il caso di andare, ma non senza di lei. Così, mentre il ragazzo stava per aprire bocca, invitandola ad andar via con lui, Emily lo precedette, stupendolo non poco. La sua voce non fu più forte di un mormorio, eppure risuonò alle orecchie di Horus come se fosse stata straordinariamente potente ed unica in tutto quel fracasso. La vide muoversi timida e per un istante gli sembrò assai più simile ad una bambolina, che alla donna che era ormai diventata. Senza che se ne rendesse conto, Horus aveva sorriso dolcemente a quella vista, felice di vedere una Emily diversa, senza più alcuno scudo per lui. Le mani di lei, che nel frattempo avevano raggiunto i suoi avambracci e li tiravano leggermente verso il basso, gli ricordarono quelli di una bambina che afferra la camicia del papà per impedirgli di andarsene e la tenerezza diventò ben presto il bisogno di riavere quel contatto fisico che tanto disperatamente allontanava ed ambiva. *Nonbaciarlaoranonbaciarlaoranonbaciarlaoraadhdgsaishidashihashi Beeep: pensieri non raggiungibili, si prega di riprovare più tardi.
« A meno che non andassimo via insieme. »
« Era proprio quello che volevo fare. » Riuscì a dirle, riprendendosi al volo e sorridendole, afferrandole le mani con delicatezza ed indirizzandole verso il proprio petto. Non seppe perché lo fece, perché le permise di sfiorare il punto in cui, sotto gli abiti, c'era il tatuaggio runico, ormai sbiadito, c'era la cicatrice e sotto ancora, il proprio cuore, che batteva forte, alimentato da tutte le emozioni di quella sera. Seppe solo che, per un istante, non voleva più avere filtri, non voleva più nascondersi, mostrando —così come lei aveva fatto— la parte più fragile di sé. E dopo un lungo istante, dopo averle lasciato andare una mano, e stretto l'altra, si incamminò con Emily al suo fianco, ritrovando in quel gesto una naturalezza, un piacere tale da dimenticare tutto il resto. Una vocina, se lui fosse stato più accorto, sarebbe intervenuta ricordandogli tante, troppe cose, ma in quel momento il suo subconscio aveva voluto, volontariamente, escludere tutto il resto. Andava bene così.
« Oh, devo giusto ritirare i miei acquisti allo stand di Sinister e andiamo. » Disse con non-chalance, buttando lì il nome del negozio nel tentativo di sembrare tranquillo. Suvvia, chi non comprava roba oscura da Magie Sinister?
Nel cammino, il caos della battaglia contro il Cavaliere Senza Testa raggiunse il proprio apice ed Horus ed Emily furono costretti ad interrompersi quando il corpo della creatura cominciò ad emanare così tanta luce da rendere accecante tutto il resto. Istintivamente Horus strinse la presa sulla mano di lei, coprendosi con il braccio libero gli occhi e imprecando mentalmente per l'ennesimo contrattempo che di lì a poco sarebbe potuto piombare su di loro: cos'altro? Crani ping pong? Fantasmi con la ridarella? Zombie col limbo?
Ebbene, niente di tutto questo: quando la luce finalmente si spense, non c'era nient'altro che un'immensa quantità di dolci a mezz'aria, mentre il vociare entusiasta degli studenti riempiva nuovamente la palestra. Gran parte degli invitati schizzarono a destra e manca cercando di arraffare più dolciumi che potevano, somigliando a palline da pinball impazzite. Un paio di loro sfrecciarono così veloci vicino al Tassino e alla Serpeverde che Horus fu costretto ad indietreggiare.

« Quando c'è cibo gratis, la gente diventa matta. Dagli degli zuccheri, poi, e diventano un ammasso di Troll. » Si ritrovò a commentare cupo, mentre scuoteva il capo in un chiaro segno di disapprovazione.
*Almeno ci fossero dei crumble alle mele. Dannazione! Pensate a chi ama i crumble alle mele!* Evitandosi di esternare quel pensiero, Horus riprese a camminare, senza lasciare la mano di Emily. Finalmente lo stand di Sinister fece la sua comparsa e, dopo aver preso le buste dei propri acquisti, si diresse verso l'uscita. Tuttavia, lungo il –breve– percorso, gli occhi del Tassino inquadrarono subito la figura di Camillo allo stand dei Tiri Vispi.
« Scusa un secondo, ti spiace se saluto un attimo un mio Concasato? » *Che freddo, in fondo potresti anche considerarlo un piùomenoamico, no, Ra? Dopo stasera, glielo devi, ghiacciolo che non sei altro.*
Ad un cenno positivo di lei, deviarono verso lo stand; stranamente privo di qualsiasi scrupolo —complice l'ebbrezza ed innocente euforia– Horus non si preoccupò minimamente di qualsiasi possibile diceria che sarebbe potuta nascere sul Caposcuola Tassorosso e la Caposcuola Serpeverde, raggiungendo così lo stand e posando una mano sulla spalla di Camillo che stava parlando con la piccola Lynch.
« Ehi. Oh, ciao Eloise! » Salutò entrambi, affabile. « Davvero una festa fuori dall'ordinario, impicci compresi. Ti devo davvero ringraziare, mi sono divertito. » Nonostante il banale commento, il sorriso di Horus rivolto a Camillo e la presenza di Emily al suo fianco bastarono per far intendere al Tassino per cosa realmente Horus lo stava ringraziando. Dopo averli salutati, ormai in procinto di lasciare la festa, Horus pensò che doveva trovare il modo di sdebitarsi con il ragazzo. Perché, sì, in fondo era soprattutto merito di quel piccolo pazzo se lui ed Emily finalmente erano riusciti a vedere oltre le proprie maschere. Che poi quel pensiero era un buffo controsenso, visti i preamboli, i costumi il luogo e l'occasione, che tutto lasciavano intendere tranne che ad un risvolto simile era un altro punto: com'era la legge di Murphy?
*Tutto quello che può succedere, accadrà, nel Male o nel Bene.*

Compresa anche la presenza di due piccoli Zuccastrelli saldamente aggrappati al retro dei loro abiti che, con la loro lingua lunga insolente avrebbero di lì a poco, movimentato il ritorno al Castello, contribuendo a rendere quella festa la più strana, improbabile, ma bella serata da qualche anno a quella parte.


« La legge di Murphy non significa che succederà una cosa brutta, ma che tutto quello che può accadere accadrà. »

 
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view post Posted on 30/11/2015, 13:54
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Goodnight, little ghost
where's gone your pretty host?
I didn't know what kind of guest
is passed away during horror quest

Rumble tremble
it's Halloween jumble
If you sing every time
then resolve this crazy crime



Adam_Brody_20131028_76

Il divertimento sarebbe sempre stato assicurato con Violet, ormai Oliver lo aveva compreso da lungo tempo. Non solo considerava la Corvonero una studentessa brillante e con enorme potenziale, ma la vedeva già come un'amica vera e propria; del resto, se non fosse stato così, non le avrebbe spedito una missiva per chiederle di partecipare alla neo-fondazione del CREPA, l'associazione a favore degli Elfi Domestici. Inoltre, erano entrambi membri del Club The Wizard Voice, anzi Oliver le aveva consigliato un violino di preziosa manifattura in passato, quindi improvvisare un'esibizione musicale con Violet non sarebbe stata mai una cattiva idea. In realtà, il Grifondoro non era certo di cantare quel testo che aveva scritto per l'occasione, perlomeno non durante una caccia alla testa da parte di un Cavaliere per niente amichevole. Si stava divertendo tantissimo e vedere la Corvonero, a pochi metri di distanza da lui, raccogliere al volo la testa ciondolante per poi farla sparire nei meandri della folla in quella palestra, ecco, il tutto sarebbe stato marchiato a fuoco nella mente di Oliver, concedendogli uno dei ricordi più belli e ironici di tutta la sua vita fino a quel momento. L'assolo si concluse con un giro di Re della chitarra che stava suonando, quindi l'effetto magico si disperse, lasciando che il ragazzo tornasse definitivamente visibile mentre poggiava i piedi per terra. Corse ad abbracciare Violet con slancio, a prescindere dalle norme del galateo che evitavano un tale comportamento. Era felice, soddisfatto e, in particolare, esaltato all'idea che l'amica non avesse posto resistenze: alla chiamata alla musica Violet aveva risposto senza obiezioni, come poteva non volerle già bene? Quando si sciolse dall'abbraccio, il volto di Oliver era dipinto da un sorriso luminoso. Ascoltò con piacere le parole della Corvonero e poi scoppiò a ridere, incapace di spiaccicare una risposta di senso compiuto. Sky&Co, il gruppetto di scheletri allo stand di Evviva lo Zufolo, avevano ripreso a suonare una litania funebre, probabilmente la Ballata della Morte per l'ennesima volta. Il commesso - quello in carne ed ossa, forse più ossa che carne per via dell'effetto illusorio di quel luogo adibito a festa - li lasciò fare, conscio del fatto che il tempo stesse per finire e che quei poveri teschi sarebbero ritornati a dormire per sempre (o fino alla prossima festa horror, chissà). Grazie alla vicinanza alla ragazza, Oliver notò che il Violino Ronzastridulo da poco acquistato dall'altra fosse già scalfito a causa della foga della studentessa durante la performance.
"Un'esperienza bellissima, Vì, ti ringrazio. Posso chiamarti Vì?" chiese, esaltato. Indicò le corde dello strumento che stranamente si stavano rimettendo in ordine da sole. "Autoriparante o come si dice. Comunque, sei stata geniale, hai afferrato subito la musica e sei riuscita ad attirare tanti mostriciattoli... KABOOM, Violet!" Adieu bon ton per davvero.
"Credo che Mitchell ti stia aspettando, ci vediamo dopo?" aggiunse, divertito per quell'allusione. L'avrebbe abbracciata un'altra volta e poi sarebbe andato alla ricerca di Helen.



Sky&Co
"Va bene, potete usare i Tamburi delle Ossa, ma niente spavento!"
La voce di Oliver, rivolta al gruppetto di scheletri, fu chiara e ben precisa, onde evitare di essere frainteso in qualsiasi altro modo, considerando che l'ultima conversazione di Skeleton - per gli amici Sky - fosse avvenuta tantissimo tempo prima, quando era ancora in vita. Tra l'altro, ora che ci pensava, il commesso avrebbe dovuto chiedere al signor Vinaccia, proprietario dello store musicale che lui quella serata rappresentava, dove avesse trovato quegli scheletri. Non pensava che avesse profanato qualche tomba, era assurdo; forse era tutta una Trasfigurazione. "Que lindo, Capo, que lindo! Estas hermososss!"
Il ragazzo puntò lo sguardo su Sky, esasperato.
"Quello non è Spagnolo, lo sai?"
"Claro que sì, Capo, es de Ciudad de Mexico como tiiii!"
Una pausa, una risata e poi uno schiaffo amichevole da parte di Oliver verso Sky.
"Sparati, Sky" tagliò corto, scherzando.
"Estoy già muerto, capo!"



Testa di Porco
Aver lasciato lo stand nelle mani di quelle strane creature incantate non era proprio la massima aspirazione di Oliver, eppure aveva diversi compiti da portare a termine. Innanzitutto, doveva ritrovare la sua Helen... Helen, solo Helen, non era sua, anche se lo sperava con tutto se stesso. Doveva chiederle se avesse apprezzato l'esibizione e poi, perché no, avrebbe fatto in modo che Sky&Co cambiassero musica e ne suonassero una più gentile, ma comunque horror per evitare di andare fuori tema. Nel frattempo, come sempre dedito al galateo, Oliver non avrebbe potuto di certo andare via alla festa senza salutare i suoi amici ai vari stand. Era ora di procedere uno dopo l'altro. Pian piano, dunque, facendosi largo tra la folla a furia di spintoni leggeri e di "per piacere, scusa, per favore" e una serie di "grazie" sussurrati e dispersi in quel trambusto, il giovane Mago giunse alla zona della Testa di Porco proprio quando comprese che il Cavaliere senza Testa fosse sparito dopo una serie di frasi poco simpatiche, qualcosa di simile a minacce velate... o forse no, non ne era certo a causa del casino. C'erano nuovi dolci nei paraggi, quelli li aveva notati. Gli esserini volanti di poco prima erano spariti in un vortice di zuccheri, alcuni dei quali piombarono con sommo piacere di Oliver sul suo stesso capo. Ne afferrò qualcuno, li infilò in tasca e ringraziò Magie Sinister per l'ennesima volta, anche se mentalmente. Poi, avvicinandosi al bancone dello stand di fronte, notò quanto fosse caratteristico e attirò l'attenzione di Versus. "Esibizione rimandata alla prossima occasione, promesso" fu la prima cosa che disse, poi abbassò il tono di voce per evitare che i vicini lo ascoltassero. "Non è che mi passeresti sottobanco un bicchiere di quel Vino Elfico? Ah no, scusa, devo chiedertelo come l'ultima volta" si fermò, assunse un'espressione strana come se fosse sul punto di vomitare e quindi parlò con voce rauca. "Ehi, ragazzaccia, passami quel calice ora o ti spenno. E beccati 'sti due Falci, avanti!"
Eh già, Versus avrebbe capito. Avrebbe sempre capito.

CITAZIONE
Nome della bottega: Testa di Porco
Articoli acquistati: Ghostbusters (x1 bicchiere)

Florian Fortebraccio
Fare affari con la concasata era sempre un piacere; per quanto alcoliche fossero state le cose ordinate, Versus avrebbe chiuso un occhio, forse anche due. In compagnia del calice con quel Vino dolce, quasi piccante, del quale Oliver ne aveva bevuto solo un paio di sorsi, pian piano il ragazzo si avvicinò alla prossima meta, circondato da una nebbiolina scintillante che nascondeva il suo volto truccato da zombie-scheletro. Quello strano vapore era un effetto magico del Ghostbuster, inoltre era divertente, motivo per il quale il Grifone lo aveva scelto. Quando si disperse nell'aria, sistemandosi con la mano libera il sombrero colorato che aveva in testa, i suoi occhi apparentemente pestati perché neri incontrarono la visione più celestiale della festa (oltre Helen, ma quello non lo avrebbe mai detto ad alta voce). Il Paradiso di Zuccheri si stagliava, netto, di fronte a sé e per un attimo Oliver dimenticò qualsiasi altra cosa. Si immerse tra la folla e analizzò i vari dolci in vendita, uno dei quali già aveva assaggiato grazie ad Helen. "Amber, che costume e che stand, complimenti!" disse, riconoscendo l'amica. Salutò anche Elhena, la giovane Tassorosso nonché sua collaboratrice Prefetta, rivolgendole gli stessi apprezzamenti con un sorriso a trentadue denti. Un attimo dopo cominciò ad ordinare diverse cose, il volto luminoso come se fosse quello di un bambino con le sue caramelle. Non era un caso se quello stand fosse il suo preferito della festa. "Ecco, potresti metterli tutti in un sacchetto da portare? Grazie mille!"



CITAZIONE
Nome della bottega: Florian Fortebraccio & Wiz caffè
Articoli acquistati:
• Cioccostrelli (x3)
• Cioccoragni (x3)
• Muffin CheZucca (x2)
• HalloPops (x5)
Totale: 1 Galeone e 5 Falci
Così evitate i conti XD

BiblioMagic
*Dove c'è cultura, c'è Alice*
La frase fece improvvisamente capolino tra i pensieri di Oliver, lasciando che un sorriso si aggiungesse a quell'idea. Mentre si avvicinava alla sua prossima destinazione, notò tanti altri costumi dall'aria stravagante. Se non avesse saputo di essere circondato dalla magia, si sarebbe sorpreso di gran lunga; tra l'altro, una Strega Verde gli era appena sfrecciata vicino, chissà chi si celava sotto quel bel travestimento. Lo stand di BiblioMagic, uno dei suoi negozi preferiti del villaggio di Hogsmeade, si presentò in tutto il suo fascino di inchiostro, carta e terrore adatto alla serata. Oliver decise di non perdere tempo, chiese gentilmente ad alcuni ragazzi di farlo passare, intravedendo lo stesso Daddy nei paraggi. La conversazione avuta con Alice ai Tre Manici di Scopa ritornò alla mente del ragazzo: non aveva parlato, forse, di una storia d'amore non sbocciata? Che fosse il Corvonero ad interessarle? Avrebbe dovuto indagare, ma non in quel momento di totale confusione. "Alice!" chiamò, alzando la voce per farsi sentire. Notò l'abito dell'amica e il suo trucco, sorprendendosi di quanto fosse verosimile. Un "wow" fu sillabato dalle sue labbra, mentre un sorriso sposava quell'espressione attonita. Dopo saluti e frasi di vario genere, il commesso scelse un Pumpkin Book, più curioso che altro, in realtà. "Passa allo stand prima di andare via, ho dei CD bellissimi che possono interessarti e..." - le fece un occhiolino - "...far cadere chiunque ai tuoi piedi, mia cara"
Che grande allusione. Sorridendo, sarebbe andato via con il nuovo acquisto appena pagato.



CITAZIONE
Nome della bottega: BiblioMagic
Articoli acquistati: Pumpkin Book (x1)

Wizard Store
"Gira a destra, gira lì, dove sarà Helen, forse qui?"
Oliver stava canticchiando una delle sue solite filastrocche, girovagando fra i vari stand della festa per spendere i suoi Galeoni in articoli spesso più commestibili o divertenti che effettivamente utili, sempre cercando la Tassorosso. Ad un tratto vide la zona occupata dal tendone di Wizard Store, dal quale un volto familiare apparve come un faro. Si avvicinò velocemente, i vari acquisti di prima tutti inseriti magicamente nella Sacchetta Medievale che indossava e che era costituita da un Incanto Estensivo Irriconoscibile. Certo, già c'erano tre cose, lo spazio si stava riducendo e avrebbe potuto aggiungere solo altre due cose di medie dimensioni. Prima di farla scoppiare, avrebbe portato le cose alla sua postazione. Il bicchiere di Vino Elfico era quasi finito, la nebbiolina avvolgeva il capo dello zombie messicano, quindi per qualche istante nulla fu visibile. Quando si concluse l'effetto al seguito di un altro sorso, un giramento di testa fece bloccare Oliver; per fortuna durò poco, quindi proseguì dritto.
"Miss Fiammante, salve!" disse, facendo anche a Flaminia i complimenti per la preparazione. I suoi occhi sfrecciarono verso un articolo in vendita, quindi lesse la targhetta con la descrizione e rimase senza parole. Gli sarebbe tornato utile non solo in generale, quanto per tenere sotto controllo alcuni futuri intervistati della Gazzetta del Profeta.
"Orecchini Blue Eyes, li prendo anche se non sono proprio nel mio stile" precisò, chiedendo il prezzo per poi pagare e salutare con affetto la sua stimata concasata.



CITAZIONE
Nome della bottega:Wizard Store
Articoli acquistati: Orecchini Blue eyes (x1)

Tiri Vispi Weasley
Già, la testa ora girava molto. Oliver mandò giù un altro sorso del calice che stringeva tra le mani, certo che mangiare altri zuccheri gli avrebbe fatto bene. Non si diceva forse che bere a stomaco vuoto non fosse consigliabile? Ecco, grande cosa per lui, del resto aveva una scorta di caramelle, cioccolatini e dolciumi di Florian a portata di mano. Fece rapidi passi verso un altro dei suoi stand preferiti, notando con estremo piacere che fascino, bellezza ed esplosione di stravaganza fossero presenti da Tiri Vispi Weasley anche in quell'ampia palestra. Era come se una parte del negozio di scherzi di Diagon Alley fosse stata trapiantata alla festa e Oliver non poteva che esserne felice. Certo di essere sul punto di spendere buona parte dei suoi Galeoni per cose divertenti, il ragazzo individuò le due ragazze che lavoravano lì come commesse e che lui aveva conosciuto in diverse circostanze. Della prima, Eloise, non conosceva il nome, ma l'aveva vista più di una volta durante i suoi acquisti dai TiriVispi Weasley: era la stessa persona che gli aveva consigliato di dare caccole fritte alla sua Puffola Pigmea, dicendo che fossero il cibo preferito di quelle creature. Personalmente, Oliver non aveva mai voluto provare, del resto Mos, la sua Puffola, amava mangiare hamburger e patatine ogni giorno.
"Oh, ma chi si vede, un Orsetto Gommoso tanto simpatico" esclamò, rivolto a Sophia, l'autrice di uno dei più grandi colpi al cuore di Oliver alla vista della sua amata e preziosa chitarra classica quasi caduta vertiginosamente a terra per uno scherzo - o chissà cosa - della ragazza. Non la conosceva abbastanza, ma le aveva affibbiato il nome di Simpatia in senso ironico e di certo non offensivo, ecco spiegato il motivo per il quale avesse sottolineato quell'aggettivo in quel momento. "Bel costume, è molto originale" commentò, poi si rivolse anche ad Eloise con un sorriso cordiale e disse: "I miei complimenti ad entrambe, questo stand è uno dei più incredibili. I miei amici Fantasmi, quei tizi evocati dalla musica degli strumenti dello store, vanno e vengono da qui" spiegò, indicando un punto imprecisato dietro di sé, dove la tenda di Evviva Lo Zufolo, gocciolante di finto sangue, si stagliava come una mongolfiera immensa. Nel frattempo, comunque, Oliver aveva fatto vagare il suo sguardo su tutti gli articoli in vendita dai TiriVispi, quindi ne ordinò diversi con estremo piacere. "Quanto vi devo, miladies?"
Memorandum: mai far bere Vino Elfico ad un amante del bon ton. Mai.



CITAZIONE
Nome della bottega: Tiri Vispi Weasley
Articoli acquistati:
• Fantashmallow (x2)
• Crostatine Urlanti (x3)
• Pasticche Mutalingua (x1 Rana, x3 Serpente, x2 Salamandra)
• Trasferelli Trasformapelle (x1 pelle animata)
• Bracciale della Bestia (x1)

Rispettivamente: 4 Falci, 30 Falci, 12 Falci, 1 G, 4 G
Totale: 7 G e 12 Falci
Solo perché vi voglio bene!
PS: Sophiampatia ♥

Magie Sinister
Era abbastanza stanco di girovagare come una formica in un formicaio, per quanto la metafora non avesse tanto senso. C'era troppa gente, così tanta da fargli perdere il senso dell'orientamento, inoltre quei costumi erano talmente realistici da farlo sobbalzare e sogghignare allo stesso tempo. Oliver continuò a camminare, salutando i volti noti e speso anche quelli che non conosceva se non di vista; sistemò per l'ennesima volta il sombrero sul capo, poi finalmente trovò lo stand di Magie Sinister. Potente, ecco come avrebbe potuto descrivere quella zona. Rapito da quel fascino misterioso, fece qualche passo avanti per dare un'occhiata ai vari articoli. C'erano così tante cose utili da fargli rimpiangere di aver speso quasi tutti i suoi risparmi della serata, eppure non si sarebbe lamentato, avrebbe fatto in modo di ordinare qualcosa anche lì; c'era solo l'imbarazzo della scelta, in effetti. Salutò Mary, riconoscendola a fatica per via dello spettacolare abito e trucco che aveva preparato per l'occasione.
"Miss Evans?" domandò, attirando l'attenzione dell'altra. Quando fu quasi certo che fosse lei, passò il calice da una mano all'altra e le sorrise con quel fare inquietante dovuto al suo travestimento. "Credo si sia sentito prima, ma ne approfitto per farti di nuovo i miei apprezzamenti per questa festa. Tu e Camillo... BOOM! Bellissimo!"
Fra stanchezza, senso di diabete per i troppi dolci mangiati, sentimenti per Helen, performance musicale con spiriti, spettri e animaletti vari e, per concludere, un calice di Vino Elfico mandato già senza preamboli, Oliver sembrava essere diverso dal solito, come se fosse più sciolto del normale, sebbene qualche "Miss" o "Milady" continuassero a comparire di tanto in tanto. Sorrise ancora una volta, sollevò con le dita libere una collana semplice ma dal grande potere magico, quindi chiese il prezzo, pronto a pagare per poi salutare e andare via.
"Mary, se rivedi Camillo, digli che lo aspetto allo store per i suoi CD, non farlo scappare" avrebbe concluso, aggiungendo una risata leggera.



CITAZIONE
Nome della bottega: Magie Sinister
Articoli acquistati: Collana Fading in the Dark (x1)

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E così, alla fine, Oliver era ritornato allo stand di Evviva lo Zufolo, quello che gestiva e che avrebbe dovuto smontare non appena i suoi collaboratori sarebbero tornati dalla loro serata di baldoria. Li aveva anche invitati per quell'occasione, ma forse non avrebbe potuto farlo, essendoci studenti di Hogwarts ed essendo tutto organizzato da Magie Sinister; d'altronde, James e gli altri dello store musicale di Londra avevano altri progetti. Ritornò dietro il bancone di legno circondato da zucche volanti nelle quali c'erano i vari CD presentati per l'occasione, quindi sistemò la Chitarra Volteggiante che aveva usato poco prima nell'esibizione con Violet e lasciò al sicuro i vari acquisti che aveva fatto durante il suo lungo giro per gli altri stand nella palestra. Prima di andare via, tra l'altro, Oliver avrebbe comprato un articolo del suo stesso negozio, di preciso un Tamburo delle Ossa, il cui effetto era assolutamente geniale e gli sarebbe tornato utile in diverse circostanze. Insomma, far comparire nuovi arti ai nemici che avrebbe affrontato li avrebbe resi impacciati, quindi non era male come oggetto. Gli sarebbe piaciuta anche la Chitarra che aveva suonato in precedenza sul palco di lapidi oppure, perché no, la Batteria Evoca-Zombie, nonostante fosse troppo grande per portarla con sé durante le future avventure. Eppure, non poteva dar fuoco a tutti i suoi risparmi, meglio calmarsi per un po' e godersi gli ultimi strascichi di quel fantastico e divertente Halloween.
"Capo, es arrivada la donzella, la bambola de porcelana maravillossssa!"
La voce di Sky risuonò chiara e netta all'udito di Oliver, il quale non commentò quella frase, ma scattò subito in piedi per incontrare la figura di Helen. Le si avvicinò in fretta, lasciando il calice di Vino Elfico sul bancone, ben presto bevuto tutto d'un fiato dagli scheletri musicisti. La nebbiolina attorno il volto del commesso si disperse velocemente mentre raggiungeva la Strega del suo cuore, quindi il sorriso tetro della sua maschera di trucco ricomparve come un faro.
"Ti ho cercata ovunque" furono le uniche parole di Oliver, dopo aver ascoltato con intensa emozione il complimento e la domanda di Helen. Le offrì le mani per stringerle, facendo schioccare prima indice e pollice per invitare Sky&Co a suonare qualcosa di meno tragico. "Mi concede questo ballo, Miss Mckay?"
Una domanda che Oliver aveva già fatto in passato ad un altro appuntamento, una domanda che aveva un senso tutto suo, un richiamo che Helen avrebbe collegato di sicuro. Oliver le sorrise, dimentico del vino e di qualsiasi altra cosa; il galateo tornò a fargli visita, fortunatamente con tempismo e questa volta interesse da parte del ragazzo, perché lo studio dei balli classici avevano riscontro nel presente. Fece scorrere la mano destra dietro la schiena di Helen con dolcezza, mentre Sky&Co intonavano una musica squillante e stranamente in grado di unire fascino e stile legato alla festività pagana di Halloween, una sorta di melodia a doppio effetto. Gli spettri evocati dai vari Flauti Incantati si avvicinarono allo stand, intonando a più voci un testo che sembravano conoscere come per magia, un brano adatto ai due studenti. Era come se la canzone fosse stata scelta appositamente per quel momento, perché descriveva metaforicamente la bambola creepy dalla pelle lucente e lo zombie messicano simile ad un tipo strambo. Oliver strinse Helen con emozione, invitandola a seguire i suoi passi ondulati durante la romantica danza sul pavimento cimiteriale di quella tetra pista. E quella musica era per loro, ma anche per tutti, come se gridasse di farsi avanti e di dare vita e morte ad un'ultimo ballo.





When you were here before
Couldn't look you in the eye
You're just like an angel
Your skin makes me cry
You float like a feather
In a beautiful world

But I'm a creep, I'm a weirdo.
What the hell am I doing here?
I don't belong here.




Ed è quando Millino-bellino scrive "tempo una settimana per concludere" che inizi a tremare XD Finalmente sono passato da tutti gli stand: beccatevi i miei Galeoni, bella gente! Inoltre, lo store dello Zufolo vi offre una dolcezza finale: chiunque voglia ballare un lento tetro/romantico si faccia avanti, non siate timidi. Violet, confido in te e Mitchell! PS: Ho scelto appositamente il brano Creep non solo per il senso, ma anche per la musica polivalente, inoltre questa versione di Lea Michele e Dean Geyer è spettacolare e vi invito davvero ad ascoltarla fino all'ultima forte nota.



Inventario attivo
- Bacchetta nella tasca destra dei pantaloni scuri
- Bacchetta spara-ragnatele nella tasca sinistra dei pantaloni scuri
- Sacchetta Medievale attaccata alla cintura tramite passante: grazie all'Incanto Estensivo Irriconoscibile, presenta:
- Corno Vichingo
- Caccabombe
- Polvere BuioPesto Peruviana


Stand di Evviva Lo Zufolo

Entrati nell'ampia palestra adibita a festa per l'occasione, si scorge immediatamente un palco ampio, tetro e dall'aria spettrale posto esattamente in fondo, come se sporgesse dall'ultima parete visibile dall'ingresso. Il pavimento di quella zona sembra rialzato, come un terreno dissestato, per via di un Incanto castato su di esso, così tutti i possibili ballerini crederanno di perdere l'equilibrio ad ogni passo. In realtà, potrebbe perfino accadere che diversi zombie prendano vita dal sottosuolo, attaccandosi alle gambe dei poveri vivi malcapitati. Il territorio assomiglia ad un cimitero, popolato da ologrammi magici ottenuti da tamburi sinistri che risuonano in ogni angolo: spettri di donne e uomini dalla bellezza appassita sfiorano i danzatori fortunati, facendoli perdere con il loro soave canto sussurrato. Ovunque si scorgono lanterne di vario colore, tutte di sfumature scure o comunque adatte alla serata, a partire dal viola al blu notte oppure all'arancio o rosso sangue: un'esplosione di luci soffuse e macabre si sposa perfettamente con la musica pressante, ritmica e quasi disperata che si percepisce in tutta la palestra grazie a casse a forma di vasi scrostati, amplificati per via di diversi Sonorus. Alle spalle della pista da ballo, dunque, è presente uno stand a forma di teschio, interamente costruito di ossa (che siano vere o meno non è dato sapere, a meno che non si abbia il coraggio di chiederlo). Voci di alcuni passanti mormorano siano ossa di Fwooper, l'Uccello magico di origini africane in grado di uccidere le sue prede con un semplice strillo: forse l'idea non è tanto inventata, considerando la sinfonia simile ad una litania funebre che attira tutti i visitatori. Lo stand ha un tavolo in mogano con sopra alcune zucche con un sorriso terrificante, zeppe di CD come se fossero autentici contenitori. Dietro il bancone c'è l'unico commesso della serata, travestito da una sorta di scheletro messicano divertente; tuttavia, proseguendo verso destra si scorge un gruppetto di veri scheletri che urlano "mangialo, mangialo, mangialo" e suonano tamburi di pelle di salamandra, utilizzando le loro stesse vertebre come bacchette di un direttore d'orchestra o di un musicista impazzito. Note simili a lucine pallide volteggiano in tutta la zona, concrete come insetti. Lo spazio laterale della palestra è ampio e lo stand si articola su tutta la superficie del muro, formando una tenda di grandi dimensioni. Una serie di strumenti, precisi nella loro ordinazione e classificazione, si librano come burattini senza fili, in attesa di qualche artista che li afferri e li faccia vivere per davvero. Da destra verso sinistra, il corridoio visibile anche all'esterno è popolato di ragni, scheletri, zombie e illusioni moleste, mostrando i seguenti strumenti in ogni reparto diviso l'uno dall'altro da una tenda di finto sangue gocciolante.

CITAZIONE
Oggettistica e compilation
• Vari CD: CD del Vampiro Baritono, delle Sorelle Stravagarie e di Glenda Chittock, sistemati in apposite zucche volteggianti nello stand che si preparerà.
Blodwyn Bludd > 2 Galeoni
Death Is My Friend
Sleeping Into The Wood
C'est la vie d'un vampire
Altro a cura del Vampiro delle Vallate


Sorelle Stravagarie (rock-pop) > 4 Galeoni
Addosso al licantropo!
Compilation 2005-2010
Scacco al Re
Per la barba di Merlino


Glenda Chittock (presentatrice RADIO STREGA NETWORK)
Musica classica.
The Sound of Silence, 10 tracce> 2 Galeoni

• Microfono urlante X: Utile in tutti i gruppi che desiderano avventurarsi per meandri rockettari/metal/punk e simili. Per l'occasione, chiunque lo userà per cantare o anche solo per parlare, vedrà le mani coprirsi di sangue, che scomparirà non appena si allontanerà il microfono stesso.
Prezzo: 9 Galeoni



Angolo percussioni

• Tamburo delle Ossa [color=darkblue]X: Tamburo in finta pelle di salamandra bianca, circondato da autentiche ossa di animali. Nessuna creatura è stata maltrattata, sono stati scelti soltanto cadaveri. Grazie alla sua particolare composizione strutturale, il tamburo, se suonato, farà crescere un arto superiore o inferiore in più a chiunque sia nel raggio di 5 metri. Visibile anche per una prova con lo Scheletro animato dello stand.
Prezzo: 15 Galeoni

• Batteria Evoca-Zombie X: Si presenta come una semplice batteria con complessi disegni runici sull'intera superficie. Di primo impatto i simboli sono di un nero intenso, ma non appena lo strumento verrà suonato, diventeranno dorati e la magia di cui la batteria è costituita permetterà di evocare zombie dal suolo, esseri in grado di camminare per tutta la festa per la durata dell'intera esibizione, prima di scomparire di nuovo nel grembo terreno.
Prezzo: 15 Galeoni



Angolo strumenti a fiato

• Armonica rattristante X: Serve a rattristare giornate Sì, attuando la sua magia sia su chi suona sia su chi ascolta.
Prezzo: 16 Galeoni

• Flauto Dark Image X - X: Crea immagini riguardanti la canzone suonata o riporta lo stato d'animo del musicista, ma tutto con tinte oscure per l'occasione. Se si penserà ad un prato pieno di papaveri e di fiori colorati, l'ologramma evocato mostrerà fuoco e terra bruciata; se si penserà ad un bacio passionale con il proprio amante, l'immagine evocata sarà quella di uno zombie che stritolerà il collo dell'altro partner. Costituito di ossa di avvoltoio e megera, presente in diverse forme e colori.
Prezzo: 18 Galeoni




Corde ed arco

• Violino Ronzastridulo X: Strumento lucente, bello e di legno pregiato di cipresso. Riproduce suoni tipici di pipistrelli e topi e serve ad allontanare persone spiacevoli. Per l'occasione, il suono richiamerà gli animali citati e li controllerà nel giro di un'esibizione.
Prezzo: 13 Galeoni

• Banjo Spider-Wizard X: Un banjo normale, avvolto in una custodia rosso sangue. Se suonato, evocherà delle note musicali visibili che potranno posarsi, danzando, sulla testa di alcuni ascoltatori nel raggio di cinque metri. Se toccati dalle note, le persone si trasformeranno in grandi ragni per tutta la durata della musica. Attenzione a non essere calpestati.
Prezzo: 16 Galeoni

• Chitarra Incanta-Serpenti X: Chitarra elettrica costituita da serpenti di diverso genere, tutti non velenosi né di livello pericoloso secondo la classificazione ministeriale. Non appena lo strumento sarà suonato, i serpenti che avvolgono il manico con le corde si libereranno dallo stato di torpore e si attorciglieranno intorno il corpo del chitarrista, senza ferirlo, essendo Incantati dalla musica. Finita la musica, torneranno veloci al loro posto.
Prezzo: 25 Galeoni

• Chitarra del Volo-Fantasma X - X: Classica, elettrica, folk o di qualsiasi altro genere si voglia: grazie ad un Incanto di Librazione unito ad un Sonorus molto potente, chiunque suoni questo strumento, si ritroverà sospeso di 5 centimetri da terra, 10 per i suonatori esperti. Sconsigliata per coloro che sono alle prime armi con lo studio della chitarra, onde evitare di volare e poi cadere a terra rovinosamente. L'incanto vale per tutta la durata del suono. L'atmosfera di Halloween ha apportato un cambiamento sostanziale al potere dello strumento: chiunque la suonerà non solo sarà sospeso dal suolo, ma diventerà anche Invisibile come un autentico Fantasma. Suonatore e chitarra si celeranno in modo macabro agli sguardi di tutti.
Prezzo: 28 Galeoni



 
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view post Posted on 30/11/2015, 16:45
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Alla fine del mondo, vedrai, i nostri sogni diventano VERI

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Che schifo. Che cosa assolutamente orrenda e terrificante.
Insomma, aveva dato un calcio a una testa mozzata! Certo, di gomma, o chissà quale altra roba non umana, ma pur sempre una dannatissima testa mozzata con tanto di sangue finto, santa Morgana!
Mille e più brividi di disgusto attraversarono il corpicino tinto di verde della piccola Megera, mentre osservava la capoccia volteggiare qui e là da uno studente all'altro. A quanto pareva il suo calcio ad effetto (?) aveva finito per fare il via a un brano Halloween-rock scritto apposta per l'occasione dallo scheletro col sombrero a cui aveva consegnato il "prezioso dono" del cavaliere senza testa.
La musica le piaceva, era ritmata, allegra, un pò folle, considerato il suono stridulo del violino di accompagnamento. Però ci stava, su.. era Halloween, in fondo!
La cosa le strappò un sorriso, facendole in parte passare la sensazione di disgusto. Quella, unita alle zucche volanti, ai topini e pipistrelli impazziti, e alle battutacce del cosiddetto mostro che, ora era palese, era soltanto una geniale invenzione di chi aveva organizzato tutto.

Ma guarda tu...
Ridacchiando, dovette scostarsi più di una volta dal suo cantuccio vicino agli spalti, per permettere al cavallo demoniaco di passarle davanti al disperato inseguimento del testone rotolante. Prese una minima parte anche lei alla battaglia, scagliando una misera ragnatela finta dalla sua bacchetta altrettanto finta quando il cavallo le passò vicino per l'ennesima volta, cercando di prenderlo su un occhio o sul muso per farlo imbizzarrire. Tra tutta la roba che volava a destra e a manca, nemmeno riuscì a capire se fosse riuscita nel suo intento o meno.
Passati gli ultimi dieci o quindici minuti di follia, dunque, anche il cavaliere senza testa decise di arrendersi. O forse non fu lui ad arrendersi, ma gli organizzatori dell'evento a decretare che ne avevano avuto abbastanza.
Sia come sia, il destriero si fermò, il cavaliere blaterò le ultime cose senza senso, e poi una luce bianca, intensa e decisamente abbagliante si diffuse per tutta la sala, impedendo a chiunque di vedere o capire un accidenti di ciò che stesse avvenendo.
La piccola Greenleaf fu costretta a coprirsi gli occhi con entrambe le mani verdastre, particolarmente infastidita dal bagliore, al punto di sentire le iridi bruciare.. o forse era tutto quanto il corpo che le stava bruciando, come se non tollerasse la luce in nessun modo? Oh, al diavolo..
Quando finalmente la dannatissima luminescenza bianca si diradò, la ragazzina, tra mille riflessi, puntini gialli e verdi e bagliori improvvisi dovuti all'accecamento momentaneo che aveva subito, si potè rendere conto del fatto che il cavaliere errante non c'era più. Al suo posto migliaia e migliaia di dolcetti sospesi nel vuoto, come se per loro la gravità non valesse.
La cosa le strappò una risata: volevano proprio far venire le carie a tutti, quei malvagi! Oh, beh.. tanto non li avrebbe mica mangiati tutti quanti in una volta...
Afferrò quindi una barretta o due, ficcandola nella sua busta stracolma di dolci, e si girò, in direzione dello stand di Evviva lo Zufolo e della pista da ballo cimiteriale, per bearsi delle note dell'ultima canzone, una ballata rock lenta che le piaceva molto, ma che, a causa della sua età fin troppo giovane, non aveva mai sentito. Di certo avrebbe rimediato presto appena possibile, era molto bella... al punto che di sicuro di lì a poco qualche coppietta ne avrebbe approfittato per l'ultimo ballo della serata.
L'ultimo, sì.. perchè la festa decise di terminare nel giro di pochi altri minuti di baldoria, in un'atmosfera ora più tranquilla, come quando, dopo la tempesta o la pioggia d'estate, spunta l'arcobaleno e tutto torna calmo, come se non fosse successo nulla. Sì, la sensazione era proprio quella.
Non appena i primi gruppi di ragazzi di Hogwarts cominciarono a organizzarsi per tornare alle Passaporte che li avrebbero riportati al Castello, la Megera in verde si avviò con loro. E non da sola.
Una piccola presenza nera, alata, con due occhietti luminosi e impertinenti che scrutavano tutt'intorno, si era infilata nella sua busta dei dolci e pareva non essere minimamente intenzionata a mollarla... quindi alla fine optò per il portarsela appresso.

Muoviti, lumaca!
Ehi!!
Rise, la ragazzina, mentre usciva dalla palestra con quella... cosa... al seguito. Era il ricordo perfetto, per quella serata così allucinantemente Halloween!

Sì, "allucinantemente" è un mio neologismo xD Mi scoccia recuperare lo spoiler precedente... tanto la festa è finita e ormai il costume lo conoscete v.v

Segno solo che nell'inventario della pg si aggiungono un Muffin BelTeschio! (da consumarsi preferibilmente entro il prossimo Halloween xD) e lo Zuccastrellino carino *W*
 
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view post Posted on 30/11/2015, 21:13
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2hhoaja

Rimase a fissare la ragazza con concentrazione.
Aveva bloccato il suo tiro, lo aveva fatto, ma lo aveva palesemente ignorato.
Quel gesto, tanto semplice quanto orribile, lo fece rattristare. Non meritava le sue attenzioni, forse non le aveva mai meritate.
Leggermente rincuorato dal fatto che non ci fosse stata una reazione della Tassorosso, anche se avrebbe voluto vedere una reazione di Nia a quel suo gesto, si girò verso Alice per dirgli


-E’ una vecchia amica, ma credo non mi abbia riconosciuto. Hey ma ti sei levata la barba! Come hai osato?-

Sorridendo alla ragazza, cercando di eliminare il discorso Nia sia dalla sua mente che dalla mente della compagna, le afferrò il braccio con il suo costume gommoso per poi dirle

-Dai andiamo da Niko! Hai visto? Alla fine lo ha distrutto lui quel cavaliere senza testa!-

Disse facendo notare quell’esplosione di dolciumi vari alla ragazza.
Certo che era proprio fenomenale quel ragazzo. Non solo aveva avuto l’idea geniale di sfruttare le sue ragnatele per attaccare il cavaliere, lo aveva anche abbattuto.
Ballonzolante e leggermente osceno, mentre si avviava con passo svelto verso Niko, si girò nuovamente a fissare Horus e proprio li lo vide salutare.
Ricambiando goffamente il cenno col capo, fissò la sua compagnia e rimase sbalordito. Emily Rose e Horus?
Leggermente divertito dalla situazione, ricordando anche l’amorevole incontro che aveva avuto con quella ragazza durante una ronda notturna, ripenso anche alla sua amata cugina, che anni prima era stata anche lei Caposcuola dei Serpeverde.
Quanto aveva odiato Aryadne Cavendish? Tanto, forse troppo. Certo c’era da dire che erano due gran belle ragazze, quindi potevano permettersi di essere acide con il prossimo.
Distogliendo lo sguardo dai due ragazzi, anche perché si sentiva più inopportuno cosi che vestito da Caccabomba, disse alla ragazza accanto a lui:


-Che ne dici per l’appuntamento andiamo da Madama Piediburro? Tu io, il tè, l’amore a farci da contorno..-

Le sorrise divertito. Ovviamente quello che diceva era ironico, ma lo faceva più che altro per non far pesare sulle loro spalle quella situazione. Alla fine sarebbero usciti, mica andati in guerra. *Lo spero*

Dopo una breve camminata, che al giovane bastò per buttarsi alle spalle quei pochi istanti di follia sulla Alistine, arrivarono vicino a Niko.
A quel puntò, lasciando la presa dal braccio della ragazza, allungò, il braccio attorno al collo del ragazzo per effettuare un abbraccio affettuoso e facendo forza per piegarlo leggermente in avanti disse sorridendo


-E bravo il nostro Domenic che è riuscito ad abbattere quel cavaliere inutile-

Mollando la presa, anche perché non gli piaceva sembrare un tipo appiccicoso chiese

-Cosa diavolo ci fai qui? Hai trovato qualcosa di utile da comprarti?-

Oramai la serata era finita e a lui proprio non andava giù.
Era stata una bella festa, forse troppo bella per essere vera.




 
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view post Posted on 2/12/2015, 14:41
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La festa procedeva ormai alla grande; dopo alcuni tentativi maldestri, il giovane primino era diventato un esperto nella caccia ai mostriciattoli pieni di dolci che svolazzavano sopra le loro teste in ogni direzione.
A dir la verità, nel suo primo tentativo di fermarne uno che stava puntando dritto su di lui, aveva quasi colpito con un getto particolarmente intenso di ragnatele uno studente più grande, mancando completamente la mira.
Nonostante le sue tasche e il suo stomaco fossero abbondantemente pieni, quando un esserino volante si avvicinava troppo, Mike non riusciva comunque a resistere all’impulso di abbatterlo. La parte più divertente di quella caccia era infatti vedere l’espressione del mostriciattolo quando si accorgeva di essere stato mirato e colpito dalle ragnatele. Paura? Disagio? Angoscia? Fastidio? Spavento nell’essere stati abbattuti? Si, a Mike piaceva proprio farli cadere a terra!
Dopo aver preso l’ennesimo pacchetto di M&Ms,
*Ahh..tanto rispetto per Florian, ma anche questi babbani ci sanno fare con i dolci*, notò che i mostriciattoli volanti si erano come sincronizzati formando come un vortice al centro della palestra. Un po’ preoccupato il serpino osservò la scena pronto a scappare in caso di pericolo. Sorpreso e colto completamente impreparato, dal centro del vortice comparve un grosso e tetro Cavaliere Senza Testa; sembrava anche particolarmente irritato dalla perdita della sua testa e in un certo senso aveva minacciato tutta la sala. Mike arretrò guardandosi un po’ in giro prima di capire che forse era un nuovo divertente gioco programmato dagli organizzatori. Dopo essersi un po’ ripreso (grazie all’ingerimento di nuovi zuccheri XD) vide infatti alcuni studenti iniziare a passarsi la testa-palla del Cavaliere, impedendogli così di fatto di tornare integro.
Wow, che forte! Sembra veramente spaventoso! *perché è tutto finto vero? Non ci farebbero rischiar la vita, vero?* si disse mentre con lo sguardo osservava divertito i lanci da una parte all’altra della palestra della palla-testa.
Ad un certo punto quello strano Cavaliere stava quasi per raggiungere la sua testa; si poteva chiaramente sentire la sua voce invocare qualche cosa, ma Mike, oltre ad essere al sicuro ad una certa distanza dalla scena, era ancora intento a riempirsi il più possibile le tasche di dolciumi vari per prestare troppa attenzione alle sue parole. Mentre era concentrato a raccogliere l’ennesima barretta di cioccolato, ciò che vide (o che non vide) in quel momento fu solamente una accecante luce chiara che gli fece chiudere gli occhi dal fastidio.
*Accidenti chi ha acceso la bacchetta sui miei occhi??* pensò in quegli istanti. Tenne gli occhi chiusi parecchi secondi, poi, quando la luce era ormai scomparsa ma il fastidio alla vista gli impediva comunque di avere una completa percezione di quel che era accaduto, cercò di riaprirli facendosi schermo con una mano. Guardando ai suoi piedi vide qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere.. il Twix che stava per raccogliere pochi istanti prima era finito schiacciato dalla scarpa/stivale di uno studente, probabilmente anche lui vittima dell’attacco luminoso. *Nooooo sacrilegio!* pensò in quel momento.
Deluso dal non aver preso la barretta in tempo per salvarla da quel triste destino, cercò di capire il motivo di tutto quel trambusto. Guardandosi attorno notò che Cavaliere e mostriciattoli volanti erano scomparsi nel nulla ed anche la musica era cambiata diventando via via più tetra, anche se manteneva una sfumatura romantica.
Nonostante la buona volontà del serpino per continuare a divertirsi in quella festa, e l’idea di fermarsi ad ascoltare un po’ di musica vicino al palco, il primo (e soffocato) sbadiglio gli fece capire che forse il tempo era trascorso troppo velocemente ed era il caso di incamminarsi verso l’uscita con i primi studenti. Ormai quella fantastica festa volgeva al termine e le prime passaporte dirette al castello si sarebbero attivate a momenti.
Fu così che, un po’ assonnato ma felice (e pieno di dolci fino a scoppiare) si diresse verso la porta d’uscita.

 
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view post Posted on 3/12/2015, 11:21
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La festa ebbe la sua giusta fine, Niko, il Corvonero più dolce e perfetto che Alice abbia mai conosciuto, riuscì a sconfiggere il cavaliere senza testa facendo annegare tutti in uno tsunami di cioccolate. *Dio, mi verrà il diabete se continuo cosi*
Poco dopo Daddy la fece tornare dov'era e ridendo rispose lui
«Mi spiace, la barba stile Merlino non si abbinava per niente la mio costume » e tra l'altro non era proprio il caso che andasse girando con delle ragnatele in faccia. Rabbrividì di nuovo al pensiero, se fossero state vere sarebbe morta li all'istante. Accettò con gioia la proposta del ragazzo, sarebbero andati a congratularsi con il vincitore della serata, se così si poteva definire. Mentre camminavano il ragazzo prese il braccio della corvonero, e cominciarono a camminare a braccetto, il che li rese molto comici dato il costume gommoso dello stesso Daddy. Sorrideva, poichè non si sentiva in imbarazzo, anzi, si sentiva abbastanza a suo agio con lui, ma era piuttosto divertita della situazione in generale. Si fermò di botto quando il ragazzo le annunciò la location dell'appuntamento... *Madama Piediburro.."
Non era mai stata sdolcinata, ne troppo mielosa, ma sapeva che la sola presenza del ragazzo affianco a lei non avrebbe reso tutto così strano e romantico. Il problema era: Alice lo temeva o sotto sotto lo sperava? Non poteva pensarci, non adesso, non in quel momento, perchè era tutt'altro che il momento adatto per farsi venire strani complessi personali.

« Io, te e una buona tazza di tè, mio caro tu si che sai come colpire una ragazza» disse guardandolo sorridente.
Stava per ripartire alla volta del Corvonero dai capelli blu quando qualcuno la chiamò a gran voce. Dal suo stand un ragazzo la stava chiamando, era Oliver? Dai tratti somatici sembrava lui, ma il trucco e il vestito strano lo rendevano quasi irriconoscibile.
Aveva dimenticato completamente il suo Stand, e purtroppo doveva correre da lui nel caso qualcuno facesse gli ultimi acquisti prima di andar via. Staccò il suo braccio da quello del ragazzo.
« Perdonami, devo ritornare al mio stand, se il proprietario sapesse che l'ho abbonato mi lincerebbe. Congratulati con Niko anche da parte mia. » aggiunse. Poi si dette uno slancio e, senza fermarsi a pensare, diede un bacio sulla guancia al suo semi - accompagnatore di quella serata. « E' stata davvero una bella serata Mr. Caccombombastic, a presto »
Non appena finì di dire quelle parole, scappò immediatamente da lui, leggermente arrossita e sconvolta di quello che aveva appena fatto. In pochi passi raggiunse il suo Stand, e li vi trovò il caro Oliver, come aveva sospettato. Lo abbracciò senza indugio, odiava dover vedere il ragazzo solo in occasioni simili. Lo servì velocemente, e dopo che consegnò lui il libro che aveva chiesto fu colpita da quello che disse: «Passa allo stand prima di andare via, ho dei CD bellissimi che possono interessarti e...far cadere chiunque ai tuoi piedi, mia cara » fu subito imbarazzata dalla situazione, stranamente lui la capiva alla velocità della luce, e lo adorava anche per questo. Diede lui una leggera gomitata, più per scherzare che per fargli male sul serio, e con un finto autocontrollo disse: « Passerò sicuramente, mio caro messicano scheletrico »

~ Più tardi girovagando tra gli Stand

Aveva finalmente chiuso tutto la palestra era praticamente quasi vuota, rimanevano solo alcuni invitati che approfittavano della fine della festa per fare gli ultimi acuisti, un pò come lei d'altronde. Si avvicinò subito allo stand del suo amico Oliver, come promesso era li per dare un occhiata ai CD, li avrebbe comprati un pò tutti se fosse stato per lei, ma si limitò a prenderne soltanto due. con gioia salutò il suo amico dopo che lo stesso le ebbe consegnato i due acquisti. Fece una capatina anche a tutti gli altri, ma nulla colpì il suo cuore tanto da voler comprare qualcosa. Stava per andare via quando, passando dallo stand del Wizard Store, notò una cosa alquanto favolosa. Una mano argentata, illuminata dalle luci dello stand, emergeva tra tutti gli altri accessori in vendita. *Perchè non l'ho notata prima?* pensò stranita la ragazza. Subito si avvicinò alla garzona dello stand:
«Ciao, vorrei tanto una ... Skelton's Hand» disse rileggendo il nome della stessa. Subito venne servita e dopo aver pagato potè ritenersi soddisfatta dei suoi acquisti.






CITAZIONE
Nome della bottega: Evviva lo Zufolo
Articoli acquistati: CD Sorelle Stravagarie (rock-pop) (x1)
CD Glenda Chittock, Musica classica.
The Sound of Silence, 10 tracce (x1)

CITAZIONE
Nome della bottega:Wizard Store
Articoli acquistati: Skelton's Hand (x1)
 
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Niko Domenic
view post Posted on 5/12/2015, 03:57




Un secondo.
Un arco di tempo che sembrò dilatarsi sotto gli occhi di Niko, mentre osservava a rallentatore la sua "arma" liberarsi in aria per poi finire sulle gambe del cavallo, attaccandosi proprio alle caviglie finendo per creare un contatto tra le due gambe anteriori, divenendo un blocco unico.
Lo stesso blocco che portò il destriero a fermarsi, inciampando su i suoi stessi passi, sulle sue stesse falcate che divennero sbilenche, per poi naufragare nella polvere, per terra.
Osservò tutto quel concatenarsi di eventi senza il minimo timore che poi , il cavaliere sarebbe stato comunque libero di arrivare a lui.
Evidentemente anche se la sua testa stava volando da un lato all' altro della palestra, l' idea di poter sistemare il ragazzo marrano che avevano osato disarcionarlo, gli venne lo stesso.
La mummia corvonero non potè certo evitare la presa del cavaliere, ritrovandosi così faccia a faccia, si poteva dire "faccia a faccia" in quel caso ?, con il suo avversario.
D'altra parte di cosa si lamentava ? Era colpa sua.
Poteva starsene buono da una parte e assistere alla scorribanda, senza muovere un muscolo assaporando i dolcetti babbani al cioccolato.
Invece era intervenuto, no anzi, si era proprio lanciato a capofitto in quella situazione.
Niko ancora non riusciva bene a spiegarsi come mai ogni tanto avesse quei momenti di "pura energia" dove non gli importava delle conseguenze ma seguiva solo e soltanto il suo spirito di mettersi alla prova, di testare fino a che punto sarebbe stato capace di cavarsela.
Era quella sua maledetta frenesia di sfide.
Un tempo la sfogava tranquillamente con il Quidditch, ma ultimante aumentava, era come se crescesse con lui.
Ne aveva parlato vagamente con suo Nonno, lui si faceva una sana risata e poi sorridendoli, chiamava quella sua energia " il fuoco dell' adolescenza, dove tutto è possibile", rassicurandolo poi che col tempo e le esperienze sarebbe stato in grado di conviverci e di gestirla.
* beh nonno...sapessi come la sto gestendo bene..*
pensò in un misto tra l' ironico e lo sconsolato.
Il cavaliere era pronto a fare la sua mossa.
Un secondo e sarebbe successo.
Un ennesimo secondo e qualcosa successe.
Da prima una sola fascia di luce emerse dal corpo dell' essere, come a trafiggerlo, poi altre, una dopo l' altra, finché l' intero corpo non assomigliò a una di quelle palle sferiche da disco babbane anni ottanta, per poi esplodere.
Uno squarcio di luce che inondò tutta la palestra, fino a quel momento immersa nella tenue notte della festa.
Rimase qualche momento senza vedere nulla, poi la luce come arrivata , scomparve, lasciando al posto del cavaliere una marea di cioccolatini e altri meravigliosi dolci e barrette.
Tanti furono quelli che si lanciarono, letteralmente, sul grande tesoro che si era rivelato in quel punto della palestra.
- No no figuratevi...non c'è bisogno che mi ringraziate, l'ho fatto con piacere..-
borbottò ironicamente Niko, con tono scadenzato, rendendosi conto di come nessuno lì gli avrebbe almeno dato una pacca sulla spalla per il bel lavoro fatto.
Si alzò, leggermente indolenzito, dandosi una sistemata alle bende da mummia, per poco non perdeva i pantaloni.
Il tempo di "sistemarsi" che gli apparve accanto Daddy, prendendoli amichevolmente la testa sotto braccio complimentandosi con lui per le mossa col cavaliere
* Santo Patrick...GRAZIE..*
- Niente male eh ?! -
disse con un occhiolino, riemergendo da sotto il braccio dell' amico.
- d'altra parte qualcuno doveva pur farlo..-
commentò divertito, guardandosi attorno, e rendendosi conto di come la situazione fosse bene o male, già tornata alla normalità.
Notò però l' assenza di Alice.
Non era con Daddy.
Forse l' aveva fatta svenire a forza di parole, nel caso della caccabomba lì presente, sapeva quanto potessero essere "letali".
- Alice ?..-
chiese, guardandosi attorno in maniera piu' plateale.
- L' hai stesa di nuovo ?? Ahah -

disse, per poi ridere di gusto alla sua stessa battuta, mentre stuzzicava con una leggera gomitata laterale il compagno di serata, anche se il suo strato di caccagomma rimbalzò il suo gesto.
Non gli lasciò nemmeno il tempo di rispondere, perchè Daddy gli aveva ricordato che prima dell' entrata in scena del cavaliere lui era intenzionato a comprare qualcosa dai Tiri Vispi.
- Dai vieni..-
disse, prendendolo per il caccabraccio e conducendolo al banco.
- Salve vorrei due Fantashmallow, anzi tre, poi un Pagliaccio nel Pacchetto e una Crostatina Urlante..-
disse rivolgendosi a uno dei garzoni dello stand.
Appena effettuato il pagamento si sarebbe lanciato a tutta corsa verso lo stand dei libri di Alice per poter così acquistare un utilissimo Cercueil Portable, indispensabile per lui che leggeva così tanto.
Dopo di che la festa sarebbe potuta anche finire e loro due, riprese le scope sarebbero tornati a casa.
Oltretutto avevano da fare un pezzo a piedi
*Speriamo bene..*
Una mummia di carta igienica e una caccabomba, la notte di Halloween era davvero unica.


CITAZIONE
Nome della bottega: BiblioMagic.
Articoli acquistati: Cercueil Portable x1.

CITAZIONE
Nome della bottega:TiriVispi Weasley
Articoli acquistati:Fantashmallow x3 , Pagliaccio nel Pacchetto x1 , Crostatina Urlante x1
 
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view post Posted on 7/12/2015, 13:01
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Triste, come chi ha perso il nome delle cose.

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Chiuso :* alla prossima
 
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