| «OLIVER, OLIVER!» Una sola voce, un solo giramento di testa, una sola imprecazione neanche troppo velata. Se fosse stato nei suoi panni, il giovane Grifondoro si sarebbe sognato di sbuffare, gridare e assecondare qualsiasi pensiero gli passasse per la testa; si sarebbe sognato perfino di alzare gli occhi al cielo con espressione estremamente infastidita, mentre attendeva suo cugino Elijia che lo stava chiamando come un ossesso. Pochi istanti dopo, infatti, un ragazzo travestito da una sorta di Moschettiere di altri tempi fece il suo ingresso con il fiatone, il cuore che batteva a mille e gli occhi strabuzzati come se stessero per fuoriuscirgli dalle orbite. Si portò una mano al petto, abbassandosi leggermente per riprendere almeno una boccata d'aria, quindi parlò velocemente, tirando una mano della Piovra di fronte a sé come se fosse un abile pescatore. La lingua, fortunatamente, era rientrata al suo posto, senza che fosse violacea o enorme a causa dell'effetto della Mou Mollelingua che Oliver aveva rifilato al cugino di nascosto, come se fosse una gentile offerta di un altrettanto gentile ragazzo. Sti cavoli, lui era il fantomatico Daddy! «Oliver, passiamo a comprare le varie cose? Ma sbrigati, diamine, stanno svaligiando gli stand! Poi ti lascio in pace con la tua Bella!» «BELLA BAMBOLA CHE BALLAAA» «BELLA BAMBOLA CHE SI SBALLAA» «Oh, le mie Murene sono speciali!» «Le tue Murene sono idiote, venerano Daddy e...» «DADDDY, DO YOU LOVE MEE?» Che suonava un po' come "Wilsooon, dove sei Wilsoon?" Stesso tono, eh. «Be', mi piacciono. Donzella sexy, posso rubarle un attimino il suo Marinaio? Gli faccio sperperare un po' di Galeoni per una giusta causa, poi ritorna!» fu la veloce risposta di Elijia, rivolgendo l'attenzione verso la Vampira al fianco di Oliver. Erano quasi pronti per entrare nella Casa del Terrore, il divertimento era assicurato con una buona dose di follia, ma il caro Elijia era piombato tra di loro per rompere le uova nel paniere... o come cavolo si diceva. Il finto Corvonero si ritrovò a ridere per la sua stessa tacita battuta, mentre assumeva un'espressione quasi basita, nella speranza che la ragazza al suo fianco potesse perdonarlo per la momentanea assenza. Le avrebbe comprato qualcosina per... No, niente, non era Oliver il galantuomo, avrebbe dovuto ricordarselo. Però, Daddy non gli sembrava tanto rozzo come persona: a pensarci bene, un pizzico di carattere in comune, sebbene diversissimo, lo avevano entrambi. Le Murene, comunque, avevano ripreso ad urlare all'impazzata, svolazzando attorno le spalle della Piovra Gigante come se fossero ancelle inseparabili. Avevano adocchiato il vero Daddy, quello travestito da un sublime british gentleman, così non si trattennero dall'idolatrarlo anche da lontano. «MIO TESSSORO» «DADDDDY, MI AAAMI?» «COME UN CAVAL... UN CAVALLO?» «O UN CAVALIERE DELLA TAVOLA ROTONDA?» «UN CAVALIERE ROTONDO?» «NO, BRO, NON ESSERE TONTO!» «AAAH UN CAVALIERE TONDO TONTO?» Il teatrino di comprensione e non comprensione fra le Murene sembrò non voler smettere in nessun caso, ma fortunatamente i due ragazzi erano già giunti verso il primo stand, quello di Zonko. L'Adone dei Mari si ritrovò a scorgere con i suoi stessi ampi occhi Elijia che ci provava spudoratamente con una ragazza di sua conoscenza... la cosa lo disgustò molto, soprattutto quando il cugino si sospinse in avanti con un sorriso malandrino, accerchiando i baffi finti in un folle gesto di depravazione. Oliver si rivolse alle sue Murene, questa volta con fare cospiratorio. Indicando con un tentacolo il moschettiere di fronte, commentò con le sue creature nello stesso esatto momento con un solo aggettivo: «PATETICO!» Subito dopo si fece largo fra la folla, tentacolo-schiaffeggiando un idiota dopo l'altro. Alla vista di Cora, le sorrise. «Ehi, Cora!» «CORA CORAZON» «CUORICINO DI CORA, PICCINA E BIRICHINA» «MEGLIO BIRICCCCCCHINA, CORICINA!» Oliver si schiarì la gola, spostando Elijia con un colpo di culo. Letteralmente. «Ignorale, davvero, sono opera di mio cugino. Dunque, car...Cora, ecco, come va?» chiese, eliminando quel "cara" sempre per il desiderio di interpretare al meglio la personalità di Daddy. Conosceva la ragazza di fronte semplicemente perché era una sua concasata, entrambi adepti del Sommo Grifone. Scambiò qualche chiacchiera con lei, pensando di aver mancato l'incontro con il vero garzone di quello stand, il famigerato suo alter-ego Daddy Toobl. Poco dopo le chiese diversi oggetti, allungando un tentacolo dopo l'altro come se fossero frecce con le quali puntare un obiettivo.
CITAZIONE Articoli e quantità: • Gigantisticca (x1) = 3G • Nanosticca (x1) = 3G • Aerosticca (x1) = 3G • Bombe Denudanti (x1) = 5G • Pasticetti Svenevoli (x1 confezione) = 1G Totale: 15 G Negozio: Zonko «Bella, ti andrebbe un giro sulle Montagne Russe?» «E magari anche un'Aerosticca, così facciamo compagnia a mio cugino El also known as pallone gonfiato!» suggerì quell'Ursula al maschile, aggiungendo una risatina ironica. Da una tasca interna del suo ampio costume riuscì a recuperare il sacchetto di Galeoni, pronto a pagare la somma dovuta prima di spostarsi. Chiese a Cora di evitare che suo cugino le combinasse casini di alcun tipo, affidando a lei quel Moschettiere da strapazzo. A lui sarebbero stati affidati tutti gli acquisti, del resto se Oliver pagava, Elijia portava, no? Nuovamente libero e con le richieste di ordinazioni di Elijia (si erano scambiati alcuni appunti sui vari articoli che il cugino aveva avuto modo di ammirare nel corso della mattinata), la Piovra si diresse quasi danzando con quel fisico da sballo verso il secondo stand di scherzi. Si augurava di incontrare Sophia o Eloise, adorava entrambe quelle ragazze e non sarebbe di certo venuto meno alla sua tradizione di sperperare soldi e sorrisi per i loro articoli, ormai si sentiva quasi un acquirente di fiducia. Quando i tentacoli adocchiarono il bancone di loro interesse, il ragazzo violetto spostò il volto perlaceo in direzione della mercanzia in vendita. Sì, approfittando dello sconto, avrebbe fatto piazza pulita, al diavolo i suoi risparmi di settimane e settimane. Mielandia avrebbe potuto aspettare. «Buenos días, queridos!» «Buenos días, BURRITOS!» «Murettina, shh! Dunque, do un'occhiata e poi...» Lasciò la frase in sospeso, cosa di sicuro non da lui, facendo scorrere lo sguardo e le dita affusolate sull'intera offerta dei Tiri Vispi Weasley: si potevano perdere ragione e portafogli nello stesso momento, a ben vedere. Trattenendo una risata, senza aver capito chi vi fosse dietro il bancone, il mascherato strinse il medaglione a forma di conchiglia che mostrava un ritratto del volto di Daddy, quindi ordinò diverse cose dopo averne prese alcune con gli stessi tentacoli. «AAAH 'spetta, anche un Mantello Scudo, sì. Terza classe, per favore» concluse, pronto a liberare altri Galeoni. «TERZA CLASSE, PLS» «UN DOS TRES, ADELANTE DADDDY» Subito dopo, Oliver avrebbe chiesto il permesso di lasciare le varie cose in quello stand, trattenendo con sé soltanto le scatole degli scherzi magici, assicurando di tornare poco prima della fine della festa. In seguito, finalmente, si sarebbe affrettato a raggiungere nuovamente la sua Vampira-Violet, un'amica che si stava rivelando più divertente del previsto. La Casa del Terrore li attendeva, chissà quale reazione avrebbero avuto le stesse Murene. C'era solo da immaginare.
CITAZIONE Articoli e quantità: • 1001 Scherzi Magici (x2) = 20F • Orecchie Oblunghe (x1) = 7G • Cancella Lividi-Istantaneo (x1) = 1G • Tinta Cangiante (x1) = 1G • Tinta Camaleonte (x1) = 1G • Mantello Scudo III Classe (x1) = 20G Totale: 30G e 20F Negozio: Tiri Vispi Weasley Come concordato con Violet, sono scappato un secondino per recarmi agli stand, così da spendere un po' di Galeoni da tutti voi Ho segnato il totale per facilitarvi i conti, perché siete nel corazon! PS: Mary, mi hai ferito ç___ç
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