"Denise, posti! Non cincischi! Schiavicchi la discussione ma non legga! Non perda tempo! Ma cosa fa? Legge? Lei è una pip----"
Partiamo dal presupposto che William, tu mi stai servendo solo per metter su un post che altrimenti non riuscirei mai a scrivere perché ddea io con gli awards non ci so fare. Non perché non sia funny, diciamocelo, ma sono così nosense ma talmente nonsense nella mia stessa essenza che non posso scrivere cose nonsense, sarebbe come scrivere una biografia e chi vorrebbe mai leggersi una biografia inutile sull'essenza divenuta empirica del nosense? Ergo dunque avocado nostro, quando sei venuto a bussare al mio portone col broncio sul tuo visino pallido contornato da quei bei capelli unti - che il tuo player mi rinfaccia sempre esser grassi, non unti, per carità ma per me è comunque la stessa cosa - io ti ho accolto tra le mie braccia, fagiolino peluchioso tra tanti altri. Papà vuole cannonarmi agli auords, mi dicesti ed io, stringendoti quasi al soffocamento (a proposito, perdonami, ma c'è un po' di Emily in me e condividiamo certe esperienze extra-sensoriali che Terri e Meggghi ve dico levateve) ti rassicurai: Non gli permetterò di mandartici, resta con me, mancava solo la casa di marzapane per far divenire i dubbi realtà ma tu, oh William, come potevi credere che fossi peggio di tuo padre? Ed invece... ZAN ZAN! Con la dipartita di Emily per nuove lande - dovette aver intuito che qualquadra non cosava, facendo le valigie e urlandomi un "ciao, ci becchiamo quando torni a fa la seria, Ma' " - non mi restavi che tu e dovevo, ovviamente, sfruttarti. Eppure, povero stolto, ti eri fidato anche perché avevi sentito tanto parlare di me ma davvero non credevi potessero esserci delle player femmine e sfatato il mito, gioioso, decidesti che finalmente potevi avere una mamma anche tu. Ma vedendo Emily, insomma, uno due conti doveva farseli e capire che la mia crudeltà, in fatto di piggì, è forte quanto il campo magnetico uniforme e costante in cui viene immersa una particella dotata di spin e momento magnetico, al quale si sovrappone un campo magnetico più debole, ortogonale al primo e oscillante nel tempo con una frequenza ω. Eppur tu, crudele, spiegato e freddo quanto "un pezzo di ghiaccio visto al Lago Nero" (Derek cit. - ancora me la devi pagà per sto accoppiamento di tremila auords fa), decidesti che era il momento di fidarsi di qualcuno e fosse mai la volta buona che la gente non ci rimanesse incoolata alla prima chance. Tra le tante cose negative del tuo player, tuttavia, te se beccato pure il "mai na gioia", ergo dunque sempre pel frutto nostro, ti sei incoolato presto anche il cannone.
Agli Awards non ci vo, ordinai ma Denise non vi badò. Qui che ci fo?, ma la risposta non mi arrivò. Mamma ora esageri, però, ma da Denise risposta non arrivò.
Sicchè mi ritrovai in un cannone oscuro che la seria via era smarrita, ahi! quanto a dir qual'era cosa dura, esto cannone fuligginoso di fuliggine che nel pensier della meta rinnova la paura. Tant' è amaro che poco è più morte ma per trattar del Delirio ch'i' vi trovai, dirò de l'altre bestemmie ch'io vo porte(?). Io non so ben ridir com' i' v'intrai, tant' era pien di droga a quel punto che a Denise via m'abbandonai.
Ti ammazzerò, già lo so!, ma quell'infame stava già guardando l'episodio sottotitolato in inglese di Game of Thrones, si era già rotta le cosiddette e passando una mazzetta a Capitan Uncino per comprarsi un nuovo uncino direttamente dal fabbro dei Lannister che pure con Jamie non è che avesse fatto un brutto lavoro, se ne andò a cinciscare insieme a Bonolis urlando frasi dal dubbio senso incompiuto contro quella tro..ttola de Sansa che se moriva al posto del metalupo, pure Just avrebbe pensato che Martin era finalmente lo scrittore sublime che a questo mondo mancava.
Sparato alla velocità della luce--- Ma i corpi con una massa non posso viaggiare alla velocità della luce! [cit.] Io, William senza massa, sparato alla velocità della luce--- Ma dovresti parlare anche del viaggio di una tale informazione nel vuoto .. ... ....
<><bbcream> WILLIAM ARRIVA AGLI WARDS. "CIAO" DISSE. VOLA, SORRISE E ATTENDE RISPOSTA? <c++></>
<gratitudineinfinita> Grazie a Chris97<//gratitudineinfinita>
«No io passo. Sì okay, sono stato io ad iscrivermi, sono stato io ad avere l'idea però no, 'gna fo, per favore.» Il player affondava la testa sul cuscino, incapace di alzarsi dal letto. Il pc era a pochi metri da lui ma di prenderlo e iniziare a scrivere non se ne parlava. William, che in queste occasioni aveva la facoltà di concretizzarsi nel piano materiale, se ne stava seduto sull'unica sedia non sommersa da cianfrusaglie, scuotendo la testa per il disappunto. «Oramai ci devi andare.» Evidentemente affondare la testa nel cuscino non era sufficiente, quindi ne prese le due estremità e vi si tappò le orecchie. Magari l'idea giusta era quella di usare il cuscino per soffocare William. «Nho, nohn devho.»
Dlin Dlong
«La porta, almeno quella pensi di aprirla?» Esasperato, il player si alzò da letto lasciando la camera solo dopo aver lanciato un occhiata truce alla sua creatura ricordando che - prima o poi - avrebbe aggiornato la scheda dipingendolo come meno rompiballe e più servizievole. «Io vorrei capire chi è il pirla che suona il campanello in un post giddierre.» Visibilmente scocciato, il player si catapultò sulla maniglia, aprendo la porta con violenza. Sguardo basso, la prima cosa che vide furono delle lunghe gambe, gambe femminili.
(La volevo mettere in spoiler ma Camille ha messo n'immagine di Pollon grande quanto la cintura di Orione quindi stica--) Si certo, perché tu apri la porta di casa tua e di fronte a te c'è uno scoglio, normalissimo!
Dlin Dlong
Il terzo non era il rumore del campanello ma dell'ormone risvegliato. «Il mio compleanno era qualche giorno fa... ma son dettagli, entra, entra.» E arrivano quei momenti in cui ti senti a disagio per aver ignorato quella promozione pubblicitaria che ti invitava a fare un colloquio con Rosso Siffredi per migliorare le tue capacità di rimorchio. Invece, oltre ad avere ospite una ragazza in una casa completamente a soqquadro, bisognava anche tener conto del fatto che quella era Emily Rose e che per qualche motivo si era catapultata a casa sua, cosa che ormai era stano vederci pure la player. Cosa fare dunque? Che dire? Forse meglio non dire niente, magari vince il fascino del bello e tenebroso... Si ma de tenebroso c'hai solo le occhiaie e "bello" non te lo dice più manco tu nonna. «Come mai qui, Emily.. e dov'è la tua player?» «Lei non c'è. A dire il vero non verrà neanche dopo. Sono qui da sola.» Da sola, SOLA, zona free, sugarfree, casa base (?), fortezza inespugnabile (???), problema abbiamo un Houston, mayday mayday, epitassi. «Chi era?» E mentre il player di William implodeva su se stesso, il prefetto rimaneva impietrito alla vista della sua caposcuola, arrivata a rompere le uova nel paniere anche lì dove non doveva esistere. «Che cosa vuoi?» Tono aggressivo, non provò neanche a fingere di gradire quella presenza. «Resterò qui per un po'.» «Resterà qui per un po',» Tutto quadrava alla perfezione. Maledetta Amber che gli aveva fregato l'idea della canzoncina cartoonesca per il post di presentazione, fino a quel momento il piccolo player non aveva avuto nulla da scrivere; non un'idea, nisba, nada, tabula rasa. Ma ora, con l'avvento illuminato di Emily, le cose potevano cambiare... Guarda già quanto aveva scritto mannaggia al metagame! «Non ho alcuna intenzione di rimanere nella stessa stanza con lei.» «Questo è un problema che può trovare facilmente una soluzione, Willy bello.» E fu così che la porta di casa venne spalancata e William calciorotato fuori. Chiusa la porta e lavatosene le mani, il giovane si limitò a sorridere alla sua ospite, rassicurandola. «Se la caverà...»
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Quando Emily si risvegliò aveva una sbornia da addio al nubilato e non aveva ben capito dove diavolo si trovasse. Annaspando tra le troppe luci riuscì ad individuare - inizialmente - solo una lettera appallottolata all'interno della sua mano. Curiosa - anche perché non ricordava una mazza - la aprì e ne lesse il contenuto.
Cara Emily, in altre circostanze mi sarei comportato da cavaliere ma tu hai deciso di venirmi a trovare proprio il giorno del post agli awards e io non sapevo che cavolo fare. William se n'è pure andato e - gioia mia - devi riconoscere che è colpa tua. Mi serviva dunque qualcuno da infilare sulla bocca di quel cannone. Lo so, lo so che te n'eri andata da mammina proprio per questo ma capisci? Avevo le mani legate. Mentre leggi questa lettera non immaginarmi con una faccia da psicopatico. Buon viaggio.
Diciamo pure che qua stanno tutti drogati, aggiungiamoci la grande dose di pazzia, che me stessa, Elizabeth Swann,- Nina Dobrev, la più bona in assoluto, risiede in noi e aggiungiamoci una bellissima dose di workout, che Jillian, sia maledetta, oltre a spezzarmi i muscoli (?) mi ha adrenalinizzata et voilà, il post è pronto! Elizabeth si guarda allo specchio.
- Oh quanto so bona, per la miseria! Ma qualcuno mi disturba...- No nessuno stava disturbando la Swann Dobrev, che diciamocelo, nei panni della Dobrev datati 1864 è molto più bella, anche perché le zin... No, no, qua ci sono minorenni, non si può non si può. - Miii, sempre più bella sugnu!!- Disse allo specchio, altro che Dorian Gray, Dorian Gray ci fa un baffo o no, Dobreva? SI BEEEEEEELL!! Insomma, ad un certo punto Elizabeth ha un moto di caduta. La cameriera le aveva stretto troppo il corsetto. (Se sei confuso, don't worry, non so cosa sto scrivendo, viva le NON regoleeeeeeeeeeeeeee!)
- NON RESPIRO NON RESPIRO, IL CORSETTO!!! SEI UNA CRETINA...O MADO' IAN SOM...NELLO SPECCHIO...CIAONE.-
La Bettina si riprese in men che non si dica, vedendo quel figone, per la miseria, chi è che non lo vede, non si sa, impossibile non vederlo, troppo bono, troppo bello. Ma lo scenario all'improvviso cambia e...
CAPITAN MANCINO, PRETE PANE.
Un urlo disumano uscì dalla bocca di Elizabeth Swann, mentre si aggiustava il vestito con il quale avrebbe dovuto sposare il commodoro, ma lei era beltà eterna e non avrebbe sposato un commodoro, con il pomo d'oro che Paride, per due soldi, alla fiera portò... Forse ho sbagliato canzone, vabbè, dettagli dettaglissimi. Comunque non era alla fiera dell'est, ma alla fiera della test, ops, della mano..ops dell'uncino, certo, certo. I baffi del pazzo dai capelli neri, la fecero rabbrividire...Si sentì spingere nel cannone. - IL VESTITO, DIAMINE, PIRAAAAAAAAAAAAAAATI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- Uh Gesssù era impazzita, urlava "Pirati" ogni due e tre, pur di trovarsene uno, no lei li odiava, li amava, li odiava, li amava, li... insomma Johnny Depp è Johnny Depp, però li odiava lo stesso, lei era una nobildonna, Elizabeth Swann figlia del del governatore Weatherby Swann, lei non poteva andare dai pirati ma OOOOPS SPOILER, sarebbe diventata pirata dopo essersi innamorata, cavalcata sulla nave, il pirata Will Turner, che in questo caso è interpretato da niente che popopopodemeno.....
BOOM OVARIES. *coff coff* Dicevamo? Ah, sì. - PIRAAAAAAAAAATI, MALEDETTI, NASCONDO LA IO SO COSA, IO SO DOVE, POI VEDRETE, COSì DOVRETE CERCARLA MLMLMLML. Che furbacchiona sono ohoh! Dolce Swann, bella Swann, (per l'amor del cielo, non pensate a quella Twilight!!!) bella micina tuuuuuuuuuuuuuuu!- Ah, il Rum, Miss Swann, come dobbiamo dirtelo che non ti fa bene? Insomma, la bella Kitty ehm, Elizabeth, fu catapultata in un labirinto con tante persone... appartenenti alla SQUADRA BLU Eccoci quindi in una nuova puntata di "Amici de Maria de Filippi" vedremo chi riuscirà a vincere questo torneo! Chi sarà il vincitore di Amici Awards Maria de Filippi? EH BBBBBOH. E poi la Swann incontra Sparrow. - PIRAAAAAAAAAAAAATA!!! Ammazza, sarai pure figo ma sei veramente zozzo...EW. Cosa sono quei denti? Ma ti lavi? Vabbè, grazie per il RUM bello! Sei nella mia squadra, io devo bereeeeeeeee! Poi SCHWEPPES...do you know SCHUWEPPESSSSSSSSSSSSSSSSSSSS?- Ma quel Capitan Jack Sparrow sembrava Will, e no, non Turner, ma William Black, ma ci vedeva male? Che problemi? Cosa era? Troppo rum? - Yo oh beviamoci su!!!!!!- Già stev 'mbriac... ci mancava.
District 2 // Casterly Rock // Gryffindor House // Asse Roma-Brighton.
Status:
*Lo saltiamo il primo turno? Sì vero?* - No smettila, ci tocca. - *Ma che ti costa assecondare anche oggi la tua evidente voglia di non fare nulla?* - Oddio, c'hai ragione. Vabeh dai, al massimo procrastiniamo un altro po'...-
Però non si poteva perché pareva brutto. Quando si trattava di essere improduttive, Valeria, Zoey e le altre 37 personalità che generalmente bisticciavano fra loro in perfetto stile riunione di condominio di borgata, si trovavano tutte d'accordo. *Mi sa che ci tocca davvero* *Ma davvero davvero? No dai c'ho da fa'.* *Su, lo facciamo domani, con calma.* - Vabeh dai avete vinto, che sarà mai un giorno in più? - Solo che era un gabbia di matti; ma matti col botto, eh. Gente normale tutto il resto dell'anno che giocava ad essere scema e che oddio forse nemmeno giocava. Quindi in un certo senso quello per lei che era psicopatica anche il resto dell'anno era un festival della normalità. Però 'ste bestie de Satana che ci rubano il lavoro facendo gli squilibrati che lo vadano a fare a casa loro E quindi nulla, la voglia di postare era poca, Denise/Emily non si filava chi in quanto moglie avrebbe dovuto filarsi, dunque tutto quello che fecero fu tirare fuori dalla mente quattro frasi sconclusionate prive di alcun senso logico che tanto i partecipanti penseranno siano state partorite con impegno. Invece no, tranquilli: sono veramente frasi improvvisate messe a caso con nonchalance. Questo per dire che la mia voglia di giocare a Ruba Bandiera versione Awards è direttamente proporzionale all'entusiasmo messo in ballo nello scrivere questo post Vabeh, Zoey/Anna/Valeria/le altre coinquiline si trascinarono comunque agli Awards in una versione congelata e vagamente esquimese della vera protagonista di Frozen, perché tanto lo sappiamo tutti che Elsa non fa altro che vagar per montagne occupandole e costruendo abusivamente castelli in materiali meno a norma e meno legali di don Matteo che s'intromette nelle indagini di polizia a Gubbio. La prima che notò/notarono, fu ovviamente, la roscia mascherata da bionda che ci stava provando con un topo che cosplayava Johnny Depp male. Sempre a provarci con tutti. Solo il vino avrebbe potuto salvare quella serata. Perché a mali estremi, bevi e rimedi.
♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥
E, come se non ci fosse limite alla follia, ecco che il piccolo uragano dai capelli rossi venne intrappolato in un labirinto.. e non un labirinto qualsiasi! Quello del minotauro degli Awards! Oh, insomma, mi avete presa per Icaro?!
E mentre le imprecazioni di Horus, Maestro dei Scintillanti Colori, risuonavano nell'aria...
Ora ci metto un bel verde, un verde pisello che non farà addormentare nessuna Principessa! ...l'avete capita? Ve prego, l'avete capita? Principessa sul pisello, verde pisello! AH AH AH Fa ridere, no? Non fa ridere? Allora se non ridete vi lancio contro un Samurai pronto a farvi diventare sushi per gatti! Che ne pensate? Ora ridete? Vi conviene, credetemi, vi conviene!
Pazienza, quella faccina mi esalta! O dovrei dire quelle faccine! Pazienza al quadrato, qui in Giamaica le cose vanno alla grande! Qualcuno aveva indovinato, vengo da Kingston! E sono un Re di Pietra! L'avete capita? Ve prego, l'avete capita? King-Ston(e)! AH AH AH Fa ridere, no? Non fa ridere? Non fa ridere?Non fa ridere? Allora ZACZUCZECZOCZAAAAAAC
Tutto sembrava procedere all'insegna della follia, quella stessa follia che aveva condotto strani elementi di un altrettanto strano Gdr di un ancor più strano Mondo Magico direttamente in un Labirinto. Ma poiché il Master tutto vede, provvede e ravvede (?), vinto dalla mancata ironia degli esserini nei paraggi, scelse improvvisamente di far tremare interamente il Labirinto!
Ah poveri stolti, poveri ingenui, poveri beduini! Prima una vertigine, poi una voragine e infine un vortice di voracità! Eh già, perché si sa: quando ci si muove, poi si ha fame! E poiché questi punti esclamativi stavano facendo innervosire il Grande Arbitro, poiché il pranzo* non era ancora pronto (Ma', mi porti un panino con la pancetta?) e poiché era tempo di agire, ecco che dal cielo cristallino, corallino e non piccolino si percepì un'esplosione che risuonò in ogni Dove! Tutti i partecipanti di quel Torneo Caotico avrebbero potuto alzare lo sguardo verso l'alto, notando qualcosa di simile ad una navicella spaziale, blu come il mare nei suoi colori migliori, apparsa come una casetta tra le nuvole. *: A quell'ora in Giamaica stavo pranzando.
Da una porta laterale di quella sfiziosa cabina, spalancata sul Labirinto, apparve nientedimeno che il grande, immenso, straordinario... - MERLINO, TORNA DENTRO! - Signor Infermiere, non posso se... - Non sono un Infermiere, sono il DOTTORE! - Infermiere, Dottore, tanto in futuro utilizzerete solo etichette! - No, Merlino, sono IL Dottore! - Ho capito, sono il Mago più potente di sempre! - Ed io sono il Dottore di sempre! - Sìsì, dettagli dettagli. Allora, fammi fare una magia per... - Far sparire le armi? Ho sempre odiato le guerre! - ...per placare la fame, Dottore! Bibidi bobi... - Ma quella non era la formula della Fata Turchina? - E secondo te di chi è figlia?! - PER LA GALASSIA DI GALLIFRAY, LEI E' PADRE DI TURCHINA? - Il blu è di famiglia, come vede! - Allons-y, Geronimo! - No, sono Merlino! - Sìsì, dettagli dettagli!
E dopo che Dottore e Mago, simboli del Tempo, conclusero quel teatrino forse divertente, ecco che Merlino finalmente fu in grado di esprimere la sua formula!
HIGITUS FIGITUS, ECCOLO QUA! SALMONE PER TUTTI A VOLONTÀ!
Una pioggia di salmoni - qualcuno vivo, qualcuno cotto e croccante, qualcuno al dente - ricadde ovunque sul Labirinto, colpendo qualche Regina, qualche Animale e qualche Personaggio colorato. La fame era stata placata, il tempo poteva scorrere di nuovo. PUFF: D&M, Dottore&Merlino, rientrò nel box blu elettrico e sparirono nel nulla.
VIA ALL'INIZIO DELLA FINE O ALLA FINE DELL'INIZIO, CHE GLI AWARDS SIANO SEMPRE A VOSTRO FAVORE!
SQUADRA ROSSA
Cannone dopo l'altro, colpo potente dopo l'altro, ecco che i membri della Squadra del Sangue (per gli amici solo Rossa) si riunirono in un solo gruppo. Erano pronti a partire all'avventura, il Labirinto si stagliava netto ai loro folli sguardi (qualcuno non aveva neanche occhi per guardare, qualcuno si era mimetizzato e qualcuno giocherellava con una testa mozzata tra le dita, a quanto pareva). Metagame a parte, allora, ecco che al seguito del terremoto e della pioggia di salmoni, una musica allegra, sempre più forte e invitante risuonò nei paraggi.
Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa!
Erano giunti a Roma? Erano nella Capitale Italiana? Erano pronti a farse na' bella matriciana?
Ga-ga-ooh-la-la! Want your bad romance
Camminando verso avanti, l'unica direzione plausibile per non finire contro pareti di edera e mattoni, ecco che la Squadra intera avrebbe potuto scorgere un insieme di ballerini, cantanti, tipetti colorati, tutti pronti a far festa come se non ci fosse un domani. C'era un palco enorme, talmente grande da sovrastare ogni cosa e bloccare il percorso alle loro spalle, cosicché soltanto salendovi sopra (in qualche modo non precisato, visto che le scale non si scorgevano da nessuna parte) sarebbe stato fattibile andare avanti. Ma avanti per dove? Occhio alla Mappa!
- Gli Usignoli a destra, le Nuove Direzioni a sinistra! La voce di un ragazzo dai capelli corti, il ciuffo alto e uno sguardo brillante parve esplodere in ogni punto, aiutata da un microfono che stringeva tra le mani come un diamante. Fece un movimento fin troppo ondeggiante con spalle, sedere e mani, gridando un'altra frase subito dopo.
- Bene, pronti? - BERRY, TOCCA A ME! - Questo assolo è mio, Santana! - TUTTI gli assoli sono tuoi! - Sì, andrebbe bene anche così! - TI UCCIDO, STRONZA!
Due ragazze, una più bella e brava dell'altra, presero ad azzannarsi prima che altri ballerini le fermassero, dividendole. Pochi istanti dopo la Musica partì, qualcuno suonò batteria e diversi strumenti e Rachel Berry partì con una voce melliflua, indicando dinnanzi a sé la Squadra Rossa per invitarli a salire e cantare. Una giravolta e il Glee Club si trasformò, ora tutti indossavano assurdi vestiti e intonavano un inno pagano alla divinità di nome Gaga.
SQUADRA GIALLA
Ironica sorte, per davvero, aveva unito sei personalità apparentemente legate l'una all'altra in una Squadra poco distante da quella precedente. Non si potevano vedere, letteralmente e metaforicamente parlando, poiché le loro strade erano pronte a dividersi e ad intrecciarsi, forse, nuovamente in futuro. Divertente il pensiero che un dio dell'Amore senza mutante fosse nello stesso team di una fanciulla dalle tette grosse e dall'aria spiritosa, no? Cosa avrebbero combinato? Mistero! Tutti chiusi in una sfera poké? Oppure qualcosa di peggio era dietro l'angolo ad attenderli? La Mappa era pronta per essere consultata, il capo-squadra avrebbe dovuto rivelare le diverse indicazioni e magari far partire qualcuno, volteggiando, per un giro di ispezione. Tanti bei propositi di sicuro, ma...
ALTOLÀ!
Un trillo, una voce acuta, una... una carta? Era davvero una carta quella che aveva gridato? Corse in avanti con quel suo modo oscillatorio, come se fosse un fuscello monello. La lancia che stringeva tra le mani era appuntita, molto appuntita, e l'espressione disegnata sul volto di pergamena non lasciava presagire affatto un dialogo amichevole. CHI SIETE? VOLETE LE TARGHETTE DI SUA MAESTÀ?
Arrivò un'altra carta. Poi un'altra. Poi un'altra ancora.
Un mazzolin di carte si formò di fronte la squadra, bloccando il passaggio. INDIETREGGIATE O VI BUCHEREMO IL SEDERE! E non scherzavano.
SQUADRA VERDE
Alcuni salmoni più tardi, i membri della Squadra Verde, quella sfigatella perché con un componente in meno (la matematica non è un'opinione, penso), fu riunita in bella mostra come tanti piccoli pedoni su una scacchiera. Intorno regnava il silenzio, come se qualcuno avesse spento suoni e rumori di alcun genere. Ma la pace durò un secondo, in quel Labirinto non esisteva per davvero. A destra esplose una luce verde, a sinistra una viola. I due colori si mischiarono l'uno all'altro e pochi attimi dopo dal bagliore verde apparvero tanti soldati, l'uno dietro l'altro in fila indiana.
SISSIGNORE, SIGNORE! PRONTO, SIGNORE! SPARIAMO, SIGNORE? UCCIDIAMO, SIGNORE? NOI SIAMO LE VOSTRE ARMI, SIGNORE! COSA FACCIAMO, SIGNORE? SPARIAMO, SIGNORE? UCCIDIAMO, SIGNORE? BOMBARDIAMO, SIGNORE? AGLI ORDINI, SISSSSSSSSI... NO, NON SISSI! AGLI ORDINI, SIGNORE!
Il Destino era stato clemente per quella minoranza sfigata, così aveva concesso all'intera squadra tanti soldati da sfruttare in qualsiasi modo. Sarebbero serviti sicuramente, tempo al tempo. Furono i primi, quei Verdi partecipanti, a scoprire che i bagliori verdi, del loro colore simbolico, fossero riserve di armi. E ora cosa fare? Dove procedere? Esplosioni puntellarono il cielo.
SIAMO SOTTO ATTACCO, SIGNORE! E' JAFAR, IL REGNO DI JAFAR CI ATTACCA! CAPOSQUADRA, SQUADRA, SQUADRIGLIA... COSA FACCIAMO?!
SQUADRA BLU
Le erbe di Aquileia ti sembran più belle sai Vorresti andar nella Serra Non sai che gran sbaglio fai Se poi ti guardassi intorno Vedresti che il nostro mar è pieno di meraviglie che altro tu vuoi di più
Nella sua serra nella sua serra Tutto drogato sfumato, è molto meglio Credi a me Gazza e il suo gatto sgobbano Sotto a quel sole svengono Mentre con Leia Ce la spassiamo nella sua serra!
Uno scroscio dolce, musicale, quasi ritmico invitava tutti i membri della Squadra Blu a lasciarsi andare, a dimenticare tutto e a spogliarsi, nudi come non mai, per immergersi nel Mare che riempiva la terra intorno. Un canto ammaliante, frutto della voce di Arial Con Tette, non tardava a divenire il loro richiamo. Cosa avrebbero fatto? Avrebbero accettato quel velato invito? Oppure avrebbero tentato un'altra strada, ora che Merlino sembrava in giro nel Tempo e nello Spazio con un Dottore-Infermiere? La Mappa era pronta per essere consultata, la raggiante e fiammeggiante X scintillava sulla carta incantata, ma intorno c'era solo acqua, tanta acqua, così tanta che...
Ma, mi porti un bicchiere d'acqua?
Digressioni e desideri a parte, la Squadra Blu era stata catapultata su una vera e propria roccia, un atollo in mezzo ad un mare piatto e popolato da strane ombre nelle profondità. Cosa fare? Ariel, da lontano, allungava una mano per salutare. Chi o cosa, però, non era chiaro, visto che salutava in ogni direzione. Cantò ancora, prima di aggiungere un'ultima frase.
STELLINE MARINE, PICCOLI GRANCHIETTI, OSTRICHE SUCCULENTI, VENITE DA ME!
Il Torneo ha inizio! - Ogni Targhetta vale 10 Punti (seguite le X sulla Mappa per scovarle). - Il furto della bandiera di una squadra avversaria vale 50 Punti e conclude la gara. - Ogni squadra ha la sua Mappa, nessuno sa la posizione degli altri, anche se qualcuno potrebbe spifferare - Ogni Fandom ha i suoi pericoli e le sue prove: senza superarle, non si va in nessun'altra direzione (potete però fuggire).
Sono indicati i percorsi sulla Mappa, al momento sono quelli iniziali, ma tutto cambierà in base alle decisioni di ogni squadra. Potete anche organizzarvi tra di voi circa attacchi, recuperi, strade da prendere e tanto altro. Non esiste alcuna regola!
Squadra Verde, avete appena guadagnato un esercito. Inoltre, avete scoperto che: ✓ Palline Verdi: rifornimenti e riserve arme.
Invito i capo-squadra ad avvisare della loro identità, anche privatamente, i membri della propria Squadra. Avete tempo per postare fino al 31 Maggio alle 23.59 (ma se incontrate il Dottore e il Bianconiglio le cose cambiano!)
Gli Award era cominciati. Già da un po’. Ed Helen era seduta a gambe incrociate sul suo letto. Il perché non era molto chiaro. Il perché io lo so! ‘Zitta te! Fammi scrivere l’introduzione.’ Come dicevo … Helen era seduta sul suo letto nel dormitorio Tassorosso. Davanti a lei una finestra magica, un buco nel mondo. Da lì riusciva a vedere ciò che stava accadendo agli Award. Un tipo vestito di rosso e con un uncino su una mano … Potresti fare un’introduzione più breve. Sarei anche in ritardo. ‘Sì, dammi un attimo’ Helen poteva vedere i suoi compagni, vestiti nei modi più svariati, appropinquarsi al labirinto … E … ‘È tutto. Non so che altro scrivere.’ Guarda ti do un suggerimento. Potresti descrivere il mio ingresso in scena. ‘E se non volessi mandarti più a quella festa.’ Ah, per me va bene, ma poi te la vedi te con i compagni di squadra. ‘Già. Mr Brior ci rimarrebbe male, ci ha fatto anche questa bella grafica – Grazie Dave! – E poi Thalia, non oso immaginare cosa potrebbe farci. Forza dai preparati. Helen si guardò, aveva già indosso la divisa della tipa di Hunger Games – che neanche conosceva – poi alzò gli occhi verso la sua player e usò Malosguardo. Era superefficace. ‘Sì, ho capito è colpa mia se sei in ritardo.’ Visto che hai capito, Angel, vedi di muoverti. Guarda, stanno già percorrendo il labirinto! L’ansia della player si trasferì al suo pg. Nel frattempo, una musica – abbastanza in tema con la situazione – si diffuse nell’aria – sia nella camera di Helen che in quella della player.
Era davvero ora di far entrare in scena Helen. Bisogna trovare un’entrata ad effetto. Mentre la player era lì che pensava ad una scena superbellissimaspettacolareadeffetto – tutto questo mentre cantava a squarciagola ed anche stonatissimamente le canzoni della sua playlist – la giovane Tassorosso dai capelli rossi, stufa di attendere oltre – e di farsi fracassare i timpani dalla ‘bella’ voce della player – decise di fare tutta da sola. Prese la bacchetta e fece apparire davanti a lei un enorme stargate – come fosse entrato uno stargate alto sei metri nei sotterranei di Hogwarts era un mistero che nemmeno Adam Kadmon avrebbe potuto risolvere – e lo sintonizzò direttamente per l’interno del labirinto.
Un suono vagamente familiare alla gater dall’altra parte del computer, fece stoppare i lamenti … pardon, fece smettere di cantare Angel. ‘Ehi, ma che combini?’ Te non ti muovi, vado da sola. ‘Ma non puoi attraversare uno stragate. Non funziona così.’ Sono gli Award tutto è possibile.
Ignorando le imprecazioni della player – ‘’Vedi cosa ti combinerò poi ‘’ – Helen attraversò l’orizzonte degli eventi e si ritrovò direttamente all’interno del labirinto. A pochi passi da lei c’era la sua squadra – a questo punto dovrei scrivere anch’io una poesia sul fatto che la mia squadra è rossa. LA MIA SQUADRA È ROSSA 'E basta, non so scrivere poesie.' Comunque dicevo, a pochi passi da lei Helen vide la sua combriccola e andò loro incontro saltando addosso ad ognuno di loro. Ma io non voglio saltare addosso a loro! ‘Ho detto che salti e te salti, capito. Hai voluto fare di testa tua, e ‘mo accetta le conseguenze.’
Dopo i salti e saluti, la prima prova si presentò davanti ai suoi occhi. ‘Madddai, Glee?! Neanche la conosco ‘sta serie!’ Sì che bello si canta. ‘Mannaggia a me che ti ho fatta cantante. Chi è che va per primo?’
Quel post con le rime era illeggibile e lei lo sapeva bene. Perché si fosse imbarcata in una tale avventura a suon di rime baciate o alternate solo lei poteva saperlo. Forse era il peso del Cappello a darle alla testa o forse era il peso della testa a darle al cappello (?). Avrebbe preferito veder piovere polpette al posto dei salmoni. Oppure una pioggia di burro e marmellata. Oppure del tè. Chi ci pensava al TÈ?!
Uno sguardo veloce alla combriccola riunita sotto quel nome emblematico, tale SQUADRA ROSSA, le bastò per capire che non sarebbero arrivati in fondo sani e salvi. O salvi e sani. Che differenza mai poteva fare?
Una chioma rosso fuoco, munita di arco e frecce, in una tutina di discutibile gusto si fece avanti, in ritardo ritardissimo.
Sei in ritardo, birichina!
Chissà che avrebbe detto quel simpaticone ansiogeno del Bianconiglio di fronte a tale affronto.
Ma se nemmeno lo conosci "quel simpaticone"! Non parlare di cose che non sai!
Una sola idea, in risposta a quella vocina fuori campo, poteva sorgerle spontanea. Era la sua pg, quella Thalia senza arte né parte, quella disgraziata che l'aveva condotta in quel tugurio senza fine, quel dedalo labirintico che manco Teseo col filo di Arianna sarebbe stato in grado di uscirne.
Doveva ottenere il pieno controllo, liberarsi di quella parassita che negli ultimi cinque mesi non solo le aveva rovinato l'esistenza col galateo e le cene musicali, ma si era pure fatta inseguire da dei limoni con i denti. Ma che diamine! Dov'era finita la sua dignità?!
Ok gente da qui in avanti prendo il controllo!
Uno slancio di iniziativa senza ombra di dubbio: cosa avrebbero pensato quei manigoldi con i quali si accompagnava? Di certo in quel posto che non ha eguali sulla Terra e del quale si dice che per sopravvivere bisogna essere matti come un Cappellaio... beh. Chi meglio di lei poteva guidare quella combriccola di fenomeni?
E perché un corvo assomiglia ad una scrivania? Bella domanda.
All'improvviso, prima ancora che fosse possibile comprendere il da farsi, si spalancarono le porte del labirinto, dando vita al degrado. Ma quanto la emozionava tutto quel brio?!
Era tutto reale? Ma certo che lo era! Era ovvio! Un gruppo di fenomeni da baraccone si esibiva in canzonette e balli sfrenati, ma nessuno avrebbe mai ballato bene quanto lei. Nulla a che vedere con le danze ed i cori di incitamento alla fertilità a cui era stata costretta ad assistere all'inizio di quella singolare avventura.
Diamo inizio alle ganze!, C-cioè.... alle danze!
E adesso... chi la ferma più questa?
Non mi si ferma, è una domanda semplice questa... cocca!
Role Scheme Pro da condividere con chi la vuole condividere:
Gli Awards erano una follia che non finiva mai. Il terremoto aveva prodotto nella sua mente un spumeggiante, mitico, stratosferico, togo e intergalattico: “Boh?”. Rob quella follia se la viveva con ogni salmone che gli era finito in testa. Due tizi facevano festa, vicino a una cabina di quelle usate come bagno quando si faceva troppo festa. Ladymew cercava di prendere i pesci vivi al volo, ma non poteva più darsi al volo e non voleva nemmeno ascoltare i Volo, che la rendevano triste come quando non poteva librarsi in volo, non perché odiasse i Volo ma perché a lei piaceva fare flame e dire che non gli piacevano ragazzi come i Volo ma preferiva il volo, così tutti gli amanti dei Volo potevano dire quanto amassero i Volo, non potendo conoscere il volo, criticando quelli a cui non piacevano i Volo, dicendo perché li preferivano al volo, anche se a nessuno interessava. “Gotta catch 'em all, the targetball! Gotta catch 'em all, throw the salmon!” Rob era là, ad allarmarsi senza annoiarsi con i gialli, in mezzo ai salmoni che impegnavano la compagna amante dei salmoni. Allarmandosi, diventò il più allarmato e lui lo sapeva. “WoohooGottacatch’emallecciù scusate, i salmoni mi fanno starnutire. Oltre i muri del labirinto… non vedo, anche se potrei, ma il mio player mi sta dando solo malus. Lanciamoci senza paura seguendo chi deve essere seguito. We gotta catch se mangiamo troppa carne.” Negli incontri e nelle battaglie, Rob vinceva le contusioni, da portare con sé, con i lividi. Oltre i cieli coi salmoni, la vittoria non era sicura, se giocava così. Dieci, cento, mille soldati di carta, un mondo di carte di carta, che vedeva lì per lì, apparve. Era facile buttarli giù, bastava sparare fuoco, acqua e fulmini di Pegasus su tutti. Stava per sfoderare la sua bacchetta, quando una mano gigantesca scese dal cielo e gliela prese, risalendo con una risata che sembrava un vecchio motore inceppato. “Mi ero dimenticato gli ultimi dettagli. Presente quelle tre cose che ti ho rubato? Ecco sì, il serpente e le due magiche sfere, proprio quelle, te le restituisco. Tieni le due targetsfere e Pipinoilbreve. L'hai sentita la battuta della principessa sul pisello? Non ti fa ridere? Ah vero... quel problema. Ciao.”
Rob guardò fin dove andava quella mano che andava verso non sapeva dove. Imprecò ed imprecò ed imprecò e continuò a farlo finché Pipinoilbreve, che non era quello che pensava ma un serpente viola con la faccia da ebete, si fiondò a prendere a calci in chiappa tutte le carte. I serpenti, ovviamente, non avevano i piedi, quindi non tiravano calci. La struttura del serpente, infatti, non gli permetteva di tirare calci, ma questo lui non lo sapeva già che, prima, era solo una semplice arma di derisione di massa, soprattutto durante il soggiorno in Africa dello scozzese. [Citazione un po’ condivisa, condividiamo citazioni condivise e cose da condividere.] La legge non ammetteva ignoranza, ma il powergame sì, così la creatura calciava tutte le carte. “Pipino! Trova nuovi targetmon, o la follia non finirà, tutti continueranno a maltrattare la frase del calabrone e io rivoglio ciò che mi è stato tolto al suo posto, ovvero dove era e ora non è... mi manca il fiato basta.” Gli altri facevano quello che facevano e non facevano quello che non facevano. Lui osservò con scarsa attenzione le due sfere che occupavano due delle sue due mani. Forse doveva rimetterle nelle mutande -che non aveva, dettaglio importante e diffuso nella squadra gialla- sotto alla gonna o lanciarle come se fossero bombe da qualche parte. Nel dubbio le mise nel reggiseno. Tra un salmone e un salmone, il gatto malformato gli chiese dove fosse la sua partner di role. “Aryanne è alle Hakawaii ad abbronzarsi per assomigliare a un certo Carlo Conti, che non è il Carlo dei conti ma un Carlo che non sapeva fare i conti con le lampade. Se era un conte che sapeva fare i conti o un conte come gli altri conti poteva fare i conti con questa situazione.” Lezione di fisica non richiesta. La legge della conservazione della massa è una legge della conservazione che ha a che fare con la massa. Prende origine (un po’ come tutti gli scrittori fantasy fanno con Tolkien) dalla citazione ad effetto di Lavoisier, che non era come quelle dei ragazzi coi risvoltini. La citazione è la seguente frase che segue a questa ennesima ripetizione delle stesse parole ripetute: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, tranne il nulla che rimane nulla, altrimenti tutto questo non avrebbe un senso. In effetti niente di questo post lo ha, ma tu stai leggendo lo stesso perché pretendi di trovarlo”. Rob non aveva perso nulla e nulla era scomparso nel nulla, semplicemente si era trasformato tutto.
La povera biondina era finita in mezzo a una vera e propria banda di mattY.. o di matti? Ma sì, tanto alla fine è la stessa cosa. Se ne stava ancora seduta a terra a guardarsi intorno in cerca dell'immaginario coniglio bianco che credeva di aver visto (o che forse aveva davvero visto) e intanto sentiva il vociare dei suoi compagni di squadra. Un momento: squadra? Perchè, era finita in una squadra? Uh, che bello.. e a che gioco avrebbero dovuto giocare, cricket con i fenicotteri? Era disposta anche a pitturare di rosso le rose del vestito della pazzoide Regina giunta da poco, quando di colpo, dal cielo, iniziarono a piovere poveri pesci cotti e crudi, alcuni vivi e altri.. meno vivi. Uno di quest'ultima categoria le finì dritto tra le braccia, e solo grazie a lui la ragazzina potè finalmente accorgersi di come la sua player sadica e satanica (?) le avesse diligentemente modificato l'abbigliamento, passando dalla rigorosa divisa di Hogwarts a un leggiadro, infantile e decisamente bimboso vestitino azzurro da giovane lolita in erba (kyaaaaaHH!). Peccato solo che l'azzurro fosse il colore che meno le stava simpatico. Non che avesse qualcosa contro il cielo azzurro, il Principe Azzurro o Azzurro dagli occhi Azzurri, semplicemente non le piacevano i vestiti di quel colore. Azzurri, appunto. Le stavano antipatici, ma ormai non poteva più ribellarsi, quindi che senso aveva crucciarsi oltre? ♥ C'era piuttosto da capire da dove fosse caduto il pescione puzzolente che le era appena finito sulla gonna! Alzando gli occhietti belli al ciel, vide ancora una volta qualcosa di inaspettato. Oh, perdinci, una cabina del telefono che vola! Ne ho vedute tante da raccontar, giammai le cabine volar! Ma c'era sempre il dubbio che fosse un bagno chimico di quelli che si incrociano ogni tanto ai concertoni all'aperto o nei quartieri degradati delle città. Mentre la cabina azzurra ("Pure quella? E vi prego!" volteggiava via leggiadra come un gufo postino in scatola, i salmoni smettevano di cadere e le porte del labirinto si spalancavano. Eccola là, tutta per loro, la prima prova! (il codice di televoto per Matty è lo 01! Potete votare su Feisbuc, Tuitter e col tasto Greenleaf della tastiera del vostro computer!) Un gruppo di ragazzi allegri era nel bel mezzo di uno spettacolo, uno show in cui tutti parevano voler emergere e far vedere tutta la loro bravura. Soprattutto due ragazze si contendevano il ruolo di protagonista, o meglio, il ruolo di proprietaria di una cosa sconosciuta chiamata "Assolo". In effetti, così a naso, pareva qualcosa da fare da soli, perciò Matty fece spallucce, pensando dovesse trattarsi di qualcosa di importante e non notando che una delle due contendenti assomigliava in maniera a dir poco imbarazzante a Leah. Se ne accorse solo quando la forza motrice la trascinò a mò di chiodino attratto da una calamita fin sotto al grosso palco illuminato, là dove tutti danzavano e cantavano divinamente, e la Cappellaia Matta aveva cominciato a dar prova delle sue abilità di ballerina. Ballare e cantare non era mai stato nelle sue corde, ma datosi che questi sono gli Awards e che io sono la player...
Let's start the show, baby!
Ignorando la volontà contraria della mia bambinaH, un bel calcione nelle ciapèt la catafotte dritta dritta al centro del palcoscenico illuminato. Il suo dolce visetto assume tonalità variabili dal bianco latteo al fucsia shockatoH, ma alla fine si decide: saluta con la manina telecamere immaginarie, e...
Parte con mossette di scarso gusto e senza nessun senso. Ovviamente restandosene rigida come un ciocco di legno, perchè ha meno sensualità ed elasticità del ciocco di legno di cui sopra. Oh yeah! \m/
Il labirinto era stato clemente con loro, almeno quella volta.. Al gruppo meno numeroso vennero donati dei soldatini (11?) e ciò era cosa buona e giusta se non fosse stato che quell'inetto di Jafar aveva deciso di attaccare la squadra verde. *Dannati ladroni!* <<guarda che è Aladdin, non i 40 ladroni..>> *Non ha importanza, qualcuno ci sta attaccando!* <<ah beh, questo è poco ma sicuro.>> La guerriera dai capelli blu si guardò attorno cercando una soluzione e, ascoltando le sue compagne, riuscì a trovarla! "Sfida di ballo alla treciento?!" Scosse la testa in disappunto con le voci che le rimbombavano in mente e quando riuscì a placarle si confrontò con la squadra. Piano di attacco e difesa pronto! Mancava solo una cosa.. La ragazza dagli aderenti vestiti si staccò dal gruppo e chiuse gli occhi. I trenta secondi successivi la ragazza li passò con le braccia spalancate e il viso rivolto al cielo mentre ruggiva parole in una lingua antica. Quando aprì gli occhi la sagoma di un drago si stava avvicinando velocemente e un sorriso soddisfatto apparte sul volto della ragazza. Quando il suo amato Oarf atterrò nel labirinto la giovane corse a salutarlo per poi salire sul suo lungo collo. Guardò le compagne sfoggiando un sorriso enorme, ora erano davvero pronte.
Mentre stava per assaporare quella bevanda magnifica, soprannominata Rum, per un'ennesima Volta, se la vide sfilare da sotto il naso. Chi mai avrebbe potuto fare una cosa del genere al Capitan Jack Sparrow? Dopo pochi secondi, lo capì: c'era anche Elizabeth Swann su quello stramaledettissimo labirinto. Il suo disappunto era evidente, in ogni tipo di espressione che avrebbe potuto fare il suo volto. Ad esempio questa, soprattutto dopo le parole di Miss Swann: Non rispose nemmeno a ciò che lei gli disse. Voleva solamente il suo dannatissimo Rum. Miss Swann, non crede di aver già bevuto troppo Rum? QUESTA! Torna dal suo padrone. Domandò lui, mentre con un tocco veloce e deciso si appropriava di nuovo della sua bevanda. Posò la fialetta in tasca, al sicuro, mentre un terremoto lo aveva colto di sorpresa. Cos'altro sarebbe accaduto? Maiali volanti? Poco dopo, una pioggia di Salmoni di vari tipi lo colse altrettanto impreparato. Insomma, ci aveva quasi preso. Dove diavolo era capitato? Doveva andarsene in fretta, non c'era che dire, ma senza la sua amata Perla Nera dove diavolo sarebbe andato? Quella era esattamente l'espressione che aveva lui in quel momento. Come se non bastasse, una melodia piuttosto strano lo invitava quasi a lasciarsi andare, a dimenticare tutto e a spogliarsi per immergersi nel mare e raggiungere quella bellissima ragazza da cui proveniva la voce. Lo avrebbe fatto, se non avesse dovuto cercare la sua amata Perla Nera. Si guardò intorno. Oltre a lui e a Miss Swann, erano presenti dei...topi? Stava davvero avendo a che fare con dei topi? Inarcò un sopracciglio quando lo scoprì. Oltre loro due, c'erano altre due ragazze che, almeno loro, sembravano normali. Sarebbe dovuta essere la sua squadra? Pazienza, avrebbe vinto anche con una formica. Questo perché Capitan Jack Sparrow vince sempre. Ad un certo punto, dal nulla, sbucò fuori la sua adorabile Perla Nera, che si stava dirigendo verso di lui. Un miracolo? Probabilmente, non sapeva come definirlo ma era giusto giusto quello che gli serviva in quel momento. Forse il tizio che lo aveva mandato qui, aveva pure fatto in modo che quella nave arrivasse da loro. Non lo sapeva. Fatto stava che finalmente la sua amata Perla Nera era tornata dal proprio capitano. Ora, quello che gli serviva era soltanto una ciurma, e credeva che quelli insieme a lui sarebbero potuti andare benissimo, anche se, certo, sperava in qualcosa di meglio. TU! Sei dentro. Affermò Jack Sparrow, indicando Miss Swann. Voi? Guardò gli altri esseri presenti in quel labirinto con un sorriso. Avete appena trovato un capitano perfetto, comprendete? Siete tutti nella mia ciurma, anche voi due. Indicò con l'indice i topolini, mentre finalmente si avvicinava alla sua amata nave. Aveva tutto. ora, bisognava solamente vincere. Si arrampicò sulla nave per primo, non guardando se gli altri lo avessero seguito o meno. Dalla loro parte, d'altronde, avevano una bussola che li avrebbe sicuramente portati alla vittoria. Bastava solamente seguirla, no?
Un drago?! Che ce ne facciamo di un drago? Ora le mangia... a no...ma ci sono anch'io in mezzo... a ma è ancora una volta colpa della mezz'elfa finta blu..e diccelo prima no? okay ma quindi...*fa calcoli assurdissime logaritmo della radice di pi greco elevato al numero naturale di <@!#*?# fum-il cervel-* ----sta dalla nostra parte?!! ohibò allora mi tocca correggere l'entrata:
Abbiamo un DRAGO muahahahahhaha
adesso è il master che ci mangia, altro che storie... AHAHA >.> no ragazze, io non voglio esser mangiata, nono... devo protegger la bandierina, altrimenti perdo la speranza e il regno, il regno della terra del sole ovvio e Learco non mi si sposa più u.u e tutto ciò per colpa del drago, nono, preferisco i soldatini.. non aizziamo gli idei (?) ---> da quando ti preoccupi di non aizzare gli idei? credevo fosse il tuo sport preferito u.u <--- senti tu, voce fuori campo, non rompere le uova nel paniere altrimenti facciamo frittate premature che qua comando io resta un segreto:
Nel giorno, che lampi! che scoppi! Che pace, la sera! (?) per caso son fuochi d'artificio cinesi quelli per arya ? XD ma che dici! sarà il potter che spara il periculum per Krum nel labirinto
ehm.... non per disturbarti però... cioè nel labirinto ci sei tu idiota e non vorrei dire ma.. ci attaccano... Poca gloria compare, alza il culo da quella seggiola barcollante e datti da fare
Sei una voce fuori campo davvero rompiballe, Sapevatelo.
Soldi! ...ma che soldi, tutto a nero....macché mica vi pago, quindi: schiavi u.u Soldati! All'attacco! Demolite il muro, o scavalcatelo, o fate quel che vi pare ma distruggete chi ci attacca!
che bello avere schiavetti che sgobbano per te
Si volse alle ragazze e boh chi mi ama mi segua, altrimenti può andare a farsi bruciacchiar dal drago *sono una cacciatrice di quidditch che soffre di vertigggini(?) non ditecelo in giro*
PUAHAHAHAHH F i f o n a.. chi pensi seguirà una fifona?
Jenifer guardò truce la voce in senza nome che da questo momento si chiamerà darkcyan.È la roler che soffre di vertigini Non negare belva. Troppo semplice scaricar le colpe...ma va bene:
chi ama la bandiera mi segua che poi non sono neanche io ad averla ed è nascosta nell'orsacchiotto di Bean (?) son dettagli.. Prende Serenity con l'orsetto di vi per braccio e la costringe a sé.
//OMS fortuna che negli awards non chiedevano quale fosse il post più idiota altrimenti una Zoey-veggente avrebbe già puntato contro di te//
Bando agli OffTopic. La ladra agilmente saltò sul muro strozzando la povera compagna di squadra. Scusa capole toglie la polvere di dosso si assicura che stia bene e le sistema il cappello.
e Adesso tutti a cercare la lampada e attese risposta
Premessa. A scrivere è una roler super depressa perché Silente è appena morto. Nell'ennesima rilettura dei libri, ecco.
Se non si fosse capito nel mio esaustivo post, Eloise aveva fatto una grossa e grassa entrata in scena, agli awards di quell'anno! Calze a righe stile anni '90, un codino che neanche la fontanella di quando facevo le elementari, ma almeno vestiva i colori di Tassorosso. Ma poi, secondo voi, qualcuno questi post li legge? Dico, a parte il master? Io non li leggo granché quelli altrui, giusto per farmi un'idea sulla tattic---AH, NO. Dicevamo. C'era questa squadra color verde (è il mio colore preferito, quindi tutto bene), e c'era questo mix di TASSOCORVO. A sfasciare le rivalità. A lottare contro il proprio passato. La verità è che devo vedere GOT e mia madre sta occupando la tv, e visto che sono fissata non voglio guardarlo sul pc. E quindi boh, sproloqui. Seguirò l'esempio di Joyce o Keruac e via. C'era AmberGiulsSerenity con una faccia da MainaGioia ||produzione di panettoni since 1990|| che spaccava con quel suo costume così abbinato a quello di Eloise.
Guardate com'è perfetto l'abbinamento: Mi chiamo Chocola Sono allegra si sa La mia energia travolge tutti in questa città. Vanilla è il nome mio Sono timida ma La mia dolcezza sempre intenerire vi fa. Immagine che ci tenevo a mettere: Quando comparirono i soldatini, Eloise si mise a correre davanti a loro cercando di attirare la loro attenzione: voleva farli innamorare e collezionare i loro cuori (vedi: trama di Sugar Sugar). Ma dopo averli osservati con lo Sguardo Scrutatore, si accorse che non aveva ottenuto un bel niente. Si voltò verso la tizia con i capelli blu (oh cielo, ma è quella da cui la roler ha preso il nome *O*) e vide che era immobile, braccia aperte verso il cielo. «S-stai dando energia a Goku?» domandò. Stava sollevando anche lei le braccia quando arrivò l'enorme drago. Viste le minacce di Jafar decise che era meglio salire su un drago (?), e con una mossa alla Legolas balzò sul Gallese Verde, pronta a partire. «Verso il GOT e oooooltreee, prontivia,la madre dei draghi sarà felice di sapere che ci sono altri draghetti con cui far giocare i suoi bambini!» E via verso la ics.
