| × Off-Game × × LegendaNarrazione°Pensieri°«Dialoghi»Nella sua vita Raven Shinretsu aveva incontrato tanti maghi straordinari, dai quali trarre forza e ispirazione per continuare ad allenarsi e lottare, senza arrendersi mai. Quel Tuco, però, sembrava essere il più speciale tra gli speciali. Di gente come lui ce n'era decisamente poca. Nessun professore di Hogwarts, probabilmente. Né studente. Né auror. Usava l'ingegno e la fantasia, dovendo contrastare al più maghi che cercavano di entrare nel reparto proibito della biblioteca tramite inganno. Ma se la dentro fosse venuto un gruppo con intenzioni meno pacifiche e più sanguinose? E anche se era un funzionario ministeriale, - probabilmente messo lì dal ministro Pompadour, - non sembrava proprio antipatico. Prima di essere partito per la biblioteca di Londra, Shinretsu Raven aveva creduto che si trattasse di qualche tipo di auror, o combattente, o qualcosa del genere. Credeva, che si trattava di una persona con cui avrebbe iniziato un duello, e che, probabilmente, avrebbe spezzato. Ma non era così. Anche Lord Voldemort, messo dinnanzi ai trucchetti babbani di cui non era a conoscenza, probabilmente non avrebbe saputo cosa fare. Lui sarebbe andato avanti di forza; lo avrebbe potuto fare anche l'Akuma, non curandosi delle conseguenze. Un Expandit scagliato sopra, sotto e avanti avrebbe rivelato i segreti di Tuco e di quell'enigma. Far cadere i pezzi della scacchiera, rovinare il campo da gioco, creare Caos, Scompiglio. Tutto questo, probabilmente, avrebbe ribaltato le carte. Ma Raven non voleva farlo. Il suo cuore bramava altro: risolvere l'enigma senza utilizzare la forza prepotente e mettere insieme tutti i dettagli del puzzle. Alla domanda del Guardiano, l'Akuma rispose semplicemente, senza farsi cerimonie. Non era un tipo diplomatico. Diceva quel che voleva e finiva lì. Per questo, quando ascoltò la risposta di Tuco non si scompose più del dovuto. Si aspettava una risposta del genere, qualcosa di simile al politicamente corretto. Per questo, nel rispondere, ghignò per un attimo e si tolse il cappuccio, rendendo ben chiari i lineamenti del proprio stanco volto alla luce di quella sala circolare. «Una richiesta sola, quindi?» - chiese Raven in modo chiaro roteandosi la bacchetta tra le dita. - «D'accordo. Allora vada per il Portus.» - stabilì il suo desiderio in modo chiaro e preciso. Chiaramente, scendere a patti con il tizio, non significava arrendersi. "Se lo scontro è inevitabile, colpisci per primo" - insegnavano le leggi della strada. Tuttavia, sembrava proprio che in quel caso lo scontro poteva essere evitato. In primis, trovandosi in territorio nemico l'Akuma era in netto svantaggio. Lui era per la prima volta lì, e nonostante avesse provato a scoprirne tutti i segreti per mezzo delle sue copie, Tuco in quel posto sembrava abitarci giorno e notte. In secundis, Tuco era un mago abile, speciale e particolare. La differenza tra come proteggevano il Reparto Proibito di Hogwarts e il Reparto Proibito della Biblioteca londinese era gigantesca tanto quanto lo era la distanza tra il mare e il cielo. Infine, vi era anche dell'altro. «Anche tu mi piace, Tuco,» - ammise Raven in modo freddo e nella sua voce Tuco non avrebbe potuto sentire alcun genere di menzogna. Non era un inganno quello. Era la verità. L'ingegno gli piaceva quasi il puro dolore e la sola forza. - «Non è da tutti inventarsi... questo, ma: come farò a vivere sapendo che c'è un mago che mi ha fermato così facilmente?» - Continuò l'Akuma proprio nel mentre capì che le copie non trovarono nulla. Al di fuori della gabbia non vi era niente e la soluzione all'indovinello, quindi, non poteva che trovarsi nella gabbia. Nel suo parlare Raven voleva prendere tempo e scoprire l'inganno. Magari poi andandosene via in modo amichevole. Ma scoprendo l'inganno. Posizionandosi proprio sulla figura illusoria del Guardiano, l'Akuma ne fu sorpreso. Non provò dolore. Non lo colpì niente. L'immagine del Guardiano si frammentò quasi scomparve. Che vi fosse una fonte di luce, di sotto? Tuco intanto continuò a scherzare, ma qualcosa suggerì all'Akuma che vi era decisamente poco da scherzare in quell'occasione. E anche se non voleva illudersi di trovare la fonte dell'inganno prima del dovuto, qualcosa gli disse che aveva intrapreso la giusta via. Qualcosa che sperimentò con l'udito poco prima che l'effetto del Superioris, - evidentemente prolungato più del dovuto, - gli facesse comparire in mente immagini del tutto inutili, di quello che c'era nella stanza e che restava visibile a tutti. Alla fine, il cigolìo che sentì si mischiò ad altri rumore, che, evidentemente, provenivano dalle copie, a meno che Tuco non avesse deciso di colpirlo con un incantesimo per provocargli nella mente delle illusioni. "Merda," - si sorprese l'Akuma avendo un lieve capogiro e indietreggiando lasciando che il Tuco effimero si riformasse. Anche quel dettaglio utile significava che la fonte dell'inganno era lì. Indietreggiato quanto bastasse per ritornare in sé, le 3 copie sarebbero scomparse immediatamente per volere stesso di Raven. A tal punto si sarebbe ritrovato di nuovo solo. Non lontano dalla figura illusoria. «Tu scherzi sempre?» - chiese Raven fermandosi senza toccare le sbarre, indipendentemente dalla loro consistenza, e ascoltando l'avvertimento del Guardiano. Cos'era? Un guardiano si preoccupava per la vita dell'intruso? Oppure semplicemente bluffava? Raven non se ne importò. Se avesse deciso di andarsene da lì, lo avrebbe fatto senza molti problemi, gabbia o meno.
Ritrovato l'equilibrio, avrebbe di nuovo fatto ciò che fece prima. Si sarebbe spostato in avanti, fino alla figura etera di Tuco, e se avesse sentito di nuovo quel cigolìo, ora senza rumori provenienti dalle copie, e quindi senza confusione, lo avrebbe esaminato meglio. Cos'era? Un difetto del pavimento? Segno del fatto che sotto vi era un'altra stanza? Oppure una specie di chiave che apriva camere nascoste? Tipo come nei castelli medievali, che se ci si posizionava sopra "puff", e una porta compariva da qualche parte aprendosi. "Impossibile," - pensò Raven esaminando quest'ultima opzione, - "altrimenti tutti coloro che si avvicinano a Tuco potrebbero vedere una porta segreta". «Hai creato tutto questo e te ne stai nascosto da qualche parte. Lanci addosso alla gente le gabbie di ferro.» - Percepito di nuovo il cigolìo o meno (nel caso l'avesse percepito avrebbe guardato la stanza per vedere se non era cambiato nulla), si sarebbe fermato a poca distanza dal Tuco illusorio. La soluzione era vicina. Lo sentiva. «Dici di voler trattare, eppure non avanzi le tue richieste... Né ti fai vedere. » - sospirò l'Akuma roteando la bacchetta. - «Sei particolare, speciale, intelligente, e bravo. Ma credo che dobbiamo finirla qui con i giochini. » Roteando la bacchetta tra le dita, in modo visibile, concentrò, invece, la mente sulla porzione di materia immediatamente sotto all'immagine di Tuco. Se vi era luce, doveva esserci una materiale fonte di luce proprio di sotto. Se Tuco lo vedeva, probabilmente vi era qualche altro trucchetto che egli utilizzava. Indipendentemente se babbano o no. Lo stesso discorso valeva anche per la sua voce. In ogni caso, Raven era stanco di giocare al suo gioco. E pertanto passò a fare qualcosa che amava fare: trasfigurazione della materia. Concentratosi sulla porzione di materia corrispondente a un cerchio dal diametro di 2 metri immediatamente sotto a Tuco (il quale era al centro del cerchio) con la sua luce, l'Akuma avrebbe immaginato nella mente come i legami della materia solida si sarebbe distanziati. Atomi, molecole... Avrebbe creato più spazio tra di loro; le strutture tipiche della materia solida sarebbero venute meno. Il tutto sarebbe divenuto più fluido a vista d'occhio. Laddove prima c'era pietra o altri materiali solidi, ora vi sarebbe stato del fluido. a rigidità lasciava spazio alla fluidità nella sua mente. Il vuoto primordiale - al Desiderio. Quest'ultimo, - all'autosacrificio pur di raggiungere il suo scopo. Il tutto, misto alla sua energia magica e alla grande forza di volontà, avrebbe influito sulla materia sottoponendola alla sua Volontà.
L'Akuma avrebbe trasfigurato tanta materia, quanta poteva. Sino nel profondo. Se il pavimento sotto a Tuco era di 10 metri d'altezza, Raven avrebbe trasfigurato in acqua quei 10 metri. Venti? Poco importava. Una volta concentratosi sulla trasfigurazione materiale, l'unica branca della magia nella quale aveva raggiunto i M.A.G.O., avrebbe semplicemente rilasciato il potere della runa divenendo in contempo molto più debole. Il suo autosacrificio, però, sarebbe stato sicuramente ricompensato. La figura di Tuco a quel punto non sarebbe potuta che sparire (posizionandosi sulla luce, essa spariva; facendo scomparire la fonte, essa doveva sparire del tutto). Se Tuco si nascondeva di sotto (la bacchetta in alto lo poteva indicare), avrebbe dovuto fare i conti con un fluido fatto del materiale del pavimento di quella stanza. E se proprio il tutto fosse andato nel migliore dei modi, avrebbe smesso con i suoi scherzi.
CITAZIONE Abilità Speciali: Runa Lor del Serpente Effetto: Utilizzabile in Quest una volta ogni dieci turni. Consente al possessore di cambiare lo stato fisico di una porzione di materia, anche grande (proporzionale al mana dell'utilizzatore, un mago esperto può usare la runa anche su un albero di modeste dimensioni, o una piccola casa), da solido a liquido, da liquido a gassoso, e viceversa. Impossibile effettuare scambi diretti tra solido e gassoso. L'effetto della runa conta come un incantesimo, dunque occupa l'intero turno. Porzioni di massa che contengono magia sono molto meno affette dall'incantesimo (impossibile liquefare un mago, di qualsiasi età). Dopo l'utilizzo, tuttavia, il mana dell'evocatore è dimezzato per il turno immediatamente successivo, e ridotto ai 3/4 di quello originale per il secondo turno." "Vediamo come va," - pensò Raven alla fine. Indipendentemente dal risultato, avrebbe valutato le conseguenze della sua azione e datosi da fare, se Tuco non avesse deciso, finalmente, di uscire fuori dal suo nascondiglio e iniziare le trattative vere e proprie.
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~ Punti Salute: 273 ~ Punti Corpo: 345 ~ Punti Mana: 397 ~ Punti Esperienza: 70,5
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