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| Era un arrivederci, no? L'aveva sequestrata più che a sufficienza. Era tempo che tornasse alle attenzioni del resto del Castello. Eppure non sembrava avere l'aria di qualcuno che stesse per alzarsi, e andarsene. Proprio per nulla. C'era dell'altro? Aveva forse dimenticato qualcosa? Il ventaglio delle possibilità era ampio, eppure qualcosa gli suggeriva che venisse da quelle ultime note. Quel congedo che aveva ancora una volta scatenato un'irrefrenabile domanda. Dunque la bacchetta era l'oggetto del contendere? Cosa avrebbe dovuto replicare? In fondo non poteva certo definirsi un esperto, anzi. Era sempre stato più un hobby, che uno studio attento di un'Arte che in fondo di scritto aveva ben poco. E lui era sempre stato molto bravo proprio con lo scritto, non era casualmente uno storico. Poi profetica la domanda: perchè era così inusuale? Lo era? Era più inusuale il legno, o l'anima? E cosa voleva dire quel binomio, quanto pesava sull'intera valutazione della giovane Tassorosso? Quanto poteva esserne perfetta sintesi? Eppure, perchè lo era stato? Avrebbe avuto delle ripercussioni pratiche immediate? Un dignitoso silenzio quanto sarebbe stato interpretato come opportuno? Ancora una volta l'eterno dilemma di dire o tacere. Cosa si aspettava che dicesse o rivelasse, rispetto a quanto sarebbe stato invece più opportuno che fosse lei stessa a trarre le conseguenze. Era un moderno delfico motto? Conoscere la propria bacchetta, era somma sintesi di quanto altro? Che margini restavano nel medio termine? Un sorriso in risposta sarebbe bastato?
Perchè inusuale? Immagino che già con la Professoressa Bennet abbiate affrontato l'argomento. Il Crine di Mooncalf è indubbiamente un elemento molto raro, proprio come la scelta del legno di Salice. La combinazione di due elementi così rari è sicuramente qualcosa su cui riflettere. Il che va ad aggiungersi all'animo terribilmente esitante della Creatura, e alla natura pacata del salice stesso, unite dall'elasticità indispensabile a conciliare le due metà e rendere servibile la bacchetta. Io non posso affermare di conoscerla a sufficienza, ma la vedo riflessa in questo coacervo di forze. Il salice è da sempre un legno nobile, e dalle grandi promesse, frenate da un certo grado di insicurezza, se mi passa il termine. Eppure la bacchetta ha scelto lei, quindi deve vedere in lei sia grandi potenzialità, sia un certo freno nel prendere certe iniziative. Potremmo affermare che creda in lei, dopo tutto, possiamo affermare anche il contrario? Da una bacchetta del genere quello che deve aspettarsi è sicuramente una scarsa iniziativa, quella dovrà mettercela lei, ma troverà sicuramente una forte sponda. Il che non è male, anzi. Ogni volta che riuscirà a vincere le sue ritrosie, e in questo un buon grado di elasticità, come poco fa, le sarà indispensabile, avrà al suo fianco un valido alleato.
Era abbastanza? Lo sapeva già dopo tutto? Cosa stavano scoprendo in fondo? E la Tassorosso quanto si rispecchiava in quello che dopo tutto sembrava essere in tutto e per tutto un giudizio? Lo era? C'era possibilità di un tribunale d'Appello? Non era un giudizio negativo, anzi, per molti versi era anche lusinghiero, il che non era mai scontato. Quanto fosse vero era un'altra Storia, ma dopo tutto la bacchetta diceva quello. O diceva altro, che lui non era stato capace di leggere? In fondo non era il suo campo, l'aveva già detto. Non era neanche un indovino. Era l'ufficio sbagliato per certe cose. O forse no? Ci mancava solo di improvvisarsi Profeta, e il resto era fatto. C'erano particolari tasse da pagare per esercitare la professione?
Conoscere la propria bacchetta, è un po' come conoscere se stessi. E come le dicevo le mie conoscenze in tale ambito non sono delle migliori, le prenda quindi con molta cautela. E soprattutto, sono dell'idea che certe cose per avere veramente valore dobbiamo essere noi a scoprirle e a comprenderle, io potrei forse risparmiarle una lunga riflessione, ma arrivare al medesimo risultato percorrendo due sentieri diversi avrebbe delle pesanti differenze. A volte è più importante il percorso, che non il risultato complessivo.
In fondo era anche quello qualcosa. Era stato onesto, forse anche troppo. Ma tant'era. Inutile farci pensieri troppo strani. Era davvero fatta?
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