Wanderlust Syndrome

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Emma Woodhouse
view post Posted on 10/12/2017, 22:13     +1   +1   -1




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Invisibile.
 
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view post Posted on 10/12/2017, 22:27     +1   +1   -1
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entropia.

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Ti picchio tantissimo. E basta.
 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 10/12/2017, 22:39     +1   +1   -1




CITAZIONE (~ Nieve Rigos @ 10/12/2017, 22:27) 
Ti picchio tantissimo. E basta.

photofunky

(Rimani sempre la mia cheesecakeina ♥)
 
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view post Posted on 10/12/2017, 23:29     +1   -1
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entropia.

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Io ti vedo benisshimo.

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Papappàààà!
 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 4/1/2018, 20:58     +1   +1   -1




Ma alla fine è davvero la città più romantica al mondo?


LknDhOe

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 20/1/2018, 23:52     +1   +1   -1




"La verità è che quando arrivo tu stai male, senti questa sensazione dolorosa nel petto.
Purtroppo non ho altro modo per farmi ascoltare.

Sei così impegnata a cercare successo, ad essere produttiva, a dimostrare agli altri che sei degna di essere amata… e non ascolti i miei piccoli segnali.

Ricordi quella volta che hai sofferto di mal di testa?
O quando hai avuto l’insonnia per più di 2 ore e ti giravi nel letto?
O che ne dici di quella volta che senza un motivo apparente hai pianto?
O ancora, di quella volta che ti sei sentita oppressa dentro e ti mancava l’aria e non capivi il perché?

Beh, tutte quelle volte ero io, volevo solo che tu mi ascoltassi, ma non l’hai fatto.
Hai continuato a seguire il tuo ritmo frenetico di vita.

Ogni volta che entro nella tua vita, ti ricordo che non è piena e felice, quindi se dovessi tornare, non spaventarti, ma ascoltami.
E se davvero mi ascolterai non ci metterai molto ad apportare i cambiamenti, li farai subito.
Se vuoi sentirti bene, tutto dipende solo da te.

So che lo desideri, ma allo stesso tempo so che vuoi rimanere nel tua zona comfort, nella comodità, pur di evitare ciò che ti fa male.

Preferisci continuare a cercare l’approvazione e l’accettazione degli altri, facendo l’impossibile per attirare attenzione; preferisci che gli altri siano responsabili della tua persona, meno che tu di te stessa... e naturalmente ti capisco, tutti desideriamo fuggire dalle responsabilità.

Ma ho una notizia per te!

Solo entrando nel problema potrai avvicinarti a quell’esperienza di liberazione.

Tu sei responsabile di te stessa e quando mi ascolterai, credimi, me ne andrò.

Solo tu hai il dono di mandare via queste sensazioni spiacevoli.
C’è qualcosa di molto importante che voglio dirti, in realtà me ne andrò non appena intravedrò che stai facendo cambiamenti nella tua vita, quando vedrò che stai andando verso la tua evoluzione, pronta a crescere e a riprendere in mano la tua essenza.
Finché non lo farai, io ci sarò, sempre.

In conclusione, se oggi sono qui, è perché hai bisogno di me.
Hai bisogno di me, per modificare il tuo modo di interpretare la tua realtà, lascia che ti dica che è un po’ ‘distorta’.

Devi liberarti di credenze che non ti aiutano e ti limitano; perdonare tutta la rabbia e riprenderti la tua libertà interiore.
Soprattutto, hai bisogno di me per riconquistare il piacere di vivere, per essere te stessa, perdere la paura di rifiuto o di abbandono.
Hai bisogno di me per mettere dei limiti alle persone che ti fanno del male, affinché tu possa impugnare coraggio e imparare a dire “no”.
Hai bisogno di me per allontanare chi non ti merita; per smettere di dipendere dall’esistenza del tuo partner per essere felice.

Perché la tristezza?
Perché pretendere così tanto?

Non capisco perché lo fai, hai tutto, sei tutto, hai le capacità di cui hai bisogno per creare la tua realtà, ma ti tratti come una schiava, sei troppo severa con te stessa.
Sono qui per dirti di smetterla di farlo.
Chiediti come mai non hai più equilibrio interiore.
Chiediti davvero come vuoi vivere e per cosa lottare: è la tua vita, hai solo questa!"

20.01~

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 6/7/2018, 17:29     +1   -1




31rcZvk
«Sono cattiva a dirti questo? Sono crudele anch’io? Forse, ma sei stato tu a insegnarmi che bisogna essere sinceri a costo di sembrare cattivi, onesti a costo di risultare crudeli, e sempre coraggiosi dicendo ciò in cui si crede: anche se è scomodo, scandaloso, pericoloso. [...] Mormorai: “Ti farai tagliare la gola, Pier Paolo”. E tu mi fissasti con occhi lucidi e tristi (erano sempre tristi i tuoi occhi, anche quando ridevi), poi rispondesti ironico: “Sì?”.»

(Oriana Fallaci a Pier Paolo Pasolini)

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 11/8/2018, 16:17     +2   +1   -1




A poco a poco
di me
non rimane
nient'altro
che polvere.
 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 13/8/2018, 18:49     +2   +1   -1




Esclusa la mia famiglia, nella vita ho sempre e solo avuto altre tre certezze.

Non riesco a identificare il primo ricordo che ho di L. Eravamo troppo piccole, ma a posteriori ci hanno raccontato che sceglierci, per noi, era stato naturale. Lei con il suo zainetto rigorosamente rosa, io con quello blu e verde, lei che piangeva disperata perché non voleva lasciare la sua mamma, io che sono entrata con il solito cipiglio spavaldo, senza più guardarmi alle spalle.
Un paio di anni dopo è arrivata M e la nostra amicizia è iniziata con uno di quei soliti cliché.
"A me questa qui sta sul cazzo. Non diventeremo mai amiche."
E infatti con gli anni non siamo solo state amiche, ma siamo diventate sorelle - un legame che a parole non si può proprio spiegare.
A è arrivato un paio di anni più tardi, quelli caratterizzati dai brufoli e dai dubbi esistenziali. A quei tempi noi tre e lui avevamo in comune la conoscenza della sua ragazza, che per noi era un'amica e una compagna di scuola.

Da che io abbia memoria noi quattro siamo sempre stati insieme, sebbene noi ragazze avessimo la stessa età e condividessimo proprio tutto, mentre lui aveva 2 anni in più.
Erano al mio fianco quando a 14 anni ho avuto la folle idea di tingermi i capelli di un colore che mi donava decisamente poco.
Erano al mio fianco durante gli anni del liceo.
A 16 anni hanno assistito al mio primo viaggio da sola, proprio insieme ad M, in quella città in cui entrambe abbiamo lasciato il cuore.
A 17 anni A mi ha riportato a casa, sbronza da far paura di tequila.
Erano lì il giorno dell'esame di maturità, seduti alle mie spalle, certi che tutto andasse bene. A si era addormentato - come sempre, d'altronde - ma sono arrivati col fiatone a sostenermi, comprandomi dell'acqua ancor prima che mi vedessero, certi che - anche qui, come sempre - dall'ansia mi si asciugasse la gola e non riuscissi a spiccicare due frasi in croce.
A 22, quando ho scoperto che la persona a cui avevo donato tutta me stessa per anni mi aveva tradito, non ho esitato un attimo e ho preso il primo Frecciarossa che mi portasse da uno di loro tre, certa che i restanti mi avessero raggiunta senza battere ciglio.
Erano lì il giorno della mia laurea, quando sbroccavo perché il discorso non era perfetto, perché non ricordavo neppure come si dicesse "come ti chiami" in lingua straniera.
Mi hanno sostenuta quando ho preso le valigie e sono andata via perché lì mi sentivo soffocare.
Sono state le prime persone che ho abbracciato, una volta fatto ritorno.

In tutti questi anni loro sono sempre stati una costante.
Ho asciugato lacrime, ascoltato paure, sogni e segreti.
Ho imparato a conoscerli, ad accettarli, a ritenerli parte della mia famiglia.
Abbiamo bevuto, dormito, studiato, viaggiato, ballato, lottato, pianto e riso insieme.

Per questo stasera ho sentito un pezzetto del mio cuore spezzarsi e parte della mia vita cancellarsi, senza che io potessi far nulla.
Fa parte del gioco, lo so.
Questo non significa che io debba accettarlo senza soffrire.

Per la prima volta ho sentito l'esigenza di restare ancorata al passato, perché se crescere è così doloroso, beh... forse preferivo rimanere la ragazzina ingenua e spensierata di un tempo.
 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 3/9/2018, 14:18     +1   +1   -1




Mi piace pensare che sia stata opera del fato farmi incontrare questo forum.
La verità è che a me scrivere non piace - o meglio, non mi ritengo capace. Non si tratta solo di stile, di grammatica e sintassi, di originalità o ancora di impostazione del post. No, la verità è che nella vita di tutti i giorni io non sono in grado di provare emozioni vere e forti. Meglio ancora, non sono in grado di esternarle e di far prendere loro il sopravvento.
Sorrido, rido un sacco. Mi piace pensare che un giorno io possa cambiare il mondo, vorrei viaggiare a lungo e non solo per diletto, ma mi rendo conto di indossare soltanto una bella maschera per gran parte del tempo.
"Tu sei sempre così allegra e spensierata. Sei una ragazza forte."
Beh, non è cosi. Questa è la parte che ho scelto di mostrarvi.
Sono profondamente scettica e disincantata, riesco a vedere solo il lato negativo delle cose quando queste riguardano me, non so essere romantica o profonda, non più di tanto. Sono come una campana di vetro vuota all'interno. Sono un perenne "se...".
Sono approdata su quest'isola felice in un periodo in cui avevo un sacco di rabbia dentro. Ero arrabbiata con il mondo, con me stessa. Ero triste, pensavo che il sole non potesse più tornare a splendere per me.
Ho specchiato tutto ciò di cui necessitavo giorno dopo giorno nella piccola Emma, che col tempo è cresciuta insieme a me. Ho iniziato fissando la pagina bianca di word, incapace di esprimere a parole ciò che mi frullava in testa. Quasi mai sono stata soddisfatta di ciò che scrivevo, ma buttare giù qualcosa da un punto di vista estraneo - neanche tanto, alla fine dei conti, ma questo lo ha capito solo col senno di poi - mi ha aiutato ad entrare in una bolla e a fare i conti con quello che sono davvero, con quello che un giorno vorrei essere, con quello che voglio e non solo con ciò che ho.
Ritagliarmi anche solo pochi minuti al giorno, alla settimana, o ancora al mese per stare da sola con me stessa mi ha reso meno di vetro, più umana.
E oggi lo urlo al mondo che adesso non ho più paura di lasciarmi andare, di ridere tanto ma anche di soffrire, se capita. Non devo essere perfetta, non posso accontentare tutti, non posso annullarmi per scopi che non mi competono. Sono imperfetta, forse fragile - e per la prima volta va bene così.
E quindi grazie Emma, grazie perchè non sei solo carta.
Sei carne.
 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 17/11/2018, 19:00     +1   +1   -1




Ti lasci andare ad un altro bicchiere - è l'ultimo ma poi non lo è mai. Ridi e canti a squarciagola. Sei rumorosa, buffa, sempre sul pezzo. Hai tutto sotto controllo, niente sfugge alla tua implacabile mania di schematizzare anche ciò che razionale non è.
"Lo sai che io un po' ti invidio? Sei imperturbabile, darei l'anima al diavolo pur di essere sempre così serena."
Sorridi, inclini il calice - è un complimento, in fondo lo è.

Torni a casa, il divano sembra troppo lontano. Forse stasera hai esagerato un po'. Togli le scarpe, ti siedi, pronta a struccarti. Casa è gelida e vuota, tutto tace.
E tu ti senti sempre più sola.
Ma è questo il mio posto?

"Sei imperturbabile... come se niente e nessuno ti ferisse."
 
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