Astaroth Morgenstern |
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| Siamo stati bene. Però quando si accetta il fatto che i sentimenti siano cambiati diventa difficile tornare indietro e fare finta di nulla, per quanto questo sia doloroso. Ignorare quello che provo è una violenza a me stessa - e a te - che non sono più disposta a perpetrare. Ho provato per mesi a voltare la testa dall'altra parte, a giustificare certi pensieri con i miei tentativi di autosabotaggio. E' doppiamente difficile perché ti voglio tantissimo bene, e ti ho amato più di qualsiasi altra persona al mondo. Siamo cresciuti insieme, ci siamo plasmati, abbiamo un nostro linguaggio e le nostre abitudini. Ma, ad un certo punto, abbiamo iniziato a procedere per inerzia: un appuntamento settimanale fisso, un formulario quotidiano che si è svuotato di significato, un filo rosso che ha iniziato ad allentarsi senza che ce ne accorgessimo. Farà male, come tutte le cose giuste. Sarà straziante dirti che non ti amo più come un tempo, soprattutto dopo quello che mi hai detto ieri sera. Sono, in ogni caso, convinta che non ti gioverei continuando a fingere solo per paura di ferirti: finirei per farti male ancora di più, perché la finzione non è mai stata parte delle mie azioni e non mi riesce bene. Perciò, chiudiamola qui, prima che tantissimi bei ricordi vengano offuscati dalle conseguenze di discorsi non pronunciati e segreti dolorosi. Posso solo prometterti la mia onestà e offrirti un'amicizia sincera che - spero - un giorno sarai disposto ad accettare. In fondo, non è quello che abbiamo sempre detto? Aspetterò, è il minimo che ti devo. Ma, intanto, devo lasciarti andare.
Scusate per la melassa, ma è il mio piccolo angolino di sfogo.
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